I presagi di Artaud
Alterita' del corpo e mutazione, tra scena e virtualita'
Una ricognizione teorica attraverso repertori video

I richiami degli umori
(da "Il teatro e la peste" ,1934)

"(...) il teatro prende dei gesti e li spinge al limite: come la peste, ristabilisce il legame tra cio' che e' e cio' che non e', fra la virtualita' del possibile e cio' che esiste nella natura materializzata. Ritrova cosi' il concetto dei simboli e degli archetipi, che agiscono come colpi silenziosi , accordi musicali, brusche interruzioni della circolazione, richiami degli umori, esplosioni fiammeggianti di immagini dentro le nostre menti improvvisamente destate; tutti i conflitti che covano in noi ce li restituisce con le loro forze e da' a queste forze nomi che salutiamo come simboli; ed ecco che dinanzi a noi si svolge una battaglia di simboli , lanciati l’uno contro l’altro in un impossibile zuffa; perche' non puo' esistere teatro se non a partire dal momento in cui comincia veramente l’impossibile e in cui la poesia che si attua sulla scena alimenta e surriscalda simboli realizzati. Questi simboli, traccia di forze mature ma tenute sino allora in schiavitu', e inutilizzabili nella realta', esplodono sotto forma di incredibili immagini che danno diritto di cittadinanza e di esistenza ad atti per loro natura ostili alla vita delle societa'. Una vera opera teatrale scuote il riposo dei sensi, libera l’inconscio compresso, spinge a una sorta di rivolta virtuale (che del resto conserva tutto il suo valore solo rimanendo virtuale), impone alla collettivita' radunata un atteggiamento eroico e difficile"

Antonin Artaud

 

 

Carlo Infante

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L’interattivita' stana il corpo

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Il nuovo paradosso dell'attore