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Autore: Oggetto: Corso di Ipermedia e Teatro all'Università di Lecce
Paola
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[*] Inviato il 26-11-2002 at 20:15


Inserisco in allegato gli appunti degli incontri tenuti in università e presso la scuola Galateo l'8, il 9 ottobre e il 5 novembre (purtroppo sono abbastanza schematizzati e forse non servono a granchè).

Ringrazio il Prof. Infante per i link segnalati e gli ottimi spunti di lettura e riflessione!!!

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Sabry
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[*] Inviato il 27-11-2002 at 10:48


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Originariamente scritto da Valentina
Probabilmente mi discosto un pò dalle ultime discussioni del forum, ma vorrei ritornare al discorso dei "diversi" e riportare un piccolo pensiero:
"la diversità è solo un posto oscuro del nostro modo di pensare che nasconde ciò che non si conosce o che non si vuole conoscere..."
Tra le forme artistiche il teatro è certamente quella più articolata e complessa e il fatto di poter dare la possibilità di esprimersi è per chiunque un momento di crescita e di conoscenza; è un terreno in cui non servono certezze, in cui si espongono dubbi, esplodono conflitti, consentendo di operare una "teatralizzazione" delle esperienze della vita di ognuno, una "uscita" al di fuori del proprio sè e del proprio corpo. Come ha detto Eugenio Barba nell' incontro di qualche giorno fa: "...basta riuscire a catturare un gesto, un' espressione, una vibrazione e trasformarla in movimento..."
Bisogna quindi affermare una nuova cultura dei "diversi", non visti come oggetto di assistenza, ma portatori di valori come la solidarietà, la creatività, il rispetto della disuguaglianza.

Purtroppo non ho ancora una foto in cui compaio da sola, ma spero di poterla inviare presto.


"L' essenziale è invisibile agli occhi" è quello che dice il Piccolo Principe, è necessario quindi non solo uscire dal proprio sè e dal proprio corpo, ma andare fino in fondo. A mio parere è importante farsi sensibili nei confronti di queste persone, cogliere le loro emozioni e sentimenti e farsi trascinare in questo turbine vorticoso, diventando anche noi, insieme a loro, protagonisti di un nuovo teatro. H. Hesse diceva"L' amore non bisogna implorarlo e nemmeno esigerlo. L' amore deve avere la forza di attingere la certezza in se stesso. Allora non sarà più trascinato, ma trascinerà".
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gabriele
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[*] Inviato il 29-11-2002 at 12:25


Chi vive in baracca, chi suda il salario
chi ama l'amore e i sogni di gloria
chi ruba pensioni, chi ha scarsa memoria
Chi mangia una volta, chi tira al bersaglio
chi vuole l'aumento, chi gioca a Sanremo
chi porta gli occhiali, chi va sotto un treno
Chi ama la zia chi va a Porta Pia
chi trova scontato, chi come ha trovato
Ma il cielo è sempre più blu
ma il cielo è sempre più blu
Chi sogna i milioni, chi gioca d'azzardo
chi gioca coi fili chi ha fatto l'indiano
chi fa il contadino, chi spazza i cortili
chi ruba, chi lotta, chi ha fatto la spia
Ma il cielo è sempre più ,
ma il cielo è sempre più
Chi è assunto alla Zecca, chi ha fatto cilecca
chi ha crisi interiori, chi scava nei cuori
chi legge la mano, chi regna sovrano
chi suda, chi lotta, chi mangia una volta
chi gli manca la casa, chi vive da solo
chi prende assai poco, chi gioca col fuoco
chi vive in Calabria, chi vive d'amore
chi ha fatto la guerra, chi prende i sessanta
chi arriva agli ottanta, chi muore al lavoro
Ma il cielo è sempre più blu ,
ma il cielo è sempre più blu ,
ma il cielo è sempre più blu
Chi è assicurato, chi è stato multato
chi possiede ed è avuto, chi va in farmacia
chi è morto di invidia o di gelosia
chi ha torto o ragione,chi è Napoleone
chi grida "al ladro!", chi ha l'antifurto
chi ha fatto un bel quadro, chi scrive sui muri
chi reagisce d'istinto, chi ha perso, chi ha vinto
chi mangia una volta,chi vuole l'aumento
chi cambia la barca felice e contento
chi come ha trovato,chi tutto sommato
chi sogna i milioni, chi gioca d'azzardo
chi parte per Beirut e ha in tasca un miliardo
chi è stato multato, chi odia i terroni
chi canta Prévert, chi copia Baglioni
chi fa il contadino, chi ha fatto la spia
chi è morto d'invidia o di gelosia
chi legge la mano, chi vende amuleti
chi scrive poesie, chi tira le reti
chi mangia patate, chi beve un bicchiere
chi solo ogni tanto, chi tutte le sere
Ma il cielo è sempre più blu
Ma il cielo è sempre più blu ,
Chi vive col padre, chi fa la rapina,
chi sposa la Gina, chi ha rotto con tutti,
chi vince a Merano, chi cerca il petrolio,
chi dipinge ad olio, chi chiede un lavoro...
Chi mangia patate, chi beve un bicchiere
chi fuma un toscano, chi vive cent'anni
chi ha seguito una strada, chi ha fatto carriera
chi perde la calma, chi non sembra più lui
chi lamenta un dolore, chi chiede un lavoro
chi torna sui passi, chi ha visto Onassis
chi ha preso un diretto, chi canta in falsetto
Ma il cielo è sempre più blu ,
ma il cielo è sempre più blu
Chi vive in baracca, chi suda il salario
chi ama l'amore, chi tira al bersaglio
chi sogna la gloria, chi ha scarsa memoria,
chi gioca a Sanremo, chi va sotto un treno...
Ma il cielo è sempre più blu ,
Ma il cielo è sempre più blu
chi ama la zia, chi va a Porta Pia
chi come ha provato, chi tutto sommato
chi sogna i milioni, chi gioca d'azzardo
chi parte per Beirut e ha in tasca un miliardo
Ma il cielo è sempre più blu
Ma il cielo è sempre più blu
chi è stato multato, chi odia i terroni
chi canta Prévert, chi odia Baglioni
chi fa il contadino, chi ha fatto la spia
chi è morto d'invidia o di gelosia
Ma il cielo è sempre più blu ,
Ma il cielo è sempre più blu
chi legge la mano, chi vende amuleti
chi scrive poesia, chi tira le reti
chi mangia patate, chi beve un bicchiere
chi solo ogni tanto, chi tutte le sere
chi mangia patate, chi beve un bicchiere
chi solo ogni tanto, chi tutte le sere
chi mangia una volta, chi vuole l'aumento
chi cambia la barca felice e contento
chi ama la zia, chi va a Porta Pia...
chi come ha provato, chi tutto sommato
chi sogna i milioni, chi gioca d'azzardo
chi parte per Beirut e ha in tasca un miliardo
chi è stato multato, chi odia i terroni
chi canta Prévert, chi odia Baglioni
chi fa il contadino, chi ha fatto la spia
chi è morto d'invidia o di gelosia
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Sabry
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[*] Inviato il 29-11-2002 at 14:23
Una sognatrice eternamente occupata a fare


E' arrivato il momento di presentarmi:sono Sabrina, ho 20 anni, mi sono diplomata all'Istituto Magistrale, ma il mio sogno non è quello di insegnare. Vengo da Leverano e sono la persona più modesta del mondo al contrario dell'affermazione precedente riguardo gli autografi e i fan! Ho scelto lo STAMMS perchè _VIVO_ di emozioni. A questo proposito sono obbligata a citare O. Wilde: "Vivere è la cosa più rara nel mondo.Molta gente esiste: ecco tutto".
Sogno di scrivere e cantare.Per me è indispensabile cantare ciò che mi detta il cuore, al contrario, trovo passivo essere semplicemente interprete di una canzone che non è tua.Mi piace circondarmi di persone, ma mi apro e dò tutta me stessa solo a poche:quelle VERE! I valori essenziali per cui vivo sono:l'amore, la sincerità, e la fede.Sono interessata a tutto ciò che scatena la mia curiosità e la mia voglia di fare, come ad esempio questo forum.Coloro che mi conoscono, mi definirebbero una sognatrice eternamente occupata a fare!
P.S. Per gli appunti che inserirò mi servirebbero i nomi dei due pittori dei quadri della nave dei folli e l' altro del 5/11/02.Grazie


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elena
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[*] Inviato il 29-11-2002 at 14:38


E' la prima volta che scrivo in questo forum ed è la prima volta che mi affaccio su internet per comunicare. Ho partecipato ai vostri incontri, ma non ho fatto le esperienze di Otranto e Taurisano. Mi accingo solo ora a scrivere con notevole ritardo per due motivi: 1) perchè non considero mai i miei interventi opportuni ed appropriati; 2)perchè non mi era ben chiaro lo scopo di tale forum. Considero comunque il computer come un mezzo di comunicazione costruttivo e per concludere questo mio primo "intervento" cito il titolo di un film di M.Troisi: "Scusate il ritardo!!!"
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Valentina
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[*] Inviato il 1-12-2002 at 19:44


provo a mandare la foto ma non ci riesco. Mi dice che l'immagine è di 0 byte e che non c'è il visualizzatore adatto per vederla. Qualcuno può dirmi come posso fare?grazie
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Sabry
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[*] Inviato il 2-12-2002 at 11:32


allego la mia foto

sabrina.jpg - 73kB
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De Paolis Livia
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[*] Inviato il 2-12-2002 at 11:42


allego la mia foto

livia2.jpg - 78kB
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Paola
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[*] Inviato il 2-12-2002 at 13:25
CHI SONO?


Chissà perché domande apparentemente semplici come “Chi sono?” possono mettere in crisi un individuo…
L’intervento Sabrina, mi ha fatto riflettere.
Se io dovessi definirmi con altrettanta lucidità, non ne sarei capace.
Mi sono ritrovata a pensare che…accidenti! sono un impasto, una mescola di contraddizioni; una stratificazione di vari accadimenti. Semplice e complicata, sicuramente impegnativa (e prima di tutto con me stessa!)
A volte fragile e vulnerabile, altre volte di una fermezza che spaventa.
Certamente una sognatrice anch’io.
Sembra strano a dirsi, ma mi conosco bene e so che potrei sorprendermi da sola.
Luoghi, volti e situazioni mi costringono a “provarmi” ogni giorno e a interrogarmi su me stessa così che, ogni tanto, quando tiro le somme nel silenzio dei miei pensieri, mi riscopro sempre diversa: se migliore o peggiore non lo so.
CHI SONO? CHE COSA STO DIVENTANDO?
Avidamente cerco, guardo, osservo, assorbo...
Mi da un dolce sollievo sapere che intorno a me le altre persone si sono “capite”…mentre io sto ancora cercando un qualcosa che, probabilmente, non troverò mai.

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Sabry
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[*] Inviato il 2-12-2002 at 14:34
CIò CHE PUò COMPROMETTERE L' ARTISTA


"Siamo angeli con un' ala soltanto e possiamo volare solo restando abbracciati" dice Luciano De Crescenzo. Un pò come nel tessitore di nuvole in cui il laboratorio, per i bambini, era diventato un loro piccolo mondo di paure, di stanchezze e di gioie condiviso e fatto da tutti come tanti pezzi di un puzzle. Il nostro teatro dovrebbe cogliere le emozioni e racchiuderle in uno scrigno per poi riprenderle quando torneranno preziose. A questo punto voglio fare una domanda a me stessa e a tutti coloro che pensano che cogliere l' emozione sia la cosa più bella e spontanea nel nostro non-luogo: ciò che più compromette la vita dal punto di vista artistico, non è alla fine, ciò che le impartisce la sua sordida sicurezza? E cioè l' impossibilità che un' emozione possa replicarsi con precisione?... A voi l' ardua sentenza...!
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carlo
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[*] Inviato il 4-12-2002 at 20:39
sarò a lecce dal 29.01 all'1.03


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Originariamente scritto da Sabry
E' arrivato il momento di presentarmi:sono Sabrina, ho 20 anni, mi sono diplomata all'Istituto Magistrale, ma il mio sogno non è quello di insegnare. Vengo da Leverano e sono la persona più modesta del mondo al contrario dell'affermazione precedente riguardo gli autografi e i fan! Ho scelto lo STAMMS perchè _VIVO_ di emozioni. A questo proposito sono obbligata a citare O. Wilde: "Vivere è la cosa più rara nel mondo.Molta gente esiste: ecco tutto".
Sogno di scrivere e cantare.Per me è indispensabile cantare ciò che mi detta il cuore, al contrario, trovo passivo essere semplicemente interprete di una canzone che non è tua.Mi piace circondarmi di persone, ma mi apro e dò tutta me stessa solo a poche:quelle VERE! I valori essenziali per cui vivo sono:l'amore, la sincerità, e la fede.Sono interessata a tutto ciò che scatena la mia curiosità e la mia voglia di fare, come ad esempio questo forum.Coloro che mi conoscono, mi definirebbero una sognatrice eternamente occupata a fare!
P.S. Per gli appunti che inserirò mi servirebbero i nomi dei due pittori dei quadri della nave dei folli e l' altro del 5/11/02.Grazie


sarò sinteticissimo
esco da una fase di superimpegni
ecco le info:
Bruegel
mentre l'autore de la nave dei folli
è Bosch

tornerò a lecce
dal 29.01
all'1.03

c'incontreremo ed organizzeremo il forum e il lavoro sul progetto sull'integrazione partecipata

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Paola
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[*] Inviato il 4-12-2002 at 21:06


...Avete mai fatto caso che anagrammando la parola TEATRO viene fuori la parola ATTORE?...
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Sabry
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[*] Inviato il 6-12-2002 at 14:50
SAREBBE BELLO...IN PRATICA


Sarebbe bello creare, nell' ambiente in cui viviamo e agiamo, strutture e servizi adatti a tutti, in modo che nessuno si senta escluso. Creare giostre anche per coloro che non possono muoversi; creare mostre ed esposizioni anche per coloro che non vedono; creare conversazioni anche per coloro che non parlano;creare musica, canzoni e balli anche per i sordi; creare parchi su cui passeggiare anche per coloro che hanno anomalie alle gambe...Tutto questo, non per "classificare", ma semplicemente per dire che tutti hanno diritto a vivere. Io so che quanto detto è possibile; come dice Barba "la diversità ci spaventa" ma...anch' io sono diversa quando non riesco a fare una capriola; anch' io sono diversa quando ignoro i fondamenti di economia finanziaria leggendo al tg i paroloni mibtel, numtel e quant' altro; anch' io sono diversa quando mi emoziono mirando l' Infinito di cui parlava Leopardi. é proprio questo "sentirsi diversi" che ci aiuta a metterci in relazione e a incontrarci, affinchè il nostro naufragare sia dolce in questo mare!

N.B. Badate bene che "naufragare" è usato in senso positivissimo!
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Paola
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[*] Inviato il 8-12-2002 at 10:23
L'OCCHIO


Disse un giorno l'Occhio:"Vedo, oltre queste valli, un monte velato di nebbia azzurra. Non è meraviglioso?"
L'Orecchio udì e, dopo aver ascoltato attentamente, disse:"Ma dove sarebbe la montagna? Io non la sento".
Allora parlò la Mano, e disse:"Io sto cercando invano di percepirla, o toccarla, e non trovo montagne".
E il Naso disse:"Non ci sono monti, non ne sento odore".
Allora l'Occhio si volse dall'altra parte e gli altri presero a discutere della strana allucinazione dell'Occhio. E dissero:"Deve avere qualcosa che non va".

K. Gibran -Il Folle.
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carlo
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[*] Inviato il 8-12-2002 at 21:26
le immagini di Bosch e Bruegel


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Originariamente scritto da Sabry(...)
mi servirebbero i nomi dei due pittori dei quadri della nave dei folli e l' altro del 5/11/02.Grazie




i nomi
di Bosch e Bruegel
te li ho indicati prima

qui trovi
http://www.teatron.org/forum/viewthread.php?tid=83&page=3
cercando l'intervento di giuliano
anche le immmagini!
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gabriele
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[*] Inviato il 11-12-2002 at 12:58


penso che per parlare e confrontarsicon una persona non serve superare la fantomatica maschera che ci protegge per un semplice motivo questa diabolica maschera non esiste, ma a questo punto se non esiste la maschera non esiste il teatro probabilmente, beh meglio allora sono stanco di discorsi carichi di amorevole pietà, e sono stanco di un mondo fatto da teatranti o commedianti, fate come vi pare, io penso che l'esseziale sia nel superfluo, e provocatoriamente è superfluo ciò che è essenziale, ma nemmeno i giochi di parole servono, per dialogare basta parlare non credo assolutamente che il teatro possa risolvere i problemi di un uomo nè può aiutarlo più di un buon libro o di una seduta all'analista. Per quanto riguarda il temine artista che spesso ho letto il alcuni interventi e che alcuni signori usano nel definirsi , non oso dir nulla in quanto per fortuna credo di non far parte della schiera gloriosa di artisti nè tantomeno del fangoso mondo dell'arte. il mio pensiero vi potrà sembrare sconnesso ma che ci posso fare cari critici, criticate pure, infondo la critica è una parola si sola una parola, infondo come qualcuno ha scritto "la critica è cio che che alberga nei pantaloni di un critico"
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gabriele
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[*] Inviato il 11-12-2002 at 13:08


Mio fratello è figlio unico
perché non ha mai trovato il coraggio
di operarsi al fegato
e non ha mai pagato per fare l'amore
e non ha mai vinto un premio aziendale
e non ha mai viaggiato in seconda classe
sul rapido Taranto - Ancona
e non ha mai criticato un film
senza mai prima vederlo

mio fratello è figlio unico
perché è convinto che Chinaglia
non può passare al Frosinone
perché è convinto che nell'amaro benedettino
non sta il segreto della felicità
perché è convinto che anche chi non legge Freud
può vivere cent'anni
perché è convinto che esistono ancora gli sfruttati
malpagati e frustrati

mio fratello è figlio unico
sfruttato represso calpestato odiato
e ti amo Mario
mio fratello è figlio unico
deriso frustrato picchiato derubato
e ti amo Mario
mio fratello è figlio unico
dimagrito declassato sottomesso disgregato
e ti amo Mario
mio fratello è figlio unico
frustrato derubato sottomesso
e ti amo Mario
mio fratello è figlio unico
deriso declassato frustrato dimagrito
e ti amo Mario
mio fratello è figlio unico
malpagato derubato deriso disgregato
e ti amo Mario

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Giuliano Capani
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[*] Inviato il 12-12-2002 at 00:40


<<<<<<
Scrive Sabry,
A questo punto voglio fare una domanda a me stessa e a tutti coloro che pensano che cogliere l' emozione sia la cosa più bella e spontanea nel nostro non-luogo: ciò che più compromette la vita dal punto di vista artistico, non è alla fine, ciò che le impartisce la sua sordida sicurezza? E cioè l' impossibilità che un' emozione possa replicarsi con precisione?... A voi l' ardua sentenza...!
>>>>>
L’arte dell’attore non è tanto quella di replicare l’emozione originale. Jacob Levi Moreno, che ha dedicato alcuni dei suoi studi proprio sul Teatro della spontaneità è illuminante a questo proposito. Puoi leggere una breve sintesi del suo pensiero andando a:

http://www.geagea.com/15indi/15_04.htm

Certamente uno stato emozionale è ‘spontaneo’ in quanto non totalmente controllabile dalla mente conscia, ma la spontaneità di quella emozione originale, se la consideriamo come risorsa, energia per determinare un comportamento, un’azione per raggiungere uno scopo (nel nostro caso un’azione teatrale) allora s’innesca la creatività che fa prendere forma al pensiero emozionale.
L’attore, per ripetere quelle azioni (originali nelle prove) ed essere sempre spontaneo, in realtà (come diceva Stanislavski che per primo ha posto il problema) si crea un sottotesto che cambia con il tempo per rimanere sempre attuale e vero.
Come a dire: la risorsa emozionale venuta fuori durante le prove in un determinato momento ha dato la possibilità di creare un comportamento scenico, un’azione spontanea. Per ripeterla (quando va in scena per la ventesima volta ad es.) deve cercare nel suo stato emozionale attuale un percorso che possa recuperarla, anche se diversa ma l’importante è che sia vera per lui nel momento in cui la ripropone.
E sarà vera se agganciata a quella originale.
Quindi non è sordida sicurezza o falsità da saltimbanco se vista in questa ottica. Ma una modalità di comportamenti in cui il teatro non è cosa diversa e dissociata dai propri gesti, pensieri e dalla propria vita. Cercare un’armonia in quello che si fa è una ricerca costante che non ci dovrebbe abbandonare mai. Allora la spontaneità delle proprie emozioni può essere (per chi decide di fare l’attore) quella risorsa primaria, indispensabile che libera la creatività vera.
Però, ahimè, teatro di questo livello non se ne vede tanto in giro! Eugenio Barba, insieme con il suo ensemble è uno di quei registi che, vivendo con il teatro lascia intravedere quel senso di verità che da anche senso alla vita.
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Francesca P.
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[*] Inviato il 12-12-2002 at 09:09
a fine gennaio si rilancia!



ERRORE!!!
sono carlo
non francesca
ho usato la login di una ragazza del mio corso a montelupo fiorentino (scuola nazionale COOP) sull'orientamento nel mondo digitale...


Quota:
Originariamente scritto da Giuliano Capani
<<<<<<
Scrive Sabry,
A questo punto voglio fare una domanda a me stessa e a tutti coloro che pensano che cogliere l' emozione sia la cosa più bella e spontanea nel nostro non-luogo: ciò che più compromette la vita dal punto di vista artistico, non è alla fine, ciò che le impartisce la sua sordida sicurezza? E cioè l' impossibilità che un' emozione possa replicarsi con precisione?... A voi l' ardua sentenza...!
>>>>>
L’arte dell’attore non è tanto quella di replicare l’emozione originale. Jacob Levi Moreno, che ha dedicato alcuni dei suoi studi proprio sul Teatro della spontaneità è illuminante a questo proposito. Puoi leggere una breve sintesi del suo pensiero andando a:

http://www.geagea.com/15indi/15_04.htm


Certamente uno stato emozionale è ‘spontaneo’ in quanto non totalmente controllabile dalla mente conscia, ma la spontaneità di quella emozione originale, se la consideriamo come risorsa, energia per determinare un comportamento, un’azione per raggiungere uno scopo (nel nostro caso un’azione teatrale) allora s’innesca la creatività che fa prendere forma al pensiero emozionale.
L’attore, per ripetere quelle azioni (originali nelle prove) ed essere sempre spontaneo, in realtà (come diceva Stanislavski che per primo ha posto il problema) si crea un sottotesto che cambia con il tempo per rimanere sempre attuale e vero.
Come a dire: la risorsa emozionale venuta fuori durante le prove in un determinato momento ha dato la possibilità di creare un comportamento scenico, un’azione spontanea. Per ripeterla (quando va in scena per la ventesima volta ad es.) deve cercare nel suo stato emozionale attuale un percorso che possa recuperarla, anche se diversa ma l’importante è che sia vera per lui nel momento in cui la ripropone.
E sarà vera se agganciata a quella originale.
Quindi non è sordida sicurezza o falsità da saltimbanco se vista in questa ottica. Ma una modalità di comportamenti in cui il teatro non è cosa diversa e dissociata dai propri gesti, pensieri e dalla propria vita. Cercare un’armonia in quello che si fa è una ricerca costante che non ci dovrebbe abbandonare mai. Allora la spontaneità delle proprie emozioni può essere (per chi decide di fare l’attore) quella risorsa primaria, indispensabile che libera la creatività vera.
Però, ahimè, teatro di questo livello non se ne vede tanto in giro! Eugenio Barba, insieme con il suo ensemble è uno di quei registi che, vivendo con il teatro lascia intravedere quel senso di verità che da anche senso alla vita.

P.S. Mi dispiace ma non riesco a far funzionare il link a Moreno. ci provo mettendolo in coda
http://www.geagea.com/15indi/15_04.htm





bisogna dare uno spazio dopo l'ultima lettera dell'URL

il dibattito fiorisce
e io sono un pò latitante (sono in viaggio continuo, lo vedete ancghe dagli altri forum... buttate un occhio a quello su La scrittura Connettiva
è fuori da La rete degli sguardi)

ma a fine gennaio arrivo a lecce
e si rilancia!
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Giuliano Capani
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[*] Inviato il 12-12-2002 at 09:39


Ok Carlo. Ho provveduto
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Sabry
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[*] Inviato il 14-12-2002 at 17:17


Chiedo scusa per non aver ancora inserito i miei appunti ma in questi giorni non ho avuto la disponibilità del computer. Li inserirò presto.
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carlo
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[*] Inviato il 14-12-2002 at 17:32
evocazioni parallele


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Originariamente scritto da Sabry
Chiedo scusa per non aver ancora inserito i miei appunti ma in questi giorni non ho avuto la disponibilità del computer. Li inserirò presto.


abbiamo tempo
ci vedremo a fine gennaio
29,30,31
per quella data ci tengo a visualizzare alcuni dei vostri appunti sull'incontro con me dell'ultima volta


altra cosa:ho fatto delle modifiche al forum
le immmagini come vedete sono visibili subito nella pagina
ma non mettetele troppo grandi!
e quando scrivete operate per associazione logica cercando dei link nel web che supportuno i vs ragionamenti
come note a margine, o evocazioni parallele, o semplici suggestioni...
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Giuliano Capani
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[*] Inviato il 19-12-2002 at 19:35


Valentina !!!
per non fare uscire la foto troppo grande devi 'tagliarla' con un photo editor tipo Photoshop altrimenti per aprire il forum bisogna spettare troppo.
Vedi di tagliarla e rimettila in rete.
Poi, è la foto della fontana op la tua? L'inquadratura è il punto di vista con cui si include ed esclude un soggetto (ricordi le lezioni di grammatica cinematografica?)
E allora?
Mettici un po' di cura nelle cose da fare non ti pare?
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Valentina
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[*] Inviato il 22-12-2002 at 17:16


Credo sia arrivato il momento di presentarmi: sono Valentina e tra pochi giorni compirò 20 anni.
Sono interessata a questo progetto per diversi motivi: mi piacerebbe approfondire le mie conoscenze informatiche e multimediali e sapere come riuscire a portare il teatro in questo 'mondo'. Tutti infatti siamo abituati a pensare al teatro come un palcoscenico in cui ognuno può esibirsi: anche io, frequentando un corso di danza, sono portata comunque a stare in scena e non solo con l' obiettivo di eseguire una serie di passi uno dopo l'altro, infatti ciò che è importante è abbandonarsi al ritmo della musica e riuscire, mediante il linguaggio del corpo, a sorprendere e a dare emozioni. Questo è ciò che fino a poco tempo fa sono riuscita a vedere del 'mondo teatrale',ora però mi piacerebbe scoprire le relazioni tra teatro e multimedialità, i vari aspetti di questi due mondi cosi opposti ma che in questo caso si vengono incontro.
Sicuramente questo progetto potrebbe essermi utile per un mio futuro non troppo lontanto: desidererei infatti, dopo la laurea, lavorare nell' ambiente del teatro magari sfruttando la conoscenza della danza e approfondendo anche altri aspetti del teatro, come ad esempio questo che si è preso in considerazione nel forum e di cui io ignoravo l' esistenza.

Allego la mia foto

vale3.jpg - 15kB
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Giuliano Capani
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Risposte: 12
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[*] Inviato il 22-12-2002 at 18:21


Per Valentina:
Perfetto!
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