Organizzazione per la Cooperazione e lo sviluppo economico

Rapporto di una missione a Roma e Cutrofiano dal 29 maggio al 2 giugno 1978
Yvonne Posternak
Delegata internazionale della società degli handicappati mentali

Sentite a LECCE:
essi dicono:                 
Egli si ricongiungerà a noi quando classi speciali, scuole speciali, una educazione speciale lo renderà a noi accettabile.

Noi diciamo:                 
Non fate domande fuori dalla realtà. Egli non diventerà mai accettabile per noi, né otterrà un rientro reale nella nostra società se noi lo priviamo dello sviluppo educativo normale.

 

Questo è il saggio intorno alla provincia di Lecce, Italia, dove i ragazzi handicappati (fisici, mentali, sensoriali) sono integrati in classi normali, di scuole normali.

 

Qui parliamo dei primi sviluppi dell'integrazione e della via che è stata seguita.

- gente comune, autorità, medici, insegnanti, assistenti sociali, genitori di handicappati e non che lottano contro un sistema scolastico separato.

- molte richieste, difficoltà economiche, mancanze, ancora molte domande senza risposte, ma per la maggior parte risultati favorevoli.

- il positivo feed- back che i bambini normali ricevono dai loro compagni handicappati.

- l'insegnamento e lo stimolo che i bambini Handicappati ricevono dai bambini normali

- una società migliore.

[...]

 

CUTROFIANO

INTRODUZIONE
E' interessante notare che molte province, principalmente nel Nord d'Italia, hanno rifiutato prima del 1970 la istituzionalizzazione dei bambini e degli adolescenti handicappati in comodi istituti residenziali offerti su larga scala dallo Stato. Questi, infatti, mancavano di personale sufficiente, erano lontani, isolati ed eccessivamente affollati.

In passato il Centro di Cutrofiano era un Istituto residenziale, sopratutto per bambini spastici, ma fin dal 1970 è stato trasformato in centro diurno con annessa scuola speciale.

Il Centro di Cutrofiano fu fondato dai genitori dei bambini spastici e appartiene all'AIAS (Associazione Nazionale Assistenza spastici) finanziata in parte dal Ministero della sanità. Il centro è ospita 300 handicappati. Vi sono altri centri nella Provincia non appartenenti all'AIAS. Questa visita era finalizzata principalmente a visitare i bambini in cura presso l'AIAS (missione stabilita dall'OECD).

Cutrofiano è un piccolo paese di 9000 abitanti in una regione dell'Italia del Sud (Puglia) economicamente depressa, dove la disoccupazione è alta e l'agricoltura è insufficiente ad offrire lavoro a tutti. I paesi sono sparsi in un vasto territorio, la provincia di Lecce (760.000 abitanti) e il Centro serve 63 Comuni su 97.

Nonostante molte difficoltà i servizi per gli handicappati, nell'età della scuola obbligatoria (sotto i 14 anni), sono molto buoni ed il Centro, fin dal 1970, ha operato un massiccio ed innovativo cambiamento nei programmi tradizionali per gli handicappati estendendo il proprio esempio all'intera provincia di Lecce.

Il primo obiettivo di Cutrofiano è stato quello di migliorare il rapporto tra gli handicappati e il loro ambiente. Questo ha implicato (fin dal 197O) l'integrazione di tutti i ragazzi, handicappati fisici e mentali, nella scuola del proprio Comune in classi normali.

Più che un concetto teorico, come in molti altri posti, il principio dell'integrazione in provincia di Lecce è un concetto operativo.

 

COME E' STATA CONDOTTA L'INTEGRAZIONE?

Essa si è sviluppata in due tappe.

1 - Nel 1970-71 il Centro incoraggiava le famiglie ad iscrivere i loro figli handicappati nella scuola del Comune di residenza: il primo gruppo di bambini handicappati comprendeva i meno compromessi.

2 - Nell'anno successivo: "tutti i ragazzi in età scolare sono condotti a scuola in pompa magna, con bandiere e musica" come lo descrive vivacemente il Dr. Ricci.

La provincia di Lecce conta 97 Comuni. Alcuni di questi non hanno scuola, ma utilizzano la scuola di un altro Comune. Dal 1973, 63 Comuni hanno inserito ragazzi handicappati nello scuole normali. 144 scuole normali hanno classi integrate.

 

IL TERRENO PER CAMBIARE LE IDEE E LE CONVINZIONI POLITICHE

I fattori che si sono combinati per contribuire al cambiamento realizzato:

1 - La Costituzione Italiana garantisce l'educazione pubblica per tutti i bambini handicappati. In nessun articolo della costituzione si parla di educazione speciale o separata.

Sulla base di questi diritti costituzionali i genitori e lo staff di Cutrofiano, già dal 1970, hanno chiesto al ministero della P.I. (Provveditorato agli studi) di provvedere alle opportunità educative nelle scuole pubbliche e fin dall'inizio hanno rifiutato le classi speciali, dimostrando che tali classi non rispondono appieno alle necessità pedagogiche dei bambini handicappati.

2 - Si è partiti dal principio, che pochi aspetti della vita di un bambino sono più importanti del fatto di condividere esperienze educative normali con i ragazzi della stessa età.

3 - Nel 1970 la scuola normale basata sul sistema del "bastone e della carota, con la sua valutazione, le sue sanzioni, diviene in Italia, un argomento dibattuto. Molti insegnanti si aprono alle nuove idee e pochi sono disponibili a rifiutare i ragazzi handicappati. Alcuni di essi vengono coinvolti e offrono disponibilità e strategie di cambiamento concrete.

4 - Un atteggiamento critico nei confronti degli specialisti.

5 - I genitori hanno iniziato ad avere un peso nella programmazione della educazione dei loro figli. Viene riconosciuto che il legame sentimentale dei genitori costituisce nel processo educativo un elemento positivo e basilare.

6 - Il riconoscimento da parte dei genitori dei bambini normali del fatto che, allorquando vengono conculcati i diritti di alcuni, vengono di fatto conculcati i diritti di tutti; e una scuola molto selettiva può facilmente diventare una scuola intollerante.

7 - Il ruolo nuovo della pratica psichiatrica e l'anacronismo dì molti ospedali psichiatrici che finivano per ridursi ad un sottoservizio per handicappati psichici.

8 - Il coinvolgimento diretto dei genitori nel processo di integrazione.

9 - L'eccezionale spirito di collaborazione all'interno del Centro fra il personale medico e il gruppo degli operatori sociali e pedagogici. L'assenza di un modello medico, che detto per inciso, è realmente un fatto eccezionale in un Centro che si occupa principalmente di ragazzi spastici.

10 - L'impulso dato da due forti personalità (il dr. Ricci e il prof. Giovanni Cannoletta, un genitore).

 

COME LAVORA CUTROFIANO

Il Centro è un punto di riferimento continuo dei ragazzi handicappati e determina insieme con le famiglie la natura e la qualità del servizio.

Il Centro segue tutti i ragazzi, mentre sono a scuola o nella loro casa (se non sono in età scolare). Aiuta le famiglie, controlla la qualità dei servizi comunitari e offre un sistema dì sostegno individuale ai ragazzi handicappati.

Cutrofiano non agisce come un centro sanitario "in glorioso isolamento", ma opera sull'intero territorio che riguarda la salute, l'educazione e i servizi di riabilitazione sociale.

E' una organizzazione privata senza fini di lucro, dipendente dall'AIAS nazionale; è finanziato dal ministero della sanità (legge 118 del 1971). La legislazione recente prevede che la sanità e l'educazione vengano decentrate alle Regioni, e per il nuovo anno (1979), le istituzioni private possono essere prese in carico dalla Regione oppure rimanere indipendenti come nel passato, seguendo la propria decisione e scelta.

La base su cui lavora Cutrofiano è costuita dalla convinzione che i ragazzi non devono per nessun motivo essere allontanati dal loro ambiente normale e che ciò è assolutamente necessario per la effettiva funzionalità del servizio. Cutrofiano è convinto che il suo compito principale consista nell'informare la gente rendendo così possibile l'integrazione.

Nel passato i membri del Centro andavano nelle scuole pubbliche per convincere direttori e insegnanti ad accettare i ragazzi handicappati. Ora non è più necessario.

Cutrofiano ha decentrato il proprio servizio terapeutico in aree geografiche più idonee a trattare i ragazzi nelle proprie comunità.

Il Centro ha deciso l'integrazione totale di tutti i ragazzi handicappati in classi normalì e, quando è necessario, porta i suoi servizi specialistici nelle scuole.

 

DA CHI UN RAGAZZO E' ISCRITTO A SCUOLA?

Il Centro di Cutrofiano è un centro medico privato sotto la supervisione di due Ministeri:
Pubblica Istruzione per il servizio scolastico e Ministero della Sanità per gli interventi terapeutici speciali (terapia del linguaggio, fisioterapia ecc.).

Anche l'ANFFAS (Associazione Nazionale Famiglie Fanciulli Subnormali) ora segue la stessa politica dell'integrazione.

I genitori, se non desiderano essere aiutati da un Centro, possono iscrivere direttamente il ragazzo a scuola.

 

CHI VIENE INTEGRATO?

Attualmente la Provincia di Lecce ha aperto le porte delle sue scuole agli handicappati.

Tranne rare eccezioni, nessun ragazzo è escluso dalla scuola. Vi sono due o tre handicappati gravi, per i quali Cutrofiano cerca di offrire un'assistenza diurna. Pertanto tutti i ragazzi sono inseriti in classi normali, sebbene incontinenti, con crisi epilettiche, psicotici o con disturbi del comportamento.

Quando, per esempio, abbiamo chiesto che cosa accade ad un ragazzo mongoloide (sindrome di Down) ci hanno detto: "ah, ovviamente sono tutti inseriti a scuola". Durante le nostre visite noi abbiamo visto molti bambini handicappati gravi che frequentavano la scuola materna, l'elementare e la media (dai 3 ai 14 anni).

Primo caso: in una scuola elementare, una ragazza di nove anni cieca, aveva necessità di apprendere il Braille. Invece di prendere la ragazza e condurla fuori dalla sua classe, un insegnante itinerante portava il Braille in classe e insegnava alla ragazza ad usare questo alfabeto. Tutti i ragazzi ora sanno come si una il Braille. Il Braille è ora una normale esperienza educativa per tutti i ragazzi della classe e indubbiamente questi 'ragazzi normali' cresceranno più aperti ai problemi umani. Questo può accadere in una scuola che accetta la diversificazione del proprio ruolo educativo, una scuola che può decidere di dedicare meno tempo alle date di nascita degli imperatori romani e al nome delle loro concubine!

Secondo caso: un altro esempio è quello di un ragazzo di otto anni spastico grave e molto ansioso. Quando entrò a scuola era necessario tenerlo continuamente d'occhio. Non era autosufficiente. La sua attività scolastica era condizionata dalla presenza dell'assistente del Comune anche per servirsi del bagno. L'altro suo problema era lo stato di ansietà che aumentava durante il corso della giornata. Il problema è stato avviato a soluzione sollecitando la madre a venire in classe.
Vi sono altri luoghi preparati ad invitare una madre in una classe in qualche ora della mattina?

 

GLI INSEGNANTI

Gli insegnanti sono insegnanti normali. Non seguono corsi di specializzazione. Alla fine dell'anno solamente due dei 150 ragazzi hanno cambiato insegnante. Attualmente gli insegnanti credono che troppi ragazzi in passato sono stati esclusi perché avevano creduto che l'insegnamento normale fosse inutile per i bambini handicappati. I benefici per il ragazzo sono dovuti agli stimoli di una situazione normale, all'attenzione individuale e al gran numero di amicizie. La migliore ricompensa di questo viaggio in Italia è stata la constatazione che in ogni luogo i ragazzi handicappati erano ben accetti nelle loro classi e che ovunque è possibile notare l'azione positiva che si verifica tra ragazzi handicappati e ragazzi normali.