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Tambouriner
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Il suono, le pennellate. La musica, i quadri.
Performance: uno spettacolo inserito nella realtà sociale e politica fino all’interazione con gli spettatori; Richard Schechner “Ritual, Play,
Performance” (1970).
Se la performance (spettacolo) ha un valore di fluidità e unicità contano le pennellate del momento, componenti stesse della performance, e non il
quadro, congelamento, di un momento già stato.
Il divenire di un momento. La pennellata. L’azione scenica. Il suono.
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Tambouriner
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Breccia Sonora
Tristezza...
e poi 1 rosa rossa!
M'hai kiamato...
Nel suono della tua voce... la tua sorpresa!
Dove 6 adesso...
Vorrei essere suono e far breccia, un attimo, nei tuoi pensieri.
... poi ci ripenso e TI FACCIO 1 SQUILLO!!!
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Tambouriner
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carlo
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seguite la traccia
Quota: | Originariamente scritto da Sabry
Una domanda tanto per dare inizio ad una sicuramente rinnovata immersione nel convegno: "Il suono del teatro" è il titolo, ma... perchè non "La musica
del teatro"? Non sarebbe forse più corretto?
Forse perchè la parola musica ci dà un' idea fin troppo generale, mentre quando si pensa al teatro, la parola suono, ci dà già l' idea di un
particolare, ci fa pensare da subito ad un' esperienza teatrale con un suono speciale che ci ha colpito singolarmente? |
uso il titolo il suono del teatro
perchè concerne molti + aspetti dell'interazione possibile
tra dimensione sonora e scena
anche oltre la musica codificata
seguite la traccia non divagate
anche xkè c'è l'idea di fare una pubblicazione su quell'evento
e gli interventi è+ intelligenti potrebbero trovare collocazione...
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ossyden76
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E' da un bel pò che non scrivo sul forum scusate so che sis ente la mia mancanza..scherzi apparte...sono molto curiosa di sapere se ci son sviluppi
dell'idea proposta da Gabriele quanto riguarda la radio.Attendo con ansia vosre notizie.Grazie.Ps CONCRETIZZIAMO.
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Tambouriner
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Trascrizioni e Frammenti Sonori
Salve a tutti!
Vi ricordo ke a pag. 5 potete scaricare la trascrizione del file suonodelteatro1,2.mov con relativi
frammenti sonori. Sono disponibile per eventuali conversioni di formato e miglioramento resa sonora. Sapete tutti come contattarmi. Ma fatemi saxe
anke ki è interessato a fare altre trascrizioni.
Saluti a tutti
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Tambouriner
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Il CD de "Il suono del teatro"
La trasmissione sembra sia stata registrata su supporto digitale tipo DAT (spero per C. INFANTE, altrimenti sarà impossibile recuperare qualcosa per
una eventuale pubblicazione multimediale, sempre che siano ancora disponibili i nastri sorgenti)
con banda max per quei supporti: 44 o 48 kHz (la gamma è satura, tipica registrazione dei supporti digitali).
Poi è stato scalata la frequenza nell'eventuale passaggio e compressione da .wav a .mov con la conseguenza di avere dei picchi che "sparano" e una
timbricità metallica per voci e suoni.
Non si possono fare miracoli putroppo, se non abbassare il volume generale o con una sezione di equaliziazione attenuare le frequenze ke "sparano".
I file "Broadcast_003.mov" e "Broadcast_007.mov" sono 2 totali della messa in onda (anzi, vista la numerazione 2 totali parziali) ulteriormente
spezzati in file di c.ca 10 min. d'ascolto ognuno.
Broadcast_003.mov spezzato in
suonodelteatro1,x.mov (x= da 1 a 6)
Broadcast_007.mov spezzato in
suonodelteatro2,y.mov (y= da 1 a 9)
Trovate il file "suonodelteatro1,2.mov" già trascritto e da cui sono stati tratti 2 frammenti sonori alla pag. 5. Sto lavorando (fra 1 esame e
l'altro, endovena di frequenze varie dei prof.ri ritardatari, spostamenti vari e Legge di Murphy permettendo) alla trascrizione e eventuale estrazione
frammenti sonori sul file "suonodelteatro1,3.mov".
SHATEVE BBONI E MANTENETEVE FORTI!
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Sabry
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Risposte: 140
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sono contenta che qualcuno che ne capisce di più si renda disponibile come Livio.
Purtroppo questo è un periodo pieno di esami, lezioni continue e afa e non riuscirò a fare un buon lavoro con il cd se non prima del 19. Perciò chiedo
scusa per il ritardo,rimando tutto il 20/21 perchè spero di fare un lavoro più completo. Tanto per anticipare:coglierò quella musica con quel suo
alone di indeterminazione che lascia all'immaginazione e al sentimento dell'ascoltatore la possibilità-la libertà- di definirsi, di continuare a
risuonare.
A presto
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Tambouriner
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Risposte: 154
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Il suono del silenzio
Non odo che il suono del silenzio.
Il TUO silenzio...
Stiletto affilato.
Penetra fin nel profondo.
E mai smette.
Perché non ci sei?
Allegato: Faraualla.mp3 (187kB)
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Tambouriner
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Risposte: 154
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Il suono le trascrizioni e le idee
Salve ragazzi!
Stamane mi sono state kieste delucidazioni per leggere il formato della trascrizione del file "suonodelteatro1,2.mov" contenuto nel CD del ns amato
Prof. (CAPITANO! MIO CAPITANO!!!). Il formato del file è .pdf leggibile con Acrobat Reader versione dalla 3 in poi. Comunque vi allego di nuovo la
trascrizione in 1 formato + accessibile, cioè quello di Word. Sxo di farvi cosa gradita!
Rinnovo la mia disponibilità:
- x ki avesse bisogno di 1 copia del CD;
- x ki abbia bisogno di conversioni di formato dei file audio (es. da .mov a .mp3 o .wav o qualsiasi altro formato PC o anke MAC);
- x ki avesse bisogno di miglioramenti dell'udibilità dei file audio (ma ricordatevi ke nn sono il mago Silvan cmq!!!).
Sto lavorando (ovviamente perdendo PREZIOSI DECIBEL DEL MIO UDITO KE NESSUNO MAI MI RESTITUIRA'!!!) alla trascrizione del file "suonodelteatro1,3". Ki
volesse coadiuvarmi può lavorare sugli altri o contattarmi su questo forum o farsi coordinare dalla ns MITICA SABRY (1 BACIO!).
A PRESTO A RISENTIRCI
N.B. Le trascrizioni servono, oltre ke a buttarci 1 okkiata, anke a tirarci fuori delle idee...
MEDITIAMO GENTE, MEDITIAMO...!!!
Allegato: suonodelteatro1,2.doc (28kB)
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Valentina
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Risposte: 34
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Prof. mi scusi se mi discosto dagli ultimi argomenti trattati ma vorrei ritornare per un attimo all' idea di fare una radio sul Web. Ho letto,
infatti, proprio giorni fa, che all' Università di Siena è stato attivato un corso di laurea in Radiofonia con l' ulteriore attivazione di una radio
che trasmette tutti i giorni dalle 8 alle 18. Inoltre, indipendentemente dal corso, si imparano diversi mestieri legati alla radio; ci sono infatti
montatori audio, dj, tecnici della messa in onda e gente che fa funzionare i vari software multitraccia.
Se la proposta è ancora valida, l' anno prossimo magari si potrebbe attivare una radio su Internet dopo però aver avuto un minimo di nozioni e
conoscenze sull' argomento?
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carlo
Amministratore
Risposte: 2024
Registrato il: 10-3-2002
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web_radio:l'avevo ventilato...vedremo
Quota: | Originariamente scritto da Valentina
Prof. mi scusi se mi discosto dagli ultimi argomenti trattati ma vorrei ritornare per un attimo all' idea di fare una radio sul Web. Ho letto,
infatti, proprio giorni fa, che all' Università di Siena è stato attivato un corso di laurea in Radiofonia con l' ulteriore attivazione di una radio
che trasmette tutti i giorni dalle 8 alle 18. Inoltre, indipendentemente dal corso, si imparano diversi mestieri legati alla radio; ci sono infatti
montatori audio, dj, tecnici della messa in onda e gente che fa funzionare i vari software multitraccia.
Se la proposta è ancora valida, l' anno prossimo magari si potrebbe attivare una radio su Internet dopo però aver avuto un minimo di nozioni e
conoscenze sull' argomento? |
piacerebbe anche a me
tant'è che lo avevo ventilato...
lancio la proposta
e vedremo
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Tambouriner
Member
Risposte: 154
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Ventiliamo!
Caro Capitano!!!
Continui a ventilare, che con 'sto caldo ci vuole proprio!!! ;-)
Valentina ha puntualizzato un aspetto fondamentale che vorrei non si disperdesse nell'oblio oceanico della rete...
"Le conoscenze sull'argomento" sono fondamentali! Che senso avrebbe avuto sennò aver kiamato la ns beneamata facoltà STAMMS, acronimo di Scienze e
Tecnologie ecc.?
Certo Java e ASP sono di casa a Ingegneria Informatica. Ma x dipingere uno mica prende la Laurea in Chimica!
Eppure la formazione ke mi viene proposta, anzi IMPOSTA, è quella che mi porterà a essere un benemerito tuttologo che mai avrà a ke fare col "sax
fare" tanto "ventilato" invece agli inizi di questi 2 anni accademici.
Quante lacune!!!
Volevate un DAMS diverso dagli altri? Come mai non vedo ETNOCOREOLOGIA assieme a ETNOMUSICOLOGIA? Cavolo! Possibile ke ci ricordiamo di essere nel
Salento solo nei giorni della Notte della Taranta (ke tra l'altro è l'evento ke peggio ci rappresenta nel mondo oramai, visto ke va sul satellite)?
Volevate un DAMS più completo?
Ke mi dite di STORIA DEL CIBO?
E dove sta LABORATORIO DI SCRITTURA CREATIVA?
Ke confusione!!!
Ci voleva così tanto a distribuire quelle (pokissime!!!) materie "pratike" del "sax fare" nel Triennio e, nel Biennio per raggiungere la Laurea,
inserire tutte la materie d'approfondimento teorico?
STAMMS. Università dell'indefinito. Facoltà delle delusioni!!!
Stiamo
Tutti
Aspettando un
Modo
Migliore per
Sfuggire a... (fate voi!)
Scusate! Ma mi sto esercitando per il mio nuovo sfavillante mestiere di CRITICO!
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Sabry
Member
Risposte: 140
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sono arrivata anch'io finalmente!
E dopo la dura fatica delle lezioni e degli esami finalmente ci sono. Prima di tutto vorrei sapere come si fa,operazione dopo operazione,ad allegare
un file audio di pochi secondi su questo forum. Poi volevo porre l'attenzione sulle parole di Michele Sambin nel broadcast_003 tempo 01:40:40. Egli
dice: "il supporto del suono del teatro è la memoria dello spettatore,cioè il suono del teatro è veramente teatrale quando in qualche modo si
sedimenta nell'immaginario dello spettatore".
Cosa ne pensate? Secondo me è importantissimo,perchè è una cosa da tener presente ogni qual volta si vede un'azione scenica accompagnata dalla musica.
Molti musicisti preferivano avere solo la musica in scena,perchè deve essere la protagonista. Io penso che la musica possa diventare la protagonista
anche in un'azione scenica con gli attori che recitano. L'importante non è guardare se sulla scena è presente un musicista o un attore, ma è "essere
catturati" dalla musica,da un suono speciale che ci colpisce e che sentiamo risuonare ancora nella nostra mente.
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Tambouriner
Member
Risposte: 154
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GLI ARMONICI DELL'ANIMA
ALLEGARE UN FILE AUDIO
Scegli il file da allegare, clicca su SFOGLIA e parte l'attach. I file immagine vengono visualizzati. Per ulteriori dettagli leggi le istruzioni
sparse nel Forum che il Prof. ha dato agli altri.
LO SPETTATORE COME SUPPORTO DI MEMORIZZAZIONE
Il concetto di performance rende immediatamente evidente la differenza fra il modo tradizionale di intendere il teatro e il nuovo corso della
sperimentazione teatrale inaugurato negli anni Sessanta. La stessa nozione di drammaturgia ne risulta modificata: essa non include più soltanto le
azioni previste dal testo scritto, ma tutti gli eventi del momento teatrale: quindi, oltre alla recitazione degli attori, il gioco delle luci, le
musiche, la presenza degli spettatori. Sono infatti tutti questi elementi simultanei, concertati nel montaggio, a creare lo spettacolo, ovvero la
performance. (dall'approfondimento che ho allegato nella sezione Performing Media)
Se si intende spettacolo come performance, allora la musica non accompagna ma è parte integrante dell'azione scenica e occupa lo spazio scenico
sonoro.
Nel Giugno del 2000 abbiamo portato all'Università del Teatro Eurasiano a Scilla il nostro "Specchi Segreti", tra gli spettatori E. Barba e G. Varley,
regia di Mino Castrignanò. Una "transizione teatrale" come la definiva Mino stesso. Il nostro lavoro era improntato secondo le linee guida
dell'Antropologia Teatrale. In quel caso, le musiche e gli interventi sonori, erano tanto protagonisti quanto le mie azioni sceniche e quelle delle
mie compagne nello spazio scenico. Parti integranti di un tutto.
I supporti di memorizzazione audiovideo magnetottici possono solo "congelare" un punto di vista. Ma uno spettatore è un supporto di memorizzazione
privilegiato. Conserva in sé anche, e soprattutto, l'emozione suscitata, quella che io chiamo "gli armonici" risultanti dall'esperienza di un singolo
momento vissuto intensamente.
O come dice il Prof. IL PUNTO DI VITA!
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Sabry
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Risposte: 140
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Il suono dei corpi
volevo sapere come si fa ad allegare solo una parte del file audio, perchè se clicco su allegato, mi allega tutte le 4 ore!
comunque, ritornando al discorso che facevo ieri, volevo citare Ildebrando Pizzetti, un compositore italiano della "generazione dell' Ottanta" nato
nel 1880, che dice:"per dramma musicale io intendo... quel dramma nel quale alla musica sia data la possibilità di rilevare continuamente la
misteriosa profondità dell' azione, oltre i limiti che la parola non può e non potrà mai varcare". Pizzetti dichiarò di temere l' invadenza della
parola, che non dovrebbe spiegare tutto, ma dovrebbe solo suggerire, lasciando alla musica la funzione di scandagliare le profondità dell'
irrazionale.
ma se la parola non deve spiegare tutto per dar spazio alla musica, cosa devono spiegare i corpi degli attori? Con ciò introdurrei un altro discorso
ampiamente dibattuto nel convegno con la citazione di Romeo Castellucci:"i corpi sono musica, il rapporto esiste anche quando non ci sono suoni. Io,
molte volte, ho sperimentato proprio questa dimensione di sottovuoto, di azioni nel silenzio, per acutizzare la percezione e far emergere ciò che di
solito releghiamo in piani secondari dell' attenzione. Gli scricchiolìi, i rumori delle ossa e della pelle degli attori diventano la colonna
sonora."
E' strano ed è contraddittorio, ma qui sorge un problema:in particolari azioni di suggestiva profondità si può cogliere, se pur inconsciamente, questa
speciale colonna sonora, ma nei momenti in cui risuona la musica come si possono cogliere i suoni dei corpi?
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Tambouriner
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Risposte: 154
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ALLEGARE FRAMMENTI SONORI
Ok scusami tesoro! Avevo capito male.
Fondamentalmente è come avere un file di testo da cui estrarre un periodo. Con un Word Processor (Programma di Elaborazione Testi) scegli il testo,
effettui un "Copia & Incolla" in un nuovo file, salvi e il gioco è fatto.
Ma con i file audio ci vuole qualke operazione in +!
Prima di tutto devi avere un programma di manipolazione audio (tipo WAVELAB o SOUND FORGE), che, di solito, lavora su file in formato onda (cioé
lavori sulla rappresentazione del file audio su due assi cartesiani dove x=tempo y=frequenza; il formato è .WAV). Quindi occorre una prima conversione
di formato da .MOV a .WAV. Una volta individuato il pezzo effettui un "Copia & Incolla". Se poi vuoi "sistemarlo" un po', operi degli aggiustamenti
con la sezione Equalizzazione del programma e, eventualmente, inserisci una dissolvenza all'inizio e alla fine del pezzo. Dopodiché conviene
comprimerlo (considera che gli attach di oltre 100 Kbyte sono già troppo pesanti per questo Forum!). Puoi scegliere i formati di QuickTime .MOV
Windows Media Player 9 .WMP o il collaudatissimo .MP3.
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Sabry
Member
Risposte: 140
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per livio
grazie mille!
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Tambouriner
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Risposte: 154
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Polifonia dei Media Espressivi
COLONNA SONORA esprime un concetto prettamente cinematografico. In particolare, assieme alla COLONNA DIALOGHI, e alla eventuale COLONNA RUMORI
AMBIENTE, serve a rendere il senso sonoro alla pellicola. A me dà quel senso di “accompagnamento” che francamente mi sta stretto. Non rende invece
quello che è il suono in campo teatrale.
In Antropologia Teatrale Eugenio BARBA parla di TESTO e SOTTOTESTO. In parole povere quello che esprimi con la parola (TESTO) e quello che esprimi con
il corpo (SOTTOTESTO). Ma anche il suono o la musica è espressione. Ampliando il concetto di TESTO e SOTTOTESTO possiamo parlare di POLIFONIA
ESPRESSIVA.
Il corpo, la parola e il suono si possono esprimere al contempo seguendo linee espressive che non sono all'unisono (nel senso che non dicono tutti e
tre la medesima cosa), proprio come se fossero tre linee melodiche all'interno di una polifonia di tipo contrappuntistico.
In quest'ottica mi sembra riduttivo soffermarsi forzatamente su una singola linea espressiva, rischiando così di perdere la risultante di tutte le
altre.
Dare libertà espressiva ad ogni MEDIUM ESPRESSIVO (PAROLA, CORPO, SUONO). ARMONIA e ACCORDO. Quanto fascino esprimono queste parole…
Gli estremismi troppo spesso degenerano in totalitarismi.
Cogliere l'intera polifonia e, se possibile, anche tutti gli armonici risultanti, è più appagante spiritualmente...
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Tambouriner
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Risposte: 154
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Trascrizione "suonodelteatro1,3.mov"
Ed ecco, dopo varie vicissitudini, sforzi e xdite di svariati decibel del mio udito, una trascrizione del file “suonodelteatro1,3”, circa 20 min
d’ascolto. La trascrizione riporta, x quanto possibile, a parte qualke parola risultata incomprensibile, la forma del dialogo radiofonico. Ho aggiunto
una suddivisione in argomenti che serve a spezzare tutta la trascrizione ed a individuare meglio le diverse tematiche affrontate. Di seguito allego
anche dei frammenti sonori che, ovviamente, servono solo a dare un’idea e a contestualizzare meglio ciò di cui si parla.
Il file in questione riguarda, dopo la presentazione di Carlo INFANTE, l’ottimo ed interessantissimo intervento di Mino TORRIANO.
Allegato: suonodelteatro1,3.doc (33kB)
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Tambouriner
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Risposte: 154
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Allegato: Gamelan.mp3 (96kB)
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Tambouriner
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Risposte: 154
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Allegato: Frank ZAPPA.mp3 (68kB)
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Tambouriner
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Allegato: Teatro infantile.mp3 (56kB)
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Tambouriner
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Allegato: Feste & Tequila.mp3 (118kB)
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Sabry
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TOTALITARISMI???
Quota: | Originariamente scritto da Tambouriner
COLONNA SONORA esprime un concetto prettamente cinematografico. In particolare, assieme alla COLONNA DIALOGHI, e alla eventuale COLONNA RUMORI
AMBIENTE, serve a rendere il senso sonoro alla pellicola. A me dà quel senso di “accompagnamento” che francamente mi sta stretto. Non rende invece
quello che è il suono in campo teatrale.
In Antropologia Teatrale Eugenio BARBA parla di TESTO e SOTTOTESTO. In parole povere quello che esprimi con la parola (TESTO) e quello che esprimi con
il corpo (SOTTOTESTO). Ma anche il suono o la musica è espressione. Ampliando il concetto di TESTO e SOTTOTESTO possiamo parlare di POLIFONIA
ESPRESSIVA.
Il corpo, la parola e il suono si possono esprimere al contempo seguendo linee espressive che non sono all'unisono (nel senso che non dicono tutti e
tre la medesima cosa), proprio come se fossero tre linee melodiche all'interno di una polifonia di tipo contrappuntistico.
In quest'ottica mi sembra riduttivo soffermarsi forzatamente su una singola linea espressiva, rischiando così di perdere la risultante di tutte le
altre.
Dare libertà espressiva ad ogni MEDIUM ESPRESSIVO (PAROLA, CORPO, SUONO). ARMONIA e ACCORDO. Quanto fascino esprimono queste parole…
Gli estremismi troppo spesso degenerano in totalitarismi.
Cogliere l'intera polifonia e, se possibile, anche tutti gli armonici risultanti, è più appagante spiritualmente...
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vedi, io non avevo intenzione di escludere la polifonia del suono teatrale. Sto lavorando sul cd cogliendo gli spunti che mi interessano maggiormente
citando grandi compositori per poi ragionarci su. Probabilmente Castellucci, parlando di colonna sonora, pur usando un termine che tu definisci
inadatto, intendeva comunque la tua stessa polifonia espressiva (anche perchè queste parole sono state pronunciate nel corso di una discussione, senza
quella giusta concentrazione che si ha quando si scrive).
Sono d' accordo con te quando parli di diverse linee espressive che non sono all' unisono, ma non credi che sia giusto lanciare degli input (come fa
il nostro prof. Infante), all' interno del forum, per meglio dibattere i punti focali del convegno?
Non sono d' accordo con te, invece, quando dici che gli estremismi degenerano in totalitarismi: sia che tu intendessi ciò in modo realistico, sia che
lo intendessi metaforicamente, la tua affermazione è, a dir poco, esagerata! I totalitarismi ci sono stati e per fortuna di estremisti ce ne sono
davvero pochi rispetto ai primi del novecento; come puoi definire una semplice soffermazione... un estremismo? e poi, ancora, un totalitarismo?
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