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| carlo 
 
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| Tracce dal Laboratorio "Libera Espressione" a Lecce 
 
 Ecco qui aperto il campo per l'altro laboratorio, quello sulla "Libera Espressione" condotto da Beatrice Chiantera
 nell'ambito del progetto "Per un'integrazione partecipata:quale teatro?" a Lecce e di cui è già attivo il forum su
 http://www.teatron.org/forum/viewthread.php?tid=72
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| bea 
 
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 | Quota: |  | Originariamente scritto da carlo Ecco qui aperto il campo per l'altro laboratorio, quello sulla "Libera Espressione" condotto da Beatrice Chiantera
 
 <<< Precisazione:
 I Laboratori attivi nell'ambito del Progetto sono tre, e tre sono i tutor.
 Bea coordina il Laboratorio nella scuola Media Galateo;
 Pinuccia Farilla nella Scuola elem. V circolo;
 Rosa Farilla nella Scuola Sup. G: Deledda.
 Mi piacerebbe che insegnanti e alunni utilizzassero questo forum per confrontarsi e scambiarsi informazioni sul lavoro svolto nei diversi laboratori,
magari attraverso i diari di bordo che ciascuno tiene costantemente aggiornati.
 Penso anche che un contributo importante possa essere quello fornito dai genitori dei ragazzi. Io stessa mi impegnerò in tal senso.
 
 nell'ambito del progetto "Per un'integrazione partecipata:quale teatro?" a Lecce e di cui è già attivo il forum su
 http://www.teatron.org/forum/viewthread.php?tid=72
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| giancarlo 
 
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 l'altro giorno è venuto Antonio è sono stato  gioso mi è sembrato bellissimo
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| Ely 
 
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 finalmente una bella iniziativa!!! che bello lavorare insieme a prof., ragazzi delle medie e delle elementari. non vedo l'ora di iniziare...........
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| nika 
 
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 Questo progetto è entusiasmante... è bellissimo poter relazionarsi a ragazzi di elementari, medie e superiori,anche disabili e ad adulti come
genitori, professori ed esperti. Dovrebbero esserci più progetti simili che permettono a tante persone di esprimersi nel modo in cui ritengono più
opportuno. E' bello essere... "LIBERI"
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| luperto 
 
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| dalla media Galateo 
 
 Caro diario
 mipiace stare con   gli altri compagni
 della 1 D perchè mi piace ascoltare
 che cosa dicono i  ragazzi.
 Noi il mercoledi andiamo in una grande aula  al primo piano della scuola (il lunedi nonvado perchè vado in palestra con la mia classe 1 B)
 e leggiamo tutti i diari dei ragazzi e pure
 quello delle insengnanti oppure ci mettiamo in cerchio a imparare le cose che dicono,giochiamo.
 quellochemi piace di piu e quando  ascoltiamo. Le parole sono belle .
 
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| ocopaj 
 
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| primo incontro!scuola media galateo 
 
 Questa attività mi piace molto perchè ti aiuta ad esprimere i tuoi sentimenti sia tristi che allegri e ti fa anche capire che ogni singolo essere è
diverso da qualsiasi altro non solo fisicamente ma anche caratterialmente e mentalmente.
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| michael 
 
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| io dondolo 
 
 Michael    faccio   una lettera  per tutti i compagni per giocare a dondolo che dondola michael.
 
 Michaelb    sto bene quando sono rilassato con antnio donolo
 
 Cao a tuti.
 
 
 
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| triggiani 
 
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 sono nella sala computer della scuola.
 il laboratorio della aula magna è
 bellisimo perchè mi fa piacere e mi fa leggere al microfono.
 ho letto caro diario...
 
 
 
 
 
 
 
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| biancamaria 
 
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| emozioni... 
 
 Io   mi    sono    emozionata  perchè    ho   visto   Michael   e   sceso   come   un   bruco .
 Però  anch’ io     volevo  scendere   come   un   bruco .
 Quando  la  maestra  di  S  . G.S.   mi  ha  visto   fare   la   ruota   s è  meravigliata .
 
 
 VI   SALUTO   HA   TUTTI   QUANTI .
 
 BIANCAMARIA .
 
 
 
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| stefi 
 
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| chiudo gli occhi... ascolto il mare... (Media Galateo) 
 
 Chiudo gli occhi
 ascolto il mare
 cosa sta dicendo il mio corpo?
 Cosa prova?
 Il mio cuore pensa al viaggio
 Il mio corpo prova allegria, poesia e racconta storie.
 
 28 ottobre 2002
 Lunedì siamo andati nell’aula magna:
 Una volta entrati ci siamo seduti a forma di un gran cerchio:
 E abbiamo scritto sul nostro diario di bordo tre parole: ne dovevamo scegliere una, io ho scelto “storiaâ€.
 Ho scelto questa parola perché nel viaggio forse entreremo nel cuore di ognuno e vedremo il passato quando eravamo piccoli e giocavamo con i
giocattolini che schiacciandoli facevano pio pio.
 Quando li schiacciavo sorridevo con aria felice.
 Mi ricordo che quando mio padre toccava la pancia a mia madre io incominciavo a tirare calci.
 
 8 novembre 2002
 Mercoledì non siamo andati in aula magna ma siamo andati nel Laboratorio di cucina .
 La professoressa Chiantera ha unito i banchi a quattro a quattro.
 Ci siamo seduti intorno a uno dei quattro banchi .
 Io sono capitata con Arianna , con Iolanda e con Samuela.
 Insieme abbiamo fatto un cartellone bellissimo. Dovevamo scrivere "cosa ci piace" e "cosa non ci piace" del Laboratorio che stiamo facendo.
 Con questa esperienza ho capito che con l’aiuto degli altri si riesce ad affrontare i problemi e le cose escono meglio.
 
 9 novembre 2002
 Caro diario lo sai che voglio scoprire cosa faremo Lunedì !?
 Sicuramente andremo in aula magna a leggere con il microfono e faremo giochi divertentissimi .
 Sai diario è questo il mio desiderio, spero che si avvererà.
 CIAO!
 
 
 
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| fabio 
 
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| campioni di giochiSalve sono Fabio ho 8 anni vorrei che il mio amico Salvo fosse qui vicino a me e s 
 
 Salve sono Fabio ho 8 anni vorrei che il mio amico Salvo fosse qui vicino a me e saremo i più grandi  nell’uso dei computer, Game Boy e tutti i
video giochi del mondo.
 Saremo i più grandi non credete?
 
 
 
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| laura 
 
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| io gioco 
 
 sono laura e ho otto anni mi sono divertita a fare a ripetere con beatrice antonio pinuccia le mie insegnanti e tuutti imiei compagni.
 mi è dispiaciuto per la terza F che non fanno le stesse cose nostre.
 mi sento felice quando facciamo queste cose divertenti.
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| met 
 
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| Il primo giorno di avventura 
 
 Sto scrivendo questo pagina per far saper a tutti le mie avventure nel Laboratorio di libera espressione:
 
 28-10-02
 Carissimo diario ieri abbiamo fatto per la prima volta “TEATROâ€.
 Tutta la mia classe era emozionata dal fatto che dovevamo cominciare il teatro ma oltre a noi c’erano altri bambini di altre classi insieme alle
prof. Chiantera,Minonne,Rosato,Caracuta,Pantaleo.
 Appena saliti sulla nave della nostra scuola abbiamo incominciato a scrivere un diario di bordo.
 La professoressa Chiantera ci ha letto una pagina che la Preside aveva scritto per noi (forse anche lei aveva fatto il suo diario di bordo!), ci ha
fatto stendere per terra, ha messo una Musica di sottofondo e ci ha fatto descrivere le sensazioni del nostro corpo.
 Dopo ancora ci ha fatto immaginare una sfera di cristallo intorno a noi.
 Ma la parte più bella è stata quando ci ha fatto formare dei gruppi di bambini che interpretavano con gesti le parole dei sentimenti che sentivamo 
nel nostro corpo. Ma le due ore finirono e quindi il mio diario continuerà domani.
 
 
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| ando 
 
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| computer 
 
 andrea è felice quando scrive e legge e fa i compiti
 il teatrino mi piace perche faccio il sole con i miei compagi per tera con pinuccia e giovanna.
 oggi è la pima volta che scrivo a tutti.
 ciao andrea io
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| gino santoro 
 
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| Ai bambini del V circolo 
 
 Cominciamo dai più piccoli che sono anche i più importanti.
 Carissimi Fabio, Laura,  Ando, Michael, Biancamaria io mi chiamo Gino e insegno all'università. Faccio parte anch'io del progetto sull'integrazione.
 I vostri messaggi mi hanno colpito molto perché mi sono tornati alla mente gli anni lontani (1950 - 1953) quando anch'io incespicavo (ntuppavo) sulle
parole e scivolavo sulle frasi che erano tutte sbilenche.
 Mi mangiavo le unghie e mi grattavo la testa per cercare di capire perché la E senza accento serviva per congiungere due parole - infatti si chiamava
congiunzione - e poi bastava metterle quel segnetto sulla testolina pelata per farla diventare un verbo super importante.
 E quella mutina della H che fa diventare verbo importante la A e la O e invece schifa la I e la U e la E?!
 Luperto ha concluso il suo intervento con "Le parole sono belle", l'avete letto ? Ci sono anche parole brutte, parole pesanti, leggere, tristi,
allegre, riposanti...Come il dondolo di Michael che va su e giù dolcemente.
 Mi piace immaginarlo appoggiato sulla schiena dell'arcobaleno; e quando si spinge avanti ruba il giallo e il verde e, quando va indietro, si bagna di
rosa e ciclamino. Così si riempie anche di profumo.
 Intanto, però bisogna che anche Biancamaria possa salire e scendere come un bruco. Bisogna trovare una nuvola soffice, soffice e tutta piena di
gallerie.
 In una galleria, di sicuro, troverà un quadro dove sono dipinti tanti bambini che giocano.
 All'ingresso c'è la piccola fiammiferaia.
 Non so quanti fiammiferi bisogna comprare per poter guardare tutti i giochi che il mago - pittore ha messo in quel quadro.
 Mi hanno detto che era parente del bruco di Michael e che si chiamava Bruegel. Insomma un po' di bruco e un po' di Michael...
 Ma ora, devo smettere perché la storia del bruco e di Michael che si abbracciano e si confondono e si fanno una passeggiata nel quadro di Bruegel,
mi prende la mano.
 Provateci anche voi. Ciao a presto
 Gino
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| carlo 
 
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| come un quaderno luminoso 
 
 ecco un altro modo per usare, giocare con questo forum:
 qui in questo strano luogo che sta dietro lo schermo
 e che viaggia nei cavi telefonici e che fa girare le parole che scrivete, bambini e non,
 nelle case di quelli che fanno accoppiare un computer con un telefono (si vorranno bene questi 2 oggetti?) e vogliono partecipare.
 Scrivere e leggere fa parte di questo gioco della libera espressione che in questo forum, di cui sono un pò il guardiano..., può prendere una nuova
forma, come un quaderno luminoso...
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| ritabortone 
 
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| le parole sono belle 
 
 è vero, ragazzi, le parole sono belle! E voi ditene sempre tante, sempre tante, così diventate più ricchi e potenti. Diceva un signore che era
anche sacerdote e sapeva insegnare in un modo eccezionale, un signore che si chiamava Don Lorenzo Milani, che le persone sono potenti quando
possiedono molte parole. Se poi queste parole sono anche belle, figuriamoci che forza! (questo lo dico io). Ma ditemi, secondo voi, le parole di una
preside, sono belle o brutte?
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| peppe 
 
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 sono un compagno di Luperto, e la mia classe non partecipa a questo laboratorio.
 Scrivo perchè il mio compagno Antonio Luperto ce ne ha parlato.Penso che l'ultima frase che il mio compagno ha sritto sia molto bella .
 
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| fabri 
 
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Registrato il: 12-11-2002
 
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 vorrei chiedere ai ragazzi che partecipano
 a questo progetto:
 quale gioco vi piace di più?
 che cosa ne pensate delle parole brutte? io credo che dipenda dalle occasioni...
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| eleonora 
 
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 Sono una compagna di classe di Luperto.
 Mi ha colpito molto l'ultima frase che lui ha scritto e anche quando dice che nel laboratorio che lui frequenta a lui piace ASCOLTARE ciò che gli
altri dicono.
 Vorrei puntualizzare che le parole hanno un senso espressivo. Cioè le parole emanano dei sentimenti, in base alla situazione uno può dire parole che
esprimono gioia o tristezza, dolore o felicità, noia o allegria.
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| Paola 
 
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 | Quota: |  | Originariamente scritto da gino santoro I vostri messaggi mi hanno colpito molto perché mi sono tornati alla mente gli anni lontani (1950 - 1953) quando anch'io incespicavo (ntuppavo) sulle
parole e scivolavo sulle frasi che erano tutte sbilenche.
 
 
 >> Pensavo a G. Rodari e al suo "Libro degli errori" dove le parole, private del loro significato convenzionale, diventano la materia prima del
"gioco", e proprio l'errore ortografico (o grammaticale) fornisce uno spunto, accende la miccia che fa esplodere la fantasia: "SBAGLIANDO S'INVENTA"
come diceva lo stesso Rodari.
 Sarebbe interessante provarci. <<
 
 Mi mangiavo le unghie e mi grattavo la testa per cercare di capire perché la E senza accento serviva per congiungere due parole - infatti si chiamava
congiunzione - e poi bastava metterle quel segnetto sulla testolina pelata per farla diventare un verbo super importante.
 E quella mutina della H che fa diventare verbo importante la A e la O e invece schifa la I e la U e la E?!
 
 
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| gino santoro 
 
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 Anch'io sono stato colpito dalla frase di Luperto "Le parole sono belle". Ho pensato: Le parole sono belle…se traducono pensieri belli e producono
azioni belle. Non è difficile intravedere i pensieri che stanno dietro quelle parole: leggiamo insieme, alunni e insegnanti, le storie dei nostri
diari e, siccome lo facciamo stando in cerchio, sembra (forse è) un gioco.
 Pensieri belli che scaturiscono da azioni semplici (mettersi in cerchio, leggere insieme, imparare giocando) e belle.
 Anche Stefi è colpita dal mettersi in cerchio e dal gioco: “Una volta entrati ci siamo seduti a forma di un grande cerchio […] giocavamo con i
giocattolini che schiacciandoli facevano pio pioâ€. Credo di aver capito che “mettersi in cerchio†è la traduzione di “mettersi in giocoâ€
perché vengono accantonati gli strumenti, gli oggetti simbolo del potere e della schiavitù: cattedre e banchi. Pensate, un professore universitario
è chiamato ‘cattedratico’ cioè uno che occupa una sedia (gr. hedra) molto alta (gr. katà), mentre gli attori  che alla fine del XVI secolo si
sono inventati le maschere di Arlecchino, Pulcinella, Pantalone, Capitan Fracassa…li chiamavano saltimbanchi o cantimbanchi. Beh, voi avete la
fortuna di poter contare su insegnanti che per insegnare non hanno bisogno della cattedra – pensate che un tempo non molto lontano avevano bisogno
anche della riga e dei ceci e delle orecchie d’asino! – e voi potete evitarvi di “stare a posto†nei banchi e godere (si fa per dire) la
schiena dei vostri compagni per cinque ore filate.
 Io penso che vi sono molti insegnanti che sono capaci d’insegnare anche stando in cerchio. Il guaio è che forse è più facile adottare un
‘nuovo’ metodo d’insegnamento che trasformare una scuola fatta di classi in una fatta di laboratori. Eppure, credetemi, anzi verificatelo, i
grandi insegnanti, quelli che hanno fatto la storia della pedagogia, hanno fatto a meno di cattedre e banchi, oppure hanno usato le une e gli altri
per fare i ‘saltimbanchi’. Da quello che scrivete, sembra proprio che la vostra “scuola del cerchio†produca bei pensieri, belle parole, belle
azioni.
 Buon vento da Gino
 
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| pinuccia 
 
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 sono michael e mi piace pal are con lui.vieni ascuola a  giòare con noi a bruco e dondolo.ciao| Quota: |  | Originariamente scritto da gino santoro Cominciamo dai più piccoli che sono anche i più importanti.
 Carissimi Fabio, Laura,  Ando, Michael, Biancamaria io mi chiamo Gino e insegno all'università. Faccio parte anch'io del progetto sull'integrazione.
 I vostri messaggi mi hanno colpito molto perché mi sono tornati alla mente gli anni lontani (1950 - 1953) quando anch'io incespicavo (ntuppavo) sulle
parole e scivolavo sulle frasi che erano tutte sbilenche.
 Mi mangiavo le unghie e mi grattavo la testa per cercare di capire perché la E senza accento serviva per congiungere due parole - infatti si chiamava
congiunzione - e poi bastava metterle quel segnetto sulla testolina pelata per farla diventare un verbo super importante.
 E quella mutina della H che fa diventare verbo importante la A e la O e invece schifa la I e la U e la E?!
 Luperto ha concluso il suo intervento con "Le parole sono belle", l'avete letto ? Ci sono anche parole brutte, parole pesanti, leggere, tristi,
allegre, riposanti...Come il dondolo di Michael che va su e giù dolcemente.
 Mi piace immaginarlo appoggiato sulla schiena dell'arcobaleno; e quando si spinge avanti ruba il giallo e il verde e, quando va indietro, si bagna di
rosa e ciclamino. Così si riempie anche di profumo.
 Intanto, però bisogna che anche Biancamaria possa salire e scendere come un bruco. Bisogna trovare una nuvola soffice, soffice e tutta piena di
gallerie.
 In una galleria, di sicuro, troverà un quadro dove sono dipinti tanti bambini che giocano.
 All'ingresso c'è la piccola fiammiferaia.
 Non so quanti fiammiferi bisogna comprare per poter guardare tutti i giochi che il mago - pittore ha messo in quel quadro.
 Mi hanno detto che era parente del bruco di Michael e che si chiamava Bruegel. Insomma un po' di bruco e un po' di Michael...
 Ma ora, devo smettere perché la storia del bruco e di Michael che si abbracciano e si confondono e si fanno una passeggiata nel quadro di Bruegel,
mi prende la mano.
 Provateci anche voi. Ciao a presto
 Gino
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| pinuccia 
 
Junior Member
    
 
 
 
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Registrato il: 8-11-2002
 
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 | Quota: |  | Originariamente scritto da gino santoro Cominciamo dai più piccoli che sono anche i più importanti.
 Carissimi Fabio, Laura,  Ando, Michael, Biancamaria io mi chiamo Gino e insegno all'università. Faccio parte anch'io del progetto sull'integrazione.
 I vostri messaggi mi hanno colpito molto perché mi sono tornati alla mente gli anni lontani (1950 - 1953) quando anch'io incespicavo (ntuppavo) sulle
parole e scivolavo sulle frasi che erano tutte sbilenche.
 Mi mangiavo le unghie e mi grattavo la testa per cercare di capire perché la E senza accento serviva per congiungere due parole - infatti si chiamava
congiunzione - e poi bastava metterle quel segnetto sulla testolina pelata per farla diventare un verbo super importante.
 E quella mutina della H che fa diventare verbo importante la A e la O e invece schifa la I e la U e la E?!
 Luperto ha concluso il suo intervento con "Le parole sono belle", l'avete letto ? Ci sono anche parole brutte, parole pesanti, leggere, tristi,
allegre, riposanti...Come il dondolo di Michael che va su e giù dolcemente.
 Mi piace immaginarlo appoggiato sulla schiena dell'arcobaleno; e quando si spinge avanti ruba il giallo e il verde e, quando va indietro, si bagna di
rosa e ciclamino. Così si riempie anche di profumo.
 Intanto, però bisogna che anche Biancamaria possa salire e scendere come un bruco. Bisogna trovare una nuvola soffice, soffice e tutta piena di
gallerie.
 In una galleria, di sicuro, troverà un quadro dove sono dipinti tanti bambini che giocano.
 All'ingresso c'è la piccola fiammiferaia.
 Non so quanti fiammiferi bisogna comprare per poter guardare tutti i giochi che il mago - pittore ha messo in quel quadro.
 Mi hanno detto che era parente del bruco di Michael e che si chiamava Bruegel. Insomma un po' di bruco e un po' di Michael...
 Ma ora, devo smettere perché la storia del bruco e di Michael che si abbracciano e si confondono e si fanno una passeggiata nel quadro di Bruegel,
mi prende la mano.
 Provateci anche voi. Ciao a presto
 Gino  [/quote<<
le insegnanti di classe, coinvolte nel progetto, sono molto attente nell'interpretare al meglio la coniugazione tra materie e attività di libera
espressione.
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