theatron: luogo dello sguardo
 
13.01.01. su Universi Sensibili.

 

L'attore patafisico

C'è una teoria delle scienze immaginarie che Alfred Jarry coniò con il termine "patafisica".
Antò Catalano ne è maestro, scienziato scanzonato che sa fare di una squinternata oratoria teatro.

 


Accade il teatro e manco te ne accorgi. Un piccolo miracolo. Piccolo, ma indicativo di quel principio ludico che solo un guitto che gioca a fare l'artista ( o lo scienziato delle soluzioni immaginarie) può fare accadere attraverso un clima di simpatia che libera le energie di chi condivide una serata come quella che ha inaugurato il 2001 al Teatro Perempruner.
Catalano prende degli oggetti (dei pani) e li mette in mostra come delle sculture improbabili, un gioco come quello che aveva fatto con gli "armadi sensibili" alla Biennale di Venezia. Piccoli mondi per un teatro personale degli spettatori isolati dentro gli armadi-teatri di percezione. Ma gli armadi rimanevano lì mentre i pani venivano distribuiti ed hanno non poco contribuito a risolvere un problema di pranzo domenicale (l'evento era il sabato sera) in cui ci si era dimenticati di prendere il pane fresco. Ecco un caso emblematico di utilità del teatro. (Carlo)

L'arte della lumaca

Antonio Catalano è adorabile ed è per me ormai un artista maturo, quella cosa dell'arte della lumaca l'ho trovata meravigliosamente ironica verso sè stesso e verso la "critica", e mi piace come lavora
con, per e come i bimbi, perchè con grande semplicità riesce a sminuzzare tutte le più grandi teorie.
( Madame Sosostrist)


Mai mangiata un'opera d'arte

Antonio Catalano è bravissimo, e non so cos'altro dire, potrei diventare critico, pedagogico, didattico tutto in una volta, e non credo che gli renderei onore. grazie della cortesia, bel buon umore e del pane: mai mangiata un opera d'arte. (Roberto)