La formazione degli insegnanti

Una scuola che possa farsi teatro di partecipazione richiede insegnanti di alto profilo culturale e di elevata sensibilità relazionale, insegnanti padroni della propria globalità, mente affetti valori, allenati all’esercizio metacognitivo e metadidattico, disponibili al cambiamento e alla ricerca permanenti.
Una scuola che diventa sempre più difficile e complessa in una società sempre più difficile e complessa, in cui il sapere costituisce sempre più condizione dell’integrazione e l’integrazione sempre più condizione del benessere esistenziale, non può recitare principi cui non corrispondono gli strumenti di realizzazione, né dichiarare il perseguimento di obiettivi di improbabile fattibilità
La scuola italiana lotta da decenni per rivendicare una formazione di qualità per la classe insegnante: la qualità della formazione di base e della formazione in servizio è sempre più strumento imprescindibile di una scuola che nella attuale complessità sappia, e voglia, rispondere ai bisogni della società e delle persone.
La formazione realizzata nel nostro progetto è andata bene: è stata una formazione forte, che si è rivelata determinante ai fini degli interventi educativi da realizzare. Ha puntato ad una faticosa autoanalisi e ad una rivisitazione del ruolo, dei ruoli. Ma è stato solo l’avvio di una ricerca che dovrà essere più ampia e profonda, ed i destinatari erano comunque autoselezionati, la loro professionalità era già caratterizzata da tratti di dinamismo intellettuale e sensibilità sociale, dal possesso di strumenti culturali forti e di motivazioni professionali profonde. Rischia di aver generato ulteriore divario, la nostra formazione, tra chi ha inteso attraversarla e chi ne è rimasto fuori. Noi ci siamo detto che anche la modalità di formazione è stata sperimentale, ma ci domandiamo, ora, con le nuove consapevolezze, quale senso abbia, per la scuola pubblica, lasciare al caso la qualità dei suoi interventi, se mancano poi gli strumenti di trasferimento, di generalizzazione.
Senza comunque voler entrare nel merito di scelte nazionali, qui affermiamo solo il principio della formazione degli insegnanti quale condizione necessaria e prioritaria, anche se non sufficiente, per la realizzazione di una scuola che voglia farsi, oltre che luogo di costruzione del sapere, teatro di partecipazione, contesto d’integrazione, spazio di benessere personale e collettivo.