theatron: luogo dello sguardo
 
22.02.01 su “La Mattanza”. Il prezzo da pagare

 

Il prezzo da pagare

Due immigrati uno siciliano, l'altro tunisino tutti e due al nord per guadagnare quel poco che basta per tornare a casa e realizzare la propria vita.

 

 

Si incontrano in una situazione estrema in quanto uno ,il tunisino è prigioniero dell'altro ma in una lunga attesa notturna i due si incontrano. Tutti e due hanno nostalgia della loro terra del rapporto con il loro mare.
Tutti e due rimpiangono quella dimensione di vita in cui l'uomo è corpo,anima, comunità ,tradizione, storia, libertà e non, solo un consumatore o un prodotto da essere consumato . I due protagonisti per vivere come hanno deciso devono pagare un prezzo alla così detta società civile ed essendo poveri uno dei due paga con la sua vita, perchè comunque il suo sogno si realizzi attraverso la vita del suo compagno di viaggio. (Angelo)


Il dolore comune

Il buio...un respiro estenuante...all'improvviso mi sento afferrare da una forte tensione che mi stringe la gola, il ritmo del mio cuore aumenta e pare assuma lo stesso andamento di quel respiro creandomi paura, rabbia, fastidio...attendo impaziente di vedere chi c'è in scena.....; c'è un uomo legato imbavagliato che si dimena.... il suo volto è quello della disperazione.... accanto a lui il suo sequestratore ...il suo volto è quello della disperazione... ed è proprio questa strana similitudine che ad un certo punto non mi rende più così chiaro chi è l'oppresso e chi l'oppressore...differenze che celano un dolore comune "accettare l'altro" anche nella sua diversità per non vederlo come uno "sporco negro" o un "terrone" ma come una parte che con le proprie peculiarità diventa tassello integrante di un "noi" ( inteso come umanità).Il dialogo tra i due attori in tutte le sue sfumature ha delineato,secondo me come sia facile disprezzare "l'altro" quando non si conosce neanche il suo nome e come in questa mancanza si riconosce la propria esclusione.Una tragedia" la Mattanza "che sembra voler quasi riscattare la forza che l'umanità intera potrebbe ritrovare se solo si riconoscesse una DIGNITA'. (Ljuba)