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| gluaj 
 
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| tecnologia 
 
 dove arriveranno ma soprattutto come diventeranno i computer?.......e i cellulari?.......me lo chiedo spesso e non sono l'unico.
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| eVad 
 
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| csi 
 
 mi trovo a sfogliare la pagine del forum e contemporaneamente ad ascoltare i csi.
 il testo che inserisco di seguito ¨¨ forse la risposta migliore che mi viene alla domanda del post precedente...
 ah, buon 2005.
 
 "Forma e Sostanza"
 
 Conosco le abitudini e i suoi i prezzi
 E non voglio comperare n§Û essere comprato
 Attratto fortemente attratto
 Civilizzato su civilizzato
 Comodo ma come dire poca soddisfazione
 Comodo ma come dire poca soddisfazione
 Soddisfazione Signore
 
 Conosco le abitudini e i suoi prezzi
 E non voglio comperare n§Û essere comprato
 Attratto fortemente attratto
 Civilizzato su civilizzato
 
 Uno sguardo pi§ë puro sul mondo che la civilt§Ñ §Ú ora, pagando
 Decidi: cosa come quando
 
 Comodo ma come dire poca soddisfazione
 Comodo ma come dire poca soddisfazione
 Soddisfazione Signore
 
 Voglio ci¨° che mi spetta lo voglio perch§Û mio m'aspetta
 Voglio ci¨° che mi spetta lo voglio perch§Û mio m'aspetta
 
 Ventiquattromilapensierialsecondofluisconoinarrestabili
 Alimentando voglie e necessit§Ñ
 
 Voglio ci¨° che mi spetta lo voglio perch§Û mio m'aspetta
 Voglio ci¨° che mi spetta lo voglio perch§Û mio m'aspetta
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|  | 
| gluaj 
 
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| 2005 
 
 buon anno a tutti con la speranza che questo sia un anno colmo di innovazioni nelle tecnologie mobili ed interrattive...ma dove arriveremo?!
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| antonaci elena 
 
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| Rispondo al dubbio di Gluaj 
 
 TextNon preoccuparti, c'è ancora qualcuno che ha il coraggipo di dire che non ne capisce un tubo di
queste cose e fa fatica ad adattarsi.. Però lo fa perchè altrementi può essere"discriminato", giusto? Dico a voi che vi siete improvvisati tutti
ingenieri...Sono contenta per voi..Io però vorrei sapere cosa ne pensa il Prof...
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| antonaci elena 
 
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Risposte: 4
 
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| Quanto è veritiera la scrittura connettiva? 
 
 TextBhè, la scrittura connettiva è sicuramente una grande forma di comunicazione, non lo metto in dubbio,
ma a volte non è proprio così veritiera come vuole far sembrare. Secondo me il fatto di poter scrivere ininterrottamente quello che si vuole, da
libero sfogo alla fantasia e non sempre si finisce col dire la veritĂ  o essere del tutto cortesi. Sono tante le storie che senti ciattando, ma quante
sono vere? Fino a che punto questa "scrittura connettiva" crea rapporti umani solidi? D'accordo se si usa per lavoro e spedizioni,( certo per chi si
fida a far girare il denaro, perchè comunque è comodo e veloce...)però non credo molto alla possibilità che ciò diventi un modello di interazione
assoluta negli uomini. Per fortuna ci si incontra ancora in giro e ci si telefona...Meglio i rapporti umani, anche se personalmente sono costretta ad
usare il PC per lavoro e corrispondenze troppo distanti...A presto!
 P.S. Lei prof. pensa che io sia prevenuta a pensarla in questo modo?
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|  | 
| carlo 
 
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Risposte: 2024
 
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| luogo di falsa coscienza 
 
 
 | Quota: |  | Originariamente scritto da antonaci elena (...)
 Meglio i rapporti umani, anche se personalmente sono costretta ad usare il PC per lavoro e corrispondenze troppo distanti...A presto!
 P.S. Lei prof. pensa che io sia prevenuta a pensarla in questo modo?
 | 
 
 è il solito problema di vivere la nuoica condizione di comunicazione come qualcosa d'estraneo alla sfera sensibile
 di ciò che definiamo umano...
 
 è solo un problema di consapevolezza
 
 sono il primo a riconoscere che esiste un pericolo andate a vedere il forum su PopWar ( ma ne parlo ampiamente nel libro)
 eppure allo stesso tempo sono convinto che la comunicazione on line ci possa emancipare dall'impasse di comunicazioone del nostro tempo così dominata
dai mass-media
 
 internet è my media
 libera soggettivitĂ  e stimola l'interconnessione umana
 
 ma è tutto da creare con le buone volontĂ
 senza queste qualsiasi conversazione o telefonata o riunione è luogo di falsa coscienza
 dal vivo come on line
 | 
|  | 
| antonaci elena 
 
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| Gaming on line e SMS 
 
 Sono vicina alla realtĂ  dei videogames.In famiglia sono totalmente dipendenti da Playstation e Pc. Credo che non sia un bene la troppa vicinanza dei
ragazzini a questa alta tecnologia, anche se è sorprendente la qualità cinematografica delle consolle e la resa e simulazione delle situazioni e dei
luoghi, io stessa rimango incantata! Senza far luoghi comuni, perchè tutti sappiamo quanto schifo giri in rete, c'è da pensare a cosa creerebbe un
gioco on-line... Potrebbe essere istruttivo per quanto riguarda una maggiore interattivitĂ , anche fra bambini di nazionalitĂ  diverse. Sicuramente
c'è da pensare a una  apertura mentale del  ragazzino al mondo , ma ci vado lo stesso con i piedi di piombo  perchè molte potrebbero essere le
problematiche...I ragazzini sono giĂ  abbastanza presi dai giochi quando sono da soli, la scoperta di un gioco in rete non potrebbe provocare troppa
dipendenza? Essere eccessivamente vincolati dalle macchine non fa che renderci sempre piĂą automi,  quindi scusatemi se ho qualche dubbio al
riguardo... Per quanto  riguarda gli SMS, sono si convinta che siano una delle espressioni di un nuovo mondo in forte sviluppo,  infatti stanno
nascendo nuovi eventi comunicativi, che vanno però  rivisti per essere  magari un po' più utili...Gli aiuti umanitari sono un grosso esempio di
voler sfruttare al meglio l'automatismo degli SMS e MMS! A presto...
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| carlo 
 
Amministratore
          
 
 
Risposte: 2024
 
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 |  | 
| PERFORMING MEDIA A SETTIMO TORINESE 
 
 L’8 febbraio presso la Biblioteca Multimediale di Settimo Torinese alle ore 15, nell’ambito del progetto Trovarsinrete ( http://www.trovarsinrete.org  ) per il 2005, è programmato il seminario di studio su “Performing Media: l’impatto sociale dei nuovi
media”.
 
 Interverranno
 Riccardo Ferrari, direttore della Biblioteca Civica e Multimediale di Settimo Torinese;
 Eugenio Pintore,Settore Biblioteche Regione Piemonte
 Giovanni Ferrero, presidente del CSP e di Top-ix
 Carlo Infante, autore del libro "Performing Media. La nuova spettacolaritĂ  della comunicazione interattiva e mobile" (Novecento::libri)
 
 questo forum
 sarĂ  utilizzato durante l'incontro
 da alcuni giovani discussant che alimenteranno il dibattito
 
 x chi non avesse letto il libro ecco in attach un contributo utile alla discussione
 
 
 
 Allegato: Nomadismo e my-media.rtf (60kB)
 Questo file č stato scaricato 827 volte
 
 
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| gattuzza 
 
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| Riflessioni.. 
 
 Leggendo il libro, mi è subito saltata all'occhio una frase che ha suscitato in me una qualche reazione.
 Questa frase(pag 56), in realtà è una domanda che riguarda i termini in cui l'uomo si può mettere in gioco nella dimensione del virtuale.
 A proposito di questo, ho tratto alcune considerazioni: se è vero che tutto ciò che ci circonda non è altro che uno stimolo elettrico destinato al
nostro cervello(e di questo fanno parte colori, sapori, odori, sensazioni tattili ecc..),allora la realtà virtuale è a sua volta un'ambiente reale
tanto quanto quello in cui viviamo, perchè noi entriamo in contatto con essa nello stesso modo con cui siamo in contatto col mondo che ci circonda,
(Secondo me ora stiamo vivendo, nei confronti del virtuale, una situazione simile a quella che può vivere un bambino che è ancora nella pancia della
mamma. Lui riceve già stimoli sonori e tattili, ma solo attraverso la madre e tutto quello che sente è ovattato). Interpretando questo pensiero al
contrario, allora si può dire che anche la realtà virtuale può essere modificata secondo gli stimoli elettrici che noi produciamo(ricordando che
anche la paura è uno stimolo elettrico-ormonale e i cani ne sono la prova).
 Che cosa ne pensi tu?
 Valentina.
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|  | 
| carlo 
 
Amministratore
          
 
 
Risposte: 2024
 
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| i principi dell'interattivitĂ  e i linguaggi propriocettivi 
 
 
 | Quota: |  | Originariamente scritto da gattuzza Leggendo il libro, mi è subito saltata all'occhio una frase che ha suscitato in me una qualche reazione.
 
 >>>
 non so è questa...
 che prendo e rilancio qui
 
 La dimensione elettronica ispira sentimenti astratti e freddi ma è possibile, secondo le intuizioni di Marshall McLuhan, “surriscaldare il
medium”, far accadere qualcosa che coinvolga la nostra sfera esistenziale, fisica.
 L’ambiente digitale può essere quindi contemplato come un nuovo spazio-tempo con cui interagire, inventando forme nuove di relazione (Interaction
Design) che vanno oltre l’ergonomia del rapporto uomo-macchina per affermare i gradi di libertà del corpo in azione attraverso le interfacce.
 Il fatto che l’interfaccia grafica di uno schermo interattivo possa essere quindi concepita come una soglia d’entrata in un ambiente digitale,
entro cui fare esperienza, è decisivo per aprire un fronte di riflessione culturale sul futuro della Società dell’Informazione che si sta
delineando e che vedrà i più giovani protagonisti. E’ vitale investire attenzione su questo, per non correre il rischio di ritrovarsi in un mondo
indotto: un mondo dove quei giovani, senza la formazione adeguata, rischiano di cliccare a vanvera, in un automatismo psichico che non prevede
raccordi psicologici, cognitivi ed emozionali.
 Traslare, ad esempio, il concetto di ergonomia dal design d’interni (dalla sedia al volante) all’interaction design teso a progettare il rapporto
che intercorre tra la nostra percezione e la nostra azione e gli oggetti e gli ambienti digitali è indicativo in tal senso.
 <<<
 
 (...)
 ho tratto alcune considerazioni: se è vero che tutto ciò che ci circonda non è altro che uno stimolo elettrico destinato al nostro cervello(e di
questo fanno parte colori, sapori, odori, sensazioni tattili ecc..),allora la realtà virtuale è a sua volta un'ambiente reale tanto quanto quello in
cui viviamo, perchè noi entriamo in contatto con essa nello stesso modo con cui siamo in contatto col mondo che ci circonda
 
 <<<
 si
 è come il sogno
 o per altri versi
 un romanzo, uno spettacolo, un film
 è realtà quasiasi condizione in cui i nostri sensi sono attivi
 <<<
 
 (...) si può dire che anche la realtà virtuale può essere modificata secondo gli stimoli elettrici che noi produciamo(ricordando che anche la paura
è uno stimolo elettrico-ormonale e i cani ne sono la prova).
 Che cosa ne pensi tu?
 Valentina.
 | 
 
 <<<
 è solo una questione d'interfacce...
 e di progetto autorale:
 se una realtà virtuale è stata pensata per essere modificata da un utente-spettatore,
 certo
 
 e così qualsia artefatto che sviluppi in questo senso i principi dell'interattivitĂ
 
 mi fai pensare poi a come nella vita queste possibili interazioni possono essere possibili solo se si trovano i modi x intenderci...
 così come con gli animali...
 non basta il linguaggio, il buon senso delle parole, ma anche il campo magnetico espresso da un corpo rilassato e non teso...
 e quello che io definii a suo tempo i linguaggi propriocettivi
 
 quelli prodotti dall'informazione elettrica dei nostri muscoli
 
 ricordi?
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|  | 
| gattuzza 
 
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| 
 Secondo me se si potesse arrivare a interagire con una realtĂ  virtuale anche attraverso il linguaggio propriocettivo sarebbe un gran bel passo
avanti..
 sempre tenendo conto che questo tipo di linguaggio è involontario..
 Secondo me tra noi e una possibile realtà virtuale c'è ancora una sorta di muro, dettato (se ben ricordo) dal primo assioma della comunicazione, e
cioè che è impossibile non comunicare. Questo implica che si dovrebbe, (in un contesto come potrebbe essere l'interazione uomo-schermo), far entrare
in gioco tutti quei comportamenti e linguaggi che non sono razionali e direttamente decisi da noi...(tanto per fare un esempio, il calore che
emaniamo)...ma come?
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| little_daisy 
 
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Risposte: 2
 
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 |  | 
| progetto esame ied kynoi 
 
 per iniziare questo è il link
 del progetto d'esame del gruppo  kynoi
 
 "No body run, Yes Mind Fun"
 progetto che nasce dall'illuminazione avuta nella lettura del libro....dalle Smart Tag  e tecnologia BLueTHooT, del caro DIGITAL STORYTELLING .... W
ipermedia!!!grazie CARLO!!!
 
 marghe
 
 LINK PROGETTO
 http://kynoi.it/varie/index.htm
 
 
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|  | 
| little_daisy 
 
Junior Member
    
 
 
 
Risposte: 2
 
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 |  | 
| 
 ops...scusate il disguido
 
 http://kynoi.it/varie/index.htm
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|  | 
| Psyco 
 
Member
     
 
 
Risposte: 10
 
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 |  | 
| pronti per giocare? 
 
 mi riallaccio al discorso di little_daisy
 
 EDUTAINMENT (pag.126)
 ecco la parola chiave che ci è servita per concepire una nuova forma di interazione ludica con la città.
 
 Utilizzare il multimedia come filo conduttore tra l'aspetto educativo e l'intrattenimento creativo ci è sembrata una buona proposta linkata dal
libro.
 
 "NO BODY RUN, YES MIND FUN"
 un gioco di squadra per riscoprire i luoghi della torino tecnologica, basato sulle semplici regole della "caccia al tesoro"....
 
 su, giochiamocela questa tecnologia!!!!
 
 =))))))
 
 
 
 
   | 
|  | 
| xander 
 
Junior Member
    
 
 
 
Risposte: 2
 
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| Otherside - The Tangent Reality 
 
 Il progetto dell'esame di Performing Media del gruppo composto da:
 
 Alessandro Durando
 Gabriele Valenzano
 Laura De Francesco
 Gregor Baumgartner
 Valerio Bellone
 
 Presto sarĂ  presentato in una nuova veste grafica, abbiate pazienza per adesso!!! Byez!
 
 Xander D.
 
 http://www.defdesign.it/index.html
 
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| Maccosa 
 
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Risposte: 9
 
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 |  | 
| mediatir 
 
 Ricordo a tutti che è attivo il sito di presentazione del progetto MEDIATIR degli studenti dello IED do Torino:
 
 http://www.irdesign.it/mediatir
 
 oltre ad una proposta di utilizzo alternativa dello stesso device
 
 http://www.irdesign.it/mediatirile/
 | 
|  | 
| gattuzza 
 
Junior Member
    
 
 
Risposte: 4
 
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 |  | 
| LINK A DJB 
 
 ecco il link al progetto di Data Juke Box:
 
 
 http://valentina_picco.ied-idk.net/index.htm
 | 
|  | 
| Chicca 
 
Junior Member
    
 
 
 
Risposte: 2
 
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 |  | 
| 
 Leggendo il libro sono rimasta colpita dal confronto tra il sistema Cave e la caverna di Platone, secondo il mio modesto parere azzeccatissimo. Nella
caverna di Platone gli uomini credevano che le ombre proiettate sulla roccia rappresentassero la realtà, così come noi cerchiamo di ricreare una
sorta di realtĂ  immaginaria, con le nuove tecnologie, mi riferisco ad esempio agli oggetti ideati dal gruppo "Otherside - The Tangent Reality"(...
geniali...). Questo concetto di realtĂ  virtuale mi affascina parecchio, mi piacerebbe poter approfondire l'argomento, non solo per quanto riguarda i
giochi, ma in generale.
 Mi può consigliare qualcosa?
 
 Federica
 
 | 
|  | 
| carlo 
 
Amministratore
          
 
 
Risposte: 2024
 
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 |  | 
| chat 3d 
 
 
 | Quota: |  | Originariamente scritto da Chicca Leggendo il libro sono rimasta colpita dal confronto tra il sistema Cave e la caverna di Platone, secondo il mio modesto parere azzeccatissimo. Nella
caverna di Platone gli uomini credevano che le ombre proiettate sulla roccia rappresentassero la realtà, così come noi cerchiamo di ricreare una
sorta di realtĂ  immaginaria, con le nuove tecnologie, mi riferisco ad esempio agli oggetti ideati dal gruppo "Otherside - The Tangent Reality"(...
geniali...). Questo concetto di realtĂ  virtuale mi affascina parecchio, mi piacerebbe poter approfondire l'argomento, non solo per quanto riguarda i
giochi, ma in generale.
 Mi può consigliare qualcosa?
 
 Federica
 
 | 
 il miglior libro da leggere in questo senso
 è Realtà Virtuale di Rheingold (Baskerville)
 trovi qualcosa d'interessante anche nel mio libro precedente
 "Imparare giocando"(Bollati Boringhieri)
 
 ci sono in campo diverse altre piste
 una di queste
 decisa,emnte + ludica ma densa di potenzialitĂ
 riguarda le CHAT 3D
 qui trovi un link
 http://www.chat3d.it/
 lo scorso anno a cagliari curai un convegno su questo aspetto del virtuale
 trasposto nell'ambito della comunicazione on line
 
 | 
|  | 
| Ciube 
 
Junior Member
    
 
 
 
Risposte: 5
 
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 |  | 
| 
 "NO BODY RUN, YES MIND FUN"
 nasce fondamentalmente come un gioco. Uno degli aspetti molto propositivi del libro è stato il voler ribadire che imparare giocando è sempre la
strada piu rapida e intuitiva. Far digerire all utente un flusso di Tecnologia che avanza in continuazione significa trovare il modo migliore per
renderlo piu piacevole, amichevole...quindi creare una specie di intrettenimento che è anche intrattenimento educativo. La parte piu interessnte del
flusso del lavoro è stato il trovare le locazioni urbane in cui contestualizzare il gioco... da qui sento l'esigenza di chiederti come Torino sta
affrontando questa sfida teconologica(parlo digli smart tag, blu toot  wifi utilizzo intelligente di sms ecc ecc) rispetto alle altre cittĂ ?... e
quando parlo di torino, parlo a livello generale dai piccoli ai grandi contesti.
 | 
|  | 
| Victor 
 
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Risposte: 3
 
Registrato il: 6-11-2003
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Utente offline
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 |  | 
| NoBodyRunYesMindFun 
 
 Si in effetti è proprio il mio sogno, perchè quà si corre troppo (pensato anche come nobody, "nessuno corre").
 
 Per usare una frase di Cain "Fermate la tecnologia, voglio salire", ma io qualche volta vorrei scendere.
 
 Alla fine del discorso sconclusionato la domanda è:
 
 Saremo noi a disegnare il passo successivo di qeusta evoluzione?? In che modo?
 
 http://enrique.barbeito.org/img/evolucion.jpg
 | 
|  | 
| carlo 
 
Amministratore
          
 
 
Risposte: 2024
 
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 |  | 
| WI.S.H.! 
 
 
 | Quota: |  | Originariamente scritto da Ciube "NO BODY RUN, YES MIND FUN"
 nasce fondamentalmente come un gioco. Uno degli aspetti molto propositivi del libro è stato il voler ribadire che imparare giocando è sempre la
strada piu rapida e intuitiva. Far digerire all utente un flusso di Tecnologia che avanza in continuazione significa trovare il modo migliore per
renderlo piu piacevole, amichevole...quindi creare una specie di intrettenimento che è anche intrattenimento educativo. La parte piu interessnte del
flusso del lavoro è stato il trovare le locazioni urbane in cui contestualizzare il gioco... da qui sento l'esigenza di chiederti come Torino sta
affrontando questa sfida teconologica(parlo digli smart tag, blu toot  wifi utilizzo intelligente di sms ecc ecc) rispetto alle altre cittĂ ?... e
quando parlo di torino, parlo a livello generale dai piccoli ai grandi contesti.
 | 
 
 sono convinto che lo sviluppo urbanistico futuro riguarderĂ  sempre + la dimensione immateriale delle telecomunicazioni offerte come servizio pubblico
 come infrastruttura civile
 come gli acquedotti e gli elettrodotti
 che portano acqua e luce nelle case
 
 quando arriva acqua e luce c'è civiltà altrimenti ahi ahi
 
 ma non bastano + i cavi
 e nell'infomobilitĂ  il salto di qualitĂ
 
 in questo senso si eviterĂ  di rannicchiarci davanti ai desktop (come nell'immagine chiara ma pessimista offerta da victor)
 o di fare i polli d'allevamento nei call center
 magari davanti a tanti schermi muy interattivi
 
 no
 dobbiamo muoverci e inventare nuove interazioni sociali nel territori
 always on
 sempre connessi
 con sempre + gradi di libertĂ
 però
 
 sfuggendo al controllo
 anzi ribaltandone la logica come ha suggerito ieri RodotĂ
 il garante della Privacy
 davanti ad un Parlamento attonito e incolto
 
 in teoria a Torino
 si sta facendo qualcosa
 hanno promosso
 giĂ  da tempo
 un consorzio Torino Wireless
 ma le logiche sono ancora vecchie
 c'è molto da fare
 
 si
 da fare
 e da desiderare...
 WI.S.H.!
 
 | 
|  | 
| Victor 
 
Junior Member
    
 
 
 
Risposte: 3
 
Registrato il: 6-11-2003
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 |  | 
| 
 >quando arriva acqua e luce c'è civiltà altrimenti ahi ahi
 
 No aspetta, questo non è vero...
 secondo me un conto è la civiltà un conto è il progresso. Acquedotto e luce sono progresso.
 
 Civiltà può esserci anche senza progresso...
 
 o no???
 | 
|  | 
| carlo 
 
Amministratore
          
 
 
Risposte: 2024
 
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 |  | 
| le pari opportunitĂ  di accesso al sistema informativo 
 
 
 | Quota: |  | Originariamente scritto da Victor >quando arriva acqua e luce c'è civiltà altrimenti ahi ahi
 
 No aspetta, questo non è vero...
 secondo me un conto è la civiltà un conto è il progresso. Acquedotto e luce sono progresso.
 
 Civiltà può esserci anche senza progresso...
 
 o no???
 | 
 
 certo che con le parole si rischia di giocare un minuetto
 
 cerchiamo invece il senso reale della questione
 
 per civiltĂ
 in questo caso intendo il principio che sta alla base della convivenza civile
 oggi
 
 garantire acqua e luce è un valore incontrovertibile perchè si raggiunga il livello essenziale di civiltà e buona vita
 
 il concetto obsoleto di progresso (che per molti aspetti non amo) qui non c'entra
 
 dilato quel concetto di civiltĂ  fino ad abbracciare la possibilitĂ  d'accesso ai sistemi informativi
 ed è una questione che non riguarda solo i nostri mondi ampiamente civilizzati
 ma anche quei mondi che non hanno conosciuto i modelli di sviluppo che possono essere definiti industriali
 
 gestire la comunicazione è un'opportunità per auto-organizzarsi
 
 vai a vedere anche le dichiarazioni di Annan dell'ONU
 a proposito del Digital Divide che trovi linkato
 su http://todig.it
 (o meglio ancora vai su http://www.parigo.it )
 
 
 | 
|  | 
| Mimmo Capozzi 
 
Member
     
 
 
Risposte: 94
 
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 |  | 
| il pensiero olistico 
 
 il termine olistico deriva dalla parola greca holos che significa "intero".
 
 Il pensiero olistico è uno dei principi attivi della trasformazione antropologica nell'era digitale, esorcizzato da Galimberti che afferma:"prima non
si pensava in modo analitico e sequenziale, ma olistico e globale, e oggi, grazie alla tv ed al computer, si torna a pensare in quel modo"
 
 Non è altro che l'approccio cognitivo della sensorialità e della percezione audiovisiva, che Carlo auspica possa integrarsi con quello analitico,
proprio del riconoscimento testuale.
 
 L'ipermedia è in grado di coniugare le immagini con testi e suoni, stimolando il coinvolgimento emozionale, riducendo la distanza fra razionalità ed
emozione.
 
 L'apprendimento nella SocietĂ  dell'Informazione comporta una tensione creativa, profondamente olistica che tende a stabilire un'armonia tra le
dimensioni emotive, sociali, fisiche e spirituali, valorizzando l'interazione tra il corpo e lo spirito, alla ricerca dell'equilibrio interiore.
Questo sottolinea anche la responsabilitĂ  dell'individuo del mantenimento del proprio benessere in relazione con l'ambiente sociale in mutazione.
 
 in poche parole necessitĂ  di stabilire e mantenere un equilibrio tra individuo e ambiente
 | 
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