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Autore: Oggetto: Drammaturgia dell’interattività_ Uni.LECCE, STAMMS_III anno
De Paolis Livia
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[*] Inviato il 27-7-2004 at 17:29
TU CHIAMALE, SE VUOI.....EMOZIONI!!!


A proposito di emozioni che vengono fuori dall'interazione tra corpo e sistemi elettronici...ci possono essere diverse perplessità di fronte a questo..alla meccanicità...ma io ci credo!!
Mi piacerebbe assistere a qualche spettacolo teatrale che fa uso di questi nuovi dispositivi per vedere e vivere queste emozioni, ma visto che non l'ho ancora fatto... io parto dalla mia esperienza per dire che le emozioni sono vere.
Forse sembra molto riduttivo, ma già prendere parte ad un forum genera emozione e lo abbiamo visto: si provoca, si dice la propria, ci si confronta, si attende la risposta di qualcuno...
I miei primi interventi sono stati dettati dal timore e dalla vergogna di espormi in tal modo.. ma l'ho superato(forse...)
Oppure, ci interroghiamo mai di quante storie d'amore nascono in chat?
Sono sentimenti, emozioni! Io ne conosco più di una...STRANO: l'amore che nasce davanti ad uno schermo!!!!
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francy_s
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[*] Inviato il 27-7-2004 at 17:32
MAPPARE I PUNTI D'ACCESSO FREE


Incontro a pag. 88 del libro il termine warchalking ossia il fare dei segni per indicare a tutti i potenziali warwalker il punto d'accesso free. Praticamente al limite del legale ma veramente strabiliante.Marcare i luoghi della città dove è possibile collegarsi alla rete wireless girovagando, per navigare in rete dalla strada.
Opportunità data dal wi-fi che ahimè credo tarderemo ad avere dalle nostre parti considerato che ancora l'ADSL non è presente in tutte le città. Attendo con PAZienza .
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De Paolis Livia
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[*] Inviato il 27-7-2004 at 18:30


Dunque per la scuola servono metodologie più aperte, più dinamiche e coinvolgenti!
Forse noi abbiamo "assaporato"questo tipo d'insegnamento...forum, progetti, laboratori!
Credo che ci sia prima di tutto la disponibilità e la sensibilità da parte di chi ci sta guidando in questo cammino...Io sono per l'ottimismo..magari con le nuove generazioni questa esigenza di "fare"e di provare sarà ancora più forte e ci si renderà conto che solo così "si impara" meglio il mondo intorno a noi.
Dobbiamo renderci conto che siamo portatori di una rivoluzione...abbiamo avuto diverse trasformazioni nel corso della storia..e queste è forse una di quelle!!
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ela2003
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smile.gif Inviato il 27-7-2004 at 21:02


Ciao ragazzi.....lo so, è tardissimo per dare 1 opinione riguardo al forum che ha preso corpo grazie ai vostri interventi durante l'anno. Ma vorrei dare ugualmente un piccolo giudizio riguardo l'interattività e l'uso de la tecnologia per emozionare. Appoggio in pieno gli ultimi interventi di Livia riguardo i sentimenti nati attraverso la chatt....ma la mia idea resta invariata. Considero il computer un modo come 1 altro per conoscere le persone, simile ad 1 incontro in qualche luogo pubblico. Tramite lo schermo può solo nascere la curiosità di conoscere le persone, spinta dal mistero che esso incute. Il sentimento, invece, sboccia solo dopo un contatto diretto, e questo l'ho imparato a mie spese. Considero molto carino il voler cercare di unire la gente facendola interagire tramite la tecnologia, ma niente è più emozionante di una stretta di mano e di uno sguardo. Ciò che ci differenzia dalle macchine è proprio la capacità di emozionarci...anche se dietro di esse vi è 1 uomo, la barriera che si interpone è sempre fredda e distante. Quindi, secondo il mio umile parere, la tecnologia può migliorare i rapporti umani allargandone la quantità....ma mai migliorandone la qualità!!!!!ciao ciao!!!!!!:-)
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kiara79
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[*] Inviato il 27-7-2004 at 22:55
Performing Media


Ho appena terminato di leggere il libro....moltissimi spunti per un'infinità di riflessioni!
Molto interessante il discorso sul nuovo ambientamento psicologico che possa permettere l'"interattività" dell'utente all'interno delle reti.
In realtà, credo che in questo concetto siano contenute diverse implicazioni che toccano molteplici aspetti sia della vita nel quotidiano, sia del nostro modo di pensare e di rapportarci con ciò che ci circonda.
Parlare di ambientamento già presuppone una situazione di diversità rispetto al normale, che richiede quindi un nostro nuovo adattamento; se poi si riversa tutto in ambito psicologico tutto è ancora tanto più radicato alle proprie esperienze ed al proprio vissuto.
Rapportarci in maniera attiva e produttiva con, almeno in apparenza, l'intricato mondo del virtuale, richiede infatti innanzi tutto un nuovo modo di concepire l'"altro" dal reale. Il fatto che tutto avvenga per mezzo di fredde "macchine" fa sì che, spesso, per la maggior parte degli utenti si abbia una situazione di naturale distacco e scarso coinvolgimento. Consideriamo che in principio i computer e la tecnologia erano sì un'estensione dell'uomo, ma unicamente atta a svolgere meccanicamente e materialmente (!) il pesante lavoro dell'uomo stesso.
Poi si è passati all'utilizzo delle tecnologie per il puro intrattenimento ludico, fino ad arrivare oggi alla creazione di un intero mondo di tecnologie vivente e pensante, che continuamente si unisce e si fonde con la vita di tutti i giorni.
Il paradosso è che spesso, in continua evoluzione ed arricchimento, questo mondo tecnologico ci travolge e ci spiazza, fino ad arrivare a "superarci" in diverse circostanze, proprio perché il nostro sistema informativo e il nostro intero sistema di formazione culturale è per primo ancora impreparato ad educarci a tutto questo.
Ed ecco quindi che ci ritroviamo a parlare di ambientamento psicologico dell'uomo ad una situazione nuova e virtuale.....creata dall'uomo stesso!!!!
L'aspetto più intrigante e seducente delle nuove possibilità delle tecnologie risiede, a mio parere, proprio nell'interazione di queste con il mondo delle emozioni e dei sentimenti: l'interazione tra Media, capaci di amplificare ed estendere ed Arte, capace di provocare coinvolgimenti emotivi e sensoriali.
Tra le arti, il teatro è il non-luogo per eccellenza che ben si sposa con il mondo del virtuale e delle reti, dal momento che in esso sono implicite la partecipazione e la percezione condivisa degli spettatori.
Durante l’evento teatrale, lo spettatore è consapevole di essere in un luogo in aperta condivisione con gli altri e, tuttavia, ha la possibilità di elaborare intimamente ciò che vede e ascolta, proiettandolo in che percepisce e interpreta.
Il teatro è il luogo delle emozioni, che, seppur nascendo da un impulso comune e percepibile dall’intera comunità di spettatori, è vissuto, elaborato ed interpretato personalmente, in maniera anche differente, in relazione alle proprie esperienze e al proprio vissuto, che ci rende diversamente sensibili e reattivi ad eventi e situazioni differenti.
Allo stesso modo, in ambiente elettronico e virtuale, l’utente è, come lo spettatore teatrale, padrone di “reagire” ed interpretare quello che vede e che ascolta in maniera del tutto personale e intima, con una marcia in più: l’interazione attiva e simultanea in risposta a quello che cerca e desidera trovare.
In rete, lo spettatore diventa attore, autore e regista di ciò in cui è “immerso”, dal momento che qualsiasi passo in avanti è deciso da esso stesso, attraverso un click che apre nuove finestre cognitive, che sono la risposta a ciò che stiamo cercando.
Nel libro si parla di “punto di vita” , differente dal punto di vista che è invece legato all’idea prospettica della visione, in merito al fatto che non esiste più un punto di vista prospettico che tende a mediare la visione e le reazioni dello spettatore, ma esiste solo l’utente che è completamente immerso all’interno di un ambiente virtuale e “agisce” esprimendo appunto il proprio punto di vita.
Ciò è paragonabile all’azione dello spettatore teatrale che sceglie di seguire quei particolari dettagli della performance teatrale che più lo colpiscono, lo emozionano e lo rendono reattivo.
Da questa commistione tra arte e multimedia nascono fantastiche esperienze basate tutte sulla percezione condivisa, che toccano diversi ambiti: dalla musica alla pittura digitale (esperienza di Michele Sambin, sempre incentrata sulla commistione tra suono e scena ed i tableau-sonnant), alla creazione di cd-art-game che creano una vera e propria simulazione visiva di uno spazio fisico, installazioni che mettono in scena “movimenti elettronici” di danzatori, i lavori di Marcel-li Antunez Roca e la sua sistematurgia, fino ad arrivare agli esempi più immediati, come i videogames che riproducono ambienti e spazi fisici reali in cui interagire in tempo reale, che stimolano forti reazioni emotive a volte molto simili a quelle reali.
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Sabry
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sad.gif Inviato il 5-8-2004 at 08:45


a proposito di nuovi progetti per l'anno prossimo:

anche se non sarò così presente visto che mi mancano ormai pochi esami e non si frequenterà più, vorrei comunque essere informata su nuovi progetti da attuare, soprattutto se interessano Michele Sambin e il TAM! grazie, la vostra Sabry!!!
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carlo
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[*] Inviato il 24-8-2004 at 14:39
blog sulla notte della taranta!


ho attivato un blog sulla notte della taranta che attende un pò dei vostri sguardi
è qui
http://www.teatron.org/atlante/
cliccate su commenti e pubblicate direttamente

fa parte di un progetto che sto portando avanti con koreja

chi di voi è andato a seguire l'evento dell'anno?
e non solo x il salento?
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fiamma
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[*] Inviato il 27-8-2004 at 17:09


Ritorno su questo forum dopo un bel po di tempo con un nome nuovo di zecca.. Sto studiando il libro performing media e devo ammettere che è molto interessante! Sinceramente ero un po spaventata all’idea di dover studiare un tale argomento, forse perché “associavo l’idea di tecnologia solo alla macchina e non pensavo ad essa come un’estensione del corpo e della mente..” Ma come vede mi sono ampiamente ricreduta! Ho scoperto che le strade di performing media, con le loro diverse connotazioni e significati, sono le uniche strade possibili per costruire il futuro ( o meglio, UN FUTURO) migliore per noi giovani, visto che le prospettive che le generazioni passate ci hanno lasciato sono tutt’ altro che rosee..
La nostra società si sta evolvendo a ritmi vertiginosi verso nuovi modelli, la Società dell’informazione sta portando “alle estreme conseguenze l’ artificialità del mondo, ma allo stesso tempo, ci fa rendere conto di come la gestione delle informazioni sia decisiva per rapportarci con la realtà, sia per interpretarla, sia per tradurla in ricchezza comune..” . Stanno nascendo nuove problematiche “ tali da farci rendere conto che non è più possibile proiettare le nostre certezze acquisite per interpretare le cose. Un dato, questo, che rivela come si possa agire, con il nostro illusorio e dispotico antropocentrismo, sul mondo esterno con delle forzature ideologiche, per condizionarlo all’interpretazione preconcetta, in un’elaborazione prodotta da logiche di dominio e d’impostazione dei nostri modelli mentali…”.
Parlare oggi di società dell’informazione assume una venatura molto triste, è stata diffusa la notizia della barbara uccisione del giornalista Enzo Baldoni. Oggi anche il terrorismo si serve dei canali mediatici tradizionali, si rapiscono i cittadini per poi sbandierare la loro pena alle televisioni di tutto il mondo, si fanno attentati e si rivendicano su internet, per non parlare poi della stampa internazionale( e soprattutto quella italiana) che sembra assetata di informazioni da sbattere in prima pagina senza alcun pudore!Anche i governi usano l'informazione per inculcare ideologie e informazioni falsamente rassicuranti per tenere sotto controllo i cittadini..Oggi l’informazione è anche speculazione!A me questo aspetto della società dell’informazione non piace e va combattuta con tutti i mezzi.. Un mezzo potrebbe essere l’utilizzo ludico creativo della tecnologia per combattere l’ignoranza, per abbattere i muri dei fondamentalismi(occidentali e orientali…), per creare dialogo!
La parola è tecnologia e la tecnologia è un virus.. Perché non iniziamo a infettare il mondo di creatività? E’ qual è il mezzo migliore da usare se non quello di Perfoming Media?
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carlo
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[*] Inviato il 2-9-2004 at 16:47
chi c'è?


Quota:
[quote
La parola è tecnologia e la tecnologia è un virus.. Perché non iniziamo a infettare il mondo di creatività? E’ qual è il mezzo migliore da usare se non quello di Perfoming Media?


ottimo spunto...

ne parleremo

a proposito

il 7.09 alle ore 15
c'è un'altra sessione d'esame

chi c'è?

ricordatevi che la presenza nel forum
è strutturale nel mio insegnamento...
se qualcuno ha dei progetti...

(e non domandatevi quali progetti?)
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gabmal
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mad.gif Inviato il 3-9-2004 at 09:00
Ci sarò anch'io!!!


Salve prof., ci sarò anch'io martedì all'esame,e le dico che sto aspettando di venire perchè oltre a fare l'esame avrei tantissime cosa da chiederle. Ad esempio io sono un patito di musica e di teatro. Mi piace scoprire su internet tutti gli spettacoli che ci sono nel mondo. Ora mi sono appassionato ad un musical francese che ho appena finito di tradurre. Guardando il dvd del musical però mi sono chiesto, ma per realizzare un colossal del genere ho bisogno di milioni e milioni di euro, che io non ho. Così mi sono detto sarebbe bello realizzare lo spettacolo in una versione tutta multimediale. Prima avevo pensato a creare una scenografia tutta computerizzata che riproducesse ambienti e tutto ciò che il musical richiede. Poi leggendo i libri da studiare per l'esame,e anche un pò lavorando con la mia immaginazione mi sono chiesto, ma si potrebbe creare uno spettacolo tutto multimediale,cioè dove dei personaggi non si trovano in un teatro,su un palco, ma bensì in una stanza,dove con i potenti mezzi computerizzati si possa ricreare davvero tutti gli ambienti,in maniera tridimensionale, dove possono interagire i personaggi. E gli spettatori? Beh gli spettatori guarderebbero lo spettacolo attraverso degli occhiali nella quale viene proiettato lo spettacolo. Però forse lo spettatore rimane freddo e staccato dallo spettacolo.Come farlo interagire? Questo lo sto ancora pensando. Comunque mi piacerebbe avere un parere da lei su quel che riguarda llo spettacolo e la mia idea,che andando avanti si fa sempre più complicata e utopistica, ma forse se mi fermassi al fatto di realizzare una scenografia tridimensionale sul palco,beh sarebbe già più semplice.Comunque spero che ne parleremo.
Comunque oltre a questo sono in questo forum anche perchè leggendo il messaggio di fiamma mi è scaturita una riflessione,o meglio più che una riflessione un vero e proprio sfogo,e chiedo scusa a tutti quelli che forse non saranno d'accordo con me su questa cosa. Io sono un appassionato di informatica, creo siti web, passo delle ore collegato ad internet a navigare e cercare in tutto il mondo milioni di cose nuove. Quando però poi ritorno alla vita normale,e non alla vita del web, mi chiedo: ma com'è possibile che nell'era del cyber, dell'informatica, nell'era del robot che sostituisce l'uomo, ci siano ancora persone che si divertono a massacrare altri uomini. Com'è possibile che ci siano dei Kamikaze disposti, per una religione tutta loro e portata all'estremo, ad uccidere un sacco di persone. Com'è possibile che ci siano ancora dei potenti che preferiscono lasciare uccidere dei poveri innocenti e dei poveri lavoratori, pur di stare al fianco di questa grande e stupida mega potenza degli USA?Perchè non si riesce mai a trovare una mediazione? Perchè ci sono 354 persone (anche se oggi delle fonti dicono che siano mille le persone) prese in ostaggio dai guerriglieri ceceni e nessuno riesce a liberarli? Come mai ci sono ancora sragi aeree?Come mai ancora Kamikaze e pazzi armati continuano a sfuggire ai controlli del check-in? Ormai tutti lavoriamo di fronte ai computer,con la tecnologia,diciamo di essere super intelligenti, però non riusciamo attraverso nessun mezzo a far finire questa crudeltà. E soprattutto gli americani, che continuano a dire che ormai sono sulle tracce di BIN LADEN da quell'11 settembre, perchè non lo trovano e non lo condannano a morte (anche se sono contrario alla pena di morte per qualcuno l'adotterei)?Cos'è tutta una montatura e stanno apsettando l'1 e il 2 novembre (o un giorno prima), i giorni delle elezioni, per prenderlo, così Bush sarà rieletto presidente? Perchè tutti gli hacker non formano una cooperativa, e invece di creare virus e mettere fuori uso tanti computer di gente che lavora e che non fa male a nessuno, non creano un viru letale per togliere dalla circolazione questi maledetti 3B (Buch,Berlusconi,Blair, e se vogliano anche Bin Laden, che è una B come loro)? Mi scuso ancora per questo sfogo. Ora vado a continuare a studiare altrimenti... Professore lo statino glielo posso consegnare martedì o se riesco ad andare vado lunedì ad Arnesano? nel frattempo le lascio il mio nome,cognome e n.matricola: GABRIELE MALERBA 10009682.
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fiamma
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[*] Inviato il 4-9-2004 at 10:24
Presente!!


All’esame ci sarò!! Anche io ho in mente un progetto! Da quando frequento l’università mi capita spesso di chiedermi che cosa farò da grande.. Sembra una domanda banale ma ai giorni nostri non lo è per niente.. Tutti abbiamo dei sogni, delle passioni, ma la realtà è che(specialmente qui al sud) non c’è lavoro!!!! Allora cosa può fare un giovane che vuole un’ occupazione rimanendo nella nostra splendida terra? INVENTARSI UN LAVORO!! E uno spunto può essere colto proprio dal suo libro prof! Il salento ci offre un patrimonio culturale e paesaggistico molto importante… perché non sfruttare proprio questo? E’ quel Marketing del territorio di cui lei parla in una delle definizioni di performing media che io vorrei utilizzare per costruire il mio futuro!! Ma ora ritorno progetto:
Inizialmente io e due colleghi avevamo ideato un sito internet sul salento(che con il prof piccolini abbiamo già avviato)ma la nostra idea è piaciuta così tanto che ci è stato proposto di ideare una vera e propria istallazione: il progetto mira a creare una serie di situazioni spettacolari (con l’utilizzo di diversi sistemi di comunicazione digitale) all’ interno di alcuni centri storici del basso salento. L’intento non è quello di realizzare dei classici spettacoli di promozione turistica ma quello di far scoprire gli aspetti sconosciuti e più affascinanti della mia terra( che non è solo mare, pizzica e sagre). Si vuole TRASCINARE lo spettatore in un salento fatto di colori, odori, immagini, sensazioni, antichi mestieri, sapori, suoni e melodie quindi nella dimensione più misteriosa e ancestrale di una terra ancora da scoprire… Attraverso l’utilizzo di sistemi di comunicazione digitale integrati tra loro e guidati da una regia, lo spettatore sarà invitato a seguire un percorso all’interno dei centri storici munito di cuffie e guidato da un fantasma (un personaggio digitale guidato dal vivo attraverso delle particolari tecnologie che lei conosce meglio di me..). Durante il percorso lo spettatore incontrerà delle performance fatte sia da attori in carne ed ossa sia da personaggi digitali, il fantasma avrà il compito di indicare delle zone ( tipo delle case o dei cortili) dove lo spettatore entrerà a contatto con la vera essenza del salento. Ogni zona avrà un colore di riferimento che ricorda la nostra terra: ad ogni colore sono abbinati alcuni aspetti, odori, sapori, sensazioni… Ad esempio: al blu sarà abbinato il mare, il suo rumore, il suo odore, alcuni brani dialettali, alcune canzoni e persino dei piatti tipici..
Lo so, scritto così è un magma di informazioni confuse ma all’esame le porteremo il progetto ben definito!
Anche io ho il problema dello statino, le lascio nome e matricola: STASI CARLA 10006989

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carlo
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[*] Inviato il 4-9-2004 at 23:23
a martedì


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Originariamente scritto da fiamma


bene
ci vediamo martedì
carla mi descriverai meglio il tuo progetto
che mi sembra muy interessante

gabriele
ci confronteremo
e parti da un buon piano di riflessione
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luca
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[*] Inviato il 6-9-2004 at 08:04
futuro?


genius loci avrà futuro?
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carlo
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[*] Inviato il 6-9-2004 at 08:07
Lo spettacolo DEL territorio


Quota:
Originariamente scritto da luca
genius loci avrà futuro?


si

stiamo progettando un Master
proprio con quel titolo
e un sottotitolo emblematico

Lo spettacolo DEL territorio

sarà il naturale sviluppo del lavoro di questi anni imbastito insieme

sta nascendo qualcosa di nuovo
veramente
senza retoriche
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fiamma
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smile.gif Inviato il 6-9-2004 at 09:43
ORARIO ESAME


Professore lei sul forum ha scritto che la sessione d'esame del 7/9 è alle ore 15: l'orario vale per tutti gli studenti?! Nel calendario degli esami c'è scritto alle 10 per gli studenti del III e alle 15 per quelli di II...
Volevo precisare che i due colleghi che hanno partecipato al progetto di cui ho parlato sono MARIA ROSARIA DE SANTIS e GIANMARIA GEMMA! Anche loro saranno presenti all'esame!
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carlo
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[*] Inviato il 6-9-2004 at 11:24
!!! cambio orario !!!


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Originariamente scritto da fiamma
Professore lei sul forum ha scritto che la sessione d'esame del 7/9 è alle ore 15: l'orario vale per tutti gli studenti?! Nel calendario degli esami c'è scritto alle 10 per gli studenti del III e alle 15 per quelli di II...
Volevo precisare che i due colleghi che hanno partecipato al progetto di cui ho parlato sono MARIA ROSARIA DE SANTIS e GIANMARIA GEMMA! Anche loro saranno presenti all'esame!


grazie!
mi sono appena accorto della contradizione d'orario

non so come sia successo... o mia distrazione... o non so...

comunque visto che sono scritti in bacheca

fissiamo l'orario delle 10 (anzi 10,30)
xchè arrivo direttamente dalla stazione (sperando che non cisano ritardi)

x gli esami del III anno

scusatemi
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cubA&Naima
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[*] Inviato il 12-9-2004 at 13:43
Fearnet


In questi ultimi mesi non ci si puo' non scontrare con la nuova arma di guerra più potente che sia stata mai inventata...è qualcosa che può essere paragonata alla bomba atomica in possesso degli Stati Uniti nella seconda guerra mondiale. Quell'arma, con la sua potenza distruttiva in mano agli americani, era qualcosa di inaudito e che affermò la superiorità statunitense su tutte le popolazioni mondiali, che non potevano di certo scontrarsi alla pari. Nei decenni successivi, la corsa agli armamenti e la guerra fredda, avevano appiattito la differenza fra gli Stati Uniti e le altre potenze militari mondiali...insomma, molti erano gli stati (Russia, Cina...addirittura l'India) in possesso di un arsenale atomico. Si era perciò tutto livellato...nessuno aveva una "super-arma" in grado di fare la differenza. Tutto ciò fino a qualche mese fa, quando si è arrivati alla seconda guerra del golfo. Non sembrava ci potesse essere storia fra la potenza (e prepotenza) statunitense e qualche vecchio kalashnikov imbracciato dagli irakeni...mq qui è entrata in gioco la "super-arma"...ancora una volta qualcosa di inaudito, con la quale lo scontro diventa impari...i terroristi (adesso si chiamano così...e il pilota dell'Enola Gay cos'era?) hanno saputo sfruttare al massimo quello che il progresso e la tecnologia ci offre: internet e la tv satellitare diventano il loro patibolo, dove mostrarci i volti delle persone da loro rapite pronte ad essere giustiziate per la loro causa. Questa è Fearnet...molto più potente di una bomba nucleare che ha solo una funzione distruttiva logistica...Fearnet va al di là...non distrugge migliaia di vite in un colpo solo come l'atomica...ti ricatta e ti fa vedere la morte di una sola persona che viene sgozzata o freddata con un colpo alla nuca...e questo ti entra in testa, come un tarlo che scatena l'orrore e la paura...Fearnet è un'arma potentissima alla quale il mondo occidentale in questo momento non ha un rimedio...se non altro per l'etica e la morale che gli impedisce di rendere pan per focaccia. Fearnet è l'ago della bilancia di questa guerra che noi crediamo alla fine penderà dalla parte di chi la usa. Nel nostro corso spesso si parla di Eduntainement...beh, Fearnet è il suo alter-ego...una sorta di virtual Dottor Jackill & Mister Hyde col quale tutti dovremo fare i conti.
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Aurilla
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mad.gif Inviato il 15-9-2004 at 16:25
teatro e precarietà


Appello in vista del festival del precariato metropolitano
http://www.lavorivariabili.it/redlab/modules.php?op=modload&name=Ne...
, rivolto a tutte quelle teste pensanti e quei corpi agenti nel mondo del teatro italiano.
Si vuole giungere ad un documento di rivendicazione dei lavoratori e studenti dello spettacolo, e si punta ad aprire il primo forum di attori/attrici teatrali precari/e . Chiunque fosse interessato a farsi sentire mi scriva. A presto. Aurora
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Eliana Manca
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[*] Inviato il 23-9-2004 at 15:30
RICEVIMENTO




Salve professore, volevo chiederle a quando ha fissato il suo orario di ricevimento e quando iniziano le sue lezioni quest'anno.

Thanx.
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carlo
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[*] Inviato il 23-9-2004 at 15:57
a disposizione


Quota:
Originariamente scritto da Eliana Manca


Salve professore, volevo chiederle a quando ha fissato il suo orario di ricevimento e quando iniziano le sue lezioni quest'anno.

<<<

vedi
preferisco rispondere nel forum
perchè la risposta può essere utile anche a tutti gli altri

comunque
copio-incollo qui quello che spero sia stato posto in visione nelle bacheche della facoltà


Drammaturgia dell’interattività (Epistemologia delle Pratiche Artistiche) III anno

DICEMBRE
• 7
dalle ore 12 esami

FEBBRAIO
• 4
dalle 9 alle 13
seminario con Renzo Boldrini (Giallo Mare Minimal Teatro) su “Occhio di Link”
• 5
dalle 18 (alle 20) presso Koreja presentazione/evento su “Performing Media”
• 16
dalle 15 alle 17 (insieme a lab. Informatica Multimediale)
• 17
dalle 11 alle 13 (insieme a lab. Informatica Multimediale)

MARZO
• 2
dalle 15 alle 17 (insieme a lab. Informatica Multimediale)
• 3
dalle 11 alle 13 (insieme a lab. Informatica Multimediale)
• 16
dalle 15 alle 17
• 17
dalle 11 alle 13

APRILE
• 6
dalle 15 alle 17
• 7
dalle 11 alle 13
• 13
dalle 15 alle 17(insieme a lab. Informatica Multimediale)
• 14
dalle 11 alle 13 (insieme a lab. Informatica Multimediale)

Orari di Ricevimento
Ore 13 di qualsiasi giorno di lezione

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antonio gigante
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[*] Inviato il 2-12-2004 at 15:19
l'umts strizza l'occhio al broadcast


Salve Prof,

sono Antonio Gigante (studente lavoratore del Dams di Lecce),

purtroppo per motivi di lavoro non ho potuto cogliere l'occasione di trascorrere una settimana a Galatina, per vivere totalmente quella esperienza di performing media.

Io ho studiato il suo libro: Performing Media, in più lei mi disse di ampliare il discorso con una provocazione,per questo motivo, per l'esame del 7 dicembre, ho ritenuto utile (visto appunto la mia assenza a Galatina) immaginare un'avvenimento legato a Performing Media.

Io lavoro nel campo audiovisivo (regista pubblicitario e televisivo) e per me sarebbe semplice immaginare un progetto utilizzando le tecnologie broadcast e il segnale satellitare per portare a compimento quest'idea, ma leggendo il suo libro mi sono chiesto: perchè sognare un avvenimento performante con i mezzi esistenti e collaudati? Non sarebbe più carino e performante "ipotizzare" l'utilizzo di nuove tecnologie di trasmissione di segnale audio/video come i cellulari (tecnologia UMTS)?

E' vero che la tecnologia UMTS è ancora lontana anni luce da uno standard di trasmissione che permetta una videochiamata da ogni parte del mondo, ma questo non me lo pongo come un problema, perchè l'immaginazione mi porta a considerare quanto appena detto, un problema già risolto.

Allora mi sono detto: Sarebbe bello organizzare una giornata contro la guerra e la violenza in genere, con collegamenti da varie zone del mondo, utilizzando i videofonini come mezzo di documentazione immediato e poco costoso, cosi da far convergere il tutto in un unica regia ( un sito internet appositamente creato, che riceve il segnale audio/video da tutte le parti del mondo) dando la possibilità all'utente di entrare in una realtà a lui sconosciuta cliccando semplicemente su un'interfaccia grafica (magari un mappamondo) e scegliendo di vedere cosa succede in una nazione piuttosto che in un'altra.

Aprendo la finestra (ad esempio: l'Irak) entriamo in un mondo martoriato dalla guerra. Ma le immagini che ci giungono da questo videofonino mostrano anche iracheni che tentano di reagire civilmente a questa dura situazione, utilizzando uno dei mezzi di comunicazione più antichi e potenti: il TEATRO!

Proviamo adesso ad immaginare tantissimi collegamenti da tantissime parti del mondo, ogni videofonino ci mostra performance fatte da persone che hanno poco in comune, tranne una parola comune a tutti: PACE !

Il teatro rappresenta il modo migliore di dire : no alla violenza.

E penso che Performing Media sia il modo migliore per far riflettere su quanto sta avvenendo.




















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carlo
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[*] Inviato il 5-12-2004 at 17:17
x chi deve fare l'esame e non solo


so che in 8 hanno già consegnato gli statini

così tanti?
credevo foste molto meno...

IMPORTANTE è capire chi siete
fatevi vivi qui nel forum
e magari pubblicate le foto...
e fatemi sapere se avete progetti
o altre idee...
m'interessano + dei nozionismi

molti di voi non hanno messo piede nel corso
sarà quindi DOVEROSO studiare bene questo forum
STAMPATE i passaggi che + v'interessano
e i vostri interventi

chi non è mai intervenuto
non parte bene

alla prima pagina del forum vi sono link
e riferimenti ai libri
obbligatorio è comunque Performing Media
edito da novecentolibri

altra cosa conto sulla vostra presenza
di TUTTI!
all'incontro da Koreja alle 16,30
del 7.12
con il teatrino clandestino
http://www.teatrokoreja.com/home.php?SectionID=142
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Tambouriner
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[*] Inviato il 26-12-2004 at 19:25
Addio Rosa d'Acciao


Rina Durante.
L'ho conosciuta alle lezioni di Cinema e Teatro dell'Università di Lecce qualche anno fa. Teneva un seminario di sceneggiatura all'interno delle lezioni di Gino Santoro.
Gli studenti che non la conoscevano chiedevano chi fosse. Quelli che ne avevano sentito parlare rispondevano: "La Scrittrice!".
Finito il corso ho continuato a frequentarla. Lei mi chiamava per sistemarle il PC. Poi mi fermavo a parlare con lei. Qualche volta mi invitava a restare a pranzo o a cena. Una volta m'ha fatto assaggiare delle "palombelle" trifolate talmente deliziose e con un gusto talmente delicato che definirli semplici funghi sarebbe stato un delitto!
I discorsi vertevano sulle sue esperienze di scrittrice, cinematografiche, teatrali e culinarie, ma soprattutto sulla musica popolare. Rina sentiva sulle spalle una certa responsabilità dell'ondata del revival odierno. Io ero curiosissimo soprattutto sui retroscena degli inizi del primo Canzoniere Salentino e del successivo Grecanico Salentino, della "Simpatichìna" e della "Camàscia". Una volta in cucina mi accennò, con la sua voce grave, un filino rauca, una delle arie tipiche delle due cantatrici. Ricordo di un passaggio melismatico che mi fece quasi rallentandolo, ma che era tipico, poi, di tutto il canto polivocale di Terra d'Otranto. Un'altra volta le feci vedere e ascoltare come suonavo la pizzica con il suo tamburo, un ottimo tamburo regalatole da Giovanni Pellegrino a memoria di una pasquetta di qualche anno prima passata alle "Pozzèlle"; lo conservava nello studio dove scriveva al computer, uno studio con al centro un grande tavolo sempre pieno di libri e fogli e con una libreria a muro carica di libri e suoi ricordi: CD, disegni, foto, libri suoi pubblicati...
Ricordo in particolare una sua osservazione che disse a lezione: che anche chi copia, nel processo di selezione effettua una scelta e quindi in qualche modo poteva anche essere considerato un processo creativo, che ovviamente poteva andare bene agli inizi.
E ricordo con intensa emozione un ammonimento che mi volle "lasciare in eredità" che, mi raccontò, esserle stato fatto a sua volta da una sua amica, emigrata poi in Canada, se non erro. "Non farti fregare dal sole!". Rimasi perplesso. Lei mi spiegò che la penisola salentina gode dello stesso effetto di riverbero della luce solare sul mare che si verifica in tutte le isole. Per questo la luce nel Salento è diversa. E se ti fai prendere dalla bellezza poi rischi di non andartene più. Rina disse che se avesse deciso, da giovane, di stabilirsi a Roma, sicuramente avrebbe avuto migliori e più occasioni, ma tuttavia era soddisfatta di come erano andate le cose per lei e del fatto di essere rimasta nonostante le maggiori avversità cui è andata incontro in un deserto salentino di bodiniana memoria.
Le risposi che anche io mi ero fatto fregare dal sole...

D'un tratto il cielo è senza il suo sole
E lo scirocco grida senza farsi sentire
Gocce di pioggia rigano la terra
Addio Rosa d'Acciaio...


Livio
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carlo
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[*] Inviato il 26-12-2004 at 22:45
Rina_anima salentina, ironica e sapiente


Quota:
Originariamente scritto da Tambouriner
Rina Durante.
L'ho conosciuta ...

<<<
anch'io

più di vent'anni fa
in un Viaggio a Sud
per conto di radio3
per cui curavo un diario radiofonico
un blog sonoro

in ogni luogo individuavamo delle persone chiave
e Rina fu una delle persone chiave x il salento

ironica e sapiente
anima salentina
che ci pervade
e rilancia come un'eco
un monito a non scadere nelle banalità
e nelle inerzie

espanderemo quell'eco
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carlo
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[*] Inviato il 10-1-2005 at 23:33
nella prima pagina di questo forum


trovate tutte le indicazioni x l'esame
del 14.01 alle ore 12

i miei libri sono alla base del percorso e poi sono fondamentali le tracce del forum

mi aspetto poi dei progetti...


domani darò informazioni dettagliate
sulla presentazione del Master
il 15 mattina

e ci sarà un brindisi in memoria di Rina Durante
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