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Autore: Oggetto: la scena digitale, un modulo didattico
carlo
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[*] Inviato il 26-1-2003 at 14:58
la scena digitale, un modulo didattico


La scena digitale

L’azione e lo sguardo teatrale in ambiente multimediale.

Un seminario su Media e Performing Arts a cura di Carlo Infante


questi i punti :

1. Edutainment. L’interattività tra teatro e ipermedia

Ricognizione sugli scenari dell’avanzamento tecnologico in relazione ai processi dell’apprendimento e all’evoluzione dei linguaggi scenici nell’animazione teatrale con i nuovi media.
L’edutainment (educational + entertainment) si basa sul principio ludico dello sguardo dinamico proprio della percezione teatrale e alcune pratiche di gioco multimediale in ambito educativo.
http://www.teatron.org/impararegiocando/


2. Le scene in rete

Internet e i nuovi modi di fare informazione e formazione teatrale.
Una ricognizione sulle diverse esperienze in campo che stanno sondando le potenzialità comunicative della rete telematica, oltre gli aspetti performativi e di ricerca spettacolare.
L'informazione e la formazione teatrale s'intrecciano fortemente in una nuova strategia culturale di promozione del teatro e dei suoi spettatori, rivolgendosi fondamentalmente a quella nuova generazione che si sta ambientando nella Società dell’Informazione di cui Internet è l’espressione emblematica.
http://www.teatron.org/
http://www.ateatro.it


3. Le web experience

Si tratta di scritture sceniche on line,
http://www.teatron.org/W_E.html concepite per mettere in relazione il mondo d’Internet con quello della vita e del suo doppio: la scena teatrale, quella disposta a cambiare in una continua sperimentazione sui linguaggi, multimediali, coreografici e musicali.
Sulla base di un concorso promosso da A_D_E ( http://www.teatron.org/ade ) hanno trovato forma nel web, con animazioni e altre soluzioni ipermediali, delle “scritture” che contemplano, oltre la realizzazione on line, le idee per uno sviluppo spettacolare, teatrale, coreografico, performativo o installatorio, così da rendere possibile la creazione di un evento dal vivo in ambiente scenico.


4. La scena artificiale

L’ibridazione tra teatro ed elettronica nell’arco delle ultime decine d’anni ha visto consolidarsi alcune specificità di nuova creazione spettacolare.
Una stilizzata ricocognizione delle nuove costanti performative del videoteatro ,delle radioscene , dei teleraconti e delle performance mixed-media ancor prima dell’avvento della multimedialità interattiva.
http://www.teatron.org/corpielettro/corpi_elettroniche.html


5. I teatri della memoria

La memoria scenica e l’ipermedia. La dinamica non-lineare nella ricostruzione multimediale di un’esperienza scenica ( propriamente sinestesica nell’integrazione di più linguaggi) permette, secondo le potenzialità ipertestuali la ricombinazione degli elementi di un teatro fondato sulla multisensorialità: dall’aspetto letterario delle drammaturgie scritte a quelle visive delle specificità scenografiche, dalla fisicità dell’attore all’immaterialità delle risoluzioni audiovisive.
http://www.teatron.org/agapow/virtual/testi/teatrmem.htm


6. La ciberperformance e la nuova spettacolarità interattiva

Un analisi delle mutazioni teatrali delle ultime generazioni: dalle ascendenze artaudiane dell’estremizzazione del corpo alle pratiche dell’interattività, delle tele-operazioni nel nuovo spazio-tempo digitale e del digital story-telling.
Il principio della percezione condivisa sulla quale si fonda l’idea stessa di teatro si misura con altri spazi-tempo come quelli espressi dagli ambienti digitali.
http://www.teatron.org/agapow/perf/articoli/nuovaspe.htm


7. Il laboratorio d'arte dello spettatore

Dalla consapevolezza della funzione dello spettatore, come "autore di memoria e di senso", in grado di colmare con il proprio “sguardo partecipativo” l'opera teatrale, alla pratica telematica che può tradurre
questo pensiero teatrale in azione di comunicazione.
Le nuove sensibilità della “scrittura connettiva”, la pratica delle scrittura on line, rappresentano una significativa esperienza per espandere la condivisione, nell’espressione di una comunicazione soggettiva e interrelazionale che si attesta a di qua della funzione critica e analitica dello spettacolo.
http://www.teatron.org/punto_vista_vita.html


Il corso si basa sull’utilizzo del forum telematico da parte degli studenti.



Il corso sarà introdotto da repertori video e multimediali che apporteranno elementi informativi, come i concept-film su
“I presagi di Artaud”
http://www.teatron.org/agapow/perf/articoli/artaud/pdartaud.html
e
“Corpi, Mondi elettronici e Mutazione”.

Materiali che indicano delle modalità strategiche per la produzione di opportuni repertori didattici sulla mappatura delle esperienze in esame.




corsetti_sAzzurro.jpg - 11kB
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[*] Inviato il 19-6-2003 at 09:46
un testo d'approfondimento


un saggio in .rtf da scaricare

Allegato: La scena digitale.rtf (49kB)
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[*] Inviato il 19-6-2003 at 09:52
scaletta del video Corpi, Mondi Elettronici e Mutazione


Scaletta Video


Corpi:

La fisicità tradotta in forme e informazioni

>la danza che modella figure virtuali : Ariella Vidach “E-Motions” (2000), 2’

>I segnali elettrici dei muscoli si fanno input digitali: Stelarc “Heaven for every one” (1994), 1’

>L’atleta informa il software del videogame: Medialab “Motion del calciatore“ (1998), 30”




Mondi elettronici:

dalla scena immateriale alla realtà vituale e aumentata

> l’ambiente artificiale del cromakey: Falso Movimento, “Tango Glaciale” (1982)
> l’interazione tra corpi e monitor video: Corsetti-Studio Azzurro, “Prologo” (1985)

>la realtà artificiale: Myron Krueger, sistema Videoplace, “Critter” (1984)
>la realtà virtuale immersiva: sistema Provision (1992)
>hi-tech / hi-touch: “Contact Water”, Siggraph 2001

>l’azione nello scenario interattivo: Ariella Vidach, sistema Mandala System, “Exp”(1997)



Mutazione:

le metamorfosi del corpo in relazione al mondo digitale

>Cybermartire: Marcel lì Antunez Roca, “Epizoo” (1994)

> L’ibrido uomo-macchina: Stelarc, “Exoskeleton” (1999)

> L’infografia per la simulazione del corpo in azione: Thecla Schiphorst, “Life Forms” (1995)

> Balla con i virus, la vita artificiale degli agenti intelligenti: Knowbotick Research, Interscena (1997)

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