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Autore: Oggetto: Integrazione Partecipata:quale teatro
rita e dami
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Risposte: 2
Registrato il: 5-7-2003
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Modalità: Not Set

[*] Inviato il 5-7-2003 at 18:51
canto per le radici in fiore


Sono passati quasi tre settimane da quando si è concluso il nostro viaggio a “Itaca”. E’ stata la conclusione di un progetto scolastico (scuola elementare, media e superiore, genitori e insegnanti di ragazzi disabili e non).
Abbiamo lavorato diversi mesi, preparandoci scrupolosamente accompagnati da due persone “speciali”. Antonio Viganò, che del teatro con i disabili ha fatto la sua bandiera, e Gino Santoro, il professore dell’Università di Lecce, anche lui molto sensibile a queste persone speciali, che quando vuole realizzare qualcosa dà l’anima pur di riuscirci, accompagnato sempre da Beatrice, anche lei molto speciale: quando vuole arrivare a qualcosa, lotta, litiga, fino allo sfinimento, ma è felice quando ce la fa (non per niente è una prof. di sostegno speciale, anzi specialissima!)
Della rappresentazione finale facevano parte anche gli attori della compagnia di Antonio Viganò.
La settimana finale è stata bellissima: abbiamo messo insieme tutte le “improvvisazioni” degli ultimi mesi di lavoro e si è provato mattina e sera. Ci siamo stancati da matti, si andava a casa solo per dormire, la nostra casa era diventata “Itaca”.
Vedere con quanto impegno i ragazzi seguivano i consigli degli attori e come noi adulti ci mettevamo in gioco…!
E’ stato bellissimo quando dovevamo gridare il nostro desiderio più grande e vero. E dovevamo gridarlo con forza e crederci veramente, per sperare che un giorno si avverasse.
Che emozione vedere Simone cinguettare con la testa chiusa in una gabbia! Ho immaginato che quello fosse un canto, il suo canto, per dire a tutti che anche lui vorrebbe volare verso una vita migliore.
Che gioia constatare che il mio Dami ha acquisito consapevolezza di sé, vederlo emozionato, accorgermi che seguiva i consigli che gli venivano dati, attento a non sbagliare, tanto da perdere l’appetito!!!
Il teatro mi ha dato tanto. Mi sono accorta di come mio figlio anno dopo anno sia maturato. Lo vedo diverso, cambiato, e per questo ringrazio chi mi ha dato questa grande opportunità, altrimenti io avrei visto sempre mio figlio come un bambino, per sempre dipendente da qualcun altro pronto a pensare al posto suo.
E la mia piccola grande Serena?! Ha urlato finalmente a tutti il suo desiderio… e come si muoveva, lei che è sempre così rigida nei movimenti!
E io? Che dire di me, che, madre di questi due meravigliosi ragazzi, a cinquant’anni ho avuto il coraggio di fare questo viaggio nel mondo del teatro? E ho scoperto che mi piace, perché il teatro ti dà coraggio, e nessuno ti giudica, il teatro è comunicazione, in tutti i sensi.
Nel nostro spettacolo c’era tutto, si potevano ascoltare anche le emozioni di ciascuno e toccare l’impegno di tutti, perché noi non siamo attori veri, ma attori di vita vera. La vita che viviamo tutti i giorni, ognuno con i suoi piccoli e grandi problemi. La vita vera, quella in cui io combatto tutti i giorni, contro una società che a volte preferisce chiudere gli occhi. E anche le orecchie!

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rita e dami
Junior Member
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Risposte: 2
Registrato il: 5-7-2003
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Modalità: Not Set

[*] Inviato il 5-7-2003 at 18:53


Mi è piaciuto molto.
Fare l’attore.
Far mangiare il lecca-lecca alle mamme alla fine dello spettacolo.
Mi è piaciuto il gioco dei cerchi e i bambini tutti intorno. Il gioco della cavallina, la botte, il gioco della “bambina che canta”.
Tutti attori.
Mi ricordo… Viganò. Il girasole e Joseph passava e in mano aveva il girasole. Le figure piccole piccole sulla parete: “giochi di bambini”.
Mi ricordo… io vado con la bicicletta, Simone fa l’uccellino.
Mi ricordo… le fiaccole grandi in mani ai bambini.
Mi ricordo… ero tranquillo, non ero emozionato. Ero sicuro di me.
Ha detto la mamma che faremo un viaggio, andremo a Tagliacozzo a fare il nostro spettacolo.
Sono poco poco emozionato.
Damiano
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SCALODIECI
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Risposte: 1
Registrato il: 9-12-2003
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thumbup.gif Inviato il 9-12-2003 at 17:11
WORKSHOP PER ATTORI E DANZATORI





Workshop per attori e danzatori
Condotto da Manfredi Perego


19-20-21 dicembre 2003
Venerdì ore 19/23; Sabato e Domenica ore 10/18
Totale ore: 20
Costo: 100 € + tessera associativa 5 €


L’obiettivo del workshop è quello di spingere l´attore ad instaurare un nuovo rapporto con persone ed oggetti scenici.
Il training è quasi esclusivamente fisico e si basa su elementi di danza contemporanea: lo studio del contact porta l´attore ad una nuova conoscenza delle proprie possibilità corporee, mentre la pratica dell’improvvisazione costringe il corpo a ritornare al movimento istintivo e a trovare un proprio linguaggio espressivo diverso da quello mentale/verbale.

“Abbiamo bisogno di lavorare in una spirale di respiro ed animalità. Dobbiamo recuperare la fisicità animale che abbiamo perso, partire dall’imitazione della natura per poi giungere ad una personale elaborazione del movimento. Non possiamo non tener conto del rapporto tra noi e l’altro, tra noi e l’oggetto. Non possiamo occultare la nostra relazione con l’istinto.”

Manfredi Perego nasce a Parma nel 1981. Studia danza contemporanea presso la scuola della “Compagnia Era Acquario” di Parma con Lucia Nicolussi, Sandra Soncini, Roberta Voltolina e Giacomo Saccenti; frequenta diversi seminari, tra cui si segnalano quelli con Anna Boschetti, Gigi Caciuleano, Nienke Reehorst, Roberto Castello, Corinne Taraud; collabora con il Teatro delle Briciole di Parma, nello spettacolo “Abracadabra”, regia di Letizia Quintavalla; è borsista presso il Corso di Perfezionamento dell’accademia “Isola Danza” della Biennale di Venezia, sotto la direzione di Carolyn Carlson; partecipa, anche in qualità di solista, al “Progetto Shakespeare”, spettacolo presentato da Vittoria Ottolenghi, e coordinato da Arturo Cannistrà di “Aterballetto”; studia con Ariella Vidach, partecipando allo spettacolo “Globo remake”, per le coreografie di A. Vidach, presentato al Festival “Oriente Occidente” di Rovereto; è interprete in “Canto d’amore in opera”, spettacolo con coreografie di Lucia Nicolussi, realizzato dalla “Compagnia Era Acquario” all’interno di un progetto di collaborazione con danzatori disabili; partecipa in qualità di ospite, invitato da Arturo Cannistrà, alla lezione di Emio Greco tenuta presso “Aterballetto”;
Attualmente sta proseguendo gli studi di danza classica e contemporanea con Cècile Bargiarelli e Ariella Vidach. E’ laureando in Progettazione per lo Spettacolo, presso l’Accademia delle Belle Arti di Bologna.


Info: Scalodieci – via Chieti 10 – Milano. Tel 02/312650
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Sabry
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Risposte: 140
Registrato il: 14-11-2002
Provenienza: Leverano (Lecce)
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smile.gif Inviato il 3-6-2009 at 23:08


uno due tre...questa è una prova
è stato un pò il primo facebook sul quale ci incontravamo questo forum e non lo scorderò mai!
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