il FORUM di TEATRON.org

Arte e Cultura digitale allo IED, Torino 02_03

carlo - 23-10-2002 at 13:12

Qui, in questo "non-luogo" del forum on line possiamo ripescare alcuni fili del discorso avviato nel corso,
trovare risposte e ciò che è + importante: le domande...

Ecco la mappa concettuale del corso di "Arte e Cultura digitale", IED-Istituto Europeo del Design, Torino 02_03


L’articolazione del corso si basa sulla visione di repertori video, multimediali e on line, per stabilire una relazione tra pensiero culturale e sperimentazioni dei nuovi linguaggi digitali.

Lo sviluppo teorico
(sempre interconnesso alle esperienze prese in esame)
sarà centrato sull’analisi d’alcuni concetti chiave da rielaborare nei costanti interventi sul forum on line.

> L’antropologia ludico-libidinale del cyberspazio: l’homo ludens e la società dell’informazione

> Il nuovo nomadismo: la flessibilità psicologica, gli scenari in movimento e il pensiero della complessità

> L’edutainment: giocare e imparare navigando

> Corpi, mondi elettronici e mutazione

> La drammaturgia dell’interattività: interfacce, nuovo spazio-tempo, percezione

> La rete come nuova scena virtuale: dalla net-art alla web experience

> L’arte dello spettatore in rete: tra partecipazione e memoria del presente

> La scrittura mutante: dall’ipertesto d’autore alla fiction interattiva


fatemi sapere quali sono i punti che v'interessa + sviluppare!

mi raccomando fai esclusivamente NEW REPLY!

La cultura del cyberspazio: una provocazione?

erre - 24-10-2002 at 09:40

A ben pensarci c'è qualcosa che non mi torna su quanto si è detto ieri in aula: il fatto che la cultura digitale debba per forza esistere come qualcosa di "altro", di diverso dalla cultura "ufficiale", "conosciuta", o comunque la si voglia definire. Sono d'accordo con il primo punto chiave presentato, l'antropologia ludico-libidinale del cyberspazio: apprendere giocando è chiaramente il meglio che uno possa augurarsi, soprattutto dando al gioco tutte le sfumature "adulte" che vogliamo attribuirgli. Che la flessibilità psicologica sia poi una diretta conseguenza di un approccio ludico alla conoscenza, penso sia innegabile.

A questo punto il tarlo iniziale continua a scavarmi nelle meningi.

Se all'inizio della sua esistenza la cultura digitale si trovava necessariamente nella condizione di doversi proclamare "autocultura", di considerarsi (perchè considerata) un mondo a parte, forse oggi può iniziare ad alzare il capo e a guardarsi intorno. Quello che mi domando è perchè questo sguardo snob ad oltranza. Sembra quasi fatto apposta (e probabilmente lo è) per allontanare il pubblico mentre penso che si potrebbe passare ad una fase di normalizzazione di questa cultura. E non intendo in senso negativo. Perchè se c'è qualcuno che studiando, vivendo, divulgando, la cultura digitale ha capito l'importanza dell'aspetto ludico-libidinale nella conoscenza dovrebbe limitare queste scoperte al solo campo del cyberspazio?

E infatti direi che così non è: il fatto che Lei ci racconti che è stato consigliere del Ministro Berlinguer alla Pubblica Istruzione, che conosce personalmente gli assessori della nostra città e contro di loro abbia combattuto e discusso a denti stretti è la riprova del fatto che queste scoperte non vengono limitate al cyberspazio, ai pochi eletti che già solo per il fatto di trovarsi lì hanno forse bisogno di una guida, una specie di maestro Jedi che incanali la loro Forza, ma certo non hanno bisogno di scoprire che imparare navigando, giocando, godendo, non fa che farli diventare dei nomadi culturali. Appunto. Questo approccio, dunque, si cerca di allargarlo a tutta la sfera culturale quindi cade il presupposto iniziale: la cultura del cyberspazio in fondo non è poi così "a parte".

Quindi mi chiedo, la domanda: «Siete convinti che esista una cultura propria del cyberspazio, diversa dalla Cultura?» forse era provocatoria e nessuno se n'è accorto? Oppure effettivamente esiste nei termini in cui se n'è parlato in aula ieri? Se così fosse tutto ciò che ho detto fin'ora varrebbe meno di zero, ma perchè?

Una cultura indipendente esiste da sempre e penso (e spero) che esisterà sempre. Nel sesso, nella moda, nella pittura, nella scultura, nel cinema, nel teatro esiste questa controcultura (o meglio sottocultura, intesa non come inferiore ma come parallela e un po' nascosta); così come esiste nell'informazione. Ma siamo sicuri che la cultura del cyberspazio sia veramente un'altra cultura e non un'altra controcultura dei nostri giorni?

Certo con la scusa di avvicinare la gente alla cultura del cyberspazio il rischio che si corre è quello di fare la pubblicità di Italia 1 animata in 3D perchè fa giovane (la controcultura!), perchè è moderno, perchè così diamo un assaggio di virtualità anche a chi la virtualità forse non l'assaporerà mai. Ma mi pare evidente che non è di questo che stiamo parlando...

alm@gesto - 24-10-2002 at 16:43

nn riesco a giungere ad una conclusione, nn sono certo e nn credo che la cultura digitale sia una cultura a parte proprio perchè forse nn la considero nemmeno una vera e propria cultura (forse ancora troppo legato all'idea di Cultura Scolastica)...

certo è che è stata x molto tempo (e ancora in gran parte lo è) una "cultura" (uso cmq questo termine) x pochi...

come si è detto in aula sono solo le ultime generazioni che iniziano ad entrare prepotentemente in questo "mondo", che chiedono xkè assetati di informazioni. poche persone però sono pronte a dare quello che chiedono (e si torna al discorso della Scuola in Italia)...

invece le altre generazioni (over 40 secondo me ma anche persone più giovani) nn si ritrovano in questa cultura perchè nn la capiscono (parlo x quel che è la mia realtà) e quindi tendono ad "emarginarla" ...
forse noi siamo a cavallo tra quello che prima nn c'era e quello che tra qualche anno credo esploderà e si espanderà sempre più, che fino ad ora è cresciuto bene o male soprattutto grazie ad Internet e ai videogiochi.

quindi forse è proprio questo che vorrei approfondire in modo particolare nelle proxime lezioni:

> L’edutainment: giocare e imparare navigando

> La drammaturgia dell’interattività: interfacce, nuovo spazio-tempo, percezione

> La rete come nuova scena virtuale: dalla net-art alla web experience


mirko - 24-10-2002 at 18:06

non partecipo al corso allo IED, ma il bello della Rete e' potersi inserire e contribuire anche al di fuori dell'etichetta e dei regolamenti, accettate dunque la mia intrusione:)

e' interessante senz'altro il discorso che fate su cultura, sottocultura, controcultura.
il primo esempio di sottocultura che mi viene in mente, ad esempio, e' la fantascienza.
personalmente non la amo molto, ma ho sempre pensato che abbia una forza, e una funzione anche, importanti, tali da definirla cultura. anche perche'

1) ha una caratteristica da sempre un po' "settaria", conclusa, con dei confini dunque.

(l'amante della fantascienza e' in una rete di connessioni con i suoi simili, si scambiano libri, fumetti, videocassette, si ritrovano davanti alle bancarelle di pza arbarello alla ricerca degli urania perduti)

2) generalmente vive in quella condizione di sottovalutazione da parte della cultura ufficiale, in tutto e per tutto in modo simile a quanto accade, oggi, alla Rete

ma la stessa immagine, pensiamoci, e' da poco che viene riconosciuta degna di stare sullo stesso piano della cultura testuale tradizionale.

dunque io credo che il concetto di cultura debba necessariamente essere allargato sino a perderne quasi di vista i confini semantici: tutto e' cultura, come dicevano a Palo Alto: tutto e' comunicazione, non si puo' non comunicare, non si puo' non avere cultura.

e' cultura l'hip hop, la comunicazione via sms, cosi' come lo sono la Rete e il suo approccio ludico e Dante e la divina commedia (non a caso una delle prime forme letterarie davvero ipertestuali della storia)

e tutto cio' e' cultura per il sempilce fatto che e' il prodotto di menti umane (magari piccoli, sparuti gruppi) che pongono in esso dei valori e della considerazione.

l'antropologia, anche quella del cyberspazio, ancora oggi prende in seria considerazione la definizione di cultura di Edward Tylor del 1871:

la cultura, o civilta', intesa nel suo ampio senso etnografico, e' quella che include la conoscenza, le credenze, l'arte, la morale, il diritto, il costume e qualsiasi altra capacita' e abitudine acquisita dall'uomo in quanto membro di una societa'

sono in riunione continua... da pordenone a lugano

carlo - 26-10-2002 at 12:54

sono in viaggio continuo

ritaglio i tempi e gli spazi (gli schermi a cui accedere al web)
appena torno
o trovo un po' piu' di spazio-tempo
preciso
e rispondo ad alcuni punti "caldi"
dei vs interventi

x chi vuole venire allo SMAU lunedì 28
info su
http://www.dollydesign.com
é un'occasione d'oro x riflettere
sul web design nell'era della crisi...

fabrizio rumore - 30-10-2002 at 16:54

ciao questo è il mio primo messaggio su teatron
.......ma in questo forum non c'è la possibilità di mettere gli avatar... e pensare che avevo una giffina deliziosa...

io vorrei capire cosa s'intende per cultura digitale:
scrivendo "definizione di cultura" su google ho trovato "programmazione mentale collettiva che distingue i membri di un gruppo o di una categoria da quelli di un altro gruppo o categoria" ora, non so se sia quella "originale", ma tuttavia mi sembra appropriata. Non ha nulla a che vedere con i mezzi con cui acquisiamo informazioni... in fondo i programmi mentali collettivi che usiamo per comunicare via internet ce li siam fatti anche per leggere il giornale e per guardare la tv... saper usare internet è parte della cultura digitale?

io suono in un gruppo ska e lo ska come movimento da quando è nato ha avuto i suoi miti e le sue trasformazioni... ma è una sottocultura all'interno della musica... come la fantascienza è una sottocultura ed ha avuto trasformazioni e miti... il digitale non è una sottocultura.

il digitale ha avuto le sue trasformazioni e ne avrà ancora, ma essendo così vasto anche se ancora giovane, non credo che creerà dei miti.
l'idea di collettività non essendo legata al territorio perde forza. Poi essendo anche uno strumento, ognuno lo userà a proprio piacimento e si farà il proprio bagaglio culturale...
internet per esempio lega gli appassionati fra di loro perchè trovi quello che cerchi e vedi chi cerca quello che interessa a te...
quindi come nella musica c'è chi ascolta i rem e gli u 2, chi ascolta punk, chi ascolta ska, ora c'è chi ascolta musica digitale... ma allora è cultura digitale ascoltare musica digitale? o lo è farla?

...primo intervento un po' spaesato..speriamo nel prossimo....

il medium è il messaggio

carlo - 30-10-2002 at 17:46

Quota:
Originariamente scritto da fabrizio rumore
ciao questo è il mio primo messaggio su teatron
.......ma in questo forum non c'è la possibilità di mettere gli avatar... e pensare che avevo una giffina deliziosa...

>>> però vi sono opzioni per usare gli e-moticon, le faccine... cercale
e poi si può fare degli attach...
ma l'ideale sarebbe mettere link a pagine dove campeggiano le tue cose<<<


io vorrei capire cosa s'intende per cultura digitale:
scrivendo "definizione di cultura" su google ho trovato "programmazione mentale collettiva che distingue i membri di un gruppo o di una categoria da quelli di un altro gruppo o categoria" ora, non so se sia quella "originale", ma tuttavia mi sembra appropriata. Non ha nulla a che vedere con i mezzi con cui acquisiamo informazioni...

>>>hai trovato un'ottima definizione di cultura, bene.
ma quella "programmazione mentale" come credi che proceda:
se parlo, se danzo, se dribblo, se disegno
passo, condiziono, in modo diverso

non dimenticare McLuhan. "il medium è il messaggio"!<<<


in fondo i programmi mentali collettivi che usiamo per comunicare via internet ce li siam fatti anche per leggere il giornale e per guardare la tv... saper usare internet è parte della cultura digitale?
>>>certo<<<

io suono in un gruppo ska e lo ska come movimento da quando è nato ha avuto i suoi miti e le sue trasformazioni... ma è una sottocultura all'interno della musica... come la fantascienza è una sottocultura ed ha avuto trasformazioni e miti... il digitale non è una sottocultura.
>>>questa storia delle "sottoculture" non la condivido +, una volta si, quando pensavo che esistesse ancora un "underground", ora no
è tutto spalmato nella simultaneità, su + piani<<<

il digitale ha avuto le sue trasformazioni e ne avrà ancora, ma essendo così vasto anche se ancora giovane, non credo che creerà dei miti.

>>> sei sicuro?
hai visto Matrix?<<<

l'idea di collettività non essendo legata al territorio perde forza.

>>> di quale territorio parli?
i quartieri, le campagne
o in non-luoghi aereoporti, aree di servizio...
da lì alle reti, non luoghi x eccellenza, il passo non è così distante...<<<

Poi essendo anche uno strumento, ognuno lo userà a proprio piacimento e si farà il proprio bagaglio culturale...
internet per esempio lega gli appassionati fra di loro perchè trovi quello che cerchi e vedi chi cerca quello che interessa a te...
quindi come nella musica c'è chi ascolta i rem e gli u 2, chi ascolta punk, chi ascolta ska, ora c'è chi ascolta musica digitale... ma allora è cultura digitale ascoltare musica digitale? o lo è farla?

>>>hai toccato l'epicentro:
la condivisione
la cultura nasce da questo,
dall'alfabeto al virtuale...
abbiamo visto lo sviluppo della cultura alfabetica ma per quella digitale c'è ancora d'aspettare...
la prossima generazione?
o nel frattempo possiamo combinare qualcosa anche noi?
procediamo nell'esplorazione

nel frattento dai un'occhiata a queste intervista che hanno raccolto oggi a Milano dopo il convegno "Crash Design. La creatività web al tempo della crisi" dello SMAU e pubblicate su su DomusWeb
http://www.edidomus.it/Domus/smau2002/creativity.cfm?codicecanaleus...

<<<<






Emanuele T. - 1-11-2002 at 14:19

Guardando il mini filmato sull’installazione di Studio Azzurro, ho notato che il giudizio di molti studenti non era del tutto positivo, molti si domandavano :”A cosa serve tutto ciò?”.
Bene, questo mi ha fatto riflettere. Forse non possiamo parlare di cultura digitale, ma di sub-cultura digitale, da non intendere come termine dispregiativo, ma come una cultura più piccola, confinata ancora ad una cerchia ristretta di persone che riescono ad interagire con il mondo digitale senza domandarsi la funzione di quest’ultimo.
È normale una situazione del genere, se pensiamo che anche le grandi correnti di pensiero del passato come l’illuminismo, l’umanesimo…rimasero confinate ad una cerchia di ristretta di persone e cambiarono il mondo eil modo di pensare.
Forse non tutti sono pronti per una cultura digitale che rompa gli schemi, forse lo sono di più per una cultura Tecnologica, in cui la tecnologia è a diretto contatto con l’uomo 24ore al giorno.
Secondo il mio punto di vista potremo parlare di cultura digitale quando verrà considerato “naturale” (da tutti) interagire con una macchina, viaggiare attraverso interfacce o cd rom....
Non so darmi ancora una risposta.

la critica all'autoreferenzialità degli artisti

carlo - 1-11-2002 at 17:43

Quota:
Originariamente scritto da Emanuele T.
Guardando il mini filmato sull’installazione di Studio Azzurro, ho notato che il giudizio di molti studenti non era del tutto positivo, molti si domandavano :”A cosa serve tutto ciò?”.

>>>l'avevo percepito nettamente
avevo capito che non si stava capendo...
è un nodo che andrà affrontato: come si fa a chiedersi "a cosa serve" di fronte ad una sperimentazione artistica?
ma allo stesso tempo c'è da sfrondare qualche contraddizione
avete letto l'intervista su Domus Web?
lì critico l'autoreferenzialità degli artisti.
trovi il link + su^

Ma su studio azzurro bisogna tornare,
c'è una loro mostra a napoli che chiude tra qualche giornoi
ma c'è n'è già un altra a milano
su http://www.studioazzurro.com
trovi info
<<<

(...)
Forse non tutti sono pronti per una cultura digitale che rompa gli schemi, forse lo sono di più per una cultura Tecnologica, in cui la tecnologia è a diretto contatto con l’uomo 24ore al giorno.
Secondo il mio punto di vista potremo parlare di cultura digitale quando verrà considerato “naturale” (da tutti) interagire con una macchina, viaggiare attraverso interfacce o cd rom....
Non so darmi ancora una risposta.

ti ricordi quando dicevo che c'è da aspettare la prossima generazione?

ma nel frattempo c'è qualcosa da fare
iniziamo a ragionarci su

cumpadim - 4-11-2002 at 17:31

Comunico l'esistenza di un officialsite Studioazzurro all'indirizzo studioazzurro.com., ma forse era risaputo!
Comunque sarebbe interessante discutere l'interfaccia di navigazione di questo sito. Io da utente non troppo erudito, ho affrontato la consultazione di questo sito, affidandomi al caso e a diverse prove di interazione con questi LINKINFERNALI che si prendono gioco del utente inesperto; facendogli pesare la sua condizione di comune mortale residente sulla terra e non su un' attico di un FTP in via WWW.STUDIOAZZURRO.COM...Io credo una cosa, che le istallazioni di questi pionieri della Cultura digitale, non danno il lusso di avere un sito così...dalla rete vorrei fruire informazioni , non risolvere quesiti ancestrali...I navigatori van per mare con mappe, bussola e Stella Polare!

link utili 001

TaFaNo! - 4-11-2002 at 20:14

Informazioni, prezzi, presentazione mostra-installazione a cui partecipa anche STUDIO AZZURRO (___Milano - Spazio Oberdan_____P.ta Venezia__Metro\linea1)

---->entrare e cliccare su TECHNE 02<----

http://www.provincia.milano.it/oberdan/index.htm


la trappola della web_usability

carlo - 6-11-2002 at 19:39

Quota:
Originariamente scritto da cumpadim
Comunico l'esistenza di un officialsite Studioazzurro all'indirizzo studioazzurro.com., ma forse era risaputo!
Comunque sarebbe interessante discutere l'interfaccia di navigazione di questo sito. Io da utente non troppo erudito, ho affrontato la consultazione di questo sito, affidandomi al caso e a diverse prove di interazione con questi LINKINFERNALI che si prendono gioco del utente inesperto; facendogli pesare la sua condizione di comune mortale residente sulla terra e non su un' attico di un FTP in via WWW.STUDIOAZZURRO.COM...Io credo una cosa, che le istallazioni di questi pionieri della Cultura digitale, non danno il lusso di avere un sito così...dalla rete vorrei fruire informazioni , non risolvere quesiti ancestrali...I navigatori van per mare con mappe, bussola e Stella Polare!


>>>non hai tutti i torti
quel web è tutt'altro ch esplicito
ma allo stesso tempo stiamo attenti a non cadere nella trappola della Web_Usability
la rete non ha bisogno solo di cartelli segnaletici chiari ed inequivocabili ma
di invenzioni anche...

carlo - 6-11-2002 at 20:00

Quota:
Originariamente scritto da erre
A ben pensarci c'è qualcosa che non mi torna su quanto si è detto ieri in aula: il fatto che la cultura digitale debba per forza esistere come qualcosa di "altro", di diverso dalla cultura "ufficiale", "conosciuta", o comunque la si voglia definire.

>>>ok
non tradiamo la continuità dell'evoluzione culturale
ma è anche vero che nella storia dell'uomo vi sono degli strappi, delle accelerazioni, delle rivoluzioni (Renè Thom parla di "teoria delle catastrofi"...)
il digitale è una di queste rivoluzioni<<<


Sono d'accordo con il primo punto chiave presentato, l'antropologia ludico-libidinale del cyberspazio: apprendere giocando è chiaramente il meglio che uno possa augurarsi, soprattutto dando al gioco tutte le sfumature "adulte" che vogliamo attribuirgli. Che la flessibilità psicologica sia poi una diretta conseguenza di un approccio ludico alla conoscenza, penso sia innegabile.

A questo punto il tarlo iniziale continua a scavarmi nelle meningi.

Se all'inizio della sua esistenza la cultura digitale si trovava necessariamente nella condizione di doversi proclamare "autocultura", di considerarsi (perchè considerata) un mondo a parte, forse oggi può iniziare ad alzare il capo e a guardarsi intorno. Quello che mi domando è perchè questo sguardo snob ad oltranza. Sembra quasi fatto apposta (e probabilmente lo è) per allontanare il pubblico mentre penso che si potrebbe passare ad una fase di normalizzazione di questa cultura.

>>>sono d'accordo
anche se "normalizzazione" è la parola sbagliata<<<

E non intendo in senso negativo. Perchè se c'è qualcuno che studiando, vivendo, divulgando, la cultura digitale ha capito l'importanza dell'aspetto ludico-libidinale nella conoscenza dovrebbe limitare queste scoperte al solo campo del cyberspazio?

E infatti direi che così non è: il fatto che Lei ci racconti che è stato consigliere del Ministro Berlinguer alla Pubblica Istruzione, che conosce personalmente gli assessori della nostra città e contro di loro abbia combattuto e discusso a denti stretti è la riprova del fatto che queste scoperte non vengono limitate al cyberspazio, ai pochi eletti che già solo per il fatto di trovarsi lì hanno forse bisogno di una guida, una specie di maestro Jedi che incanali la loro Forza, ma certo non hanno bisogno di scoprire che imparare navigando, giocando, godendo, non fa che farli diventare dei nomadi culturali. Appunto.

>>>detta così suona male, a mio avviso,

sembra che mi sono imbrodato di conoscenze altolocate... volevo dire che nel mio lavoro di consulenza x il Ministero della Pubblica Istruzione (quando ancora si definiva Pubblica) o x altre istituzioni ho cercato di tradurre ciò che appariva sperimentale in qualcosa di normale...<<<


Questo approccio, dunque, si cerca di allargarlo a tutta la sfera culturale quindi cade il presupposto iniziale: la cultura del cyberspazio in fondo non è poi così "a parte".

Quindi mi chiedo, la domanda: «Siete convinti che esista una cultura propria del cyberspazio, diversa dalla Cultura?» forse era provocatoria e nessuno se n'è accorto? Oppure effettivamente esiste nei termini in cui se n'è parlato in aula ieri? Se così fosse tutto ciò che ho detto fin'ora varrebbe meno di zero, ma perchè?

Una cultura indipendente esiste da sempre e penso (e spero) che esisterà sempre. Nel sesso, nella moda, nella pittura, nella scultura, nel cinema, nel teatro esiste questa controcultura (o meglio sottocultura, intesa non come inferiore ma come parallela e un po' nascosta); così come esiste nell'informazione. Ma siamo sicuri che la cultura del cyberspazio sia veramente un'altra cultura e non un'altra controcultura dei nostri giorni?

Certo con la scusa di avvicinare la gente alla cultura del cyberspazio il rischio che si corre è quello di fare la pubblicità di Italia 1 animata in 3D perchè fa giovane (la controcultura!), perchè è moderno, perchè così diamo un assaggio di virtualità anche a chi la virtualità forse non l'assaporerà mai. Ma mi pare evidente che non è di questo che stiamo parlando...


il tuo interessante intervento meriterebbe un'articolazione più dettagliata
ma troppo scritto nel forum non funziona.
Ci torneremo su, contaci.

Per concludere vorrei però evidenziare che le particolarità delle nuove forme di cultura producono sempre rotture ed asperità, in una prima fase

il punto sta nel trovare il modo per ricomporre il tutto, in una seconda fase

ma ora siamo in una terza fase in cui dopo rotture e ricomposizioni si assiste ad una vaghezza ad alto rischio d'inerzia:
c'è gente che fa finta di nulla e che ci guadagna nel non far procedere lo sviluppo culturale in campo digitale.
serve un altro colpo di reni, una rottura che abbia però al suo interno una strategia di ricomposizione...
dovrò spiegarmi lo so
lo farò


nel frattempo
vi aspetto tutti venerdì 8 alle 18 al Bu.net
per l'anteprima europrix
qui trovi info
http://www.ars-media.it/europrix/




nmls - 9-11-2002 at 12:31

Nonostante frequenti il corso di digital design, non sono un navigatore molto esperto e non conosco a fondo il web come dovrei e vorrei. La mancanza è sicuramente mia…
Credo però che la mia scarsa “cultura digitale” sia dovuta – almeno in parte - al fatto che non ho mai trovato un sito che realmente mi stimolasse (al di là della grafica o degli effetti speciali) , che mi desse quello che stavo cercando o mi procurasse emozioni, come un’opera d’arte “non digitale”.

E’ proprio questo che mi aspetto da questo corso… conoscere il web, trovare e vedere finalmente quello che può essere la net – art, conoscere realmente lo strumento ed aprire gli occhi su quello che possiamo fare, sui limiti e su quello che si sta sperimentando.

Mi piacerebbe analizzare insieme, a lezione, dei siti “diversi”, siti in cui trovare finalmente quello di cui tanto – forse troppo - si parla…


Emanuele T. - 10-11-2002 at 14:59

Non sono riuscito ad andare al Bu-Net venerdì. C'è ancora tempo per vedere euro_prix?

trenta opere digitali da scrutare

carlo - 10-11-2002 at 21:58

Quota:
Originariamente scritto da Emanuele T.
Non sono riuscito ad andare al Bu-Net venerdì. C'è ancora tempo per vedere euro_prix?


si,
va avanti fino al 16.11
vale proprio la pena fare uno screening attento: sono almenbo trenta opere digitali da scrutare...

ne parleremo domani, lunedì 11, alle 15,30 a lezione

OT - flash

alm@gesto - 11-11-2002 at 13:53

ho saputo che verso fine novembre dovrebbe esserci una rassegna di siti flash a torino.
sapete dove e quando?

fra - 11-11-2002 at 15:20

il dopo-lezione:

la cultura (digitale e non) fa parte dell'arte o l'arte della cultura? non riuscire a navigare in un sito é un'incapacità mia (di utente) o un errore del web master? quanto é davvero accessibile a tutti l'arte e la cultura digitale? qual é la lingua o il codice o non so cosa.. che permette una vera interazione, ipermedialità in questa "dimensione"?

.......come al solito la mia curiosità e la mia ingenuità mi portano a fare tante domande......
e raramente a capire qualcosa delle risposte...
see you

usability dell'arte

mirko - 11-11-2002 at 18:17

Quota:
Originariamente scritto da fra

non riuscire a navigare in un sito é un'incapacità mia (di utente) o un errore del web master? quanto é davvero accessibile a tutti l'arte e la cultura digitale? qual é la lingua o il codice o non so cosa.. che permette una vera interazione, ipermedialità in questa "dimensione"?


la questione è interessantissima.
la prima domanda che mi viene in mente per controbattere è: non credete che anche il livello di usability del cubismo fosse basso? o del bolero di ravel? o dell'Ulisse di joyce? o degli album di bjork?

indubbiamente si', pero' le consideriamo forme d'arte, che come tali possono piacerci o meno (confesso, ad esempio, che proprio non mi riesce di leggere l'Ulysses: ci ho provato + di una volta, e so che mi perdo qualcosa di grande, ma non ce la faccio proprio "a pelle"), ma dalle quali non ci aspettiamo un'accessibilità come "dovuta"
perche'
per come siamo stati abituati a vivere l'arte e la sua funzione estetica
sappiamo che le e' concessa una certa cripticita'

il problema con le opere d'arte sul web, o comunque legate al multimedia, è che Il pubblico che ne puo' fruire e' davvero
planetario:
gente di ogni razza e (pur con i dovuti distinguo) di ogni istruzione: questo porta al problema dell'accessibilita', non solo cognitiva
ma anche di semplice fruizione (interfacce astruse, etc)

il problema e' che anche l'interfaccia astrusa fa parte dell'opera,
cosi' come dell'opera fanno parte, nello spazio tempo digitale,
le reazioni interdette e sospese dell'interlocutore dell'opera, ovvero noi che non sappiamo dove cliccare

probabilmente sarebbe opportuno mettere nella nostra fruizione dell'arte sul web la stessa "willing suspension of disbelief" di cui parlava Keats per la poesia

(ps: se vi interessa il conflitto usability VS creatività, date un'occhiata alla mia tesi di laurea in editoria multimediale: si occupa proprio di questo tema
nousab.org
al + presto mettero' online le conclusioni che prevedono un compromesso sotto la chiave interpretativa dell'interazione/interattivita'
vi posto questo link non per megalomania
ma perche' seguendo il discorso al bunet di venerdi' scorso per Europrix
si parlava proprio di questo)

new- economy

Bonny - 12-11-2002 at 21:34

l’ultima volta abbiamo parlato un po’ della sua decadenza…vorrei se possibile,
avere qualche informazione in più, magari per quanto riguarda il mercato americano.(link, etc..)

Fornisco link di siti che torvo interessanti:
http://www.d-kitchen.com (produzioni video)
http://www.2advanced.com (agenzia che produce siti)
http://www.egomedia.com (agenzia che produce siti)

... se siete a conoscenza di siti interessanti scrivete!

Interaction/Interface/Info Design

carlo - 12-11-2002 at 22:32

nel frattempo
navigate nell'ambiente che ho realizzato per il progetto ID3

è una traccia del corso di formazione del Media Programme della Comunità Europea e di cui si parlerà all'incontro del 13.11 al bu.net (v.s.quintino15)
http://www.ars-media.it/id3/html/Newtrends/start.html

riguarda i tre aspetti chiave del mondo digitale.

Interaction ovvero l'interazione tra noi, i nostri corpi, e i sistemi di comunicazione

Interface, ovvero l'interfaccia: la soglia, ovvero la rappresentazione dello schermo interattivo

Info Design: ovvero l'architettura del sistema informativo

ma ne riparleremo

enrico - 13-11-2002 at 16:36

Nella lezione di questa mattina ho notato nell'intervista rivolta ad Anceschi,innanzitutto molta capacità ed esperienza ma premettendo il mio rispetto verso di lui non condivido questo bisogno di citare i "padri" del digitale , ovvero tutti coloro che nei primi anni del novecento hanno lanciato le prime timide frecce.
Io penso che se la crisi del digitale deve essere superata occorre molta inventiva e conoscenza dei mezzi e delle capacità odierne e del futuro prossimo.
Inoltre mi interessa approfondire il discorso sulla rottura dello sguardo.Come noi dovremmo provocare e coinvolgere l'utente?
Quali sono i nuovi TABU culturali?
Ultima osservazione , sulla figura poetica dell'autore digitale .Secondo me è importantissimo che i modi di arrivare ad un risultato non siano solo ispirati dal successo del prodotto sul mercato ma anche dalla filosofia e dall°arte.Creando cosi dei veri artisti digitali.

mirko - 13-11-2002 at 20:45

Quota:
Originariamente scritto da enrico
Nella lezione di questa mattina ho notato nell'intervista rivolta ad Anceschi,innanzitutto molta capacità ed esperienza ma premettendo il mio rispetto verso di lui non condivido questo bisogno di citare i "padri" del digitale , ovvero tutti coloro che nei primi anni del novecento hanno lanciato le prime timide frecce.


enrico, personalmente non condivido la tua posizione.
sono perfettamente d'accordo con te nello sfruttare il digitale, e la discussione intorno al digitale stesso, come una magnifica occasione
per uscire da una forma di fare cultura (e arte) e di parlare sulla cultura (e sull'arte) un po' **parruccona**, passatemi il termine.
ovvero, parliamo come mangiamo, please.

il problema pero' - ed e' qui che dissento da te - e' che per parlare di certe cose servono:
1) un linguaggio tecnico

(per parlare di montaggio devo sapere che significa "cut and paste")

2) un fondamento teorico
che non deve essere visto come una cosa negativa, quanto piuttosto come un far vedere -si', anche attraverso le intuizioni dei **pionieri** del digitale nei primi anni cinquanta- come nascono certe cose.

citare i padri del digitale mi puo' servire ad esempio a illustrare come il loro vedere oltre relativo ad un certo punto, il loro alterare il punto di vista tradizionale,
possa essere utile anche a me, oggi, ad alterare il mio di punto di vista.

enrico - 14-11-2002 at 18:47

Dopo aver assistito alla discussione e alla presentazione di [id]3 al Bunet Merc.sera,ho rivalutato la mia posizione ,come estrema.
Però il passato non deve portare alla ripetitività ,come spesso accade oggi,soprattutto nella TV e nei cinema.Cose già viste......
Comunque,la presentazione di [id]3 è stata molto interessante ,anche per le possibilita che offre e che potrà offrire in futuro.

Emanuele T. - 14-11-2002 at 23:52

Durante la scorsa lezione è uscito il nome di "LABEL", una rivista a mio avviso molto interessante per quanto riguarda il suo design di impaginazione, meno per quanto riguarda il suo sito:
http://www.labelmag.com/


Emanuele T. - 14-11-2002 at 23:55

il link ora dovrebbe essere corretto:
http://www.labelmag.com/

mirko - 15-11-2002 at 00:13

Quota:
Originariamente scritto da Emanuele T.
il link ora dovrebbe essere corretto:
http://www.labelmag.com/


il sito di label e' attualmente in progettazione
stavano cercando uno stagista che se ne occupasse
(notizie di corridoio:))

Label...

erre - 17-11-2002 at 10:55

...non so, Label è nata ad Architettura qualche anno fa, veniva distribuita gratis all'interno della facoltà e provenendo da lì ho avuto modo di vederla se non dagli esordi comunque piuttosto "giovane".

Ho sempre avuto sentimenti contrastanti verso questa rivista. Da un lato mi piaceva, la trovavo innovativa dal punto di vista della grafica, dei temi e del modo di affrontarli. Una specie di mix tra la rivista patinata, quella di tendenza e quella alternativa. Adatta ad Architettura!
Dall'altra parte, e proprio per questi motivi e forse anche perchè ho una vaga idea di chi l'ha creata, mi è sempre sembrata un'operazione un po' "furbetta".
Sicuramente i fondatori hanno fatto la loro fortuna crando questo mix.

Questo però mi fa venire in mente una cosa: ho l'impressione che per avere un vero successo (non parlo necessariamente di denaro), per farsi conoscere veramente, il nostro tanto amato "digitale" (un sito ad esempio), non sia sufficiente: il vero trampolino è, alla fine, sempre la rivista. Magari a Torino c'è qualcuno che ha un sito altrettanto di "tendenza" o interessante (a seconda dei punti di vista) ma nessuno lo sa, non ne stiamo parlando; parliamo invece di Label.
E' vero che il digitale può diventare multimediale con tutti i vantaggi e gli aspetti interessanti che questo può significare ma forse (mi domando) il tatto, la possibilità di sfogliare qualcosa, di averla fisicamente tra le mani è in fin dei conti l'esperienza più insostituibile che ce la fa amare visceralmente. Un aspetto che qualsiasi multimedialità ancora non è riuscito nemmeno a sfiorare...

Un'altra operazione che mi viene in mente è quella legata a "Mind the gap" (http://www.associazionemindthegap.org), senz'altro meno patinata, non tanto legata alla carta stampata, con intenti diversi ma sicuramente un'altra importante realtà di Torino (almeno l'anno scorso): anche qui, il fatto di essere un appuntamento "fisico", di creare degli incontri reali in cui mostrare, esibire l'arte o la cultura o quello che sia me la fa sembrare un'esperienza insostituibile, per ora. Chissà che un giorno...

Una richiesta: riaffrontare l'interessantissimo intervento di Fra. Credo che i quesiti posti siano molto importanti sebbene sarei dell'idea di distinguere l'arte digitale dal dilemma sull'usabilità: io non credo che necessariamente una contempli l'altra.

Ah, personalmente credo che se un utente non "capisce" un sito la colpa sia principalmente del web-master. Ma è un'opinione che sono anche pronto a cambiare...

Link

erre - 17-11-2002 at 11:05

Come mai il link non ha funzionato?

Mind the gap: http://www.associazionemindthegap.org/

Ora dovrebbe funzionare.

la carta canta il web no

carlo - 17-11-2002 at 11:10

Quota:
Originariamente scritto da erre
...non so, Label è nata ad Architettura qualche anno fa(...)
mi è sempre sembrata un'operazione un po' "furbetta".
(...)

>>>non hai tutti i torti
ma allo stesso tempo se quella furbizia la si coniuga con la qualità si può perdonare<<<


(...)
Un aspetto che qualsiasi multimedialità ancora non è riuscito nemmeno a sfiorare (...)

<<<
c'è un detto:
la carta canta
per dire che ciò che è scritto e stampato vale di +
c'è infatti un'evidenza incontrovertibile
anche rispetto a ciò che si crea nella condizione dell'immateriale
eppure la TV ci ha dimostrato anche il contrario
ma mi domando è solo un problema di audience e di numeri?

credo che ci sia da riflettere su come il futuro della comunicazione debba contemplare una diversificazione dei piani di azione comunicativa
la qualtà sarà non solo nelle forme ma nelle stategie relazionali

agendo però su + piani
simultaneamente:
il web
la rivista
la radio
l'evento urbano...
la leggenda metropolitana...

questo significa performing media
<<<


Un'altra operazione che mi viene in mente è quella legata a "Mind the gap"
http://www.associazionemindthegap.org

<<< sono intervenuto con gli spazi x rendere attivo l'URL
dopo la stringa date uno spazio!!!
(ora rileggendo vedo che contemporaneamente stavi correggendo da solo...ma lo lascio, rimane buinba l'indicazione > è lo spirito del forum: rispondere a uno x informarne 100
<<<

(..)anche qui, il fatto di essere un appuntamento "fisico", di creare degli incontri reali in cui mostrare, esibire l'arte o la cultura o quello che sia me la fa sembrare un'esperienza insostituibile, per ora. Chissà che un giorno...

<<<
torniamo alla mia idea di
performing media
agire su + piani
dagli schermi
alle piazze!
dalle reti
ai bar-deriva urbana
<<<



Una richiesta: riaffrontare l'interessantissimo intervento di Fra. Credo che i quesiti posti siano molto importanti sebbene sarei dell'idea di distinguere l'arte digitale dal dilemma sull'usabilità: io non credo che necessariamente una contempli l'altra.

Ah, personalmente credo che se un utente non "capisce" un sito la colpa sia principalmente del web-master. Ma è un'opinione che sono anche pronto a cambiare...


vedo che questo punto è quello che ritorna di +
ovvero la misura tra creatività e usabilità:
ci lavoreremo su
dalla prossima volta il 2/12 alle 15,30

analizzeremo web e altre creazioni digitali sulla base di questo criterio d'analisi

Il "feticismo" della carta stampata

erre - 17-11-2002 at 14:20

Originariamente scritto da Carlo:

«... c'è infatti un'evidenza incontrovertibile anche rispetto a ciò che si crea nella condizione dell'immateriale eppure la TV ci ha dimostrato anche il contrario ma mi domando è solo un problema di audience e di numeri?»

Tutto vero ma, almeno per quanto mi riguarda, non credo sia solo un problema di audience, di numeri: la TV è sicuramente più diffusa e popolare di riviste, libri o fumetti; io però (e sottolineo io) ho un rapporto quasi feticistico con la carta stampata: per anni ho collezionato fumetti, ne ho la casa piena e sono arrivato a non sapere dove metterli! Una bella rivista è per me un'attrazione unica e anche di queste sono letteralmente invaso. Per quanto ami Internet e il digitale (e li amo molto) quello di avere in mano uno stampato ma anche di mettere fisicamente vicini i vari numeri usciti nel tempo, a portata di mano e velocemente confrontabili-consultabili, è un piacere che non ho mai trovato davanti ad uno schermo. Questo è certamente un aspetto mio ma che immagino non sia solo mio. Penso non vada sottovalutato.

D'altro canto quando ci sono passioni che accomunano le persone i siti sono sempre ottimi punti di riferimento, magari anche molto frequentati, ma quando esce la rivista "dedicata" (anche ad argomenti digitali vedi Playstation, videogiochi, computer art, nuove tecnologie in genere) il grosso dell'utenza è lì che si va a mettere, non c'è sito che tenga. Ho come l'impressione che il digitale non permetta mai di approfondire oltre un certo limite.

Questo fin'ora, in futuro non so. Ho grossa difficoltà ad immaginare scenari diversi. Ma è anche a questo che spero porti questo corso.

mirko - 18-11-2002 at 12:03

Quota:
Originariamente scritto da erre

avere in mano uno stampato ma anche di mettere fisicamente vicini i vari numeri usciti nel tempo, a portata di mano e velocemente confrontabili-consultabili, è un piacere che non ho mai trovato davanti ad uno schermo. Questo è certamente un aspetto mio ma che immagino non sia solo mio. Penso non vada sottovalutato.
[...]Ho come l'impressione che il digitale non permetta mai di approfondire oltre un certo limite.



sono perfettamente d'accordo con te.
il digitale ha caratteristiche intrinsecamente diverse dal medium cartaceo
e come sostiene carlo
sono convinto anche io di quel che dice
la vera strategia comunicativa vincente dei prossimi anni
sarà l'azione su + media diversificati, in modo da coprire completamente tutte le possibili
sfumature di bisogno cognitivo da parte del pubblico

faccio un esempio simile al tuo dei fumetti (dei quali peraltro anche io sono appassionato e capisco questo aspetto di conservazione della copia cartacea):

nell'era del masterizzato (lasciamo perdere laquestione legale/illegale: giustissima, ma non è questo il tema in questione ora)
la mia personale sensazione
è che l'album originale lo acquisto volentieri nel momento in cui stimo l'artista che lo ha inciso:
l'atto di acquisto diventa una sorta di atto di consumo critico
di "voto" quasi, politicamente parlando
di sostegno
perchè dell'artista che mi piace voglio avere il libretto allegato all'album con tutti i testi facili da consultare e non stampati su una serie di fogli bianchi perchè li ho scaricati dalla Rete
questo può andare per uno che mi piacicchia, ma niente di più.
che voglio dire.
che il digitale, può servire come grimaldello verso nuove conoscenze
come strumento di acquisizione di competenze e consapevolezza
ma - sono d'accordo con te - l'approfondimento (ancora) non gli appartiene e per questo lo ricerchiamo su altri media,+ stabilizzati.

ESAME

Perata - 18-11-2002 at 19:17

Siamo ormai arrivati alla metà del numero di lezioni previste, e non si è ancora parlato di un argomento che a tutti interessa ma che nessuno ha ancora tirato fuori: "Ma all'esame cosa faremo?"
Sarò banale e poco profondo... che ci posso fare?!!!
Ora che ho posto la domanda, vorrei approfittarne per dare un'idea a Carlo; Dato che uno degli argomenti più citati durante le lezioni è stato quello dell'interfaccia, perchè non proporre come tema d'esame, la creazione di una nuova interfaccia, o di restaurarne una già esistente?
Io l'ho buttata li!!!!

diversifichiamo le possibilità di verifica

carlo - 20-11-2002 at 11:21

Quota:
Originariamente scritto da Perata
Siamo ormai arrivati alla metà del numero di lezioni previste, e non si è ancora parlato di un argomento che a tutti interessa ma che nessuno ha ancora tirato fuori: "Ma all'esame cosa faremo?"
Sarò banale e poco profondo... che ci posso fare?!!!


>>>bene, anzi...
<<<

Ora che ho posto la domanda, vorrei approfittarne per dare un'idea a Carlo; Dato che uno degli argomenti più citati durante le lezioni è stato quello dell'interfaccia, perchè non proporre come tema d'esame, la creazione di una nuova interfaccia, o di restaurarne una già esistente?
Io l'ho buttata li!!!!


>>>ok, colta
ma vorrei diversificare le possibilità
di verifica
aspetto quindi altre proposte

ne parliamo il 2.12
ma nel frattempo attendo vs output
<<<

Esulo...

erre - 21-11-2002 at 09:41

... mi allontano un attimo dagli argomenti del forum. Mi piacerebbe sapere qualcosa di più su Mirko che fa parte ormai di questo forum dall'inizio pur essendo un "esterno" e che secondo me ha fatto interventi molto interessanti e precisi.

Personalmente mi sono piaciute le sue risposte e sarei curioso di sapere come è finito qui dentro, e cosa lo spinge ad essere così attivo quando ci sono dei nostri compagni che non hanno nemmeno visto il forum di sfuggita! E, perchè no, di cosa si occupa nella vita (a grandi linee: è un insegnante? un grafico? un copy? un hacker? un artista? un idraulico? un cantante? un pornoattore?). E poi colleziona fumetti...

Credo che stia fornendoci un ottimo supporto e ci stia dando dei begli input.

Al sito "nousab" che ci hai segnalato, caro Mirko, ho dato una velocissima occhiata (ma mi riprometto di tornarci per leggermi un po' di cose) e mi è sembrato un sito "da scoprire": qualche tempo fa ho cercato per la rete di saperne di più sull'usabilità e sulla scrittura di contenuti per la rete imbattendomi in vari siti che soddisfacevano chi più chi meno la mia curiosità (uno su tutti: http://www.mestierediscrivere.com/ che mi è sembrato avere un approccio "giusto" al problema) e mi domando come mai non mi sia imbattuto anche in questo "nousab".

Solo a me ha incuriosito questa piacevole e costante (perchè nessuno ha mai risposto ad un suo intervento nè ha mai fatto accenno alla sua presenza qui, ciononostante continua ad esserci: evidentemente quello che diciamo gli interessa veramente, non lo trovate incredibile? Questo dovrebbe gasarci da paura secondo me: qualcuno interviene qua dentro perchè gli interessa ma anche, diciamolo, perchè sa che a Carlo fa piacere; Mirko è qua perchè gli interessa l'argomento. Non è poco se, di nuovo, penso che su tutto il corso - anzi su 2 corsi! - siamo in 11 ad essere intervenuti qua... Una presenza esterna è forse la cosa che dovrebbe stimolarci di più e peraltro fa di tutto per farlo!) dicevo, solo a me ha incuriosito questa piacevole e costante "infiltrazione esterna"?

l'esame è già in corso

carlo - 21-11-2002 at 09:56

Quota:
Originariamente scritto da erre
... mi allontano un attimo dagli argomenti del forum. Mi piacerebbe sapere qualcosa di più su Mirko che fa parte ormai di questo forum
(...)
Mirko è qua perchè gli interessa l'argomento. Non è poco se, di nuovo, penso che su tutto il corso - anzi su 2 corsi! - siamo in 11 ad essere intervenuti qua... Una presenza esterna è forse la cosa che dovrebbe stimolarci di più e peraltro fa di tutto per farlo!) dicevo, solo a me ha incuriosito questa piacevole e costante "infiltrazione esterna"?


bene!
ci vuole un pò d'energia, finalmente.

pensavo proprio d'invitare mirko il pv 2.12
e fare con lui (che ha + tempo e + attenzione di me) un'analisi dettagliata delle interfacce di europrix
ma non solo
anche alcune selezionate allo SMAU

mirko sta collaborando con me su una serie di progetti
e ha circa la vs età s'è appena laureato...
ma ve lo dirà lui stesso...

nel frattempo fattevi vivi in questo forum
metteteci un pò di energia
partecipate alla discussione
e se avete link a qualche vs pagina nel web mettetela ( e se non ce l'avete iniziate a pensare di farla al + presto...)

e poi mettete anche delle vs foto
in modo che possa ricordarmi chi siete
con i nomi faccio confusione
(sono centinaia gli studenti che seguo lungo tutta la penisola, è la verità... perdonatemi...)

mettetevi in gioco

e x chi non lo avesse capito

se proprio vogliamo parlare di esami:
l'esame è già in corso

la presenza nel forum on line,
sia con riflessioni che con domande (formulare una buona domanda vale + di un'argomento studiato e riformulato),
ha x me un'importanza decisiva nella valutazione

mirko - 21-11-2002 at 10:51

Quota:
Originariamente scritto da erre
... mi allontano un attimo dagli argomenti del forum. Mi piacerebbe sapere qualcosa di più su Mirko che fa parte ormai di questo forum dall'inizio pur essendo un "esterno" e che secondo me ha fatto interventi molto interessanti e precisi.



ti ringrazio erre;)

come ha detto carlo, collaboro con lui su alcuni progetti ormai da qualche tempo e quindi
navigo su teatron e i suoi forum da un po'

il mio interesse per questo argomento sta nel fatto che me ne sono occupato
per la mia tesi di laurea
e poi dalla mia passione per la rete
che mi porta a viverci dentro quasi una giornata parallela

circa considerazioni su usability VS creatività nousab.org é il riferimento che suggerisco
+ che altro perchè quel che c'e' scritto dentro è tutta farina del mio sacco

conoscevo mestierediscrivere.it di luisa carrada
e trovo che sia uno dei migliori siti in argomento, competente e non eclatante

se ti/vi interessano questi argomenti
vi consiglio la mailing list **usabilità-web** di webusabile.it
personalmente non amo molto il lavoro di michele visciola
cmq questa resta una delle mailing list migliori in italia
per il fatto che concentra al suo interno imigliori
professionisti del settore

detto questo ci vedremo forse allo ied il 2/12

ps: erre, non essere sorpreso se alcuni interventi non sono seguiti da risposte, commenti, etc
e' la dura realtà del forum
servono alcuni chili di combustibile in + della realtà offline per mantenere acceso
il fuoco della discussione:)

Emanuele T. - 21-11-2002 at 21:22

è stata data la possibilità di inserire un link a delle proprie pagine web, quindi ne approfitto subito...se avete consigli e critiche da farmi, io le accetto ben volentieri: sono all'inizio ed è bene sapere dove si sbaglia e come sia possibile migliorare. Il mio sito-portfolio è http://www.brutalgraph-x.com

enrico - 21-11-2002 at 21:48

Penso che il fatto che ci siano poche presenze all'interno del forum sia anche determinato dalla difficoltà di porre delle domande chiare e precise.
Infatti non è molto semplice farlo,anche perchè non abbiamo un'esperienza sul campo.
Non sappiamo quali siano le reali difficoltà che s'incontrano nel nostro futuro lavoro...
Voglio chiedere a Carlo se potrebbe darmi qualche link della Fura des Baus; ho assistito ad una loro performance ad un Teknival in Francia nel 1997,ed ero rimasto molto colpito dalla loro arte.
Tra l'altro per chi interessa indico un sito d'informazione sui Rave e Teknival http//www.olstadsound.com

enrico - 21-11-2002 at 21:54

Adesso dovrebbe essere giusto
http://www.olstadsound.com

gran bel gioco in flash

carlo - 21-11-2002 at 23:35

Quota:
Originariamente scritto da enrico
Penso che il fatto che ci siano poche presenze all'interno del forum sia anche determinato dalla difficoltà di porre delle domande chiare e precise.

>>>
affrontare queste difficoltà
fa parte del gioco<<<


Infatti non è molto semplice farlo,anche perchè non abbiamo un'esperienza sul campo.
Non sappiamo quali siano le reali difficoltà che s'incontrano nel nostro futuro lavoro...

Voglio chiedere a Carlo se potrebbe darmi qualche link della Fura des Baus; ho assistito ad una loro performance ad un Teknival in Francia nel 1997,ed ero rimasto molto colpito dalla loro arte.
Tra l'altro per chi interessa indico un sito d'informazione sui Rave e Teknival http//www.olstadsound.com


ecco il link
http://www.lafura.com/entrada/index2.htm
buon divertimento
è un gran bel gioco in flash

eccellente

carlo - 21-11-2002 at 23:37

Quota:
Originariamente scritto da Emanuele T.
è stata data la possibilità di inserire un link a delle proprie pagine web, quindi ne approfitto subito...se avete consigli e critiche da farmi, io le accetto ben volentieri: sono all'inizio ed è bene sapere dove si sbaglia e come sia possibile migliorare. Il mio sito-portfolio è http://www.brutalgraph-x.com


è un bel lavoro
dal punto di vista grafico
c'è poco progetto di "drammaturgia interattiva"
ovvero non hai concepito una strategia del percorso
ma mi sembra anche evidente, e lo dici chiaramente, che è un portfolio e non un sito nel seno proprio del termine

eccellente comunque

Rossanino F - 26-11-2002 at 11:00

Questa è la prima volta che scrivo nel forum è sinceramente sono un po spaesato perchè non ho molta confidenza con questi luoghi. Quest'anno purtroppo ho incominciato tardi le lezioni per problemi di lavoro, perciò per ora ho solo assistito a due lezioni. Ho ancora le idee confuse perciò spero che le altre lezioni possano farmi capire il vero scopo della materia che purtroppo non ho ancora appreso.. a presto..

occhio a non scivolare dentro la piega

carlo - 26-11-2002 at 12:09

Quota:
Originariamente scritto da Rossanino F
Questa è la prima volta che scrivo nel forum è sinceramente sono un po spaesato perchè non ho molta confidenza con questi luoghi.


>>> già il fatto che tu le definisca luoghi
è un punto di partenza
non trovi?
per altri sono solo "macchine"
<<<

Quest'anno purtroppo ho incominciato tardi le lezioni per problemi di lavoro, perciò per ora ho solo assistito a due lezioni. Ho ancora le idee confuse perciò spero che le altre lezioni possano farmi capire il vero scopo della materia che purtroppo non ho ancora appreso.. a presto..


attento a non scivolare nella piega (della tua coscienza) dove si sta rintanati e pieni di alibi
e non giocarti la carta del "ripetente"
mettiti in gioco
proietta qui quello che cerchi nel digitale
gloria e denari?
ok
ma come?
qui si tratta d'inventare forme e nuove relazioni attraverso le reti

il 2 ne parliamo
e il 3 c'è l'evento con giugiaro, boglione (robedikappa) e me
lo sapevate?

ciao

ciao a tutti!

matte - 26-11-2002 at 16:41

Vorrei avere maggiori informazioni sull'evento del 3 dicembre . grazie

Evento

erre - 26-11-2002 at 16:46

Scritto da Carlo: «il 3 c'è l'evento con giugiaro, boglione (robedikappa) e me lo sapevate?»

No, io non ne sapevo nulla non so se perché ho perso l'ultima lezione (incidente in vespa!) o perché non lo so e basta: di che evento si tratta?
Sembra interessante anche se mi sfugge un elemento: che ruolo svolge questo Boglione in "robedikappa"?


Vorrei fare una domanda alla quale sarebbe bello rispondessero tutti, ovviamente anche Carlo e Mirko, o almeno molti (sennò che gusto c'é?): mi piacerebbe sapere il rapporto che avete con l'e-mail, quanto la usate, quante volte al giorno la controllate, da dove la controllate/scrivete, con chi corrispondete di solito (amici, parenti, x lavoro...), dove, quando e perché l'avete presa/e e quant'altro riteniate importante per chiarire il vostro rapporto con la posta elettronica.

La logica vorrebbe che cominciassi io per dare il buon esempio ma non vorrei influenzare nessuno, quindi... non comincerò io!

Il perché della domanda é presto detto: penso che sia un aspetto più che fondamentale del nostro rapporto col "cyberspazio" (una parola che, confesso, mi mette un po' di timore), sbaglio? e che si sta diffondendo sempre di più dando anche origine a nuove "grammatiche". Un po' come per gli sms... E poi potrebbe essere un modo, per chi ha timore ad entrare qua, per rompere un po' il ghiaccio parlando di qualcosa che si conosce e che forse é più vicino agli argomenti che trattiamo di quanto si immagini.

Rossanino F - 27-11-2002 at 14:16

Il tema d'esame che ha proposto Perata é molto interessante. Posso quasi dire che mi ha rubato l'idea. Sarebbe interessante proporre una nuova interfaccia grafica di qualsiasi genere. In questo momento non mi vengono altre idee ma col tempo...

Rossanino F - 27-11-2002 at 14:31

La domanda che ha proposto Erre é molto interessante. Rispondergli per me é molto difficile poiché mi sono allacciato a Internet da pochi mesi e la maggior parte dei miei amici non sanno ancora niente di questo. Per ora, a parte le pubblicità noiosissime che mi arrivano continuamente, ho ricevuto soltanto due e-mail e ricordo che la prima volta che la ricevetti ero molto contento. Ora purtroppo devo scappare perché non mi sono accorto ma il tempo passa veloce. Alla prossimo occasione continuerò la discussione. Colgo l'occasione per mettere il mio indirizzo
Gnicco3@inwind.it
così magari qualcuno mi scrive...

Rossanino F - 27-11-2002 at 14:34

La domanda che ha proposto Erre é molto interessante. Rispondergli per me é molto difficile poiché mi sono allacciato a Internet da pochi mesi e la maggior parte dei miei amici non sanno ancora niente di questo. Per ora, a parte le pubblicità noiosissime che mi arrivano continuamente, ho ricevuto soltanto due e-mail e ricordo che la prima volta che la ricevetti ero molto contento. Ora purtroppo devo scappare perché non mi sono accorto ma il tempo passa veloce. Alla prossimo occasione continuerò la discussione. Colgo l'occasione per mettere il mio indirizzo
Gnicco3@inwind.it
così magari qualcuno mi scrive...

Mail

Perata - 27-11-2002 at 16:44

Volevo Rispondere alla domanda proposta da erre, riguardo l'uso della mail;
Personalmente ho sempre usato molto poco la posta elettronica, ma ultimamente, per vari motivi ne ho scoperto la comodità!
Il motivo principale è che mia cugina è partita a fine settembre per Vienna (Erasmus), e la mail è stata ed è un ottimo mezzo di comunicazione.
Ultimamente ho scoperto la sua utilità per ricevere informazioni iscrivendomi a vari siti o portali; é vero che la maggior parte delle volte si ricevono valanghe di pubblicità ma rovistando bene si trovano anche cose interessanti!
La cosa ideale sarebbe la possibilità di avere più spazio , ma sono fiducioso, qualche cervellone americano troverà il modo per permettere di inviare 1giga di roba alla volta!!!!!


accrodo disaccordo

Livius - 28-11-2002 at 15:48

Buongiorno,
Mi fa molto piacere incontrare un forum nel quale si discuta così liberamente di "cultura digitale". Allo IED pare sia piuttosto uso comune discutere formati d'esportazione di Cult o di dischiarazioni Action Script piuttosto che di “cultura”.

Quando ho cominciato a insegnare allo IED mi aspettavo un consesso di poeti, creativi, un po’ filosofi drappeggiati in toga intenti a chiedersi il valore semantico del cerchio, la sintassi del colore blu, la danza dell’interazione, il senso della rete. Insomma dei designer pronti a rivoltare il mondo quale è. Invece mi sono trovato spesso in mezzo a esperti in tuta blu del rendering, poeti del wireframe, impegnati a fraseggiare in Perl, CGI, Flash.

Ho letto la proposta di corso di Carlo (la mia strada si è incrociata con la sua più volte senza mai far sosta) e mi rallegro di poter dire che non sono daccordo. Non sono daccordo con gli argomenti, non sono daccordo con l’approccio... e mi dico finalmente! Carlo è finalmente un insegnate col quale si può cominciare ad essere designer, col quale poter discutere accettando provocazioni, proponendo strade altrenative insomma non trovandosi necessariamente daccordo. Ecco un corso dove si può discutere, avere il privilegio di smontare, riproporre, confrontarsi. Che puoi dire al docente di Perl quando affema che (MAIL,"|/bin/sendmail -f$in{'08.e-mail'} form\@ciccio.com"); è il comando per inviare una mail? Ci credi e basta, un ipse dixit del terzo millennio al quale poco importa della tua opinione. E invece qui si parla, si discute si fa poesia. Un privilego una possibilità da sfruttare fino in fondo. E allora dico, raccogliamo la sfida.

Una sola notarella alla fine. Forse farebbe bene anche ai docenti essere coinvolti in queste discussioni.

PS. forse avrei fatto bene a chiedere il permesso di partecipare alla discussione ma giacché passavo... Se è riservata tolgo il disturbo.


Salve.

iome - 28-11-2002 at 23:43

Ok. Finalmente esco dall'ombra. Giunti a metà corso, ho deciso di farmi sentire. Noterete il mio nome fittizio, così come la mail, scelti non per un motivo particolare ma per godere di quel gran vantaggio che ti offre un nickname: ANONIMITA'.
Questa volta "LA RETE DEGLI SGUARDI" dovrà chiudere un occhio.
Cominciamo.
Finora si è parlato di tutto un pò, forse è il momento di trovare un argomento, no? Non è così che dovrebbe andare avanti un Forum? Uno propone un argomento e qualcun'altro risponde.
Forse però questa volta l'argomento non serve, visto che l'uso di questa parte del sito è quasi imposto dal docente, l'importante è sapere e far sapere di essere stati qui, così da tenersi buoni il prof.
Non nota, o vuole notare nessuno, come la maggior parte degli interventi manca totalmente di consistenza? Sono realmente messi lì giusto per occupare spazio e per dare la possibilità a qualcun'altro di farsi vivo.
Sfido tutti quelli registrati a dire che finito il corso interverranno ancora. Forse uno o due, vedendo come procedono le lezioni.
O forse mi sbaglio e questo Forum è realmente un qualche genere di superlaboratorio dove tutti NOI pseudocreativi possiamo fingere di creare ed interagire.
Con questo non intendo smontare tutto il vostro sforzo di tenere in vita queste pagine, forse però bisognerebbe dargli un titolo diverso, tipo: FREEIDEAS o FREELINKS.
Non sono forse le cose più gustose che si trovano on-line, e quindi anche qui?
ACCETTATE LE PUNTUALIZZAZIONI, tanto qui tutto c'è e non c'è.

Rossanino F - 29-11-2002 at 09:57

Volevo continuare il discorso sulla mail interrotto la volta scorsa. mi ero fermato al punto in cui dicevo che la prima volta che ricevetti una e-mail ero veramente contento. Sopratutto per il fatto che io personalmente avevo solo visto farlo dai miei compagni, che si davano un gran da fare a scambiarsi indirizzi e a spedirsi messaggi. In quei momenti mi sentivo totalmente tagliato fuori dal mondo, poiché loro, se volevano, si potevano scambiare informazioni con una comodità pazzesca, mentre io dovevo, se volevo contattarli, usare il telefono. Quindi, quando ricevetti la prima, mi sentivo felicissimo poiché anch'io ero entrato a far parte di questa nuova comunità. Purtroppo essendomi trasferito a Torino, non ho avuto la possibilità di sfruttare al meglio la rete, poiché nell'alloggio dove vivo, manca la linea telefonica; però alla prima occasione che mi capita cerco di catapultarmi in Mediateca per navigare e magari rispondere a qualche mail..

....il testo su internet....

manuela_pedrotto - 29-11-2002 at 11:39

Eccomi qua, per la prima volta in un forum....

Ho "trovato" un sito a mio parere abbastanza interessante, che tratta un convegno interamente virtuale, finito in primavera riguardante l'impatto di internet sul testo scritto (text-e.org).

Mi hanno colpito due argomenti:

1) L'intervista a Bruno Patino, secondo il quale con internet si é creato un nuovo media senza che nascesse un nuovo linguaggio. Sempre secondo lui molti giornali hanno considerato internet come un mezzo supplementare di distribuzione.

2) Le considerazioni di Umberto Eco : "Tutta la storia della cultura é stata una predisposizione di filtri. La cultura trasmette memoria, ma non tutta, perché viene filtrata, bene o male é ancora un altro discorso....Se non altro ciò che ci permette di interagire socialmente é che abbiamo avuto tutti più o meno gli stessi filtri.
Con il web ciascuno di noi é nella situazione di dover filtrare da solo un'informazione talmente insostenibile che se non viene filtrata non può essere assorbita, ma viene filtrata casualmente....

Avrei piacere di saperne di più o comunque confrontare le opinioni di altri su quest' argomento..
ciao



cultura è passione

Perata - 30-11-2002 at 21:31

Sono le 21.53 ed ho appena letto ciò che ha scritto la new entry “Livius” e devo dire che sono quasi d’accordo con lui, ora spiego perché: lo scorso anno ho seguito un corso di grafica con Livio (per chi non l’avesse capito è Livio Milanesio, quello che all’inizio aveva i capelli ricci sul lungo senza pizzo, poi è andato a New York ed è tornato rasato e con il pizzone lungo, stiloso!!!)comunque ho seguito il corso nel quale mi aspettavo di passare 30 ore a “smanettare” in internet per cercare di capire i significati di siti e portali in genere(non che la cosa non mi interessasse), ma il tutto si è rivelato a mio parere più interessante; abbiamo cercato di uscire da quelli che sono i canoni dell’ambiente grafico o “creativo” ovvero i giga, i pixel , la risoluzione e il rendering, per cercare di capire cosa vuol dire veramente “CREATIVITA’” e personalmente sono arrivato alla conclusione che creatività vuol dire PASSIONE.
Per me questo è il secondo anno di IED e mi stò accorgendo di una cosa: c’è a mio parere molta gente che si è iscritta perché fa molto figo dire che “vai allo IED”, in effetti è cosi (anzi in alcuni casi aiuta anche con le ragazze) ma dopo un po’ ti deve sorgere la domanda: “ma a me piace veramente questo mestiere e questo futuro?” sorge il pensiero di passare tutta la tua vita davanti ad uno schermo con gli occhi rossi perché non riesci a fare una booleana, ed è li che secondo me devi dire: “no cazzo, io non voglio fare questa vita, il creativo non è questo, questo è Pino il sistemista, non il creativo”; ovviamente le ore davanti allo schermo saranno inevitabili, ma saranno sicuramente più proficue quelle in cui si staccherà la spina, magari per andare a fare due passi due pedalate, piuttosto che andare ad una mostra, al cinema o ad un rave; ma sono convinto che se si è veramente appassionati, saranno quelli i momenti in cui verranno fuori le idee più belle, perché saranno spinti dalla passione e non dalla moda.
Il “quasi” che ho messo all’inizio della pappardella stà nel fatto che secondo me in alcuni casi, sia per quanto riguarda lo IED, ma in molti casi in generale nel mondo della scuola e del lavoro, si tenda ad esagerare nell’ esternare troppa cultura e saccenza rischiando di cadere nel pesante e nel “cultura a tutti i costi” ma questo è probabilmente frutto di 5 pesantissimi anni di liceo passati a sentire il prof di lettere che dispensava paroloni e saggi letterari tutti i santi i giorni, ma è un’impressione che, per quanto riguarda lo IED, mi stà nascendo soprattutto in quest’ultimo periodo, ma visto che per adesso è solo un impressione, la sfumerò qui, al massimo vi farò sapere più in là se cambierò idea!
Fatemi sapere cosa ne pensate

mail

mirko - 1-12-2002 at 11:28



dati abbastanza aggiornati sull'uso dei protocolli di rete
dicono che la mail e' il protocollo + utilizzato in assoluto, il livello di utilizzo arriva quasi al 100% degli utenti web
siamo quindi vicini alla saturazione
il perche' sicuramente sta nella semplicita' d'uso dello strumento mail
in confronto alla potenzialita' enorme di contatto che dischiude
x certi versi assomiglia all'sms
con la piccola differenza di un maggiore scoglio tecnologico
dato dal medium pc (meno nelle grazie rispetto al cellulare)


il nuovo paradigma

carlo - 1-12-2002 at 15:36

Quota:
Originariamente scritto da Livius
Buongiorno,
Mi fa molto piacere incontrare un forum nel quale si discuta così liberamente di "cultura digitale".
(...)

evviva,
ma si tratta ora di iniziare a togliere le virgolette.
se siamo d'accordo che il digitale abbia posto in campo un nuovo paradigma: una nuova chiave di violino davanti al pentagramma evolutivo...

non esagero
<<<


Ho letto la proposta di corso di Carlo (la mia strada si è incrociata con la sua più volte senza mai far sosta) e mi rallegro di poter dire che non sono daccordo. Non sono daccordo con gli argomenti, non sono daccordo con l’approccio... e mi dico finalmente!
(...)

ok, credo il modo migliore x procedere nella dialettica che è alla base dell'apprendimento
sia quello d'individuare i punti di crisi: le contraddizioni che disseminaiamo nel percorso teorico.
sarebbe opportuno individuarle con precisione però.

Perchè non c'incontriamo?
allo IED lunedi 2 pomeriggio?
sono lì dalle 15,30 alle 17,30
0 il 3 prima dell'incontro delle 18 con giugiaro e boglione?
<<<

qui si parla, si discute si fa poesia. Un privilego una possibilità da sfruttare fino in fondo. E allora dico, raccogliamo la sfida.
(...)

poesia non direi
comunque grazie del complimento
<<<

farebbe bene anche ai docenti essere coinvolti in queste discussioni.


sono d'accordo
sarebbe interessante fissare una riunione plenaria dei docenti
almeno
e poi si vede
<<<


PS. forse avrei fatto bene a chiedere il permesso di partecipare alla discussione ma giacché passavo... Se è riservata tolgo il disturbo.

no anzi va bene
l'importante è farlo con stile
senza fare casino
il tuo contributo è prezioso
e scusami x il ritardo alla risposta
sono in viaggio continuo

enrico - 1-12-2002 at 22:44

Era da un po' di tempo che non venivo nel forum, ed ho notato con molto stupore l'aumento di partecipanti(anche esterni, cosa che non mi aspettavo.)
Come prima cosa sono d'accordo con Livius , anche io credevo che l'ambiente fosse molto più artistico-filosofico che tecnico-sistemista, come una specie di accademia delle Belle Arti Digitali......
Invece pochi sono così oppure lo sono in molti e non li conosco ancora.
Allo stesso modo sono d'accordo con Perata, avendo anche io passsato la crisi della scelta di fare questa scuola,era successo subito dopo la fine dello scorso anno; mi chiedevo perchè mai avessimo dovuto fare quelle terribili e noiose lezioni con Cinti,conclusesi poi in un esamucolo dal quale non sarebbe stato possibile a nessuno estrarre un giudizio.
Oppure le lezioni di Geometria l'anno scorso ,primo semester.
Come quest'anno che mi chiedo se dieci lezioni possano bastare a comprendere un software complesso come 3DMAX,oppure Flash,ed allo stesso modo ,come in dieci lezioni sia possibile formulare domande indispensabili per la comprensione del software e del lavoro.
Cambiando discorso credo che lezioni come quelle di Carlo,Livius,Cristina ci siano di grande aiuto anche solo per scrollarci di dosso tutti gli anni dell'imputridimento liceale e scolastico ed aprire nuove porte, incontrare nuove strade......

Come ultima cosa voglio aggiungere un info: L'INVASIONE DEI MUTOIDI. Forse tutti lo sanno, forse pochi, che a Torino si sta allestendo la Macchina delTempo costruita dai MutoidWasteCompany.
Meccanici dell'arte producono usando ciò che la gente butta via per esprimere e rendere evidente che nulla si crea e nulla si distrugge.
Vogliono creare questa macchina ed immergere lo spettatore in un movimento da passato a futuro e viceversa con l'ausilio di suoni e proiezioni.
Molto interessante direi e anche "DISTRATTO"come direbbe forse G.Vacis.

See you!!

enrico - 1-12-2002 at 22:54

Invece per rispondere ad Erre, l'e-mail la uso molto poco anche perchè non ho molti amici-amici con la posta elett.
La chat invece lo sempre odiata e non ho nessun interesse verso di essa se non quello di fare il cazz... con gli amici in un NetPub.
La posta elettronica mi serve esclusivamente per l' acquisto on line , lo scambio di informazioni a livello lavorativo.
Cosa che odio della posta elett. è il fatto che non è possibile gestire il continuo flusso di spot che piove dentro la casella e-mail. Qualcuno suggerisce qualcosa?
ciao,ciao

In media stat virtus

Livius - 2-12-2002 at 16:32

Un mio maestro un giorno mi raccontò come cacciatori del Caucaso avessero sviluppato una capacità di mediatare simile allo yoga per una semplice ragione pratica. Le montagne del Caucaso non offrono alcun riparo per chi voglia organizzare un’imboscata. L’unico modo per diventare invisibili era l’assoluta immobilità. E per stare asolutamente immobili è necessario inventarsi un modo per mantenere un assoluto controllo. La morale della parabola è che specializzazione può essere una strada per trovare qualcosa di grande. Un grande flashmaster può essere un maestro. Un profondo programmatore ha la stessa profondità di un filosofo. Ci vuole costanza e attenzione. Io ho scelto un’altra strada ed è quella che propongo: un atteggiamento estensivo più che intensivo. La mia formazione eterogenea grafica-teatro-cinema d’animazione- design rivela una attitudine nomade. In entrambi i casi si impara con la costanza e l’attenzione. Insomma con lo sviluppo dell’organo della sensbilità un action script o due pedalate (come dice Perata nel post qui sopra) possono avere lo stesso valore. Non esiste un metodo migliore esiste solo l’attenzione.
Ps. I cacciatori del caucaso erano anche nomadi.

info

mirko - 3-12-2002 at 10:07

ecco alcune info bibliografiche di cui dicutevo ieri a lezione con qualcuno di cui (scusami) nn ricordo il nome:

sull'interfaccia e l'infodesign:

The art of human-computer interface design / edited by Brenda Laurel
Reading [etc.] : Addison-Wesley, c1990

e' un tomone in inglese, lo so, e' pure datato, perche' e' di 12anni fa, pero' e' anche una raccolta di saggi di diverse autorita' del settore
(penso allo xerox parc, al mondo apple, etc etc)
e' davvero illuminante.

lo trovate alla biblioteca di lettere e filosofia in v. verdi 17, oppure su amazon

altri testi che potrebbero interessarvi:

Alan Cooper, Il disagio tecnologico, Apogeo, MI, 1999

Steve Krug, Don't Make Me Think! Un approccio di buon senso all'usabilita' web, Hops libri, Mi, 2001

Giulio Lughi, Parole on line. Dall'ipertesto all'editoria multimediale, Guerini, Mi, 2001

Jakob Nielsen, Web Usability, Apogeo, MI, 2000

Lorenzo Taiuti, Corpi sognanti. l'arte nell'epoca delle tecnologie digitali, Feltrinelli,MI, 2001

Jeffrey Veen, Web design arte & scienza, Apogeo, MI, 2001

unduetre

Dr.Gonzo + - 3-12-2002 at 16:05

Ho visitato diversi siti di Europrix e mi sono chiesto, sotto quale aspetto sono stati giudicati i migliori: aspetto grafico, aspetto innovativo o la facilità di comprensione e utilizzo.
I siti ke vi consiglio sono:
http://www.kharon4a.com
http://www.feestje.nl
http://www.nanoreisen.de

cosa mi interessa?

Perata - 3-12-2002 at 19:19

Purtroppo adesso non ho molto tempo per scrivere, ma volevo raccogliere la proposta fatta da Carlo lunedi a lezione con la quale chiedeva di approfittare del forum per indirizzarlo maggiormente ai nostri interessi; ecco personalmente non ho ancora capito cosa mi cattura maggiormente tra produzioni audio-video, mondo 3d, e mondo web etc. Adesso come adesso mi affascinano tutti queti mondi e tutte queste culture e non mi azzarderei a sottolinearne una in particolare, quindi sono pronto ad accettare ogni input che verrà mandato durante le lezioni future. Comunque sono convinto che, ovviamente con maggior fatica, ci si possa appassionare a tutti questi mondi, anche perchè li trovo fortemente legati l'uno all'altro, ovviamente c'è da considerare la barriera tecnica, cioè i software etc, ma non la vedo una barriera insormontabile!

Emanuele T. - 3-12-2002 at 19:54

Mi affascinano le videoproiezioni.
Mi spiego meglio; mi incuriosisce il rapporto che c’è tra immagini e musica, come la percezione di un oggetto cambi a seconda del sottofondo che udiamo.
Quanti di voi avranno notato la differenza tra un sito con una parte musicale e uno totalmente muto?
Sarebbe uno studio da approfondire.

Libri di Mirko

Livius - 4-12-2002 at 08:16

Parlando di libri utili mi permetto di aggiungere alcune perle (cliccate sul nome per vedere le info):

Interface Culture: How New Technology...

The Social Life of Information

The Art of Looking Sideways




fra - 4-12-2002 at 13:03

sono riuscita a intedere una parte della cultura digitare: ho collocato nella mia mente un concetto,
ora sono libera di poterlo analizzare, smontare, esiliare... insomma posso farne l'uso che più mi garba. Non ho imparato però ancora niente dalla cultura digitale, ci sono troppo "in mezzo". Tra lezioni di maya, compositing, flash, design e arte...
troppi inputs: lo so che bisogna interagire, essere presenti, trasformare ed elaborare, comunicare, fruire, dare un giudizio, e via dicendo...
solo che ho voglia di fare due passi nel mondo "reale"... vado a portare fuori il mio cane, mi fumo una sigaretta, e cazzeggio un po'.
LA MIA DOMANDA E' : PUO' ASPETTARE IL VIRTUALE? O DEVO COSTRUIRE LA MIA VITA IN SUA FUNZIONE?

moscazezze - 4-12-2002 at 13:14

Finalmente, con estrema insofferenza e grande disappunto, sono costretta mio malgrado ad intervenire in questo forum.Già, costretta é la parola esatta, visto che alla legittima domanda "su cosa verterà l'esame?"qualcuno ha ricevuto la risposta: "il forum é il tuo esame, se non vai sul forum sei fuori."
E allora visto che qualcosa bisogna dire, diciamolo. E visto che il docente é un individuo di così ampie vedute, certo non s'offenderà né tantomeno si vendicherà all'esame, anzi, prenderà questo intervento semplicemente come una modesta opinione, o piuttosto come lo sfogo di uno studente frustrato.
Nella lezione di oggi, per altro la prima che mi abbia lasciato qualcosa oltre alla sensazione di parlare di tutto e niente, si è parlato della virtuosa capacità del docente di tenere lezioni tanto intelligenti e stupefacenti da lasciare a bocca aperta....allora io mi chiedo: perché con un programma così interessante e ben strutturato come quello che ci è stato venduto all'inizio delle lezioni, non si può affrontare ed analizzare quello piuttosto che commentare gli interventi di persone che, più o meno obbligate, hanno qualcosa da dire???La lezione è in aula,non sul forum, che per altro se non ci fosse stato reso così ostico proprio dal docente, potrebbe essere davvero un mezzo interessante per confrontarsi.Ma questo confronto deve essere una cosa in più per chi ne sente la necessità, non un obbligo o un ricatto morale, e soprattutto un'integrazione alla lezione, e non la lezione che diventa aria fritta perchè le richieste, le domande e le opinioni devono obbligatoriamente essere espresse sul forum.L'interazione è prima di tutto umana e pertanto dovrebbe avvenire in aula e non qui.

mirko - 4-12-2002 at 13:19

un esempio di come il virtuale arricchisca in modo non invasivo e pervasivo,
senza pretendere una eccessiva attenzione
o impegno:

mi collego a questo forum e scopro 3libri3
segnalati da livius
che non conoscevo e che mi sembrano davvero interessanti
(grazie)

alla lezione di lunedi'
ho detto talvolta cose che mi sono reso conto che non erano anche nel vostro background (penso al weblog, a nielsen, etc)
del resto se uno di voi avesse parlato di 3d io avrei capito mezza parola:)
dovevamo soltanto sincronizzarci, possiamo farlo qui sopra se ritenete che sia di vostro interesse approfondire alcuni di quegli spunti
vi lascio anche la mail

mirko@nousab.org

A proposito degli argomenti trattati in classe...

Barbara82 - 4-12-2002 at 13:32

Salve a tutti,

è la prima volta che riesco a postare qui ^^;;. Spero di riuscire a muovermi al meglio, anche se in passato mi è stato difficile causa l'ampiezza degli argomenti trattati in questo forum.

Vengo al dunque. Oggi in classe Carlo ti ho posto alcune domande sul funzionamento di questo forum e riguardo alcune problematiche che alcuni di noi (non so quanti per la precisione) incontrano nel poterlo seguire. Comprendo il fatto che sia utile avere questo spazio per poter affrontare argomenti ecc. ma sono rimasta un po' delusa da alcune risposte che mi hai dato in merito al fatto che alcuni di noi non riuscissero a seguirlo per problematiche varie, chi ad esempio non riesce ad avere una connessione a casa, chi non ha tempo per seguirlo frequentemente causa impegni scolastici......insomma, molte volte capita che io (e altri, che spero si faranno sentire in proposito anche loro) non riesca a seguire la lezione suddetta perchè è stata "precedentemente "trattata sul forum o durante altri eventi che "causa forze maggiori (vedi l'ultimo incontro al quale gli studenti di 2 non potevano partecipare) e mi trovi persa durante i discorsi fatti in classe, che finiscono con il perdere interesse. Da parte tua dici giustamente che non bisogna "fossilizzarsi" sui vecchi canoni dell'apprendimento scolastico, ma come studente IED (e perdona se il discorso suona alquanto materialistico) mi ritrovo a pagare una quota scolastica non certo da poco seguendo delle lezioni che finisco con il ritrovare "inutili" perchè per i motivi sopracitati non riesco a seguire e che finiscono purtroppo per essere due ore "buttare via". Preferirei di gran lunga (questo però è un mio punto di vista) trattare direttamente gli argomenti del programma in classe e poi caso mai approfondirli sul forum e non viceversa. Penso che così sarebbe meno dispersivo per tutti, visto che non tutti possono permettersi di avere una connessione fissa e seguire assiduamente il forum, oltre che cè gente che ,come la sottoscritta, non abita a Torino e magari torna a casa dopo le lezioni a orari impossibili.
Gradirei riprendere questo discorso in classe lunedì, anche perchè purtroppo per iscritto è sempre difficile esprimersi correttamente.

Ti ringrazio per l'attenzione e spero vivamente di non essere stata troppo critica.

Grazie a tutti,

Barbara
2 classe Digital
IED Torino

solo 3 parole

carlo - 4-12-2002 at 16:30

Quota:
Originariamente scritto da Barbara82
(...)
ti ho posto alcune domande sul funzionamento di questo forum e riguardo alcune problematiche che alcuni di noi (non so quanti per la precisione) incontrano nel poterlo seguire. Comprendo il fatto che sia utile avere questo spazio per poter affrontare argomenti ecc. ma sono rimasta un po' delusa da alcune risposte che mi hai dato
(...)

prima di tutto benvenuta nel forum
il fatto stesso che tu l'abbia fatto crea una condizione diversa e qualificata
rispetto al lassismo che a volte prende
chi lo snobba

se insisto c'è un motivo:
cultura digitale è SHARING
sater condividere/fare rete
condividere ad esempio
le risposte che do' a te
e che qui, nel forum,valgono per tutti
così come le tue proposte e le tue perplessità
e rimangono
lasciano traccia
un fatto sostanziale ( e che trova luogo fuori delle ore di lezione!!!)
che può permettere di ricostruire il percorso d'apprendimento

al punto, precisiamo:
abituarsi a trovare le connessioni alla rete
è decisivo così come una volta servivano matite, compassi,quaderni e gomme
almeno nel mio corso

ciò non significa doversi comprare (come allora) lo strumento ma trovare il modo x usarlo ogni tanto
...casa di amici...internet cafe... mediatecaIED etc

chiuso.
<<<

Da parte tua dici giustamente che non bisogna "fossilizzarsi" sui vecchi canoni dell'apprendimento scolastico, ma come studente IED (e perdona se il discorso suona alquanto materialistico) mi ritrovo a pagare una quota scolastica non certo da poco seguendo delle lezioni che finisco con il ritrovare "inutili" perchè per i motivi sopracitati non riesco a seguire e che finiscono purtroppo per essere due ore "buttare via".

>>> stai pensando veramente questo del nostro corso?
<<<

Preferirei di gran lunga (questo però è un mio punto di vista) trattare direttamente gli argomenti del programma in classe e poi caso mai approfondirli sul forum e non viceversa.
(...)
ma non è quello che cerco di fare?
solo in qualche caso faccio rifereimnto a cosa che sono esclusivamente nel forum
e in quel caso, almeno le altre volte,
le ho lette
<<<


Gradirei riprendere questo discorso in classe lunedì, anche perchè purtroppo per iscritto è sempre difficile esprimersi correttamente.

>>> hai ragione
bisogna mixare gli interventi qui con quelli in aula,
il confronto dal vivo è sempre quello rivelatore
ma mixare i diversi piani di comunicazione
lo ripeto
è una buona palestra
<<<

Ti ringrazio per l'attenzione e spero vivamente di non essere stata troppo critica.

Grazie a tutti,

Barbara
2 classe Digital
IED Torino


no, va bene così
anche se t'è sfuggita qualcosina di poco chiaro
quel fatto delle lezioni "inutili" (grazie x le virgolette)...
ma tieni conto x me la reattività è un valore
saper reagire, criticare
ma allo stesso devi saper incassare
e renderti conto che se vuoi affrontare la cultura digitale devi metterti in gioco di +
investire sul tuo "sentire"...
m'aspetto quindi da te una riflessione appropriata sulle 3 parole di oggi...

aspetto
anche gli altri
l'esame è iniziato

fabrizio rumore - 4-12-2002 at 18:48

Emanuele T. ho visto il sito...bravo! belle grafiche carine anche le animazioni! bravo... ma perchè hai scritto i hate design?

l'esame è iniziato ma qualche migliaio di dubbi rimane: oggi io dicevo che l'isola virtuale di 8081 mi piace ma non ci vado mai... non mi rilassa, poi non permette interazione fra gli utenti... anzi, ho visto che nella spiaggia si possono fare i castelli, salvarli e vedere quelli degli altri... bello, ma è poca cosa... tu hai detto che non eri d'accordo ma
non ho capito perchè... è forse come uno di quegli stanzoni fuori dalle discoteche? è un posto di relax? ma non si diceva che era meglio fare due passi? ..o forse se lo spazio in rete viene usato anche per rilassarsi...?
poi ci scrivi per cortesia i titoli dei libri
che dobbiamo portare all'esame?
(Livius: passa, suggerisci, noi siam sotto esame!!! )


carlo, ma per calcolare i punti che prendiamo all'esame, visto che si fa sul forum, come fai?
forse c'è un punto per i link due per le gif tre per le domande furbe, quattro per le risposte furbe... VENTOTTO PER LA SMAU...
allora inserisco ancora qualche link e una gif... così mi prendo anche la lode e non se ne parla più!
il link sono:
1 barzellette,
2 un gruppo di miei amici ( S K A R A B A Z O O )
3 la bellezza migliorata da photoshop
4 un sito verso il quale và tutto il mio rispetto

http://www.pubblinet.com/humor/batt1.htm




http://www.skarabazoo.it/

http://bombonazo.com/

http://www.geocities.com/bras_77/pagc.html





cuorean.gif - 56kB

una piattaforma di cooperazione educativa

carlo - 4-12-2002 at 19:48

Quota:
Originariamente scritto da fabrizio rumore
(...)
l'esame è iniziato ma qualche migliaio di dubbi rimane: oggi io dicevo che l'isola virtuale di 8081 mi piace ma non ci vado mai (...)
tu hai detto che non eri d'accordo ma
non ho capito perchè... è forse come uno di quegli stanzoni fuori dalle discoteche?

>>> no
riconosco che c'è una buona genialità in 8081
ma dovrebbero evolvere la drammaturgia dell'interattività
intervenire di più sulle soluzioni dinamiche che stimolino l'utente ad esplorare
<<<

poi ci scrivi per cortesia i titoli dei libri
che dobbiamo portare all'esame?

eccoli, e anche dei link
Letture consigliate:

Carlo Infante, “Imparare giocando. L’interattività tra teatro e ipermedia”, Torino, Bollati Boringhieri, 2000

Sherryl Turkle, “La vita sullo schermo”, Milano, Apogeo 1996

Derrick De Kerckhove, “Brainframes. Mente,tecnologia,mercato”, Bologna, Baskerville 1993

Edgar Morin, “La testa ben fatta“, Milano, Cortina 2000

AA.VV., “Videoculture. Strategie dei linguaggi elettronici”, Napoli, Rai-Università di Napoli 1988


http://www.teatron.org/punto_vista_vita.html
http://www.teatron.org/corpielettro/corpi_elettroniche.html
http://www.teatron.org/impararegiocando
http://www.teatron.org/ade
http://www.trovarsinrete.org/scrittura.htm
http://www.ars-media.it/id3/html/Newtrends/start.html
<<<


carlo, ma per calcolare i punti che prendiamo all'esame, visto che si fa sul forum, come fai?

ok
ci si diverte
ma se vogliamo veramente intenderci chiedo di dimostrarmi la vostra capacità selettiva sulla base di una presa di posizione (basata sui vostri interessi) su alcune linee (facciamo 3) teoriche che trovate in apertura di questo forum
http://www.teatron.org/forum/viewthread.php?tid=80
e sul libricinoIED

e poi di usare questa piattaforma di cooperazione educativa (SI E' QUESTO IL FORUM!) per lasciare il vs feedback su ciò che vi dico

attendo le tue 3 parole



Emanuele T. - 5-12-2002 at 00:26

Non sono dello stesso punto di vista di Barbara.
Non è assolutamente vero che tutto ciò che va al di là dell’apprendimento becero di un software sia tempo perso, al contrario queste riflessioni su ciò che circonda il digitale sono “Cibo per la nostra Mente”. Dovremmo cercare di staccare la spina dal nostro background di scolari che apprendono lezioni di cui alla fine non rimane nulla. Il nostro sarà un lavoro Creativo e abbiamo bisogno di stimoli esterni per realizzare cose che colpiscano la gente, interrogandoci su che cosa possa avere effetto sulla percezione degli altri. Smettiamo di chiederci sempre “a cosa serve questo?…quale utilità ha quell’altro?”. Il nostro è un mondo astratto. Quindi cerchiamo di cogliere questi input esterni e capitalizziamo da queste esperienze.
Ricordiamoci la lezione di Testi, della morale che aveva il brano di Ovidio sullo scontro tra Minerva e Aracne…

3parole: astratto-ipnotico-surreale

thanxx 2 Rumore

Mi piacerebbe segnalare un CD, dato che oggi si è introdotto il discorso del legame che intercorre tra immagini e suoni:
“Selected Ambient Works 2” di Aphex Twin. Per saperne di più: http://aphextwin.nu/

Man.gif - 11kB

bene, esprimetevi in modo circostanziato

carlo - 5-12-2002 at 00:51

Quota:
Originariamente scritto da Emanuele T.
(...)
Smettiamo di chiederci sempre “a cosa serve questo?…quale utilità ha quell’altro?”. Il nostro è un mondo astratto. Quindi cerchiamo di cogliere questi input esterni e capitalizziamo da queste esperienze.

>>>
evviva
sta a ciascuno di noi trovare il modo x ricondirre a sè qualsia input esterno
il concetto di funzione è alla fine dei conti un dato relativo.

esprimetevi
in modo circostanziato però,
come sta facendo emanuele

individuate gli elementi che sto
mettendo in campo!
<<<

(...)

3parole: astratto-ipnotico-surreale


bene, ci siamo
inizia il gioco...

ci vediamo lunedì, vi aspetto nel forum

nel frattempo da domani sono all'università di bologna
http://www.teatron.org/forum/viewthread.php?tid=89

TaFaNo! - 5-12-2002 at 18:16

questo intervento per dire che trovo giusto ciò che dice EmanueleT. nel suo intervento...sul perchè tante persone si chiedano a cosa serve questo e a cosa serve quello...
se tutto venisse inventato per uno scopo e basta, lasciando quindi da parte il puro divertimento di fare e vedere determinate cose, lasciando da parte il lato puramente estetico delle cose, lasciando da parte le sensazioni che queste cose trasmettono aldilà dell'utilità....beh se tutto fosse creato solamente per dare un servizio non esisterebbe l'arte...e soprattutto quella digitale!
quanti siti stupendi a vedere non offrono nuove informazioni? però è sempre piacevole e stimolante vederli!!!

appropro volevo aggiungere una parola alle 3 già citate a lezione....freddi....tutti (o quasi) i video visti sono freddi, di un freddo però che a me piace...mi trasmettono ripetitività, freddezza, beh anche ipnosi....(assieme a interesse e stimoli)...un pò come la vita ai giorni nostri (casa-lavoro-sempre più relazioni fredde con gli altri-lavoro-casa-....)..ripetitiva!

aggiungo che mi piacerebbe vedere e analizzare più spesso opere digitali (dal video al web)....

musica-video-arte?
ven 6 dic clubtoclub http://www.clubtoclub.it
dal pomeriggio fondazione sandretto re rebaudengo alla mattina dopo!

adios!

Barbara82 - 5-12-2002 at 22:58

Allora....purtroppo credo di essermi proprio spiegata male! ^^;; La mia "critica" non andava certo all'Arte Digitale o all'Arte in generale, ma toccava altri argomenti, che comunque, per evitare equivoci, preferisco affrontare lunedì in classe (invitando cordialmente le altre persone che hanno riscontrato le stesse problematiche ad esprimere le proprie opinioni).

Riguardo alla risposta lasciata da Emanuele...si, sono perfettamente d'accordo con te sul nostro bisogno di avere stimoli esterni per alimentare la nostra creatività che , in quanto creativi, è il nostro pane quotidiano. Non ho mai affermato il contrario e mi dispiace che si sia capito questo dal mio precedente post, che appunto toccava tutt'altro genere di argomenti di origine pratica. Io stessa ho interessi che spaziano in varie sezioni, dai fumetti alla fotografia, dalla grafica web alla scrittura alla lettura...

Detto questo passo a dare la mia impressione sui video. Sono rimasta particolarmente colpita dal secondo....mi è sembrato alquanto "confuso"....ed è stato particolarmente difficile per me associarlo a qualche idea. Ora mi viene spontanea una domanda: si può definire nell'arte digitale il bello e il brutto? Anche se esistono dei canoni di partenza nell'arte il brutto e il bello trovo siano due punti puramente soggettivi. Nell'arte digitale (come ad esempio i videoclip visionati in classe) dove molte produzioni sono a livello puramente sperimentale, si può differenziare fra queste due cose? Oppure bisogna guardare lasciandosi trasportare solamente dalle sensazioni?

In fine lascio le mie tre parole:

arte digitale-primitivo-essenziale

(motiverò questa mia affermazione lunedì)

E aggiungo come Tafano il desiderio di analizzare più frequentemente le opere digitali...è un lato molto affascinate.

A presto!

interessi

enrico - 5-12-2002 at 23:05

Sicuramente sono molto interessato alla grafica digitale , l'animazione e al web.
Questo non vuol dire che io non sia disposto a fare altre attività sempre legate al digitale.
Un dubbio che ho è di come sarà possibile creare strade nuove , con quali mezzi ,con chi....La scuola mi aiuta ma a volte capita di perdersi un po'.
Purtroppo non c'ero all'ultima lezione ,ma credo che il forum sia un utile strumento anche perchè le ore di lezione a scuola sono troppo veloci e non c'è molto tempo per riflettere e ribattere cose sensate.
Invece nel forum è possibile continuare i discorsi e aumentare il livello di conoscenza . Il forum però può essere in alcuni casi un po' troppo dispersivo e molti discorsi tendono all'infinito.
...........
Carlo vorrei sapere meglio cosa dobbimo scrivere , che tipo d'impressioni ?(ero assente , se per te è un problema lo chiedo ai compagni)
3 parole??

ci risiamo

Perata - 6-12-2002 at 10:50

Salve a tutti, in questo intervento volevo parlare di due cose, la prima è un forte disappunto riguardo alla lezione di mercoledi, la seconda è un commento scaturito dalle proiezioni viste in aula.
Devo essere sincero, durante le prime lezioni ero molto perplesso sull'utilità finale del corso, ero convinto di essere nuovamente di fronte ad una completa inutilità come era già successo per molti corsi del primo anno, ma con il passare delle lezioni il mio interesse e la mia attenzione sono aumentate, come è aumentata anche la voglia di intervenire nel forum; ho iniziato a pensare che forse il tutto si poteva rivelare "nuovo", il docente iniziava a farci capire che una delle sue caratteristiche era quella di uscire dai vecchi e pesanti canoni della "scuola normale", basati sulla forte divisione tra le materie etc. Ma il tutto è completamente svanito a metà lezione circa di mercoledi scorso, quando Carlo ha pronunciato queste parole:" ho capito che per farvi leggere i libri che vi ho proposto in scaletta, ve li dovrò chiedere all'esame!!!!" all'improvviso mi è caduto addosso un macigno di dimensioni colossali, che mi ha completamente azzerato l'euforia e l'interesse e mi ha fatto esclamare: "ci risiamo, mi sembrava troppo bello"
Dopo cinque anni di liceo scientifico (con discreti profitti) ho imparato solamente una cosa: "che i professori sono tutti uguali, fanno la loro lezioncina, ti interrogano, ti mettono il voto e a fine mese ritirano la busta paga" non ho mai trovato un prof. che abbia mai cercato di uscire leggermente dagli schemi, e adesso che pensavo di averlo trovato ci ha obbligato (perché obbligato è la parola giusta) a leggere due libri, se non tre o quattro da portare all'esame; la cosa che mi fa più arrabbiare è che probabilmente io avrei letto il libro di Carlo perché lo ritenevo interessante, ma adesso che lo "DEVO" leggere sarà completamente diverso, mi risulterà sicuramente più pesante e probabilmente come tutti libri letti al liceo, il giorno dopo l'esame me li sarò completamente dimenticati!
La lettura di un libro deve scaturire dalla curiosità e dall'interesse, imponendola si cancellano entrambe.
E meno male che questa era la scuola della creatività!!!!!

Ora volevo semplicemente esprimere la mia opinione sulle proiezioni viste mercoledì; secondo il mio punto di vista il miglior modo per riuscire a captare i lavori visti era esclusivamente quello di guardarli ed ascoltarli senza provare a dare un senso alle immagini, lasciarle scorrere e lasciarle penetrare nel nostro cervello.
La stessa cosa bisognerebbe fare con i quadri, le sculture e le opere d'arte in genere, guardarle, ascoltarle e sentire cosa ti trasmettono, non cerchiamo di trovare a tutti costi un senso a tutto se no si rischia di cadere nel ridicolo e nel pesante.
La stessa parola ARTE non si sa bene cosa voglia dire, e ognuno può darle il senso che vuole: per me arte vuol dire libertà.

Giu - 6-12-2002 at 14:20

Ok.Ok. E' il mio primo intervento e siamo quasi alla fine del corso, però ho preferito aspettare e provare a fare un intervento abbastanza "corposo".

Assistendo alla lezione di mercoldì ho capito 2 cosa.
Uno, che quasi tutti eravamo ipnotizzati dal suono di ciò che guardavamo.
due, che quasi tutti non avevamo in mente 3 parole ma una frase. SENZA SENSO. Però alla fine anche un gran bel quadro non ha un senso, inteso come finalità fine a sè stessa. Se non far esprimere all'artista un qualcosa che faccia provare un qualcos'altro a qualcun'altro. No?
Ho inoltre avuto la netta sensazione che tutti cercano un qualcosa di più utile ed utilizzabile, con cui poter realmente interagire. Forse davvero questo IED non è un posto così pieno di artisti come si vuol far credere.

A proposito del fatto che tutti ci sentiamo "meglio" quando riconosciamo una musica in un sito c'è da dire che:
-la natura umana ha paura denuovo e dello straniero e
-abbiamo paura di lasciare il noto pre l'ignoto
quindi appena riconosciamo un qualcosa di famigliare ci sentiamo più predisposti ad accettarlo.

BISOGNA DIVAGARE.
Le specializzazioni sono inevitabili ma se sono tutto quello su cui ci si basa sono la morte. Quindi anche la così detta "CULTURA DIGITALE" deve essere vista come parte della CULTURA. Così come il cibo ed il sesso(come diceva Carlo).
Si sa che più uno cerca la soluzione ad un problema e più questa tarderà ad arrivare. Quindi anche l'ispirazione non va cercata ossessivamente in un posto preciso ma completamente altrove da dove si pensa potrebbe arrivare(come diceva il regista di mercoledì scorso).

Da qualche tempo sento solo dire che questa vita da DIGITAL DESIGNER è una galera. Niente svaghi solo lavoro e sudore.
Bhè, piuttosto cambio vita.
tenetevi le occhiaie se portano a parlare con un monitor e a strusciarsi con un mouse.
Con questo non intendo dire di non voler mai fare straordinari e che le grosse moli di lavoro mi spaventano, solo credo che se prese troppo seriamente non portino solo felicità. Anzi, non sarebbe una novità sentire di un qualcuno che scoppia per lo stress perchè troppo focalizzato.
NO GRAZIE.
Dico questo pur rimanendo convinto che le cose bisogna provare a farle mille e mille volte per farle prorpie.

Trovandomi a fare quest'intervento, e leggendo quelli fatti prima di me, ho notato che la cosa che più interessa è la DIVAGAZIONE e che le cose imposte danno sempre fastidio. Trovo utile leggere e condividere, però le cose imposte mi fanno proprio INCAZZARE.
Chiariamoci, con divagazione non intendo il CAZZEGGIO più sfrenato.
Propongo un LINK completamente diversi dal solito, non mitato alla grafica direttamente.
WWW.EXPEDIA.IT
Divertitevi.

Un link

erre - 6-12-2002 at 16:19

Con due amici ho iniziato a creare circa un anno fa un sito che fosse più che altro di contenuti.

Un po' stanchi di questi siti super grafici fino all'estremo, quasi da non capire nemmeno dove cliccare per spostarsi, abbiamo pensato di fare qualcosa che rappresentasse e perseguisse i nostri interessi con un aspetto grafico semplice ma anche piacevole (per intenderci non come il sito ceco che abbiamo visto a lezione!!!). Con un occhio alla leggerezza e un po' di questa ormai famigerata usabilità.

Forse c'è molta carne al fuoco ma che ci dobbiamo fare? Abbiamo tanti interessi, sarà mica colpa nostra!

Ho aspettato fino ad ora a comunicare qua l'indirizzo perchè lo stavamo rifacendo completamente: da oggi il sito è ufficialmente di nuovo online. Con grandi fatiche e notti insonni da parte nostra che abbiamo dovuto ritagliarci i tempi tra 10.000 impegni lavorativi, di studio, ecc.

Il sito è aperto alla collaborazione di chiunque abbia voglia, condivida i nostri interessi o abbia nuove proposte.

L'indirizzo è www.giocaforte.it.

Siamo in attesa di tutte le critiche che ci vorrete fare, anche se qualche nota positiva potrebbe farci comodo!

Logo_giocaforte.it.gif - 3kB

Barbara82 - 6-12-2002 at 23:31

Un commento al sito Giocaforte.it : l'ho trovato molto carino, personale, pulito graficamente...complimenti!

Questo è invece il mio sito,attualmente in ricostruzione (c'è su un layout che toglierò entro la fine del mese , anche perchè mi fa davvero schifo -.-, sto lavorando a quello nuovo!):

http://www.barbaracortili.net
http://www.barbaracortili.net/privet_drive/

Aspetto i vostri consigli!

Invece consiglio di dare un occhiata a questo sito che è pieno di templates freeware molto carini:

http://www.daydreamgraphics.com


sminare il forum

carlo - 7-12-2002 at 00:52

Quota:
Originariamente scritto da Perata
(...)
il tutto è completamente svanito a metà lezione circa di mercoledi scorso, quando Carlo ha pronunciato queste parole:" ho capito che per farvi leggere i libri che vi ho proposto in scaletta, ve li dovrò chiedere all'esame!!!!" all'improvviso mi è caduto addosso un macigno di dimensioni colossali, che mi ha completamente azzerato l'euforia e l'interesse e mi ha fatto esclamare: "ci risiamo, mi sembrava troppo bello"

>>>touchè
toccato
... hai centrato una mia debolezza
dietro quella sfuriata autoritaria c'era il mio malcontento x la poca disponibilità di molti degli studenti ad entrare nel forum e nel seguire alcune iniziative
e poi cercavo di rispondere a delle esplicite richieste bibliografiche...
detto questo
condivido la tua rivolta
ma alla fide dei conti ribadisco questo:
propongo quei due testi (il mio e quello di derrick, i titoli li trovate nel forum)
per chi non se la sente di elaborare pensiero nel forum e nel web (mi piacerebbe se alcuni di voi, in piccoli gruppi, max 4 x gruppo) potesse comporre dei semplici ipertesti in html su alcuni dei concetti e delle esperienze che metto in campo...
ne pareleremo meglio...




(...)
non ho mai trovato un prof. che abbia mai cercato di uscire leggermente dagli schemi, e adesso che pensavo di averlo trovato ci ha obbligato (perché obbligato è la parola giusta) a leggere due libri, se non tre o quattro da portare all'esame; la cosa che mi fa più arrabbiare è che probabilmente io avrei letto il libro di Carlo (...)
La lettura di un libro deve scaturire dalla curiosità e dall'interesse, imponendola si cancellano entrambe.
E meno male che questa era la scuola della creatività!!!!!

>>> hai ragione
è una cosa che sostengo con forza da sempre
leggere dev'essere piacere
ma, ripeto,
la scelta "obbligata" dei libri è rivolta solo verso chi non trova il modo per applicarsi nel forum e ancora meglio nel web
<<<


Ora volevo semplicemente esprimere la mia opinione sulle proiezioni viste mercoledì; secondo il mio punto di vista il miglior modo per riuscire a captare i lavori visti era esclusivamente quello di guardarli ed ascoltarli senza provare a dare un senso alle immagini, lasciarle scorrere e lasciarle penetrare nel nostro cervello.
La stessa cosa bisognerebbe fare con i quadri, le sculture e le opere d'arte in genere, guardarle, ascoltarle e sentire cosa ti trasmettono, non cerchiamo di trovare a tutti costi un senso a tutto se no si rischia di cadere nel ridicolo e nel pesante.
La stessa parola ARTE non si sa bene cosa voglia dire, e ognuno può darle il senso che vuole: per me arte vuol dire libertà.

qui
sbagli
non volevo che s'interpretasse ciò che s'era visto
ma che si creasse un gioco psicologico sul feedback interiore:
tirar fuori tre parole x definire stati d'animo
non ho mai voluto, lo detto tante volte,
analizzare l'"arte" (chiamiamola così, per intenderci)
ma rilevare le reazioni immediate
senza troppe interpretazioni

per finire
da una parte mi dispiace aver provocato la tua reazione
dall'altra la considero l'esplosione di una mina-punto critico
utile a tutto il nostro forum

ps. oggi l'ho letta davanti a una quarantina di studenti del DAMS di Bologna
per illustrare come un forum può far scoppiare delle contraddizioni
sminando l'area di discussione,
il nostro forum

salve a tutti!

ire - 7-12-2002 at 09:26

salve a tutti
finalmente faccio anch’io il mio timido ingresso in questa "giungla" di idee, considerazioni, ampi discorsi…

Devo ammettere che entrando nel forum mi sono trovata spaesata dai tanti argomenti e dal modo “ampio” in cui alcuni sono stati affrontati… ho faticato a capire il vero filo conduttore…

Non amo particolarmente espormi troppo e il far dipendere il voto dell’esame dall’intervento sul forum non lo trovo molto corretto… gli interventi dovrebbero essere naturali, e non forzati e indotti… non a tutti piace intervenire, ma questo non significa che non siano motivati o interessati!…

- Ma non voglio fare troppe critiche, non sono qui per questo -

Trovo molto interessante il forum come strumento di comunicazione e quindi cercherò di usarlo anch’io!
(al di là dell’esame e del voto! Hehe…) ;-)

Non ho potuto assistere alla lezione di mercoledì 4 ma da alcuni commenti ho capito che è stato interessante… che cosa è successo esattamente?
Che tipo di immagini sono state proiettate? Quale lo scopo?

Grazie a chi mi risponde!

Irene S. – Digital 3

alm@gesto - 7-12-2002 at 14:27

ohh è da un pò che nn posto... ho preferito dopo avere postato subito aspettare e vedere come si sarebbe strutturato sto forum...

tra l'altro noto con piacere che si è unito a noi livio!

anche io sono d'accordo con perata riguardo ai libri da leggere e in generale al suo intervento... e come un altro (nn so chi xkè su sto forum nn si vedono gli altri reply quando uno sta scrivendo... cambiarlo??) quando dice della cattiva uscita del "28 x lo smau"...
credo che sia stata una battutona che nn ho capito (sarà che in sto periodo nn sono in vena di battute) però RICORDO che c'è gente che si è fatta 3 giorni di fila al Virtuality e che l'ha trovato mooolto piu interessante del crash design dello smau, che chi c'è stato ha detto che l'ha deluso...

in questo mio momento di allegria e simpatia proporrei un bel 30 e lode agli studenti modello che hanno partecipato al virtuality...

per giustizia farei santi/martiri quei poveri (2) che sono andati allo smau, tra l'altro sempre peggio come fiera <- x sentito dire...

ciao!

dimenticavo...

alm@gesto - 7-12-2002 at 14:44

aggiungo ancora un commento alla lez dell altro giorno...

ho trovato terribili i primi 4 filmati. come ho già detto in classe (E VOGLIO RIPETERMI) forse nn li ho saputi apprezzare perchè sono abituato ad un altro tipo di grafica (soprattutto x il web).

nn capisco come certi filmati possano essere stati presentati allo smau (forse xkè dato che la fiera è sempre piu brutta, a parte le standiste, hanno pensato bene di adeguare anche i filmati <- cattiveria gratuita).

ora mi pongo 2 interrogativi (c'era anche un terzo però me lo sono dimenticato...):
-sono io che nn so apprezzare certe cose magari xkè nn ho le basi culturali x farlo.
-oppure come x molte cose basta fare qualcosa di nuovo (anche se fa schifo) tanto x fare qualcosa di nuovo... così i critici almeno possono parlare un pò...
se però è così o se la famosa Digital Art di cui tutti qui parlano (anche magari senza sapere di che c***o stanno parlando però fa figo xkè fanno lo ied) e filosofeggiano si sta spostando verso quello che abbiamo visto in quei filmati beh allora personalmente inizio a preoccuparmi...

ahh ultima opzione che mi ero scordato (ho cercato di rimuoverla dalla mia testa xkè forse è quella piu vera): ho sbagliato indirizzo...

cmq ...dammi 3 parole: noia, fastidio, regressione.


ho scritto troppo come sempre... se poi ho scritto stronzate me ne scuso in anticipo.

ciao!

ps: xkè nn lasciare piu spazio a scuola x un confronto tra di noi su quello che vediamo o su altre cose? così carlo nn si "stanca" a parlare troppo, partecipiamo di piu e magaaaari riusciamo a parlare anche un pò di piu noi..........................

scrivere qui ok però nn esageriamo, mi sembra "stupido" farlo solo qui...

mirko - 7-12-2002 at 16:23

Quota:
Però alla fine anche un gran bel quadro non ha un senso, inteso come finalità fine a sè stessa. Se non far esprimere all'artista un qualcosa che faccia provare un qualcos'altro a qualcun'altro. No?



e' interessante quello che dici, e in effetti e' una delle questioni sempre aperte
sia in campo filosofico (penso all'estetica)
sia in campo di nuove tecnologie
(ma le due cose sono legate, sin dal momento dell'invenzione della fotografia: vi consiglio se volete farvene un'idea questo libro, datato, ma attualissimo, di Walter Benjamin.

Quota:

Ho inoltre avuto la netta sensazione che tutti cercano un qualcosa di più utile ed utilizzabile, con cui poter realmente interagire. Forse davvero questo IED non è un posto così pieno di artisti come si vuol far credere.


e' un confine sottile quello che separa arte, tecnica, e design. proprio perche' i confini stessi -quelli semantici intendo- di questi termini sono sempre +sfumati.
ne parla in modo interessante
Derrick de Kerckhove in questa intervista.

Quota:

BISOGNA DIVAGARE.
Si sa che più uno cerca la soluzione ad un problema e più questa tarderà ad arrivare. Quindi anche l'ispirazione non va cercata ossessivamente in un posto preciso ma completamente altrove da dove si pensa potrebbe arrivare(come diceva il regista di mercoledì scorso).

esistono infatti delle fasi diverse del processo creativo
**processo** e non momento, riflettiamoci

ne parla in modo semplice ma completo John Young, psicologo, in questo testo:
What is creativity?


Cresce l'attenzione.

iome - 7-12-2002 at 21:24

Diamo a Cesare quel che è di Cesare.

Questo Forum sta diventando sempre più interessante. Non didatticamente parlando però. Sta diventando un qualcosa che fa parlare, una specie di tormentone estivo. Sono cresciute numerosamente le nuove presenze. Purtroppo dovete dare ragione a noi poveri studenti, che più di altri ci esponiamo, dicendo che, cmq, non c'è ancora un argomento di cui parlare. Ci si mette a scrivere perchè costretti.
Inevitabilmente gli interventi non possono essere delle perle di saggezza.
Una cosa su cui tutti siamo d'accordo è che l'imposizione non porta mai da nessuna parte.
Anzi sì. Fa crescere il malumore.
Bisogna ammettere che, Forum a parte, il docente si era costruito una certa credibiltà come insegnante-non convenzionale. Imponendosi come chiunque altro ha però fatto una figura ancor più magra di un qualsiasi altro prof.
COERENZA.
Anche la storia dei punti guadagnati non è stata del tutto un tocca sano per l'umore del corso.
Voglio cmq spezzare una lancia in favore del docente dicendo che trovare una connessione a Internet non è poi così impossibile.

Ce ne siamo accorti tutti sai che stai scrivendo praticamente ogni giorno da quando sei stata ripresa in classe. Cerca di trovare scuse migliori. (sapete tutti di chi parlo)

Finisco dicendo che molte persone sono daccordo con quanto scritto fin ora da me o da altri "teppistelli". Solo preferiscono rimanere nell'ombra. Gran bel posto.

tirar fuori risorsa

carlo - 7-12-2002 at 23:26

Quota:
Originariamente scritto da iome
Diamo a Cesare quel che è di Cesare.

Questo Forum sta diventando sempre più interessante. Non didatticamente parlando però.
>>>
cosa è la didattica x te?
un piano di studi c'è, contenuti messi in campo anche.
il fatto che io stia insistendo sul fatto di mettere in circolo la vostra reattività, ovvero la vostra reazione agli stimoli (visioni video e web, nonchè raffiche di enunciazioni...)
fa parte di una strategia educativa
molto precisa:
intendo approfondire alcune tematiche basandomi sui vostri interessi.
Tenendo conto anche del fatto che questi ultimi non sono così chiari.
Ma uscendo allo scoperto forse qualcuno di voi può, forse, lanciare qualche segnale interessante.
Educare significa tirar fuori
(cosa? la vostra coscienza selettiva)
e non mettere dentro contenuti.

La rete, e in particolare il forum, può esserci utile.

mi piacerebbe
come ho già detto
che alcuni di voi
possano realizzare degli ipertesti on line
come questo
http://www.teatron.org/corpielettro/corpi_elettroniche.html
anche molto più semplici

confrontiamoci
nel merito
e smettiamola di sollevare polveroni
<<<

(...)
non c'è ancora un argomento di cui parlare. Ci si mette a scrivere perchè costretti.

>>>
questa storia della costrizione, poi...
nel momento in cui vi vedo statici
insorgo e v'incalzo
e non mi dite che mancano argomenti...

qualcuno di voi ha preso appunti
perchè non li pubblica?

ma vi rendete conto che questa pratica che sto attivando
è esclusivamente centrata sull'obiettivo che coincide con la vostra attitudine all'apprendimento in ambiente digitale?
che alla fine dei conti parlare di cultura digitale non è analizzare un genere e tantomeno una materia ma una nuova condizione di relazioni sociali, di comportamenti, di nuove percezioni?
<<<

(...)
il docente si era costruito una certa credibiltà come insegnante-non convenzionale. Imponendosi come chiunque altro ha però fatto una figura ancor più magra di un qualsiasi altro prof.
COERENZA.

>>>
con la pancia che mi ritrovo 'sta storia della figura magra mi fa + sorridere che irritare
intendiamoci: se sto qui a seguirvi nel forum anche di domenica
è perchè credo in questo lavoro con voi

la domanda a questo punto è:
voi ci credete?
o vi va di perdere tempo?

e poi che significa qui parlare di
COERENZA
vorrei capire...
<<<

(...)
preferiscono rimanere nell'ombra. Gran bel posto.



è infatti comodo rimanere fuori da questa mischia nel forum
e apprezzo chi, nonostante le contraddizioni, ci si è buttato con passione e malumore (so di avere esagerato su alcuni toni...
equivocati però)

è evidente che chi rimane nell'ombra
per affrontare la valutazione dovrà leggere libri e parlarne...
come in tutte le università e accademie

è un indicazione
non una minaccia


articolo

mirko - 8-12-2002 at 12:03

segnalo una breve riflessione in seguito alla conferenza su moda design e web
come nuove forme di comunicazione tenutasi allo IED lo scorso 3/12

creatività & limiti imposti dal contesto

PALLADIUM e la cultura digitale

alm@gesto - 8-12-2002 at 16:33

sapete tutti cos'è Palladium?

"Nei computer del prossimo futuro potrà girare soltanto software autorizzato (indovinate da chi), in modo da offrire finalmente diritti digitali realmente protetti all'industria del software, del cinema e del disco. I primi prototipi sono già in vendita. Effetti collaterali trascurabili: l'eliminazione definitiva di Linux e delle libertà degli utenti"

cosa ne pensate?

ciao!

link: http://www.apogeonline.com/webzine/2002/07/02/01/200207020102

consiglio a iome!

Perata - 8-12-2002 at 19:31

se non vuoi iniziare una guerra con Carlo (non gioverebbe a nessuno!) prova ad accettare questo consiglio: qui dentro non cercare a tutti i costi UN ARGOMENTO, cerca di infilarti a poco a poco (magari rischiando di dire qualche cazzata), piano piano può anche risultarti interessante.

forse volontario!

Perata - 8-12-2002 at 19:40

RIPETO "FORSE" mipotrei fare volontario di collaborare al progetto di ipertesto di cui parlava Carlo,purtroppo per problemi di lavoro domani non potrò venire a lezione, avrei voluto informarmi meglio su quali erano le tue idee (Carlo) riguardo al progetto, quindi prima di dare il consenso "ufficiale" preferirei parlarne meglio magari tramite forum o durante la prox lezione. garzie

ipertesti-mappe d'apprendimento

carlo - 8-12-2002 at 19:57

Quota:
Originariamente scritto da Perata
RIPETO "FORSE" mipotrei fare volontario di collaborare al progetto di ipertesto di cui parlava Carlo,

>>>
wow!
perfetto
ora vediamo se si fa avanti qualcun altro per coordinare l'attuazione di alcuni piccoli ipertesti on line da intendere come mappe del vostro apprendimento

abbiamo il 9 (domani) e il 16 come occasioni per buttare lì delle idee e raccoglierne altrettante
<<<

(...) avrei voluto informarmi meglio su quali erano le tue idee (Carlo) riguardo al progetto, quindi prima di dare il consenso "ufficiale" preferirei parlarne meglio magari tramite forum o durante la prox lezione. garzie


ok
si procede
metterò altri link

Scuse. Non mie.

Giu - 8-12-2002 at 22:27

Ok, Carlo ha fatto le sue scuse per essere stato insistente sull'utilizzo di questo Forum. Cosa volete fare ora, crocifiggerlo in sala mensa o provare a partecipare?
Non tirate subito le vostre conclusioni. Mi sembra di essere arrivato qui abbastanza tardi per poter essere preso in modo corretto.
E comunque ognuno puo partecipare nel modo che sente più suo.
Come molti mi sono iscritto perchè costretto, poi ho capito che è solo una questione di scelte. Da una parte il Forum, dall'altra i libri. Avete forse una pistola puntata alla testa? Qualcuno dice forse qualcosa al prof di Sociologia quando dice che o facciamo un progetto o studiamo un libro? No. Perchè è giusto.
E comunque ci siamo voluti arrivare noi a questa scelta forzata rifiutandoci di fare quello per cui studiamo. Usare il computer, navigare e condividere.
Siamo tutti molto bravi a criticare, però alla fine delle 2 ore,che sono effettivamente poche, tutti ce la battiamo in ritirata.
Un'ultima cosa. Avete notato che in questo preciso momento ci sono 1296 visualizzazioni e solo 93 risposte su questo Forum?
Chiaro. Tutti ci divertiamo a guardare ma pochi ad intervenire. Forse ha ragione chi dice che si sta meglio nell'ombra.

altri esempi di ipertesti

carlo - 9-12-2002 at 00:27

Quota:
Originariamente scritto da Giu
Ok, Carlo ha fatto le sue scuse

>>>
definirle scuse
mi sembra eccessivo
ma se può servire a conquistare un buon equilibrio
sia...
così sia
<<<


per essere stato insistente sull'utilizzo di questo Forum. Cosa volete fare ora, crocifiggerlo in sala mensa o provare a partecipare?

>>>
sarà che s.sebastiano
è un santo martire che m'ha fatto sempre simpatia...
avete presente il principio del Tao:
rivolgi contro chi attacca la sua aggressività
neutralizzandola
<<<



Non tirate subito le vostre conclusioni. Mi sembra di essere arrivato qui abbastanza tardi per poter essere preso in modo corretto.
E comunque ognuno puo partecipare nel modo che sente più suo.
Come molti mi sono iscritto perchè costretto, poi ho capito che è solo una questione di scelte. Da una parte il Forum, dall'altra i libri. Avete forse una pistola puntata alla testa? Qualcuno dice forse qualcosa al prof di Sociologia quando dice che o facciamo un progetto o studiamo un libro? No. Perchè è giusto.
E comunque ci siamo voluti arrivare noi a questa scelta forzata rifiutandoci di fare quello per cui studiamo. Usare il computer, navigare e condividere.
Siamo tutti molto bravi a criticare, però alla fine delle 2 ore,che sono effettivamente poche, tutti ce la battiamo in ritirata.
Un'ultima cosa. Avete notato che in questo preciso momento ci sono 1296 visualizzazioni e solo 93 risposte su questo Forum?
Chiaro. Tutti ci divertiamo a guardare ma pochi ad intervenire. Forse ha ragione chi dice che si sta meglio nell'ombra.


ok
ora si lavora
date un'occhiata al link che v'avevo indicato
quello realizzato da alcuni miei studenti anni fa
e anche a questo qui
http://www.ars-media.it/id3/html/Newtrends/start.html

sono buoni esempi x quegli ipertesti on line/mappe del percorso d'apprendimento che sarebbe buona cosa mettere in cantiere
divisi in gruppi

oggi se ne parla

Ipertesto

erre - 9-12-2002 at 11:14

Velocissimamente: mi metto anch'io tra i candidati volontari per l'ipertesto. Però... approfondiamo il discorso appena possibile che ci sono molti aspetti da chiarire.

mi trovo nuova

BLU_PERFINTA - 9-12-2002 at 11:48

forse è la mia inadeguatezza a dettarmi, finalmente, questo messaggio, ma la vuotezza di questo forum è siderea, l'inconsistenza spaziale. cos'è questo parlarsi addosso? ci ripetiamo? ci critichiamo? gigioneggiamo? pare di leggere il commento del poeta alla sua poesia. ridondanza allo stato puro. siamo sicuri di dover commentare ogni singola parola che ci sfugge più o meno per caso dalla bocca? trovo interessante lasciarmi turlupinare dal panzuto docente, esco soddisfatta con in mano un pugno di mosche, eppure mi diverto eccome, sebbene non è di sicuro l'italiano che mi farei insegnare dal luminare del digitale. (eh già, mr. Infante, l'errorino ortografico scappa anche a quelli come te ). di certo queste lezioni sono occasioni di ricchezza, ma la ricchezza creativa non è oggetto d'esame. sezionare un cervello per estrarne il creativo? cosa dobbiamo dimostrare? di saper leggere? di saper usare un forum? se anche una scimmia può pigiare qualche tasto in sequenza questo forum è uno zoo. in questo teatroN lasciatemi recitare la parte del panzuto pachiderma che si rotola nel fango.

LA DRAMMATURGIA INTERATTIVA

Rossanino F - 9-12-2002 at 12:07

Sono andato a vedere il sito di Emanuele T è devo dire che sono stato molto affascinato dalla bellezza grafica. Ho trovato idee originali, sfondi con colori spettacolari e animazioni in flash molto originali. Sfogliando gli interventi sul forum, ho letto l'indirizzo del sito e ho anche visto che Carlo l'ha visto è ha scritto le sue oppinioni. Sono daccordo con lui sulla grafica, ma non riesco a capire che cosa sia la drammaturgia interattiva. Vorrei sapere se gli altri sanno che cosa sia.
Secondo voi è indispensabile?
Dal mio punto di vista Ignorante, nel senso che ignoro il significato di drammaturgia interattiva, credo che non lo sia, perchè la maggior parte dei ragazzi rimane affascinata dalla grafica e non dalla drammaturgia del sito, sempre se sappiano cosa sia..
Io personalmente mi interesso sulla dinamica del sito, forse perchè studio questo mestiere, però dalla mia poca esperienza nel campo, posso dire che quando faccio vedere un mio lavoro finito ad una persona estranea al mestiere, la prima risposta o il primo disappunto è sempre sulla grafica o sulle immagini inserite... Nessuno va a vedere oltre.
Si posso studiare una pagina facile da usare, comoda da leggere, ma spingermi oltre, credo che a quel punto lavorerei per una stretta comunità di persone.
Magari sbaglio a puntare tutto sull'estetica, ma alla gente, non è quello che piace e vuole vedere?

Sakura - 9-12-2002 at 14:17

Ciao a tutti!
visto che ho un pò di tempo, ma soprattutto qualcosa da dire, colgo l'occasione per scrivere in questo tanto discusso forum e per dire: ci sono anch'io. Ho passato l'ultima mezz'ora a leggere chi e cosa aveva scritto per aggiornarmi, soprattutto perchè mercoledì scorso non sono potuta venire a lezione... poi qualcuno mi spiga cosa avete visto in classe e cosa sono le 3 parole?... A parte questo rispondo ad una domanda che Carlo ha fatto un po' di tempo fa, spero non sia troppo tardi: "Cosa vi interessa?" Dunque dunque devo dire che l'intervento di Mirko sulla Web Usability mi ha interessato molto. Ho letto il libro di Jakob Nielsen "Web Usability" proprio quest'estate. Nielsen si concentra sulle caratteristiche che devono avere i siti Web facili da usare, e la sua posizione si può riassumere in poche parole: puntare alla semplicità e concentrarsi sulle esigenze e gli obiettivi degli utenti, invece che sulle cose che "fanno colpo". Un sito Web è usabile quando soddisfa i bisogni informativi dell'utente finale che lo sta visitando e interrogandolo, fornendogli facilità di accesso e navigabilità e consentendo un adeguato livello di comprensione dei contenuti. Quindi un utente frustrato, confuso, incapace di muoversi vantaggiosamente all'interno del sito difficilmente porterà a termine una transazione o sarà invogliato nel tornare e, come si è soliti dire, la concorrenza nel mondo-internet è a un click di mouse.
In una lezione, non ricordo esattamente quando, Carlo ha detto questa frase e ripetuta successivamente nel forum: "stiamo attenti a non cadere nella trappola della Web_Usability la rete non ha bisogno solo di cartelli segnaletici chiari ed inequivocabili ma di invenzioni anche..." Ritengo giusto che all'interno di un sito ci devo essere invenzioni ma non per questo l'usabilità deve venire a mancare oppure passare in secondo piano: creatività e usabilità devono convivere.
E il problema è appunto questo come fare un sito che sia usabile e allo stesso tempo anche accattivante graficalmente?
Si conoscono i software, i linguaggi di programmazione ecc ma quanto all'usabilità, ne sappiamo veramente abbastanza? Aspettiamo che il problema si presenti quando dobbiamo realizzare un sito? Cosa vogliono trovare gli utenti in Internet?
... un ultima domanda...
Se il cliente ci chiede di realizzare un sito strafigo, pieno di animazioni, senza tener presente l'usabilità, lo facciamo perchè tanto è lui che paga e pazienza se poi un gran numero di utenti non riusciranno a navigare il sito?

sandro - 9-12-2002 at 14:21

So appè arivato.Dateme tempo de elaborà e po scriverò.Saluti a tutti.

Barbara82 - 9-12-2002 at 14:40

>Ce ne siamo accorti tutti sai che stai scrivendo praticamente ogni giorno da quando sei stata ripresa in classe. Cerca di trovare scuse migliori. (sapete tutti di chi parlo)

Allora...ho notato questa risposta e ho pensato che si riferisse a me , visti alcuni precedenti ,il problema che avevo sollevato in classe e poi nel forum che effettivamente ammetto in primis di aver sollevato solo dopo un intervento del professore alla sottoscritta(intervento, non ripresa..siamo ancora alle elementari? Perchè io pensavo di essere qualche classe più in su...), non per codardia ma perchè davvero non riuscivo a seguire il discorso e quindi non sapevo dove partire .

Mi scuso anticipamente se non si riferisce a me e non intendo scatenare flames.

Allora...la mia NON è una scusa (scusa per cosa poi? ^^;;), ci mancherebbe,a quel punto avrei potuto rimanere "nell'ombra" come tu dici di tanta altra gente del corso, farmi i fatti miei e non sollevare problemi (sarebbe stato forse meglio? certo più comodo!). Ho voluto solo far presente un problema che realmente avevo riscontrato , che mi aveva più volte messa in difficoltà nel seguire la lezione (che alla fine non seguivo quasi perchè non ci capivo nulla di nulla) e a quanto sentivo non era solo un problema mio...fatto sta che dopo il mio post di critiche ne sono arrivate altre mi pare....anche da parte tua.

Personalmente non che mi importi
molto se conti quante volte ho postato da lunedì scorso a oggi , ti ringrazio anzi per l'attenzione che presti ai miei post, contarli addirittura!:)

Spero vivamente che oggi in classe si possa parlarne civilmente, credo sia nell'interesse di tutti trovare una soluzione alle problematiche che il corso può aver presentato, o che sta presentando tuttora. Insomma, tirate fuori la spina dorsale :) . IO almeno il problema l'ho presentato...certamente altri preferiranno parlare a voce. Se no fingiamo che sia sempre tutto perfetto, mettiamo la testa nella sabbia come gli struzzi e lasciamo vivere...^^...bel modo di vivere per chi come noi farà un lavoro che interagisce con le persone...

Lascio spazio alla discussone che "spero" avverrà fra un ora...a rivederci in classe! ^^

Barbara DD 2



a

Dr.Gonzo + - 9-12-2002 at 15:02

complimenti per l'intervento di Iome, l'unico/a ke riesce ad attirare la mia attenzione, credo ke rende il forum + interessante.
C'è da dire ke alcuni interventi sono un po pesanti mentre altri utili, come i consigli di livius o di enry!

mirko - 9-12-2002 at 17:21

Quota:
Originariamente scritto da Sakura
Ritengo giusto che all'interno di un sito ci devo essere invenzioni ma non per questo l'usabilità deve venire a mancare oppure passare in secondo piano: creatività e usabilità devono convivere.
E il problema è appunto questo come fare un sito che sia usabile e allo stesso tempo anche accattivante graficalmente?


ti metto qui il link al sito che curo dove puoi trovare
sotto forma di articoli
tutta la mia tesi, che e' proprio un tentativo di mediazione
fra usab/creat in luogo del conflitto

nousab.org
magari puo' interessarti come punto di partenza

per approfondire poi in senso spinto
ti consiglio la mailing list "usabilita'-web" di webusabile.it
trovi sul sito www.webusabile.it le modalita' di iscrizione
sono tutti professionisti del settore
alcuni hanno anche pubblicato libri in merito con un buon successo

Quota:

... un ultima domanda...
Se il cliente ci chiede di realizzare un sito strafigo, pieno di animazioni, senza tener presente l'usabilità, lo facciamo perchè tanto è lui che paga e pazienza se poi un gran numero di utenti non riusciranno a navigare il sito?


eh, qui la coscienza comincia a fare a botte con il portafoglio...
in realta' se il tuo cliente e' una persona intelligente
dovrebbe capire che l'eccesso di "creativity"
(che poi non e' creativita',ma soltanto esibizionismo, kitsch.
la vera creativita' in rete sta anche nell'interazione, nn solo nella dimensione ludico-visiva)
a scapito della consultazione del sito
puo' portarlo ad avere meno contatti rispetto alle potenzialita'.
poi dipende dal cliente: se e' un concessionario auto
questo discorso ha senso,
se e' un artista molto meno...

i gruppi

carlo - 9-12-2002 at 23:20

ci vediamo lunedì per arrivare alla definizione dei gruppi di lavoro
che qui riassumo

1. gruppo/Interface
per la realizzazione di un ipertesto on line sull'interface design tra usability e creatività
avrà un valore l'invenzione dell'interfaccia di questo ambiente informativo (ci voglio contenuti dentro!)

2. gruppo/Art Mutation
per una ricognizione in forma d'ipertesto on line sulle diverse forme di sperimentazioni artistica in ambiente digitale, basandovi sugli input che ho messo in campo

3. gruppo/Forum
per una ricomposizione delle parole calde, i concetti chiave, le domande significative
da pescare nel bel ginepraio del nostro forum

possono esserci più gruppi, ovviamente
sono auspicati!

l'invito valido x l'esame finale vale
sia gli studenti del II che quelli del III anno
che non potranno mischiarsi tra loro,
of course

per chi non farà parte ATTIVA dei gruppi
ci sono comunque i libri che v'ho indicato e sempre il forum x il confronto

e poi il test finale sarà la partecipazione con un forum specifico su
ArtLive
rassegna internazionale di performance
alla Fondazione Sandretto-Rebaudengo
il 16-17-18 gennaio 2003

ultima cosa
l'11 dicembre s'inaugura un'installazione multimediale x Torino2006
l'autore Ottavio DiChio
è una figura interessante
perchè coniuga creatività digitale e comunicazione d'impresa ( i discorsi che facevo oggi...)
è un autore che mi ha seguito su questi temi in questi anni
qui c'è un link
http://www.comune.torino.it/torinolimpica/opera.htm

mi fate saper sul forum
com'è?
io sarò in viaggio



a lunedì 16
15,30/17,30


Drammaturgia dell interattività

enrico - 10-12-2002 at 09:38

"Cette crapule invulnérable "Crapuloni invulnerabili, automi di ferro, mai , nè l'estate
comme les machines de fer nè l'inverno, hanno conosciuto il vero amore...."
jamais, ni l'été ni l'hiver,
n' a connu l'amour véritable.."

Utilizzo questo brano estrapolato dai "Fiori del Male" di Baudelaire , per dire che il forum è un non-luogo in cui però
è possibile anche dire cazzate che però mirino ad un obbiettivo , utile a tutti o ad una gran parte .
Bisogna mettersi in gioco , anche sbagliando , perchè qui se sbagliamo non succede nulla e possiamo ancora migliorare .
Per rispondere a Fede., che ha chiesto esplicitamente cosa sia la Dramm.Interr.
Per quanto io abbia capito, credo che sia la capacità dell'artigiano-artista digitale di creare un percorso all'interno del sito;questo percorso però non può solo essere dato dalla grafica perchè non sono e non saranno soltanto i ragazzi come noi a navigare . Occorre immaginare la reazione dell'utente all'apertura del sito, quali le cose che nota prima e quali dopo in base alla sua educazione , cultura e livello sociale.
Però non credo nemmeno che sia solo questo ma penso che il concetto di D.I. sia molto più compli eincasinato.
***************
Naturally voglio partecipare ai gruppi e mi interesserebbe particolarmente il secondo tema Art Mutation.Aspetto altri compagni per iniziare a parlarne e trovare input.(oltre Mutoid Company.)
Tra l'altro Carlo avresti mica qualche link su gruppi tipo i Mutoid? Magari anche di anni qualche anno fa......
THANK'Z

Ciao

new entry, maybe the lastone!

slipper - 10-12-2002 at 15:29

eccomi qui; un nick in più, più traffico e fondamentalmente più cazzate in rete.
sono entrata nel forum quasi due ore fa e ho letto tutti i msg...ognuno dice la sua e non ho capito (per la maggior parte dei partecipanti) su cosa. c'è chi parla di grafica, chi della lezione, chi di quello che chiamiamo cultura digitale che, essendo due parole infinite, non verte a un discorso con un capo e una coda, chi addirittura parla di masturbazione...allora vi dico che ieri mi hanno licenziata.non vi interessa vero? appunto. allora, visto che almeno fino a gennaio siamo costretti ( e non solo, forse anche maledettamente curiosi) ad incontrarci in questo luogo virtuale, non potremmo indirizzarci verso discussioni un pò più mirate? già in aula non mi pare si sviluppino esaurientemente gli argomenti d'esame...Carlo, tu hai posto la domanda : "a cosa siete più interessati?" è tutto talmente vasto e nuovo che per noi è importante conoscere quello che non sappiamo; se siamo in questa scuola è perchè ci interessa l'argomento, di conseguenza pure ciò che viene chiamato: scaletta degli argomenti d'esame. non dobbiamo scegliere, dobbiamo imparare a conoscere il più possibile per poi capire cosa ci serve sapere. LIVIUS ha una cultura generale enorme, è attento alla vita e a ciò che lo circonda, capisco che non siamo tutti così ma prendiamo esempio per quanto ci è possibile.
A me piacerebbe che le lezioni svolte in classe dessero modo a noi partecipanti di intervenire; non sto dicendo che Carlo non lasci parlare ma che fin'ora non ho mai trovato nessun argomento che mi toccasse da vicino in modo da esprimere il mio parere. Siamo distanti, docente e allievi... ho l'impressione che la lezione, un pò come il forum, sia dispersiva e di rimando al forum. Cmq il semestre non è finito; impariamo,discutiamo e ...daremo l'esame!
alla prox.!

Dr.Gonzo + - 10-12-2002 at 16:24

Meglio comandare all'inferno,
ke essere comandati in paradiso!

Link.

Giu - 10-12-2002 at 16:25

Velocissimamente propongo un paio di link più mirati dell'ultima volta.
http://www.tigermagazine.org
http://www.thisisamagazine.com

bei disegnini

BLU_PERFINTA - 10-12-2002 at 17:20

andate a dare un'occhiata su http://www.zoltron.com/home/ ci sono parecchie cose divertenti. in particolare date un'occhiata ahttp://www.ckymusic.com/. ciaoooo

Robby - 10-12-2002 at 20:21

Cerco, Trovo, Scarico non sono le tre parole alle quali alcuni partecipanti del forum fanno riferimento, ma bensì le parole basilari degli utenti internet.
La rete è sì il più sofisticato degli strumenti di comunicazione di massa, tuttavia la maggior parte degli utenti si ritrova ad utilizzare il Web solo per ottenere informazioni, senza quasi mai pensare di poterlo utilizzare anche come fonte di intrattenimento e scoperta artistica.Mi riferisco, in particolar modo alla navigazione dei "siti-ART", siti che non danno accesso a pura informazione, ma esistono unicamente per farsi "guardare e cliccare creando emozioni".
La TV, al contrario, non viene utilizzata solo per ricevere informazioni, ma anche semplicemente per rilasssarsi nonostante programmi a dir pesso di qualità scadente.
Quindi, nonostante la grande diffusione di internet si può veramente affermare che l' interattività e la potenzialità di questo media siano state realmente comprese?

La sola ricerca di informazioni sulla rete ha portato la Web Usability ad avere la precedenza nello sviluppo rispetto alla grafica, ed il risultato è che troppo spesso l' interfaccia dei siti risulta ben poco attraente.
Molto probabilmente non si è ancora sviluppato un adeguato codice di lettura della grafica computerizzata e probabilmente finchè non si faranno dei passi avanti in questo senso molti dei possibili usi "alternativi" della rete rimarranno sconosciuti ai più.

...Ludico ragazzi!!!!!!!!!!!!

matrix.jpg - 24kB

gruppi

Perata - 10-12-2002 at 21:40

Mi rivolgo a Carlo chiedendo per quanto gli è possibile di aiutarmi in alcuni dubbi che mi sono venuti chiedendo info sull'ultima lezione e soprattutto sulla definizione dei gruppi di lavoro.
Personalmente preferirei collaborare con il gruppo "interface" ma volevo sapere meglio di cosa si occuperanno gli altri gruppi; se non riceverò risposte tramite forum chiederò la prossima lezione! Grazie

matte - 11-12-2002 at 09:12


matte - 11-12-2002 at 10:51

Finalmente ho un po' di questioni da buttare nella mischia anche io.
La segnaletica e le indicazioni che vengono realizzate dentro gli aereoporti per permettere alle persone di orientarsi possono essere considerate un'interfaccia? Ho fatto questa domanda perche' credo che siano un buon esempio di fusione fra usabilita' e grafica "pura".

E' possibile visitare qualche installazione interattiva come quelle che ci sono state illustrate durante le lezioni ? se si dove ?

Mi piacerbbe che in classe si dedicasse piu' tempo a vedere video come quelli della settimana scorsa ( i video che sono stati presentati allo smau ) , che ad essere sincero non mi sono piaciuti , probabilmente solo perche' sono a digiuno di queste cose e faccio fatica a interpretarli o anche solo ad apprezzarli .

Ed infine vorrei consigliare un libro STRAbello che sto leggendo in questi giorni="LEZIONI AMERICANE" di Italo Calvino .


p.s. Mi sembra di ricordare che qualche lezione fa Carlo avesse parlato di una sua collaborazione nel programma "Mediamente" , è vero o ho capito male?

GATTICIDA

CIUCCIABECCA e IAN SBORO - 11-12-2002 at 16:55

Salutiamo il nostro vecchio zio Sgommata e lo ringraziamo per i suoi preziosi conssigli.. GRAZIE DI ESISTERE.... Nevica madonna come nevica!!!
siamo andati a visitare il sito 80/81 e sinceramente non è bello!!!! fa cagare!!!!
vi consigliamo http://www.tettegrosse.it, la figlia di zio sgommata...
Aspettiamo il vostro parere...

Interfacce organiche...

Emanuele T. - 11-12-2002 at 22:19

articolo interessante sulle interfacce organiche:

http://www.mircopasqualini.com/ricerche/6.htm sito "pioniere" con interfaccia organica: http://www.methodimage.com/itplay.html

Oggetto (opzionale)

erre - 12-12-2002 at 15:58

Devo riconoscere che queste ultime due su Rossanino F. erano veramente divertenti! Anzi, me la sono proprio risa di brutto, sinceramente!

Perdonate ora la mia parentesi in quest'orgia di divertimento, ma sono incappato in un sito che secondo me va proprio visto!

http://www.emem.pl/ ecco l'indirizzo per voi!

Ho concluso.

mirko - 12-12-2002 at 17:30

Quota:
Originariamente scritto da matte
Finalmente ho un po' di questioni da buttare nella mischia anche io.
La segnaletica e le indicazioni che vengono realizzate dentro gli aereoporti per permettere alle persone di orientarsi possono essere considerate un'interfaccia? Ho fatto questa domanda perche' credo che siano un buon esempio di fusione fra usabilita' e grafica "pura".


hai ragione, sono un esempio interessante anche secondo me.
se ti interessa l'argomento, prova a leggerti i testi di
Bruno Munari
(grande grafico italiano, forse uno dei migliori)
editi da Laterza
sono un po' e tutti interessanti, io ti consiglio particolarmente
**Design e comunicazione visiva**

Quota:

E' possibile visitare qualche installazione interattiva come quelle che ci sono state illustrate durante le lezioni ? se si dove ?


non so che installazioni interattive abbiate visto a lezione
cmq io sono appena andato ieri a vedere
**Città invisibili**
una serie di installazioni interattive alla Triennale di Milano
(www.triennale.it)
che e' li' fino a marzo credo
tutte ispirate al libro omonimo di Calvino
davvero interessanti e stimolanti,
in particolare quella di Studio Azzurro e quella in fibra ottica
(la citta' relazionale, grande metafora della Rete)
o quella a cura degli Afterhours
(si', proprio loro, Manuel Agnelli e compagnia)

TaFaNo! - 13-12-2002 at 00:40

consiglio anch'io la visione della mostra-installazione le città in/visibili...sono d'accordo con mirko per le installazioni che consiglia (soprattutto quella in fibra ottica!)...anche se ho trovato interessanti e belle anche le altre (mea culpa non ricordo di chi fossero!)

costa 5 leuri anche se ci sarebbe il modo di entrare aggratis...ma non si dice come!!

installazioni interattive/2

TaFaNo! - 13-12-2002 at 00:53

per matte consiglio
---->TECHNE a Milano

e, a quanto mi hanno detto, è da vedere
---->DIALOGHI NEL BUIO, sempre a Milano (sti milanesi bumbulete!)...ma bisogna prenotare telefonicamente e bisogna essere in gruppo (per chi volesse io ci dovrei andare presto)!

http://www.dialoghinelbuio.it

DLIN DLON - messaggio di servizio -

LOGout! - 13-12-2002 at 15:54

Quota:
Originariamente scritto da erre
Devo riconoscere che queste ultime due su Rossanino F. erano veramente divertenti! Anzi, me la sono proprio risa di brutto, sinceramente!



ricordo a tutti gli utenti del forum che postano dallo ied di effettuare il LOGOUT prima di uscire dal forum.



la Direzione




skill

carlo - 14-12-2002 at 11:30

Quota:
Originariamente scritto da Emanuele T.
articolo interessante sulle interfacce organiche:

http://www.mircopasqualini.com/ricerche/6.htm sito "pioniere" con interfaccia organica

>>> ho visto
è interessante prpcedere con i link
è un buon lavoro che servirà al Gruppo/Interface
ma è opportuno rilevare qualcosa, individuare delle peculiarità, ribadire o rielaborare alcune idee poste in essere
ad esempio:
il pasqualini parla di 3 elementi portanti
Nome
Lavoro
Residenza
per sviluppare il lavoro sul web_creator (come lo definisco io) basandolo sulla strategia di relazione con l'utente, bene
ma quelle parole non mi convincono
sono deboli
le sostituirei
con
Identità
Desiderio
Territorio

perchè?
chi ha detto che nel web uno esercita il proprio vero nome? (qualcuno di voi ne sa qualcosa)
e poi: lavoro?
de che?
si entra in rete con desideri e bisogni
che solo a volte coincidono con il lavoro (x denaro o x gloria professionale)

e infine: la residenza?
quanti di voi transitano per altre città e non-luoghi...

mettere a fuoco queste riflessioni prendendo spunto da link è un buon metodo
regolarizziamolo è la funzione del g/i



http://www.methodimage.com/itplay.html


la case-history è inreressante
sapete perchè?
perchè accanto alla realizzazione web c'è quella d'installazioni, stand, situazioni x il committente

ritorna il discorso
convergenza dei media
e delle competenze/SKILL

progettare comunicazione nell'ambito digitale
significa non solo realizzazione grafica e imformatica
ma invenzione di ambienti interattivi...

il g/i (gruppo interface)
dovrebbe fissare queste considerazioni


i memi

carlo - 14-12-2002 at 11:58

Quota:
Originariamente scritto da erre
Devo riconoscere che queste ultime due su Rossanino F. erano veramente divertenti! Anzi, me la sono proprio risa di brutto, sinceramente!

>>> mi spiace
il tuo riferimento va a vuoto
ho fatto fuori (in 4 secondi, ho l'ADSL fastweb) le stupidaggini di R. o chi x lui (non escludo mai questo fattore)

perchè?
indeboliscono il forum
e di conseguenza il lavoro che la maggioranza di voi tende a fare con me
non è censura
è ecologia della mente

pace
<<<

Perdonate ora la mia parentesi in quest'orgia di divertimento, ma sono incappato in un sito che secondo me va proprio visto!

http://www.emem.pl/ ecco l'indirizzo per voi!

Ho concluso.


visto
bello
un commento:
più che un sito è un portfolio
non c'è insomma un infodesign degno di questo nome
(ma dopotutto anche teatron.org non lo è
avete letto cosa dico in "ceci n'est pas un site"
http://www.teatron.org/menu/perForum/magritte.jpg )
detto ciò direi su quel web polacco:
arte del dettaglio e dello sguardo morbido

tu /e anche voi) cosa direste?

il g/ì dovrebbe raccogliere i8 commenti + intelligenti

ultima cosa

l'url
emem
secondo me rivolta la parola MEME

che cos'è?

non ve ne avevo ancora parlato
non volevo spargere il panico...

è come il GENE x la biologia

MEME è l'unità minima della vita culturale: informazioni,comportamenti che generano mode e ideologie, religioni e tecnologie...


è una teoria molto forte
inquietante e affascinante
che secondo me è alla base della cultura digitale
ma è talmente forte che ancora non la ho "incorporata"
se qualcuno volesse andare a fondo legga
"la macchina dei memi" di susan blackmore
è appena uscito

ma non lo considero integrato al mio piano di studi
non sono ancora pronto

tra i tanti link (provate a fare MEMETICA su google o ancora meglio su
http://vivisimo.com
un motore x il web semantico)
vedete qua
è un'analisi (tra le tante un pò azzardate) > credibile

http://www.area.fi.cnr.it/r&f/n22/ist_cognizione.htm

e poi sono anni che ci giro intorno
nel 1998 ne ho scritto qui
http://www.teatron.org/agapow/perf/articoli/artaud/meme.html


matte - 15-12-2002 at 10:30

Grazie Mirko !

Grazie TaFaNo !

P.S. : Ma DIALOGHI NEL BUIO è l'installazione dove si simula la cecita' ?

gruppi di lavoro - DIGITAL TRE

ire - 17-12-2002 at 10:14

Ciao a tutti!
Questi sono i gruppi di lavoro della classe DIGITAL TRE, assenti a parte

...si arruolano persone per il gruppo del forum!!

1. gruppo/Interface

- Fabrizio Rumore
- Manuela Girotto
- Davide Bonaiti
- Massimo Sirelli


2. gruppo/Art Mutation

- Robert Bavazzano
- Valentina Stella
- Irene Salomone
- Irene Bartolomei
- Manuela Pedrotto
- Chiara Basaglia
- Francesca Morello


3. gruppo/Forum

- Matteo Barbeni
- Tatiana Segditsas

ps: gli assenti che vogliono prendere parte al lavoro devono comunicare sul forum a quale gruppo vogliono iscriversi


piccole precisazioni suio gruppi di lavoro

carlo - 17-12-2002 at 13:59

Quota:
Originariamente scritto da ire
Ciao a tutti!
Questi sono i gruppi di lavoro della classe DIGITAL TRE, assenti a parte

...si arruolano persone per il gruppo del forum!!


>>>indico piccole precisazioni sul lavoro da fare

1. gruppo/Interface
>>>ricognizione delle interfacce (solo le home page!) già esaminate (Europrix,CrashDesign altre linkate nel forum) e altre da rilevare come emblematiche di alcune tendenze e in particolare l'equilibrio tra web-usability e web-creation

- Fabrizio Rumore
- Manuela Girotto
- Davide Bonaiti
- Massimo Sirelli


2. gruppo/Art Mutation
ricognizione delle esperienze artistiche che si misurano con il digitale e considerazioni sulla "mutazione" indotta dalla cultura digitale (mode, comportamenti, pratiche del corpo...)

- Robert Bavazzano
- Valentina Stella
- Irene Salomone
- Irene Bartolomei
- Manuela Pedrotto
- Chiara Basaglia
- Francesca Morello


3. gruppo/Forum
ricognizione sugli argomenti e le domande più interessanti emerse nel forum in questi mesi

- Matteo Barbeni
- Tatiana Segditsas

ps: gli assenti che vogliono prendere parte al lavoro devono comunicare sul forum a quale gruppo vogliono iscriversi



un ultima cosa
magari chiedo a te ire
inseriamo anche accanto ai nomi anche la loro relativa posta elettronica?

grazie

ARRABBIATO

Rossanino F - 17-12-2002 at 16:33

Grazie per l'intervento comparso recentemente a mio nome. Complimenti a quella persona che non ha atri divertimenti che sparare cazzate sugli altri.. EVITA, il tuo umorismo sulla mia presunta omossessualità faceva cagare.. CRESCI. Divertiti con delle Video cassette ( tu sai come)


G_R_U_P_P_I_

TaFaNo! - 17-12-2002 at 22:40

I gruppi della classe DIGITAL 2°ANNO sono

---->GRUPPO INTERFACE
Isabella Silba
Matteo Ciampi
Riccardo Chiura
Giulio Enoch
Alessandro Spinelli
Barbara Cortili
Giulia Frigero
Laura Santo
Andrea Rossi
Paola Logiudice
Davide Scaramuzza
Simona Montingelli

---->GRUPPO ART MUTATION
Stefano Brizzi : tafano@interfree.it
Bignone Emanuele
Gaetano Carlomagno
Annasara Geva
Dino (eccheccazz' non mi ricordo il cognome!!!!)

---->GRUPPO FORUM
Raffaello Lamonaca
Emanuele Tortolone
Federico Rossanino


Manca solo Barra Enrico negli elenchi...ma solo perchè in questi giorni non l'ho incrociato!

per quanto riguarda gli indirizzi e-mail ho messo solo il mio....gli altri indichino i loro che nun li sacc'!

VIA!

enrico - 18-12-2002 at 20:49

Complimenti TaFaNo! Speravo proprio in una delucidazione sui fatti accaduti gli ultimi giorni.
Io mi inserisco nel gruppo 2°(e-mail:Nes_e@libero.it).
Chiedo invece a Carlo qualche link oltre MWC(mutoid).......ciao

proposta di un concorso alla fiera del libro 2003

carlo - 19-12-2002 at 01:03

Quota:
Originariamente scritto da enrico
Complimenti TaFaNo! Speravo proprio in una delucidazione sui fatti accaduti gli ultimi giorni.
Io mi inserisco nel gruppo 2°(e-mail:Nes_e@libero.it).

>>> benissimo enrico
è un buon modo per procedere indicando ciascuno la propria email e uno spunto d'interesse
è x mettervi a fuoco meglio
vale x chi vuole farsi ricordare
x chi si mimetizza pazienza
<<<

Chiedo invece a Carlo qualche link oltre MWC(mutoid).......ciao


non ho un loro URL
cercalo sui motori!!!
e magari linka qui

nel frattempo augurissimi a tutti
e vi lancio in anteprima
la proposta di un concorso in vista della fiera del libro 2003
qui trovare info
http://www.teatron.org/forum/viewthread.php?tid=102

:::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::

dim - 19-12-2002 at 11:01

.:AUGURISSIMI:.:BACISSIMI:.:VIVISSIMI:.
x tutti i digitaldesigner:::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::

UMTS

alm@gesto - 19-12-2002 at 15:26

riporto questo articolo preso da apogeonline, dato che ne parlavamo nell ultima lezione a scuola.

L'UMTS non avrà mai la banda promessa

Mentre il Giappone continua a effettuare sperimentazioni di telefonia di quarta generazione, l'Europa procede lentamente sulla strada della terza generazione. In occasione del SIMO - un salone dedicato all'informatica, al multimedia e alle comunicazioni, che si è svolto a Madrid tra il 5 e il 10 novembre scorsi - Samsung, Vodafone e Nortel Networks hanno effettuato i primi esperimenti di strumentazioni UMTS.

Le prove sono state realizzate con un terminale Samsung di classe 10, dotato di sei canali (o time slots). La classe 10 permette, infatti, di gestire, simultaneamente, quattro canali della rete verso il cellulare o due canali del cellulare verso la rete.

Il risultato di questo piccolo esperimento è stato particolarmente interessante: Samsung ha annunciato che la banda ottenuta è stata di 64 Kbits/s in emissione e 384 Kbits/s in ricezione. Siamo, quindi, molto lontani dalla larghezza di banda annunciata nel momento di massima "febbre dell'UMTS", cioè 2 Mbits/s. Peraltro, un responsabile tecnico di Samsung ha precisato che, se si può prevedere di arrivare a 512 Kbits/s in tempi rapidi, sarà, comunque, molto difficile andare oltre.

Il problema non risiede soltanto nei limiti delle reti, ma anche nei terminali. Questi devono, per supportare larghezze di banda significative, integrare un numero elevato di canali. Ma, più il terminale è capace di gestire canali, più consuma energia e, quindi, necessita di batterie molto potenti. E tutto ciò significa telefonini di grandi dimensioni, più costosi e più pesanti.

Nonostante il mezzo fallimento dell'esperimento spagnolo, le tre società coinvolte ritengono che la tecnologia UMTS sia una "realtà imminente". Non la pensano così molti altri protagonisti del mercato della telefonia mobile, che hanno preferito gettare la spugna. Tele2, ad esempio, ha appena restituito la licenza UMTS che deteneva in Norvegia, realizzando in questo modo un risparmio di 500 milioni di euro
.

ciao!

PICCOLO AGGIORNAMENTO AI GRUPPI

TaFaNo! - 20-12-2002 at 00:30

I gruppi della classe DIGITAL 2°ANNO sono

---->GRUPPO INTERFACE
Isabella Silba
Matteo Ciampi
Riccardo Chiura
Giulio Enoch
Alessandro Spinelli
Barbara Cortili
Giulia Frigero
Laura Santo
Andrea Rossi
Paola Logiudice
Davide Scaramuzza
Simona Montingelli

---->GRUPPO ART MUTATION
Stefano Brizzi : tafano@interfree.it
Bignone Emanuele
Gaetano Carlomagno
Annasara Geva
Dino Andriani
Barra Enrico

---->GRUPPO FORUM
Raffaello Lamonaca
Emanuele Tortolone
Federico Rossanino

buon 5105

carlo - 20-12-2002 at 01:14

Quota:
Originariamente scritto da alm@gesto
riporto questo articolo preso da apogeonline, dato che ne parlavamo nell ultima lezione a scuola.

L'UMTS non avrà mai la banda promessa
(...)
ciao!


bella mossa
alm@gesto
questo è un bel modo x procedere
rimettere circolo info funzionali

sarebbe meglio mettere su dei link
comunque
non credi?

ho appena mandato in circolo i miei auguri
non so nel mio indirizzario (vastissimo e che non controllo come vorrei...)
ci sono tutti i vs indirizzi
alcuni mi saranno sfuggiti sicuramente
in ogni caso l'ho messo
nelle mie INFO
http://www.teatron.org/forum/viewthread.php?tid=103

lì trovate la risposta alla vs domanda su cos'è 5105

auguri!

alm@gesto - 20-12-2002 at 15:25

aspettando un mondo piu giusto, con piu banda x tutti, con piu band e meno bande... il vostro Presidente operaio augura a tutti tanti auguri! mi raccomando divertiteve, rilassateve, godetetetetevele ste vacanzelelele!

cissssirivede l'8!

ah dimenticavo, buon 5150 a tutti!! mi raccomando: 51 e 50 su Napoli e tutte!

lascio anche io la mia mail x chi avesse bisogno di contattarmi tipo qualcuno del mio gruppo o anche solo se sentite il bisogno di mandarmi qualche virusSSs

bigno.almagesto@libero.it

basta con le cazzate

ciao!


fabrizio rumore - 21-12-2002 at 16:25

basta cazzate? nooooo daiii alm non fare così, comunque "più band meno bande" m'è piaciuta assai!!!



ma digitalmente..... il natale.... come si festeggia?

io ho fatto una mia piccola pensata:

come per la strada il natale lo si percepisce dalle vetrine cogli alberelli e le luci sulle strade, in rete lo si vede nei vari loghi con neve che cade e cappello di babbo natale ovunque... e nei siti dove non se ne vede.... spunta il banner con le renne.... la settimana scorsa per un mio amico ho fatto il logo del suo sito col cappellino e la neve che cade... ora lo allego. ve gusta?
visitatelo:
punkstation

allora buon natale e felice anno nuovo

guardate che bello
BIRRA MORETTI


e per un 2003 che meriti un brindisi coi fiocchi!!!!!! http://www.canaponi.it/foto/varie/canacalice.jpg

logo PunkStation Xmas.gif - 18kB

Emanuele T. - 22-12-2002 at 11:42

bella la giffina natalizia di Rumore!
Buon Natale.

Gruppi classe DIGITAL 3

ire - 23-12-2002 at 08:25

Col consenso dei presenti ripubblico i nomi dei componenti dei gruppi con relativi indirizzi e-mail

1. gruppo/Interface

- Fabrizio Rumore -- skafabbri@yahoo.it
- Manuela Girotto -- m_girotto@virgilio.it
- Davide Bonaiti -- dbartdesign@tiscalinet.it
- Massimo Sirelli -- cumpadim@libero.it


2. gruppo/Art Mutation

- Robert Gavazzano -- cianza2000@yahoo.it
- Valentina Stella -- vale.air@libero.it
- Irene Salomone -- shampoooo@libero.it
- Irene Bartolomei -- nenepic@freemail.it
- Manuela Pedrotto -- manuelapedrotto@libero.it
- Chiara Basaglia -- moscazezze@supereva.it
- Francesca Morello -- thepitbull@inwind.it


3. gruppo/Forum

- Matteo Barbeni -- teoma@virgilio.it
- Tatiana Segditsas -- centomila@libero.it


Spero siano tutti gli ultimi indirizzi!

enrico - 23-12-2002 at 11:59

AUGURI A TUTTI!!!!!!!+ Bella la giff di Fabry ; e anche l'interessantissima mail di Ama , indica un altro punto in cui l'Italia non cerca di svilupparsi nell'ambito tecnologico e digitale SIGH! Ma dovremo cambiare nazione per lavorare ? (P.S. x TaFaNo! :potevi aggiornare anche gli indirizzi mail....). Buona fortuna alla lotteria.ciao

alm@gesto - 27-12-2002 at 15:22

buttate 1 okkio a sto sito:
http://www.novembre.ws/index2.htm

e date 1 okkiata alla gallery

ciao torno a magnarme er panettone!

alm@gesto - 27-12-2002 at 21:20

Quota:
Originariamente scritto da alm@gesto
buttate 1 okkio a sto sito:
http://www.novembre.ws/index2.htm

e date 1 okkiata alla gallery

ciao torno a magnarme er panettone!


miiiiiiiiiiii che forum dimm***a!!!!! ora luccidoooooo

patchatelooooooooooooooooooo

la rete , un miracolo tra pesce e secco e manghi

carlo - 29-12-2002 at 08:02

Quota:
Originariamente scritto da alm@gesto
Quota:
Originariamente scritto da alm@gesto
buttate 1 okkio a sto sito:
http://www.novembre.ws/index2.htm


e date 1 okkiata alla gallery

ciao torno a magnarme er panettone!


miiiiiiiiiiii che forum dimm***a!!!!! ora luccidoooooo

>>> pas panic
ricordati di mettere lo spazio dopo l'ultima lettera dell'URL

auguri a tutti da un cyber cafe de Flacq (Mauritius)
tra pesce secco e manghi
la rete in questi posti e' miracolosa

a presto
>>>

2003

Dr.Gonzo + - 3-1-2003 at 14:45

Meglio tardi ke mai, auguri di buon Natale e di un nuovo anno di disperazione e tormento!
Babbo Natale è morto!!!

2oo3

Dr.Gonzo + - 3-1-2003 at 14:48

E la befana aspetta!!!

AUGURI

Interfacce

Emanuele T. - 4-1-2003 at 00:07

Per il gruppo che si occupa di analizzare le interfacce suggerisco il portfolio di questo web designer di Torino: http://www.sk4r.com Lo trovo molto particolare, quasi un anti-designer per le cose che fa. enjoy.

Top 10 sui principali errori di Web-Design nel 2002

alm@gesto - 7-1-2003 at 18:37

Top 10 sui principali errori di Web-Design nel 2002

Non c'è da stupirsi, Jakob Nielsen, il nome più conosciuto nell'ambito della usability, software e web ed autore del libro "Web Usability" ha stilato una classifica molto interessante, ma allo stesso tempo divertente.

Ecco il sommario degli argomenti trattati:

1. No Prices
2. Inflexible Search Engines
3. Horizontal Scrolling
4. Fixed Font Size
5. Blocks of Text
6. JavaScript in Links
7. Infrequently Asked Questions in FAQ
8. Collecting Email Addresses Without a Privacy Policy
9. URLs greater than 75 Characters
10. Mailto Links in Unexpected Locations (and a good observance about
The Growing Importance of Email Integration)


Per la lettura dell'articolo rimandiamo alla pagina http://www.useit.com/alertbox/20021223.html

enrico - 7-1-2003 at 19:21

Buon comeback a tutti.
Volevo sapere chi del gruppo Mutation del 2°e andato alla mostra Mutoid; io l'ho trovata breve ma molto interessante.
Il concetto di circolarità del tempo , vita-morte-rinascita di un oggetto e perchè no di una persona.
Ogni cosa ha senso e continua ad averlo nei modi più svariati e caotici.

link sulla privacy on line

carlo - 8-1-2003 at 09:18

credo che valga la pena aprire anche questa finestra sulla privacy on line
a proposito di cultura digitale e di mutazione...

http://www.repubblica.it/online/scienza_e_tecnologia/spam/convegno/...

http://www.espressonline.it/ESW_result/1,2493,,00.html?query=privac...

Alex4blu - 8-1-2003 at 11:46

HOLA A EVERYBODY! Cerco appuntamenti con mostre, laboratori, performances e spettacoli multimediali a Bologna e dintorni!!Se dunque vi va segnalate i luoghi e le date delle sperimentazioni!!Thanx Alex

::guarda oltre il tuo naso::

dimomedia - 8-1-2003 at 14:11

Soffermarsi su videoarte, su esperimenti web, su l'unicità seriale del digitaldesign è fondamentale per sensibilizzare la nostra creatività, come artefici di prodotti di comunicazione realizzati attraverso strumenti multimediali.
Osservare quanta creatività nasconda una installazione che mischi insieme video, teatro, motioncapture, audio, sensori e quantaltro non è tempo perso...
Se ci si continua a chiedere cosa serve un video?cosa significhi parlare con un puppet virtuale?cosa serva osservare per ore tutte queste opere digitali allora non solo non si è capito un bel niente sul contenuto del corso(arte e cultura digitale!!!!no aritmetica) ma si è perfino sbagliato mestiere!
Il mondo che ci circonda, il web, consideriamoli come il nostro museo virtuale, consideriamo ogni lezione come una vista in questo museo e consideriamo Carlo come Cicerone di questo enorme museo, che è pieno di genialità, di opere fantastiche ma anche pieno di tanta spazzatura che non serve visitare.Il nostro Cicerone esperto nello scegliere le opere più interessanti sa consigliare ai suoi ospiti durante la visita come indirizzare il loro percorso, dando continui imput e consigli che possano stimolare le loro testoline da Creativi del digitale! Tutto ci può dare ispirazione, ma sicuramente se l'opera è realizzata con gli stessi mezzi che noi digitaldesigners stiamo usando forse può servire di più!
Un martello può essere usato in tanti modi, tutti hanno martelli in casa e tutti usano i martelli, se vuoi usarlo bene è consigliabile osservare il lavoro di un vecchio ed esperto falegname, capire tutti i trucchi, carpire le cose più utili ed interessanti tralasciando tutto il resto...questo e solo questo ti renderà un Grande Falegname!

_attitudinidistrada__________

dimomedia - 8-1-2003 at 14:27

Stiamo lavorando nei contenuti, troverete per ora aperto un concorso per il nuovo logo di questa manifestazione
per paretecipare info sul sito!
.:graditi commenti e o suggerimenti:.


http://www.streetattitudes.com/

MUTOID

enrico - 9-1-2003 at 13:18

metto sul forum l'indirizzo web del sito dei Mutoid.
http://www.mutoid-waste-company.com

Sono d'accordo..e ringrazio

Alex4blu - 10-1-2003 at 08:18

Perfettamente d'accordo con dimo sull'esplorazione della creatività attraverso l'interazione dei multi-ipermedia..
grazie a Enrico per l'indirizzo dei Mutoid.Mi sarà prezioso.

Per Carlo:sto leggendo "Imparare giocando"...mi organizzo intorno all'argomento della tesi..
Alex4blu

GRUPPI

TaFaNo! - 12-1-2003 at 16:50

PICCOLO AGGIORNAMENTO AI GRUPPI

E-MAILZZZ

---->GRUPPO INTERFACE
Isabella Silba-------isabella.silba@inwind.it
Matteo Ciampi------ma_tte@katamail.it
Riccardo Chiura-----r.chiura@inwind.it
Giulio Enoch--------giulioenoch@hotmail.com
Alessandro Spinelli---------bandapart@tiscali.it
Barbara Cortili--------yuzuriha@libero.it
Giulia Frigero
Laura Santo----laurasanto@virgilio.it
Paola Logiudice------paolalogiudice@libero.it
Davide Scaramuzza
Simona Montingelli-----simomonti@virgilio.it

---->GRUPPO ART MUTATION
Stefano Brizzi-------tafano@interfree.it
Bignone Emanuele---bigno.almagesto@libero.it
Andrea Rossi------feedmeglass@email.it
Gaetano Carlomagno
Annasara Geva---blupervinta@hotmail.com
Dino Andriani
Barra Enrico----nes_e@libero.it

---->GRUPPO FORUM
Raffaello Lamonaca----chef@email.it
Emanuele Tortolone----manza23@libero.it
Federico Rossanino----gniclo3@inwind.it


sdeee!

programma art live

TaFaNo! - 12-1-2003 at 17:02

ma quanto c---- costa!?!?????

progr.gif - 50kB

a chi interessa ArtLive?

carlo - 12-1-2003 at 18:57

grazie tafano
per le email del gruppo

eccellente poi inserire la locandina di ArtLive che inizia giovedì 16
qui
http://www.teatron.org/forum/viewthread.php?tid=107
nel nuovo forum che ho aperto esclusivamente x la manifestazione
trovate altre info

x chi vuole impegnarsi a seguire ArtLive scrivendo le proprie impressioni
lasciando un pò del proprio "sguardo"
posso trovare ingressi gratuiti

come procedere?

lancio una proposta:
andate sul programma linkato in quel forum
e cercate ciò che v'incuriosisce di +
e ditelo: trovate una frase (pensatela...)
che possa esprimere la curiosità (la domanda) che portate con voi nell'andare ad ArtLive

scrivetela in quel forum e farò una selezione

avrò almeno una decina di posti
ma ci sono già altri ex miei studenti e collaboratori che premono

visto che in questa fase mi sto dedicando a voi almeno 5 biglietti penso di metterli in pista

in ogni caso il biglietto è di 18€
e vale comne abbonamento x tutti gli eventi

a lunedì!

Emanuele T. - 12-1-2003 at 23:47

http://www.mypetskeleton.com/

Teoma - 13-1-2003 at 23:53

Meglio tardi che mai.
comincio col consigliarvi, anche io, la mostra dei Mutoidi alla Cavallerizza in via Verdi, parallela di via Pò. ci sono divrse
sculture e costruzioni metalliche, alcune statiche, altre in movimento. Molto interessante. Il biglietto è intorno alle 6 euro, per gli studenti dovrebbe esserci lo sconto.

Vi faccio vedere una cosa:

Allegato: lineee.swf (627kB)
Questo file è stato scaricato 482 volte


Teoma - 15-1-2003 at 01:44

Assolutamente da non perdere:

playoff NFL in questi giorni. tra due settimane dovrebbe esserci il Superbowl.

Per chi vuole ho registrato già le semifinali
su VHS, accontentatevi!!!!

cose da dire

Perata - 20-1-2003 at 10:36

Dopo un pò di assenza per vari motivi, ritorno sul forum; sinceramente avrei un casino di robe da dire anche perchè ultimamente si è buttata molta carne al fuoco.
Come prima cosa volevo informare Carlo che abbiamo deciso di dividere il gruppo interface ( 2anno ) in due gruppi separati, divisi a loro volta in 2 sottogruppi, dato che l'idea è quella di presentare 2 interfacce graficamente diverse, una in flash e una in html; in secondo luogo ci è sembrato un buon modo per organizzare il gruppo completo evitando gli scontati casini che sarebbere nati nel tentativo di mettere d'accorto 11 o 12 teste!!

+++++++++++++++++++++++++++++

Il secondo argomento riguardava il concorso di scrittura interattiva (NON MI RICORDO IL NOME) presentato l'altra settimana in classe da "POPI" (se non sbaglio)
Sinceramente mi interesserebbe partecipare, ma mi sono completamete dimenticato quand'è la presentazione al bunet, qualcuno se lo ricorda? ed eventualmente se qualcuno è interessato a partecipare mi faccia sapere, magari si può lavorare insieme!

++++++++++++++++++++++++++++++

Terzo ed ultimo argomento (sicuramente quello che scatenerà maggiormete l'ira di Carlo)
ART LIVE: non sono riuscito a vedere niente, ma proprio niente.
Mi rendo conto di aver perso una buonissima occasione per allargare a visuale sul "DIGITALE", incasso e sto zitto!
L'unica cosa che posso dire è: fatemi sapere com'è andata, se mi sono perso qualcosa di veramente interessante o se era una bidonata!
STOP

a tutti i partecipanti del gruppo Art Mutation TERZO ANNO

ire - 20-1-2003 at 13:25

a tutti i partecipanti del gruppo Art Mutation TERZO ANNO
Ci incontriamo per confrontare il materiale raccolto martedì 21 nella pausa pranzo

Robby - 20-1-2003 at 13:43

Ciao,
guardate nell'angolo a sinistra di questo sito...

http://www.tenax.org


indirizzo

Rossanino F - 29-1-2003 at 14:41


PER CARLO

Rossanino F - 29-1-2003 at 14:43

il mio indirizzo è
gnicco3@inwind.it

Si è parlato di Arte e Cultura Digitale

digital2_gruppoForum - 30-1-2003 at 18:40

Riportiamo di seguito una selezione degli interventi che abbiamo ritenuto più significativi per delineare un profilo di quanto detto in questi mesi proprio su queste stesse pagine.

In corsivo sono segnalati gli interventi fatti da Carlo. Tutti gli altri non hanno indicato il mittente di proposito, così da rappresentare al meglio questa discussione che c'è stata tra lui e noi (ma anche tra noi e noi!).

Alcuni "sottoargomenti" che sono usciti da questa discussione sono stati segnalati prima dell'intervento con un titolo in neretto inserito tra parentesi quadre.

-------------------------------------------------
-------------------------------------------------

« [...] c'è qualcosa che non mi torna su quanto si è detto [...] in aula: il fatto che la cultura digitale debba per forza esistere come qualcosa di "altro", di diverso dalla cultura "ufficiale", "conosciuta", o comunque la si voglia definire.
[...] apprendere giocando è chiaramente il meglio che uno possa augurarsi, soprattutto dando al gioco tutte le sfumature "adulte”che vogliamo attribuirgli.
Che la flessibilità psicologica sia poi una diretta conseguenza di un approccio ludico alla conoscenza, penso sia innegabile.
[...]Se all'inizio della sua esistenza la cultura digitale si trovava necessariamente nella condizione di doversi proclamare "autocultura", di considerarsi (perché considerata) un mondo a parte, forse oggi può iniziare ad alzare il capo e a guardarsi intorno. Quello che mi domando è perché questo sguardo snob ad oltranza. Sembra quasi fatto apposta (e probabilmente lo è) per allontanare il pubblico mentre penso che si potrebbe passare ad una fase di normalizzazione di questa cultura. E non intendo in senso negativo. Perché se c'è qualcuno che studiando, vivendo, divulgando, la cultura digitale ha capito l'importanza dell'aspetto ludico-libidinale nella conoscenza dovrebbe limitare queste scoperte al solo campo del cyberspazio?

[Carlo] è la riprova del fatto che queste scoperte non vengono limitate al cyberspazio [...]. Questo approccio, dunque, si cerca di allargarlo a tutta la sfera culturale quindi cade il presupposto iniziale: la cultura del cyberspazio in fondo non è poi così "a parte". [...]».

-------------------------------------------------

« nn riesco a giungere ad una conclusione, nn sono certo e nn credo che la cultura digitale sia una cultura a parte proprio perché forse nn la considero nemmeno una vera e propria cultura [...]

certo è che è stata x molto tempo (e ancora in gran parte lo è) una "cultura”(uso cmq questo termine) x pochi...

[...] sono solo le ultime generazioni che iniziano ad entrare prepotentemente in questo "mondo", che chiedono xkè assetati di informazioni. poche persone però sono pronte a dare quello che chiedono (e si torna al discorso della Scuola in Italia)...

invece le altre generazioni (over 40 secondo me ma anche persone più giovani) nn si ritrovano in questa cultura perché nn la capiscono (parlo x quel che è la mia realtà) e quindi tendono ad "emarginarla”... [...].».

-------------------------------------------------

«[...] il primo esempio di sottocultura che mi viene in mente [...] è la fantascienza.
[...] ho sempre pensato che abbia una forza, e una funzione anche, importanti, tali da definirla cultura.
anche perchè

1) ha una caratteristica da sempre un po' "settaria", conclusa, con dei confini dunque. [...]

2) generalmente vive in quella condizione di sottovalutazione da parte della cultura ufficiale [...], in tutto e per tutto in modo simile a quanto accade, oggi, alla Rete. [...]
dunque io credo che il concetto di cultura debba necessariamente essere allargato sino a perderne quasi di vista i confini semantici: tutto è cultura [...].».

« [...] questa storia delle "sottoculture”non la condivido +, una volta si, quando pensavo che esistesse ancora un "underground", ora no, è tutto spalmato nella simultaneità, su + piani».

-------------------------------------------------

«[...] [La] cultura digitale [...] non ha nulla a che vedere con i mezzi con cui acquisiamo informazioni... [...] saper usare internet è parte della cultura digitale?

[...] lo ska come movimento da quando è nato ha avuto i suoi miti e le sue trasformazioni... ma è una sottocultura all'interno della musica... come la fantascienza è una sottocultura ed ha avuto trasformazioni e miti... il digitale non è una sottocultura.

il digitale ha avuto le sue trasformazioni e ne avrà ancora, ma essendo così vasto anche se ancora giovane, non credo che creerà dei miti.».

«sei sicuro? hai visto Matrix?».

«l'idea di collettività non essendo legata al territorio perde forza. Poi essendo anche uno strumento, ognuno lo userà a proprio piacimento e si farà il proprio bagaglio culturale...».

«di quale territorio parli? i quartieri, le campagne o i non-luoghi: aereoporti, aree di servizio...
da lì alle reti, non luoghi x eccellenza, il passo non è così distante...».


«internet per esempio lega gli appassionati fra di loro perché trovi quello che cerchi e vedi chi cerca quello che interessa a te.... [...] ma allora è cultura digitale ascoltare musica digitale? o lo è farla?».

«hai toccato l'epicentro: la condivisione. la cultura nasce da questo, dall'alfabeto al virtuale...
abbiamo visto lo sviluppo della cultura alfabetica ma per quella digitale c'è ancora d'aspettare... la prossima generazione?
o nel frattempo possiamo combinare qualcosa anche noi? [...].».


-------------------------------------------------

«[...] Forse non possiamo parlare di cultura digitale, ma di sub-cultura digitale, da non intendere come termine dispregiativo, ma come una cultura più piccola, confinata ancora ad una cerchia ristretta di persone che riescono ad interagire con il mondo digitale senza domandarsi la funzione di quest'ultimo. [...]
Forse non tutti sono pronti per una cultura digitale [...], forse lo sono di più per una cultura Tecnologica [...].
[...] Potremo parlare di cultura digitale quando verrà considerato "naturale”(da tutti) interagire con una macchina, viaggiare attraverso interfacce o cd rom... ».

-------------------------------------------------

«[...] le particolarità delle nuove forme di cultura producono sempre rotture ed asperità, in una prima fase

il punto sta nel trovare il modo per ricomporre il tutto, in una seconda fase

ma ora siamo in una terza fase in cui dopo rotture e ricomposizioni si assiste ad una vaghezza ad alto rischio d'inerzia: c'è gente che fa finta di nulla e che ci guadagna nel non far procedere lo sviluppo culturale in campo digitale.
serve un altro colpo di reni, una rottura che abbia però al suo interno una strategia di ricomposizione... [...]».


-------------------------------------------------

«[...] la cultura (digitale e non) fa parte dell'arte o l'arte della cultura? non riuscire a navigare in un sito é un'incapacità mia (di utente) o un errore del web master? quanto é davvero accessibile a tutti l'arte e la cultura digitale? qual é la lingua o il codice o non so cosa.. che permette una vera interazione, ipermedialità in questa "dimensione"? [...]».

-------------------------------------------------

«[...] non credete che anche il livello di usability del cubismo fosse basso? o del bolero di ravel? o dell'Ulisse di joyce? o degli album di bjork?

indubbiamente si', pero' le consideriamo forme d'arte, che come tali possono piacerci o meno [...] ma dalle quali non ci aspettiamo un'accessibilità come "dovuta”perche' per come siamo stati abituati a vivere l'arte e la sua funzione estetica sappiamo che le è concessa una certa cripticità.

il problema con le opere d'arte sul web, o comunque legate al multimedia, è che Il pubblico che ne puo' fruire è davvero planetario: gente di ogni razza e (pur con i dovuti distinguo) di ogni istruzione: questo porta al problema dell'accessibilità, non solo cognitiva ma anche di semplice fruizione (interfacce astruse, etc)

il problemaèche anche l'interfaccia astrusa fa parte dell'opera, cosi' come dell'opera fanno parte, nello spazio tempo digitale, le reazioni interdette e sospese dell'interlocutore dell'opera, ovvero noi che non sappiamo dove cliccare

probabilmente sarebbe opportuno mettere nella nostra fruizione dell'arte sul web la stessa "willing suspension of disbelief”di cui parlava Keats per la poesia [...]».

«[...] sono [...] d'accordo [...] nello sfruttare il digitale, e la discussione intorno al digitale stesso, come una magnifica occasione per uscire da una forma di fare cultura (e arte) e di parlare sulla cultura (e sull'arte) un po' **parruccona** [...]».

-------------------------------------------------

«[...] non condivido [il] bisogno di citare i "padri"del digitale [...]: se la crisi del digitale deve essere superata occorre molta inventiva e conoscenza dei mezzi e delle capacità odierne e del futuro prossimo.
[...] il discorso sulla rottura dello sguardo. Come noi dovremmo provocare e coinvolgere l'utente?
Quali sono i nuovi TABU culturali?
[...] è importantissimo che i modi di arrivare ad un risultato non siano solo ispirati dal successo del prodotto sul mercato ma anche dalla filosofia e dall'arte.Creando cosi dei veri artisti digitali. ».

-------------------------------------------------

«il problema però [...] è che per parlare di certe cose servono:
1) un linguaggio tecnico [...]
2) un fondamento teorico
che non deve essere visto come una cosa negativa, quanto piuttosto come un far vedere -sì, anche attraverso le intuizioni dei **pionieri** del digitale nei primi anni cinquanta- come nascono certe cose.
citare i padri del digitale mi puo' servire ad esempio a illustrare come il loro vedere oltre relativo ad un certo punto, il loro alterare il punto di vista tradizionale, possa essere utile anche a me, oggi, ad alterare il mio di punto di vista.».


-------------------------------------------------

«[...] Però il passato non deve portare alla ripetitività, come spesso accade oggi, soprattutto nella TV e nei cinema. Cose già viste......».

-------------------------------------------------

«[...] ho l'impressione che per avere un vero successo (non parlo necessariamente di denaro), per farsi conoscere veramente, il nostro tanto amato "digitale" (un sito ad esempio), non sia sufficiente: il vero trampolino è, alla fine, sempre la rivista. [...]
E' vero che il digitale può diventare multimediale con tutti i vantaggi e gli aspetti interessanti che questo può significare ma forse (mi domando) il tatto, la possibilità di sfogliare qualcosa, di averla fisicamente tra le mani è in fin dei conti l'esperienza più insostituibile che ce la fa amare visceralmente. Un aspetto che qualsiasi multimedialità ancora non è riuscito nemmeno a sfiorare...[...]».

-------------------------------------------------

«[...] c'è un detto: la carta canta
per dire che ciò che è scritto e stampato vale di +
c'è infatti un'evidenza incontrovertibile anche rispetto a ciò che si crea nella condizione dell'immateriale eppure la TV ci ha dimostrato anche il contrario ma mi domando è solo un problema di audience e di numeri?

credo che ci sia da riflettere su come il futuro della comunicazione debba contemplare una diversificazione dei piani di azione comunicativa la qualità sarà non solo nelle forme ma nelle strategie relazionali

agendo però su + piani simultaneamente:
il web
la rivista
la radio
l'evento urbano...
la leggenda metropolitana...

questo significa performing media [...]».


-------------------------------------------------

«[...] Ho come l'impressione che il digitale non permetta mai di approfondire oltre un certo limite. [...]».

-------------------------------------------------

«[...] il digitale ha caratteristiche intrinsecamente diverse dal medium cartaceo [...] la vera strategia comunicativa vincente dei prossimi anni sarà l'azione su + media diversificati, in modo da coprire completamente tutte le possibili sfumature di bisogno cognitivo da parte del pubblico

[...] il digitale può servire come grimaldello verso nuove conoscenze, come strumento di acquisizione di competenze e consapevolezza ma [...] l'approfondimento (ancora) non gli appartiene e per questo lo ricerchiamo su altri media,+ stabilizzati.».

-------------------------------------------------

[A proposito delle e-mail]
«[...] mi piacerebbe sapere il rapporto che avete con l'e-mail, quanto la usate, quante volte al giorno la controllate, da dove la controllate/scrivete, con chi corrispondete di solito (amici, parenti, x lavoro...), dove, quando e perché l'avete presa/e e quant'altro riteniate importante per chiarire il vostro rapporto con la posta elettronica. [...]

penso che sia un aspetto più che fondamentale del nostro rapporto col "cyberspazio”[...] e che si sta diffondendo sempre di più dando anche origine a nuove "grammatiche". Un po' come per gli sms... [...]».

-------------------------------------------------

«[Secondo] Bruno Patino [...] con internet si é creato un nuovo media senza che nascesse un nuovo linguaggio. [...] molti giornali hanno considerato internet come un mezzo supplementare di distribuzione.

[Per] Umberto Eco : "Tutta la storia della cultura é stata una predisposizione di filtri. La cultura trasmette memoria, ma non tutta, perché viene filtrata, bene o male é ancora un altro discorso....Se non altro ciò che ci permette di interagire socialmente é che abbiamo avuto tutti più o meno gli stessi filtri.
Con il web ciascuno di noi é nella situazione di dover filtrare da solo un'informazione talmente insostenibile che se non viene filtrata non può essere assorbita, ma viene filtrata casualmente... [...]».

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[A proposito delle e-mail]
«[...] sono allacciato a Internet da pochi mesi e la maggior parte dei miei amici non sanno ancora niente di questo. Per ora, a parte le pubblicità noiosissime che mi arrivano continuamente, ho ricevuto soltanto due e-mail. [...]».

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[A proposito delle e-mail]
«[...] ho sempre usato molto poco la posta elettronica, ma ultimamente, per vari motivi ne ho scoperto la comodità!
Il motivo principale è che mia cugina è partita a fine settembre per Vienna (Erasmus), e la mail è stata ed è un ottimo mezzo di comunicazione.
Ultimamente ho scoperto la sua utilità per ricevere informazioni iscrivendomi a vari siti o portali [...]».

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[A proposito delle e-mail]
«[...] la uso molto poco anche perché non ho molti amici-amici con la posta elett.
La chat invece lo sempre odiata e non ho nessun interesse verso di essa se non quello di fare il cazz... con gli amici in un NetPub.
La posta elettronica mi serve esclusivamente per l' acquisto on line, lo scambio di informazioni a livello lavorativo.
Cosa che odio della posta elett. è il fatto che non è possibile gestire il continuo flusso di spot che piove dentro la casella e-mail. [...]».

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[A proposito delle e-mail]
«[...] la mail è il protocollo + utilizzato in assoluto, il livello di utilizzo arriva quasi al 100% degli utenti web
siamo quindi vicini alla saturazione
il perche' sicuramente sta nella semplicita' d'uso dello strumento mail
in confronto alla potenzialita' enorme di contatto che dischiude x certi versi assomiglia all'sms
con la piccola differenza di un maggiore scoglio tecnologico dato dal medium pc (meno nelle grazie rispetto al cellulare).».

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«[...] si tratta ora di iniziare a togliere le virgolette [da "cultura digitale”].
se siamo d'accordo che il digitale abbia posto in campo un nuovo paradigma: una nuova chiave di violino davanti al pentagramma evolutivo...
non esagero. [...]».


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«[...] credo che lezioni come quelle di Carlo, Livius, Cristina ci siano di grande aiuto anche solo per scrollarci di dosso tutti gli anni dell'imputridimento liceale e scolastico ed aprire nuove porte, incontrare nuove strade...... [...]

a Torino si sta allestendo la Macchina del Tempo costruita dai MutoidWasteCompany.
Meccanici dell'arte producono usando ciò che la gente butta via per esprimere e rendere evidente che nulla si crea e nulla si distrugge.
Vogliono creare questa macchina ed immergere lo spettatore in un movimento da passato a futuro e viceversa con l'ausilio di suoni e proiezioni. [...]».

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«[La] specializzazione può essere una strada per trovare qualcosa di grande. [...]
Io ho scelto un'altra strada [...]: un atteggiamento estensivo più che intensivo. La mia formazione eterogenea [...] rivela una attitudine nomade.
In entrambi i casi si impara con la costanza e l'attenzione. Insomma con lo sviluppo dell'organo della sensibilità un action script o due pedalate [...] possono avere lo stesso valore. Non esiste un metodo migliore esiste solo l'attenzione. [...]».

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«[...] non ho ancora capito cosa mi cattura maggiormente tra produzioni audio-video, mondo 3d, e mondo web etc [...]. Comunque sono convinto che [...] ci si possa appassionare a tutti questi mondi, anche perché li trovo fortemente legati l'uno all'altro, ovviamente c'è da considerare la barriera tecnica, cioè i software etc, ma non la vedo una barriera insormontabile!».

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«[...] è un confine sottile quello che separa arte, tecnica, e design. proprio perché i confini stessi - quelli semantici intendo - di questi termini sono sempre +sfumati [...].».

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«[...] mi incuriosisce il rapporto che c'è tra immagini e musica, come la percezione di un oggetto cambi a seconda del sottofondo che udiamo. [...]».

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«[...] Non ho imparato [...] ancora niente dalla cultura digitale, ci sono troppo "in mezzo". Tra lezioni di maya, compositing, flash, design e arte... troppi inputs: lo so che bisogna interagire, essere presenti, trasformare ed elaborare, comunicare, fruire, dare un giudizio, e via dicendo...
solo che ho voglia di fare due passi nel mondo "reale"... [...]
PUO' ASPETTARE IL VIRTUALE? O DEVO COSTRUIRE LA MIA VITA IN SUA FUNZIONE? [...]».

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«[...] cultura digitale è SHARING, saper condividere/fare rete [...]
ad esempio le risposte che do' [...] nel forum,valgono per tutti [...]
abituarsi a trovare le connessioni alla rete è decisivo così come una volta servivano matite, compassi, quaderni e gomme. [...]».


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«[...] lo spazio in rete viene usato anche per rilassarsi...? [...]».

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«[...] Non è assolutamente vero che tutto ciò che va al di là dell'apprendimento becero di un software sia tempo perso, al contrario queste riflessioni su ciò che circonda il digitale sono "Cibo per la nostra Mente". [...] Il nostro sarà un lavoro Creativo e abbiamo bisogno di stimoli esterni per realizzare cose che colpiscano la gente, interrogandoci su che cosa possa avere effetto sulla percezione degli altri. Smettiamo di chiederci sempre "a cosa serve questo?...quale utilità ha quell'altro?". Il nostro è un mondo astratto. Quindi cerchiamo di cogliere questi input esterni e capitalizziamo da queste esperienze. [...]».

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«[...] sta a ciascuno di noi trovare il modo x ricondurre a sé qualsiasi input esterno.
il concetto di funzione è alla fine dei conti un dato relativo. [...]».


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«[...] personalmente sono arrivato alla conclusione che creatività vuol dire PASSIONE.
[In] questo mestiere [...] le ore davanti allo schermo saranno inevitabili, ma saranno sicuramente più proficue quelle in cui si staccherà la spina, magari per andare a fare due passi due pedalate, piuttosto che andare ad una mostra, al cinema o ad un rave; ma sono convinto che se si è veramente appassionati, saranno quelli i momenti in cui verranno fuori le idee più belle, perché saranno spinti dalla passione e non dalla moda. [...]».

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«[...] BISOGNA DIVAGARE.
Le specializzazioni sono inevitabili ma se sono tutto quello su cui ci si basa sono la morte. Quindi anche la così detta "CULTURA DIGITALE”deve essere vista come parte della CULTURA. [...]
Si sa che più uno cerca la soluzione ad un problema e più questa tarderà ad arrivare. Quindi anche l'ispirazione non va cercata ossessivamente in un posto preciso ma completamente altrove da dove si pensa potrebbe arrivare [...].».

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[A proposito delle proiezioni]
«non volevo che s'interpretasse ciò che s'era visto ma che si creasse un gioco psicologico sul feedback interiore:
[...]
non ho mai voluto, l'ho detto tante volte, analizzare l'"arte”(chiamiamola così, per intenderci)
ma rilevare le reazioni immediate senza troppe interpretazioni [...].».


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[A proposito delle proiezioni]
«[...] sono io che nn so apprezzare certe cose magari xkè nn ho le basi culturali x farlo oppure come x molte cose basta fare qualcosa di nuovo (anche se fa schifo) tanto x fare qualcosa di nuovo... così i critici almeno possono parlare un pò...
se però è così o se la famosa Digital Art di cui tutti qui parlano [...] e filosofeggiano si sta spostando verso quello che abbiamo visto in quei filmati beh allora personalmente inizio a preoccuparmi... [...].».

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«[...] il fatto che io stia insistendo sul [...] mettere in circolo la vostra reattività, ovvero la vostra reazione agli stimoli (visioni video e web, nonchè raffiche di enunciazioni...) fa parte di una strategia educativa molto precisa: intendo approfondire alcune tematiche basandomi sui vostri interessi. Tenendo conto anche del fatto che questi ultimi non sono così chiari.
Ma uscendo allo scoperto forse qualcuno di voi può, forse, lanciare qualche segnale interessante.
Educare significa tirar fuori (cosa? la vostra coscienza selettiva) e non mettere dentro contenuti.
[...]
ma vi rendete conto che questa pratica che sto attivando è esclusivamente centrata sull'obiettivo che coincide con la vostra attitudine all'apprendimento in ambiente digitale?
che alla fine dei conti parlare di cultura digitale non è analizzare un genere e tantomeno una materia ma una nuova condizione di relazioni sociali, di comportamenti, di nuove percezioni? [...].».


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[A proposito della drammaturgia interattiva]
«[...] non riesco a capire che cosa sia la drammaturgia interattiva. [...] Secondo voi è indispensabile?
[Io] credo che non lo sia, perché la maggior parte dei ragazzi rimane affascinata dalla grafica e non dalla drammaturgia del sito, sempre se sappiano cosa sia. [...] la prima risposta o il primo disappunto è sempre sulla grafica o sulle immagini inserite... Nessuno va a vedere oltre.
[...] Magari sbaglio a puntare tutto sull'estetica, ma alla gente, non è quello che piace e vuole vedere? ».

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[A proposito della Drammaturgia Interattiva]
«[...] Per quanto io abbia capito, credo che sia la capacità dell'artigiano-artista digitale di creare un percorso all'interno del sito; questo percorso però non può solo essere dato dalla grafica perché non sono e non saranno soltanto i ragazzi come noi a navigare . Occorre immaginare la reazione dell'utente all'apertura del sito, quali le cose che nota prima e quali dopo in base alla sua educazione , cultura e livello sociale.
Però non credo nemmeno che sia solo questo [...].».

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«[...] Pasqualini parla di 3 elementi portanti
* Nome
* Lavoro
* Residenza
per sviluppare il lavoro sul web_creator (come lo definisco io) basandolo sulla strategia di relazione con l'utente, bene ma quelle parole non mi convincono, sono deboli, le sostituirei con
* Identità
* Desiderio
* Territorio

perchè?
chi ha detto che nel web uno esercita il proprio vero nome? [...]
e poi: lavoro? de che? si entra in rete con desideri e bisogni che solo a volte coincidono con il lavoro (x denaro o x gloria professionale)
e infine: la residenza? quanti di voi transitano per altre città e non-luoghi... [...]

La case-history methodimage è interessante, sapete perchè?
perchè accanto alla realizzazione web c'è quella d'installazioni, stand, situazioni x il committente

ritorna il discorso convergenza dei media e delle competenze/SKILL

progettare comunicazione nell'ambito digitale significa non solo realizzazione grafica e informatica ma invenzione di ambienti interattivi... [...]».


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«[Sapete] che cos'è [il "meme"]? [...] è come il GENE x la biologia

MEME è l'unità minima della vita culturale: informazioni,comportamenti che generano mode e ideologie, religioni e tecnologie...

è una teoria molto forte, inquietante e affascinante che secondo me è alla base della cultura digitale ma è talmente forte che ancora non la ho "incorporata"[...].».


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«Soffermarsi su videoarte, su esperimenti web, su l'unicità seriale del digitaldesign è fondamentale per sensibilizzare la nostra creatività, come artefici di prodotti di comunicazione realizzati attraverso strumenti multimediali.
Osservare quanta creatività nasconda una installazione che mischi insieme video, teatro, motioncapture, audio, sensori e quantaltro non è tempo perso...
Se ci si continua a chiedere cosa serve un video?cosa significhi parlare con un puppet virtuale?cosa serva osservare per ore tutte queste opere digitali allora non solo non si è capito un bel niente sul contenuto del corso [...] ma si è perfino sbagliato mestiere!
Il mondo che ci circonda, il web, consideriamoli come il nostro museo virtuale, consideriamo ogni lezione come una vista in questo museo e consideriamo Carlo come Cicerone di questo enorme museo [...].
Tutto ci può dare ispirazione, ma sicuramente se l'opera è realizzata con gli stessi mezzi che noi digitaldesigners stiamo usando forse può servire di più! [...]».


bel lavoro!

carlo - 4-2-2003 at 00:09

x valutare x bene l'impegno del vs gruppo di lavoro di ricomposizione dei frammenti di un forum così vasto

ne parleremo il 10.02
in sede d'esame

Si sono manifestati Dubbi e Perplessità

digital2_gruppoForum - 4-2-2003 at 10:30

<<[...] Io penso che se la crisi del digitale deve essere superata occorre molta inventiva e conoscenza dei mezzi e delle capacità odierne e del futuro prossimo.
Ultima osservazione , sulla figura poetica dell'autore digitale .Secondo me è importantissimo che i modi di arrivare ad un risultato non siano solo ispirati dal successo del prodotto sul mercato ma anche dalla filosofia e dall’arte. Creando cosi dei veri artisti digitali. Perché il passato non deve portare alla ripetitività ,come spesso accade oggi, soprattutto nella TV e nei cinema. Credo che lezioni come quelle di Carlo, Livius,Cristina ci siano di grande aiuto anche solo per scrollarci di dosso tutti gli anni dell'imputridimento liceale e scolastico ed aprire nuove porte, incontrare nuove strade...... [...]>>

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<<[...] Ok. Finalmente esco dall'ombra. Giunti a metà corso, ho deciso di farmi sentire. Noterete il mio nome fittizio, così come la mail, scelti non per un motivo particolare ma per godere di quel gran vantaggio che ti offre un nickname: ANONIMITA'.
Questa volta "LA RETE DEGLI SGUARDI" dovrà chiudere un occhio.
Cominciamo.
Finora si è parlato di tutto un pò, forse è il momento di trovare un argomento, no? Non è così che dovrebbe andare avanti un Forum? Uno propone un argomento e qualcun'altro risponde.
Forse perché questa volta l'argomento non serve, visto che l'uso di questa parte del sito è quasi imposto dal docente, l'importante è sapere e far sapere di essere stati qui, così da tenersi buoni il prof.
Non nota, o vuole notare nessuno, come la maggior parte degli interventi manca totalmente di consistenza? Sono realmente messi li, giusto per occupare spazio e per dare la possibilità a qualcun'altro di farsi vivo.
Sfido tutti quelli registrati a dire che finito il corso interverranno ancora. Forse uno o due, vedendo come procedono le lezioni.
O forse mi sbaglio e questo Forum è realmente un qualche genere di superlaboratorio dove tutti NOI pseudo creativi possiamo fingere di creare ed interagire.
Con questo non intendo smontare tutto il vostro sforzo di tenere in vita queste pagine, forse peché bisognerebbe dargli un titolo diverso, tipo: FREEIDEAS o FREELINKS.
Non sono forse le cose più gustose che si trovano on-line, e quindi anche qui?
ACCETTATE LE PUNTUALIZZAZIONI, tanto qui tutto c'è e non c'è. [...]>>

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<<[...] Per me questo è il secondo anno di IED e mi sto accorgendo di una cosa: che a mio parere molta gente che si è iscritta perché fa molto figo dire che vai allo IED, in effetti è cosi (anzi in alcuni casi aiuta anche con le ragazze) ma dopo un pò ti deve sorgere la domanda: ma a me piace veramente questo mestiere e questo futuro? sorge il pensiero di passare tutta la tua vita davanti ad uno schermo con gli occhi rossi perché non riesci a fare una booleana, ed è li che secondo me devi dire: no grazie, io non voglio fare questa vita, il creativo non è questo, questo è Pino il sistemista, non il creativo; ovviamente le ore davanti allo schermo saranno inevitabili, ma saranno sicuramente più proficue quelle in cui si staccherà la spina, magari per andare a fare due passi due pedalate, piuttosto che andare ad una mostra, al cinema o ad un rave; ma sono convinto che se si è veramente appassionati, saranno quelli i momenti in cui verranno fuori le idee più belle, perchè saranno spinti dalla passione e non dalla moda.
Il quasi che ho messo all’inizio della pappardella sta nel fatto che secondo me in alcuni casi, sia per quanto riguarda lo IED, ma in molti casi in generale nel mondo della scuola e del lavoro, si tenda ad esagerare nell’ esternare troppa cultura e saccenza rischiando di cadere nel pesante e nella cultura a tutti i costi ma questo è probabilmente frutto di 5 pesantissimi anni di liceo passati a sentire il prof di lettere che dispensava paroloni e saggi letterari tutti i santi i giorni, ma è un’impressione che, per quanto riguarda lo IED, mi sta nascendo soprattutto in quest’ultimo periodo, ma visto che per adesso è solo un impressione, la sfumerò qui, al massimo vi farò sapere più in la se cambierò idea! [...]>>

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<<[...] Finalmente, con estrema insofferenza e grande disappunto, sono costretta mio malgrado ad intervenire in questo forum. Già, costretta è la parola esatta, visto che alla legittima domanda "su cosa verterà l'esame?" qualcuno ha ricevuto la risposta: "il forum è il tuo esame, se non vai sul forum sei fuori."
E allora visto che qualcosa bisogna dire, diciamolo. E visto che il docente è un individuo di così ampie vedute, certo non s'offenderà ne tanto meno si vendicherà all'esame, anzi, prenderà questo intervento semplicemente come una modesta opinione, o piuttosto come lo sfogo di uno studente frustrato.
Nella lezione di oggi, per altro la prima che mi abbia lasciato qualcosa oltre alla sensazione di parlare di tutto e niente, si è parlato della virtuosa capacità del docente di tenere lezioni tanto intelligenti e stupefacenti da lasciare a bocca aperta....allora io mi chiedo: perché con un programma così interessante e ben strutturato come quello che ci è stato venduto all'inizio delle lezioni, non si può affrontare ed analizzare quello piuttosto che commentare gli interventi di persone che, più o meno obbligate, hanno qualcosa da dire??? La lezione è in aula, non sul forum, che per altro se non ci fosse stato reso così ostico proprio dal docente, potrebbe essere davvero un mezzo interessante per confrontarsi. Ma questo confronto deve essere una cosa in più per chi ne sente la necessità, non un obbligo o un ricatto morale, e soprattutto un'integrazione alla lezione, e non la lezione che diventa aria fritta perché le richieste, le domande e le opinioni devono obbligatoriamente essere espresse sul forum. L'interazione è prima di tutto umana e pertanto dovrebbe avvenire in aula e non qui. [...]>>

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<<[...] Non è assolutamente vero che tutto ciò che va al di là dell’apprendimento becero di un software sia tempo perso, al contrario queste riflessioni su ciò che circonda il digitale sono Cibo per la nostra Mente. Dovremmo cercare di staccare la spina dal nostro background di scolari che apprendono lezioni di cui alla fine non rimane nulla. Il nostro sarà un lavoro Creativo e abbiamo bisogno di stimoli esterni per realizzare cose che colpiscano la gente, interrogandoci su che cosa possa avere effetto sulla percezione degli altri. Smettiamo di chiederci sempre a cosa serve questo? È quale utilità ha quell’altro? Il nostro è un mondo astratto. Quindi cerchiamo di cogliere questi input esterni e capitalizziamo da queste esperienze[...].>>

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<<[...] Devo essere sincero, durante le prime lezioni ero molto perplesso sull'utilità finale del corso, ero convinto di essere nuovamente di fronte ad una completa inutilità come era già successo per molti corsi del primo anno, ma con il passare delle lezioni il mio interesse e la mia attenzione sono aumentate, come è aumentata anche la voglia di intervenire nel forum; ho iniziato a pensare che forse il tutto si poteva rivelare "nuovo", il docente iniziava a farci capire che una delle sue caratteristiche era quella di uscire dai vecchi e pesanti canoni della "scuola normale", basati sulla forte divisione tra le materie etc. Ma il tutto è completamente svanito a metà lezione circa di mercoledì scorso, quando Carlo ha pronunciato queste parole:" ho capito che per farvi leggere i libri che vi ho proposto in scaletta, ve li dovrò chiedere all'esame!!!!" all'improvviso mi è caduto addosso un macigno di dimensioni colossali, che mi ha completamente azzerato l'euforia e l'interesse e mi ha fatto esclamare: "ci risiamo, mi sembrava troppo bello"
Dopo cinque anni di liceo scientifico (con discreti profitti) ho imparato solamente una cosa: "che i professori sono tutti uguali, fanno la loro lezioncina, ti interrogano, ti mettono il voto e a fine mese ritirano la busta paga" non ho mai trovato un prof. che abbia mai cercato di uscire leggermente dagli schemi, e adesso che pensavo di averlo trovato ci ha obbligato (perché obbligato è la parola giusta) a leggere due libri, se non tre o quattro da portare all'esame; la cosa che mi fa più arrabbiare è che probabilmente io avrei letto il libro di Carlo perché lo ritenevo interessante, ma adesso che lo "DEVO" leggere sarà completamente diverso, mi risulterà sicuramente più pesante e probabilmente come tutti libri letti al liceo, il giorno dopo l'esame me li sarò completamente dimenticati!
La lettura di un libro deve scaturire dalla curiosità e dall'interesse, imponendola si cancellano entrambe.
E meno male che questa era la scuola della creatività!!!!! [...]>>

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<<[...] Da qualche tempo sento solo dire che questa vita da DIGITAL DESIGNER è una galera. Niente svaghi solo lavoro e sudore. Beh, piuttosto cambio vita. Tenetevi le occhiaie se portano a parlare con un monitor e a strusciarsi con un mouse. Con questo non intendo dire di non voler mai fare straordinari e che le grosse moli di lavoro mi spaventano, solo credo che se prese troppo seriamente non portino solo felicità. Anzi, non sarebbe una novità sentire di un qualcuno che scoppia per lo stress perché troppo focalizzato. NO GRAZIE.
Dico questo pur rimanendo convinto che le cose bisogna provare a farle mille e mille volte per farle proprie.
Non tirate subito le vostre conclusioni. Mi sembra di essere arrivato qui abbastanza tardi per poter essere preso in modo corretto. E comunque ognuno può partecipare nel modo che sente più suo. Come molti mi sono iscritto perché costretto, poi ho capito che è solo una questione di scelte. Da una parte il Forum, dall'altra i libri. Avete forse una pistola puntata alla testa? Qualcuno dice forse qualcosa al prof di Sociologia quando dice che o facciamo un progetto o studiamo un libro? No. Perché è giusto. E comunque ci siamo voluti arrivare noi a questa scelta forzata rifiutandoci di fare quello per cui studiamo. Usare il computer, navigare e condividere. Siamo tutti molto bravi a criticare, perché alla fine delle 2 ore,che sono effettivamente poche, tutti ce la battiamo in ritirata.
Un'ultima cosa. Avete notato che in questo preciso momento ci sono 1296 visualizzazioni e solo 93 risposte su questo Forum?
Chiaro. Tutti ci divertiamo a guardare ma pochi ad intervenire. Forse ha ragione chi dice che si sta meglio nell'ombra. [...]>>

Sono emersi molti dubbi e perplessità per quanto riguarda il forum. Molti contrasti sono nati sulla presunta inutilità di questo non luogo. Alcuni sono rimasti perplessi dalla condotta del corso, dall’utilità delle lezioni e del loro contenuto inusuale. Altri invece sono piuttosto insicuri sul futuro che offre il mondo del lavoro in questo settore, forse impauriti dai contenuti astratti visionati e dalle opinioni di professionisti. Infine molti si sono chiesti se la scuola che frequentiamo sia in grado di offrirci l’adeguata istruzione per consentirci un futuro da DIGITAL DESIGNER.

Si è parlato di creazione di nuove interfacce e usabilità

digital2_gruppoForum - 4-2-2003 at 10:41

“… non riuscire a navigare in un sito é un'incapacità mia (di utente) o un errore del web master?[…]”
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“[…] Personalmente credo che se un utente non "capisce" un sito la colpa sia principalmente del web-master...”
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“[…]Se il cliente ci chiede di realizzare un sito strafigo, pieno di animazioni, senza tener presente l'usabilità, lo facciamo perchè tanto è lui che paga e pazienza se poi un gran numero di utenti non riusciranno a navigare il sito?”
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“[…]bisogna puntare alla semplicità e concentrarsi sulle esigenze e gli obiettivi degli utenti, invece che sulle cose che "fanno colpo". Un sito Web è usabile quando soddisfa i bisogni informativi dell'utente finale che lo sta visitando e interrogandolo, fornendogli facilità di accesso e navigabilità e consentendo un adeguato livello di comprensione dei contenuti. […]”
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“[…] dalla rete vorrei fruire informazioni , non risolvere quesiti ancestrali...”
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“[…]il problema con le opere d'arte sul web, o comunque legate al multimedia, è che Il pubblico che ne puo' fruire e' davvero planetario: gente di ogni razza e (pur con i dovuti distinguo) di ogni istruzione: questo porta al problema dell'accessibilita', non solo cognitiva ma anche di semplice fruizione (interfacce astruse, etc). Il problema è che anche l'interfaccia astrusa fa parte dell'opera, cosi' come dell'opera fanno parte, nello spazio tempo digitale,
le reazioni interdette e sospese dell'interlocutore dell'opera, ovvero noi che non sappiamo dove cliccare.”
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“[…] se tutto venisse inventato per uno scopo e basta, lasciando da parte il lato puramente estetico delle cose, lasciando da parte le sensazioni che queste cose trasmettono aldilà dell'utilità....beh se tutto fosse creato solamente per dare un servizio non esisterebbe l'arte...e soprattutto quella digitale!
quanti siti stupendi a vedere non offrono nuove informazioni? però è sempre piacevole e stimolante vederli!!!”
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“[…] la vera creativita' in rete sta anche nell'interazione, nn solo nella dimensione ludico-visiva[…]”
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Come possiamo vedere le opinioni su questo argomento sono fortemente contrastanti: da un lato emerge la voglia di creare a tutti i costi interfacce che colpiscano visivamente l’utente, tralasciando il lato dell’usabilità, altri sottolineano invece l’importanza della navigabilità di un sito, dal quale si aspettano di trovare informazioni nel minor tempo possibile. Resta comunque il fatto che la maggior parte dei ragazzi rimangano letteralmente affascinati da siti con grafiche d’avanguardia e un po’ sperimentali nei contenuti. A mio giudizio questo argomento è fortemente legato al discorso di Cultura Digitale per quanto concerne l’assimilazione di nuove interfacce senza doversi per forza interrogare sulla finalità di quest’ultima.

Raccolta di alcuni link utili

digital2_gruppoForum - 4-2-2003 at 10:49

http://www.dollydesign.com

http://www.studioazzurro.com

http://www.ars-media.it/europrix/

http://www.nousab.org

http://www.webusabile.it

http://www.lafura.com/entrada/index2.htm

http://www.fub.it/telema/TELEMA23/DeKerc23.html

http://www.espressonline.it/ESW_result/1,2493,,00.html?query=privac...

http://www.mutoid-waste-company.com

un tocco in + ?

carlo - 4-2-2003 at 15:47

Quota:
Originariamente scritto da digital2_gruppoForum

benissimo i link

ma un piccolo sforzo in +?

una frasettina di commento?

basta un tocco d'attenzione che valorizzi il vs lavoro di rilevamento

Alcuni dei link + interessanti messi sul forum

digital2_gruppoForum - 4-2-2003 at 18:01

Questi sono una piccola serie, a nostro avviso, dei link più utili finora messi sul forum per quanto concerne il nostro argomento di discussione:

http://www.dollydesign.com => link suggeriti da giovani designers, avvenimenti, consigli, FAQ e molto di più per tutti coloro che amano la web creation.

http://www.studioazzurro.com => sito ufficiale, di uno dei gruppi di performers più famosi d’Italia

http://www.ars-media.it/europrix/ => sito per l'anteprima di europrix (interfacce creative del web)

http://www.nousab.org => vari temi esaminati tra cui anche il conflitto usability VS creatività

http://www.webusabile.it => interessante la mailing list sul tema: “usabilità-web”.

http://www.lafura.com/entrada/index2.htm => sito ufficiale del gruppo di performers Catalani “la Fura des Baus”

http://www.fub.it/telema/TELEMA23/DeKerc23.html => intervista a Derrick de Kerckhove sul tema dell’usabilità

http://www.espressonline.it/ESW_result/1,2493,,00.html?query=privac... => articolo dell’Espresso sulla privacy on line

http://www.mutoid-waste-company.com => sito ufficiale del gruppo dei Mutoidi.

RIFLESSIONE

ire - 8-2-2003 at 12:19

Salve a tutti
Forse è un po’ tardi per scrivere sul forum, ma ho delle riflessioni da fare che sono maturate proprio oggi, e mi hanno fatto capire molte cose sul corso , sul metodo di apprendimento, sugli argomenti trattati.
Faccio parte del gruppo di art mutation, terzo anno… il fare questo lavoro con alcuni miei compagni è stata un’avventura parecchio difficile… non è stato semplicissimo reperire o meglio organizzare tutto il materiale trovato, non è stato semplice dividere il lavoro e soprattutto non è stato semplice cooperare con alcune persone del gruppo…
Ognuno di noi ha sviluppato e personalizzato al propria area, dopo di che abbiamo assemblato tutte le pagine e infine ognuno di noi ha avuto il tempo di rivedere la propria parte e di studiare le aree fatte dalle altre persone.
Nonostante sia stato duro cooperare col gruppo, solo oggi, nel momento in cui analizzo il lavoro fatto insieme, capisco il valore dell’esercizio svolto, e lo apprezzo…veramente.

Quando si fa un sito, spesso non ci si rende conto degli sbagli che si fanno ad esempio nella funzionalità (…la famosa web usability!!) perché si conoscono i “meccanismi”, il codice usato sul sito (ad esempio so che i quadratini sono dei link e so dove portano, so che se vado sopra un oggetto succede qualcosa, se clicco succede qualcos’altro…) e a volte, nonostante si tenga comunque conto dell’usabilità, si finisce con il non avere una visione chiara del proprio lavoro o meglio non si riesce a assumere il punto di vista dell’utente che lo naviga e quindi si sbaglia.

Il vero esercizio (la parte veramente ho apprezzato di più nel fare questo lavoro e che spesso non si fà) è l’usare lo strumento fatto, proprio come farebbe l’utente, e quindi assumere il suo punto di vista.

Ora infatti mi trovo a dover studiare sull’interfaccia costruita da noi, e capisco veramente tutti gli errori che sono stati fatti… da me e dai miei compagni di gruppo…
Oggi, forse per la prima volta in tre anni, ho capito VERAMENTE gli sbagli che la maggior parte dei web designer fa… Naturalmente oggi cambierei molte cose dell’interfaccia fatta, perché finalmente “ci ho sbattuto il naso sopra” (scusate il registro linguistico, ma rende molto l’idea!) ma comunque sono “contenta”, perché questo (quello del testare veramente quello che si fa) ha lasciato un segno molto incisivo sulla mia “coscienza della web usability” … nonostante in tutti i siti che ho fatto, abbia cercato di ponderare grafica ed usabilità e nonostante io abbia cercato di assumere il punto di vista dell’utente, solo oggi, nel dover studiare (non solo leggrere) il materiale contenuto nella mia area e quello contenuto nelle aree dei compagni di gruppo, mi trovo ad usare veramente il nostro prodotto, e solo oggi ne comprendo fino in fondo gli sbagli.

Credo che questo sia stato uno degli esercizi più incisivi, uno degli esercizi che mi hanno dato di più nel corso dei tre anni, e nonostante lunedì presenti un lavoro che forse ora rivoluzionerei totalmente, sono contenta…. Perché finalmente ho “capito” cose che credevo di conoscere già, ma che non avevo compreso fino in fondo.

Credo comunque che questo sia il percorso giusto… credo che l’evoluzione abbia bisogno di tempo… un po’ come internet, come il partecipare alle comunità virtuali (ad esempio il forun!) , come il cambiare le abitudini delle persone (ad esempio le modalità di pagamento postale…ecc…) Questo è quello che penso del mondo di internet, queste sono le riflessioni che traggo a fine del corso: credo che internet, come tutte le rivoluzioni passate, ha bisogno di tempo per cambiare le abitudini delle persone ( basti pensare alla rivoluzione della stampa… per quanti anni, dopo l’avvento della bibbia a 42 linee, gli amanuensi hanno continuato ad esercitare?) Molti si chiedono se internet cambierà veramente il modo di pensare, di educare, di interagire della società…o se tutto resterà invariato.
Io credo - almeno questo è il mio punto di vista – che internet cambierà radicalmente la società, ma col tempo, e con le generazioni a venire… Credo che i miei nipoti avranno la possibilità di apprendere con metodi totalmente diversi dal modo in cui siamo stati educati noi, avranno la possibilità di imparare “in tutte le direzioni ed “utilizzando tutti i “sensi”.
Ma credo anche che ci vorrà tempo… le persone devono avere qualcosa da dire per partecipare ai forun, devono sentirsi sicuri nell’effettuare operazioni bancarie, devono trarre realmente vantaggio nell’acquistare on-line un prodotto… e per arrivare a questo ci và molto tempo… ma secondo mè la società ci arriverà.

… ora si è fatto tardi… torno al mio progetto!

_non.luogo per l'esame.

Giu - 8-2-2003 at 15:43

Finalmente anche il Gruppo InterFaceDigital2 ha prodotto qualcosa.
Riporto l' URL dove potete vedere il nostro _non.luogo per l'esame.
Prego notare che nessun prof o webmaster ci ha fornito lo spazio, lo abbiamo chiesto direttamente noi del gruppo.

http://217.57.190.227/digital2/enoch/_non.luogo/

Link_Gruppo INTERFACE 3° ANNO

Bonny - 8-2-2003 at 22:26

Gruppo composto da:

Massimo Sirelli
Manuela Girotto
Davide Bonaiti
Robert Bavazzano
Fabrizio Rumore

IL LABORATORIO E' IN FASE DI ULTIMAZIONE, ANALIZZATELO E... FATEVI ANALIZZARE ALL'INDIRIZZO:
http://www.danilofrontini.com/phicsel

Lavoro Esame/Digital 2/Interface/Cortili,Frigero,Silba

Barbara82 - 9-2-2003 at 01:16

Siamo Barbara,Isabella e Giulia del gruppo Interface,Digital 2. Questo è il nostro lavoro d'esame:

INTERFACE SKARABAZOO

Speriamo vi piaccia!

Cortili B.
Frigero G.
Silba I.

benissimo

carlo - 9-2-2003 at 23:32

ci vediamo domani in sessione d'esame

valuteremo insieme navigando

Lavoro_Forum_Digital3

Teoma - 10-2-2003 at 01:16

INTRODUZIONE

Gli argomenti proposti per il corso di arte e cultura digitale, da rielaborare negli interventi sul forum, erano:

> L’antropologia ludico-libidinale del cyberspazio: l’homo ludens e la società dell’informazione

> Il nuovo nomadismo: la flessibilità psicologica, gli scenari in movimento e il pensiero della complessità

> L’edutainment: giocare e imparare navigando

> Corpi, mondi elettronici e mutazione

> La drammaturgia dell’interattività: interfacce, nuovo spazio-tempo, percezione

> La rete come nuova scena virtuale: dalla net-art alla web experience

> L’arte dello spettatore in rete: tra partecipazione e memoria del presente

> La scrittura mutante: dall’ipertesto d’autore alla fiction interattiva

Lo svolgimento del forum si è concentrato principalmente su alcuni degli argomenti proposti.

CYBERSPAZIO

Non avendo il professore privilegiato l'approfondimento di un preciso argomento, è emerso che i temi di maggior interesse sono stati il cyberspazio e la cultura digitale,da cui discendono poi gli altri argomenti.
A partire dalle due definizioni di cultura, si è svolta la discussione:

1°- la definizione di cultura di Edward Tylor del 1871: la cultura, o civilta', intesa nel suo ampio senso etnografico, e' quella che include la conoscenza, le credenze, l'arte, la morale, il diritto, il costume e qualsiasi altra capacita' e abitudine acquisita dall'uomo in quanto membro di una societa';
2°- "programmazione mentale collettiva che distingue i membri di un gruppo o di una categoria da quelli di un altro gruppo o categoria";

Le domande che subito ci siamo posti sono:
«Cos’è la cultura digitale? Quali sono i suoi problemi? E’ cosi facilmente riconoscibilie ed alla portata di tutti?».
Dalla riflessione è emerso che una prima accusa è stata fatta nei confronti della presunta autoproclamazione di superiorità dell’era digitale, in quanto ancora poco compresa e vicina ad un pubblico impreparato.
Internet, facendo parte della cultura digitale,è l'argomento più famigliare a noi e potrebbe essere preso a esempio per sottolineare in particolare i problemi.
Spesso chi costruisce il sito si preoccupa più del suo interesse che dei bisogni dell’utente, quindi lascia quest’ultimo in uno stato, anche se non voluto, di emarginazione e tende a farlo sentire spaesato.
Tutto ciò va a discapito di una chiara informazione per il pubblico.
Bisognerebbe costruire un luogo adeguato, dove si pone l'uomo al centro e si costruisce il luogo intorno a lui in modo tale che gli apparecchi e i comandi possano essere considerati come il prolungamento del sistema nervoso e muscolare dell'operatore.
Come si nota il riferimento è all' "operatore", quindi ad un ambito di forte connotazione manuale del lavoro, ma la soluzione prospettata in questo tipo di definizione dell'usabilità, può a ragione essere applicata anche alla sfera cognitiva e ambientale in un'epoca come quella attuale in cui le forme di lavoro si orientano sempre più verso una perdita di manualità e fisicità.
Oggi è tempo di adottare questo motto: "L'uomo propone / La scienza studia / La tecnologia si adegua".
Un sito Web è ben strutturato quando soddisfa i bisogni informativi dell'utente, fornendogli facilità di accesso, navigabilità e consentendo un adeguato livello di comprensione dei contenuti.
Infatti un utente insoddisfatto e confuso, incapace di muoversi agevolmente all'interno del sito, difficilmente sarà invogliato a tornarvi.
Il professore, ci ha parlato di Web Usability , ma ha detto anche di non badare solo a questa caratteristica, ma di curare anche la Web Creativity in quanto un sito accattivante stimola l'interesse e la curiosità.
Come dice il proverbio: "anche l'occhio vuole la sua parte.
Bisogna però fare attenzione al cliente per cui si lavora; ci capiterà di poterci sbizzarrire colorando e muovendo oggetti sulle pagine ma dovremo anche fare molta attenzione al bisogno e all’immagine del cliente e al suo target.
Un designer doeve essere particolarmente sensibili alla giusta miscelazione tra Usabilità e Creatività, tutto questo perchè non si è ancora sviluppato un adeguato codice di lettura della grafica computerizzata; inoltre finchè non si faranno dei passi avanti in questo senso molti dei possibili usi "alternativi" della rete rimarranno sconosciuti a molti.

(MIRKO)- Due sono i canoni base perché questa cultura possa essere compresa:
- il linguaggio
- il fondamento teorico (che non deve essere visto come una cosa impegnativa, quanto piuttosto come un far vedere, anche attraverso le intuizioni dei **pionieri** del digitale nei primi anni cinquanta- come progredire.
Studiare i padri del digitale mi puo' servire ad esempio a illustrare come il loro vedere oltre relativo ad un certo punto, il loro alterare il punto di vista tradizionale, possa essere utile anche a me, oggi, ad accrescere il mio di punto di vista).

Si riscontrano tanti problemi tra i due componenti della comunicazione digitale (emittente e ricevente) perché manca ancora un linguaggio comune( programmi mentali collettivi) che possa essere capito. Questo perché
siamo difronte ad una cultura giovane che si sta evolvendo rapidamente provocando una forte rivoluzione.
Essendo noi in una fase di esplorazione il nostro atteggiamento dovrebbe essere quello di scoperta e apertura mentale.

Uno dei motivi per cui ci è difficile avvicinarci al digitale è che siamo ancora legati alla carta ed alle sensazioni che ci da il poter toccare con mano.
Il mondo digitale rimane troppo astratto. Basta guardare l’esperienza che si prova stando seduti davanti a un monitor piuttosto che avendo tra le mani una bella rivista.
Sarà una grossa potenzialità in futuro riuscire ad unire ed utilizzare diversi media. Le informazioni saranno più versatili in fatto di divulgazione.
Il digitale, può servire come grimaldello verso nuove conoscenze ma l'approfondimento (ancora) non gli appartiene e per questo lo ricerchiamo su altri media, più conosciuti.

Un rapporto più che fondamentale tra noi ed il cyberspazio è dato dalle e-mail .
Dati abbastanza aggiornati sull'uso dei protocolli di rete dicono che la mail e' il protocollo più utilizzato in assoluto, il livello di utilizzo arriva quasi al 100% degli utenti web, siamo quindi vicini alla saturazione. Questo dato conferma la semplicità e l'immediatezza nel mandare una e-mail.

ARTE-VIDEO digitale

La rete è sì il più diffuso degli strumenti di comunicazione di massa, tuttavia la maggior parte degli utenti si trova ad utilizzare il Web solo per ottenere informazioni, senza quasi mai pensare di poterlo utilizzare anche come fonte di intrattenimento e scoperta artistica. Ci riferiamo, in particolar modo alla navigazione dei "siti-ART", siti che non danno accesso a pura informazione, ma esistono unicamente per farsi "guardare ed esplorare creando emozioni", siti di puro intrattenimento e scoperta.
Quetso è un chiaro esempio di come il digitale abbracci anche un campo vasto come l’arte.
In classe come strumento di insegnamento nell’arte digitale sono stati proiettati diversi video, sicuramente molto strani, estremi ma comunque interessanti.
È nata da questo una forte perplessità, forse dovuta anche dalla nostra ignoranza ed all’abitudine di chiedersi, «a cosa serve?» (come si fa a chiedersi "a cosa serve" di fronte ad una sperimentazione artistica?).
Si deve fare attenzione a porsi questa domanda, poichè si è già in errore; un’opera d'arte suscita interesse e curiosità, cercarne l'utilità non è primario. Dovremmo comportarci come se fossimo davanti ad un quadro, una scultura. Essa deve cercare di trasmetterti sentimento o suscitare emozioni. Era per noi forse difficile a causa delle particolarità dei video.

(DIMOMEDIA) Soffermarsi su video-arte, su esperimenti web, su l'unicità seriale del digital design è fondamentale per sensibilizzare la nostra creatività, come artefici di prodotti di comunicazione realizzati attraverso strumenti multimediali.
Osservare quanta creatività nasconda una installazione che mischi insieme video, teatro, motioncapture, audio, sensori e quant’altro non è tempo perso...
Se ci si continua a chiedere cosa serve un video?cosa significhi parlare con un puppet virtuale?cosa serva osservare per ore tutte queste opere digitali allora non solo non si è capito un bel niente sul contenuto del corso(arte e cultura digitale!!!!no aritmetica) ma si è perfino sbagliato mestiere!



CONCLUSIONI

Cosa dovremo fare per essere dei validi digital designers?
La risposta ci è stata indicata da interventi preziosi di Livio Milanesio:
Quando ho cominciato a insegnare allo IED mi aspettavo un consesso di poeti, creativi, un po’ filosofi drappeggiati in toga intenti a chiedersi il valore semantico del cerchio, la sintassi del colore blu, la danza dell’interazione, il senso della rete. Insomma dei designer pronti a rivoltare il mondo quale è. Invece mi sono trovato spesso in mezzo a esperti in tuta blu del rendering, poeti del wireframe, impegnati a fraseggiare in Perl, CGI, Flash.
Un mio maestro un giorno mi raccontò come cacciatori del Caucaso avessero sviluppato una capacità di meditare simile allo yoga per una semplice ragione pratica. Le montagne del Caucaso non offrono alcun riparo per chi voglia organizzare un’imboscata. L’unico modo per diventare invisibili era l’assoluta immobilità. E per stare assolutamente immobili è necessario inventarsi un modo per mantenere un assoluto controllo. La morale della storia è che una specializzazione può essere una strada per trovare qualcosa di grande. Un grande flashmaster può essere un maestro. Un programmatore può avere la stessa profondità di un filosofo. Ci vuole costanza e attenzione. Io ho scelto un’altra strada ed è quella che propongo: un atteggiamento estensivo più che intensivo. La mia formazione eterogenea grafica-teatro-cinema d’animazione- design rivela una attitudine nomade. In entrambi i casi si impara con la costanza e l’attenzione. Insomma con lo sviluppo dell’organo della sensibilità un action script o due pedalate possono avere lo stesso valore. Non esiste un metodo migliore esiste solo l’attenzione e la passione.






LE CRITICHE

Abbiamo pensato fosse utile e costruttivo prendere in esame le critiche, più o meno
imputabili, e le considerazioni.
Riportate, con le relative risposte, dove presenti, nel tentativo di arrivare ad un utilizzo del forum sempre migliore.


Enrico - 21-11-2002 alle 09:48 PM
Penso che il fatto che ci siano poche presenze all'interno del forum sia anche determinato dalla difficoltà
di porre delle domande chiare e precise.

Carlo
affrontare queste difficoltà
fa parte del gioco.

Livius - 28-11-2002 alle 03:48 PM
Ho letto la proposta di corso di Carlo (la mia strada si è incrociata con la sua più volte senza mai
far sosta) e mi rallegro di poter dire che non sono daccordo. Non sono daccordo con gli argomenti,
non sono daccordo con l’approccio... e mi dico finalmente! Carlo è finalmente un insegnate col quale si può cominciare ad essere designer, col quale poter discutere accettando provocazioni, proponendo strade altrenative insomma non trovandosi necessariamente daccordo. Ecco un corso dove si può discutere, avere il privilegio di smontare, riproporre, confrontarsi. Che puoi dire al docente di Perl quando afferma che (MAIL,"|/bin/sendmail -f$in{'08.e-mail'} form\@ciccio.com"); è il comando per inviare una mail? Ci credi e basta, un ipse dixit del terzo millennio al quale poco importa della tua opinione.
E invece qui si parla, si discute si fa poesia. Un privilego una possibilità da sfruttare fino in fondo.
E allora dico, raccogliamo la sfida.
Una sola notarella alla fine. Forse farebbe bene anche ai docenti essere coinvolti in queste discussioni.
PS. forse avrei fatto bene a chiedere il permesso di partecipare alla discussione ma giacché passavo...
Se è riservata tolgo il disturbo.

Carlo - 1-12-2002 alle 03:36 PM
evviva,
ma si tratta ora di iniziare a togliere le virgolette.
se siamo d'accordo che il digitale abbia posto in campo un nuovo paradigma: una nuova chiave di
violino davanti al pentagramma evolutivo...
non esagero
<<<
ok, credo il modo migliore x procedere nella dialettica che è alla base dell'apprendimento
sia quello d'individuare i punti di crisi: le contraddizioni che disseminaiamo nel percorso teorico.
sarebbe opportuno individuarle con precisione però.
Perchè non c'incontriamo?
allo IED lunedi 2 pomeriggio?
sono lì dalle 15,30 alle 17,30
0 il 3 prima dell'incontro delle 18 con giugiaro e boglione?
<<<
qui si parla, si discute si fa poesia. Un privilego una possibilità da sfruttare fino in fondo. E allora
dico, raccogliamo la sfida.
(...)
poesia non direi
comunque grazie del complimento
<<<
farebbe bene anche ai docenti essere coinvolti in queste discussioni.sono d'accordo
sarebbe interessante fissare una riunione plenaria dei docenti almeno e poi si vede
<<<
PS. forse avrei fatto bene a chiedere il permesso di partecipare alla discussione ma giacché passavo...
Se è riservata tolgo il disturbo.
no anzi va bene
l'importante è farlo con stile
senza fare casino
il tuo contributo è prezioso
e scusami x il ritardo alla risposta
sono in viaggio continuo

Iome - 28-11-2002 alle 11:43 PM
Finora si è parlato di tutto un pò, forse è il momento di trovare un argomento, no? Non è così che dovrebbe
andare avanti un Forum? Uno propone un argomento e qualcun'altro risponde.
Forse però questa volta l'argomento non serve, visto che l'uso di questa parte del sito è quasi imposto dal docente, l'importante è sapere e far sapere di essere stati qui, così da tenersi buoni il prof. Non nota, o vuole notare nessuno, come la maggior parte degli interventi manca totalmente di consistenza?
Sono realmente messi lì giusto per occupare spazio e per dare la possibilità a qualcun'altro di farsi vivo.
Sfido tutti quelli registrati a dire che finito il corso interverranno ancora. Forse uno o due, vedendo come procedono le lezioni.

Moscazezze - 4-12-2002 alle 01:14 PM
Finalmente, con estrema insofferenza e grande disappunto, sono costretta mio malgrado ad intervenire in questo forum.Già, costretta é la parola esatta, visto che alla legittima domanda "su cosa verterà l'esame?"qualcuno ha ricevuto la risposta: "il forum é il tuo esame, se non vai sul forum sei fuori."
E allora visto che qualcosa bisogna dire, diciamolo. E visto che il docente é un individuo di così
ampie vedute, certo non s'offenderà né tantomeno si vendicherà all'esame, anzi, prenderà questo intervento semplicemente come una modesta opinione, o piuttosto come lo sfogo di uno studente frustrato.
Nella lezione di oggi, per altro la prima che mi abbia lasciato qualcosa oltre alla sensazione di parlare di tutto e niente, si è parlato della virtuosa capacità del docente di tenere lezioni tanto intelligenti e stupefacenti da lasciare a bocca aperta....allora io mi chiedo: perché con un programma così interessante e ben strutturato come quello che ci è stato venduto all'inizio delle lezioni, non si può affrontare ed analizzare quello piuttosto che commentare gli interventi di persone che, più o meno obbligate, hanno qualcosa da dire???La lezione è in aula,non sul forum, che per altro se non ci fosse stato reso così ostico proprio dal docente, potrebbe essere davvero un mezzo interessante per confrontarsi.Ma questo confronto deve essere una cosa in più per chi ne sente la necessità, non un obbligo o un ricatto morale, e soprattutto un'integrazione alla lezione, e non la lezione che diventa aria fritta perchè le richieste, le domande e le opinioni devono obbligatoriamente essere espresse sul forum.L'interazione è prima di tutto umana e pertanto dovrebbe avvenire in aula e non qui.

Barbara82
Oggi in classe Carlo ti ho posto alcune domande sul funzionamento di questo forum e riguardo
alcune problematiche che alcuni di noi (non so quanti per la precisione) incontrano nel poterlo seguire.
Comprendo il fatto che sia utile avere questo spazio per poter affrontare argomenti ecc. ma sono rimasta un po' delusa da alcune risposte che mi hai dato in merito al fatto che alcuni di noi non riuscissero a seguirlo per problematiche varie, chi ad esempio non riesce ad avere una connessione a casa, chi non ha tempo per seguirlo frequentemente causa impegni scolastici......insomma, molte volte capita che io (e altri, che spero si faranno sentire in proposito anche loro) non riesca a seguire la lezione suddetta perchè è stata "precedentemente "trattata sul forum o durante altri eventi che "causa forze maggiori (vedi l'ultimo
incontro al quale gli studenti di 2 non potevano partecipare) e mi trovi persa durante i discorsi fatti in classe, che finiscono con il perdere interesse. Da parte tua dici giustamente che non bisogna "fossilizzarsi" sui vecchi canoni dell'apprendimento scolastico, ma come studente IED (e perdona se il discorso suona alquanto materialistico) mi ritrovo a pagare una quota scolastica non certo da poco seguendo delle lezioni che finisco con il ritrovare "inutili" perchè per i motivi sopracitati non riesco a seguire e che finiscono purtroppo per essere due ore "buttare via". Preferirei di gran lunga (questo però è un mio punto di vista) trattare direttamente gli argomenti del programma in classe e poi caso mai approfondirli sul forum e non viceversa. Penso che così sarebbe meno dispersivo per tutti, visto che non tutti possono permettersi di avere una connessione fissa e seguire assiduamente il forum, oltre che cè gente che ,come la sottoscritta, non abita a Torino e magari torna a casa dopo le lezioni a orari impossibili.
Gradirei riprendere questo discorso in classe lunedì, anche perchè purtroppo per iscritto è sempre difficile esprimersi correttamente.


Carlo - 4-12-2002 alle 04:30 PM
prima di tutto benvenuta nel forum
il fatto stesso che tu l'abbia fatto crea una condizione diversa e qualificata
rispetto al lassismo che a volte prende
chi lo snobba se insisto c'è un motivo:cultura digitale è SHARING saper condividere/fare rete
condividere ad esempio le risposte che do' a te e che qui, nel forum,valgono per tutti
così come le tue proposte e le tue perplessità e rimangono lasciano traccia
un fatto sostanziale ( e che trova luogo fuori delle ore di lezione!!!)
che può permettere di ricostruire il percorso d'apprendimento
al punto, precisiamo:
abituarsi a trovare le connessioni alla rete
è decisivo così come una volta servivano matite, compassi,quaderni e gomme
almeno nel mio corso
ciò non significa doversi comprare (come allora) lo strumento ma trovare il modo x usarlo ogni tanto...casa di amici...internet cafe... mediatecaIED etc
chiuso.
<<<
Da parte tua dici giustamente che non bisogna "fossilizzarsi" sui vecchi canoni dell'apprendimento scolastico,
ma come studente IED (e perdona se il discorso suona alquanto materialistico) mi ritrovo a pagare una quota
scolastica non certo da poco seguendo delle lezioni che finisco con il ritrovare "inutili" perchè per i
motivi sopracitati non riesco a seguire e che finiscono purtroppo per essere due ore "buttare via".
>>> stai pensando veramente questo del nostro corso?
<<<
Preferirei di gran lunga (questo però è un mio punto di vista) trattare direttamente gli argomenti del
programma in classe e poi caso mai approfondirli sul forum e non viceversa.
(...)
ma non è quello che cerco di fare?
solo in qualche caso faccio rifereimnto a cosa che sono esclusivamente nel forum
e in quel caso, almeno le altre volte,le ho lette
<<<
Gradirei riprendere questo discorso in classe lunedì, anche perchè purtroppo per iscritto è sempre
difficile esprimersi correttamente.
>>> hai ragione bisogna mixare gli interventi qui con quelli in aula,
il confronto dal vivo è sempre quello rivelatore ma mixare i diversi piani di comunicazione
lo ripeto è una buona palestra
<<<
no, va bene così anche se t'è sfuggita qualcosina di poco chiaro quel fatto delle lezioni "inutili" (grazie x le virgolette)...ma tieni conto x me la reattività è un valore saper reagire, criticare ma allo stesso devi saper incassare e renderti conto che se vuoi affrontare la cultura digitale devi metterti in gioco di + investire sul tuo "sentire"...m'aspetto quindi da te una riflessione appropriata sulle 3 parole di oggi...
aspetto
anche gli altri
l'esame è iniziato

Perata - 6-12-2002 alle 10:50 AM
Salve a tutti, in questo intervento volevo parlare di due cose, la prima è un forte disappunto riguardo alla lezione di mercoledi, la seconda è un commento scaturito dalle proiezioni viste in aula.
Devo essere sincero, durante le prime lezioni ero molto perplesso sull'utilità finale del corso, ero convinto di essere nuovamente di fronte ad una completa inutilità come era già successo per molti corsi del primo anno, ma con il passare delle lezioni il mio interesse e la mia attenzione sono aumentate, come è aumentata anche la voglia di intervenire nel forum; ho iniziato a pensare che forse il tutto si poteva rivelare "nuovo", il docente iniziava a farci capire che una delle sue caratteristiche era quella di uscire dai vecchi e pesanti canoni della "scuola normale", basati sulla forte divisione tra le materie etc. Ma il tutto è completamente svanito a metà lezione circa di mercoledi scorso, quando Carlo ha pronunciato queste parole:" ho capito che per farvi leggere i libri che vi ho proposto in scaletta, ve li dovrò chiedere all'esame!!!!" all'improvviso mi è caduto addosso un macigno di dimensioni colossali, che mi ha completamente azzerato l'euforia e l'interesse e mi ha fatto esclamare:"ci risiamo, mi sembrava troppo bello"
Dopo cinque anni di liceo scientifico (con discreti profitti) ho imparato solamente una cosa: "che i professori sono tutti uguali, fanno la loro lezioncina, ti interrogano, ti mettono il voto e a fine mese ritirano la busta paga" non ho mai trovato un prof. che abbia mai cercato di uscire leggermente dagli schemi, e adesso che pensavo di averlo trovato ci ha obbligato (perché obbligato è la parola giusta) a leggere due libri, se non tre o quattro da portare all'esame; la cosa che mi fa più arrabbiare è che probabilmente io avrei letto il libro di Carlo perché lo ritenevo interessante, adesso che lo "DEVO" leggere sarà completamente diverso, mi risulterà sicuramente più pesante e probabilmente come tutti libri letti al liceo, il giorno dopo l'esame me li sarò completamente dimenticati!
La lettura di un libro deve scaturire dalla curiosità e dall'interesse, imponendola si cancellano entrambe.
E meno male che questa era la scuola della creatività!!!!!

Carlo - 7-12-2002 alle 12:52 AM
>>>touchè
toccato
... hai centrato una mia debolezza
dietro quella sfuriata autoritaria c'era il mio malcontento x la poca disponibilità di molti degli studenti ad entrare nel forum e nel seguire alcune iniziative
e poi cercavo di rispondere a delle esplicite richieste bibliografiche...
detto questo condivido la tua rivolta ma alla fide dei conti ribadisco questo:
propongo quei due testi (il mio e quello di derrick, i titoli li trovate nel forum)
per chi non se la sente di elaborare pensiero nel forum e nel web (mi piacerebbe se alcuni di voi, in piccoli gruppi, max 4 x gruppo) potesse comporre dei semplici ipertesti in html su alcuni dei concetti e delle esperienze che metto in campo...ne pareleremo meglio...
>>> hai ragione è una cosa che sostengo con forza da sempre leggere dev'essere piacere ma, ripeto,
la scelta "obbligata" dei libri è rivolta solo verso chi non trova il modo per applicarsi nel forum e ancora meglio nel web
<<<
qui sbagli non volevo che s'interpretasse ciò che s'era visto ma che si creasse un gioco psicologico sul feedback interiore: tirar fuori tre parole x definire stati d'animo non ho mai voluto, lo detto tante volte, analizzare l'"arte" (chiamiamola così, per intenderci) ma rilevare le reazioni immediate senza troppe interpretazioni per finire da una parte mi dispiace aver provocato la tua reazione
dall'altra la considero l'esplosione di una mina-punto critico-utile a tutto il nostro forum.

Iome - 7-12-2002 alle 09:24 PM
Diamo a Cesare quel che è di Cesare.
Questo Forum sta diventando sempre più interessante. Non didatticamente parlando però. Sta diventandoun qualcosa che fa parlare, una specie di tormentone estivo. Sono cresciute numerosamente le nuove presenze. Purtroppo dovete dare ragione a noi poveri studenti, che più di altri ci esponiamo, dicendo che, cmq, non c'è ancora un argomento di cui parlare. Ci si mette a scrivere perchè costretti.
Inevitabilmente gli interventi non possono essere delle perle di saggezza.
Una cosa su cui tutti siamo d'accordo è che l'imposizione non porta mai da nessuna parte. Anzi sì. Fa crescere il malumore.

Carlo - 7-12-2002 alle 11:26 PM
quote:
Originariamente scritto da iome
Diamo a Cesare quel che è di Cesare.
Questo Forum sta diventando sempre più interessante. Non didatticamente parlando però.
>>>
cosa è la didattica x te?
un piano di studi c'è, contenuti messi in campo anche.
il fatto che io stia insistendo sul fatto di mettere in circolo la vostra reattività, ovvero la vostra
reazione agli stimoli (visioni video e web, nonchè raffiche di enunciazioni...)
fa parte di una strategia educativa molto precisa:
intendo approfondire alcune tematiche basandomi sui vostri interessi.
Tenendo conto anche del fatto che questi ultimi non sono così chiari.
Ma uscendo allo scoperto forse qualcuno di voi può, forse, lanciare qualche segnale interessante.
Educare significa tirar fuori (cosa? la vostra coscienza selettiva)e non mettere dentro contenuti.
La rete, e in particolare il forum, può esserci utile.
questa storia della costrizione, poi...
nel momento in cui vi vedo statici
insorgo e v'incalzo e non mi dite che mancano argomenti...
qualcuno di voi ha preso appunti perchè non li pubblica?
ma vi rendete conto che questa pratica che sto attivando
è esclusivamente centrata sull'obiettivo che coincide con la vostra attitudine all'apprendimento in
ambiente digitale?che alla fine dei conti parlare di cultura digitale non è analizzare un genere e tantomeno una materia ma una nuova condizione di relazioni sociali, di comportamenti, di nuove percezioni?

Blu_Perfinta - 9-12-2002 alle 11:48 AM
forse è la mia inadeguatezza a dettarmi, finalmente, questo messaggio, ma la vuotezza di questo forum è siderea, l'inconsistenza spaziale. cos'è questo parlarsi addosso? ci ripetiamo? ci critichiamo? gigioneggiamo? pare di leggere il commento del poeta alla sua poesia. ridondanza allo stato puro. Siamo sicuri di dover commentare ogni singola parola che ci sfugge più o meno per caso dalla bocca? trovo interessante lasciarmi turlupinare dal panzuto docente, esco soddisfatta con in mano un pugno di mosche, eppure mi diverto eccome, sebbene non è di sicuro l'italiano che mi farei insegnare dal luminare del digitale. (eh già, mr. Infante, l'errorino ortografico scappa anche a quelli come te ). Di certo queste lezioni sono occasioni di ricchezza, ma la ricchezza creativa non è oggetto d'esame. Sezionare un cervello per estrarne il creativo? cosa dobbiamo dimostrare? di saper leggere? di saper usare un forum? se anche una scimmia può pigiare qualche tasto in sequenza questo forum è uno zoo. In questo teatroN lasciatemi recitare la parte del panzuto pachiderma che si rotola nel fango.


CURIOSITA’

Oltre agli argomenti presi in questione per le discussioni all’interno del forum abbiamo trovato anche delle curiosità: battibecchi, auguri natalizi, idiozie, e link particolari.

1° - Barbara82 - 9-12-2002 alle 02:40 PM
>Ce ne siamo accorti tutti sai che stai scrivendo praticamente ogni giorno da quando sei stata ripresa in classe. Cerca di trovare scuse migliori. (sapete tutti di chi parlo);

2° - Dr.Gonzo + - 10-12-2002 alle 04:24 PM
Meglio comandare all'inferno, ke essere comandati in paradiso!

3° - CIUCCIABECCA e IAN SBORO - 11-12-2002 alle 04:55 PM
Salutiamo il nostro vecchio zio Sgommata e lo ringraziamo per i suoi preziosi conssigli..
GRAZIE DI ESISTERE.... Nevica madonna come nevica!!!
siamo andati a visitare il sito 80/81 e sinceramente non è bello!!!! fa cagare!!!!
vi consigliamo http://www.tettegrosse.it, la figlia di zio sgommata...
Aspettiamo il vostro parere...

4° - Rossanino F - 17-12-2002 alle 04:33 PM
Grazie per l'intervento comparso recentemente a mio nome. Complimenti a quella persona che non ha atri divertimenti che sparare cazzate sugli altri.. EVITA, il tuo umorismo sulla mia presunta omossessualità faceva cagare.. CRESCI. Divertiti con delle Video cassette ( tu sai come).

5° - dim - 19-12-2002 alle 11:01 AM
.:AUGURISSIMI:.:BACISSIMI:.:VIVISSIMI:.
x tutti i digitaldesigner::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::

6° - http://www.canaponi.it/foto/varie/canacalice.jpg

7° - playoff NFL in questi giorni. tra due settimane dovrebbe esserci il Superbowl.

8° - Avete notato che in questo preciso momento ci sono 1296 visualizzazioni e solo 93 risposte su questo Forum?Chiaro. Tutti ci divertiamo a guardare ma pochi ad intervenire. Forse ha ragione chi dice che si sta meglio nell'ombra.

9° - alm@gesto - 19-12-2002 alle 03:26 PM
riporto questo articolo preso da apogeonline, dato che ne parlavamo nell ultima lezione a scuola.

L'UMTS non avrà mai la banda promessa

Mentre il Giappone continua a effettuare sperimentazioni di telefonia di quarta generazione, l'Europa procede lentamente sulla strada della terza generazione. In occasione del SIMO - un salone dedicato all'informatica, al multimedia e alle comunicazioni, che si è svolto a Madrid tra il 5 e il 10 novembre scorsi - Samsung, Vodafone e Nortel Networks hanno effettuato i primi esperimenti di strumentazioni UMTS.

Le prove sono state realizzate con un terminale Samsung di classe 10, dotato di sei canali (o time slots). La classe 10 permette, infatti, di gestire, simultaneamente, quattro canali della rete verso il cellulare o due canali del cellulare verso la rete.


Il risultato di questo piccolo esperimento è stato particolarmente interessante: Samsung ha annunciato che la banda ottenuta è stata di 64 Kbits/s in emissione e 384 Kbits/s in ricezione. Siamo, quindi, molto lontani dalla larghezza di banda annunciata nel momento di massima "febbre dell'UMTS", cioè 2 Mbits/s. Peraltro, un responsabile tecnico di Samsung ha precisato che, se si può prevedere di arrivare a 512 Kbits/s in tempi rapidi, sarà, comunque, molto difficile andare oltre.

Il problema non risiede soltanto nei limiti delle reti, ma anche nei terminali. Questi devono, per supportare larghezze di banda significative, integrare un numero elevato di canali. Ma, più il terminale è capace di gestire canali, più consuma energia e, quindi, necessita di batterie molto potenti. E tutto ciò significa telefonini di grandi dimensioni, più costosi e più pesanti.

Nonostante il mezzo fallimento dell'esperimento spagnolo, le tre società coinvolte ritengono che la tecnologia UMTS sia una "realtà imminente". Non la pensano così molti altri protagonisti del mercato della telefonia mobile, che hanno preferito gettare la spugna. Tele2, ad esempio, ha appena restituito la licenza UMTS che deteneva in Norvegia, realizzando in questo modo un risparmio di 500 milioni di euro .

ciao!


RICHIESTE

In questa sezione abbiamo voluto riportare le richieste e le domande più significative trovate nel forum:

> Io vorrei capire cosa s'intende per cultura digitale

> Mi piacerebbe analizzare insieme, a lezione, dei siti “diversi”, siti in cui trovare finalmente quello di cui tanto - forse troppo - si parla…

> Inoltre mi interessa approfondire il discorso sulla rottura dello sguardo.Come noi dovremmo provocare e coinvolgere l'utente?Quali sono i nuovi TABU culturali?

> Una richiesta: riaffrontare l'interessantissimo intervento di Fra. Credo che i quesiti posti siano molto importanti sebbene sarei dell'idea di distinguere l'arte digitale dal dilemma sull'usabilità: io non credo che necessariamente una contempli l'altra.
Ah, personalmente credo che se un utente non "capisce" un sito la colpa sia principalmente del web-master. Ma è un'opinione che sono anche pronto a cambiare...

> Purtroppo adesso non ho molto tempo per scrivere, ma volevo raccogliere la proposta fatta da Carlo lunedi a lezione con la quale chiedeva di approfittare del forum per indirizzarlo maggiormente ai nostri interessi; ecco personalmente non ho ancora capito cosa mi cattura maggiormente tra produzioni audio-video, mondo 3d, e mondo web etc. Adesso come adesso mi affascinano tutti queti mondi e tutte queste culture e non mi azzarderei a sottolinearne una in particolare, quindi sono pronto ad accettare ogni input che verrà mandato durante le lezioni future. Comunque sono convinto che, ovviamente con maggior fatica, ci si possa appassionare a tutti questi mondi, anche perchè li trovo fortemente legati l'uno all'altro, ovviamente c'è da considerare la barriera tecnica, cioè i software etc, ma non la vedo una barriera insormontabile!

> Mi affascinano le videoproiezioni. Mi spiego meglio; mi incuriosisce il rapporto che c’è tra immagini e musica, come la percezione di un oggetto cambi a seconda del sottofondo che udiamo.
Quanti di voi avranno notato la differenza tra un sito con una parte musicale e uno totalmente muto?
Sarebbe uno studio da approfondire.

> Preferirei di gran lunga (questo però è un mio punto di vista) trattare direttamente gli argomenti del programma in classe e poi caso mai approfondirli sul forum e non viceversa

> xkè nn lasciare piu spazio a scuola x un confronto tra di noi su quello che vediamo o su altre cose? così carlo nn si "stanca" a parlare troppo, partecipiamo di piu e magaaaari riusciamo a parlare anche un pò di più noi..........................scrivere qui ok però nn esageriamo, mi sembra "stupido" farlo solo qui...

> E il problema è appunto questo come fare un sito che sia usabile e allo stesso tempo anche accattivante graficalmente?
Si conoscono i software, i linguaggi di programmazione ecc ma quanto all'usabilità, ne sappiamo veramente abbastanza? Aspettiamo che il problema si presenti quando dobbiamo realizzare un sito? Cosa vogliono trovare gli utenti in Internet?

> Mi piacerbbe che in classe si dedicasse piu' tempo a vedere video come quelli della settimana scorsa ( i video che sono stati presentati allo smau ) , che ad essere sincero non mi sono piaciuti probabilmente solo perche' sono a digiuno di queste cose e faccio fatica a interpretarli o anche solo ad apprezzarli.


LIBRI
Carlo Infante, “Imparare giocando. L’interattività tra teatro e ipermedia”, Torino, Bollati Boringhieri, 2000

Sherryl Turkle, “La vita sullo schermo”, Milano, Apogeo 1996

Derrick De Kerckhove, “Brainframes. Mente,tecnologia,mercato”, Bologna, Baskerville 1993

Edgar Morin, “La testa ben fatta“, Milano, Cortina 2000

AA.VV., “Videoculture. Strategie dei linguaggi elettronici”, Napoli, Rai-Università di Napoli 1988





Glossario_forum

Teoma - 10-2-2003 at 01:21

Linguaggio

"Il linguaggio" scrisse Benjamin Lee Worf "è il miglior spettacolo che l'uomo metta in scena".
In una vignetta sono rappresentati due uomini della preistoria che si domandano, ora che hanno
imparato a parlare, di che cosa parleranno; l'umorismo di questa vignetta sta soprattutto nel
fatto che il linguaggio non si sarebbe probabilmente mai sviluppato se non assolvesse già,
costituendosi, qualche funzione.
Il linguaggio, col sistema di risposte che ne sta alla base (lingua), assolve due funzioni principali:
1) consente agli individui di comunicare tra loro (comunicazione interindividuale) e
2) facilita all'individuo pensiero e azione (comunicazione intraindividuale).
Da qui comprendiamo che non ci possono essere parole senza significato perché sarebbero un suono
vuoto, non più una parte del linguaggio umano.
Ne segue che, quando ci troviamo di fronte a persone che usano parole senza significato, subito
sorge il problema: c'è qualcosa che non funzione. Immediatamente la nostra attenzione viene
orientata su due campi:
quello fisiologico che ci fa pensare ad una sofferenza delle cellule cerebrali, per cui la persona
"straparla";
oppure quello psichico che ci porta a pensare ad un fatto paranoico che ha staccato la persona
dalla realtà, facendola rifugiare nella verbalizzazione.
Ancora una volta veniamo orientati a sottolineare che la funzione primaria del linguaggio è la
comunicazione, il rapporto sociale.
A questo punto ci si chiede che valore possono avere neologismi coniati e cambiati da singole
persone senza neppure lasciare il tempo agli ascoltatori di farli propri e quindi farli entrare
come mezzo di comunicazione. Si dubita che queste persone più che comunicare vogliano semplicemente
attirare l'attenzione degli altri su se stessi.
Penso che sia utile sottolineare la gravità di questo fatto, in quanto è molto diffuso in tutti i
mezzi di comunicazione di massa e fa da incentivo, soprattutto per gli adolescenti ed i giovani,
rendendo sempre più problematici i rapporti, sia con se stessi che con gli altri. Il rischio consiste
nella dispersione psichica della persona che arriva a non sapere più chi lei sia e che senso abbia la
sua presenza.
Non c'è bisogno di immaginarsi le conseguenze, basta essere attenti alle notizie di cronaca.
Perciò, parlare di educazione al linguaggio, significa andare oltre coloro che sono portatori di
handicap, per allargare la propria attenzione alle nuove generazioni, perché possano avere gli
strumenti per partecipare alla vita di una società complessa.
Mancando un sistema di segni, linguistico o di altro genere, è possibile soltanto il più primitivo
e limitato tipo di comunicazione. Si cade pure nella stessa situazione quando c'è il caos dei segni
per il loro troppo frequente cambiamento.

DIGITALE

Vi sono documenti che presentano testo ed etichette informative leggibili a occhio nudo (p.e., i libri)
e documenti la cui lettura richiede l'ausilio di una macchina o di una strumentazione elettronica
(p.e., i dischi sonori, le audioregistrazioni, le videoregistrazioni). In questa seconda categoria
rientrano le risorse elettroniche: richiedono un elaboratore elettronico per essere lette e usate.
Risorsa elettronica è, però, una formulazione generica e ibrida, che può generare confusione per
almeno due motivi.
Elettronico non è sinonimo di digitale. Un apparecchio elettrico tratta l'informazione in maniera
analogica, un apparecchio digitale tratta l'informazione in modalità numerica, ovvero bit per bit;
la definizione di digitale è contrapposta a analogica. Il procedimento di digitalizzazione trasforma
grandezze continue in grandezze discrete. L'aggettivo digitale si riferisce esclusivamente alla
modalità di trattamento e di registrazione dell'informazione, è indipendente dal mezzo che produce o
tratta l'informazione. Il Working Group dell'IFLA, tuttavia, ha scelto, per il momento, electronic
resources. Sarebbe stato preferibile che avesse motivato maggiormente l'opzione. Electronic resources
pone l'accento sulle modalità di lettura del documento, piuttosto che sul tipo di archiviazione
(digitale) che interessa anche i CD-DA (Digital Audio), la cui descrizione ricade in (NBM), non in (ER).

CULTURA

La definizione di cultura èassai soggettiva, in particolare Adam Gifford [27] sostiene che ``la cultura
èun sostituto della ragione poiché riduce i costi delle transazioni cognitive, facilita la formazione
di aspettative sociali che aiutano la pianificazione del comportamento e permette la formazione di
abitudini e routine sociali. La cultura èun costrutto mentale condiviso...'' e ancora ``...la cultura
simbolica permette lo sviluppo di regole implicite e routine sociali e l'evoluzione di disposizioni
e capacità di fondo grazie alle quali evitiamo di dover stabilire tutti i diritti, gli obblighi e i
significati in maniera non ambigua in ogni interazione umana.''.
La razza umana ha un'unica cultura. Non accettiamo l'idea che esistano culture diverse. Solo questo
si può dire: le danze, la musica, la lingua e le cerimonie celebrative dei vari gruppi che compongono
la razza umana hanno delle variazioni locali. Queste varietà locali di abitudini e di comportamento
non sono da considerare differenze culturali.

Multimediale

Multimediale è un termine nato agli inizi degli anni Novanta in Italia e in tutto il mondo, che ha
trovato un vasto campo di utilizzo: parola chiave per aprire i salotti televisivi, ma anche parola
magica per evocare occupazione e futuro. “Multimedialità” è servito per svecchiare l’immagine di
amministrazioni ed enti, veicolando illusioni di occupazione e di futuro. Altri termini legati al
multimediale sono stati utilizzati impropriamente, con il risultato che dopo alcuni anni hanno perso
il loro preciso significato.
La giusta definizione di multimediale consiste nella convergenza di media diversi in una stessa
struttura di veicolazione dei contenuti. La struttura rappresenta un tessuto ipertestuale dove,
forme e segni diversi trovano un luogo di integrazione.
Tutti i mezzi di comunicazione stanno diventando elettronici. E la maggior parte dei mezzi elettronici
sta diventando digitale. I telefoni, la radio, la televisione, i fonografi sono nati come mezzi
analogici, ma ognuno di essi sta subendo gradualmente, a volte anche bruscamente, un processo di
digitalizzazione e quindi di computerizzazione.
Con questo processo tutti i mezzi diventano traducibili l’uno nell’altro, sottraendosi ai propri
tradizionali metodi di trasmissione. Un film, una telefonata, una lettera possono essere trasmessi,
in forma digitale, attraverso una linea telefonica, un cavo coassiale, una fibra ottica ecc...

COLLEGAMENTO IPERTESTUALE

Elemento di un documento (può essere una parola, un\'espressione, un simbolo o un\' immagine) che
rimanda direttamente ad un altro documento (o file o pagina web ecc.)

CYBERSPAZIO

Termine coniato dallo scrittore americano William Gibson, per indicare i nuovi ambienti virtuali
creati dalle interazioni sociali che avvengono tramite la comunicazione informatica.

INTERNET

Rete globale di computer, composta da migliaia di reti WAN (Wide Area Network) e LAN (Local Area Network),
che utilizza il protocollo TCP/IP per consentire a utenti privati, università, società ed enti governativi
di comunicare con tutto il mondo. Il World Wide Web si basa su Internet.

IPERTESTO

In origine, qualsiasi tipo di informazione testuale contenente rimandi ad altre informazioni definiti
collegamenti ipertestuali. Nelle pagine Web l\'ipertesto costituisce il principale metodo di esplorazione
di pagine e siti Web. Attualmente è possibile includere collegamenti ipertestuali sia da testo che da
immagini mappate.

WORLD WILD WEB

Letteralmente, ragnatela mondiale. Servizio ipertestuale grafico di Internet che utilizza il protocollo
HTTP per recuperare pagine Web e altre risorse da un server Web. Le pagine sul World Wide Web contengono
in genere collegamenti ipertestuali ad altre pagine, a documenti e a file. Attraverso l\'utilizzo di
diversi protocolli e in primis del linguaggio HTML, permette la visualizzazione di immagini, filmati e
suoni. E\' stato creato dal CERN di Ginevra.

MUTAZIONI

La rappresentazione del corpo nella storia dell’arte è sempre stata influenzata dalle tecniche a disposizione
degli artisti. Le tecnologie di oggi consentono una radicale trasformazione del corpo che influenza
fortemente il concetto di identità. Un uomo può diventare donna e viceversa. Il nuovo millennio ci introduce
a un nuovo concetto di identità che si allontana da ciò che è naturale e si avvicina a ciò che è prodotto
e artificiale (1) .
Fra i più noti artisti che lavorano sul corpo utilizzando la tecnologia la Miglietti cita Stelark e lo
spagnolo Marcelì Antunez Roca. Il primo sostiene che il corpo è diventato obsoleto. La rapidità con cui
l'ambiente intorno a noi si è modificato è tale che il corpo non ha avuto il tempo di adattarsi. Di qui
la necessità di un nuovo corpo aiutato dalla tecnologia. Stelark ha per questo inventato uno sguardo
laser, un terzo braccio, un terzo orecchio e recentemente ha creato un'interfaccia del suo corpo su Internet.
Tramite dei sensori l'artista riceve degli stimoli dai click del mouse. Anche Roca ha creato un'interfaccia
del suo corpo con un computer. Roca tuttavia lavora con tecnologie meno sofisticate di Stelark (2) .
Il corpo moderno è fatto di due corpi, uno virtuale - quello smaterializzato della Rete - e di un altro che
si potrebbe definire "ipercorpo", di un corpo che contiene altri corpi - con i trapianti ad esempio il
corpo di una persona arriva a contenere parti del corpo di un altro (7) .

DRAMMATURGIA

Cos’è la drammaturgia? Ci sono molte risposte possibili, a seconda degli aspetti che
si intende sottolineare. Alcune risposte molto semplici sono: la scrittura per il teatro,
composizione o rappresentazione drammatica, l’arte e la tecnica di comporre
drammi, la poetica del teatro. Queste risposte non sono però sufficienti a spiegare
quali tecniche e quali considerazioni siano utili e necessarie affinché la parola in
teatro possa garantire il massimo di efficacia comunicativa. Non è sufficiente
scrivere delle frasi su un pezzo di carta e poi entrare in un teatro e farle recitare o
leggere per dare vita ad una valida drammaturgia.
“Scrivere per la scena richiede la comprensione di due
fondamenti: l’essenza dell’arte drammatica e la natura del
teatro”.
Così il professore statunitense Louis E. Catron afferma nel suo “The Elements of
Playwriting”, una delle pubblicazioni maggiormente diffuse nelle scuole e nei
dipartimenti di teatro e drammaturgia americani.
Ma qual è la differenza tra l’essenza dell’arte drammatica e la natura del teatro?
Una prima distinzione di massima può essere la seguente: c’è distinzione tra il testo
teatrale o spettacolare e il testo drammaturgico o drammatico o ancora scritto. E’
una distinzione che si può riscontrare ne “Semiotica del Teatro”, saggio del
professore Keir Elam. Il teatro, il testo teatrale o spettacolare, l’aggettivo teatrale, si
riferiscono al complesso fenomeno associato alla transazione attore-pubblico,
ovvero alla produzione e comunicazione di senso nella performance stessa. Invece
il dramma, il testo drammaturgico o drammatico o scritto, l’aggettivo drammatico,
indicano la relazione che si instaura tra il drammaturgo o autore e coloro che
leggono il testo, che possono essere il regista, gli attori, i critici, gli studenti, i lettori.
Questa prima distinzione già sgombra da eventuali confusioni. Ma è necessaria una
definizione più dettagliata, ammesso che sia possibile inglobare tutti gli aspetti vitali
del teatro e della drammaturgia in una sola definizione.

INTERATTIVITA

Un oggetto -mediale è interattivo quando la sua manifestazione cambia (secondo p.es. il tipo di fruitore,
il tempo di consultazione, la reazione del fruitore...). L' autore deve prevedere e guidare questo
cambiamento, eventualmente a fini estetici.

INTERFACCIA

Il corpo umano, lo scopo di una azione, un artefatto.Il collegamento tra questi tre ambiti avviene tramite
una interfaccia. Non è un oggetto ma uno spazio in cui
si articola l'interazione tra corpo umano, utensile e scopo dell'azione.

VIRTUALE

Virtuale è per definizione qualcosa "che esiste come potenzialità, ma non ancora in atto"1. Con lo sviluppo
delle tecnologie informatiche il termine virtuale ha cominciato ad assumere nuove connotazioni: una cosa
viene definita virtuale se possiede i poteri e le capacità di qualcos’altro.

COMUNICAZIONE

La comunicazione è intesa come il trasferimento d'informazioni codificata da un emittente ad un ricevente
attraverso un canale. Comunicare significa attivare un procedimento di azione sociale, non solo nella
misura in cui il messaggio ha valore di per se stesso (notizie), quanto per il modo con il quale tale
messaggio è reso trasmissibile, cioè comunicato. Perchè vi sia comunicazione, oltre alla condivisione del
significato, è necessaria anche la condivisione comportamentale basata su insiemi di regole.




DIGITAL2 Interfaccia:commenti

Sperfera - 10-2-2003 at 10:25

LAURA SANTO, SIMONA MONTINGELLI, PAOLA LO GIUDICE.

Abbiamo analizzato i principali portali visitabili in rete (Altavista, Lycos, Virgilio, Libero, Yahoo) secondo quattro parametri da noi individuati:

-velocità di caricamento
-grafica
-servizi offerti
-usability

ALTAVISTA:

Grafica
Colori: azzurro, bianco.
Sviluppo orizzontale.
Privo di grafica.
Barra di navigazione cortissima
Non ci sono banner.
No pubblicità.
Sottoforma di elenco di servizi.
Logo poco accattivante.
Interfaccia talmente semplice da evidenziare l'aspetto informativo a discapito di quello grafico.

Velocità di caricamento

Bassissima.

Servizi offerti

Offerti 4 servizi principali: Case, Motori, Viaggi, Shopping.
Informazioni relative ad altri argomenti devono essere appositamente cercate attraverso il motore di ricerca.

Usability

Interfaccia poco comunicativa, interattiva.
Non viene voglia di navigare.

LYCOS:

Grafica

Colori: blu, giallo, bianco.
Sviluppo verticale.
Presenti: barra di navigazione, immagini, animazioni, poca pubblicità.
Contenuto grafico essenziale, minimo.

Velocità di caricamento

Bassissimo.

Servizi offerti

Servizi ordinari quali news, intrattenimento, sport, oroscopo, finanza, musica.
Accesso ad e-mail tramite motore di ricerca apposito.

Usability

Interfaccia poco comunicativa, interattiva.
Nonostante offra pochi servizi è abbastanza completo e navigabile.

LIBERO

Grafica

Colori: blu, arancione, bianco.
Sviluppo Verticale (non è centrato - tutto allineato a sinistra).
E' tutto nell'interfaccia.
Logo molto accattivante, che attrae.
Presenti: barra di navigazione lunghissima, molta pubblicità.
Ogni argomento è raggruppato in una sezione a sè, ma il contenuto principale è al centro e si distingue per il colore azzurro.

Velocità di caricamento

Veloce.

Servizi offerti

Servizi ordinari.
Presenza di mappe, forum, lotto, borsa, stasera al cinema.
Accesso ad e-mail tramite motore di ricerca apposito.

Usability

Interfaccia scorrevole, facile anche se molto disordinata e dunque dispersiva.

YAHOO

Grafica

Colori: bianco, blu, lilla.
Sviluppo verticale.
Non vi sono colonne ma solo un grande riquadro con tutto il contenuto al suo interno.
Tutto nell'interfaccia.
Animazione e pubblicità minime.
Barra di navigazione non ordinaria, fatta di simboli.
Due motori di ricerca.

Velocità di caricamento

Veloce.

Servizi offerti

Servizi ordinari.
Belle rubriche.
In più rispetto agli altri: forum, mappe, sezione "organizza" - agenda, blocconote.

Usability

Dettagliato, veloce, chiaro.
I dati sono facilmente reperibili e non ci si stanca di navigare e curiosare, pur senza un obbiettivo di ricerca preciso.

VIRGILIO

Grafica

Colori: arancione, bianco.
Sviluppo verticale.
Logo stra-figo (!!).
Tutto nell'interfaccia, tantissima pubblicità, animazioni, immagini.
Barra di navigazione minima, nascosta.

Velocità di caricamento

Relativamente bassa.

Servizi offerti

Servizi ordinari, soprattutto intrattenimento, divertimento.
In più rispetto agli altri: sociale, community, sezione junior.
Accesso ad e-mail tramite motore di ricerca apposito.

Usability

Dettagliato, veloce, chiaro, ma meno completo di Yahoo.
I dati sono facilmente reperibili e non ci si stanca di navigare e curiosare, pur senza un obbiettivo di ricerca preciso.

COMMENTO FINALE

Fra i portali esaminati, per completezza, interattività, comunicazione digitale, Yahoo risulta il più accessibile.

gruppo art mutation 3° anno

ire - 10-2-2003 at 15:56

Il sito è online all'indirizzo
http://www.danilofrontini.com/artmutation/

come sai il progetto non è fatto per essere pubblicato, quindi dovrai aspettare un pò per visualizzarlo... comunque hai sempre il cd che ti abbiamo fornito

per qualsiasi domenda sul lavoro il mio indirizzo è shampoooo@libero.it

A presto!

body art

BLU_PERFINTA - 11-2-2003 at 15:11

carlo, allego il mio lavoro sulla body art come mi hai richiesto, scusa se è in .doc ma l'rtf pesava uno sproposito. a presto
Annasara

Allegato: body_art.doc (966kB)
Questo file è stato scaricato 750 volte


esame

Dr.Gonzo + - 11-2-2003 at 15:20

Gruppo Europrix

Questo è l' url della mia interfaccia d'esame.
http://217.57.190.227/digital2/spinelli/europrix.htm

pubblicazione siti esame digital2

dave - 11-2-2003 at 16:33

Sono Dave ,di DIGITAL2 e questo è il lavoro portato all'esame : www.interface.it

NOLOVEPARTY

nolove - 11-2-2003 at 16:41

L'amore è finito!
Nessuno ci crede più!
Usiamo lo spazio virtuale del forum per gridarlo e per invitarvi (tutti!) anzi (tutte!) al noloveparty!


NOLOVE.gif - 20kB

pubblicazione sito ARTMUTATION/2

TaFaNo! - 11-2-2003 at 20:16

oggi abbiamo avuto qualche difficoltà a pubblicare il nostro sito dell'esame...entro domani sera sarà in linea però!
gruppo art mnutation 2 anno

GRUPPO ARTMUTATION/2...finalmente!

TaFaNo! - 12-2-2003 at 15:31

questo è il link del nostro lavoro
http://217.57.190.227/digital2/brizzi/artmutation/

Scrittura Mutante=> Help!

Emanuele T. - 15-2-2003 at 16:41

Sto lavorando ad un progetto per il concorso “scrittura mutante” e mi interesserebbe sapere qualcosa in più riguardo ai parametri di valutazione delle opere inviate. Per esempio: quanto conterà il peso (in Kb) del lavoro ? Dove posso trovare in rete i lavori degli anni passati, per sapermi muovere ed orientare? Mi invieresti qualche URL? Ti ringrazio in anticipo, *Emanuele Tortolone*

vai sul forum di trovarsinrete.org

carlo - 23-2-2003 at 12:26

Quota:
Originariamente scritto da Emanuele T.
Sto lavorando ad un progetto per il concorso “scrittura mutante” e mi interesserebbe sapere qualcosa in più riguardo ai parametri di valutazione delle opere inviate. Per esempio: quanto conterà il peso (in Kb) del lavoro ? Dove posso trovare in rete i lavori degli anni passati, per sapermi muovere ed orientare? Mi invieresti qualche URL? Ti ringrazio in anticipo, *Emanuele Tortolone*


queste domande lanciale sul forum di http://www.trovarsinrete.org
sono utili a tutti!

i voti, i prodotti e un happy hour

carlo - 23-2-2003 at 12:50

non amo i numeri forse ve lo avevo detto

e quindi neanche i voti

so ( m'immagino) che un po' dei voti che ho dato non siano piaciuti

non vedeteli come quelli da esame univesitario!

ho seguito il principio dei 3 parametri

1. presenza e partecipazione
2. capacità espositiva e di sintesi
3.elaborazione personale

è il primo che ha abbassato la media!

non solo x le assenze in classe

ma x la poca partecipazione (di alcuni) al forum che ho detto
da subito e continuamente
che era vitale
non tanto x seguire il corso
ma x affrontare la cultura digitale
(chi crede che valga la pena occuparsi di queste problematiche non può non frequentare internet quotidianamente, anche solo x la posta!)
chi non è d'accordo su questo si merita il 7
(che è il voto + basso che ho dato, non so se mi spiego)

e infine la partecipazione riguarda anche la vostra poca adesione (di molti) alle proposte di eventi della cultura digitale in
città
ma come si fa a sottovalutare il rapporto che c'è tra didattica e vita (gli eventi in città, dove si condividono tematiche ancora sperimentali con altri... fuori dal limbo didattico)

capisco molti di voi sono di fuori-torino
so e ne ho tenuto conto

comunque x chiudere

un voto come 24 è stato generato spesso dalla combinazione di un 7, un 8 e un 9 !

e non rimanete fermi all'analisi del voto

il dato importante è che sono rimasto spiazzato felicemente da alcune realizzazioni dei ragazzi del III anno
in particolare

straordinarie

a tal punto che vorrei proprio partecipassero al concorso scrittura mutante

ma non solo...
ho qualche altra idea

la molla dev'essere sempre quella che spinge in avanti e non nella recriminazione
(quei voti sono assolutamnente relativi)
concentratevi sul fatto che alcuni dei vostri lavori
come l'intervista sul body-pearcing possano servirvi
c'è da lavorarci su
potrebbe essere pubblicata
idem x gli altri ipertesti

vediamo cosa esce fuori

importante
mettete on line nel modo migliore i vostri prodotti già pronti
e così li facciamo vedere in giro
nella mia prossima newsletter
potrei segnalarli
( ci sono centinaia di opinion leaders del web che la leggono)

e poi da lunedì riprendono gli incontri di Scrittura Mutante
alle ore 20 a http://www.il-bu.net
c'è un happy hour

un'occasione x salutarci

ripopolazione

Dr.Gonzo + - 15-6-2003 at 12:04

è passato tanto tempo, ma noi siamo ancora qua, mi sembra sprecato non utilizzare questo forum, per questo mi sono dato un nuovo obiettivo RIPOPOLARE il forum. Spero di farcela altrimenti mi butto dal balcone!!
Ciao o Addio

foto1

Dr.Gonzo + - 28-6-2003 at 22:02



Mangiando_scojonando_04.jpg - 88kB

foto2

Dr.Gonzo + - 5-7-2003 at 18:40



Mangiando_scojonando_02.jpg - 59kB

modulo 03_04

carlo - 1-9-2003 at 20:55



Allegato: modulo 2003_04.rtf (19kB)
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Mortimer - 22-10-2012 at 10:09

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Mortimer - 5-12-2012 at 10:39

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unn0001 - 13-12-2012 at 05:09

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unn0001 - 13-12-2012 at 05:10

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