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Morgan
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RISPOSTA A ANDY
Non gridare ma ascoltare
non forzare ma lasciarsi andare
non imparare ma dimenticare
il silenzio e' lo spazio per poter pensare.
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AnDy
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RISPOSTA A MORGAN
E allora zitti zitti che il silenzio e' d'oro
ed anche quando siamo tanti, stiamo zitti in coro
c'e' tanto chiasso intorno che non si calma mai
parole su parole su parole parole fra noi
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Morgan
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Risposte: 19
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RISPOSTA A ANDY
ma se si parla perche' si ha la lingua in bocca e' meglio
muti come pesci, e' meglio acqua in bocca
percio' se un bel piacere non fu mai scritto
restiamo zitti noi e lasciam parlare i fatti.
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AnDy
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RISPOSTA A MORGAN
S'ode a destra uno squillo di tromba
da sinistra gli risponde uno sbadiglio
troppe voci fanno male e la testa rimbomba
e di quello che succede non si sente piu' nulla.
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Tambouriner
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Risposte: 154
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ORGANIZZIAMOCI 2!!!
Quota: | Originariamente scritto da Tambouriner
Ragazzi!!! È il caso ke ci diamo tutti 1 regolata! Ciò ke non riguarda strettamente
“Il suono del teatro” a Lecce
convegno nazionale
sull’interazione tra teatro e musica
venerdì 28 febbraio 2003
ai cantieri teatrali koreja
sarebbe bene ke confluisse nella discussione
il FORUM di TEATRON.org » la RETE degli SGUARDI » Corso di Informatica Multimediale. Teoria e tecniche del teatro in ambiente digitale, a Lecce
visto ke non è + utilizzata, e si presta, quindi, egregiamente! Questo al fine di
non disperdere gli interventi relativi al SdT fatti di frammenti audio o trascritti più interessanti scelti dell’evento, dei protagonisti
ke hanno suscitato curiosità, delle proposte, delle riflessioni, e delle rielaborazioni.
Confido quindi nel senso del rispetto e della sensibilità di tutti.
GRAZIE X L’ATTENZIONE!
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... E QUINDI GRAZIE X LA VS SENSIBILITA' E SENSO DEL RISPETTO...
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Morgan
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Risposte: 19
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RISPOSTA A ANDY
Il silenzio, il ricominciare,
il bianco ed il nero, il silenzio e' lo zero
ma fra tutte queste grida
e richiami della foresta
il silenzio e' quiete dopo la tempesta.
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AnDy
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RISPOSTA A MORGAN
La crisi, la crisi, la crisi, la crisi
parole parole che sono rumore
parole parole che sono rumore, rumore...
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Morgan
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Tambouriner
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Dietro al frastuono del TUO silenzio!
Sotto lo zapping cromatico di pixel!
Celi il nulla senza misura di tempo!
Impara il valore del vero SILENZIO…
ASCOLTA!
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Tambouriner
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A un certo punto, un incidente!
Carlo INFANTE suonodelteatro1,2.mov
Quando uno sta nella dimensione dell’ascolto profondo può provare un’emozione paragonabile a quella dei “colpi di teatro” del Teatro Barocco quando a
un certo punto “cadevano” dal soffitto degli angeli e spesso si sfracellavano anche sul palcoscenico. Nel Teatro Barocco del ‘600 spesso non c’erano
[…] gli sceno-tecnici che riuscivano a garantire… Spesso cadevano le impalcature […] Il “colpo di teatro” era: a un certo punto, un incidente!
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Sabry
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Risposte: 140
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LA MUSICA TRADOTTA IN GESTI
Alessandra Pomarico: “ Mi ha colpito principalmente come il regista americano ( parla di Peter Sellars) sappia visualizzare la partitura musicale in
una partitura coreografica, in una polifonia di gesti, con cui spinge in suoi interpreti, i suoi cantanti, a visualizzare e interpretare la musica. E’
uno dei pochi registi di teatro che forse mette in scena la musica e non solo il libretto anche quando tocca dei grandi classici. Conosce
perfettamente la partitura orchestrale e segue tanto i cantanti quanto i musicisti; ed è proprio questa percezione colta e raffinata del significato
del suono che gli consente poi, dal punto di vista dell’ allestimento, di staccarsi e di interpretare l’ atmosfera dello spartito… Sellars riproduce o
visualizza quello che avviene nella partitura anche sulla scena. ”
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Sabry
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piccola osservazione
Quota: | Originariamente scritto da AnDy
E allora zitti zitti che il silenzio e' d'oro
ed anche quando siamo tanti, stiamo zitti in coro
c'e' tanto chiasso intorno che non si calma mai
parole su parole su parole parole fra noi
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la canzone che hanno citato o meglio, scritto per intero, Morgan e Andy ( vi ho sgamati!!!), è " Zitti zitti" degli Aeroplani Italiani, che hanno
partecipato a Sanremo 1992 ( ve lo ricordate? fu quel Sanremo in cui le canzoni più "in" divennero " Non amarmi" e " Brutta" ) nelle nuove proposte:
nuova, originale ed efficiente nel suo significato, ma come canzone... lascia un pò a desiderare!
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Tambouriner
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Dimensionalità innata
Carlo INFANTE suonodelteatro1,2.mov
DEMENZIALE! Veramente un sistema DEMENZIALE! Comunque. Fa parte, forse, della dimensionalità innata dell’uomo, vallo a sapere!
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AnDy
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ssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssss
ssssssssssssssssss-dietrolaparolal'ImmAgInE-dietrol'immagineilsUOnO-ssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssss
ssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssss!
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Tambouriner
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ASCOLTARE
Carlo INFANTE suonodelteatro1,2.mov
[…] parleremo […] del rapporto potenziale che intercorre tra il teatro e la scena dell’ascolto. Qui la musica non è intesa come colonna sonora, come
qualcosa che […] diventa anche protagonista. […] Di per sé ascoltare produce, può produrre, dipende dalla vostra sensibilità, una dimensione teatrale;
di teatro dell’immaginario, di teatro di percezione si tratta.
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Tambouriner
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Il Suono del Teatro avvolge
Mino TORRIANO suonodelteatro1,3.mov
Il teatro dei musicisti credo sia essenzialmente un teatro di visione così come lo è stato per molti uomini di teatro visionari. […] Però il suono del
teatro non è soltanto un suono ascetico, un vagare della mente concentrata. Può essere anche un suono del corpo. Un suono che avvolge tutto il corpo,
che porta un po’ alla deriva, però che lo tiene ancorato grazie al ritmo. Questa è la terapia della Pizzica Tarantata. Solo che la Pizzica Tarantata è
una esperienza individuale. Il Suono del Teatro è una esperienza collettiva. […] Il Suono del Teatro avvolge. […]
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Valentina
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Walter Porcedda: "il suono è il sentimento del tempo, ne determina sia lo stato organico biologico [...]nella sua ritmicità, che quello immaginario,
metafisico [...] nella sua dialtazione evocativa...un tempo da vivere sulla scena..."
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Valentina
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Michele Sambin: "...Il supporto del suono del teatro è la memoria dello spettatore, cioè il suono del teatro è veramente teatrale quando in qualche
modo si sedimenta nell' immaginario dello spettatore..."
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Tambouriner
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Frank ZAPPA: gli strumenti musicali come personaggi
Mino TORRIANO suonodelteatro1,3.mov
Ma non è soltanto [… l’]ambito della musica colta che ha trasformato poi il rapporto tra Musica e Teatro. C’è stato anche il Rock, le culture
giovanili, che sono a questo avvicinate. E soprattutto, secondo me, una dimensione orchestrale. […] Anche qui c’è un padre riconosciuto, ed è Frank
ZAPPA. La grande invenzione di ZAPPA è stata quella di recuperare l’orchestra come nel Teatro gli strumenti musicali. E questo ce lo ha detto
attraverso le copertine degli album, in cui si raccontano delle storie. […] I personaggi erano interpretati dagli strumenti musicali. Allora questo
[…] dell’orchestra, è una grande invenzione di ZAPPA. Ma d’altronde Frank ZAPPA, che io riconosco come un genio assoluto della musica, non soltanto
nell’ambito Rock, ha portato sulla scena il Teatro, anche come dialoghi. Il linguaggio soprattutto nei concerti dal vivo in cui insieme alle canzoni e
alla musica… D’altronde un concerto Rock è un altro Teatro che [tra parentesi] ha una cultura. Portato attraverso, appunto, questo spettacolo dal vivo
dialogato con alcuni dei suoi protagonisti. In dialoghi che hanno un carattere esclusivamente spettacolare e teatrale, dove la musica poi finisce col
dettare i ritmi. In questo caso, […] ZAPPA, fa una specie di Faust ironico, dialogando con il Diavolo.
Per approfondimenti clicca l'indirizzo di seguito per andare sul sito ufficiale di Frank ZAPPA:
http://www.zappa.com
Allegato: Frank ZAPPA.mp3 (68kB)
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Sabry
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A SUON DI ROCK'N ROLL!!!
Francesco Costantini: “ Il rock’ n roll, prima ancora del rock, ha avuto un’ anima fortemente teatrale. La tradizione della canzone napoletana
classica poggia su un artificio teatrale, tutte le canzoni hanno un’ anima, sono teatralizzabili e fortemente immaginifiche al punto da essere quasi
delle piccole sceneggiature.”
Sono pienamente d’ accordo, purtroppo non ho mai potuto vedere un concerto dal vivo di Elvis, ma ho una sua cassetta vecchissima che apparteneva a mio
padre e, ascoltandola per la prima volta, non ho potuto fare a meno di pensare: “ Questo sì che è vero rock! ” Una musica fortemente evocativa, che ti
rapisce, una voce profonda che ti fa innamorare… ma è inutile parlare, descrivere questi alti momenti che ti catturano da dentro, è impossibile
rendere l’ idea. Non ci credete? Provate ad ascoltare LOVE ME TENDER e fatemi sapere!
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Morgan
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I'm the baby
La mia via di comunicazione è il silenzio
l'unico modo che ora conosco è il pianto
I'm the baby
non ho le forze ma vi piego alle mie esigenze
e faccio quello che a voi non viene concesso
ogni cosa che accade mi piace
di discriminare non sono capace
vivo nella più totale utilità di sbagliare
vedo gli alberi camminare
e la luce del sole
che si può mangiare
e le posate che si sposano
e i discorsi che si rifiutano di farsi ascoltare
dalle orecchie sbagliate
I'm the baby
faccio quello che a voi non viene concesso.
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Sabry
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LA FORZA MICIDIALE DELLA MUSICA
Salvatore Tramacere: “… Secondo me la grandezza della musica è la capacità di essere immediata… che arriva con una
forza micidiale.”
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Tambouriner
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Il Futuro: una questione di anticorpi
Carlo INFANTE suonodelteatro1,2.mov
Io penso che sia fondamentale in questa fase di radicale passaggio, di riconfigurazione dei linguaggi e dei sistemi che riguardano la cultura, lo
spettacolo e la comunicazione, rendersi conto di una cosa: per affrontare il futuro abbiamo bisogno di passato. E il passato non è quello della
cultura sedimentata, quello umanista, quello delle biblioteche, quello della cultura e degli estetismi. [Il passato] è la cultura delle
trasformazioni. Quindi il processo trasformativo è qualcosa che non nasce all’improvviso. Non è che cade come un incidente o come un meteorite. Ci
sono decenni di trasformazioni in corso che permettono ad una civiltà, ad un sistema, ad una generazione, a più generazioni di farsi gli anticorpi.
Bisogna predisporsi. Affrontare i cambiamenti predisponendo il proprio corpo, la propria mente, il divenire sociale all’urto del cambiamento.
P.S. VOLUTAMENTE NON ALLEGO NESSUN TIPO DI FILE AUDIO O IMMAGINE, POICHÉ QUEST'ULTIMA PARTE DELLA DISCUSSIONE È TROPPO CARICA DI ALLEGATI E LA PAGINA
DI VISUALIZZAZIONE RELATIVA IMPIEGA TROPPO TEMPO A CARICARSI. MAGARI NELLA PROSSIMA VERSIONE DEL SOFTWARE DI QUESTO FORUM LE COSE CAMBIERANNO. NEL
FRATTEMPO TAMPONO IO… PER IL BENE COMUNE…
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cip
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Risposte: 36
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una gran confusione....
Aiiiiiutoooo....Io non ho partecipato all' incontro che si è tenuto ai cantieri teatrali Koreja, e di conseguenza, l' approccio con il cd non è stato
dei migliori!!!!Devo ammettere che ascoltando i primi frammenti ho sentito solo una gra confusione di suoni,rumori,voci....Poi,però, andando
avanti,dalla traccia 2.1 fino alla fine sono riuscita ad asoltarlo con piacere ed interesse.....
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cip
Member
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Registrato il: 26-3-2003
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...i protagonisti degli anni '80
...Anche se i primi brani 1.2- 1.3 non sono tanto chiari, trattano argomenti a mio parere significativi. Ad esempio:" Radio 3, la radio intellettuale,
l' unica più seria che trasmetteva solo musica classica" e poi ancora " il viaggio nel MEZZOGIORNO per incontrare i musicisti che producevavano musica
nel Salento". Ma l' argomento su cui vorrei soffermarmi e sviluppare è: L' introduzione della musica elettronica nel teatro!
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