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Autore: Oggetto: forum aperto. Intervieni solo sul libro!
mignon
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wink.gif Inviato il 30-5-2004 at 11:26


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Originariamente scritto da carlo
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Originariamente scritto da paul frank
Sarebbe bello stimolare anche gli studenti ad avere una partecipazione piu' attiva,
(...)


è infatti uno dei nodi della questione-futuro digitale
me ne sono occupato x tanti anni
anche a tempo pieno
nel libro precedente ripercorro buona parte di quell'esperienza
http://www.teatron.org/impararegiocando/

e poi continuo a risponderti

(alla tua raffica d'interventi, belli e modulati
ma un consiglio: preparali ed inseriuscili un pò alla volta, magari dopo l'intervento di qualcun altro, tutti in serie, danno l'impressione di una forte pressione

anche se è chiaro: la rete ce l'hai x bene solo in alcuni momenti...)

su smart mob
hai ragione
si tratta infatti di arrivare ad un'emancipazione sociale di quelle azioni
x non lasciarle essere solo ludiche ed automatiche

gli automatismi ci possono corrodere

quando saremo in grado di superarli ponendo nuove domande
funzioni non previste dagli automatismi standard
allora si

si farà un salto di qualità

x quanto Piero Gilardi
xkè non lo stani?

ponigli la domanda
sarebbe bello se su questo forum
i lettori stessi cercassero d'indagare sulle esperienze....
usando sia google che i contatti diretti
come questo
piero.gilardi@tin.it
cercalo!
e linkagli l'indirizzo di questo forum

sulla questione dei musei interattivi
t'allego un testo che avevo scritto x l'altro libro
credo sia molto utile x la tua curiosità

ECCOMI! SONO TORNATA!!
in effetti ho notato che questo paul frank ha esagerato un pò, ha immesso troppi argomenti e praticamente soffoca un pò........caro paul aspetta che si sviluppi un bel dibattito sul libro che coinvolga tutti e non sia solo un botta e risposta tra te e te!!!!
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paul frank
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[*] Inviato il 30-5-2004 at 11:40


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Originariamente scritto da mignon
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Originariamente scritto da carlo
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Originariamente scritto da paul frank
Sarebbe bello stimolare anche gli studenti ad avere una partecipazione piu' attiva,
(...)



ECCOMI! SONO TORNATA!!
in effetti ho notato che questo paul frank ha esagerato un pò, ha immesso troppi argomenti e praticamente soffoca un pò........caro paul aspetta che si sviluppi un bel dibattito sul libro che coinvolga tutti e non sia solo un botta e risposta tra te e te!!!!

Ciao Mariangela,
sono Arianna,cioe' paul frank.
Ho spiegato al prof il mio problema, ecco perche' ho scritto quanto piu' possibile, forse non avevi letto.
Comunque il prof ha detto che i miei interventi andavano bene e ha capito che avavo una certa fretta nel mandarli.
Comnque non potro' piu' mandarne adesso, perche' domani rientro a Lecce.
Non avevo intenzione di soffocare il forum, ma visto che sono intervenuti in pochi, non ho potuto parlare con nessuno.

appunti relativi al libro:
Piero Gilardi

Un modo innovativo di interpretare l'arte, e' di usare la tecnologia elettronica avanzata, facendola sussistere con frammanti di natura, attraverso la cosidetta "arte povera", che gia' nella storia dell'arte contemporanea e' una corrente molto usata dagli artisti di oggi.
Si tratta di un rapporto diretto tra l'artisto e la natura(Land-Art), in cui ambienti, anche enormente vasti, possono diventare opere d'arte.
L'artista, Piero Gilardi utilizza campi di grano,sentieri rocciosi,distese marine per creare le sue "opere d'arte".
Un esempio e' l'opera "Campo di grano",un'opera che rientra nel filone dell'arte povera, dove attraverso il poliuretano espanso(materiale da lui molto usato), riproduce un capo di grano appeso sui muri di una galleria.Gilardi e' entrato a far parte anche del mondo interattivo attraverso alcune opere.
Una e' "tappeti-natura", realizzate sempre in poliuretano espanso.sembrano porzioni di terreno con dei frutti caduti, a secondo delle stagioni.
La capacita' con cui sono rese reali e' sconvolgente!
Sono molto appasionata di arte contemporanea, affascinano le nuove forme d'arte e questa e' molto interessante.
Consiglio a tutti di vistare il sito dove si possono trovare queste esperienze e le opere di cui vi ho parlato:

http://www.exibart.com/notizia.asp?IDCAtegoria=202&IDNotizia=6952






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mignon
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[*] Inviato il 30-5-2004 at 13:25
HI-TOUCH: IL CONTATTO INTERATTIVO


leggendo questo paragrafo del libro non posso fare a meno di pensare: Mc Luhan sostiene che "i circuiti elettronici sono un'estensione del sistema nervoso centrale". Ma la formulazione inversa potrebbe essere a ben vedere più utile: ogni singolo cervello è una replica miniaturizzata della rete globale di comunicazione, la rete è il grande "esterno" che ci circonda e avviluppa costantemente. ma è anche l'interno i cui circuiti alieni sono ciò che troviamo quando scaviamo a fondo dentro noi stessi. la rete è impersonale, universale, senza un centro, ma è anche meravigliosamente intima, fantasticamente a portata di mano.
allo stesso modo un messaggio (a qualunque genere esso appartenga) non è solo "contenuto", ma è anche tutte le cose che succedono quando questo messaggio viene trasmesso e successivamente letto.
e mi ricollega al paragrafo SMART MOB pag. 30: il significato di un' evento verbale è qualsiasi risposta all'evento
citando Burroughs:"se un virus non produce sintomi allora non abbiamo modo di sapere che esiste"
ho colto prof.?
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vale greco
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[*] Inviato il 30-5-2004 at 18:54
DOVE MI TROVO???...


Effettivamente anche a me non sta piacendo questo tipo di dibattito a senso unico .

MI TROVO SEMPRE NEL FORUM ?
O BISOGNA RECITARE A MEMORIA GLI ARGOMENTI TRATTATI NEL LIBRO ?
I CONFRONTI,I DIBATTITI, GLI SCONTRI E GLI INCONTRI, DOVE SONO ANDATI A FINIRE????....
Forse è colpa mia, dovrei partecipare di più, ma quando l'ho fatto , non ho trovato risposte a i miei interventi, ma solo lunghissimi monologhi. Ho bisogno di confrontarmi con qualcuno , così non mi piace.
NON DEV'ESSERE UN DOVERE PARTECIPARE AL FORUM, QUESTO E' UN LUOGO D'INCONTRI E IL DIBATTITO E' FONDAMENTALE NON PUO' ASSOLUTAMENTE ESSERE TRASCURATO!!!
Fine. Mi scuso per aver usato lo stampatello , ma avevo bisogno di "urlare"(come dice il Prof. )




Vale Greco
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carlo
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[*] Inviato il 30-5-2004 at 22:52
un ritmo, un'armonia...


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Originariamente scritto da mignon
(...)
la rete è il grande "esterno" che ci circonda e avviluppa costantemente. ma è anche l'interno i cui circuiti alieni sono ciò che troviamo quando scaviamo a fondo dentro noi stessi. la rete è impersonale, universale, senza un centro, ma è anche meravigliosamente intima, fantasticamente a portata di mano.

<<<
esatto
è proprio quello che intendo quando parlo di creatività connettiva (evocando l'amico De Kerckhove, l'erede dio McLuhan)
<<<


(...)
citando Burroughs:"se un virus non produce sintomi allora non abbiamo modo di sapere che esiste"
ho colto prof.?


wow
ci siamo

colgo qui l'occasione x chiarire alcune cose sulla dinamica di questo forum:

- non è concepito x l'attività didattica, quindi attenti a non sovrapporre questioni che riguardano il nostro corso a Lecce

- sono entusiasta dei vostri interventi ma trovate un ritmo
non addensateli troppo
(lo so... è chiara la questione della disponibilità della rete... ma non c'è urgenza... qui non si tratta d'esami...)

- alcuni interventi sono saturi:
cancellate il troppo testo del quote
come ho fatto io qui e magari quando tagliate mettete: (...)

- quando mettete un URL ricordate di dare uno spazio dopo l'ultima lettera
se non non funziona

- correggeteli!
lo potete fare con EDIT
ci conto

- questo forum è aperto a tutti i lettori!

- mi piace poter pensare che possiate intervenirci anche nei prossimi mesi
seguendo il dibattito in corso...
ma serve un ritmo, un'armonia...
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Alexx
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[*] Inviato il 2-6-2004 at 14:32
Ogni 18 mesi i computer raddoppiano le loro possibilità: e noi?


Ogni 18 mesi i computer raddoppiano le loro possibilità: e noi? “

E noi proviamo a seguire l’onda! Almeno una parte di noi ci prova!…c’è poi chi rimane ancorato nel vecchio porto delle certezze, delle vecchie tecnologie collaudate, che sono nate prima di noi e che adesso non le classifichiamo nemmeno tali….sono entrate nel nostro codice infogenetico…
L’innovazione fa sempre un po’ paura, è pur sempre un esperimento e i risultati sono spesso incerti e imprevedibili…
Qualcosa è però cambiato… se prima erano le avanguardie artistiche ad aprire varchi nella conoscenza… adesso l’evoluzione tecnologica sembra sorpassare l’uomo…. Non si ha il tempo di familiarizzare con le nuove tecnologie, perché sono già obsolete nel momento in cui escono sul mercato…(la ricerca sta già lavorando ad altro!)
Lasciando stare chi rifiuta la tecnologia a priori, c’è poi chi sfrutta a pieno le innovazioni… (Sono stati molto chiari i suoi esempi… net-attivismo, popwar, smart-mob, nuove forme di teatro…etc…)
Riporto le sue definizioni di performing media…..

------------------------------------------------------
Performing Media: strategia culturale che vuole interpretare le nuove tecnologie della comunicazione come opportunità evolutiva.

Performing Media è progettazione di contenuti e tattiche relazionali per i sistemi multipiattaforme in cui convergono diversi media: telefonia mobile, internet, le trasmissioni satellitari e il broadcast radio-TV.

Performing Media è creazione di eventi spettacolari che mettano in relazione il territorio, dalle piazze ai musei, concertando i nuovi media interattivi con regie performative che ne esaltino l’impatto sensoriale e cognitivo.

Performing Media è strategia educativa oltre l’ambito scolastico, per promuovere una formazione continua connessa alle nuove forme di cittadinanza digitale, sperimentando le condizioni per un rapporto ludico-creativo con le reti, magari Wi-Fi (wireless, senza tanti cavi).
--------------------------------------------------

Mi sembra di capire che i media sono tutti potenzialmente performanti, e che sta ad ognuno di noi scoprire nuove utilità dagli stessi, attraverso nuove progettualità, nuovi utilizzi ed esperienze, magari attraverso esperimenti ludici….
Mi piace pensare che oggi attraverso un “squillo” del cellulare si possano dire tante cose!!!(Facendo uno squillo appare il nostro nome sul ricevente, ed è un modo per dire…”Ci sono!Sono qui! Oppure…”Scendi da casa!) Eppure chi ha inventato il cellulare non aveva certo previsto questo!Siamo solo all’inizio….
Insomma …ricercare nuove ed educative performance dai media e comunque prendere in considerazione i nuovi mutamenti culturali del nostro tempo che spesso sono sottovalutati (Con particolare riferimento a scrittura mutante)…
Cercare nuove performance soprattutto dalla rete… media democratico e meno subdolo e persuasivo dei mass-media industriali.
Ho letto il libro, mi piacerebbe sapere se ho interpretato nella maniera giusta questi suoi contenuti sopra espressi ( mi sono sembrati i “Leit motiv” dei vari capitoli) o se eventualmente ho frainteso qualcosa…Eventualmente Sarei felice di documentarmi e colmare le mie lacune….
Mi scuso anticipatamente se ho riassunto in poche righe ciò che lei ha espresso in un intero libro…(purtroppola sintesi è una peculiarità dei nuovi media)

a presto!
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eVad
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[*] Inviato il 7-6-2004 at 14:26
cc: creative commons


ci sono macigni che impediscono il libero flusso di informazioni, metodi, idee.
tanto per dare un'immagine: noi bloccati dentro la caverna di platone e lì fuori un mare di possibilità per migliorare la ns vita in bellezza, saggezza, verità.
alcuni di questi macigni sono personali, interiori, altri sono sociali, comunitari.
tra questi ultimi può essere annoverato il copyright, croce e delizia di ogni artista (quelli veri intendo.. gli altri sono solo mercanti).
qualcosa in proposito è stato detto, fatto e combattuto a suon di martellate sui banchi di tributale made in usa da un tizio che si chiama lawrence lessing. questo prof di stanford è presidente della licenza creative commons che, a grandi linee garantisce agli autori (di ogni genere) di prendersi il grado di libertà che desiderano rispetto alle proprie opere.
il discorso è articolato e complesso, ma potete approfondirlo visitando http://www.creativecommons.org .
un'intervista a lessing la potete trovare su "musica" di repubblica di questa settimana. ma il ns prof pubblica in italia con apogeo e feltrinelli, anche se molto si può trovare sulla rete.
la sua lezione è "lavorando nel sistema, si può cambiare il sistema".
che suona tanto simile al motto del buon carlo infante "...diventate i media".

buonavita_
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carlo
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[*] Inviato il 7-6-2004 at 15:35
copy-left:l'alternativa di sinistra al copyright...


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Originariamente scritto da eVad
ci sono macigni che impediscono il libero flusso di informazioni, metodi, idee.
tanto per dare un'immagine: noi bloccati dentro la caverna di platone (...)


eccellente contributo
e rilancio il link (ricordati di mettere sempre http e dare uno spazio alla fine dell'url...)
http://www.creativecommons.org/

il creative commons è il vero sviluppo del copy-left che mi diverte definire l'alternativa di sinistra al copyright...

farò tesoro del tuo input
lo inserirò nele note on line del libro
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cubA&Naima
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[*] Inviato il 29-8-2004 at 09:39
Grazie alla legge di Moore


Text
Abbiamo da poco cominciato a leggere il libro...e gli spunti sono notevoli per piazzare diverse discussioni...partendo dal presupposto che ci troviamo in sintonia sulla misconoscenza dell'11 settembre cileno, vorremmo soffermarci sulla cosidetta legge di Moore...qui forse non siamo pienamente daccordo sulla futilità del raddoppiamento delle possibilità lavorative delle macchine ogni 18 mesi circa...vivendo praticamente in completa immersione nel mondo musicale (uno di noi è musicista) contemporaneo non possiamo non ringraziare chi ha reso possibile a Moore di elaborare la sua teoria...senza di lui praticamente gran parte di quello che musicalmente stiamo creando sarebbe impossibile...la nostra musica sfrutta a pieno le potenzialità soprattutto in termini di velocità processiva e capacità di memoria che hardware e software attualmente offrono...e di ciò ce ne rendiamo conto guardandoci indietro non di anni ma addirittura di mesi...quello che poco tempo fa ci era impossibile (far girare diversi loops "pesanti" contemporaneamente per fare l'esempio più banale) oggi è fattibile..e ogni giorno si aprono prospettive notevoli...insomma, nel nostro caso non c'è proprio rischio di entropia!

gagarin.jpg - 29kB
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cubA&Naima
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[*] Inviato il 8-9-2004 at 12:03
fearnet


In questi ultimi mesi non ci si puo' non scontrare con la nuova arma di guerra più potente che sia stata mai inventata...è qualcosa che può essere paragonata alla bomba atomica in possesso degli Stati Uniti nella seconda guerra mondiale. Quell'arma, con la sua potenza distruttiva in mano agli americani, era qualcosa di inaudito e che affermò la superiorità statunitense su tutte le popolazioni mondiali, che non potevano di certo scontrarsi alla pari. Nei decenni successivi, la corsa agli armamenti e la guerra fredda, avevano appiattito la differenza fra gli Stati Uniti e le altre potenze militari mondiali...insomma, molti erano gli stati (Russia, Cina...addirittura l'India) in possesso di un arsenale atomico. Si era perciò tutto livellato...nessuno aveva una "super-arma" in grado di fare la differenza. Tutto ciò fino a qualche mese fa, quando si è arrivati alla seconda guerra del golfo. Non sembrava ci potesse essere storia fra la potenza (e prepotenza) statunitense e qualche vecchio kalashnikov imbracciato dagli irakeni...mq qui è entrata in gioco la "super-arma"...ancora una volta qualcosa di inaudito, con la quale lo scontro diventa impari...i terroristi (adesso si chiamano così...e il pilota dell'Enola Gay cos'era?) hanno saputo sfruttare al massimo quello che il progresso e la tecnologia ci offre: internet e la tv satellitare diventano il loro patibolo, dove mostrarci i volti delle persone da loro rapite pronte ad essere giustiziate per la loro causa. Questa è Fearnet...molto più potente di una bomba nucleare che ha solo una funzione distruttiva logistica...Fearnet va al di là...non distrugge migliaia di vite in un colpo solo come l'atomica...ti ricatta e ti fa vedere la morte di una sola persona che viene sgozzata o freddata con un colpo alla nuca...e questo ti entra in testa, come un tarlo che scatena l'orrore e la paura...Fearnet è un'arma potentissima alla quale il mondo occidentale in questo momento non ha un rimedio...se non altro per l'etica e la morale che gli impedisce di rendere pan per focaccia. Fearnet è l'ago della bilancia di questa guerra che noi crediamo alla fine penderà dalla parte di chi la usa. Nel nostro corso spesso si parla di Eduntainement...beh, Fearnet è il suo alter-ego...una sorta di virtual Dottor Jackill & Mister Hyde col quale tutti dovremo fare i conti.
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[*] Inviato il 2-10-2004 at 10:55
il tutto nell'uno


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Originariamente scritto da mignon
leggendo questo paragrafo del libro non posso fare a meno di pensare: Mc Luhan sostiene che "i circuiti elettronici sono un'estensione del sistema nervoso centrale".
(...)
e mi ricollega al paragrafo SMART MOB pag. 30: il significato di un' evento verbale è qualsiasi risposta all'evento
citando Burroughs:"se un virus non produce sintomi allora non abbiamo modo di sapere che esiste"
ho colto prof.?


lòa questione si fa tortuosa ed intrigante proprio x questo
...chissà xkè m'ero dimenticato di risponderti
...solo distrazione credo...

internet come qualsiasi altra lingua
è un'estensione della nostra mente

ma tu rilanci
facendo intendere che noi stessi
la nostra natura
la nostra essenza
si è inscritti un "tutto"

c'è chi lo chiama "gaia"
lo spirito del pianeta

ma non voglio fare il metafisico
anche se + vado avanti
+ mi rendo conto
che tante nostre certezze umanisti (per cui l'uomo è al centro del mondo) sonno fittizie
poco altro che imperialismo ideologico

pensare che la rete possa essere concepito come un nuovo ambiente di possibili relazioni e non solo uno strumento informatico
va in questa direzione

e i sintomi di questa nuova coscienza vanno esplorati al nostro interno...

il tutto è nell'uno

recita il pensiero olistico...
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[*] Inviato il 2-10-2004 at 12:50
empatia all'epicentro


facciamo di questo incontro all'epicentro di grugliasco l'occasione x sperimentare un circolo dell'empatia?

vi va?

proviamo ad attivare una conversazione
che a partire dal mio libro
esplori il senso che sta alla base della nostra ricerca di comunicazione nella Società dell'informazione?

per rompere lo stato d'inerzia psichica indotto da sistema televisivo
prima di tutto

rispondendo a domande come:
è possibile creare dinamiche di comunità all'interno di un non-luogo come internet?

magari ripeschiamo alcuni spunti già emersi nella conversazione on line scaturita dalla presentazione di un altro
libro Pop War
vedi qua
http://www.teatron.org/forum/viewthread.php?tid=211

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[*] Inviato il 2-10-2004 at 15:53


nella parte del libro

Per un'antropologia dell'infosfera

_in cui si traccianno sentieri
per sviluppare un'interazione
personale creativa e autonoma
con la tecnologia_

si dice che è possibile progettare
ambienti di apprendimento
che rilanciano
la natura non lineare
della nostra coscienza.

vorrei "vederli"
con alcuni esempi descrittivi
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epicentro1
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[*] Inviato il 2-10-2004 at 16:23
Performing idea


"L'arte non l'imitazione della vita, ma la vita è l'imitazione di un principio trascendente col quale l'arte ci rimette in comunicazione". Antonin Artaud

"Bisogna empatizzare il digitale, il libro Performing Media è difficile e coraggioso proprio perchè ci prova". Davide Mattiello

"Dobbiamo imparare ad usare la rete modellandola secondo le nostre necessità"
"Se vuoi essere indipendente devi trovare il modo di vendere la tua conoscenza"
"La rete è un luogo che dobbiamo trasformare in un luogo pubblico"Carlo Infante
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mad.gif Inviato il 2-10-2004 at 16:30


...la società dell'informazione, non rischia di essere un lusso feroce che si basa sullo sfruttamento di quelle altre società manifatturiere che non potranno che stare fuori dalla nostra società in cui anche il tempo libero fa mercato?
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shocked.gif Inviato il 2-10-2004 at 16:43


sono marco, rilancio quello che secondo me è l'affermazione più inquietante del libro: "le tecnologie ci danno tante risposte da far dimenticare le domande"... anche perchè come diceva chesterton "non c'è nulla di più assurdo di una risposta a una domanda che non si pone"... e questo è il problema anche fuori dalla rete: noi giovani non vogliamo più porre domande e ci schiacciamo su un'orizzonte ineluttabilmente conservatore, che non potrebbe essere diverso da quello che è...!
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biggrin.gif Inviato il 2-10-2004 at 16:51


la piramide dello sfruttamento

e l'occhio centrale
del divino muratore

gode e
ride di tutti
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[*] Inviato il 2-10-2004 at 16:55


Abbiamo parlato di performazione, cambiamento e modellazione. Come il significato di empatia va rimodellato alla rete senza subirla?
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[*] Inviato il 2-10-2004 at 17:14


...ho trovato la copertina dell'ultimo libro di carlo!!!
ipertinente!


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epicentro1
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[*] Inviato il 2-10-2004 at 17:21


La nascita di stati virtuali è un esperimento o un gioco?
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carlo
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[*] Inviato il 3-10-2004 at 23:19
empatia x il web


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Originariamente scritto da epicentro1
Abbiamo parlato di performazione, cambiamento e modellazione. Come il significato di empatia va rimodellato alla rete senza subirla?


intorno a questa questione si è sviluppata gran parte della nostra conversazione viva e al contempo riflessa sugli schermi connessi al web in tempo reale

in qualche modo la risposta è nelle cose che sono accadute
siamo riusciti a portare
gran parte del senso e della buona energia espressa in questo incontro all'epicentro di grugliasco nella rete

anche grazie alla facilità-felicità di connettersi in wi-fi
senza tanti cavi
in libertà

abbiamo tradotto un pò della nostra empatia nel web!

qui c'è un'animazione flash
un webclip che illustra l'epicentro
http://www.epicentrogrugliasco.it
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[*] Inviato il 28-10-2004 at 15:09
incontro a riva del garda intrno al libro...


e c'è un precedente...
un laboratorio sulla scrittura connettiva
qualche tempo fa

ecco le tracce
http://www.teatron.org/forum/viewthread.php?tid=131&page=5
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graziusoalessandra
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[*] Inviato il 26-11-2004 at 10:21
dal libro al libro passando per il computer


Non potendo usare il computer ho letto prima tutto il libro .Soltanto ora ho potuto leggere le note e le discussioni e sono tornata al libro con uno sguardo diverso .
Mi hanno attirato soprattutto le esperienze di teatro nelle scuole e le curiosità sui collegamenti tra danza ed ambienti virtuali. Il computer non rischia di diventare una via di fuga da una realtà angusta per spaziare in una libertà sconfinata ma virtuale?
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Mimmo Capozzi
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[*] Inviato il 29-11-2004 at 19:26
un aiutino


prof. a proposito di chiarimenti...mi faccia capire che cos'è o in cosa consiste il MEDIASUK... al di là delle sue multiple definizioni come da libro vorrei capire in termini pratici il suo significato per dar luogo a tutta una serie di riflessioni che in mancanza di una visione nitida e chiara stentano a prendere corpo
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Mimmo Capozzi
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[*] Inviato il 29-11-2004 at 19:28
quesito


prof. mi fa cortesemente 10 esempi di oggetti multimediali
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