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Caro diario....
mi ritrovo a scriverti ad un mese esatto dall'inizio dell'esperienza fatta a Galatina,il cui ricordo è da rimuovere per alcuni aspetti(alloggio,pasti,tirocinio:si o no?),da custodire per certi altri.
E fortunatamente sono stati più numerosi questi secondi aspetti,a partire dalla convivenza con amici e gente conosciuta in quell'occasione alla condivisione con loro dello spazio e del tempo,in cui ognuno esprimeva il proprio "punto di vita",come avviene nel contesto teatrale e in quello della multimedialità interattiva;dall'installazione sonora di De Luca,in una delle stanze del convento delle Clarisse,resa suggestiva dall'oscurità interrotta appena dalle candele poste a terra e dal suono metallico prodotto dallo scorrere abile delle mani su fili invisibili che sostenevano delle lamiere(ci ho provato anch'io,ma non ti dico che suono è venuto fuori!)alla performance di Michele Sambin nel chiostro dello stesso convento,allestito per l'evento solo con fari che illuminavano l'artista,proiettando la sua ombra su una parete alla sua destra.Poi,i resti degli archi alle sue spalle,i movimenti del suo corpo,la sua voce e alcuni strumenti musicali e di riproduzione sonora hanno completato la scena,ottenendo una perfetta sintesi di visivo e sonoro.
Non avevo mai assistito ad una drammaturgia musicale e visiva insieme,e devo dire che è stata per me un'esperienza coinvolgente e unica fino ad ora.
E che dire poi del grande pellegrinaggio delle voci di domenica mattina,27 giugno,a cura di Radiopaz e del laboratorio di performing media.
Alla partenza,prevista nel piazzale della Fiera,eravamo 7-8 macchine,le cui autoradio erano tutte sintonizzate su Radio Orizzonti Activity.Da premettere che l'appuntamento per questo pellegrinaggio era stato fissato la sera prima tramite un sms inviato da internet a molti numeri di cellulare di ragazzi iscritti allo STAMMS e non.
Forse sarebbe stato meglio inviare qualche giorno prima questo messaggio per poi rinnovare l'invito il sabato sera.
A mio parere,l'iniziativa avrebbe avuto una maggiore risonanza e partecipazione.Mi è sembrato,invece,che il tutto sia stato organizzato praticamente troppo tardi.
L'itinerario prevedeva l'attraversamento delle campagne assolate di Galatina,dove alberi d'ulivo offrivano frescura alle cicale canterine.
Molto carina l'idea di scrivere l'indicazione che ci conduceva alla chiesetta sconsacrata della Madonna delle Nevi sotto forma di graffito,come se avessimo tra le mani una mappa del tesoro.La stessa indicazione è arrivata ai cellulari per permettere,a chi avesse voluto,di raggiungerci alla zona x.Qui abbiamo trovato il nostro tesoro:oltre la porticina della chiesetta ci aspettava Sambin col suo sassofono,al cui suono rispondeva con calpestii di piedi e giri sempre più veloci una giovane donna posta sull'altarino.
Al termine di questo breve e trascinante teatro d'ascolto,ci siamo rifocillati con acqua,vino,tarallini e "pagghiotte"(come si dice al mio paese)e abbiamo proseguito il tour,sempre in 7-8 macchine.Purtroppo nessuno si è aggiunto a noi nel corso del pellegrinaggio;sarebbe stato bello,invece,ritrovarsi alla fine del viaggio numerosissimi per far sì che l'iniziativa si realizzasse pienamente.
Era una sensazione strana sentirsi oggetto di una trasmissione radiofonica,soprattutto quando si stabiliva il collegamento telefonico con Carlo Infante,per cui lo si poteva ascoltare allo stesso tempo due volte,per radio e di persona.
E quindi ognuno nella propria macchina ha percorso un itinerario individuale...
Altra esperienza positiva che mi ha vista coinvolta in prima persona è stata quella del laboratorio teatrale svolto per una settimana con Viganò,Toma e i ragazzi di Itaca.Frutto di questo lavoro è stata l'azione scenica tenutasi la sera del 27 giugno nel palazzo della Cultura.In quell'occasione avrei voluto essere al tempo stesso attore e spettatore per provare emozioni di diverso tipo e per avere una visione d'insieme di tutta la performance,che invece chi sta dentro non può avere.
Nelle fasi preparatorie non mi rendevo conto di quello che stavamo costruendo e del risultato che si sarebbe ottenuto:mi sembrava un accostamento senza senso di immagini e azioni.
Poi,gli ultimi giorni ,lo spettacolo ha preso forma,si è instaurata una relazione fra le varie azioni e il risultato ottenuto è stato buono,penso.
Ma un parere più obiettivo può darlo chi è stato lì a guardarlo,ad apprezzarlo come un nostro dono.
Anzi,invito chi leggerà questa pagina di diario ed era presente quella sera ad esprimere le proprie impressioni in merito,perchè sono molto curiosa!
Ormai si è fatto tardi caro diario,perciò per questa sera devo concludere qui.Sicuramente ci sarà modo di scriverti ancora....buona notte (Kikka)
. _________[11:28 PM CST]