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| carlo 
 
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| Seminario su Performing Media 
 
 ecco qui un luogo dove scambiarci un po' d'opinioni, perplessitĂ  e idee
 rispetto al seminario in corso
 
 E' un forum che avevo attivato tempo fa in relazione ad un seminario fatto presso l'Accademia nazionale d'arte drammatica di Roma nel 2002 e poi
rilanciato in un altro svolto nell'estate 2003 a S.Miniato che per alcuni versi ha rappresentato lo sviluppo di quel primo tratto
 
 Ora penso di rilanciarlo, era ormai fermo e mi dico: xchè non riattivarli innestandoli ad altri contesti?
 
 Ecco quindi l'idea di riproporlo come piattaforma di lavoro cooperativo per
 altre inizitive formative
 come
 il workshop di Pescara x "Incontrosensi"
 o il corso alla Fondazione Toscana Spettacolo
 (INIZIA ALLA PAGINA 3!)
 o ancora il workshop x l'ATER
 
 
 
 in un intervento in fondo alla pagina pubblico i riferimenti logistico-tematici
 
 
 
 alcuni elementi di riflessione li trovi a questo link
 dove risiede un ipertesto realizzato con un gruppo di lavoro di torino anni fa (1999!)
 http://www.teatron.org/corpielettro/corpi_elettroniche.html
 
 alcuni dei punti da sviluppare:
 
 1. Edutainment. L’interattività tra teatro e ipermedia
 
 Ricognizione sugli scenari dell’avanzamento tecnologico in relazione ai processi dell’apprendimento e all’evoluzione dei linguaggi scenici
nell’animazione teatrale con i nuovi media.
 L’edutainment (educational + entertainment) si basa sul principio ludico dello sguardo dinamico proprio della percezione teatrale e alcune pratiche
di gioco multimediale in ambito educativo.
 http://www.teatron.org/impararegiocando/
 
 
 2. Le scene in rete
 
 Internet e i nuovi modi di fare informazione e formazione teatrale.
 Una ricognizione sulle diverse esperienze in campo che stanno sondando le potenzialitĂ  comunicative della rete telematica, oltre gli aspetti
performativi e di ricerca spettacolare.
 L'informazione e la formazione teatrale s'intrecciano fortemente in una nuova strategia culturale di promozione del teatro e dei suoi spettatori,
rivolgendosi fondamentalmente a quella nuova generazione che si sta ambientando nella Società dell’Informazione di cui Internet è l’espressione
emblematica.
 http://www.teatron.org/
 http://www.ateatro.it
 
 
 3. Le web experience
 
 Si tratta di scritture sceniche on line,
 http://www.teatron.org/W_E.html concepite per mettere in relazione il mondo d’Internet con quello della vita e del suo doppio: la scena
teatrale, quella disposta a cambiare in una continua sperimentazione sui linguaggi, multimediali, coreografici e musicali.
 Sulla base di un concorso promosso da A_D_E ( http://www.teatron.org/ade ) hanno trovato forma nel web, con animazioni e altre soluzioni ipermediali, delle “scritture” che contemplano,
oltre la realizzazione on line, le idee per uno sviluppo spettacolare, teatrale, coreografico, performativo o installatorio, così da rendere
possibile la creazione di un evento dal vivo in ambiente scenico.
 
 
 4. La scena artificiale
 
 L’ibridazione tra teatro ed elettronica nell’arco delle ultime decine d’anni ha visto consolidarsi alcune specificità di nuova creazione
spettacolare.
 Una stilizzata ricocognizione delle nuove costanti performative del videoteatro ,delle radioscene , dei teleraconti e delle performance mixed-media
ancor prima dell’avvento della multimedialità interattiva.
 http://www.teatron.org/corpielettro/corpi_elettroniche.html
 
 
 5. I teatri della memoria
 
 La memoria scenica e l’ipermedia. La dinamica non-lineare nella ricostruzione multimediale di un’esperienza scenica ( propriamente sinestesica
nell’integrazione di più linguaggi) permette, secondo le potenzialità ipertestuali la ricombinazione degli elementi di un teatro fondato sulla
multisensorialità: dall’aspetto letterario delle drammaturgie scritte a quelle visive delle specificità scenografiche, dalla fisicità
dell’attore all’immaterialità delle risoluzioni audiovisive.
 http://www.teatron.org/agapow/virtual/testi/teatrmem.htm
 
 
 6. La ciberperformance e la nuova spettacolaritĂ  interattiva
 
 Un analisi delle mutazioni teatrali delle ultime generazioni: dalle ascendenze artaudiane dell’estremizzazione del corpo alle pratiche
dell’interattività, delle tele-operazioni nel nuovo spazio-tempo digitale e del digital story-telling.
 Il principio della percezione condivisa sulla quale si fonda l’idea stessa di teatro si misura con altri spazi-tempo come quelli espressi dagli
ambienti digitali.
 http://www.teatron.org/agapow/perf/articoli/nuovaspe.htm
 
 
 7. Il laboratorio d'arte dello spettatore
 
 Dalla consapevolezza della funzione dello spettatore, come "autore di memoria e di senso", in grado di colmare con il proprio “sguardo
partecipativo” l'opera teatrale, alla pratica telematica che può tradurre
 questo pensiero teatrale in azione di comunicazione.
 Le nuove sensibilità della “scrittura connettiva”, la pratica delle scrittura on line, rappresentano una significativa esperienza per espandere
la condivisione, nell’espressione di una comunicazione soggettiva e interrelazionale che si attesta a di qua della funzione critica e analitica
dello spettacolo.
 http://www.teatron.org/punto_vista_vita.html
 
 
 
 
 seguono alcuni interventi di un seminario d'antan
 
 chi ha partecipato al convegno conventuale di S.Miniato
 vedi qua http://www.teatron.org/forum/viewthread.php?tid=171
 
 ora si può rilanciare questo forum!
 
 
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| dorothea 
 
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| fRAMmENTI 
 
 Durante il corso mi è venuta una paura, quella di perdersi nel bosco delle tecnologie. Usare varie tecnologie per sottolineare un idea e renderla
più rappresentativo è interessante, ma come si può condurre lo sguardo dei spettatori senza essere troppo "tecnologico"?
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| carmelo 
 
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| scena virtuale 
 
 In seguito alla partecipazione al seminario multimediale, mi piacerebbe sviluppare e chiarire le tematiche relative al duplice rapporto  attore-scena
e spettatore-scena, considerando la scena come la sommatoria di tutti gli eventi che interagiscono con lo spazio.
 
 
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| gabripluto 
 
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| Multimediale 
 
 Bene! Contraddizioni, problemi di parole, immagini che conosciamo ma che non si possono codificare, attori che abitano giĂ  altri mondi, curiositĂ ,
per l'arte, per la ricerca, per altre motivazioni...
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| tommaso 
 
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| tecnosolitudo 
 
 vorrei inaugurare la mia partecipazione con un pensiero a BAMBI, al cerbiatto al guinzaglio (che poi scompare) e agli zuccherini che lo tentavano.
 mi focalizzo sull'immaginario guidato, sulle possibilitĂ  della tecnologia dell'immmagine di creare nell'asetticitĂ  del virtuale qualsivoglia
fantasia.
 mi sento in solitudo, però.
 per "BAMBI SOLO".
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| irene 
 
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| tecnospiriti 
 
 le nuove tecnologie mi rimandano al problema etico dell'Altro (vedi il pensiero di Heidegger sulla tecne)in parte sviluppato da Cronenbeg.Pessimismo e
eccitamento nel flirtare con l'inorganico.
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| carlo 
 
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| la scena artificiale 
 
 uno dei punti + richiesti riguarda il videoteatro e in particolare una delle sue proprietĂ
 il montaggio analogico delle visioni
 
 dai un'occhiata al frame del video
 perfidi incanti
 di mario martone
 
 
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| tommaso 
 
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| per aprire una piattaforma di confronti 
 
 cercherò (delegato dal seminario) di definire delle problematiche in apertura al dialogo per chi è solo virtualmente con noi.
 ("solo virtualmente" e quindi in difetto?)
 
 abbiamo capito tecnicamente come funziona la tecnica del chroma-key (in allegato trovi un immagine di Tango glaciale di Martone),
 ma come può diventare (se non lo è già) una metafora dell'attualità della fuga, dell'utopia dell'abitare?
 
 interessante la fura dels baus che tecnologicamente si proietta nel medioevo che ci aspetta.
 il futuro sarĂ  remoto?
 
 
 
 
 
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| carlo 
 
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| rillancia con i tuoi appunti! 
 
 la scrittura su carta rimane ferma
 mettila in moto in rete
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| Taiuti 
 
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| Link dopo l'intervento a San Miniato 
 
 http://www.extramuseum.it/immaginerete
 x il libro "Corpi Sognanti"
 http://www.feltrinelli.it
 
 Per info didattiche
 http://www.edu-artmedia.org
 
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| carlo 
 
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| chi viene a roviano? 
 
 in questo link trovate le info
 
 http://www.teatron.org/forum/viewthread.php?tid=170
 
 
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| carlo 
 
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| piano del seminario di Pescara 
 
 Seminario su
 Performing Media
 L’azione e lo sguardo teatrale in ambiente multimediale
 ricognizioni video, web e ipermediali su Media e Performing Arts
 a cura di Carlo Infante
 
 1. Edutainment. L’interattività tra teatro e ipermedia
 Ricognizione sugli scenari dell’avanzamento tecnologico in relazione ai processi dell’apprendimento e all’evoluzione dei linguaggi scenici
nell’animazione teatrale con i nuovi media.
 L’edutainment (educational + entertainment) si basa sul principio ludico dello sguardo dinamico proprio della percezione teatrale e alcune pratiche
di gioco multimediale in ambito educativo.
 
 2. Le scene in rete
 Internet e i nuovi modi di fare informazione e formazione teatrale.
 Una ricognizione sulle diverse esperienze in campo che stanno sondando le potenzialitĂ  comunicative della rete telematica, oltre gli aspetti
performativi e di ricerca spettacolare.
 L'informazione e la formazione teatrale s'intrecciano fortemente in una nuova strategia culturale di promozione del teatro e dei suoi spettatori,
rivolgendosi fondamentalmente a quella nuova generazione che si sta ambientando nella Società dell’Informazione di cui Internet è l’espressione
emblematica.
 
 3. I teatri della memoria
 La memoria scenica e l’ipermedia. La dinamica non-lineare nella ricostruzione multimediale di un’esperienza scenica ( propriamente sinestesica
nell’integrazione di più linguaggi) permette, secondo le potenzialità ipertestuali la ricombinazione degli elementi di un teatro fondato sulla
multisensorialità: dall’aspetto letterario delle drammaturgie scritte a quelle visive delle specificità scenografiche, dalla fisicità
dell’attore all’immaterialità delle risoluzioni audiovisive.
 
 4. Corpi e mondi elettronici
 Un analisi delle possibili relazioni tra corpo e multimedia.
 Il principio della percezione condivisa sulla quale si fonda l’idea stessa di teatro si misura con altri spazi-tempo come quelli espressi dagli
ambienti digitali. (vedi nota dettagliata)
 
 5. Il laboratorio d'arte dello spettatore
 Dalla consapevolezza della funzione dello spettatore, come "autore di memoria e di senso", in grado di colmare con il proprio “sguardo
partecipativo” l'opera teatrale, alla pratica telematica che può tradurre
 questo pensiero teatrale in azione di comunicazione.
 Le nuove sensibilità della “scrittura connettiva”, la pratica delle scrittura on line, rappresentano una significativa esperienza per espandere
la condivisione, nell’espressione di una comunicazione soggettiva e interrelazionale che si attesta a di qua della funzione critica e analitica
dello spettacolo.
 
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| carlo 
 
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| date e luoghi del seminario a Incontrosensi 
 
 a Pescara
 nell’ambito del progetto Incontrosensi
 il 9 Dicembre ore 16,00 - 19,00
 e 10 - 11 Dicembre ore 10,00 - 13,00
 presso l’aula multimediale della FacoltĂ  di Economia dell’UniversitĂ
 conduco il workshop su
 PERFORMING MEDIA
 L’azione, lo sguardo teatrale, in ambiente multimediale
 Ricognizioni video, web e ipermediali su Media e Performing Arts
 qui c’è il forum già  a disposizione
 http://www.teatron.org/forum/viewthread.php?tid=34
 e anche
 il 10 Dicembre 2003 ore 20,30
 Museolab di Città Sant’Angelo (PE)
 CORPI E MONDI ELETTRONICI
 Conferenza con ricognizioni video
 
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| carlo 
 
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| Corpi e  Mondi Elettronici 
 
 Corpi, Mondi Elettronici e Mutazione
 
 Un concept-film a cura di Carlo Infante
 Corpi:
 La fisicitĂ  tradotta in forme e informazioni
 
 >la danza che modella figure virtuali : Ariella Vidach “E-Motions” (2000), 2’
 >I segnali elettrici dei muscoli si fanno input digitali: Stelarc “Heaven for every one” (1994), 1’
 >L’atleta informa il software del videogame: Medialab  “Motion del calciatore“ (1998), 30”
 
 
 Mondi elettronici:
 dalla scena immateriale alla realtĂ  vituale e aumentata
 
 > l’ambiente artificiale del cromakey: Falso Movimento, “Tango Glaciale” (1982)
 > l’interazione tra corpi e monitor video: Corsetti-Studio Azzurro, “Prologo” (1985)
 >la realtà artificiale: Myron Krueger, sistema Videoplace, “Critter” (1984)
 >la realtĂ  virtuale immersiva: sistema Provision (1992)
 >hi-tech / hi-touch: “Contact Water”, Siggraph 2001
 >l’azione nello scenario interattivo: Ariella Vidach, sistema Mandala System, “Exp”(1997)
 
 
 Mutazione:
 le metamorfosi del corpo in relazione al mondo digitale
 
 >Cybermartire: Marcel lì Antunez Roca, “Epizoo” (1994)
 > L’ibrido uomo-macchina: Stelarc, “Exoskeleton” (1999)
 > L’infografia per la simulazione del corpo in azione: Thecla Schiphorst, “Life Forms” (1995)
 > Balla con i virus, la vita artificiale degli agenti intelligenti: Knowbotick Research, Interscena (1997)
 
 
 Il corpo nel nuovo spazio-tempo digitale
 
 Al di lĂ  dello schermo del computer che introduce, come attraverso una soglia, in un nuovo spazio-tempo digitale, emerge la necessitĂ  di una piĂą
intensa interazione sociale e culturale con quella dimensione artificiale.
 Ci s'interroga su come rendere meno astratta la multimedialitĂ  e l'infosfera che pervade il mondo. La ricerca di questa interazione implica un
rapporto tra il corpo e i sistemi dell'elettronica, condizione che viene, oggi, subita con i massmedia e che una nuova consapevolezza del gioco
multimediale potrebbe ribaltare su un piano creativo.
 Dalle installazioni interattive alle pratiche sperimentali di performer radicali, si tratta di rilevare i segnali di una ricerca artistica e teatrale
che sta sondando le condizioni della mutazione digitale.
 E' attraverso questi precedenti che prende forma un'antropologia ludico-libidinale del ciberspazio, in grado di rendere agibile e progettabile
quell'ambiente multimediale su cui si fonderĂ  buona parte della societĂ  del nuovo millennio.
 In quel mondo abiterà la nuova generazione ed è per questo, che il sistema educativo deve essere in grado di comprendere gli aspetti evolutivi di
queste esperienze che potranno apparire radicali ma che, al contempo, rivelano delle previsioni sul futuro possibile.
 E' infatti necessario contemplare la dimensione creativa per non ridurre la multimedialitĂ  ad un semplice strumento per la new economy, rilanciando
così il valore della ricerca teatrale come potenzialità sociale e comunicativa in grado di generare nuove visioni e pratiche del mondo.
(carloinfante)
 
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| carlo 
 
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| il comunicato di Incontrosensi 
 
 ecco in attach il doc
 
 Allegato: Comunicato stampa INCONTROSENSI.doc (27kB)
 Questo file č stato scaricato 495 volte
 
 
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| teatron 
 
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| link 
 
 a exibart, un portale dell'arte in cui si parla d'Incontrosensi
 http://www.exibart.com/notizia.asp?IDNotizia=8700&IDCategoria=1
 
 
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| doctopus 
 
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| 
 senza romanticismi. la possibilità di ampliare il mondo della visione è un' opportunità potenziata dall'utilizzo delle  "nuove" tecnologie legate
alla comunicazione: l'immaginario si avvale ora di un supporto multimediale nel quale immergersi senza timori.
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|  | 
| annamondo 
 
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Risposte: 7
 
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| estetica viva 
 
 cosa si intende per estetica?
 io non la penso come una forma vuota esterna
 ma come un principio vitale ispiratore che da forma
 e non credo che le forme pertengano solo all'arte ma al bios
 la sinusoide è la forma del dna
 Grotowskj è andato a ricercare la forma nell'organico del comportamento umano
 e questo interessa un performer quanto una casalinga
 dunque è possibile che l'estetica sia utile alla perfomatività del quotidiano.....
 
 
 
 
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| dan_te 
 
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Risposte: 3
 
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| 
 autopoiesi.. propocezione... sarebbe bello avere un glossario di tutti questi termini.
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|  | 
| carlo 
 
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Risposte: 2024
 
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 |  | 
| immersione: agire nella visione 
 
 
 | Quota: |  | Originariamente scritto da doctopus senza romanticismi. la possibilitĂ  di ampliare il mondo della visione
 
 <<<
 ma non è solo la visione...
 è la partecipazione: hai pensato alla funzione delle reti?
 la connettivitĂ
 non solo tecnologica ma psicologica
 <<<
 è un' opportunità potenziata dall'utilizzo delle  "nuove" tecnologie legate alla comunicazione: l'immaginario si avvale ora di un supporto
multimediale nel quale immergersi senza timori.
 | 
 
 <<< ecco
 immergersi è una delle parole importanti
 nell'immersione virtuale si Agisce nella Visione...
 tra un po' rilancio un testo in rete...
 <<<
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|  | 
| deltoide 
 
Junior Member
    
 
 
 
Risposte: 2
 
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 |  | 
| per rompere il ghiaccio 
 
 penso che si sia giĂ  raggiunta una coscienza tecnologica e che la distanza tra il pensare e il realizzare o il sentire e il realizzare sia molto
piccola.trovo che oggigiorno un'opera creativa dipenda in primis dall'idea ed in secundis dai mezzi che si hanno a disposizione per realizzarla.
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|  | 
| moniart 
 
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Risposte: 1
 
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 |  | 
| questione 
 
 Non mi è chiaro come lo spettatore può-nel video-teatro- essere co-partecipe dell'evento performativo dal momento in cui il performer, nel momento
in cui viene prodotto il video, non condivide lo spazio con lo spettatore, il quale evidentemente interviene solo successivamente come fruitore!
 | 
|  | 
| amina 
 
Junior Member
    
 
 
 
Risposte: 2
 
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 |  | 
| 
 ho voluto frequentare il tuo seminario partendo dalla convinzione e cercando risposte alla convinzione che il teatro sia esaurito. oltre la noia alla
sua visione non conosco i veri altri motivi di questa mia sensazione. di fronte alla multimedialita empatica, al teatro che resta da indagare?
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|  | 
| carlo 
 
Amministratore
          
 
 
Risposte: 2024
 
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 |  | 
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 | Quota: |  | Originariamente scritto da dan_te autopoiesi
 
 <<<
 l'accrescimento di sensibilitĂ
 secondo il principio dell'autodeterminazione in relazione ad un contesto in cui ambientarsi
 ... è la mia interpretatzione di un concetto che deriva dal Pensiero della complessità di varela
 <<<
 
 i.. propiocezione...
 
 <<
la mdulazione elettrica dei muscoli
 <<<
 
 sarebbe bello avere un glossario di tutti questi termini.
 | 
 
 <<<
 cercale anche su http://www.google.it
 
 
 
 
 | 
|  | 
| ra 
 
Junior Member
    
 
 
 
Risposte: 4
 
Registrato il: 9-12-2003
 
Utente offline
Modalitŕ:  Not Set
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| 
 molti input..su una strada sconosciuta...la cornice inizia a rompersi, ma non so ancora quale sarà il nuovo equilibrio e cosa ne farò dei
frammenti..in ogni caso mi entusiasma pernsare alla creativitĂ , all' immaginazione come unica possibile chiave di lettura della complessitĂ .mi
entusiasma e mi fa pensare che ho una grande responsabilitĂ  nei confronti di me stessa e del mondo:riuscire a stare sveglia...
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