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Autore: Oggetto: Segni del Tempo. Un "teatro della memoria" del Tam di Padova
carlo
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[*] Inviato il 2-6-2002 at 23:32
Segni del Tempo. Un "teatro della memoria" del Tam di Padova


A Padova, Sabato 31 maggio al Teatro delle Maddalene del TAM
s'è svolto
all'interno del Progetto De Generazioni
http://www.tamteatromusica.it/cosa/degenerazioni.html
un "teatro della memoria"
ludico e interattivo (nel senso più teatrale che digitale)

in quell'ambito il tam teatromusica / atti minori ha presentato la performance
"gioventù infiammabile, maneggiare con cura" che ora va in tournèe a Brema,
un segnale importante che rivela la spinta rigenerativa di uno dei gruppi più emblematici della ricerca teatrale italiana,
uno spettacolo iun progress in cui l'energia si fonde con l'ironia ed un'ottima intelligenza di teatro musicale.

ma qui intendo dare più informazioni a Segni del Tempo
evento che mi ha visto coinvolto.

Si tratta di un gioco di ricombinazione analogica e casuale (affidata in buona parte alle scelte degli spettatori sulla base di una mappa "caotica") per ripercorrere i frammenti di un discorso teatrale, musicale e video, nell'arco di trent'anni di ricerca del Tam


"così agisce l’arte della memoria nei confronti del magma caotico delle immagini mentali: lo analizza, cerca di intuire la logica per cui un’immagine ne richiama un’altra, cerca di ricondurre a leggi il gioco affascinante delle associazioni."
Lina Bolzoni in “L’idea del theatro”
di Giulio Camillo

Segni nel tempo nasce dalla voglia di ripercorrere un’esperienza artistica, che ha attraversato la scena degli ultimi 30 anni, per mostrarla a sguardi neofiti.

Recentemente molti apprendisti attori e apprendisti spettatori che hanno intorno ai vent’anni, frequentano il Tam Teatro Maddalene: osservano, ascoltano, imparano, condividono percorsi, costruiscono eventi.

Ma non hanno vissuto, per questioni anagrafiche, l’avventura del Tam nei primi anni della sua esistenza, quando iniziava a compiere la propria sperimentazione sul linguaggio.

segni nel tempo si propone di accorciare questa distanza, ma anche di parlare (indirettamente) di un periodo storico in cui la scena artistica con estrema vitalità proponeva di abbattere i vecchi templi della comunicazione per imporre nuovi linguaggi: dal cinema sperimentale, alla video arte, alla performance.

segni nel tempo non è solo una lezione, non è solo un incontro teorico, è soprattutto un gioco.

Per immaginarne la forma ci siamo ispirati a Giulio Camillo e alla sua Idea del Theatro che a sua volta si rifà all’arte della memoria. Teatro (rendere visibile) memoria ( far rivivere in immagini il flusso dei ricordi) e gioco ( attività che consente di mettere in relazione tra loro percezioni diverse) sono gli elementi che abbiamo fatto interagire tra loro.

Il percorso artistico del Tam è stato scomposto in 24 frammenti corrispondenti ad altrettante opere per la scena. Ogni frammento ha un titolo che trova posto all’interno di una mappa caotica che viene offerta ad ogni spettatore/giocatore al suo ingresso in teatro. Si tratterà di far scorrere i frammenti senza seguire un ordine prestabilito bensì attraverso le scelte che gli spettatori avranno l’opportunità di compiere. Si smarrirà così il filo cronologico di un percorso artistico per ritrovare le costanti, i luoghi comuni, le ossessioni che lo disegnano nel tempo. Lo spettatore potrà tentare di ridare ordine, di riprendere in mano quel filo.


Le regole del gioco

Data l’individuazione, sulla mappa caotica, di un punto da cui partire, si scopre il primo frammento.

In seguito si offre allo spettatore la possibilità di scegliere, secondo i titoli che più lo incuriosiscono, quali luoghi/frammento visitare. Il gioco finisce quando tutti i luoghi sono stati visitati e la mappa caotica avrà assunto un possibile ordine. Sarà lo spettatore a creare questo possibile ordine; infatti se sceglierà di non essere semplice osservatore ma di diventare artefice di un proprio comportamento estetico potrà sia ordinare cronologicamente i frammenti, datandoli, ma anche operare una personale ricomposizione linguistica individuando nei vari frammenti le costanti che caratterizzano una poetica.

Nella galleria di immagini che presenteremo attraverso video, diapositive, momenti dal vivo, aneddoti, definizioni…si nasconde un dispositivo capace di produrre associazioni, uno strumento in grado di rintracciare le forme ricorrenti, di mettere in relazione una forma con altre viste prima o dopo e queste con un suono o un oggetto scenico. A ogni singolo spettatore la libertà di scegliere come giocare.

Un certo modo di guardare e collegare i frammenti ce lo suggerirà Carlo Infante che, con funzione di psicopompo, accompagna e conduce le anime degli spettatori nel loro viaggio attraverso i segni nel tempo.


Buon divertimento Pierangela Laurent Michele



NB:avvisiamo gli spettatori che segni nel tempo è un prototipo sperimentato il 31 maggio per la prima volta.

infine
qualcuno si sarà chiesto:
ma cos'è uno psicopompo?

HERMES - MERCURIUS è la figura mitica x eccellenza definita "psicopompo"

Figlio di Zeus e Maia, dio furbo e incantatore, è il simbolo dell'eterna
giovinezza e della vitalità fisica e intellettuale. Per questo motivo Hermes,
onorato in un primo momento come dio del vento, diventa poi messaggero degli
dei e accompagna le anime nel loro viaggio verso gli inferi (Hermes Psicopompo).
Protegge la salute del corpo e della mente e quindi aiuta i viaggiatori,
i pastori nomadi, gli inventori, i teatranti, i comunicatori e...i ladri!

sui teatri della memoria vai a vedere anche
http://www.teatron.org/agapow/virtual/testi/teatrmem.htm


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