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Autore: Oggetto: Laboratorio d’Arte dello Spettatore on line a Bologna _03.007
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[*] Inviato il 7-3-2007 at 16:40


memoria diverso da storia
arti applicate
spettacolarità con un messaggio
kiscia
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tightrope
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[*] Inviato il 7-3-2007 at 16:41
taràntola


"pasto della tarantola"

taràntola [ta'rantola]
s.f.
1 sf
{zoologia} grosso ragno peloso, giallo e nero, dell'Europa meridionale; il suo morso è doloroso ma non pericoloso...

...“doloroso ma non pericoloso“...gurdacaso come il mezzo multimediale, doloroso forse staccarsi dai sistemi e mezzi tradizionali e più legati alla realtà per avvicinarsi al multimedia, che pericoloso non lo è...

AVVERTENZA: non prendersi troppo sul serio
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[*] Inviato il 7-3-2007 at 16:41


nuovo mondo
nuove tecnologie
nuove forme di comunicazione
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[*] Inviato il 7-3-2007 at 16:45


spazio pubblico
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tightrope
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[*] Inviato il 7-3-2007 at 16:46


spazio pubblico
wirless
san martino
memoria
scambio
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carlo
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[*] Inviato il 7-3-2007 at 16:53
la raccolta delle parole chiave


eccole qua

sommariamente

performing media
blog
ipertinenza
cambiamenti in atto
follia
soldi
interfaccia
spazio pubblico
interazione
wirless
tecnologia
anni '80

teatro come strumento sociale:possibilità di fare del teatro sociale interattivo
-videoteatro:nuovi mezzi nel fare teatro.
-teatro senza il corpo:problema del corpo e della presenza fisica dell'uomo con il nuovo linguaggio virtuale

-tecnologia
-interattività
-videoblog
teatro come azione vivente vs.tecnologia come distacco
performing media
interattività
geoblog
informazione
interattività
agire nella visione
teatro memoria,teatro geografia,teatro museo
memoria storica per comprendere il presente
punto di vita
percezione condivisa
teatro come vita facendo riferimento al geoblog
spiazzamento su :
taranta
salento
performing media
"nuovo ambiente"
Rete come spazio pubblico
tecnologia
PerformingMedia Se eliminiamo la parola, il costume, il proscenio,
le quinte, la sala, finchè rimane l’attore e i suoi movimenti,
il teatro resta teatro”.
(Vsevolod E. Mejerchol'd)

TECNOLOGIA
La tecnologia è l'ambito multidisciplinare di ricerca e sviluppo di soluzioni, legate soprattutto ai processi produttivi. Il termine deriva dal greco "tekhnologhia" (τεχνολογία, letteralmente "discorso sull'arte".
videoteatro:teatro dello sguardo

- Falso

azione visiva = azione non agente
in che termini la nostra azione è misurabile in ambito "digitale"?
un click è un'azione e se tale in che modo si "disperde" in rete? http://gandalf.it/offline/off47.htm

altrove

nuova tekne

esercitare la tecnologia in funzione dell'apprendimento e della comunicazione sociale (deriva neurologica o multitasking congenito?)

http://www.innernet.it/geoxml/contentgetnews/%7BB816A135-BAC5-D811-... 0ED185190%7D.htm
(preciso che non condivido appieno l'articolo del link ma posto un versetto:

"Rastak sostiene che la civiltà contemporanea sta inducendo profonde modifiche nella struttura stessa del nostro cervello, costretto a sviluppare enormemente la parte razionale, basata sul linguaggio, a discapito di quella più “vecchia” e profonda, sede delle nostre emozioni di base")

invece concordo pienamente: il teatro come il sesso (catartico cosa avete capito?)


1. teatro come luogo che può dissetare l'anima o prosciugare il cuore a seconda del contesto
2. la musica come linguaggio universale
3. internet come luogo per "incontrare" chi sta all'altro capo del mondo

proverei a chiidere nel blog
http://teatron.org/
con una mappa concettuale
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dariosaj
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[*] Inviato il 7-3-2007 at 17:06
un'altra lista!


ormai c'ero anch'io...
il numero accanto alla parola indica il numero di volte che è stata identificata come parola chiave (riporto anche commenti e associazioni)

Performing media 3
Interattività 3
Spazio pubblico 2
geoblog 2
Tecnologia 2
Teatro di vita 2
Tecnologia 2
Blog
Ipertinenza
Cambiamento in atto
Follia
Soldi
Interfaccia
Interazione
Possiamo conoscere tutto ma non sappiamo quanto sia attendibile
Impigriscee non sviluppa un senso critico
Wireless
Anni ‘80
Memoria della memoria
Teatro come strumento: possibilità di fare del teatro sociale interattivo
videoteatro: nuovi mezzi nel fare teatro.
teatro senza il corpo: problema del corpo e della presenza fisica dell'uomo con il nuovo linguaggio virtuale
videoblog
teatro come azione vivente vs.tecnologia come distacco
informazione
agire nella visione
teatro memoria,
teatro geografia,
teatro museo
messa in vita
memoria storica per comprendere il presente
punto di vita
percezione condivisa
nuovo ambiente
videoteatro:teatro dello sguardo
azione visiva=azione non agente
nuova tekne
teatro come luogo che può dissetare l'anima o prosciugare il cuore a seconda del contesto
la musica come linguaggio universale
internet come luogo per "incontrare" chi sta all'altro capo del mondo
memoria diverso da storia
arti applicate
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mi concedo un margine d'errore!
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elek
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[*] Inviato il 7-3-2007 at 17:07


quali sono state alcune delle sensazioni degli incontri iniziali:
-follia
-spiazzamento
-curiosità

i termini che hanno attirato la curiosità

-performing media
-blog,videoblog,geoblog

-wireless
-interfaccia

-Ipertinenza
-Interattività


spazio pubblico
strumento sociale
comunicazione
informazione

vabbè.....si continua dal reale..

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valevale
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[*] Inviato il 7-3-2007 at 19:12


ce l'ho fatta, ci sono, sono qua anche io

alterità,
l'incontro con l'altro e con il suo discorso.
la scoperta dell'altro in se stesso, ovvero il se come altro, come alterità.
E' qui il senso e il valore del teatro

Artaud aveva una concezione pessimistica del mondo, ma credeva che il teatro potesse cambiare qualcosa
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salen-TO
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[*] Inviato il 7-3-2007 at 21:21


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Flippyflash
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[*] Inviato il 20-3-2007 at 14:36
Nosferatu


La storia del film è quella nota: Harker, un agente immobiliare viene spedito dalla Germania nei Carpazi per vendere una casa al conte Dracula. Questi si invaghisce della sposa dell'agente vista solo in un suo ritratto, poi succhia il sangue a Harker e raggiunge la sua città in cui si sta diffondendo un'epidemia di peste.

Il film di Herzog si basa naturalmente sul romanzo di Bram Stoker, ma ancora di più sul mitico film di Murnau del 1922, di cui è quasi un remake. Ma è un remake alla Herzog filtrato da un velo di poesia: Dracula, interpretato da un grande Klaus Kinsky, è un personaggio sofferente per l'impossibilità di mettere fine alla sua non-vita, e le frasi più significative che pronuncia sono proprio "Il brutto non è morire, ma durare attraverso i secoli" e "La vita senza amore è la condanna più crudele ed abietta".

Il film scorre lentamente, ma è inquietante e agghiacciante dalla prima all'ultima inquadratura. La musica spettrale dei Popol Vuh sottolinea ancora l'angosciante atmosfera del film. Ma il finale del film di Herzog è diverso da quello di Murnau: alla fine Dracula muore come nella tradizione, dopo una scena carica di erotismo, in cui un triste Kinsky succhia il sangue alla pallidissima, ma sempre bella Isabelle Adjani la quale, offrendosi a Dracula, gli ha teso la mortale trappola. La maledizione continua invece per mano di Harker, che nel frattempo si è trasformato in un vampiro. E così il Male trionfa...

Il film in breve:

Titolo: Nosferatu, il principe della notte (Nosferatu, Phantom der Nacht)
Regista: Herzog Werner
Attori: Klaus Kinski, Isabelle Adjani, Bruno Ganz, Roland Topor, Walter Ladengast
Produzione: Fox
Nazione: Germania, Francia
Anno: 1978
Durata: 107 min.

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[*] Inviato il 20-3-2007 at 14:43
immagini Nosferatu


1979, regia di Werner Herzog






Allegato: nosferatu 1979.doc (64kB)
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kiscia
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[*] Inviato il 26-3-2007 at 10:22


Sono francesca mele,un'alunna che segue il vosto laboratorio di drammaturgia,l'altro giorno guardando il telegiornale ho ascoltato una notizia e mi è venuto in mente lei.in Cina sono nati dei campi di addestramento militari per ragazzi malati di internet,dei ragazzi giovani "drogati di internet"intraprendono una mini carriera militare per rinsavire.per i casi più gravi vengono sottoposti anche a sedute di elettroshock...
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[*] Inviato il 26-3-2007 at 15:27
nosferatu


Nel tema del film c'è di nuovo l'affermazione della carica eversiva di chi è distaccato dal corpo sociale e acquista la capacità di vedere e sentire oltre. Il vampiro di Herzog soffre "umanamente" di una mancanza d'amore prolungata nell'eternità e per amore distrugge se stesso e la collettività , ma solo dopo aver portato con il "male" lo sconvolgimento dei ritmi di vita borghesi e quindi anarchia, sfrenatezza, scatenamento sensuale, febbre erotica: momenti di "malata" esaltazione vitalistica, altrimenti non raggiungibile (Grosoli).

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[*] Inviato il 26-3-2007 at 15:31
Nosferatu_ parte film


NOTA: Werner Herzog in merito alle scene sulla peste: "Erano undicimila topi che dovevano aggirarsi per la città colpita dalla peste. Ma siccome a Delft faceva freddo, loro si ammucchiavano l'uno sull'altro, io li sparpagliavo e loro mi mordevano. Ma erano topi da laboratorio, importati dall'Ungheria e sottoposti a controllo medico".
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[*] Inviato il 28-3-2007 at 12:28
nosferatu: critica


Dal romanzo di Bram Stoker (1897). Jonathan Harker parte per la Transilvania per trattare un affare col conte Dracula. Riportato in vita, Nosferatu semina la peste in Olanda, ma Lucy la moglie di Jonathan lo sconfigge sacrificando la sua vita. Omaggio al capolavoro muto (1922) di Murnau, non è un film dell'orrore né del terrore: raggiunge il fantastico con le immagini della realtà e per virtù di stile, con l'uso della luce. Del suo eroe, incarnazione del Male, Herzog sottolinea la profonda, insondabile tristezza; della sua triplice qualità di Morto Redivivo, Stregone e Entità Diabolica privilegia la prima. Leggerlo come una metafora sul Male e sulla Paura che, ieri (Hitler) come oggi, abitano la Germania (e l'Europa) sembra una forzatura. Un Kinski insolitamente sobrio e una sonnambolica, esangue Adjani.
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[*] Inviato il 28-3-2007 at 12:43
immagini film nosferatu


\"Il tempo è un abisso profondo quanto mille notti. I secoli vanno e vengono. E\' terribile non poter invecchiare. La morte non è la cosa peggiore, ci sono cose più orribili della morte. Può immaginare di sopportare i secoli vivendo ogni giorno le stesse futili cose?\"


Allegato: immagini film.doc (35kB)
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[*] Inviato il 28-3-2007 at 12:45
nosferatu


“Chi dice la morte è crudele sono solo gli inconsapevoli. Ma la morte non è che un taglio netto. E’ molto più crudele non essere capaci di morire.”
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[*] Inviato il 28-3-2007 at 12:48


Overlook: Nosferatu: Il Principe della Notte
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[*] Inviato il 28-3-2007 at 12:59
Nosferatu


Le frasi più significative che pronuncia Nosferatu, per sottolineare questa sua sofferenza per l'impossibilità di mettere fine alla sua non-vita sono: "Il brutto non è morire, ma durare attraverso i secoli" e "La vita senza amore è la condanna più crudele a abietta".
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[*] Inviato il 28-3-2007 at 13:15
Nosferatu


Nome: Werner Herzog

Nome: Werner Stipetic
Data e luogo di nascita: 5 Settembre 1942, Monaco, Germania
Il talento di Herzog è eccezionalmente poliedrico ed inquieto. Viaggiatore incallito, scrittore, poeta, critico cinematografico, regista di corto e lungometraggi, documentari, opere teatrali e liriche, nel corso della sua opera è possibile individuare un unico filo conduttore: la necessità di trovare o costruire immagini assolutamente pure, estreme e irripetibili. La sua è un'esigenza di cinema del tutto istintiva e primaria, legata a una visione quasi panteistica del mondo. Herzog, come tutti i suoi personaggi, è un anarchico radicale che sfida continuamente se stesso e la propria esistenza. Realizza i propri film in giro per il mondo alla continua ricerca di immagini e situazioni sorprendenti.
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[*] Inviato il 28-3-2007 at 13:16
Nosferatu


Herzog è consapevole che l'uomo non può opporsi al proprio destino, ma è anche convinto che nel tentativo di combatterlo ritrova la reale grandezza della propria natura: la folle pretesa di somiglianza con Dio che lo porta a cercare di dominare forze più grandi, come la natura e la storia.
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[*] Inviato il 28-3-2007 at 13:24


"il mondo diventa sogno e il sogno diventa mondo".
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[*] Inviato il 28-3-2007 at 13:31
Nosferatu: uomo-vampiro


Nosferatu é la registrazione di un altro dramma della solitudine: il conte confida ai suoi interlocutori la propria sofferenza di non-morto in eterno, l'implacabile tristezza di una vita senza amore, cadenzata a non finire sui gesti funerei dell'uomo-vampiro.
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carlo
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[*] Inviato il 31-3-2007 at 12:34
ci vediamo lunedì


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Originariamente scritto da kiscia
Sono francesca mele,un'alunna che segue il vosto laboratorio di drammaturgia,l'altro giorno guardando il telegiornale ho ascoltato una notizia e mi è venuto in mente lei.in Cina sono nati dei campi di addestramento militari per ragazzi malati di internet,dei ragazzi giovani "drogati di internet"intraprendono una mini carriera militare per rinsavire.per i casi più gravi vengono sottoposti anche a sedute di elettroshock...


e parleremo anche di questo falso problema dell'addiction
se è tale è perchè induce piacere, come la droga, il sesso e lo shopping...

navigare in rete induce piacere
vale anche x la lettura, sapete?

a presto

come vedete c'è stata un'"intrusione" dall'ambito di ricerca di Macerata...
un piccolo errore veniale

se volete vedere i risultati di quel lavoro andate su http://www.europedia.it/
e andate su SEARCH e cercate Herzog...
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