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Autore: Oggetto: Drammaturgia dell’interattività_ Uni.LECCE, STAMMS_III anno
francy_s
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[*] Inviato il 26-3-2004 at 11:23
SPETTACOLO DEL 1984


"SE SAN SEBASTIANO SAPESSE"

(binomio vittima_carnefice)

"NELL'ANIMA DELL'ARCO"
dedicato a Paganini

(corpo_strumento)


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francy_s
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[*] Inviato il 26-3-2004 at 11:26
TAM


"L'ANGOLO DEI BAMBINI" :

_"Serenata per la bambola"

_"Il piccolo pastore"

SPETTACOLO : "Le baccanti"

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francy_s
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[*] Inviato il 26-3-2004 at 11:29
BARBABLU'



Risposta a quello che potrebbe
diventare l'opera lirica....


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francy_s
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[*] Inviato il 26-3-2004 at 11:32
MUSICA SENZA STRUMENTISTI



Relazione tra corpo e strumento

.........sembra che gli strumenti prendano una loro vita autonoma............

( utilizzo della PITTURA DIGITALE )

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RadioPaz
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[*] Inviato il 26-3-2004 at 15:14
Registrazioni Sambin


Un sogno, un viaggio animato da visioni, un affresco di immagini generato da parole che sono suoni e che diventano musica che a sua volta evoca paesaggi, di un passato che rimane sempre presente.
Questa è per me, la lettera all’Alvarotto di Ruzante. Un testo con cui mi sento in particolare sintonia, che mi corrisponde.
Ne condivido il senso: un inno alla vita pieno di vitalità, ma attraversato dalla malinconia;
l’atmosfera: che è irreale, più vicina al sogno che alla quotidiana realtà;
la struttura: che procede per immagini, per quadri metaforici più che per narrazione;
il linguaggio: che è arcaico e raffinato allo stesso tempo, come una partitura di parole da suonare.



di e con Michele Sambin
Assolo per voce corpo e strumenti
dalla lettera all’Alvarotto di Ruzante


Se il link scritto da Francy non dovesse funzionare, l'alternativa è questa:>> Play.RadioPaz
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francy_s
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[*] Inviato il 26-3-2004 at 17:28
ERRATA CORRIGE!!!!!!!!!!


Scusate, ho sbagliato a mettere gli ultimi link........lo ripropongo.....

http://play.radiopaz.it
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francy_s
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[*] Inviato il 26-3-2004 at 17:48


Quota:
Originariamente scritto da francy_s

AUTORITRATTO PER 4 CAMERE E 4 VOCI

" L'artista si identifica con l'opera d'arte"





Da "IL SUONO DEL TEATRO"


"Pittore o musicista? Da che parte stare?"

MICHELE SAMBIN : "Dalla mia. Un pittore

che si esprime con i suoni, un musicista

che suona segni pittorici. La difficoltà di

scelta, l'impossibilità di separare, il non

voler scartare è una debolezza che si

trasforma in forza, in utopia, in ricerca di

costruzione e di affermazione di un

pensiero, di un linguaggio, di un punto di

vista sul fare artistico"
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francy_s
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[*] Inviato il 26-3-2004 at 18:08
PIU' DE LA VITA


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Originariamente scritto da pollyanna
WORKSHOP

Questo è quanto ho potuto raccogliere da questa esperienza,spero possa essere utile a qualcuno,scusate le imperfezioni,CIAO A PRESTO!



Ovviamente noi abbiamo messo a disposizione di quanti purtroppo non sono potuti venire a Melpignano alcuni appunti che in qualche modo potranno far vivere anche a loro l'incontro con Sambin.

Mi permetto però ancora una volta di citare alcune parole tratte sempre da "Il suono del teatro" dello stesso Sambin :

"Solo dal vivo lo spettatore "intelligente" può cogliere la complessa naturalezza delle relazioni che si stabiliscono tra visione-ascolto, composizione-esecuzione, performer-immagine, e per quanto riguarda lo spettatore l'eccitazione dei sensi vista-udito si può trasformare in pura emozione solo quando l'opera funziona bene nella relazione tra esseri viventi. Nelle registrazioni meccaniche è in gioco solo una parte del misterioso meccanismo.
La differenza è tra esserci o farselo raccontare."

Riascoltando la registrazione della giornata a Melpignano mi rendevo conto di come potesse risultare complicato riuscire a capire solo ascoltando quello che Sambin propone. Questo perchè ogni sua parola era accompagnata dalla proiezione di immagini video che ovviamento a chi non c'era non è data possibilità di vedere.

Quanto detto non riguarda però la performance serale di Sambin ....anche lì forse non capirete le parole, ma vi assicuro che quelle contano ben poco, perchè anche per me che ero lì è stato difficile comprendere il testo.....ma non era importante....qualunque cosa stesse dicendo vi assicuro che era molto suggestionante!
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Sabry
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[*] Inviato il 26-3-2004 at 18:26
SI TRATTA DI GIOCARE


Vorrei sottolineare la mia ammirazione per gli effetti scenici,
una fantasia ed energia mai viste prima in “ Frammentam”.
A proposito di ciò, Sambin ci ha detto che questo spettacolo è
stato un dare immagini alla musica; a mio parere la vera consistenza
è data dalla traduzione del suono più che in immagini, in giochi di luce e
di colori. E’ proprio il gioco che prevale e che ci rappresenta man mano
le torture dell’ inconscio, di chi le subisce ecc …Qualcuno ha affermato,
infatti: “ E’ come se il gesto producesse i suoni” e io aggiungo:
“ soprattutto se non è compiuto, se crea input per andare
continuamente alla ricerca di …”
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De Paolis Livia
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[*] Inviato il 2-4-2004 at 15:43
INCONTRO CON SAMBIN


Imparo a conoscere l'arte in tutte le sue forme, anche le più inedite e particolari!
Sambin mi ha fatto conoscere un nuovo aspetto dell'arte..fatta di suggestioni espresse unicamente in musica, suoni e colori, fatta d'integrazione tra diversi linguaggi che s'incontrano in una vera sintonia.
A me è piaciuto soprattutto il primo video, tratto da "Il reduce di Ruzzante";un racconto di guerra girato a Padova tra le mura cinquecentesche, teatro di guerre e di battaglie.
Questi musicisti creavano una sintonia di suoni, ma anche d'immagini che mi hanno incantata nonostante all'inizio non capivo cosa stessero facendo e cosa volessero rappresentare...
E' stato molto interessante la relazione tra teatro e la nuova tecnologia: la pittura digitale che diventa una rappresentazione in tempo reale di ciò che si suona e si rappresenta!!
Ci si chiedeva come poter chiamare questo tipo d'arte....beh!E' difficile poterla definirla..ma a me è piaciuta l'espressione di Sambin "SUGGESTIONI ESPRESSE IN MUSICA"!!!!
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carlo
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[*] Inviato il 5-4-2004 at 22:24
la raccolta degli sguardi e degli ascolti


ottimo lavoro


ma ancora molti mancano all'appello
disertano il forum... eppure stiamo ricreando il clima: abbiamo riannodato il filo de Il Suono del Teatro... no?

che fine hanno fatto?
diserzione dallo STAMMS?
proprio ora che s'intravedonol sbocchi?
(rivelerò presto le intenzioni)


ci vediamo il 20 aprile
la sera c'è la Valdoca da vedere a Koreja!
e il giorno dopo li incontriamo

e ci riorganizziamo

anche in vista dei progetti futuri
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Sabry
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[*] Inviato il 9-4-2004 at 19:17
SI TRATTA DI TEMPO!


In “ Musica senza strumentisti” il gioco consisteva
nel far entrare e uscire di scena i soli strumenti.
Anche qui è un continuo giocare con le luci che devono
assolutamente nascondere i musicisti che, a loro volta,
devono rispettare i tempi con precisione. Il tutto
“ si gioca” dal vivo! Stavolta la chiave sta nel tempo!
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Sabry
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[*] Inviato il 14-4-2004 at 13:52
IL VERO SURPLUS PERCETTIVO DELLA NAVIGAZIONE


Nella navigazione elettronica tutto il peso dell’ attenzione
cade sulle connessioni e sugli spostamenti possibili,
piuttosto che sul singolo collegamento. E’ la trama che riesco
a tracciare sul mio percorso ad avere veramente senso,
più che il contenuto isolato di una pagina o di un sito:
ed è questo il vero surplus percettivo, rispetto alla
consultazione di un libro. Sono spinto a interessarmi a ciò che
ora ho davanti agli occhi nella quasi- percezione di un
nuovo possibile, di un altro collegamento di cui già avverto
la pressione e l’ urgenza in quello attuale. Sono quindi
continuamente distratto dalla figura presente e
assediato da quelle latenti.
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carlo
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[*] Inviato il 15-4-2004 at 21:40
ci vediamo il 20.04!!!


la lezione è alle ore 15

c'è qualcuno disposto a venirmi a prendere allòe 10,10 alla Stazione di Lecce?

riprenderemo il filo del discorso e delle proposte

in particolare delle esperienza di teatri d'Ascolto con Sambin
e delle ipotesi per il progetto teatrale a Galatina a giugno

e ora qui la proposta per questi giorni
è un nuovo incontro ravvicinato

qui si studia entrando in relazione con le esperienze ai "confini della realtà teatro"

metto in allegato un testo da stampare e da affiggere in facoltà e ovunque pensiate sia utile farlo circolare...



l'appuntamento che lancio è questo

Teatri d’ascolto e di visione

Cantieri Teatrali Koreja, Via G.Dorso 70,
mercoledì 21 aprile 2004 ore 18

Incontro con Cesare Ronconi del Teatro della Valdoca

A cura di Carlo Infante
Cattedre di “Ipermedia e Teatro” e “Drammaturgia dell’Interattività”
di Scienze e Tecnologie dello Spettacolo (STAMMS) dell’Università di Lecce


L’incontro con Cesare Ronconi del Teatro della Valdoca, una delle realtà più significative della scena contemporanea caratterizzata dalla ricerca d’alterità del corpo in relazione alla parola poetica e al suono, è concepito come un percorso affettivo.
Ascolti, visioni e stati d’animo di un autore e uno spettatore che attraverso dei repertori video ricostruiscono le tappe di un’educazione sentimentale al “teatro che cerca”.
Tra i video-documenti che verranno proiettati si rilevano: “La radici dell’amore” (che li vide consacrare alla Biennale di Venezia del 1984), “Fuoco Centrale” ( contagiante atto tribale), “Nei leoni e nei lupi”, “Parsifal”, “Imparare è anche bruciare” (frutto di un’istituzionale scuola di teatro che si è rivelata scuola di poetica selvaggeria); l’ultimo, intriso di mefistofelico blues, “Fare ponte. La musica del diavolo”, e un documento molto particolare, al di fuori del repertorio teatrale : “… ai cuccioli della mia specie”.

L’incontro si svolge il giorno dopo lo spettacolo che andrà in scena a Koreja anche per raccogliere gli sguardi e le domande degli spettatori sollecitati.


Martedì 20 aprile ore 20.45
Teatro Valdoca
PREDICA AI PESCI
operetta magica e popolare
di Mariangela Gualtieri

Regia, suono e luci di Cesare Ronconi;

con Gabriella Rusticali, Rhuena Bracci, Federica Maglioni, Anna Savi;
sculture e macchinerie di Stefano Cortesi.

Questo è il più tenero, il più leggero e affettuoso spettacolo del Teatro Valdoca.

Due brevi monologhi aprono e chiudono questa predica: sono parole fiabesche e lapidarie, portate da una voce che non si dimentica mai più. In mezzo c'è il mondo, adesso, nelle sue più amabili forme. Ci sono tre adolescenti, o forse sono animali parlanti, o donne volanti, ci sono capriole, salti, piroette e poi fiori, frutti, bandiere, angeli, mari, fiumi, foreste. E un cantare puro e semplice, che sgorga come acqua buona. Insomma, tutto ciò che del mondo innamora e spensiera.
Predica ai pesci è nato in un tempo guerreggiato, dentro l'inizio di una grande, mondiale ferita. Allora, per una volta, il Teatro Valdoca dice: "nessuna ira, nessuno sbotto, nessun calcio tirato. Solo canto, volo, leggerezza e una immensa pietà. Perché bisogna di nuovo innamorarsi della terra e di tutto ciò che la popola. Tocca a noi. A noi inseminare il canto".



Intervista a Mariangela Gualtueri su
http://www.close-up.it/skene-up/focuson/fuoriscena/01-02/intervista...




Allegato: locandina x valdoca.rtf (8kB)
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carlo
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[*] Inviato il 16-4-2004 at 08:52
passaggi, lezioni, visioni


chi mi da un passaggio?


iniziamo ad usare gli SMS x organizzare ste piccole faccende
ma fondamentali
è di presenza fisica che si tratta!
mobilità e infomobilità

chi si candida a passare x la stazione
mandi un SMS al mio
3393669717


altra cosa:
vi va di avvisare tutti gli altri?

l'orario delle lezioni è questo

martedì 20.04
Arnesano
ore 15/18
- ricomposizione dell'attività didattica attraverso lettura del forum: domande e proposte
- visione video,DVD e cdrom sulle poetiche di Drammaturgia dell'Interattività
- progetto Galatina


Koreja
ore 20,45
x spettacolo del Teatro della Valdoca


mercoledì

Arnesano
ore 15/17
evoluzione del dibattito attivato

Koreja
ore 18
x incontro con Cesare Ronconi
con ricognizioni video (vedi programma,su!)

fate girare l'info!!!
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raffaele
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[*] Inviato il 16-4-2004 at 15:55
sinestesia colori suoni


Salve a tutti.Scusate di nuovo l'intrusione.Sarà l'ultima volta che disturbo poi abbandono perchè non credo sia il posto giusto per approfondire l'argomento.Ho letto alcune cose in questo forum e francamente mi sembrate tutti molto preparati artisticamente, sicuramente più di me.Vengo al dunque, per passione dipingo e suono la batteria.Alcuni anni fa ho comunciato ad unire queste passioni sino a fonderle.Ho cominciato a studiare il suono e i colori sotto lato scientifico per oggettivizzare più possibile la rapprerentazione dei miei quadri alla batteria.Ho anche fatto un video, ma ancora non sono convinto .Chi di voi vuole parlarmi o sa darmi indicazioni utili circa la sinstesia tra il suono della batteria (ritmi e altezze) e i colori, e concetti?Come fondere il tutto in modo armonico, senza cadere nella pura fantasia?Grazie di nuovo a chi proverà a rispondermi.
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Tambouriner
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[*] Inviato il 16-4-2004 at 17:27
Sensei


Quota:
Originariamente scritto da raffaele
[...]
Chi di voi vuole parlarmi o sa darmi indicazioni utili circa la sinstesia tra il suono della batteria (ritmi e altezze) e i colori, e concetti?Come fondere il tutto in modo armonico, senza cadere nella pura fantasia? [...]

Fa del dubbio il tuo pane quotidiano.
Conosci persone e idee.
Non smettere di studiare.
Non pensare che esista una formula universale per cui, una volta trovata, il gioco è fatto.
Sìi il viaggiatore sempre in cammino sul suo percorso che s'avvicina sempre di più verso il proprio punto di arrivo e mai lo raggiunge.

Jotaro_e_Jolyne.jpg - 21kB
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raffaele
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[*] Inviato il 16-4-2004 at 18:04


Se del dubbio cui chiedo pareri devo farne un pane quotidiano sarei già morto di fame...
Vabbè...continuo il cammino da solo.
Ciao a tutti e comunque grazie della risposta.
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Martha
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[*] Inviato il 17-4-2004 at 16:52
Incontro al conservatorio


Sono tornata e spero di rimediare al lungo silenzio con una presenza più assidua al forum.
L'incontro con Sambin metteva a confronto due modi differenti di intendere il messaggio musicale. Gli studenti del conservatorio erano perplessi di fronte alle provocazioni sonore come i "non addetti ai lavori" ne erano affascinati.
Anche i movimenti scenici non cercavano un nuovo linguaggio coreutico, erano suggestioni, fantasie, sogni ad occhi aperti offerti al pubblico.
Il dibattito è stato breve. Spero che si possa ampliare attraverso il Forum. A presto.
Martha
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Sabry
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[*] Inviato il 18-4-2004 at 12:04
OTTICA ANTIVALUTATIVA???


Rispetto al paragrafo che riguarda un diagramma morale
sull’ impero dei mass- media tracciato da Cesare Segre leggo
e scrivo testualmente:

Pare che l’ ottica praticamente imposta dal computer e da
Internet sia un’ ottica non solo a- valutativa, ma
anti- valutativa. Essa uccide lo spirito critico, prefissando,
per esempio con gli intertesti, i sentieri che l’ osservatore
deve percorrere, e imponendo il binarismo anche nella sfera
variegatissima delle opinioni. Essa, infine, crea un’ inflazione
di Weltanschauungen, e perciò stesso determina l’ impossibilità
di avere una Weltanschauung. Si noti che un’ area in cui la
multimedialità può avere effetti tragici è quella della
persuasione occulta, di cui basta additare i pericoli nel campo
della politica. La televisione e gli altri media possono instillare
nelle menti degli utenti preferenze per partiti o singoli personaggi,
possono perfino influire sul modo di pensare, grazie a un
calcolato uso degli slogan, che, assimilati nella maggioranza,
diventano verità.
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[*] Inviato il 18-4-2004 at 16:42
Pis-craj (dopodomani)


Ho trovato questo intervento in una delle discussioni del forum di

http://www.pizzicata.it

Lo riporto integralmente poiché trovo sia una giusta chiosa all'evento di cui io stesso ho dato notizia in questo forum.



"Craj" - soddisfatti o rimborsati?

Sicuramente soddisfatti, a giudicare dalla lista dei protagonisti di questo spettacolo: Uccio, i Cantori di Carpino, Matteo Salvatore, per i quali sicuramente vale la pena comperare un biglietto, fosse anche più costoso di quello richiesto da "Craj".
Ma devo dire, e parlo per me, "parzialmente soddisfatti", per il semplice motivo che mi aspettavo qualcosa di diverso...di moooolto diverso rispetto a quello che ho visto. Mi aspettavo cioè quello che è scritto nella presentazione dello spettacolo:

"Lo spettacolo è idealmente organizzato come una grande festa di paese. Con le luci e gli odori della nostra infanzia. Il pubblico non sarà sistemato in maniera tradizionale e i musicisti non saranno su di un palco."

Ora io non sono andato certo a cercare la festa di paese vera e propria, ma devo dire che di questi primi impegni, solo uno è stato mantenuto, in parte, ed è quello delle luci, che assomigliano da lontano alle nostre "luminarie".Ahimè però gli artisti erano eccome su un palco, anzi, su 4 palchi, e l'atmosfera era quella di un semplice concerto, nel quale si alternano i gruppi musicali disposti ai quattro lati del locale.
Gli spettatori sono assolutamente disposti come in un concerto, solo che qui i musicisti si alternano sui quattro palchi e quindi l'attenzione si sposta a seconda a seconda di dove si sviluppa l'azione. Da lamentare poi la mancanza dei ballerini, non dico tra il pubblico, ma quantomeno sul palco inclusi nello spettacolo! Come sappiamo infatti in una festa popolare i ballerini non mancano mai.

Odori della festa di paese?..sarebbe stato troppo bello.

Di teatrale devo dire che c'è ben poco in questo spettacolo, nel quale tu strai lì ad aspettare i veri protagonisti della musica tradizionale, ed ascolti come un rumore di sottofondo le trovate poetico-letterarie di Ferretti che gironzola attorno al pubblico sopra un cavallo.
Poi, tac, si accendono le luci ed e lì che inizia il vero spettacolo, uno spettacolo monumentale fatto da più di 70 anni di vita e di storia, uno spettacolo che ha il nome "Cantori di Carpino", che ha il nome "Uccio Aloisi", che ha il nome "Matteo Salvatore".Teresa de Sio racconta qualche storiella che pochi capiscono, e che a quelli che capiscono non fa nè ridere nè piangere.I testi recitati da Ferretti , come ho già detto, mi sono un po' scivolati addosso, ma giuro che non avevano molto a che fare con racconti popolari e feste di paese. Ricordo solo un passo, che fa più o meno così: "bisogna scopare! scopare! scopare!".

In definitiva posso dire che lo spettacolo è assolutamente da vedere, in quanto sarà difficile rincontrare quell'allegra brigata di mitici vacchietti riunuita ancora in un unico luogo. Per quanto riguarda la de Sio e Ferretti, mi permetterei di dergli un consiglio: i vecchi non fateli solo cantare...fateli anche parlare!!! Quello che hanno da dire, e le storie che hanno da raccontare, sono molto più interessanti e divertenti delle vostre trovate poetiche e pseudo-teatrali. Buona fortuna!

giannino, 06 Apr 2004 - 06:21
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carlo
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[*] Inviato il 18-4-2004 at 20:05


Quota:
Originariamente scritto da Sabry
Rispetto al paragrafo che riguarda un diagramma morale
sull’ impero dei mass- media tracciato da Cesare Segre leggo
e scrivo testualmente:

Pare che l’ ottica praticamente imposta dal computer e da
Internet sia un’ ottica non solo a- valutativa, ma
anti- valutativa. Essa uccide lo spirito critico, prefissando,
per esempio con gli intertesti, i sentieri che l’ osservatore
deve percorrere,

<<<
il signor Segre non sa di cosa parla
<<<


e imponendo il binarismo anche nella sfera
variegatissima delle opinioni. Essa, infine, crea un’ inflazione
di Weltanschauungen, e perciò stesso determina l’ impossibilità
di avere una Weltanschauung.

<<< se proprio vogliamo complicarci la vita
vi siete mai chiesti cosa intendo per:
"dal punto di vista al punto di vita '"

<<<



Si noti che un’ area in cui la
multimedialità può avere effetti tragici è quella della
persuasione occulta, di cui basta additare i pericoli nel campo
della politica. La televisione e gli altri media possono instillare
nelle menti degli utenti preferenze per partiti o singoli personaggi,
possono perfino influire sul modo di pensare, grazie a un
calcolato uso degli slogan, che, assimilati nella maggioranza,
diventano verità.


i nuovi media interattivi sono una delle poche risposte possibili alla pervasività dei mass-media

com'è possibile che un mio studente (così attenta come te poi!... ma il mio libro lo avevi letto?... visto che leggete...)
possa cadere in quel banale tranello?

non si può mettere internet e la TV sullo stesso piano

se vuoi ne parliamo
e chiariamo x bene
sono anni e anni che mi batto contro quelle ambiguiotà espresse da intellettuali che non capiscono o non vogliono capire
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[*] Inviato il 19-4-2004 at 18:25
Che cosa vuol dire “interattività”?


È uno solo il significato di “interattività” che mi sembra utile per un uso efficace della rete. Altri, naturalmente, possono interpretarla in modo diverso.[…]
Sentiamo dire che un’interfaccia è “interattiva” perché se diamo un certo comando, o premiamo un certo pulsante, esegue un ordine; o perché se scegliamo una domanda, in una serie già predisposta, ci dà la risposta precostituita. Sarebbe come dire che è “interattiva” una macchinetta per la distribuzione del caffè o la spia della pressione dell’olio sul cruscotto della nostra automobile. […]
Se e quando la televisione digitale ci darà 500 canali, video on demand, collegamenti con giornali, riviste, biblioteche, cineteche eccetera... lo spettatore (se lo vorrà) avrà più potere, perché avrà più scelta. Ma non sarà una situazione “interattiva”. Se no dovremmo chiamare “interattivo” il telecomando, o il dito che volta la pagina di un giornale, o la mano che sceglie negli scaffali di una libreria o di un supermercato. […]
“Interattività” […] significa una cosa completamente diversa. Un dialogo ad armi pari, in cui nessuno ha privilegi, in cui tutti hanno la stessa “quota di voce” e lo stesso diritto di parola. Questo è il terreno su cui deve imparare a muoversi chi vuol fare comunicazione nella rete, che non sia solo una “brutta copia” di metodi è meglio riservare a quei mezzi per cui sono nati. Questa è la possibilità che si offre a ognuno di noi – se abbiamo la voglia, la pazienza e la curiosità di esplorare nuovi orizzonti, cercare nuovi stimoli, scambiare idee e opinioni con tante persone che in nessun altro modo avremmo l’occasione di conoscere.
L’interattività, così definita, è la caratteristica fondamentale dei nuovi sistemi di comunicazione. E ci offre possibilità interessanti di dialogo e scambio che non sostituiranno mai altri modi di dialogo (come il telefono, la “carta stampata” e soprattutto l’incontro personale) ma hanno una loro caratteristica, una loro identità, un loro linguaggio. Tanto è vero che la comunicazione in rete viene usata anche da persone che si vedono tutti i giorni.

tratto da:
Giancarlo Livraghi, "L’umanità dell’internet (le vie della rete sono infinite)", HOPS, 2001

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[*] Inviato il 19-4-2004 at 18:26


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Originariamente scritto da carlo
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Originariamente scritto da Sabry
Rispetto al paragrafo che riguarda un diagramma morale
sull’ impero dei mass- media tracciato da Cesare Segre leggo
e scrivo testualmente:

Pare che l’ ottica praticamente imposta dal computer e da
Internet sia un’ ottica non solo a- valutativa, ma
anti- valutativa. Essa uccide lo spirito critico, prefissando,
per esempio con gli intertesti, i sentieri che l’ osservatore
deve percorrere,

<<<
il signor Segre non sa di cosa parla
<<<


e imponendo il binarismo anche nella sfera
variegatissima delle opinioni. Essa, infine, crea un’ inflazione
di Weltanschauungen, e perciò stesso determina l’ impossibilità
di avere una Weltanschauung.

<<< se proprio vogliamo complicarci la vita
vi siete mai chiesti cosa intendo per:
"dal punto di vista al punto di vita '"

<<<



Si noti che un’ area in cui la
multimedialità può avere effetti tragici è quella della
persuasione occulta, di cui basta additare i pericoli nel campo
della politica. La televisione e gli altri media possono instillare
nelle menti degli utenti preferenze per partiti o singoli personaggi,
possono perfino influire sul modo di pensare, grazie a un
calcolato uso degli slogan, che, assimilati nella maggioranza,
diventano verità.


i nuovi media interattivi sono una delle poche risposte possibili alla pervasività dei mass-media

com'è possibile che un mio studente (così attenta come te poi!... ma il mio libro lo avevi letto?... visto che leggete...)
possa cadere in quel banale tranello?

non si può mettere internet e la TV sullo stesso piano

se vuoi ne parliamo
e chiariamo x bene
sono anni e anni che mi batto contro quelle ambiguiotà espresse da intellettuali che non capiscono o non vogliono capire



lo so, non ci sono cascata, ma ho voluto riportare tutto
integralmente senza l' aggiunta di un mio intervento critico
per vedere cosa avrebbero risposto gli altri a questa sorta
di provocazione e vedo che... si è sentito provocato abbastanza!
anche perchè all ' oggetto del mio intervento ho messo
tre punti interrogativi e precedentemente avevo parlato di
spostamenti possibili su internet piuttosto che di singolo collegamento
e di trame che riesco a tracciare sul mio e solo mio percorso!
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Sabry
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[*] Inviato il 19-4-2004 at 18:30


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Originariamente scritto da raffaele
Salve a tutti.Scusate di nuovo l'intrusione.Sarà l'ultima volta che disturbo poi abbandono perchè non credo sia il posto giusto per approfondire l'argomento.Ho letto alcune cose in questo forum e francamente mi sembrate tutti molto preparati artisticamente, sicuramente più di me.Vengo al dunque, per passione dipingo e suono la batteria.Alcuni anni fa ho comunciato ad unire queste passioni sino a fonderle.Ho cominciato a studiare il suono e i colori sotto lato scientifico per oggettivizzare più possibile la rapprerentazione dei miei quadri alla batteria.Ho anche fatto un video, ma ancora non sono convinto .Chi di voi vuole parlarmi o sa darmi indicazioni utili circa la sinstesia tra il suono della batteria (ritmi e altezze) e i colori, e concetti?Come fondere il tutto in modo armonico, senza cadere nella pura fantasia?Grazie di nuovo a chi proverà a rispondermi.



Raffaele premetto che non sono un’ esperta né di
batteria né di pittura. Comunque io credo che fondamentalmente
non si tratta di
trovare la fusione di ritmo e pittura in un modo armonico,
si tratta solo di cercare, di lavorare come stai ancora facendo,
perché ho sempre pensato che le passioni vanno
costruite e chi è più fortunato o sfrontato ( dipende dalle situazioni!),
può fare incontri che gli danno quello stimolo in più per
andare avanti a ricercare e sperimentare. Continua con il tuo
lavoro e cerca chi, come te, sta studiando e conosce molto bene
queste due componenti. Solo una cosa: perché non provi a
lavorare sulla disarmonia? Potrebbero uscire delle belle cose,
ne abbiamo parlato con Sambin e inoltre ci stiamo lavorando
con il laboratorio di teatro sociale! Auguri!
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