Il laboratorio su "il corpo poetico" di antonio viganò

Il dono di una presenza che, rompendo gli schemi del "bello" e delle" forme compiute", è in grado di restituirci una poesia concreta, un corpo che si fa poesia nel momento in cui che diventa narrazione, storia, memoria, presente e futuro. Un corpo poetico che nel suo agire, attraverso i suoi gesti, ci racconta la sua relazione con il mondo, un modo suo di vederlo e un modo suo di sentirlo.
Ecco, allora, un corpo che si fa teatro, che non rappresenta l'altro da sé, che non è più solo un "teatro della rappresentazione" ma diventa e si trasforma in "teatro dell'esserci". Un teatro che è capace di svelare sentimenti, emozioni e che chiede a noi spettatori di entrare in relazione con altri sguardi, altri orizzonti e altri punti di vista. Altri modi e altri mondi. Un teatro che non 'mostra' soltanto 'abilità', ma offre sospiri veri di vita, che gronda dolore o felicità.

Il Salento. La penisola del teatro (invisibile)

link al forum onLine Tracce dal Laboratorio "Il Corpo Poetico"