I presagi di Artaud
Alterita' del corpo e mutazione, tra scena e virtualita'
Una ricognizione teorica attraverso repertori video

Paradossalmente , le tecnologie piu' avanzate, quelle digitali e interattive, invitano la fisicita' ad entrare in gioco nell’atto di comunicazione, ristabilendo l’equilibrio perduto tra il corpo e il mondo . Una sfasatura iniziata con la convenzione della Scrittura e degenerata negli ultimi decenni di inerzia televisiva.

Il passaggio corpo-tecnologie digitali-mondo e' senza dubbio complesso, ancor piu' intricato di quello che e' oggi e' possibile immaginare.

L’interattivita' stana il corpo: non e' solo una questione di cliccate con un mouse ma di riconfigurazione sensoriale dei nostri assetti psicologici. Si tratta di un nuovo paradigma attraverso cui la nostra coscienza cognitiva si coniuga con quella percettiva in approcci nuovi con la conoscenza. E’ per questo che e' necessario superare la dicotomia uomo-macchina e iniziare ad abbandonare certi schemi mentali per accettare che la mutazione psicologica in atto nel corso dell’avanzamento tecnologico possa esprimere potenzialita' attraverso cui e' possibile intravedere un’espansione della coscienza evolutiva. Viviamo infatti in una epoca di transizione tra una civilta' umanista e una che e' difficile definire se non "post". Vengono abbandonati dei valori consolidati ma non ne emergono altri; uno dei pochi modi e' quindi quello di sollecitare una disponibilita' alla sperimentazione di nuove procedure che inventino relazioni umane e scambio sociale, come quelle offerte dalle navigazioni telematiche, tanto per fare un esempio preciso.

Siamo in mezzo al guado: nell’arco di un passaggio culturale di dimensioni epocali.

 

 

 

Carlo Infante

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