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Autore: Oggetto: II anno_DAMS-Salento: Ipermedia e Teatro_05
Fabioc
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[*] Inviato il 24-3-2006 at 13:08
teniamoli d'occhio


Un Fenomeno interessantissimo, e soprattutto curioso.
La SOUSVEILLANCE cioè la sottoveglianza, è un giocare con la telematica,con i media e direttamente con l'occhio delle telecamere.
Nel 1996 Bill Brown a new york, città conosciuta per l'imponente rete videotelematica presente in città ispirando dei veri e propri spettacolini sotto queste telecamere...
un link interessante può essere http://wearcam.org/wsd.htm

sito americano dove l'espressione "sottoveglianza" viene espressa egregiamente.



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Fabioc
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[*] Inviato il 24-3-2006 at 13:14
correzione link


http://wearcam.org/wsd.htm
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Gabry G.
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[*] Inviato il 24-3-2006 at 14:26
Il nuovo tempo della moda


Leggendo gli interventi sul forum, quello che mi ha colpito, è stato il fatto che ognuno degli interventi è mirato su un determinato tema. C’è chi ha voluto dire la sua su musica e tecnologia, chi su teatro e media, ecc..
È giusto quindi che anch’ io intervenga in maniera più approfondita su uno dei temi che mi appassiona di più, e cioè, quello della MODA! Prima di affrontare l’argomento riguardante i moderni sistemi di tecnologia inseriti in questo campo e quindi parlare di modellistica Cad, vorrei, in modo molto sintetico, analizzare le varie fasi di creazione di una collezione…
Non si può semplicemente disegnare “una bella collezione”, oltre che adatta al cliente che la ordina, essa deve essere collocata nel giusto andamento dell’evoluzione generale della moda: le “tendenze”, i “trend”. Non si crea per subito, ma per il momento della vendita al pubblico…
L’evoluzione della moda non è imposta da nessuno, grande stilista o industria che sia, ma è la somma globale fra molte proposte e molti impulsi vari e la ricettività del pubblico. La moda cambia meno di quanto non ci sembri e procede per cicli. Non solo quelli del lungo e del corto, dalle spalle strette e larghe, ma anche i cicli dei colori.
Innanzitutto, bisogna imparare a “leggere” un capo, fotografarlo con gli occhi, poterlo descriverlo e analizzare i tratti salienti. Molte persone non abituate a tale esercizio mentale vedono i modelli solo soggettivamente come belli o brutti e mancano di notare in una collezione il suo vero apporto di novità. Altrettanto bisogna sviluppare una buona memoria delle tendenze perché nella vita professionale sarà necessario saper catalogare mentalmente subito ogni collezione vista, facendo il confronto con altre collezioni della stagione precedente e con le tendenze previste. Ne nasce un apprezzamento molto più complesso e circostanziato. Su questa base può iniziare la ricerca delle tendenze che è il compito continuativo dello STILISTA. Esso, subito dopo il lavoro preliminare, la ricerca cioè di tendenze e stimoli per la creazione di una collezione, ne inizia la progettazione vera e propria.
La collezione presenterà: un numero di capi che può variare da prodotto a prodotto e da ditta a ditta, il tema viene scelto da un’infinità di varianti, deve avere una certa unità di idee che non esclude diverse interpretazioni della moda presentate nello stesso campionario, deve esserci una certa unità di materiali e delle cartelle colori per dare un senso di messaggio all’insieme della collezione.
Disegnata e approvata la collezione, si procede alla realizzazione dei prototipi, dei modelli, cioè, destinati ad essere riprodotti in serie…
È proprio qui che entra in scena la figura del MODELLISTA!
La professione del modellista è parallela a quella dello stilista, ma di impostazione più tecnica. Tuttavia, deve avere anche una conoscenza dell’evoluzione della moda e una grande sensibilità per recepire le idee dello stilista e tramutarle in modelli concreti. Il modellista deve quindi riconciliare diverse esigenze: dall’andamento generale della moda e del taglio, alle proposte dello stilista… dalla vestibilità, alla scelta di lavorazioni economicamente preferibili. Dagli incontri stilista-modellista devono scaturire quindi eventuali modifiche che miglioreranno anche sostanzialmente il modello nei suddetti aspetti. La collaborazione di un modellista di valore è così essenziale che molti stilisti preferiscono lavorare con i propri modellisti per assicurarsi che i loro schizzi siano interpretati al meglio.

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Gabry G.
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[*] Inviato il 24-3-2006 at 14:28
Il digitale in sartoria


Nel processo produttivo di un’azienda d’abbigliamento, la fase di costruzione del modello è generalmente dispendiosa in termini di tempo.
Oggi, l’elettronica ha messo a disposizione dei modellisti strumenti che si integrano perfettamente con le operazioni manuali allo scopo di portare alla massima efficienza le operazioni di campionatura e successivo sviluppo e piazzamento dei prototipi. In generale, un modellista può trovarsi ad affrontare un bozzetto realizzato dall’ufficio stile, il ricalco di un capo gia esistente o l’utilizzo di un modello di riferimento su cui eseguire le modifiche necessarie a riprodurre un nuovo campione… in quest’ultimo caso si parte da una base cartacea gia in archivio per rilevarla tramite un digitazer per poi svilupparla al video realizzando così una progettazione grafica totalmente a video.
L’uso del digitazer permette al modellista di rilevare pezzi singoli di un modello tramite l’utilizzo di un cursore che permette grandi libertà di movimento e dà la possibilità di visualizzare immediatamente il pezzo sullo schermo del PC. Questi modelli saranno poi archiviati ordinandoli in nome e codici a seconda del cliente, della stagione di riferimento e/o del tessuto. Una volta sviluppato, il campionario verrà sdifettato e solo dopo la comunicazione ufficiale e l’approvazione di ogni singolo capo campione, l’ufficio modelli provvederà allo sviluppo delle taglie ed al calcolo dei consumi (utile per l’ordine dei tessuti ed accessori vari ma altresì per dare l’idea del costo di produzione del campionario stesso). L’ultima fase prevista nell’ufficio Cad, riguarda le modifiche di produzione che servono a calibrare le eventuali percentuali di calo o restringimenti verificate sul prodotto finito. In questo caso l’ufficio Cad ha il compito di adeguare il cartamodello alla percentuale di calo prevista per la produzione e realizzare successivamente il piazzamento strategico di ogni modello in base agli ordini pervenuti dall’ufficio di produzione; infine, i piazzati verranno stampati e tagliati manualmente nella sala taglio oppure, quando l’azienda è fornita di tavolo per il taglio automatico (Catter), il modellista provvederà a convertire i file del cartamodello affinché siano riconoscibili dal Catter il quale inizierà a tagliare i piazzati virtuali progettati dall’ufficio Cad. In quest’ultimo caso è determinante che la possibilità di errori di modellistica sia ridotta a zero tramite controlli preventivi effettuati solo ed esclusivamente da modellisti professionisti del sistema Cad in quanto il Catter non sarà in grado di riconoscere l’errore umano e nell’eventualità di una simile situazione, l’errore del modellista sarebbe un grosso danno sia per l’azienda produttrice, in termini di costi, che per l’azienda committente se consideriamo il succedersi delle collezioni moda e gli impegni presi da quest’ultima. Da sottolineare che nonostante oggi si da alla moda l’aspetto di un mondo effimero, tuttavia bisogna concordare sempre che dietro le quinte di ogni singola sfilata operano quotidianamente tutti quei professionisti altamente qualificati che con un lavoro d’equipe riescono a dare vita al prodotto moda destinato poi al pubblico… di li in poi, a voi la scelta…

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Gabry G.
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[*] Inviato il 24-3-2006 at 14:29
Il sistema Cad


Cos’è un sistema Cad:
Un sistema Cad (Computer Aided Design, ossia progettazione assistita dal calcolatore) è un sistema informatico programmato per aiutare l’utenza nello sviluppo di nuovi progetti.

Cosa consente:
· di velocizzare la creazione di nuovi modelli;
· di verificare in tempi brevi, tutte le possibili varianti in termini di taglie, materiali e colori, ecc…
· di ottimizzare le operazioni preliminari alla produzione, come il piazzamento (riduzione al minimo degli sfridi di materiali), la quotatura, lo sviluppo delle taglie, ecc...
· generare in pochi istanti i comandi necessari per guidare le macchine di taglio automatico.


I SISTEMI CAD PIU’ USATI DALLE AGENZIE DI ABBIGLIAMENTO SONO:

F.K. SYSTEMA
GGT. Gerber Garmest Tecnology
MICRODYNAMICS
LECTRA SYSTEMES-ITALIA
MASTER STYLE
INVESTRONICA
CIM(Computer Integrated Manufacturing, ossia produzione integrata compurerizzata), consente il trasferimento dei dati per ulteriore trattamento.
HOT-MOD
HOT-MOD2
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Gabry G.
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[*] Inviato il 24-3-2006 at 14:33
Per voi




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geppa84
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[*] Inviato il 24-3-2006 at 15:31
Opinione sul "Qui e Ora"


Il discorso relativo al "qui e ora" è un principio che riguarda l' opera d' arte che di fatto è un qualcosa di REALE in quanto esiste.
La questione sollevata da gianluca riguardo ad un ipotetico "luogo" teatrale( o non) che sia esso fruibile solo attraverso la rete è giusta.
Infatti un "luogo" teatrale raggiungibile attraverso la rete è, teoricamente, pur sempre un luogo.
Tuttavia si tratta di due contesti diversi.
La realtà virtuale è cosa ben diversa dalla realtà reale.
E' un mondo parallelo, contestualizzato, altamente fraintendibile ed infinito.
Dico fraintendibile perché di fatto il virtuale si mescola nel quotidiano senza destare il minimo sospetto.
Abbiamo tutti a che fare con il virtuale, senza saperlo.Ma è un altro mondo che noi continuamente aggiorniamo e modifichiamo...parallelo.
Ecco perchè, a mio parere un "luogo virtuale" non può essere confuso con "luogo reale" in quanto si tratta di due contesti diversi.
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minito666
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[*] Inviato il 24-3-2006 at 16:07
body art


Salve prof.sono un po preocupata perche non mi ha risposto nessuna volat ma non fa niante io continuero.
Sempre sull pensiero di body art,non finira mai.
Ecco vediamo un po da dove cominciamo!
La body art ha alle spalle esperienze e riferimenti importanti, quali il Surrealismo, il teatro contemporaneo di avanguardia e quello sperimentale -si pensi ad es. a Antonin Artaud -, le forme di scrittura del corpo: come il Body-Painting e, secondo alcuni esegeti, anche il tatuaggio o il piercing in forme non meramente decorative. Di queste performance resta solo documentazione fotografica e video, come di molte esperienze che la Pop Art espresse in specie nella Factory newyorkese di Andy Warhol. Parlando di body art, più che riferirsi ad un movimento omogeneo è infatti corretto intendere la convergenza - sia sul piano teorico che espressivo - di artisti operanti in settori diversi e provenienti da differenti esperienze artistiche, come la Pop Art, la Video Art, la Land Art o la Modern Dance.
Uno fra i primi a presentare modelli nudi, raffigurati in movimento su teli colorati fu, appunto negli anni Sessanta, l'artista francese Yves Klein mentre Salvador Dalì utilizzava le tracce cromatiche lasciate su grandi teli\tele dai corpi -nudi e colorati- lasciati agire in movimenti stimolati dalla musica. In Italia, autori di body art sono stati, e in parte tuttora sono, artisti come Piero Manzoni, Jannis Kounellis, Gino de Dominicis e Vettor Pisani. Piero Manzoni firma la pelle delle sue statue viventi e propone anche un 'prodotto' escreto dal proprio corpo e confezionato in scatola firmata, mentre Gina Pane sembra in preda alla sofferenza per le automutilazioni che si produce ad ogni happening d'arte estrema, così gli inglesi Gilbert & George espongono loro stessi, oppure compongono i loro ritratti viventi con riferimenti alla cultura statuaria classica ma con 'invenzioni' che insieme la onorano e la reinventano ogni volta.
Il conmcetto di body art divenne in breve tempo un'espressione concettuale: ciò che stava fuori doveva essere un ponte che portava all'interno, il corpo doveva essere uno specchio dell'anima

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geppa84
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[*] Inviato il 24-3-2006 at 16:24
Dall' "INCUDINE" di italia 1 inquietanti avvisi x il popolo della rete


Guardando la trasmissione di Claudio Martelli "L' incudine" in onda ieri sera su ITALIA 1 sono venuto a conoscenza di fenomeni inquietanti che riguardano da vicino il discorso sull' utilità dei media e le relative "complicazioni".
I mass-media sono strumenti che, ormai tutti o quasi siamo in grado di usare e che ci permettono di comunicare e di informarci in tutti i modi possibili e in tutti i luoghi possibili.
Ma come ogni buona scoperta presenta alcune controindicazioni.Sconcertanti.
Nella trasmissione di ieri si mettevano a fuoco due possibili "manipolazioni" dei mass-media, ovvero le intercettazioni e lo spionaggio, entrambe non sempre fatte nei limiti civili della legalità.
Sono movimenti segreti e diabolici che hanno, pur essendo diversi, lo stesso fine: Violare la PRIVACY.
Tutti sappiamo gli innumerevoli vantaggi che ha una civiltà comunicando attraverso la rete; tutti possono sapere...l' informazione viene resa globale.Ma non tutti fanno caso al fatto che più la rete diventa globale, più siamo esposti ai pericoli delle "manipolazioni indesiderate".
Emblematico è come sia possibile di fatto oggi commettere un reato come la RAPINA tramite la rete.
In sostanza viene mandata una mail ad un risparmiatore( mail che di solito comincia con il nome della banca dove il risparmiatore stesso è intestatario del suo conto).Una volta aperta la mail compare il sito della banca dove, digitando il proprio account e la propria password, l'utente può accedere all' area relativa ai propri movimenti di conto.
Si tratta però di un inganno in quanto il sito che appare all' apertura della mail non è altro che un FAC-SIMILE, un' interfaccia gestita da malviventi (avente indirizzo diverso da quello solito della banca) dove l' utente digita account e password consegnandoli, di fatto, ai malviventi che potranno, quindi, operare prelievi (e non certo versamenti) dal conto del malcapitato.
Un caso incredibile di come AIUTARE dei ladri ad aprire la nostra cassaforte!!!!
Un altro caso molto interessante per chi non lo conosce è quello di ECHELON, ovvero il sistema di spionaggio mondiale su fax, mail e telex gestito dalla NSA americana e che coinvolge anche la nuova zelanda.
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minito666
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[*] Inviato il 24-3-2006 at 16:33
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Un performance di Marina Abramovic

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alchimista
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[*] Inviato il 24-3-2006 at 17:00


Parlando con un mio amico appassionato di videogiochi sono venuta a conoscenza di una iniziativa molto creativa presa da parte di Nintendo per il lancio di RESIDENT EVIL: Deadly Silence il primo episodio, per Nintendo Ds , della saga capostipite del genere Survival Horror. A partire dal 27 marzo le principali città italiane saranno teatro di possibili incontri inquietanti in un'atmosfera lugubre come in Resident Evil. Una vera e propria mano di zombie mozzata inviterà a prestare attenzione perchè i famossissimi morti viventi ti stanno cercando. Appariranno e spariranno in diversi punti delle città delle installazioni per simulare l'invasione di zombie: lapidi con tanto di zombie che emergono dalla tomba o un cartellone che ricorda che " gli zombie sono in città!"
Ho letto che Lecce non fa parte delle città in elenco in cui è previsto tutto questo. La città più vicina è Bari.

Simulazione di un'ambiente virtuale creato per un gioco nella realtà.Di solito avviene il contrario,no?!la simulazione virtale della realtà. Un'altra forma di simulazione del virtuale, in questo caso dei personaggi virtuali creati per un videogioco sono i cosplay. Abbreviazione di "Costume Play" che consiste nel tavestirsi dai propri eroi/eroine preferiti.


[img]http://images.google.it/images?q=tbn:kdL-hPqekoIESM:www.satyrnet.it/cosplay/tbc/cosplay%2520resident%2520evil.jpg[/img]




Barbara
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Ale e Silvia
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[*] Inviato il 24-3-2006 at 17:35


Prof. le inviamo in allegato l'elenco riepilogativo dei ns. interventi.

Ci vediamo lunedì
A presto

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geppa84
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[*] Inviato il 24-3-2006 at 17:49






Questo è il link su ECHELON e sull' inchiesta a riguardo da parte di NICKY HAGER


Fatemi sapere cosa ne pensate......a presto!!!!
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Fabioc
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[*] Inviato il 24-3-2006 at 17:51
Riusciranno i nostri eroi...


Riusciremo a dire addio ai fastidiosi cavi telefonici che ci permettono la connessione internet ed altro...
La rete cosidetta Wi-Fi, che ci permette di navigare su internet senza problemi, risulta essere preda facile di intrusi, uno studio ha esaminato 5000 reti wireless londinesi e ha rilevato che il 92% delle reti esaminate erano a rischio di intrusione. Proprio a causa di questa diffusa vulnerabilità, sono in molti quelli che girano per le città cercando di individuare reti wireless insicure, per usare a "sbafo" una connessione veloce ad Internet o per impossessarsi di dati. questi personaggi chiamati warwalking girano nelle vicinanze di biblioteche di aereoporti ed altri uffici pubblici per collegarsi gratuitamente ad internet
Ma sono così vulnerabili....sarà il loro destino?
Molti sanno che basta un contenitore vuoto delle note patatine Pringles per costruire un'antenna, con un guadagno di 15 db, che sia in grado di individuare una rete wireless.
Esistono quindi seri problemi di sicurezza per le reti wireless 802.11b e può verificarsi il paradosso di imprese che, dopo aver speso milioni per la sicurezza in Internet, si trovano a diffondere allegramente i propri segreti a causa di una rete wireless vulnerabile.

Beh inutile dire che le informazioni che viaggiano su cavo sono più sicure (e non sempre).
Alla fine in tutto ciò è la COMUNICAZIONE che ne trae vantaggio a pagamento o a "sbafo" che sia e forse l'utilizzo illecito della connesione e anche un bene per la nostra comunità telematica..
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alchimista
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[*] Inviato il 24-3-2006 at 18:43


Nell'ottobre scorso, recatami a Torino, ho avuto la possibilità e la voglia di visitare il museo nazionale del cinema sito all'interno della Mole Antonelliana.E' stata un'esperienza entusiasmante tanto che ho perso la cognizione del tempo li dentro. Un percorso fatto all'interno della storia del cinema con videoinstallazioni varie.Mi ha colpito ad esempio lo schermo con una sequenza del film matrix davanti al quale era segnalata la posizione da assumere per interagirvi. Posizionandosi li la figura dello spettatore veniva riprodotta all'interno dello schermo. Sembra che Neo e Trinity vogliano ucciderti puntandoti contro le pistole.

Un'altra installazione che mi ha colpito, era una stanza di una casa ammobiliata come se ci trovassimo indietro negli anni con due televisori: una nella quale si potevano vedere gli avvenimenti, le riprese reali di eventi eccezionali che hanno segnato la storia di quegli anni e in contemporanea sull'altro televisore si vedevano le riprese cinematografiche che su quegli eventi erano state girate. Davvero bello.Se non ci siete andati e capitate a Torino, ragazzi non perdetevi il museo del cinema,ok?!




Barbara
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Fabioc
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[*] Inviato il 24-3-2006 at 19:56
Risposta a Geppa84


ciao
non vorrei dare delle informazioni errate ma addirittura qui in puglia e più precisamente a S.vito, dove sorgeva la stazione U.S.A.F, la rete echelon aveva un nodo, un orecchio proprio qui in italia.
Sembra strano eppure ci Ascoltano e ci Osservano....
Ormai la privacy di una persona non esiste più....per di più non ci possiamo nemmeno difendere....
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geppa84
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[*] Inviato il 25-3-2006 at 00:25
Risposta ad alchimista


Ho letto quello che dici riguardo il museo del cinema e ti dico che hai pienamente ragione.
Io ci sono andato a fine febbraio( e in quell' occasione ho approfittato per godermi il clima dell' olimpiade che meriterebbe un forum a parte....FANTASTICO!!) e ho avuto le stesse sensazioni.
E' un posto magnifico, con i suoi tempi che sembrano rallentare sempre di più, quasi come volessero che tutto quello che c'è li dentro non passasse mai.
Appena entrato ti senti avvolto da un aura strana che ti fa perdere l' orientamento.
Ti senti trasportato da un immagine all' altra, una dopo l' altra, fotogramma per fotogramma senza voler mai smettere.
Impressionanti i giochi di illusione ottica( in tutte le salse) per riuscire finalmente a divertirsi in un museo!!
La lunghissima galleria piena di locandine di film storici...leggende di artisti come Astaire, Chaplin, Monroe etc... fino all' infinito.
I pezzi storici ed i simboli che hanno contribuito a creare veri e propri miti come la coppola di Chaplin o il mantello di superman etc...all' infinito.
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valery
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[*] Inviato il 25-3-2006 at 12:21
valery


Salve prof...forse mi sono ricordata troppo tardi di seguire le lezioni di informtica multimediale e di entrare nel forum, mi rendo conto che ho tralasciato molte cose importanti, tra queste anche il progetto a galatina!..Ho letto il programma ed è stato molto interessante! Spero che ci sia un altra oppurtinità (con il nuovo corso di performing media)! ...saluti vale
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valery
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[*] Inviato il 25-3-2006 at 12:24
valery




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geppa84
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[*] Inviato il 25-3-2006 at 13:17
Warwalking, Wardriving, Wardialing, Warchalking: azioni illegali o futura moda di massa?


Una coonessione wireless risolve i problemi legati alla mobilita’ ed alla flessibilita’ che richiediamo al nostro accesso ad internet o alle risorse condivise da altri personal computer e server.Un altro fattore che gioca a favore di questo tipo di connessione e’ quello economico, dove non esistono cablaggi e’ decisamente meno dispendioso pensare ad una rete wireless piuttosto che ad una tradizionale.
Inoltre sesistono "contrattempi" legati alla sicurezza che questo tipo di connessioni hanno nei confronti degli intrusi(hacker)
Il fenomeno del wardriving, per ora solo negli Stati Uniti, consiste in qualcosa di diverso dal (semplice) spionaggio.
E' al tempo stesso moda, passaparola e guadagno.
Come in ogni moda, ci si sente legittimati a seguire un certo comportamento, senza paura delle possibili conseguenze legali; in quanto passaparola, chi oggi non è in grado di inserirsi in una rete wireless potrebbe essere in grado di riuscirci forse già domani. Il wardriving è inoltre guadagno, poiché si può navigare senza spendere un centesimo.
Così navigare a spese del vicino è il nuovo passatempo.
Camminando sotto casa, fuori dall'ufficio possiamo imbatterci in simboli strani: dei veri graffiti che evidenziano la presenza di un area di free internet.
Essi sono chiari segnali lasciati dai warwalkers per avvertire della presenza di rete non protette, da condividere gratuitamente.
Una tribù underground che cerca le reti insicure e le segnala con un linguaggio sconosciuto alle persone comuni.
Quando il Wi-Fi è arrivato in Italia già era sorta la problematica sulla sicurezza delle reti wireless. Evidentemente la tardività che ci contraddistingue nell'adottare nuove tecnologie ha contribuito a migliorare la situazione, almeno in questo senso.
Il risultato rimane comunque allarmante.
Il protocollo WEP non offre garanzie di sicurezza sufficienti.
E' quindi evidente che una rete senza protocollo WEP è assolutamente insicura: un invito cui qualsiasi warwalkers non può resistere.
Come dice Fabioc, visto come stanno le cose, ad oggi è decisamente più sicuro vedersi attorno un pò di fili(neanche tanti) rimandando a fra qualche anno l' ennesimo piccolissimo passo verso il tanto idealizzato e sognato FUTURO.

http://www.portel.it/wireless/wardriving/img/inside3_1.jpg


http://www.portel.it/wireless/wardriving/img/inside3.gif
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kranio
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[*] Inviato il 25-3-2006 at 14:55
internet il fumetto e il futuro


gli argomenti del forum sono molteplici ed ognuno interviene con la propria esperienza personale. vorrei quindi parlarvi di un arte che spesso viene sottovalutata ( soprattutto in italia) e che invece proprio con internet e i nuovi mezzi di comunicazione può rivelare le sue potenzialità: sto parlando del FUMETTO e dell' illustrazione in generale. il fumetto ha spesso anticipato molte cose della realta che oggi grazie alla tecnologia sono possibili. nel forum stesso si parla di body art e di innesti artficiali nel corpo umano. artisti come H.R Giger o Tanino Liberatore gia nel 70 e negli anni 80 hanno realizzato lavori affascinanti e allo stesso tempo terrificanti con questo tema. nei fumetti di moebius o di ranxerox di 40 e 30 anni fa possiamo riconescere la societa dei nostri giorni. nel testo performing media c'è un riferimento ai tie-in tra videogiochi e cinema.è interessante vedere come oggi come la contaminazione si sia allargata anche al fumetto (vedi case editrici come la Top cow, o gli stessi polpettoni Marvel a l cinema).Essendo il fumetto un arte di nicchia trova proprio in internet la sua salvazione e il suo futuro.
i due mezzi anno in comune è la liberta di espressione.Come in internet nel fumetto possiamo trovare messaggi e informazioni che ci fanno riflettere sul mondo in cui viviamo e che difficilmente possono essere censurati.il linguaggio stesso dei fumetti è profondo, comprensibile per tutti e allo stesso tempo fatto da persone giovani (dentro e non)e liberi da schemi che la società impone. con internet il fumetto perde la sua dimensione cartacea e si rende disponibile e raggiungibile da tutti. e non solo, con internet e il computer possiamo rivoluzionare il fumetto stesso, dandogli una dimensione interattiva ,aggiungendo ad una tavola una colonna audio, o delle voci recitanti o degli ingrandimenti digitali.Si potrebbe fondere più arti in una. La velocita con cui le immagini viaggiano in rete è impressionante, qualsiasi autore di fumetti potrebbe scavalcare le case editrici e inviarci ogni giorno la sua nuova vignetta, la sua nuova storia, sui nostri computer e sui nostri cellulari,contribuendo così ad una libera circolazione di idee e di arte.

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kranio
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[*] Inviato il 25-3-2006 at 14:57
body art e fumetto




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nelly
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[*] Inviato il 25-3-2006 at 15:13


Salve prof.
Sono Antonella Ingrosso e frequento il III anno .
Volevo informarla della mia situazione per quanto riguarda il suo esame di lunedi 27.
Per problemi lavorativi non ho potuto frequentare le lezioni dello scorso anno in quanto mi trovavo fuori lecce, tutto ciò mi dispiace. La mia iscrizione al forum risale a un pò di tempo fà, solo che mi trovavo in difficoltà ad interaggire, e mi sembra molto tardi farlo ora, ho letto il suo libro, aspetto lunedi per poter discutere con lei, l'ho trovato molto interessante e condivido a pieno molte cose tra cui "ampliare le forme di comunicazione, per essere più liberi di relazionarsi con il mondo"
Allora a lunedi!

Saluti Antonella

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alchimista
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[*] Inviato il 25-3-2006 at 15:20


[img]http://www.ibs.it/cop/coplibri.asp?e=8804539119[/img]

RISPOSTA A GEPPA 84 E A QUANTI INTERESSA


Sfogliando una rivista questa mattina, ho letto un articolo che mi ha fatto pensare al tuo intervento sulla privacy nel forum. Era un articolo su un libro: "IL VIAGGIATORE" di John Twelve Hawks ( pseudonimo che in italiano significa John dodici falchi ) autore scoperto dall'editore del Codice Da Vinci, che non si fa vedere da nessuno e nessuno sa dove vive perchè vuole essere "off the grind", cioè fuori dal sistema. Il libro racconta di un mondo dove il controllo sulle nostre vite è totale: niente privacy e la libertà è ridotta a un'illusione. In un'intervista telefonica l'autore dice:


"...Spero solo che il mio libro li faccia riflettere su com'è vivere in un mondo dove tutti siamo spiati. Negli anni '70 sono stato a Berlino est: la gente era convinta di poter essere tradita in ogni momento, persino da un amico , o da un vicino di casa. Senza privacy non c'è democrazia, perchè non c'è libertà di pensiero e di espressione."


Ne "Il viaggiatore" John Twelve Hawks immagina un sistema di controllo globale al quale può sfuggire solo una categoria di persone speciali, i "viaggiatori" appunto, che sono in grado di entrare in altre dimensioni.


"La riservatezza? Credo nelle idee del mio romanzo : sarei ipocrita se andassi in tv a dire che LA PRIVACY E' IN PERICOLO.Voglio dimostrare che rimanere fuori dal sistema è possibile. Ma è anche difficile , faticoso, non lo augurerei a nessuno."





Barbara
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Fabioc
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[*] Inviato il 25-3-2006 at 16:04
The Movies REGISTI VIRTUALI


Ritornando ai Giochi che ricostruiscono il mondo reale raffigurando scenari virtuali, vorrei presentarvi THE MOVIES.
The Movies è un affascinante gioco un p'ò sulla falsa riga di THE SIMS, dove ci si ritrova in una curatissima realtà totalmente virtuale a dover essere i registi di un film, e quindi ci si ritrova a pensare al cast, alle location e addirittura agli attori.
Alla fine del tuo lavori realizzerai un vero e propio film che potrà concorrere ad un premio scelto tra i tanti REGISTI VIRTUALI presenti in rete.
Quindi non solo ti da la possibilità di confrontarti con i veri problemi che si riscontrano durante la realizzazione di un film, con i pro e i contro (carattere educativo del gioco), ma di crearne virtualmente un "vero" e proprio, confrontandoti conaltri che come te hanno scelto il gioco.
Insomma penso che questo gioco sia per alcuni di noi una trovata a dir poco eccezionale che unisce l'utile al dilettevole......
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