Con un semplice SMS i possessori di cellulari potranno interrogare il motore di ricerca ChaCha e le sue 30000 guide in carne e ossa. Flessibile e
immediato, il nuovo servizio potrebbe conquistare chi è poco avvezzo all'utilizzo del Web
Debutta in questi giorni il nuovo sistema di ricerche online via cellulare offerto dal motore di ricerca ChaCha. L'innovativo servizio consentirà agli
utenti di inviare le chiavi di ricerca tramite un comune SMS cui ChaCha risponderà con un successivo messaggio con la risposta alla domanda inviata. A
differenza di quanto si possa immaginare, il servizio offerto da ChaCha non è automatico, ma prevede la presenza di una "guida" in carne e ossa per
fornire le risposte agli utenti.
Inviando un SMS al numero 242242 (negli Stati Uniti), gli utenti possono: richiedere informazioni sugli elenchi telefonici dei privati e commerciali,
ottenere indicazioni stradali per raggiungere una determinata destinazione, chiedere la definizione o lo spelling di una parola particolarmente
complessa o sconosciuta, richiedere curiosità e anedotti, nonché ottenere informazioni e testo di una canzone. La presenza di un essere umano
all'altro capo del terminale consente una considerevole flessibilità del sistema e la possibilità di formulare richieste con abbreviazioni, slang e
modi di dire via SMS. Il nuovo servizio offerto da ChaCha dovrebbe aprire le potenzialità praticamente infinite del Web anche ai meno esperti e ai
possessori di telefonini basic, privi delle numerose funzionalità di cui sono dotati i costosi modelli di alta fascia.
ChaCha dispone già di circa 30.000 pigmalioni informatici, che quotidianamente contribuiscono alla gestione delle numerose ricerche effettuate dagli
utenti sul portale del motore di ricerca. Il nuovo sistema disponibile per i cellulari potrebbe fare breccia tra i milioni di utenti che non
utilizzano il Web, ma fanno un largo uso dei servizi di text messaging offerti dalle compagnie telefoniche. Nella sua prima fase di lancio, il
servizio sarà completamente gratuito e consentirà agli utenti di sperimentare efficacia e attendibilità delle risposte fornite da ChaCha. In un
secondo momento, i servizi offerti dal motore di ricerca dovrebbero diventare a pagamento. Gli utenti saranno disposti a pagare per un servizio di
questo tipo? Difficile dirlo, a questa domanda un SMS di risposta non sarebbe probabilmente sufficiente.
Secondo le prime indiscrezioni, la settima espansione di The Sims 2 dovrebbe uscire a febbraio 2008.
The Sims 2: Free Time permetterà finalmente di dedicarsi agli hobby dei propri personaggi in una saga videoludica che allarga la schiera degli
appassionati ogni giorno di più.
Tra gli hobby disponibili, giocare a football e studiare danza, riparare automobili, costruire trenini e dedicarsi alla vita all’aria aperta.
E si potranno incontrare altri Sims con le nostre stesse passioni, aumentando le abilità personali, la propria capacità di relazione e aumentando di
rimando le possibilità di soddisfare le proprie aspirazioni.
Vi sarà la possibilità di creare nuovi oggetti da usare, e i nostri Sims potranno scoprire la seconda grande aspirazione della loro esistenza, con la
possibilità di sbloccare goodies segreti per diventare veri esperti, e volendo maestri, nel proprio hobby preferito.
Hobby che spaziano dalla scienza all’artigianato e allo sport. Tra i più curiosi, l’hobby della ricerca di vita aliena nello spazio. Una volta
divenuti esperti, si potrà competere in gare appositamente create e rivendere gli oggetti costruiti.
Ogni situazione presenterà momenti inaspettati e divertenti, in grado di movimentare la vita dei propri Sims in maniera veramente inaspettata.
Un’espansione che si preannuncia ghiotta di novità e che in prospettiva non dovrebbe deludere i fan più accaniti.
piccoli cambiamenti quotidiani, o meglio, altri passi in avanti verso il nuovo sistema dell’informazione.
Dove non ci sono più giornalisti tariffati ad articolo pubblicato (che soffrono la fame e pur di pubblicare scrivono tutto e niente), né capi
redattore che decidono cosa viene pubblicato e obbligano i dipendenti alle loro manie di stampa (es: trovare a tutti i costi entro 24ore la foto del
ragazzo o della ragazza morta poche ore prima), né stato che finanzia testate di giornale anche quando il giornale non si vende (ho fatto caso che il
giornale sono come i videogiochi per i politici, ci fanno continuamente un batti e ribatti, alla Street Fighter, ogni round è un quotidiano, e se lo
comprano tra loro).
L’informazione, come saprete, la fa l’utente, la fa un cittadino comune, non serve essere iscritti all’albo, o avere amici in direzione, serve però
essere registrati(ma è gratuito). Ecco di cosa parlo: http://oknotizie.alice.it/
E’ made in Italy e si vuole chiamare “editoria sociale”
E’ come tanti altri? Ni..perchè come novità ha l’opzione che se una notizia è di gradimento o di cattivo gusto può essere votata Ok o NO semplicemente
ciccando in un pulsante comune a tutte le notizie (posto in alto a sinistra); questo permetterà alla notizia di andare(salire) in prima pagina se ovv.
più votata, oppure di scendere.
quando si butterà via la tv in cucina per metterci un pc?
Stanno nascendo e cominciano a farsi conoscere Web tv, BlogTV (ancora e sempre di “television” si parla), siti web dove è possibile vedere, senza
obblighi di canone né pubblicità, contenuti multimediali come cortometraggi, videoclip musicali, interviste, reportage e nuovi format che associano
viedo-audio interviste con la lettura (vedi le interviste di beppe grillo). In più la possibilità (importante) di commentare i filmati da parte dei
webspettatori, liberi di criticare o di apportare ulteriori approfondimenti sia con testi che con link a siti o video, propri o altrui. Così
l’informazione è data al singolo utente che sceglie la strada della sua comprensione, può tornare indietro se perde un indizio e non è obbligato ai 3
min mozzafiato dei telegiornali.
E questo direte..si sa!
Quello che non si sa invece è quando questa società potrà accettare di buttare tra i rifiuti speciali questa - per noi - odiata televisione
sostituendola con un monitor per internet.
Una domanda che sembra una sorta di ammutinamento da parte di noi pochi “internet amatori” contro l’altra “alta classe” (come si autodefiniscono ogni
giorno.. a tal proposito fatevi 2 risate con questo tg2 costume e società
ma invece vale perché internet dovrebbe farsi conoscere a chi ancora non usa il pc.
Altrimenti se la situazione (che dipende dalla politica parlamentare e televisiva) rimane così è come se si creasse giorno per giorno un muro tra la
tv e il web, barriera che dipende forse dalla strumentalizzazione della prima contro la libertà ancora presente nella seconda.. se non cambiasse con i
fatti, gli investimenti in azioni di cultura, cmq fra 30 anni (un’altra generazione) tutti sapranno usare il computer ed internet.. ma c’è un’altra
preoccupazione.. oggi chi ha il potere può imprigionare la libertà del web con nuove leggi.. ovviamente dipenderà da noi essere attenti a quello che
fanno.
E per chi vuole un cambiamento a breve?
Allora penso che ci voglia ancora più impegno, uscire dal web per farlo conoscere alle generazioni che non lo hanno imparato = genitori, zii, nonni..
impresa difficile ma non impossibile
Ed intanto si può sperare e divertire con le neonate blog tv come: http://www.tbtv.it/homepage.xsp
Google arriva in tv, gia' dalla prossima primavera: l'indiscrezione, partita da Tokyo, e' diffusa al Ces di Las Vegas. L'accordo e' tra la Panasonic
della nipponica Matsushita e Microsoft e prevede la messa a punto di un apparecchio tv al plasma con il quale si potra' direttamente accedere ai siti
di Google, come Picasa (per la condivisione di foto e YouTube), la piu' importante video web community pagata dal colosso di Mountain View la cifra
record di 1,65 mld di dollari.
http://www.minareti.it, il nuovo portale che si proporra' di informare il mondo arabo-islamico residente in Italia. A crearlo e' stato Khalid
Chaouki, direttore editoriale. 'Minareti e non Minareto - dice Chaouki - perche' l' agenzia rappresentera' un osservatorio attento al dibattito tra i
musulmani non solo in Italia, ma a livello europeo e mondiale, oltre a monitorare le esperienze di dialogo interreligioso tra le due sponde del
Mediterraneo'.
Bill Gates racconta il futuro della Microsoft il giorno in cui annuncia anche l'addio alla guida della multinazionale. Lo ha fatto domenica notte
all’International Consumer Electronic Show di Las Vegas (Ces), grandiosa convention di elettronica tra le più importanti al mondo. Bill Gates parla
della Microsoft ma in generale delle nuove tecnologie, che stanno diventando sempre più adattabili alle esigenze dell'uomo e che diventeranno presenza
costante e quotidiana ogni giorno di più.
Il progetto è di lasciare la guida della microsoft entro il prossimo giugno. Il suo scopo di vita ora è dedicarsi alla filantropia. Dovrebbe essere
stata questa la sua ultima apparizione in pubblico da numero uno della Microsoft. Entro giugno lascerà il timone del colosso informatico per dedicarsi
completamente alla filantropia e in vista del congedo ha scelto proprio il Ces per esplorare il futuro del software nell’era digitale. Bill Gates così
non parla come spesso accade nei suoi discorsi delle ultime novità della sua azienda, come il discusso Windows Vista, ma di scenari futuri. Una delle
novità in cui crede molto è la tecnologia Sync, che permetterà di ascoltare musica e telefonare in auto. Dal 2009 sarà disponibile su tutte le auto
Ford, Mercury e Lincoln.
'Immondizia campana doc, varie metrature. Affarone'.
Sacchetti di immondizia sono in vendita all'asta sul sito internet 'e-Bay'. L'annuncio e' corredato dalle foto delle
montagne di rifiuti che invadono strade e piazze ormai da tre settimane.
Accade a Torre Annunziata dove, per provocazione, si e' deciso di mettere all'asta i cumuli di pattume. L'annuncio dice: 'Immondizia di oltre 30
giorni. Se acquisti piu' immondizia paghi sempre una sola spedizione'.
state usando il forum come una vostra piattaforma ricca di link.
Ottimo risultato.
E' questa la didattica che auspico: ragionare condividere le info su ciò che ci sta accadendo intorno, nel moto vorticoso dell'avanzamento tecnologico
da tradurre in linguaggio e comportamento creativo.
L'esame è il 16.01 alle ore 15
arrivo in treno ( mi vengono a prendere degli amici).
Quindi ci vediamo in Accademia
anche con chi non deve fare l'esame
e ci confrontiamo al volo.
Entro il 2008 la Sardegna sara' la prima regione in Italia che contera' sulla connessione con banda larga in tutti i suoi
comuni.
Con il progetto Sics, anche i piu' piccoli comuni dell'Isola saranno serviti dall'Adsl attraverso la fibra ottica o ponti radio.
Lo hanno annunciato, il presidente della Regione Soru, e l'assessore degli Affari generali Dadea. Il primo intervento ha riguardato 105 comuni su 377
permettendo di superare la situazione di arretratezza tecnologica del 2005.
solo ora capisco meglio cosa intendevi x "diaporama".
Il termine diffuso allora (negli anni Settanta) era Multivisione.
E si usavano i diaproiettori carousel della kodak inserie.
Ne produssi due nel 1980 con 6 diapro in batteria.
A Roma già nel 1973 i Circoli La Comune avevano dei gruppi di pronto intervento agit-prop con questi nuovi media.
Fu la mia palestra.
a domani alle 15, per l'esame.
Quelli di Vercelli sono decisamente "fanè", emancipati da quel modello.
Tlc: la Sardegna e' l'unica regione italiana web 100%
Voglio farvi vedere questo articolo, visto che anche sul libro del prof viene citato l'argomento.
Sarà una delle regioni con il Pil più basso a dotarsi del pacchetto tecnologico più avanzato. Entro il 2008, infatti, tutti i comuni della Sardegna
saranno connessi in rete in banda larga. serviti dall'Adsl attraverso la fibra ottica o ponti radio.
E' questo l'ambizioso progetto annunciato oggi dal presidente della Regione, Renato Soru, che intende così giocare d'anticipo rispetto alle altre 19
regioni italiane dove non è stimabile, al momento, una tempistica così rapida sulla copertura integrale nel territorio della banda larga.
L'iniziativa fa parte del progetto Sics, finanziato da fondi Cipe e da quelli regionali. Il 31 dicembre 2007 si è concluso la prima parte (grazie al
finanziamento di circa 7 milioni di euro) che ha riguardato 105 comuni su 307. Il secondo intervento - da 14 milioni di euro - permetterà, quest'anno,
di completare l'opera.
Sospese le trattative con il principale operatore di telefonia China Mobile
Rischia di svanire per Apple la possibilità di lanciare iPhone in Cina, il mercato più vasto al mondo per numero di abbonati a servizi telefonici.
China Mobile, principale operatore di telefonia mobile cinese, ha interrotto le trattative con il colosso tecnologico statunitense per portare nel
paese della Muraglia l’ibrido tra un palmare, un cellulare e un iPod presentato negli Stati Uniti nel giugno scorso.
Come riporta il Financial Times, Wang Jianzhou, presidente di China Mobile, non ha chiarito se le trattative saranno mai riprese. È un duro colpo per
la società di Cupertino, in California, che aveva avviato i colloqui nel novembre scorso.
L’accordo potrebbe essere naufragato perché, secondo alcune indiscrezioni, Apple avrebbe preteso oltre il 30% degli utili derivanti dalle telefonate
effettuate con iPhone dagli abbonati di China Mobile. «Non potevamo assolutamente accettare questo tipo di condizioni», ha dichiarato Gao Nianshu,
direttore generale di China Mobile.
Inoltre, ha spiegato Gao, China Mobile nutriva forti dubbi sulle capacità di Apple nel settore delle comunicazioni tecnologiche. In Cina ci sono oltre
520 milioni di utenti di telefoni cellulari, di cui almeno 363 milioni hanno un contratto con China Mobile.
Secondo le stime dei maggiori vendor di sicurezza, nel 2008 i siti di social networking saranno il parco ideale per pedofili, truffatori, deviati e
malintenzionati di ogni genere.
Dopo le prime segnalazioni relative ai pericoli nascosti dietro eventi e advertorial di Facebook, qualcosa inizia a muoversi. D’altronde ne va della
reputazione degli stessi siti. Così, la notizia è che MySpace ha aderito a una coalizione di diverse entità che vorrebbero realizzare un piano che
garantisca la sicurezza dei minori sul Web.
MySpace si impegna innanzitutto a contrastare la pubblicazione di materiale potenzialmente pericoloso ma anche a svolgere opera di formazione a
genitori e scuole circa i rischi associati ai siti di social networking. L’entità si chiama Multi-State Working Group of Social Networking e
coinvolgerebbe authority della totalità degli Stati americani oltre ai siti più noti. L’iniziativa è certamente lodevole, anche se l’applicazione
denota alcuni punti deboli.
In primo luogo il problema è mondiale, dunque si dovrebbe avere un entità planetaria che se ne occupi. Ancora, rimane aperto il dibattito sulle
responsabilità dei singoli siti. Se, infatti, il singolo utente è responsabile dei contenuti che inserirebbe è altresì vero che determinati rischi
provengono da contenuti non sempre imputabili a un utente.
Inoltre, se un sito di social networking decide di assumersi il suo carico di responsabilità deve anche provvedere di conseguenza. E questa non è una
attività banale. Mi raccontava il responsabile di MySpace Italia tempo fa che il controllo sui contenuti offensivi inseriti dagli utenti è effettuato
a mano da un pool di persone presso la sede statunitense del sito.
Ciò determina inevitabilmente alcuni limiti. In primo luogo non è detto che il pool sia multilingue, anzi nella maggioranza dei casi non lo è, ancora,
la verifica manuale è, per definizione, lunga e limitata, impensabile riuscire a controllare manualmente in modo appropriato un flusso immenso di
contenuti giornaliero. È vero che esistono dei software nell’ambito del knowledge management che possono aiutare ma la varietà dei singoli contenuti
(audio, video e non solo testo) complica ulteriormente le cose.
A ridosso della clamorosa decisione di Warner Bros di abbandonare il formato HD DVD, e in risposta alle molte profezie di sventura che in queste
settimane si sono abbattute sul proprio standard ottico, Toshiba ha ritenuto opportuno dare una nuova sforbiciata al prezzo dei suoi player in alta
definizione.
Il nuovo prezzo ufficiale del modello entry-level, l'HD-A3, è ora di 149,99 dollari, mentre quello del modello superiore, l'HD-A30, è di 199,99
dollari. La differenza tra i due lettori consiste essenzialmente nella diversa definizione massima supportata: 1080i nel primo caso, 1080p (Full HD)
nel secondo. Il lettore top di gamma di Toshiba, l'HD-A35, costa invece 299,99 dollari.
Ma i consumatori nordamericani possono portarsi a casa questi lettori a prezzi ancor più bassi: i principali negozi online statunitensi, come Amazon e
TigerDirect, offrono ad esempio l'HD-A3 a prezzi compresi fra 129 e 135 dollari. Su questi stessi negozi i player Blu-ray più economici hanno invece
un costo di vendita compreso fra i 239 e i 299 dollari.
Con questi nuovi tagli di prezzo Toshiba spera di contrastare, almeno in parte, la pubblicità negativa che nelle scorse settimane ha investito - con
un effetto valanga - lo standard HD DVD. Toshiba è arrivata persino ad affermare che il proprio formato è stato vittima di una "campagna denigratoria"
finalizzata a favorire la tecnologia rivale Blu-ray, promossa in primis da Sony.
Per il momento sia Paramount che Universal hanno smentito le voci che le vorrebbero in procinto di seguire le orme di Warner ed abbracciare Blu-ray.
Anche così, tuttavia, la quota di mercato home video attualmente posseduta da HD DVD in USA è solo un terzo rispetto a quella detenuta dal formato
concorrente.
Sebbene non si sia ancora dato il via a Pechino 2008, non si ha già più alcuna traccia delle precedenti Olimpiadi, quelle di Atene, il cui sito
ufficiale non esiste più.
Sembra che, a causa del mancato rinnovamento del dominio - le pratiche costerebbero 29 euro -, adesso il sito web delle Olimpiadi greche abbia chiuso
ancor prima di passare il testimone.
Nonostante si tratti di un portale ormai privo di effettiva utilità, le critiche e le polemiche non si sono fatte attendere. Soprattutto perché si
tratta del secondo episodio di questo genere: come ‘athens2004.com’, anche il sito dedicato al semestre di presidenza presso l’Unione europea,
‘eu2003.gr’, è andato perduto.
Tutta la delusione per l’increscioso e goffo episodio traspare dalla parole di Nikos Vassilakos, presidente dell’Associazione degli internauti
ellenici (Eexi): ‘’In un momento in cui Google sta pagando un sacco di soldi per conservare qualsiasi tipo di informazione, noi abbiamo permesso che
il contenuto di questi siti andasse perduto. E’ una vergogna’’.
Perduto o meno, il dominio sembra comunque essere stato recuperato: oggi, infatti, il sito ‘Athens2004.com’ risulta essere in mano a Marianne Chappuis
dell'International Olympic Committee, rimanendo quindi legato comunque all'organizzazione dei giochi olimpici seppure non più consultabile.
È stato creato il primo prototipo di programma per Android, il sistema telefonico del futuro proposto da Google.
Il programma, basato sulla piattaforma open source di Linux, comprende tra l’altro un browser internet, una serie di comandi vocali, un player audio e
video, un calendario con i contatti, oltre alle Google Maps, una sorta di Gps.
Il programma-prototipo è stato installato su uno smartphone della HTC, il Qtek 9090. Per il momento l’unica compagnia telefonica Usa pronta ad
offrire, quando sarà totalmente operativo, il sistena Android è la T-Mobile, la filiale wireless americana della Deutsche Telekom.
Un falso comunicato della Polizia postale e' l'ultimo esempio di 'phishing' per impadronirsi delle password d'accesso a
conti correnti.
Una e-mail con l'intestazione 'polizia postale-Avviso di Sicurezza per il 2008' e' stata inviata in questi giorni a centinaia di utenti di Internet
residenti nella zona di Napoli.
Nel testo li si invita a collegarsi a un indirizzo esca che serve a 'catturare' il numero di conto corrente postale e la password del malcapitato.
A me personalmente è arrivata una e-mail di questo tipo già nel 2007. Io avevo da poco chiuso il conto corrente postale e mi sono subito insospettita.
Ho stampato l'e-mail e l'ho portata all'ufficio delle poste dove mi hanno detto che si trattava appunto di 'phishing' e che non erano stati loro
delle poste italiane a mandarmi quella e-mail, ma qualcuno che era interessato al mio numero di conto corrente postale e alla mia password.
Pensavo fosse una buona idea avvertirvi!