OGM
Organismi Genericamente Modificati

 

 

 

 

SCENA UNO: AMORE-CUORE (la poesia fatta fuori)

(Su un prato verde artificiale è posto un grande cartellone pubblicitario illuminato. Buckingam e Amleto di schiena al pubblico osservano il cartellone vuoto, privo di immagini.
Dopo pochi secondi di immobilità iniziano danno vita a un gioco di libere associazioni verbali).

Amleto Buckingam

Amore

cuore

banale

fatale

colore

odore

banale

il male

il mare

annegare

nomen

omen

comune

provincia

banale

legale

gioco

poco

male

fatale

perdere

mi arrendo

piazza pulita?

credo di si

la poesia...

fuori.

fuori?

fuori!

fuor-r-r-i!(insieme)

Buckingham
Ogni volta così?

Amleto
Bisogna pur scaricarsi la testa, no?

Buckingham
Mi avevano detto che l’avrei avuta più leggera dopo l’intervento: invece sono pieno di dubbi.

 

SCENA DUE: GENERAZIONE

(Amleto si ferma, spiegando in modo colloquiale la sua filosofia all’assistente).

Amleto
Ci sono qua io, caro, a toglierteli, che così ti metti l’animo in pace.
Intanto ti dirò un’altra cosa, Buckingam,
che per nessuno esiste la generazione,
e nemmeno una morte che possa annientare;
esiste soltanto mescolanza di elementi
e separazione degli elementi mischiati,
ma questo la gente lo chiama generazione.
Guarda che non finiscono mai questi elementi,
si trasformano di continuo,
a volte si attraggono, tutti quanti,
verso l’unità, per la concordia...
A volte invece
ognuno viene trasportato dall’astio,
ognuno per strade diverse.
E così tutto è sempre in divenire
l’unità infatti si disfa
e questi elementi allora ritornano ad essere tanti,
appunto, sono in...

Buckingam
Amore...

Amleto
... in divenire, idiota!
E la loro vita - senza fine - non è stabile per niente;
perciò questi elementi sono dentro il cielo, in eterno, inamovibili.
(Si stende a terra, lasciando poco convinto Buckingam).

 

SCENA TRE: LA FORMICA

(Buckingam contrappone il proprio modo di vedere le cose).

Buckingam
Grazie della lezione.

Amleto
Empedocle.

Buckingham
Chi?

Amleto
Un mio avo. O una mia estensione di sistema. Mi sembra che però funzioni, per i nostri compiti, almeno.

Buckingham
Forse. Ora te ne racconto una mia. Farina del mio sacco.
Una formica andava a spasso, camminando tra fili d’erba e polvere di terra.
La luce era bassa, sparsa.
La formica camminava, scura, nera.
Aveva idee luminose per la testa.
Portava, com’è consueto per il suo genere, per la sua specie, e per il suo rango,
un carico sovrumano di speranze.
Cibo, idee, una preda, un sogno.
Anch’io camminavo e guardavo il prato, l’erba, la terra, il sole,
portandomi chiavi, documenti, qualche soldo...
e scarpe dure. (Fa il gesto di pestare con forza una formica).
Così svanì il sogno della formica...
e la formica!
Farina del mio sacco. Roba che penso la notte. O roba che sogno.
Così fu la formica, spiaccicata a terra, in terra, inamovibile!
Mi chiedo che direbbe la formica, là, sotto la suola.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SCENA QUATTRO: LA VITA È SOGNO

(Amleto è steso a terra, in una posizione affatto innaturale per un uomo. Recita muovendo solo la testa).

Amleto
Chiedervi, Cieli, pretendo,
per il male che m'è inflitto,
quale è stato il mio delitto
contro di voi, nascendo?
Per quanto, se nacqui, intendo
la ragione del peccato;
una causa ho pure dato
al vostro giusto rigore:
poiché il delitto maggiore
dell'uomo, è d'essere nato.
Ma vorrei mi fosse detto,
perché il dubbio mi si sveli,
(tralasciando il fatto, Cieli,
che la nascita è un delitto)
che cosa vi dà il diritto
di far che il castigo non cessi?
Gli altri, non nacquero anch'essi?
E se gli altri sono nati,
quali beni gli son dati
che a me non sono concessi?

(Buio).

 

SCENA CINQUE: O DIVES DIVES 1

( Solo voci).

Buckingam e Amleto (insieme)

O dives dives

non longo tempore vives:

fac bene dum vives,

si post mortem vivere velis...

vivere velis...

vivere velis...

vivere velis...

Vivere velis?...

 

1° INTERMEZZO: INTERNET

(I due fanno entrare in scena un carretto con sei enormi uova).

 

SCENA SEI: FIERA DELLE ETA’ E PARATA TRANSGENICA

(Atmosfera circense).

Buckingam

Benvenuti alla fiera dell’eterna giovinezza!

Amleto

Benvenuti al discount della lunga vita!

Buckingam

Trentacinque per cento di vita in più!

Amleto

Trentasette per cento di vita in più!

Buckingam

Torna indietro di vent’anni!

Amleto

Puoi campare duecento anni!

Amleto

Adamo all'età di 130 anni generò un figlio e lo chiamò Set; e dopo aver generato Set, Adamo visse ancora 800 anni e generò figli e figlie.

Adamo visse in tutto 930 anni, poi morì.

Buckingam

Set, all'età di 105 anni, generò Enos, e dopo aver generato Enos, visse ancora 807 anni e generò figli e figlie.

Set visse in tutto 912 anni, poi morì.

Amleto

Enos all'età di 90 anni generò Cainan, e dopo aver generato Cainan, visse ancora 815 anni e generò figli e figlie.

Enos visse in tutto 905 anni, poi morì.

Buckingam

Cainan, all'età di 70 anni, generò Malaleel, e dopo aver generato Malaleel, visse ancora 840 anni e generò figli e figlie, Cainan visse in tutto 910 anni, poi morì.

Amleto

Malaleel, all'età di 65 anni, generò Jared, e dopo aver generato Jared, visse ancora 830 anni e generò figli e figlie.

Malaleel visse in tutto 895 anni, poi morì.

Buckingam e Amleto (insieme)

Jared, all'età di 162 anni, generò Enoc.

Jared visse in tutto 962 anni, poi morì.

Amleto

Enoc, all'età di 65 anni, generò Matusalem.

Enoc visse in tutto 365 anni... poi... non fu più veduto.

Buckingam

Matusalem, all'età di 187 anni, generò Lamec.

Matusalem visse in tutto 969 anni, poi morì.

Buckingam e Amleto (insieme)

Lamec, all'età di 182 anni, ebbe un figlio, che chiamò Noè.

Lamec visse in tutto 777 anni, poi mori,

Amleto

Noè, all'età di 500 anni, generò Sem, Cam e Jafet.

E voi, quanto volete vivere?

Buckingam

Bienvenidos a la fiesta del transgenico!

Amleto

Bienvenu a la parade transgenique!

Buckingam

Wilkommen bei der trangen parade!

Amleto

Welcome to the transgenic parade!

 

Buckingam

Chi vuol esser lieto, sia:

di doman non c’è certezza.

Questo è Bacco, questa è Arianna,

belli, e l’un dell’altro ardenti:

perché il tempo fugge e inganna,

sempre insieme stan contenti.

Non fatica, non dolore!

ciò c’ha esser, convien sia.
Chi vuol esser lieto sia,

di doman non c’è certezza.

Buckingam e Amleto (insieme)

Happy birthday to you,

happy birthday to you,

happy birthday to humans,

happy birtday to clones...

 

 

SCENA SETTE: LE UOVA

(Osservando le uova).

Buckingam

E' un po' cambiato dall'ultima volta...

Amleto

Già.

Buckingam

Non è passato molto tempo.

Amleto

Ma questo non stava qua!

Buckingam

Sarà rotolato...

Amleto

Ma che rotolato!

Buckingam

Perché, le uova non rotolano?

Amleto

Un tempo, forse. Ora non è previsto.

Buckingam

E ora che facciamo?

Amleto

Lo rimettiamo a posto.

Buckingam

Piano... piano.

Amleto

Si, ma dove?

Buckingam

Be’, al suo posto...

Amleto

Giusto!

(L’uovo cade. Scatta un allarme).

Buckingam e Amleto (insieme)

Cazzo!

Buchingham

È un bel guaio.

Amleto

Siamo in un bel guaio.

Buchingham

Non è colpa mia.

Amleto

Potevi evitare. Lo sai quanto costa questa roba?

Buckingham

Dovrebbe sfamare interi continenti.

Amleto

Idiota. Confondi sempre una cosa con l’altra. E non mi venire a dire che sono uguali. Ognuna ha una funzione, uno scopo preciso.

Buckingham

Ma io come faccio a riconoscerle? Pensavo che stessimo lavorando sui soliti polli. Solo più grandi.

Amleto

Qui di grande ce n’è uno solo, idiota. Ora prega.

 

 

 

SCENA OTTO: NON A CAUSA...

(Escono, per rientrare in scena sbattendo delle uova in due ciotole).

Buckingam

Non a causa dell’amore per il marito è caro il marito

Amleto

Non a causa dell’amore per la moglie è cara la moglie

Buckingam e Amleto (insieme)

ma a causa dell’amore di sé è caro il marito.

cara la moglie.

Non a causa dell’amore per i figli sono cari i figli,

ma a causa dell’amore di sé sono cari i figli:

Amleto

Non a causa dell’amore delle ricchezze sono care le ricchezze,

ma a causa dell’amore di sé sono care le ricchezze:

Buckingam

Non a causa dell’amore per le bestie sono care le bestie

Amleto

Non a causa dell’amore per la terra è cara la terra,

Buckingam e Amleto (insieme)

ma a causa dell’amore di sé sono care le bestie.

è cara la terra.

Buckingam

Non a causa dell’amore per gli dei sono cari gli dei,

ma a causa dell’amore di sé sono cari gli dei.

Non a causa dell’amore per il sapere è caro il sapere...

Amleto

A causa dell’amore di sé è... caro il sapere?

Buckingam

Si.

Amleto

Non a causa dell’amore per le creature sono care le creature,

ma a causa dell’amore di sé sono care le creature.

 

 

 

 

SCENA NOVE: AMLETO E IL VERME

(Tanta saggezza pare evocare la presenza di Amleto. Suoni di armonica).

Buckingam

Almeto, dov’é Polonio?

Amleto

A cena.

Buckingam

A cena? Dove?

Amleto

Dove non mangia ma dove viene mangiato. Ha su di se tutto un parlamento di vermi politici. Il verme è il vero imperatore della dieta. Noi ingrassiamo ogni sorta di bestie per ingrassarci e ci ingrassiamo per i vermi. Un re grasso e un pezzente magro sono due pietanze di uno stesso desco: finisce tutto lì.

Buckingam

Ahimé!

Amleto

Un uomo può pescare col verme che ha mangiato un re

e mangiare il pesce che s’è nutrito di quel verme.

Buckingam

Che vuoi dire?

 

Amleto

Solo questo, che un re può fare un bel viaggio nelle budella di un pezzente.

(Fine armonica).

Buckingam

Amleto, dov’è Polonio?

Amleto

In cielo: manda qualcuno a cercarlo. E se non lo trovano là, cércatelo nell’altro posto tu stesso.

 

 

 

 

SCENA DIECI: O DIVES DIVES 2

(Accompagnati da percussione)

O dives dives

non longo tempore vives:

fac bene dum vives,

si post mortem vivere velis...

vivere velis...

vivere velis...

vivere velis...

Vivere velis?...

 

 

 

SCENA UNDICI: IL FREDDO

(I due sono stesi a terra, in posizioni irrigidite).

Amleto
Ho freddo.

Buckingam
Fa freddo.

Amleto
Comunque, meno male.

Buckingam
Come sarebbe, meno male?

Amleto
Idiota, lo sai benissimo.

Buckingam
Non mi ricordo più niente.

Amleto
Anch'io non ricordo bene tutto. Comunque ho freddo.
E qui non ci si può coprire. Va bene che dev'essere freddo, ma questo per me è troppo.

Buckingam
Io mi sono abituato.

(Pausa).

Amleto
Davvero non ricordi niente?

Buckingam
Qualcosa si.

Amleto
Prova a dire.

Buckingam
Cosa?

Amleto
Così, dei ricordi.

Buckingam
Questo: che non ti potevo sopportare.

Amleto
A me, non mi sopportavi?

Buckingam
Già.

Amleto
E perché?

Buckingam
È semplice, mi trattavi male.

Amleto
Io?

Buckingam
Già.

Amleto
Io, tuo padre?

Buckingam
Su questo avrei da ridire.

Amleto
Be', allora, io, tua madre.

Buckingam
Anche su questo avrei da ridire.

Amleto
E allora dillo.

Buckingam
Lascia perdere, acqua passata.

(Pausa)

Amleto
Questo esperimento non mi piace.

Buckingam
L'avete voluto voi.

Amleto
Ma anche tu.

Buckingam
Mi avevate convinto.

Amleto
Non potevo credere che noi avremmo potuto sentirlo, questo freddo.

Buckingam
Ora, ringrazialo!

Amleto
Ancora?

Buckingam
Si, perché se si alza la temperatura, addio esperimento, e addio tutti.

(Pausa).

Amleto (ridendo)
Ah, ah... però, l'idea non era male, poterci mantenere così, per sempre, insomma, o almeno per un bel po', fare un giro ancora, nel futuro.

Buckingam
Non ho piùvoglia di scherzare.

Amleto
Guarda che se io mi devo abituare al freddo, tu ti devi abituare a me.

Buckingam
E a queste schifose uova?

Amleto
Speriamo siano davvero utili.

(Pausa).

Buckingam
Non è che ci metteranno lì dentro?

Amleto
Certo, idiota, cosa credi? L'esperimento è questo.

Buckingam
E quando?

Amleto
Per ora non lo sappiamo. Di là stanno ancora studiando.

Buckingam
Di là? Di là dove? Non vedo nessuno.

(Buio rapido).

Amleto
Ma loro ci vedono.

 

SCENA DODICI: CANTO DELLE CRISALIDI (Vita - morte)

(Nel buio, Amleto a terra, con il volto illuminato da luce radente. Dalla parte opposte Buckingam lo osserva).

Amleto

Vita morte,

la vita nella morte;

morte vita,

la morte nella vita.

Noi col filo,

col filo della vita,

nostra sorte

filammo a questa morte.

E più forte

è il sogno della vita,

se la morte

a vivere ci aita.

Ma la vita non è vita,

se la morte

la morte è nella vita,

e la morte

morte non è finita,

se più forte

per lei vive la vita.

Ma se vita

sarà la nostra morte,

nella vita

viviamo solo la morte.

Morte vita,

la morte nella vita;

vita morte,

la vita nella morte.

 

 

SCENA TREDICI: LA MUMMIA

(Evocazione).

Amleto

Mister Buckingam...? Mister Buckingam...! Perché non parlate, Mister Buckingam? Avete udito che cosa vi ho detto? E quel pollice... toglietevelo dalla bocca.

Buckingam

Vi credevo morto da un pezzo.

Amleto

Ah ah, ma se non ho che settecento anni! Mio padre ha vissuto mille anni, e, quando è morto, ve lo posso garantire, non pargoleggiava come voi.

Buckingam

Non mi riferivo all’età che avevate quando foste seppellito; riconosco, anzi, ben volentieri, che siete ancor giovane; alludevo all’immensità del tempo che avete trascorso nell’asfalto.

Amleto

In che?

Buckingam

Nell’asfalto.

Amleto

Ah, si... ho una vaga idea di ciò che intendete. Infatti, potrebbe servire anche quello, senza dubbio.

Ma, ai miei tempi, non usavamo quasi altro che il bicloruro di mercurio.

Buckingam

Ma, io non capisco come avviene che voi, morto e sepolto in Egitto cnquemila anni or sono, potete, oggi, trovarvi qui, vivo, e, a quanto vedo, perfettamente sano.

Amleto

Se fossi morto, come voi dite, assai probabilmente sarei morto tuttora; poiché m’accorgo che voi siete ancora all’infanzia del galvanismo. Fatto sta che ero caduto in catalessi, e che i miei migliori amici pensarono che fossi, o che dovessi essere, morto, e perciò mi imbalsamarono subito. Presumo che voi conosciate il principio essenziale del processo di imbalsamazione, no?

Buckingam

Ma niente affatto.

Amleto

Ah, comprendo, una deplorevole ignoranza!

 

2° INTERMEZZO INTERNET

 

SCENA QUATTORDICI: IL GENE DELLA PESCA

(Buckingam è stanco per lo sforzo...)

Amleto

Cosa c'è ora, Buckingam?

Buckingam

Ci risiamo... adesso sento caldo.

Amleto

Con quello che hai dentro cosa pretendi?

Buckingam

Non ho chiesto io di imparentarmi con una pesca.

Amleto

Amore...! Pesavi un miliardesimo di grammo in quel momento... non avevi molta voce in capitolo.

Buckingam

Però la pelle vellutata come la buccia della pesca non m'è venuta.

Amleto

Questo mi dispiace, ma la sperimentazione ha un prezzo, lo sai.

Buckingam

Lo so, ma almeno potevate evitare che mi venisse come l'osso della pesca, la pelle.

Amleto

Quanto sei sofistico, anch'io sono imparentato... e cosa credi... che mi faccia piacere essere quello che dà la voce... alle creature?

Buckingam (guarda l'orologio)

E mi sa che ti tocca.

Amleto

Quale?

Buckingam

Alla pesca.

Amleto (acido)

Grazie!

(si avvicina all'uovo-pesca, poi si gira verso Buckingam)

E non stare lì a guardarmi, fa' qualcosa che sia utile, santo cielo!

(Buckingam si allontana)

 

 

SCENA QUINDICI: LA PESCA MIRACOLOSA

(Amleto dà voce a un uovo-pesca...)

Amleto

Buonasera!

Ognuno è arrivato alla conclusione

definitiva, categorica

di che cos'è quest'arte.

Definitivamente si tratta di un'azione

categoricamente c'è di mezzo il tempo.

E io sono d'accordo

ma ho deciso di non fare nulla

per spostare il tempo che passa

dalla vostra carcassa alla mia,

e preferisco starmene qui ferma,

immobile, con un'altra voce

che gentilmente si presta a tradurre

nella vostra lingua i miei pensieri

e i miei immobili turbamenti.

Voi tra un po' scalpiccerete con le gambe

con i piedi

farete rumore con le sedie e tossirete.

Io me ne starò qui

a guardarvi consumare il vostro tempo

come il mio consuma la mia polpa.

Mi sentirò marcire dentro

(non è facile maturare in questo luogo),

ma non vi trattengo con il pretesto

di raccontare storie, la mia per esempio,

delle mie origini orientali

della mia specie, intendo,

persica malus, prunus persica,

creduta fin dai romani venuta dalla Persia,

in realtà da ben più lungi, fin dalla Cina,

o delle mie varietà

mediante mille e mille accurate selezioni

incroci innesti ed ora

mutazioni;

o della mia particolare individualità:

le piogge che mi hanno aiutato a crescere

la grandine che mi ha minacciato

insetti bruchi uccelli

trattamenti al verderame

e alla fine còlta imballata trasportata

scaricata venduta comprata

non si sa più quante volte

e poi...

certificata catalogata marchiata assicurata

e poi...

messa qui da qualche scellerato

per la sua scervellataggine

e per la mia fine...

...del resto a me di tutto questo

importa poco, non molto più

che se fossi finita

per il pasto di un uccello o per la grandine.

Soltanto che adesso ho voi, qui davanti,

voi, che aspettate una magia,

almeno un bruco che diventa farfalla

o un prato che fa i fiori

o qualcosa di simile

e ugualmente portentoso:

e invece

io non faccio niente

e silenziosamente

mi de-com-pon-go

non molto diversamente

da qualche vostra cellula cerebrospinale.

Buonasera.

SCENA SEDICI: PEZZI DI PEZZI

(Buckingam porta un grande uovo marcio...).

Buckingham

Ecco...

Amleto(scherzando)

Grazie! Vedrai, quando sarai come me, un gran pezzo di... pezzi!

Buckingam (un po’ risentito)

Non credo proprio, spero di non averne bisogno.

Amleto (ironico)

Come se già non lo fossi!

Buckingam (affermativo)

Mai sentito più intero!

Amleto (incalzante)

Cioè... senza protesi... davvero?

Buckingam (sorpreso)

Mi sembra proprio di si.

Amleto (incalzante)

Niente carie, unghie finte, trapianti, parrucche, cellulari? sei sicuro?

Buckingam (certo)

Che c’entra, io sono io!

Amleto (sarcastico)

Io invece siamo noi. O se preferisci, io e la mia band.

Vedrai, tra un po’, se potrai andare in giro nudo per le strade, o se lo farai invece molto più probabilmente a casa tua, dove potrai disporre tutti i tuoi pezzi attorno a te. Qua una gamba, lì il cuore, là una mano, lì la dentiera, qua il cellulare, lì il fax col telefono, là in fondo, ma a portata di mano la tua agenda, sopra il tavolo la memoria, e in quel cassetto in basso i cattivi ricordi...

(beffardo)

E tutti i tuoi antenati e tutti i tuoi discendenti, in vitro, appunto, in una vitrinetta, tra il Martini e il Calvados...

e tu... nudo... nudo come un selvaggio!

(sempre più beffardo)

Un animale protesico, o proteico, piuttosto che prometeico...

 

SCENA DICIASSETTE: PROMETEO E IL SELVAGGIO

(Amleto nota Buckingam che se ne sta da una parte a succhiare un uovo, emettendo versi ed esagerati risucchi.)

Amleto (Prometeo)

Che si fa?

Buckingam (il selvaggio)

Si mangia, come vedi.

Amleto

Che buone vivande avete?

Buckingam

Questo poco di carne.

Amleto

Carne domestica o selvatica?

Buckingam

Domestica, anzi, del mio figliolo.

Amleto

Hai tu per figliolo un vitello, come lo ebbe Pasifae.

(Buckingam lo guarda, interrogativo.)

La madre del Minotauro, idiota!

Buckingam

Non un vitello, ma un uomo, come ebbero tutti gli altri.

Amleto

Dici tu da senno? mangi tu la tua carne propria?

Buckingam

La mia propria no, ma ben quella di costui: che per questo solo uso l’ho messo al mondo, e preso cura di nutrirlo.

Amleto

Per uso di mangiartelo?

Buckingam

Che maraviglia? E la madre ancora, penso di mangiarla presto.

Amleto

Come si mangia la gallina dopo mangiate le uova.

 

SCENA DICIOTTO: LA CONDANNA

Amleto

Interessante... (si avvicina a un uovo ‘pericoloso’, dal quale viene catturato)

Aiuto, Buckingam, aiuto!

(crolla sotto l’uovo, e ripete meccanicamente, con una voce alterata)

"... lo scopo supremo è quello di conservare quei primordiali elementi di razza che creano la bellezza e la dignità di un’umanità superiore..."

(continua a ripetere la frase ciclicamentre fino alla fine dell’esorcismo di Buckingam).

Buckingam (richiamato, compie un esorcismo, liberando il posseduto)

Tu hai ascoltato la parola di dio che ti diceva - non uccidere

e la parola di tua madre che ti diceva - figlio mio

e quella di tuo padre che ti diceva il giusto e il torto

e tu hai seguito il torto:

hai ucciso il topo la rana l’uccello...

hai ucciso il fiore bruciato il gatto torturato il cane...

ma hai ucciso l’uomo e la donna il bambino:

hai ucciso i nemici:

(hai chiamato gli amici fratelli

e fratelli gli amici

e hai distinto i fratelli dagli sconosciuti

gli amici dai nemici):

ti sei difeso e hai offeso:

tra i simili e i dissimili,

qualche volta hai distinto, e non hai ucciso nessuno...

Dici - non ho ucciso nessuno,

nessuno è morto,

nessuno che viveva è morto,

quelli che vivevano e che ho ucciso

non vivevano,

vivevano della vita d’altri,

non di vita propria:

parassiti, e quindi non viventi.

Quindi! Quindi? Quindi?!

Io non ti credo, che tu non abbia ucciso nessuno,

perché vedo nei tuoi occhi come vedo nei miei

delle righe sottili attorno alla pupilla

che sono tracce delle piaghe che hai inflitto;

se non hai ucciso molti o molto,

ma solo un poco,

è perché hai avuto paura,

hai avuto paura che ti trovassero che ti vedessero che ti colpissero;

non l’hai fatto e questo è stato un bene,

per te,

perché così mantieni la tua tranquillità,

sicuro della tua morale

sucuro delle tue distinzioni

sicuro di fare il bene (se puoi)

sicuro come il giorno senza nuvole

della tua morale della tua casa dei tuoi beni dei tuoi affetti

dei tuoi amici e dei tuoi fratelli,

sicuro nel sapere cosa si può e cosa non si può - fare:

perché così é stato detto,

ma ancora di più perché così - si sta meglio,

in pace con se stessi...

restringendo il se stessi

al tuo stesso, al tuo te stesso, al tuo te stesso stesso, al tuo te steso,

alle quattro pareti

alla tua cerchia

al tuo orizzonte;

pronto a barricarti nel tuo orizzonte,

pronto a difendere il tuo infinito orizzontale,

pronto a giudicare dentro e fuori il tuo orizzonte:

con la fronte alta, con la sicurezza di dove inizia e dove finisce il mondo,

di dove inizia e dove finisce la tua pelle,

senza grinze senza tremiti senza crampi senza scosse,

così sicuro del tuo dio o del tuo non dio,

ma così sicuro:

che tu sei

e sei qui,

di fronte a me.

E io - non ti credo.

 

SCENA DICIANNOVE: L’UOMO FINITO

(I due sono spossati dalla lotta della scena precedente).

Amleto

Grazie Buckingam.

Buckingam

Ora non dovremmo più correre pericoli.

Amleto

Penso che per oggi possa bastare.

Buckingam

Sono d’accordo.

Ora che cosa c’è? Che c’è di strano?

Perché mi guardi così? Ehi, sono io, Buckingam, ehi Amleto, non...

Ah, la gamba, certo, non te l’avevo detto, come si fa, tutto questo daffare,

insomma, si, brutta avventura, già non si scherza con i Bogaboos e con i Kickapooos, non si scherza proprio, per fortuna Thomas ha fatto anche questa volta un vero prodigio, non ti pare? è quasi uguale all’altra: che invece è di Bishop.

L’hai conosciuto, Bishop? te lo raccomando. Davvero, non ce n’è come lui, a parte Thomas ovviamente, ma lui funziona meglio per il lato destro, si capisce, anche lui ha avuto i suoi problemi, cioè, è un po’ come noi, così, riassemblato. Il risultato è che si è specializzato solo su un lato, per via dell’occhio. Si, esattamente come me, anche lui ha dovuto ricorrere al dottor Williams. Un mago! Non sai cosa ha dovuto fare per trovarne due uguali. Non è cosa di tutti i giorni, Santa Lucia!

Beh, che hai da guardare ancora?

Amleto (osservando un braccio di Buckingam)

Ma è il mio!

Buckingam

Sei pazzo! L’ho pagato un mucchio di soldi!

Amleto

Senti , vuoi che uno non riconosca il suo ex braccio? (lo annusa)

Buckingam

Ti dico che è nuovo di zecca, ho anche la garanzia.

Amleto

È lui!... solo le mie braccia hanno questi peli... senti l’odore (Buckingam annusa) e ora senti qui (gli porge il suo braccio). Allora?

Buckingam

... È uguale... Ma se l’ho preso da Bonfanti!

Amleto(comincia a ridere)

Idiota... ti sei fatto fregare come un pivello da quel... riciclatore universale! Ma lo sai, idiota, che questo braccio lo infilavo dappertutto quando ero inserviente? Sturavo gli scarichi della liposuzione, misuravo la temperatura delle vasche di placenta, calcolavo lo spessore dei blocchi di concime. E lo sai che ho smesso di merttermi queste dita nel naso solo quando mi sono comprato questo... e tu ricordi che il mio naso si decompone un tanto al giorno...? Ah, ah, ah, idiota!

Buckingam

È imbarazzante... E ora come faccio?

Amleto

Fai un po’ di straordinari e te ne compri uno nuovo.

Buckingam

Lo sapevo, si va sempre a finire con gli straordinari.

Amleto

Preferisci che immigriamo cloni saraceni?

Buckingam

No.

Amleto

E allora rassegnati. Su, prova a dire.

Buckingam

Cosa?

Amleto

Non so. Amore...

 

Buckingam

Cuore...

Amleto

Cuore?

Buckingam e Amleto (insieme)

Cuore?

FINE

(Sui saluti finali, appaiono scritte proiettate, tratte da comunicati Internet).