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Autore: Oggetto: forum aperto. Intervieni solo sul libro!
gluaj
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cool.gif Inviato il 23-12-2004 at 22:11
tecnologia


dove arriveranno ma soprattutto come diventeranno i computer?.......e i cellulari?.......me lo chiedo spesso e non sono l'unico.
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eVad
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[*] Inviato il 30-12-2004 at 18:15
csi


mi trovo a sfogliare la pagine del forum e contemporaneamente ad ascoltare i csi.
il testo che inserisco di seguito ¨¨ forse la risposta migliore che mi viene alla domanda del post precedente...
ah, buon 2005.

"Forma e Sostanza"

Conosco le abitudini e i suoi i prezzi
E non voglio comperare n§Û essere comprato
Attratto fortemente attratto
Civilizzato su civilizzato
Comodo ma come dire poca soddisfazione
Comodo ma come dire poca soddisfazione
Soddisfazione Signore

Conosco le abitudini e i suoi prezzi
E non voglio comperare n§Û essere comprato
Attratto fortemente attratto
Civilizzato su civilizzato

Uno sguardo pi§ë puro sul mondo che la civilt§Ñ §Ú ora, pagando
Decidi: cosa come quando

Comodo ma come dire poca soddisfazione
Comodo ma come dire poca soddisfazione
Soddisfazione Signore

Voglio ci¨° che mi spetta lo voglio perch§Û mio m'aspetta
Voglio ci¨° che mi spetta lo voglio perch§Û mio m'aspetta

Ventiquattromilapensierialsecondofluisconoinarrestabili
Alimentando voglie e necessit§Ñ

Voglio ci¨° che mi spetta lo voglio perch§Û mio m'aspetta
Voglio ci¨° che mi spetta lo voglio perch§Û mio m'aspetta
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gluaj
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wink.gif Inviato il 2-1-2005 at 18:33
2005


buon anno a tutti con la speranza che questo sia un anno colmo di innovazioni nelle tecnologie mobili ed interrattive...ma dove arriveremo?!
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antonaci elena
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shocked.gif Inviato il 7-1-2005 at 10:46
Rispondo al dubbio di Gluaj


TextNon preoccuparti, c'è ancora qualcuno che ha il coraggipo di dire che non ne capisce un tubo di queste cose e fa fatica ad adattarsi.. Però lo fa perchè altrementi può essere"discriminato", giusto? Dico a voi che vi siete improvvisati tutti ingenieri...Sono contenta per voi..Io però vorrei sapere cosa ne pensa il Prof...
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antonaci elena
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[*] Inviato il 10-1-2005 at 08:17
Quanto è veritiera la scrittura connettiva?


TextBhè, la scrittura connettiva è sicuramente una grande forma di comunicazione, non lo metto in dubbio, ma a volte non è proprio così veritiera come vuole far sembrare. Secondo me il fatto di poter scrivere ininterrottamente quello che si vuole, da libero sfogo alla fantasia e non sempre si finisce col dire la verità o essere del tutto cortesi. Sono tante le storie che senti ciattando, ma quante sono vere? Fino a che punto questa "scrittura connettiva" crea rapporti umani solidi? D'accordo se si usa per lavoro e spedizioni,( certo per chi si fida a far girare il denaro, perchè comunque è comodo e veloce...)però non credo molto alla possibilità che ciò diventi un modello di interazione assoluta negli uomini. Per fortuna ci si incontra ancora in giro e ci si telefona...Meglio i rapporti umani, anche se personalmente sono costretta ad usare il PC per lavoro e corrispondenze troppo distanti...A presto!
P.S. Lei prof. pensa che io sia prevenuta a pensarla in questo modo?
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carlo
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[*] Inviato il 10-1-2005 at 09:03
luogo di falsa coscienza


Quota:
Originariamente scritto da antonaci elena
(...)
Meglio i rapporti umani, anche se personalmente sono costretta ad usare il PC per lavoro e corrispondenze troppo distanti...A presto!
P.S. Lei prof. pensa che io sia prevenuta a pensarla in questo modo?


è il solito problema di vivere la nuoica condizione di comunicazione come qualcosa d'estraneo alla sfera sensibile
di ciò che definiamo umano...

è solo un problema di consapevolezza

sono il primo a riconoscere che esiste un pericolo andate a vedere il forum su PopWar ( ma ne parlo ampiamente nel libro)
eppure allo stesso tempo sono convinto che la comunicazione on line ci possa emancipare dall'impasse di comunicazioone del nostro tempo così dominata dai mass-media

internet è my media
libera soggettività e stimola l'interconnessione umana

ma è tutto da creare con le buone volontà
senza queste qualsiasi conversazione o telefonata o riunione è luogo di falsa coscienza
dal vivo come on line
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antonaci elena
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[*] Inviato il 10-1-2005 at 15:35
Gaming on line e SMS


Sono vicina alla realtà dei videogames.In famiglia sono totalmente dipendenti da Playstation e Pc. Credo che non sia un bene la troppa vicinanza dei ragazzini a questa alta tecnologia, anche se è sorprendente la qualità cinematografica delle consolle e la resa e simulazione delle situazioni e dei luoghi, io stessa rimango incantata! Senza far luoghi comuni, perchè tutti sappiamo quanto schifo giri in rete, c'è da pensare a cosa creerebbe un gioco on-line... Potrebbe essere istruttivo per quanto riguarda una maggiore interattività, anche fra bambini di nazionalità diverse. Sicuramente c'è da pensare a una apertura mentale del ragazzino al mondo , ma ci vado lo stesso con i piedi di piombo perchè molte potrebbero essere le problematiche...I ragazzini sono già abbastanza presi dai giochi quando sono da soli, la scoperta di un gioco in rete non potrebbe provocare troppa dipendenza? Essere eccessivamente vincolati dalle macchine non fa che renderci sempre più automi, quindi scusatemi se ho qualche dubbio al riguardo... Per quanto riguarda gli SMS, sono si convinta che siano una delle espressioni di un nuovo mondo in forte sviluppo, infatti stanno nascendo nuovi eventi comunicativi, che vanno però rivisti per essere magari un po' più utili...Gli aiuti umanitari sono un grosso esempio di voler sfruttare al meglio l'automatismo degli SMS e MMS! A presto...
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carlo
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[*] Inviato il 31-1-2005 at 15:12
PERFORMING MEDIA A SETTIMO TORINESE


L’8 febbraio presso la Biblioteca Multimediale di Settimo Torinese alle ore 15, nell’ambito del progetto Trovarsinrete ( http://www.trovarsinrete.org ) per il 2005, è programmato il seminario di studio su “Performing Media: l’impatto sociale dei nuovi media”.

Interverranno
Riccardo Ferrari, direttore della Biblioteca Civica e Multimediale di Settimo Torinese;
Eugenio Pintore,Settore Biblioteche Regione Piemonte
Giovanni Ferrero, presidente del CSP e di Top-ix
Carlo Infante, autore del libro "Performing Media. La nuova spettacolarità della comunicazione interattiva e mobile" (Novecento::libri)

questo forum
sarà utilizzato durante l'incontro
da alcuni giovani discussant che alimenteranno il dibattito

x chi non avesse letto il libro ecco in attach un contributo utile alla discussione



Allegato: Nomadismo e my-media.rtf (60kB)
Questo file è stato scaricato 730 volte

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gattuzza
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[*] Inviato il 3-2-2005 at 10:28
Riflessioni..


Leggendo il libro, mi è subito saltata all'occhio una frase che ha suscitato in me una qualche reazione.
Questa frase(pag 56), in realtà è una domanda che riguarda i termini in cui l'uomo si può mettere in gioco nella dimensione del virtuale.
A proposito di questo, ho tratto alcune considerazioni: se è vero che tutto ciò che ci circonda non è altro che uno stimolo elettrico destinato al nostro cervello(e di questo fanno parte colori, sapori, odori, sensazioni tattili ecc..),allora la realtà virtuale è a sua volta un'ambiente reale tanto quanto quello in cui viviamo, perchè noi entriamo in contatto con essa nello stesso modo con cui siamo in contatto col mondo che ci circonda, (Secondo me ora stiamo vivendo, nei confronti del virtuale, una situazione simile a quella che può vivere un bambino che è ancora nella pancia della mamma. Lui riceve già stimoli sonori e tattili, ma solo attraverso la madre e tutto quello che sente è ovattato). Interpretando questo pensiero al contrario, allora si può dire che anche la realtà virtuale può essere modificata secondo gli stimoli elettrici che noi produciamo(ricordando che anche la paura è uno stimolo elettrico-ormonale e i cani ne sono la prova).
Che cosa ne pensi tu?
Valentina.
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carlo
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[*] Inviato il 6-2-2005 at 11:58
i principi dell'interattività e i linguaggi propriocettivi


Quota:
Originariamente scritto da gattuzza
Leggendo il libro, mi è subito saltata all'occhio una frase che ha suscitato in me una qualche reazione.

>>>
non so è questa...
che prendo e rilancio qui

La dimensione elettronica ispira sentimenti astratti e freddi ma è possibile, secondo le intuizioni di Marshall McLuhan, “surriscaldare il medium”, far accadere qualcosa che coinvolga la nostra sfera esistenziale, fisica.
L’ambiente digitale può essere quindi contemplato come un nuovo spazio-tempo con cui interagire, inventando forme nuove di relazione (Interaction Design) che vanno oltre l’ergonomia del rapporto uomo-macchina per affermare i gradi di libertà del corpo in azione attraverso le interfacce.
Il fatto che l’interfaccia grafica di uno schermo interattivo possa essere quindi concepita come una soglia d’entrata in un ambiente digitale, entro cui fare esperienza, è decisivo per aprire un fronte di riflessione culturale sul futuro della Società dell’Informazione che si sta delineando e che vedrà i più giovani protagonisti. E’ vitale investire attenzione su questo, per non correre il rischio di ritrovarsi in un mondo indotto: un mondo dove quei giovani, senza la formazione adeguata, rischiano di cliccare a vanvera, in un automatismo psichico che non prevede raccordi psicologici, cognitivi ed emozionali.
Traslare, ad esempio, il concetto di ergonomia dal design d’interni (dalla sedia al volante) all’interaction design teso a progettare il rapporto che intercorre tra la nostra percezione e la nostra azione e gli oggetti e gli ambienti digitali è indicativo in tal senso.
<<<

(...)
ho tratto alcune considerazioni: se è vero che tutto ciò che ci circonda non è altro che uno stimolo elettrico destinato al nostro cervello(e di questo fanno parte colori, sapori, odori, sensazioni tattili ecc..),allora la realtà virtuale è a sua volta un'ambiente reale tanto quanto quello in cui viviamo, perchè noi entriamo in contatto con essa nello stesso modo con cui siamo in contatto col mondo che ci circonda

<<<
si
è come il sogno
o per altri versi
un romanzo, uno spettacolo, un film
è realtà quasiasi condizione in cui i nostri sensi sono attivi
<<<

(...) si può dire che anche la realtà virtuale può essere modificata secondo gli stimoli elettrici che noi produciamo(ricordando che anche la paura è uno stimolo elettrico-ormonale e i cani ne sono la prova).
Che cosa ne pensi tu?
Valentina.


<<<
è solo una questione d'interfacce...
e di progetto autorale:
se una realtà virtuale è stata pensata per essere modificata da un utente-spettatore,
certo

e così qualsia artefatto che sviluppi in questo senso i principi dell'interattività

mi fai pensare poi a come nella vita queste possibili interazioni possono essere possibili solo se si trovano i modi x intenderci...
così come con gli animali...
non basta il linguaggio, il buon senso delle parole, ma anche il campo magnetico espresso da un corpo rilassato e non teso...
e quello che io definii a suo tempo i linguaggi propriocettivi

quelli prodotti dall'informazione elettrica dei nostri muscoli

ricordi?
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gattuzza
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[*] Inviato il 6-2-2005 at 20:42


Secondo me se si potesse arrivare a interagire con una realtà virtuale anche attraverso il linguaggio propriocettivo sarebbe un gran bel passo avanti..
sempre tenendo conto che questo tipo di linguaggio è involontario..
Secondo me tra noi e una possibile realtà virtuale c'è ancora una sorta di muro, dettato (se ben ricordo) dal primo assioma della comunicazione, e cioè che è impossibile non comunicare. Questo implica che si dovrebbe, (in un contesto come potrebbe essere l'interazione uomo-schermo), far entrare in gioco tutti quei comportamenti e linguaggi che non sono razionali e direttamente decisi da noi...(tanto per fare un esempio, il calore che emaniamo)...ma come?
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little_daisy
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smile.gif Inviato il 8-2-2005 at 14:10
progetto esame ied kynoi


per iniziare questo è il link
del progetto d'esame del gruppo kynoi

"No body run, Yes Mind Fun"
progetto che nasce dall'illuminazione avuta nella lettura del libro....dalle Smart Tag e tecnologia BLueTHooT, del caro DIGITAL STORYTELLING .... W ipermedia!!!grazie CARLO!!!

marghe

LINK PROGETTO
http://kynoi.it/varie/index.htm

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little_daisy
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[*] Inviato il 8-2-2005 at 14:12


ops...scusate il disguido

http://kynoi.it/varie/index.htm
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Psyco
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[*] Inviato il 8-2-2005 at 14:24
pronti per giocare?


mi riallaccio al discorso di little_daisy

EDUTAINMENT (pag.126)
ecco la parola chiave che ci è servita per concepire una nuova forma di interazione ludica con la città.

Utilizzare il multimedia come filo conduttore tra l'aspetto educativo e l'intrattenimento creativo ci è sembrata una buona proposta linkata dal libro.

"NO BODY RUN, YES MIND FUN"
un gioco di squadra per riscoprire i luoghi della torino tecnologica, basato sulle semplici regole della "caccia al tesoro"....

su, giochiamocela questa tecnologia!!!!

=))))))



mind.jpg - 45kB
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xander
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[*] Inviato il 8-2-2005 at 15:08
Otherside - The Tangent Reality


Il progetto dell'esame di Performing Media del gruppo composto da:

Alessandro Durando
Gabriele Valenzano
Laura De Francesco
Gregor Baumgartner
Valerio Bellone

Presto sarà presentato in una nuova veste grafica, abbiate pazienza per adesso!!! Byez!

Xander D.

http://www.defdesign.it/index.html
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Maccosa
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[*] Inviato il 8-2-2005 at 16:06
mediatir


Ricordo a tutti che è attivo il sito di presentazione del progetto MEDIATIR degli studenti dello IED do Torino:

http://www.irdesign.it/mediatir

oltre ad una proposta di utilizzo alternativa dello stesso device

http://www.irdesign.it/mediatirile/
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gattuzza
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[*] Inviato il 8-2-2005 at 16:12
LINK A DJB


ecco il link al progetto di Data Juke Box:


http://valentina_picco.ied-idk.net/index.htm
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Chicca
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[*] Inviato il 8-2-2005 at 20:22


Leggendo il libro sono rimasta colpita dal confronto tra il sistema Cave e la caverna di Platone, secondo il mio modesto parere azzeccatissimo. Nella caverna di Platone gli uomini credevano che le ombre proiettate sulla roccia rappresentassero la realtà, così come noi cerchiamo di ricreare una sorta di realtà immaginaria, con le nuove tecnologie, mi riferisco ad esempio agli oggetti ideati dal gruppo "Otherside - The Tangent Reality"(... geniali...). Questo concetto di realtà virtuale mi affascina parecchio, mi piacerebbe poter approfondire l'argomento, non solo per quanto riguarda i giochi, ma in generale.
Mi può consigliare qualcosa?

Federica
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carlo
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[*] Inviato il 8-2-2005 at 21:09
chat 3d


Quota:
Originariamente scritto da Chicca
Leggendo il libro sono rimasta colpita dal confronto tra il sistema Cave e la caverna di Platone, secondo il mio modesto parere azzeccatissimo. Nella caverna di Platone gli uomini credevano che le ombre proiettate sulla roccia rappresentassero la realtà, così come noi cerchiamo di ricreare una sorta di realtà immaginaria, con le nuove tecnologie, mi riferisco ad esempio agli oggetti ideati dal gruppo "Otherside - The Tangent Reality"(... geniali...). Questo concetto di realtà virtuale mi affascina parecchio, mi piacerebbe poter approfondire l'argomento, non solo per quanto riguarda i giochi, ma in generale.
Mi può consigliare qualcosa?

Federica

il miglior libro da leggere in questo senso
è Realtà Virtuale di Rheingold (Baskerville)
trovi qualcosa d'interessante anche nel mio libro precedente
"Imparare giocando"(Bollati Boringhieri)

ci sono in campo diverse altre piste
una di queste
decisa,emnte + ludica ma densa di potenzialità
riguarda le CHAT 3D
qui trovi un link
http://www.chat3d.it/
lo scorso anno a cagliari curai un convegno su questo aspetto del virtuale
trasposto nell'ambito della comunicazione on line
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Ciube
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[*] Inviato il 8-2-2005 at 21:26


"NO BODY RUN, YES MIND FUN"
nasce fondamentalmente come un gioco. Uno degli aspetti molto propositivi del libro è stato il voler ribadire che imparare giocando è sempre la strada piu rapida e intuitiva. Far digerire all utente un flusso di Tecnologia che avanza in continuazione significa trovare il modo migliore per renderlo piu piacevole, amichevole...quindi creare una specie di intrettenimento che è anche intrattenimento educativo. La parte piu interessnte del flusso del lavoro è stato il trovare le locazioni urbane in cui contestualizzare il gioco... da qui sento l'esigenza di chiederti come Torino sta affrontando questa sfida teconologica(parlo digli smart tag, blu toot wifi utilizzo intelligente di sms ecc ecc) rispetto alle altre città?... e quando parlo di torino, parlo a livello generale dai piccoli ai grandi contesti.
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Victor
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[*] Inviato il 10-2-2005 at 10:03
NoBodyRunYesMindFun


Si in effetti è proprio il mio sogno, perchè quà si corre troppo (pensato anche come nobody, "nessuno corre").

Per usare una frase di Cain "Fermate la tecnologia, voglio salire", ma io qualche volta vorrei scendere.

Alla fine del discorso sconclusionato la domanda è:

Saremo noi a disegnare il passo successivo di qeusta evoluzione?? In che modo?

http://enrique.barbeito.org/img/evolucion.jpg
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carlo
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[*] Inviato il 10-2-2005 at 10:37
WI.S.H.!


Quota:
Originariamente scritto da Ciube
"NO BODY RUN, YES MIND FUN"
nasce fondamentalmente come un gioco. Uno degli aspetti molto propositivi del libro è stato il voler ribadire che imparare giocando è sempre la strada piu rapida e intuitiva. Far digerire all utente un flusso di Tecnologia che avanza in continuazione significa trovare il modo migliore per renderlo piu piacevole, amichevole...quindi creare una specie di intrettenimento che è anche intrattenimento educativo. La parte piu interessnte del flusso del lavoro è stato il trovare le locazioni urbane in cui contestualizzare il gioco... da qui sento l'esigenza di chiederti come Torino sta affrontando questa sfida teconologica(parlo digli smart tag, blu toot wifi utilizzo intelligente di sms ecc ecc) rispetto alle altre città?... e quando parlo di torino, parlo a livello generale dai piccoli ai grandi contesti.


sono convinto che lo sviluppo urbanistico futuro riguarderà sempre + la dimensione immateriale delle telecomunicazioni offerte come servizio pubblico
come infrastruttura civile
come gli acquedotti e gli elettrodotti
che portano acqua e luce nelle case

quando arriva acqua e luce c'è civiltà altrimenti ahi ahi

ma non bastano + i cavi
e nell'infomobilità il salto di qualità

in questo senso si eviterà di rannicchiarci davanti ai desktop (come nell'immagine chiara ma pessimista offerta da victor)
o di fare i polli d'allevamento nei call center
magari davanti a tanti schermi muy interattivi

no
dobbiamo muoverci e inventare nuove interazioni sociali nel territori
always on
sempre connessi
con sempre + gradi di libertà
però

sfuggendo al controllo
anzi ribaltandone la logica come ha suggerito ieri Rodotà
il garante della Privacy
davanti ad un Parlamento attonito e incolto

in teoria a Torino
si sta facendo qualcosa
hanno promosso
già da tempo
un consorzio Torino Wireless
ma le logiche sono ancora vecchie
c'è molto da fare

si
da fare
e da desiderare...
WI.S.H.!
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Victor
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[*] Inviato il 10-2-2005 at 19:26


>quando arriva acqua e luce c'è civiltà altrimenti ahi ahi

No aspetta, questo non è vero...
secondo me un conto è la civiltà un conto è il progresso. Acquedotto e luce sono progresso.

Civiltà può esserci anche senza progresso...

o no???
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carlo
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[*] Inviato il 10-2-2005 at 22:20
le pari opportunità di accesso al sistema informativo


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Originariamente scritto da Victor
>quando arriva acqua e luce c'è civiltà altrimenti ahi ahi

No aspetta, questo non è vero...
secondo me un conto è la civiltà un conto è il progresso. Acquedotto e luce sono progresso.

Civiltà può esserci anche senza progresso...

o no???


certo che con le parole si rischia di giocare un minuetto

cerchiamo invece il senso reale della questione

per civiltà
in questo caso intendo il principio che sta alla base della convivenza civile
oggi

garantire acqua e luce è un valore incontrovertibile perchè si raggiunga il livello essenziale di civiltà e buona vita

il concetto obsoleto di progresso (che per molti aspetti non amo) qui non c'entra

dilato quel concetto di civiltà fino ad abbracciare la possibilità d'accesso ai sistemi informativi
ed è una questione che non riguarda solo i nostri mondi ampiamente civilizzati
ma anche quei mondi che non hanno conosciuto i modelli di sviluppo che possono essere definiti industriali

gestire la comunicazione è un'opportunità per auto-organizzarsi

vai a vedere anche le dichiarazioni di Annan dell'ONU
a proposito del Digital Divide che trovi linkato
su http://todig.it
(o meglio ancora vai su http://www.parigo.it )

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Mimmo Capozzi
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[*] Inviato il 2-3-2005 at 12:38
il pensiero olistico


il termine olistico deriva dalla parola greca holos che significa "intero".

Il pensiero olistico è uno dei principi attivi della trasformazione antropologica nell'era digitale, esorcizzato da Galimberti che afferma:"prima non si pensava in modo analitico e sequenziale, ma olistico e globale, e oggi, grazie alla tv ed al computer, si torna a pensare in quel modo"

Non è altro che l'approccio cognitivo della sensorialità e della percezione audiovisiva, che Carlo auspica possa integrarsi con quello analitico, proprio del riconoscimento testuale.

L'ipermedia è in grado di coniugare le immagini con testi e suoni, stimolando il coinvolgimento emozionale, riducendo la distanza fra razionalità ed emozione.

L'apprendimento nella Società dell'Informazione comporta una tensione creativa, profondamente olistica che tende a stabilire un'armonia tra le dimensioni emotive, sociali, fisiche e spirituali, valorizzando l'interazione tra il corpo e lo spirito, alla ricerca dell'equilibrio interiore. Questo sottolinea anche la responsabilità dell'individuo del mantenimento del proprio benessere in relazione con l'ambiente sociale in mutazione.

in poche parole necessità di stabilire e mantenere un equilibrio tra individuo e ambiente
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