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Autore: Oggetto: Arte e Cultura digitale allo IED, Torino 02_03
Teoma
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Risposte: 4
Registrato il: 13-1-2003
Provenienza: Torino
Utente offline

Modalità: Not Set

[*] Inviato il 10-2-2003 at 01:16
Lavoro_Forum_Digital3


INTRODUZIONE

Gli argomenti proposti per il corso di arte e cultura digitale, da rielaborare negli interventi sul forum, erano:

> L’antropologia ludico-libidinale del cyberspazio: l’homo ludens e la società dell’informazione

> Il nuovo nomadismo: la flessibilità psicologica, gli scenari in movimento e il pensiero della complessità

> L’edutainment: giocare e imparare navigando

> Corpi, mondi elettronici e mutazione

> La drammaturgia dell’interattività: interfacce, nuovo spazio-tempo, percezione

> La rete come nuova scena virtuale: dalla net-art alla web experience

> L’arte dello spettatore in rete: tra partecipazione e memoria del presente

> La scrittura mutante: dall’ipertesto d’autore alla fiction interattiva

Lo svolgimento del forum si è concentrato principalmente su alcuni degli argomenti proposti.

CYBERSPAZIO

Non avendo il professore privilegiato l'approfondimento di un preciso argomento, è emerso che i temi di maggior interesse sono stati il cyberspazio e la cultura digitale,da cui discendono poi gli altri argomenti.
A partire dalle due definizioni di cultura, si è svolta la discussione:

1°- la definizione di cultura di Edward Tylor del 1871: la cultura, o civilta', intesa nel suo ampio senso etnografico, e' quella che include la conoscenza, le credenze, l'arte, la morale, il diritto, il costume e qualsiasi altra capacita' e abitudine acquisita dall'uomo in quanto membro di una societa';
2°- "programmazione mentale collettiva che distingue i membri di un gruppo o di una categoria da quelli di un altro gruppo o categoria";

Le domande che subito ci siamo posti sono:
«Cos’è la cultura digitale? Quali sono i suoi problemi? E’ cosi facilmente riconoscibilie ed alla portata di tutti?».
Dalla riflessione è emerso che una prima accusa è stata fatta nei confronti della presunta autoproclamazione di superiorità dell’era digitale, in quanto ancora poco compresa e vicina ad un pubblico impreparato.
Internet, facendo parte della cultura digitale,è l'argomento più famigliare a noi e potrebbe essere preso a esempio per sottolineare in particolare i problemi.
Spesso chi costruisce il sito si preoccupa più del suo interesse che dei bisogni dell’utente, quindi lascia quest’ultimo in uno stato, anche se non voluto, di emarginazione e tende a farlo sentire spaesato.
Tutto ciò va a discapito di una chiara informazione per il pubblico.
Bisognerebbe costruire un luogo adeguato, dove si pone l'uomo al centro e si costruisce il luogo intorno a lui in modo tale che gli apparecchi e i comandi possano essere considerati come il prolungamento del sistema nervoso e muscolare dell'operatore.
Come si nota il riferimento è all' "operatore", quindi ad un ambito di forte connotazione manuale del lavoro, ma la soluzione prospettata in questo tipo di definizione dell'usabilità, può a ragione essere applicata anche alla sfera cognitiva e ambientale in un'epoca come quella attuale in cui le forme di lavoro si orientano sempre più verso una perdita di manualità e fisicità.
Oggi è tempo di adottare questo motto: "L'uomo propone / La scienza studia / La tecnologia si adegua".
Un sito Web è ben strutturato quando soddisfa i bisogni informativi dell'utente, fornendogli facilità di accesso, navigabilità e consentendo un adeguato livello di comprensione dei contenuti.
Infatti un utente insoddisfatto e confuso, incapace di muoversi agevolmente all'interno del sito, difficilmente sarà invogliato a tornarvi.
Il professore, ci ha parlato di Web Usability , ma ha detto anche di non badare solo a questa caratteristica, ma di curare anche la Web Creativity in quanto un sito accattivante stimola l'interesse e la curiosità.
Come dice il proverbio: "anche l'occhio vuole la sua parte.
Bisogna però fare attenzione al cliente per cui si lavora; ci capiterà di poterci sbizzarrire colorando e muovendo oggetti sulle pagine ma dovremo anche fare molta attenzione al bisogno e all’immagine del cliente e al suo target.
Un designer doeve essere particolarmente sensibili alla giusta miscelazione tra Usabilità e Creatività, tutto questo perchè non si è ancora sviluppato un adeguato codice di lettura della grafica computerizzata; inoltre finchè non si faranno dei passi avanti in questo senso molti dei possibili usi "alternativi" della rete rimarranno sconosciuti a molti.

(MIRKO)- Due sono i canoni base perché questa cultura possa essere compresa:
- il linguaggio
- il fondamento teorico (che non deve essere visto come una cosa impegnativa, quanto piuttosto come un far vedere, anche attraverso le intuizioni dei **pionieri** del digitale nei primi anni cinquanta- come progredire.
Studiare i padri del digitale mi puo' servire ad esempio a illustrare come il loro vedere oltre relativo ad un certo punto, il loro alterare il punto di vista tradizionale, possa essere utile anche a me, oggi, ad accrescere il mio di punto di vista).

Si riscontrano tanti problemi tra i due componenti della comunicazione digitale (emittente e ricevente) perché manca ancora un linguaggio comune( programmi mentali collettivi) che possa essere capito. Questo perché
siamo difronte ad una cultura giovane che si sta evolvendo rapidamente provocando una forte rivoluzione.
Essendo noi in una fase di esplorazione il nostro atteggiamento dovrebbe essere quello di scoperta e apertura mentale.

Uno dei motivi per cui ci è difficile avvicinarci al digitale è che siamo ancora legati alla carta ed alle sensazioni che ci da il poter toccare con mano.
Il mondo digitale rimane troppo astratto. Basta guardare l’esperienza che si prova stando seduti davanti a un monitor piuttosto che avendo tra le mani una bella rivista.
Sarà una grossa potenzialità in futuro riuscire ad unire ed utilizzare diversi media. Le informazioni saranno più versatili in fatto di divulgazione.
Il digitale, può servire come grimaldello verso nuove conoscenze ma l'approfondimento (ancora) non gli appartiene e per questo lo ricerchiamo su altri media, più conosciuti.

Un rapporto più che fondamentale tra noi ed il cyberspazio è dato dalle e-mail .
Dati abbastanza aggiornati sull'uso dei protocolli di rete dicono che la mail e' il protocollo più utilizzato in assoluto, il livello di utilizzo arriva quasi al 100% degli utenti web, siamo quindi vicini alla saturazione. Questo dato conferma la semplicità e l'immediatezza nel mandare una e-mail.

ARTE-VIDEO digitale

La rete è sì il più diffuso degli strumenti di comunicazione di massa, tuttavia la maggior parte degli utenti si trova ad utilizzare il Web solo per ottenere informazioni, senza quasi mai pensare di poterlo utilizzare anche come fonte di intrattenimento e scoperta artistica. Ci riferiamo, in particolar modo alla navigazione dei "siti-ART", siti che non danno accesso a pura informazione, ma esistono unicamente per farsi "guardare ed esplorare creando emozioni", siti di puro intrattenimento e scoperta.
Quetso è un chiaro esempio di come il digitale abbracci anche un campo vasto come l’arte.
In classe come strumento di insegnamento nell’arte digitale sono stati proiettati diversi video, sicuramente molto strani, estremi ma comunque interessanti.
È nata da questo una forte perplessità, forse dovuta anche dalla nostra ignoranza ed all’abitudine di chiedersi, «a cosa serve?» (come si fa a chiedersi "a cosa serve" di fronte ad una sperimentazione artistica?).
Si deve fare attenzione a porsi questa domanda, poichè si è già in errore; un’opera d'arte suscita interesse e curiosità, cercarne l'utilità non è primario. Dovremmo comportarci come se fossimo davanti ad un quadro, una scultura. Essa deve cercare di trasmetterti sentimento o suscitare emozioni. Era per noi forse difficile a causa delle particolarità dei video.

(DIMOMEDIA) Soffermarsi su video-arte, su esperimenti web, su l'unicità seriale del digital design è fondamentale per sensibilizzare la nostra creatività, come artefici di prodotti di comunicazione realizzati attraverso strumenti multimediali.
Osservare quanta creatività nasconda una installazione che mischi insieme video, teatro, motioncapture, audio, sensori e quant’altro non è tempo perso...
Se ci si continua a chiedere cosa serve un video?cosa significhi parlare con un puppet virtuale?cosa serva osservare per ore tutte queste opere digitali allora non solo non si è capito un bel niente sul contenuto del corso(arte e cultura digitale!!!!no aritmetica) ma si è perfino sbagliato mestiere!



CONCLUSIONI

Cosa dovremo fare per essere dei validi digital designers?
La risposta ci è stata indicata da interventi preziosi di Livio Milanesio:
Quando ho cominciato a insegnare allo IED mi aspettavo un consesso di poeti, creativi, un po’ filosofi drappeggiati in toga intenti a chiedersi il valore semantico del cerchio, la sintassi del colore blu, la danza dell’interazione, il senso della rete. Insomma dei designer pronti a rivoltare il mondo quale è. Invece mi sono trovato spesso in mezzo a esperti in tuta blu del rendering, poeti del wireframe, impegnati a fraseggiare in Perl, CGI, Flash.
Un mio maestro un giorno mi raccontò come cacciatori del Caucaso avessero sviluppato una capacità di meditare simile allo yoga per una semplice ragione pratica. Le montagne del Caucaso non offrono alcun riparo per chi voglia organizzare un’imboscata. L’unico modo per diventare invisibili era l’assoluta immobilità. E per stare assolutamente immobili è necessario inventarsi un modo per mantenere un assoluto controllo. La morale della storia è che una specializzazione può essere una strada per trovare qualcosa di grande. Un grande flashmaster può essere un maestro. Un programmatore può avere la stessa profondità di un filosofo. Ci vuole costanza e attenzione. Io ho scelto un’altra strada ed è quella che propongo: un atteggiamento estensivo più che intensivo. La mia formazione eterogenea grafica-teatro-cinema d’animazione- design rivela una attitudine nomade. In entrambi i casi si impara con la costanza e l’attenzione. Insomma con lo sviluppo dell’organo della sensibilità un action script o due pedalate possono avere lo stesso valore. Non esiste un metodo migliore esiste solo l’attenzione e la passione.






LE CRITICHE

Abbiamo pensato fosse utile e costruttivo prendere in esame le critiche, più o meno
imputabili, e le considerazioni.
Riportate, con le relative risposte, dove presenti, nel tentativo di arrivare ad un utilizzo del forum sempre migliore.


Enrico - 21-11-2002 alle 09:48 PM
Penso che il fatto che ci siano poche presenze all'interno del forum sia anche determinato dalla difficoltà
di porre delle domande chiare e precise.

Carlo
affrontare queste difficoltà
fa parte del gioco.

Livius - 28-11-2002 alle 03:48 PM
Ho letto la proposta di corso di Carlo (la mia strada si è incrociata con la sua più volte senza mai
far sosta) e mi rallegro di poter dire che non sono daccordo. Non sono daccordo con gli argomenti,
non sono daccordo con l’approccio... e mi dico finalmente! Carlo è finalmente un insegnate col quale si può cominciare ad essere designer, col quale poter discutere accettando provocazioni, proponendo strade altrenative insomma non trovandosi necessariamente daccordo. Ecco un corso dove si può discutere, avere il privilegio di smontare, riproporre, confrontarsi. Che puoi dire al docente di Perl quando afferma che (MAIL,"|/bin/sendmail -f$in{'08.e-mail'} form\@ciccio.com"); è il comando per inviare una mail? Ci credi e basta, un ipse dixit del terzo millennio al quale poco importa della tua opinione.
E invece qui si parla, si discute si fa poesia. Un privilego una possibilità da sfruttare fino in fondo.
E allora dico, raccogliamo la sfida.
Una sola notarella alla fine. Forse farebbe bene anche ai docenti essere coinvolti in queste discussioni.
PS. forse avrei fatto bene a chiedere il permesso di partecipare alla discussione ma giacché passavo...
Se è riservata tolgo il disturbo.

Carlo - 1-12-2002 alle 03:36 PM
evviva,
ma si tratta ora di iniziare a togliere le virgolette.
se siamo d'accordo che il digitale abbia posto in campo un nuovo paradigma: una nuova chiave di
violino davanti al pentagramma evolutivo...
non esagero
<<<
ok, credo il modo migliore x procedere nella dialettica che è alla base dell'apprendimento
sia quello d'individuare i punti di crisi: le contraddizioni che disseminaiamo nel percorso teorico.
sarebbe opportuno individuarle con precisione però.
Perchè non c'incontriamo?
allo IED lunedi 2 pomeriggio?
sono lì dalle 15,30 alle 17,30
0 il 3 prima dell'incontro delle 18 con giugiaro e boglione?
<<<
qui si parla, si discute si fa poesia. Un privilego una possibilità da sfruttare fino in fondo. E allora
dico, raccogliamo la sfida.
(...)
poesia non direi
comunque grazie del complimento
<<<
farebbe bene anche ai docenti essere coinvolti in queste discussioni.sono d'accordo
sarebbe interessante fissare una riunione plenaria dei docenti almeno e poi si vede
<<<
PS. forse avrei fatto bene a chiedere il permesso di partecipare alla discussione ma giacché passavo...
Se è riservata tolgo il disturbo.
no anzi va bene
l'importante è farlo con stile
senza fare casino
il tuo contributo è prezioso
e scusami x il ritardo alla risposta
sono in viaggio continuo

Iome - 28-11-2002 alle 11:43 PM
Finora si è parlato di tutto un pò, forse è il momento di trovare un argomento, no? Non è così che dovrebbe
andare avanti un Forum? Uno propone un argomento e qualcun'altro risponde.
Forse però questa volta l'argomento non serve, visto che l'uso di questa parte del sito è quasi imposto dal docente, l'importante è sapere e far sapere di essere stati qui, così da tenersi buoni il prof. Non nota, o vuole notare nessuno, come la maggior parte degli interventi manca totalmente di consistenza?
Sono realmente messi lì giusto per occupare spazio e per dare la possibilità a qualcun'altro di farsi vivo.
Sfido tutti quelli registrati a dire che finito il corso interverranno ancora. Forse uno o due, vedendo come procedono le lezioni.

Moscazezze - 4-12-2002 alle 01:14 PM
Finalmente, con estrema insofferenza e grande disappunto, sono costretta mio malgrado ad intervenire in questo forum.Già, costretta é la parola esatta, visto che alla legittima domanda "su cosa verterà l'esame?"qualcuno ha ricevuto la risposta: "il forum é il tuo esame, se non vai sul forum sei fuori."
E allora visto che qualcosa bisogna dire, diciamolo. E visto che il docente é un individuo di così
ampie vedute, certo non s'offenderà né tantomeno si vendicherà all'esame, anzi, prenderà questo intervento semplicemente come una modesta opinione, o piuttosto come lo sfogo di uno studente frustrato.
Nella lezione di oggi, per altro la prima che mi abbia lasciato qualcosa oltre alla sensazione di parlare di tutto e niente, si è parlato della virtuosa capacità del docente di tenere lezioni tanto intelligenti e stupefacenti da lasciare a bocca aperta....allora io mi chiedo: perché con un programma così interessante e ben strutturato come quello che ci è stato venduto all'inizio delle lezioni, non si può affrontare ed analizzare quello piuttosto che commentare gli interventi di persone che, più o meno obbligate, hanno qualcosa da dire???La lezione è in aula,non sul forum, che per altro se non ci fosse stato reso così ostico proprio dal docente, potrebbe essere davvero un mezzo interessante per confrontarsi.Ma questo confronto deve essere una cosa in più per chi ne sente la necessità, non un obbligo o un ricatto morale, e soprattutto un'integrazione alla lezione, e non la lezione che diventa aria fritta perchè le richieste, le domande e le opinioni devono obbligatoriamente essere espresse sul forum.L'interazione è prima di tutto umana e pertanto dovrebbe avvenire in aula e non qui.

Barbara82
Oggi in classe Carlo ti ho posto alcune domande sul funzionamento di questo forum e riguardo
alcune problematiche che alcuni di noi (non so quanti per la precisione) incontrano nel poterlo seguire.
Comprendo il fatto che sia utile avere questo spazio per poter affrontare argomenti ecc. ma sono rimasta un po' delusa da alcune risposte che mi hai dato in merito al fatto che alcuni di noi non riuscissero a seguirlo per problematiche varie, chi ad esempio non riesce ad avere una connessione a casa, chi non ha tempo per seguirlo frequentemente causa impegni scolastici......insomma, molte volte capita che io (e altri, che spero si faranno sentire in proposito anche loro) non riesca a seguire la lezione suddetta perchè è stata "precedentemente "trattata sul forum o durante altri eventi che "causa forze maggiori (vedi l'ultimo
incontro al quale gli studenti di 2 non potevano partecipare) e mi trovi persa durante i discorsi fatti in classe, che finiscono con il perdere interesse. Da parte tua dici giustamente che non bisogna "fossilizzarsi" sui vecchi canoni dell'apprendimento scolastico, ma come studente IED (e perdona se il discorso suona alquanto materialistico) mi ritrovo a pagare una quota scolastica non certo da poco seguendo delle lezioni che finisco con il ritrovare "inutili" perchè per i motivi sopracitati non riesco a seguire e che finiscono purtroppo per essere due ore "buttare via". Preferirei di gran lunga (questo però è un mio punto di vista) trattare direttamente gli argomenti del programma in classe e poi caso mai approfondirli sul forum e non viceversa. Penso che così sarebbe meno dispersivo per tutti, visto che non tutti possono permettersi di avere una connessione fissa e seguire assiduamente il forum, oltre che cè gente che ,come la sottoscritta, non abita a Torino e magari torna a casa dopo le lezioni a orari impossibili.
Gradirei riprendere questo discorso in classe lunedì, anche perchè purtroppo per iscritto è sempre difficile esprimersi correttamente.


Carlo - 4-12-2002 alle 04:30 PM
prima di tutto benvenuta nel forum
il fatto stesso che tu l'abbia fatto crea una condizione diversa e qualificata
rispetto al lassismo che a volte prende
chi lo snobba se insisto c'è un motivo:cultura digitale è SHARING saper condividere/fare rete
condividere ad esempio le risposte che do' a te e che qui, nel forum,valgono per tutti
così come le tue proposte e le tue perplessità e rimangono lasciano traccia
un fatto sostanziale ( e che trova luogo fuori delle ore di lezione!!!)
che può permettere di ricostruire il percorso d'apprendimento
al punto, precisiamo:
abituarsi a trovare le connessioni alla rete
è decisivo così come una volta servivano matite, compassi,quaderni e gomme
almeno nel mio corso
ciò non significa doversi comprare (come allora) lo strumento ma trovare il modo x usarlo ogni tanto...casa di amici...internet cafe... mediatecaIED etc
chiuso.
<<<
Da parte tua dici giustamente che non bisogna "fossilizzarsi" sui vecchi canoni dell'apprendimento scolastico,
ma come studente IED (e perdona se il discorso suona alquanto materialistico) mi ritrovo a pagare una quota
scolastica non certo da poco seguendo delle lezioni che finisco con il ritrovare "inutili" perchè per i
motivi sopracitati non riesco a seguire e che finiscono purtroppo per essere due ore "buttare via".
>>> stai pensando veramente questo del nostro corso?
<<<
Preferirei di gran lunga (questo però è un mio punto di vista) trattare direttamente gli argomenti del
programma in classe e poi caso mai approfondirli sul forum e non viceversa.
(...)
ma non è quello che cerco di fare?
solo in qualche caso faccio rifereimnto a cosa che sono esclusivamente nel forum
e in quel caso, almeno le altre volte,le ho lette
<<<
Gradirei riprendere questo discorso in classe lunedì, anche perchè purtroppo per iscritto è sempre
difficile esprimersi correttamente.
>>> hai ragione bisogna mixare gli interventi qui con quelli in aula,
il confronto dal vivo è sempre quello rivelatore ma mixare i diversi piani di comunicazione
lo ripeto è una buona palestra
<<<
no, va bene così anche se t'è sfuggita qualcosina di poco chiaro quel fatto delle lezioni "inutili" (grazie x le virgolette)...ma tieni conto x me la reattività è un valore saper reagire, criticare ma allo stesso devi saper incassare e renderti conto che se vuoi affrontare la cultura digitale devi metterti in gioco di + investire sul tuo "sentire"...m'aspetto quindi da te una riflessione appropriata sulle 3 parole di oggi...
aspetto
anche gli altri
l'esame è iniziato

Perata - 6-12-2002 alle 10:50 AM
Salve a tutti, in questo intervento volevo parlare di due cose, la prima è un forte disappunto riguardo alla lezione di mercoledi, la seconda è un commento scaturito dalle proiezioni viste in aula.
Devo essere sincero, durante le prime lezioni ero molto perplesso sull'utilità finale del corso, ero convinto di essere nuovamente di fronte ad una completa inutilità come era già successo per molti corsi del primo anno, ma con il passare delle lezioni il mio interesse e la mia attenzione sono aumentate, come è aumentata anche la voglia di intervenire nel forum; ho iniziato a pensare che forse il tutto si poteva rivelare "nuovo", il docente iniziava a farci capire che una delle sue caratteristiche era quella di uscire dai vecchi e pesanti canoni della "scuola normale", basati sulla forte divisione tra le materie etc. Ma il tutto è completamente svanito a metà lezione circa di mercoledi scorso, quando Carlo ha pronunciato queste parole:" ho capito che per farvi leggere i libri che vi ho proposto in scaletta, ve li dovrò chiedere all'esame!!!!" all'improvviso mi è caduto addosso un macigno di dimensioni colossali, che mi ha completamente azzerato l'euforia e l'interesse e mi ha fatto esclamare:"ci risiamo, mi sembrava troppo bello"
Dopo cinque anni di liceo scientifico (con discreti profitti) ho imparato solamente una cosa: "che i professori sono tutti uguali, fanno la loro lezioncina, ti interrogano, ti mettono il voto e a fine mese ritirano la busta paga" non ho mai trovato un prof. che abbia mai cercato di uscire leggermente dagli schemi, e adesso che pensavo di averlo trovato ci ha obbligato (perché obbligato è la parola giusta) a leggere due libri, se non tre o quattro da portare all'esame; la cosa che mi fa più arrabbiare è che probabilmente io avrei letto il libro di Carlo perché lo ritenevo interessante, adesso che lo "DEVO" leggere sarà completamente diverso, mi risulterà sicuramente più pesante e probabilmente come tutti libri letti al liceo, il giorno dopo l'esame me li sarò completamente dimenticati!
La lettura di un libro deve scaturire dalla curiosità e dall'interesse, imponendola si cancellano entrambe.
E meno male che questa era la scuola della creatività!!!!!

Carlo - 7-12-2002 alle 12:52 AM
>>>touchè
toccato
... hai centrato una mia debolezza
dietro quella sfuriata autoritaria c'era il mio malcontento x la poca disponibilità di molti degli studenti ad entrare nel forum e nel seguire alcune iniziative
e poi cercavo di rispondere a delle esplicite richieste bibliografiche...
detto questo condivido la tua rivolta ma alla fide dei conti ribadisco questo:
propongo quei due testi (il mio e quello di derrick, i titoli li trovate nel forum)
per chi non se la sente di elaborare pensiero nel forum e nel web (mi piacerebbe se alcuni di voi, in piccoli gruppi, max 4 x gruppo) potesse comporre dei semplici ipertesti in html su alcuni dei concetti e delle esperienze che metto in campo...ne pareleremo meglio...
>>> hai ragione è una cosa che sostengo con forza da sempre leggere dev'essere piacere ma, ripeto,
la scelta "obbligata" dei libri è rivolta solo verso chi non trova il modo per applicarsi nel forum e ancora meglio nel web
<<<
qui sbagli non volevo che s'interpretasse ciò che s'era visto ma che si creasse un gioco psicologico sul feedback interiore: tirar fuori tre parole x definire stati d'animo non ho mai voluto, lo detto tante volte, analizzare l'"arte" (chiamiamola così, per intenderci) ma rilevare le reazioni immediate senza troppe interpretazioni per finire da una parte mi dispiace aver provocato la tua reazione
dall'altra la considero l'esplosione di una mina-punto critico-utile a tutto il nostro forum.

Iome - 7-12-2002 alle 09:24 PM
Diamo a Cesare quel che è di Cesare.
Questo Forum sta diventando sempre più interessante. Non didatticamente parlando però. Sta diventandoun qualcosa che fa parlare, una specie di tormentone estivo. Sono cresciute numerosamente le nuove presenze. Purtroppo dovete dare ragione a noi poveri studenti, che più di altri ci esponiamo, dicendo che, cmq, non c'è ancora un argomento di cui parlare. Ci si mette a scrivere perchè costretti.
Inevitabilmente gli interventi non possono essere delle perle di saggezza.
Una cosa su cui tutti siamo d'accordo è che l'imposizione non porta mai da nessuna parte. Anzi sì. Fa crescere il malumore.

Carlo - 7-12-2002 alle 11:26 PM
quote:
Originariamente scritto da iome
Diamo a Cesare quel che è di Cesare.
Questo Forum sta diventando sempre più interessante. Non didatticamente parlando però.
>>>
cosa è la didattica x te?
un piano di studi c'è, contenuti messi in campo anche.
il fatto che io stia insistendo sul fatto di mettere in circolo la vostra reattività, ovvero la vostra
reazione agli stimoli (visioni video e web, nonchè raffiche di enunciazioni...)
fa parte di una strategia educativa molto precisa:
intendo approfondire alcune tematiche basandomi sui vostri interessi.
Tenendo conto anche del fatto che questi ultimi non sono così chiari.
Ma uscendo allo scoperto forse qualcuno di voi può, forse, lanciare qualche segnale interessante.
Educare significa tirar fuori (cosa? la vostra coscienza selettiva)e non mettere dentro contenuti.
La rete, e in particolare il forum, può esserci utile.
questa storia della costrizione, poi...
nel momento in cui vi vedo statici
insorgo e v'incalzo e non mi dite che mancano argomenti...
qualcuno di voi ha preso appunti perchè non li pubblica?
ma vi rendete conto che questa pratica che sto attivando
è esclusivamente centrata sull'obiettivo che coincide con la vostra attitudine all'apprendimento in
ambiente digitale?che alla fine dei conti parlare di cultura digitale non è analizzare un genere e tantomeno una materia ma una nuova condizione di relazioni sociali, di comportamenti, di nuove percezioni?

Blu_Perfinta - 9-12-2002 alle 11:48 AM
forse è la mia inadeguatezza a dettarmi, finalmente, questo messaggio, ma la vuotezza di questo forum è siderea, l'inconsistenza spaziale. cos'è questo parlarsi addosso? ci ripetiamo? ci critichiamo? gigioneggiamo? pare di leggere il commento del poeta alla sua poesia. ridondanza allo stato puro. Siamo sicuri di dover commentare ogni singola parola che ci sfugge più o meno per caso dalla bocca? trovo interessante lasciarmi turlupinare dal panzuto docente, esco soddisfatta con in mano un pugno di mosche, eppure mi diverto eccome, sebbene non è di sicuro l'italiano che mi farei insegnare dal luminare del digitale. (eh già, mr. Infante, l'errorino ortografico scappa anche a quelli come te ). Di certo queste lezioni sono occasioni di ricchezza, ma la ricchezza creativa non è oggetto d'esame. Sezionare un cervello per estrarne il creativo? cosa dobbiamo dimostrare? di saper leggere? di saper usare un forum? se anche una scimmia può pigiare qualche tasto in sequenza questo forum è uno zoo. In questo teatroN lasciatemi recitare la parte del panzuto pachiderma che si rotola nel fango.


CURIOSITA’

Oltre agli argomenti presi in questione per le discussioni all’interno del forum abbiamo trovato anche delle curiosità: battibecchi, auguri natalizi, idiozie, e link particolari.

1° - Barbara82 - 9-12-2002 alle 02:40 PM
>Ce ne siamo accorti tutti sai che stai scrivendo praticamente ogni giorno da quando sei stata ripresa in classe. Cerca di trovare scuse migliori. (sapete tutti di chi parlo);

2° - Dr.Gonzo + - 10-12-2002 alle 04:24 PM
Meglio comandare all'inferno, ke essere comandati in paradiso!

3° - CIUCCIABECCA e IAN SBORO - 11-12-2002 alle 04:55 PM
Salutiamo il nostro vecchio zio Sgommata e lo ringraziamo per i suoi preziosi conssigli..
GRAZIE DI ESISTERE.... Nevica madonna come nevica!!!
siamo andati a visitare il sito 80/81 e sinceramente non è bello!!!! fa cagare!!!!
vi consigliamo http://www.tettegrosse.it, la figlia di zio sgommata...
Aspettiamo il vostro parere...

4° - Rossanino F - 17-12-2002 alle 04:33 PM
Grazie per l'intervento comparso recentemente a mio nome. Complimenti a quella persona che non ha atri divertimenti che sparare cazzate sugli altri.. EVITA, il tuo umorismo sulla mia presunta omossessualità faceva cagare.. CRESCI. Divertiti con delle Video cassette ( tu sai come).

5° - dim - 19-12-2002 alle 11:01 AM
.:AUGURISSIMI:.:BACISSIMI:.:VIVISSIMI:.
x tutti i digitaldesigner::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::

6° - http://www.canaponi.it/foto/varie/canacalice.jpg

7° - playoff NFL in questi giorni. tra due settimane dovrebbe esserci il Superbowl.

8° - Avete notato che in questo preciso momento ci sono 1296 visualizzazioni e solo 93 risposte su questo Forum?Chiaro. Tutti ci divertiamo a guardare ma pochi ad intervenire. Forse ha ragione chi dice che si sta meglio nell'ombra.

9° - alm@gesto - 19-12-2002 alle 03:26 PM
riporto questo articolo preso da apogeonline, dato che ne parlavamo nell ultima lezione a scuola.

L'UMTS non avrà mai la banda promessa

Mentre il Giappone continua a effettuare sperimentazioni di telefonia di quarta generazione, l'Europa procede lentamente sulla strada della terza generazione. In occasione del SIMO - un salone dedicato all'informatica, al multimedia e alle comunicazioni, che si è svolto a Madrid tra il 5 e il 10 novembre scorsi - Samsung, Vodafone e Nortel Networks hanno effettuato i primi esperimenti di strumentazioni UMTS.

Le prove sono state realizzate con un terminale Samsung di classe 10, dotato di sei canali (o time slots). La classe 10 permette, infatti, di gestire, simultaneamente, quattro canali della rete verso il cellulare o due canali del cellulare verso la rete.


Il risultato di questo piccolo esperimento è stato particolarmente interessante: Samsung ha annunciato che la banda ottenuta è stata di 64 Kbits/s in emissione e 384 Kbits/s in ricezione. Siamo, quindi, molto lontani dalla larghezza di banda annunciata nel momento di massima "febbre dell'UMTS", cioè 2 Mbits/s. Peraltro, un responsabile tecnico di Samsung ha precisato che, se si può prevedere di arrivare a 512 Kbits/s in tempi rapidi, sarà, comunque, molto difficile andare oltre.

Il problema non risiede soltanto nei limiti delle reti, ma anche nei terminali. Questi devono, per supportare larghezze di banda significative, integrare un numero elevato di canali. Ma, più il terminale è capace di gestire canali, più consuma energia e, quindi, necessita di batterie molto potenti. E tutto ciò significa telefonini di grandi dimensioni, più costosi e più pesanti.

Nonostante il mezzo fallimento dell'esperimento spagnolo, le tre società coinvolte ritengono che la tecnologia UMTS sia una "realtà imminente". Non la pensano così molti altri protagonisti del mercato della telefonia mobile, che hanno preferito gettare la spugna. Tele2, ad esempio, ha appena restituito la licenza UMTS che deteneva in Norvegia, realizzando in questo modo un risparmio di 500 milioni di euro .

ciao!


RICHIESTE

In questa sezione abbiamo voluto riportare le richieste e le domande più significative trovate nel forum:

> Io vorrei capire cosa s'intende per cultura digitale

> Mi piacerebbe analizzare insieme, a lezione, dei siti “diversi”, siti in cui trovare finalmente quello di cui tanto - forse troppo - si parla…

> Inoltre mi interessa approfondire il discorso sulla rottura dello sguardo.Come noi dovremmo provocare e coinvolgere l'utente?Quali sono i nuovi TABU culturali?

> Una richiesta: riaffrontare l'interessantissimo intervento di Fra. Credo che i quesiti posti siano molto importanti sebbene sarei dell'idea di distinguere l'arte digitale dal dilemma sull'usabilità: io non credo che necessariamente una contempli l'altra.
Ah, personalmente credo che se un utente non "capisce" un sito la colpa sia principalmente del web-master. Ma è un'opinione che sono anche pronto a cambiare...

> Purtroppo adesso non ho molto tempo per scrivere, ma volevo raccogliere la proposta fatta da Carlo lunedi a lezione con la quale chiedeva di approfittare del forum per indirizzarlo maggiormente ai nostri interessi; ecco personalmente non ho ancora capito cosa mi cattura maggiormente tra produzioni audio-video, mondo 3d, e mondo web etc. Adesso come adesso mi affascinano tutti queti mondi e tutte queste culture e non mi azzarderei a sottolinearne una in particolare, quindi sono pronto ad accettare ogni input che verrà mandato durante le lezioni future. Comunque sono convinto che, ovviamente con maggior fatica, ci si possa appassionare a tutti questi mondi, anche perchè li trovo fortemente legati l'uno all'altro, ovviamente c'è da considerare la barriera tecnica, cioè i software etc, ma non la vedo una barriera insormontabile!

> Mi affascinano le videoproiezioni. Mi spiego meglio; mi incuriosisce il rapporto che c’è tra immagini e musica, come la percezione di un oggetto cambi a seconda del sottofondo che udiamo.
Quanti di voi avranno notato la differenza tra un sito con una parte musicale e uno totalmente muto?
Sarebbe uno studio da approfondire.

> Preferirei di gran lunga (questo però è un mio punto di vista) trattare direttamente gli argomenti del programma in classe e poi caso mai approfondirli sul forum e non viceversa

> xkè nn lasciare piu spazio a scuola x un confronto tra di noi su quello che vediamo o su altre cose? così carlo nn si "stanca" a parlare troppo, partecipiamo di piu e magaaaari riusciamo a parlare anche un pò di più noi..........................scrivere qui ok però nn esageriamo, mi sembra "stupido" farlo solo qui...

> E il problema è appunto questo come fare un sito che sia usabile e allo stesso tempo anche accattivante graficalmente?
Si conoscono i software, i linguaggi di programmazione ecc ma quanto all'usabilità, ne sappiamo veramente abbastanza? Aspettiamo che il problema si presenti quando dobbiamo realizzare un sito? Cosa vogliono trovare gli utenti in Internet?

> Mi piacerbbe che in classe si dedicasse piu' tempo a vedere video come quelli della settimana scorsa ( i video che sono stati presentati allo smau ) , che ad essere sincero non mi sono piaciuti probabilmente solo perche' sono a digiuno di queste cose e faccio fatica a interpretarli o anche solo ad apprezzarli.


LIBRI
Carlo Infante, “Imparare giocando. L’interattività tra teatro e ipermedia”, Torino, Bollati Boringhieri, 2000

Sherryl Turkle, “La vita sullo schermo”, Milano, Apogeo 1996

Derrick De Kerckhove, “Brainframes. Mente,tecnologia,mercato”, Bologna, Baskerville 1993

Edgar Morin, “La testa ben fatta“, Milano, Cortina 2000

AA.VV., “Videoculture. Strategie dei linguaggi elettronici”, Napoli, Rai-Università di Napoli 1988




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Teoma
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[*] Inviato il 10-2-2003 at 01:21
Glossario_forum


Linguaggio

"Il linguaggio" scrisse Benjamin Lee Worf "è il miglior spettacolo che l'uomo metta in scena".
In una vignetta sono rappresentati due uomini della preistoria che si domandano, ora che hanno
imparato a parlare, di che cosa parleranno; l'umorismo di questa vignetta sta soprattutto nel
fatto che il linguaggio non si sarebbe probabilmente mai sviluppato se non assolvesse già,
costituendosi, qualche funzione.
Il linguaggio, col sistema di risposte che ne sta alla base (lingua), assolve due funzioni principali:
1) consente agli individui di comunicare tra loro (comunicazione interindividuale) e
2) facilita all'individuo pensiero e azione (comunicazione intraindividuale).
Da qui comprendiamo che non ci possono essere parole senza significato perché sarebbero un suono
vuoto, non più una parte del linguaggio umano.
Ne segue che, quando ci troviamo di fronte a persone che usano parole senza significato, subito
sorge il problema: c'è qualcosa che non funzione. Immediatamente la nostra attenzione viene
orientata su due campi:
quello fisiologico che ci fa pensare ad una sofferenza delle cellule cerebrali, per cui la persona
"straparla";
oppure quello psichico che ci porta a pensare ad un fatto paranoico che ha staccato la persona
dalla realtà, facendola rifugiare nella verbalizzazione.
Ancora una volta veniamo orientati a sottolineare che la funzione primaria del linguaggio è la
comunicazione, il rapporto sociale.
A questo punto ci si chiede che valore possono avere neologismi coniati e cambiati da singole
persone senza neppure lasciare il tempo agli ascoltatori di farli propri e quindi farli entrare
come mezzo di comunicazione. Si dubita che queste persone più che comunicare vogliano semplicemente
attirare l'attenzione degli altri su se stessi.
Penso che sia utile sottolineare la gravità di questo fatto, in quanto è molto diffuso in tutti i
mezzi di comunicazione di massa e fa da incentivo, soprattutto per gli adolescenti ed i giovani,
rendendo sempre più problematici i rapporti, sia con se stessi che con gli altri. Il rischio consiste
nella dispersione psichica della persona che arriva a non sapere più chi lei sia e che senso abbia la
sua presenza.
Non c'è bisogno di immaginarsi le conseguenze, basta essere attenti alle notizie di cronaca.
Perciò, parlare di educazione al linguaggio, significa andare oltre coloro che sono portatori di
handicap, per allargare la propria attenzione alle nuove generazioni, perché possano avere gli
strumenti per partecipare alla vita di una società complessa.
Mancando un sistema di segni, linguistico o di altro genere, è possibile soltanto il più primitivo
e limitato tipo di comunicazione. Si cade pure nella stessa situazione quando c'è il caos dei segni
per il loro troppo frequente cambiamento.

DIGITALE

Vi sono documenti che presentano testo ed etichette informative leggibili a occhio nudo (p.e., i libri)
e documenti la cui lettura richiede l'ausilio di una macchina o di una strumentazione elettronica
(p.e., i dischi sonori, le audioregistrazioni, le videoregistrazioni). In questa seconda categoria
rientrano le risorse elettroniche: richiedono un elaboratore elettronico per essere lette e usate.
Risorsa elettronica è, però, una formulazione generica e ibrida, che può generare confusione per
almeno due motivi.
Elettronico non è sinonimo di digitale. Un apparecchio elettrico tratta l'informazione in maniera
analogica, un apparecchio digitale tratta l'informazione in modalità numerica, ovvero bit per bit;
la definizione di digitale è contrapposta a analogica. Il procedimento di digitalizzazione trasforma
grandezze continue in grandezze discrete. L'aggettivo digitale si riferisce esclusivamente alla
modalità di trattamento e di registrazione dell'informazione, è indipendente dal mezzo che produce o
tratta l'informazione. Il Working Group dell'IFLA, tuttavia, ha scelto, per il momento, electronic
resources. Sarebbe stato preferibile che avesse motivato maggiormente l'opzione. Electronic resources
pone l'accento sulle modalità di lettura del documento, piuttosto che sul tipo di archiviazione
(digitale) che interessa anche i CD-DA (Digital Audio), la cui descrizione ricade in (NBM), non in (ER).

CULTURA

La definizione di cultura èassai soggettiva, in particolare Adam Gifford [27] sostiene che ``la cultura
èun sostituto della ragione poiché riduce i costi delle transazioni cognitive, facilita la formazione
di aspettative sociali che aiutano la pianificazione del comportamento e permette la formazione di
abitudini e routine sociali. La cultura èun costrutto mentale condiviso...'' e ancora ``...la cultura
simbolica permette lo sviluppo di regole implicite e routine sociali e l'evoluzione di disposizioni
e capacità di fondo grazie alle quali evitiamo di dover stabilire tutti i diritti, gli obblighi e i
significati in maniera non ambigua in ogni interazione umana.''.
La razza umana ha un'unica cultura. Non accettiamo l'idea che esistano culture diverse. Solo questo
si può dire: le danze, la musica, la lingua e le cerimonie celebrative dei vari gruppi che compongono
la razza umana hanno delle variazioni locali. Queste varietà locali di abitudini e di comportamento
non sono da considerare differenze culturali.

Multimediale

Multimediale è un termine nato agli inizi degli anni Novanta in Italia e in tutto il mondo, che ha
trovato un vasto campo di utilizzo: parola chiave per aprire i salotti televisivi, ma anche parola
magica per evocare occupazione e futuro. “Multimedialità” è servito per svecchiare l’immagine di
amministrazioni ed enti, veicolando illusioni di occupazione e di futuro. Altri termini legati al
multimediale sono stati utilizzati impropriamente, con il risultato che dopo alcuni anni hanno perso
il loro preciso significato.
La giusta definizione di multimediale consiste nella convergenza di media diversi in una stessa
struttura di veicolazione dei contenuti. La struttura rappresenta un tessuto ipertestuale dove,
forme e segni diversi trovano un luogo di integrazione.
Tutti i mezzi di comunicazione stanno diventando elettronici. E la maggior parte dei mezzi elettronici
sta diventando digitale. I telefoni, la radio, la televisione, i fonografi sono nati come mezzi
analogici, ma ognuno di essi sta subendo gradualmente, a volte anche bruscamente, un processo di
digitalizzazione e quindi di computerizzazione.
Con questo processo tutti i mezzi diventano traducibili l’uno nell’altro, sottraendosi ai propri
tradizionali metodi di trasmissione. Un film, una telefonata, una lettera possono essere trasmessi,
in forma digitale, attraverso una linea telefonica, un cavo coassiale, una fibra ottica ecc...

COLLEGAMENTO IPERTESTUALE

Elemento di un documento (può essere una parola, un\'espressione, un simbolo o un\' immagine) che
rimanda direttamente ad un altro documento (o file o pagina web ecc.)

CYBERSPAZIO

Termine coniato dallo scrittore americano William Gibson, per indicare i nuovi ambienti virtuali
creati dalle interazioni sociali che avvengono tramite la comunicazione informatica.

INTERNET

Rete globale di computer, composta da migliaia di reti WAN (Wide Area Network) e LAN (Local Area Network),
che utilizza il protocollo TCP/IP per consentire a utenti privati, università, società ed enti governativi
di comunicare con tutto il mondo. Il World Wide Web si basa su Internet.

IPERTESTO

In origine, qualsiasi tipo di informazione testuale contenente rimandi ad altre informazioni definiti
collegamenti ipertestuali. Nelle pagine Web l\'ipertesto costituisce il principale metodo di esplorazione
di pagine e siti Web. Attualmente è possibile includere collegamenti ipertestuali sia da testo che da
immagini mappate.

WORLD WILD WEB

Letteralmente, ragnatela mondiale. Servizio ipertestuale grafico di Internet che utilizza il protocollo
HTTP per recuperare pagine Web e altre risorse da un server Web. Le pagine sul World Wide Web contengono
in genere collegamenti ipertestuali ad altre pagine, a documenti e a file. Attraverso l\'utilizzo di
diversi protocolli e in primis del linguaggio HTML, permette la visualizzazione di immagini, filmati e
suoni. E\' stato creato dal CERN di Ginevra.

MUTAZIONI

La rappresentazione del corpo nella storia dell’arte è sempre stata influenzata dalle tecniche a disposizione
degli artisti. Le tecnologie di oggi consentono una radicale trasformazione del corpo che influenza
fortemente il concetto di identità. Un uomo può diventare donna e viceversa. Il nuovo millennio ci introduce
a un nuovo concetto di identità che si allontana da ciò che è naturale e si avvicina a ciò che è prodotto
e artificiale (1) .
Fra i più noti artisti che lavorano sul corpo utilizzando la tecnologia la Miglietti cita Stelark e lo
spagnolo Marcelì Antunez Roca. Il primo sostiene che il corpo è diventato obsoleto. La rapidità con cui
l'ambiente intorno a noi si è modificato è tale che il corpo non ha avuto il tempo di adattarsi. Di qui
la necessità di un nuovo corpo aiutato dalla tecnologia. Stelark ha per questo inventato uno sguardo
laser, un terzo braccio, un terzo orecchio e recentemente ha creato un'interfaccia del suo corpo su Internet.
Tramite dei sensori l'artista riceve degli stimoli dai click del mouse. Anche Roca ha creato un'interfaccia
del suo corpo con un computer. Roca tuttavia lavora con tecnologie meno sofisticate di Stelark (2) .
Il corpo moderno è fatto di due corpi, uno virtuale - quello smaterializzato della Rete - e di un altro che
si potrebbe definire "ipercorpo", di un corpo che contiene altri corpi - con i trapianti ad esempio il
corpo di una persona arriva a contenere parti del corpo di un altro (7) .

DRAMMATURGIA

Cos’è la drammaturgia? Ci sono molte risposte possibili, a seconda degli aspetti che
si intende sottolineare. Alcune risposte molto semplici sono: la scrittura per il teatro,
composizione o rappresentazione drammatica, l’arte e la tecnica di comporre
drammi, la poetica del teatro. Queste risposte non sono però sufficienti a spiegare
quali tecniche e quali considerazioni siano utili e necessarie affinché la parola in
teatro possa garantire il massimo di efficacia comunicativa. Non è sufficiente
scrivere delle frasi su un pezzo di carta e poi entrare in un teatro e farle recitare o
leggere per dare vita ad una valida drammaturgia.
“Scrivere per la scena richiede la comprensione di due
fondamenti: l’essenza dell’arte drammatica e la natura del
teatro”.
Così il professore statunitense Louis E. Catron afferma nel suo “The Elements of
Playwriting”, una delle pubblicazioni maggiormente diffuse nelle scuole e nei
dipartimenti di teatro e drammaturgia americani.
Ma qual è la differenza tra l’essenza dell’arte drammatica e la natura del teatro?
Una prima distinzione di massima può essere la seguente: c’è distinzione tra il testo
teatrale o spettacolare e il testo drammaturgico o drammatico o ancora scritto. E’
una distinzione che si può riscontrare ne “Semiotica del Teatro”, saggio del
professore Keir Elam. Il teatro, il testo teatrale o spettacolare, l’aggettivo teatrale, si
riferiscono al complesso fenomeno associato alla transazione attore-pubblico,
ovvero alla produzione e comunicazione di senso nella performance stessa. Invece
il dramma, il testo drammaturgico o drammatico o scritto, l’aggettivo drammatico,
indicano la relazione che si instaura tra il drammaturgo o autore e coloro che
leggono il testo, che possono essere il regista, gli attori, i critici, gli studenti, i lettori.
Questa prima distinzione già sgombra da eventuali confusioni. Ma è necessaria una
definizione più dettagliata, ammesso che sia possibile inglobare tutti gli aspetti vitali
del teatro e della drammaturgia in una sola definizione.

INTERATTIVITA

Un oggetto -mediale è interattivo quando la sua manifestazione cambia (secondo p.es. il tipo di fruitore,
il tempo di consultazione, la reazione del fruitore...). L' autore deve prevedere e guidare questo
cambiamento, eventualmente a fini estetici.

INTERFACCIA

Il corpo umano, lo scopo di una azione, un artefatto.Il collegamento tra questi tre ambiti avviene tramite
una interfaccia. Non è un oggetto ma uno spazio in cui
si articola l'interazione tra corpo umano, utensile e scopo dell'azione.

VIRTUALE

Virtuale è per definizione qualcosa "che esiste come potenzialità, ma non ancora in atto"1. Con lo sviluppo
delle tecnologie informatiche il termine virtuale ha cominciato ad assumere nuove connotazioni: una cosa
viene definita virtuale se possiede i poteri e le capacità di qualcos’altro.

COMUNICAZIONE

La comunicazione è intesa come il trasferimento d'informazioni codificata da un emittente ad un ricevente
attraverso un canale. Comunicare significa attivare un procedimento di azione sociale, non solo nella
misura in cui il messaggio ha valore di per se stesso (notizie), quanto per il modo con il quale tale
messaggio è reso trasmissibile, cioè comunicato. Perchè vi sia comunicazione, oltre alla condivisione del
significato, è necessaria anche la condivisione comportamentale basata su insiemi di regole.



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Sperfera
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shocked.gif Inviato il 10-2-2003 at 10:25
DIGITAL2 Interfaccia:commenti


LAURA SANTO, SIMONA MONTINGELLI, PAOLA LO GIUDICE.

Abbiamo analizzato i principali portali visitabili in rete (Altavista, Lycos, Virgilio, Libero, Yahoo) secondo quattro parametri da noi individuati:

-velocità di caricamento
-grafica
-servizi offerti
-usability

ALTAVISTA:

Grafica
Colori: azzurro, bianco.
Sviluppo orizzontale.
Privo di grafica.
Barra di navigazione cortissima
Non ci sono banner.
No pubblicità.
Sottoforma di elenco di servizi.
Logo poco accattivante.
Interfaccia talmente semplice da evidenziare l'aspetto informativo a discapito di quello grafico.

Velocità di caricamento

Bassissima.

Servizi offerti

Offerti 4 servizi principali: Case, Motori, Viaggi, Shopping.
Informazioni relative ad altri argomenti devono essere appositamente cercate attraverso il motore di ricerca.

Usability

Interfaccia poco comunicativa, interattiva.
Non viene voglia di navigare.

LYCOS:

Grafica

Colori: blu, giallo, bianco.
Sviluppo verticale.
Presenti: barra di navigazione, immagini, animazioni, poca pubblicità.
Contenuto grafico essenziale, minimo.

Velocità di caricamento

Bassissimo.

Servizi offerti

Servizi ordinari quali news, intrattenimento, sport, oroscopo, finanza, musica.
Accesso ad e-mail tramite motore di ricerca apposito.

Usability

Interfaccia poco comunicativa, interattiva.
Nonostante offra pochi servizi è abbastanza completo e navigabile.

LIBERO

Grafica

Colori: blu, arancione, bianco.
Sviluppo Verticale (non è centrato - tutto allineato a sinistra).
E' tutto nell'interfaccia.
Logo molto accattivante, che attrae.
Presenti: barra di navigazione lunghissima, molta pubblicità.
Ogni argomento è raggruppato in una sezione a sè, ma il contenuto principale è al centro e si distingue per il colore azzurro.

Velocità di caricamento

Veloce.

Servizi offerti

Servizi ordinari.
Presenza di mappe, forum, lotto, borsa, stasera al cinema.
Accesso ad e-mail tramite motore di ricerca apposito.

Usability

Interfaccia scorrevole, facile anche se molto disordinata e dunque dispersiva.

YAHOO

Grafica

Colori: bianco, blu, lilla.
Sviluppo verticale.
Non vi sono colonne ma solo un grande riquadro con tutto il contenuto al suo interno.
Tutto nell'interfaccia.
Animazione e pubblicità minime.
Barra di navigazione non ordinaria, fatta di simboli.
Due motori di ricerca.

Velocità di caricamento

Veloce.

Servizi offerti

Servizi ordinari.
Belle rubriche.
In più rispetto agli altri: forum, mappe, sezione "organizza" - agenda, blocconote.

Usability

Dettagliato, veloce, chiaro.
I dati sono facilmente reperibili e non ci si stanca di navigare e curiosare, pur senza un obbiettivo di ricerca preciso.

VIRGILIO

Grafica

Colori: arancione, bianco.
Sviluppo verticale.
Logo stra-figo (!!).
Tutto nell'interfaccia, tantissima pubblicità, animazioni, immagini.
Barra di navigazione minima, nascosta.

Velocità di caricamento

Relativamente bassa.

Servizi offerti

Servizi ordinari, soprattutto intrattenimento, divertimento.
In più rispetto agli altri: sociale, community, sezione junior.
Accesso ad e-mail tramite motore di ricerca apposito.

Usability

Dettagliato, veloce, chiaro, ma meno completo di Yahoo.
I dati sono facilmente reperibili e non ci si stanca di navigare e curiosare, pur senza un obbiettivo di ricerca preciso.

COMMENTO FINALE

Fra i portali esaminati, per completezza, interattività, comunicazione digitale, Yahoo risulta il più accessibile.




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ire
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[*] Inviato il 10-2-2003 at 15:56
gruppo art mutation 3° anno


Il sito è online all'indirizzo
http://www.danilofrontini.com/artmutation/

come sai il progetto non è fatto per essere pubblicato, quindi dovrai aspettare un pò per visualizzarlo... comunque hai sempre il cd che ti abbiamo fornito

per qualsiasi domenda sul lavoro il mio indirizzo è shampoooo@libero.it

A presto!
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BLU_PERFINTA
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[*] Inviato il 11-2-2003 at 15:11
body art


carlo, allego il mio lavoro sulla body art come mi hai richiesto, scusa se è in .doc ma l'rtf pesava uno sproposito. a presto
Annasara

Allegato: body_art.doc (966kB)
Questo file è stato scaricato 749 volte

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Dr.Gonzo +
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biggrin.gif Inviato il 11-2-2003 at 15:20
esame


Gruppo Europrix

Questo è l' url della mia interfaccia d'esame.
http://217.57.190.227/digital2/spinelli/europrix.htm
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dave
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[*] Inviato il 11-2-2003 at 16:33
pubblicazione siti esame digital2


Sono Dave ,di DIGITAL2 e questo è il lavoro portato all'esame : www.interface.it
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nolove
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[*] Inviato il 11-2-2003 at 16:41
NOLOVEPARTY


L'amore è finito!
Nessuno ci crede più!
Usiamo lo spazio virtuale del forum per gridarlo e per invitarvi (tutti!) anzi (tutte!) al noloveparty!


NOLOVE.gif - 20kB
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TaFaNo!
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[*] Inviato il 11-2-2003 at 20:16
pubblicazione sito ARTMUTATION/2


oggi abbiamo avuto qualche difficoltà a pubblicare il nostro sito dell'esame...entro domani sera sarà in linea però!
gruppo art mnutation 2 anno
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TaFaNo!
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[*] Inviato il 12-2-2003 at 15:31
GRUPPO ARTMUTATION/2...finalmente!


questo è il link del nostro lavoro
http://217.57.190.227/digital2/brizzi/artmutation/
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Emanuele T.
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[*] Inviato il 15-2-2003 at 16:41
Scrittura Mutante=> Help!


Sto lavorando ad un progetto per il concorso “scrittura mutante” e mi interesserebbe sapere qualcosa in più riguardo ai parametri di valutazione delle opere inviate. Per esempio: quanto conterà il peso (in Kb) del lavoro ? Dove posso trovare in rete i lavori degli anni passati, per sapermi muovere ed orientare? Mi invieresti qualche URL? Ti ringrazio in anticipo, *Emanuele Tortolone*
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carlo
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[*] Inviato il 23-2-2003 at 12:26
vai sul forum di trovarsinrete.org


Quota:
Originariamente scritto da Emanuele T.
Sto lavorando ad un progetto per il concorso “scrittura mutante” e mi interesserebbe sapere qualcosa in più riguardo ai parametri di valutazione delle opere inviate. Per esempio: quanto conterà il peso (in Kb) del lavoro ? Dove posso trovare in rete i lavori degli anni passati, per sapermi muovere ed orientare? Mi invieresti qualche URL? Ti ringrazio in anticipo, *Emanuele Tortolone*


queste domande lanciale sul forum di http://www.trovarsinrete.org
sono utili a tutti!
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carlo
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[*] Inviato il 23-2-2003 at 12:50
i voti, i prodotti e un happy hour


non amo i numeri forse ve lo avevo detto

e quindi neanche i voti

so ( m'immagino) che un po' dei voti che ho dato non siano piaciuti

non vedeteli come quelli da esame univesitario!

ho seguito il principio dei 3 parametri

1. presenza e partecipazione
2. capacità espositiva e di sintesi
3.elaborazione personale

è il primo che ha abbassato la media!

non solo x le assenze in classe

ma x la poca partecipazione (di alcuni) al forum che ho detto
da subito e continuamente
che era vitale
non tanto x seguire il corso
ma x affrontare la cultura digitale
(chi crede che valga la pena occuparsi di queste problematiche non può non frequentare internet quotidianamente, anche solo x la posta!)
chi non è d'accordo su questo si merita il 7
(che è il voto + basso che ho dato, non so se mi spiego)

e infine la partecipazione riguarda anche la vostra poca adesione (di molti) alle proposte di eventi della cultura digitale in
città
ma come si fa a sottovalutare il rapporto che c'è tra didattica e vita (gli eventi in città, dove si condividono tematiche ancora sperimentali con altri... fuori dal limbo didattico)

capisco molti di voi sono di fuori-torino
so e ne ho tenuto conto

comunque x chiudere

un voto come 24 è stato generato spesso dalla combinazione di un 7, un 8 e un 9 !

e non rimanete fermi all'analisi del voto

il dato importante è che sono rimasto spiazzato felicemente da alcune realizzazioni dei ragazzi del III anno
in particolare

straordinarie

a tal punto che vorrei proprio partecipassero al concorso scrittura mutante

ma non solo...
ho qualche altra idea

la molla dev'essere sempre quella che spinge in avanti e non nella recriminazione
(quei voti sono assolutamnente relativi)
concentratevi sul fatto che alcuni dei vostri lavori
come l'intervista sul body-pearcing possano servirvi
c'è da lavorarci su
potrebbe essere pubblicata
idem x gli altri ipertesti

vediamo cosa esce fuori

importante
mettete on line nel modo migliore i vostri prodotti già pronti
e così li facciamo vedere in giro
nella mia prossima newsletter
potrei segnalarli
( ci sono centinaia di opinion leaders del web che la leggono)

e poi da lunedì riprendono gli incontri di Scrittura Mutante
alle ore 20 a http://www.il-bu.net
c'è un happy hour

un'occasione x salutarci
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biggrin.gif Inviato il 15-6-2003 at 12:04
ripopolazione


è passato tanto tempo, ma noi siamo ancora qua, mi sembra sprecato non utilizzare questo forum, per questo mi sono dato un nuovo obiettivo RIPOPOLARE il forum. Spero di farcela altrimenti mi butto dal balcone!!
Ciao o Addio
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shocked.gif Inviato il 28-6-2003 at 22:02
foto1




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shocked.gif Inviato il 5-7-2003 at 18:40
foto2




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carlo
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Mortimer
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[*] Inviato il 22-10-2012 at 10:09


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Mortimer
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[*] Inviato il 5-12-2012 at 10:39


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unn0001
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[*] Inviato il 13-12-2012 at 05:09


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unn0001
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[*] Inviato il 13-12-2012 at 05:10


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