Originariamente scritto da carlo
"DisCanti" un chiave di lettura
per Melpignano Festival
tre momenti diversi in cui cantare e narrare la memoria
A Melpignano, il piccolo comune in provincia di Lecce, noto come meta musicale privilegiata dell'estate salentina ( e di conseguenza dell'intera
stagione italiana), il 23, 25 e 26 luglio 2003 si svolge il Melpignano Festival, quest'anno caratterizzato dall'incrocio tra canzone e narrazione
teatrale.
Il 23 luglio apre Giovanna Marini con Francesco De Gregori sull'onda dello strepitoso successo de "Il Fischio del Vapore" che ha spiazzato ogni
preconcetto sulla musica popolare.
Il 25 luglio con la presenza di Ascanio Celestini, il rapsode delle borgate romane, si coglie quella tensione teatrale che sta alla base di un'oralità
che non canta ma racconta, facendo fischiare le orecchie nella vertigine narrata dell'eccidio nazista delle Fosse Ardeatine.
Il 26 luglio è "PerGraziaRicevuta"(PGR) con Lindo Ferretti a rilanciare il tema della memoria narrata e cantata, con quel "dimenticare mai" che vale
come monito a chi vorrebbe rimuovere l'esperienza della Resistenza.
Discanto deriva dal latino medievale "discantum", calco dal greco "diaphonia" che significa discordanza, e il cantarsi contro, ma anche, se proprio
vogliano forzare ( e ci diverte farlo) la parola: cantare contro.
E' importante rendersi conto che ci sono autori che non perdono di vista il proprio tempo e le diverse comunità che ne esprimono la tensione vitale
per il cambiamento in termini di evoluzione sociale, fino a diventarne geniali cantori, sia come cantanti o poeti o cantastorie.
DisCanti è, al di là della rassegna di concerti ed eventi delle tre serate, un'opportunità per fare incontrare i protagonisti di questa straordinaria
esperienza tra musica, teatro e impegno civile con i giovani e gli studenti dell'Università di Lecce, in particolare quelli che nel corso di laurea in
Scienze e Tecnologie dello Spettacolo hanno intrapreso una linea di ricerca su "il suono del teatro" coordinati da Carlo Infante.
In quel contesto in un ipogeo, al fresco di un frantoio sotterraneo, trova luogo “teatri d’ascolto”, una piccola rassegna di repertori di audioart,
musiche e registrazioni di oralità, inedite e non, connesse all’esperienza dei protagonisti del festival, ma non solo. Un’occasione per concedersi un
tempo per ascoltare e riflettere sul valore dell’ascolto come teatro di percezione e di comunicazione sensibile.
Gli incontri-teatri d’ascolto si svolgeranno alle ore 19 delle giornate del 23, 25 e 26 luglio 2003. |