Stai per entrare in uno spazio dove predomina lo 
  sguardo sghembo che fin dal principio si spezza in due: il primo si dirama nell’orizzontalità 
  del quadro di Bruegel Giochi di fanciulli, il secondo si arrampica sulla verticalità del 
  quadro di Bosch La nave dei folli. Entrambi prolificano tanti altri sguardi sghembi.
  Il centro mobile è costituito dal Progetto Per una integrazione 
  partecipata: quale teatro? Che però 
  ha un prima e un poi.
  Il prima si diparte dal Centro 
  A.I.A.S. di Cutrofiano dove, agli inizi degli anni ’70, presero il via 
  il discorso e le pratiche dell’integrazione dei disabilu nella scuola 
  comune.
  Il poi si apre sul Progetto 
  Itaca che sarà un’isola galleggiante 
  sulla quale i discorsi e le pratiche intorno all’integrazione si ripiegheranno 
  per diventare una cicatrice della memoria del futuro.
  Potrai seguire i percorsi che si stringono intorno al Progetto e che 
  si articolano in quattro viali: contesto, metodi, diario di bordo, bilanci 
  e prospettive. In ognuno di questi viali si aprono vie e sentieri che potrai 
  percorrere fino a smarrirti in altri materiali.
  Se poi ti piace il gioco dell’errore/errare, puoi avviarti lungo 
  i percorsi disorientati che si aprono sulle acque dove galleggia la nave 
  dei folli.
  Sarà bello ritrovarsi dopo tanti smarrimenti.