il FORUM di TEATRON.org

Performing Media a GR e a Cagliari x brainstorming su MONDI ATTIVI

teatron - 20-2-2005 at 23:37



il forum è stato attivato
x un'iniziativa svolta
A Grosseto l’8 marzo alle ore 10,30, nell’Aula Magna dell'Istituto Professionale (p.za De Maria),
si svolge una conferenza-evento dal titolo “Performing Media! Comunicare giocando: giocare per non
essere giocati”.
Un progetto di comunicazione pubblica a cura di teatron.org , prodotto dall’Associazione Escargot con il sostegno della Provincia di Grosseto (per informazioni: escargotgr@tin.it )

In programma riflessioni e navigazioni guidate sulla via ludico-educativa alla Società dell’Informazione
a cui interverranno:

Paolo Subioli , uno dei maggiori esperti (Atenea/CENSIS) di Cittadinanza Digitale, per porre con lucidità un’analisi critica dell’e-government rispetto alla grave disattenzione giovanile, consigliando ironicamente
“c’è un avvertimento che dovrebbe essere apposto sulle home page degli enti pubblici: Vietato ai minori di 18 anni" (approfondimenti su questi temi si possono trovare su http://www.cronache-egovernment.it dove sono pubblicati i suoi articoli per la “Guida agli Enti Locali del Sole-24 Ore”);

Francesco Mizzau, autore multimediale e pioniere dell’editoria elettronica (SILAB http://www.silab.it ) con la presentazione del videogame educativo “Laguna Big Game”, realizzato per il Comune di Venezia e finalizzato all'educazione consapevole sull'uso della laguna ( qui http://www.comune.venezia.it/motondoso/gioco è possibile scaricarlo liberamente) e di “Geo Game” un gioco di simulazione geografico promosso dalla Regione Toscana;

Ivano Tienforti, imprenditore di nuova frontiera e produttore (SCIGROUP http://www.scigroup.net ) di mondi virtuali e Chat 3D, per illustrare le potenzialità dei Mondi Attivi (basati sul software Active Worlds di cui hanno l’esclusiva per l’Italia), straordinaria piattaforma di comunicazione interattiva imperniata sulla Chat in ambiente tridimensionale, dove gli avatar e gli scenari virtuali arrivano a risoluzioni eccellenti, potenziando la dimensione immersiva di un gioco che sa rivelarsi come ideale opportunità per l’apprendimento co-operativo.

L’incontro è coordinato da Carlo Infante, docente (Università di Lecce, Accademia di B.A. di Macerata, IED di Torino) di Performing Media (ben più di un insegnamento… si tratta di un concetto virale che riguarda la fondamentale interazione dei nuovi media interattivi e mobili con l’azione culturale ed educativa nello spazio pubblico: http://www.performingmedia.org ).

Sollecitazioni per una partecipazione attiva alla Società dell’Informazione

teatron - 20-2-2005 at 23:38

Comunicare giocando: giocare per non essere giocati

“Capitale e lavoro sono state le variabili centrali nella società industriale, cosi’ informazione e conoscenza saranno quelle cruciali nella società postindustriale”.
Questa affermazione di Daniel Bell permette di rilanciare una convinzione: una delle ricchezze del futuro sarà l’informazione.
Ma non è solo per la sua distribuzione che si giocheranno le scommesse piu’ importanti negli scenari del prossimo millennio.

Il fulcro della questione non è infatti nelle concentrazioni editoriali più o meno convergenti tra i diversi media, cartacei, televisivi o telematici.
E’ nella capacità di produrre e riprodurre l’informazione all’interno dello scambio sociale che si svilupperanno le strategie più interessanti, ancor di più se a “riprodurre” l’informazione non saranno solo gli specialisti (giornalisti e autori) bensì quegli utenti dei sistemi informativi che attraverso l’approccio interattivo esprimeranno il loro diritto di cittadinanza nella Società dell’Informazione.
E' di politica, quella vera, che si tratta.
E' di condivisione dello spazio pubblico rappresentato dalle reti: l'infrastruttura della Società dell'Informazione.

E' una società che deve ancora compiersi. Ed è per questo che è decisivo saper guardare alle nuove generazioni.
Sono loro i futuri soggetti attivi di una socialità nuova che darà forma e sostanza alla figura che è ben definita da uno dei soliti neologismi: “prosumer”: il produttore-consumatore d’informazione.

L’utente della società dell’informazione porta in questo modo con sé, dentro la rete globale, la dimensione locale della propria soggettività, che può arrivare ad esprimere la coscienza dinamica della propria cittadinanza.
E’ in questo senso che sarà possibile ridefinire il concetto stesso di informazione a partire dal suo valore d’uso, declinato cioè sul piano dell’esperienza diretta, quella che riguarda i migliori modi possibili per stare al mondo: dall’alimentazione alla coscienza ecologica, imparando a scegliere, affinando la propria capacità selettiva in un mondo pervaso dagli automatismi.
Un’indicazione importante, questa, per una nuova generazione che rischia di entrare nella società dell’informazione solo attraverso quel “cliccare a vanvera” che vizia il concetto d’interattività.
Questi automatismi tendono a saturare i rapporti con i media e con gli schermi in genere (come per i videogame) velocizzando il rapporto tra sguardo e interpretazione, comprimendo la capacità d’attenzione.
Tant’è che si parla di sindrome da deficit d’attenzione (ADHD: Attention Deficit Hyperactivity Disorder) che può essere affrontato offrendo ai giovani la possibilità di concepire l’interattività come occasione di partecipazione attiva e di produzione d’informazione basata sull’esperienza diretta, ludica e creativa.

Questo approccio interattivo con il sistema informativo è il terreno principale sul quale possono essere edificate le strutture portanti di servizi telematici pubblici sempre più avanzati e un sistema educativo in grado di misurarsi con le nuove complessità. Senza di questo qualsiasi portale web apparirà come uno di quei gran portali di ranch visti nei film western degli anni sessanta: con il deserto dietro.
Oggi però, in questa fase di passaggio cruciale che vede superare la società industriale, stiamo assistendo ad un andamento discontinuo, scisso tra entusiasmi e diffidenze, inibito paradossalmente da troppa offerta tecnologica.
Un problema quest’ultimo tutt’altro che secondario.

Il disorientamento che ingenera l’andamento esponenziale degli standard tecnologici indebolisce molto quegli utenti disposti a stabilire una misura di relazione psicologica con ciò che può rivelarsi utile.

Ma, attenti, non è solo una questione di nuove funzionalità.

Non è infatti solo una questione di soddisfazione dei bisogni bensì una condizione potenziale che riguarda il desiderio: la pulsione di comunicazione non è così banale come alcuni la descrivono.
Il fenomeno dei blog, i diari on line, è emblematica in tal senso.

Dopo la crisi editoriale del web, sull’onda negativa dello sboom della new economy, centinaia di migliaia di utenti hanno popolato la rete partecipando a fenomeni di scrittura connettiva.
E’ il sintomo di una socialità che sta emergendo.
Chi pensa che siano solo protocolli tecnologici sbaglia, compie quello stesso errore che fece Platone nell’affermare che la scrittura nega la memoria.
L’avvento della scrittura ha inventato ulteriori forme di memoria così come la comunicazione on line sta dimostrando come si possa creare una socialità parallela (e tendenzialmente convergente) all’interno delle reti telematiche.

Sia chiaro senza società niente mercato. Anche nelle reti.

Uno dei modi migliori per misurarci con questa problematicità è quello di creare le condizioni perché sorgano domande, valori d’uso sociale e culturale della comunicazione, per dare senso a qualcosa che altrimenti rischia di perderlo nel rumore di fondo di un comunicare che porta ad amplificare il rumore di fondo dei media.

Si tratta quindi di potenziali utilizzi creativi (dove per creatività s’intende la genialità dell’uomo a creare opportunità) a partire non solo dai bisogni ma anche dai desideri.

Interrogativi positivi da porre di fronte a tutte queste potenzialità offerte e promesse.

In questo quadro è pienamente inscritta tutta la necessità d’inventare nuovi ambiti per la promozione e la formazione culturale, attivando opportunità in cui, accanto ai servizi ad alto valore aggiunto tecnologico, serviranno sempre più creatività e partecipazione attiva.

Perchè questo accada è necessario che emerga però una consapevolezza che vada oltre l’idea di utilizzare semplicemente dei nuovi strumenti tecnologici per cogliere la novità di una rivoluzione digitale in cui si va ridefinendo il rapporto tra uomo e mondo.
E' a partire da questo che è possibile instaurare nuove basi per promuovere occasioni di cittadinanza attiva rivolte ad una nuova generazione che sta entrando nella Società dell'Informazione senza sapere come costruire condizioni di scambio sociale. E' di politica che si tratta, quella nata intorno all'idea di "polis": lo spazio pubblico da condividere.


ci segnalano

teatron - 27-2-2005 at 23:02

qui
NOEMA
http://www.noemalab.org/sections/ideas_survey.php?IDSurvey=70

MYMEDIA
http://www.mymedia.it/incontri.html

un link

carlo - 6-3-2005 at 20:32

si riferisce ad un'esperienza svolta questa estate proprio a Grosseto
promossa da UNICOOP Tirreno

si tratta di un'attività di animazione multimediale nel campus allestito in occasione dei Mondiali di Atletica

un'attività sfociata in un blog
un diario on line

http://www.teatron.org/camp

intervieni!

carlo - 8-3-2005 at 08:22

hai dato un'occhiata?

hao trovato il tempo x leggere il testo d'approfondimento?

ora x intervenire
clicca su REGISTRATI
in alto a destra

metti un nome o nickname
e inventati una password
riscrivila

salta tutto
e spedisci

ora puoi intervenire

su cosa?
sul primo pensiero positivo che ti viene
sollecitato da questi input

a dopo

daniele è scemo

clau123 - 8-3-2005 at 08:40

francesco! non sono stata io è il solito casinista di classe.... possibile che non state mai fermi? scherzo

boh

ciottolina - 8-3-2005 at 08:42

ke brutti...qst è 1 forum .............basta va...ciao ragà!

ciottolina - 8-3-2005 at 08:44

grazie tulip della mimosa.......tvttttttt...b

Vale&Miky - 8-3-2005 at 08:44

ciao a tutti quelli del forum.....

SALUTO

chicciolina - 8-3-2005 at 08:44

CIAO A TUTTI!!!!!!!!!!!!!!!!!
GIULIA E SIMONA..

ciottolina - 8-3-2005 at 08:45

jessikaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!

ciao ciao

clau123 - 8-3-2005 at 08:46

ciao a tutti... adesso torniamo su in aula magna... divertente il forum. ciao ciao

ciottolina - 8-3-2005 at 08:46

anzi jessikeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee

ti ho tagliato (no non sei solo...

carlo - 8-3-2005 at 08:47

sei in in branco
come al solito

è normale: sei/siete normali

sono tanti i ragazzi come voi che appena trovano la rete scaricano immagini nude
(anche belle)
ma non è qui il luogo

possibile che non vi va di metterci un pò di testa
e dimostrare che queste occasioni possono essere opportunità di nuova didattica
intelligente e divertente:
situazionji dove la comunicazione si possa
coniugare con educazione ?

invece di fare sempre la solita figura
dello studente sfaccendato?

ragazzi,
un pò di dignità

e ora il testo che ho tagliato e che qui ripubblico

<<<
bella idea basta che ci fate uscire a mezzogiorno! bravi, bravi... se volete tornare anceh domani e venerdì, almeno perdiamo un po' di tempo.... come volete.. intanto oggi abbiamo saltato il compito di storia....
<<<

congratulazioni
bel pensiero organizzato

liberi tutti!
da che?
dalla noia?

vogliamo parlarne?
scriverne...
ma hai pensato che scrivere in un forum o una chat è come parlare?

saluti

jè&jé - 8-3-2005 at 08:47

ciao a tutti belli e brutti da jè&jè...un augurio a tutte le donne...

Vale&Miky - 8-3-2005 at 08:49



[img]http://desktop/senza nome[/img]

x ciottolina

jè&jé - 8-3-2005 at 08:49

ciao ila by le due jessikeeeeeeeeeee

Meta Medium Performance a Cagliari 9/3

Nadia - 9-3-2005 at 12:57

Scrivo a caldo alcune cose sulle quali tornerò sicuramente a riflettere in futuro, sul lavoro e non, da sola o "con"

di Carlo Infante:

Il teatro ha messo in relazione il corpo con lo spazio

L'estensione della mente è la parola

L'intelligenza è distribuita su tutto il corpo

Il teatro serve a portare fuori (come i Mondi Attivi?)

Attraverso la simulazione impariamo a comportarci (possiamo chiamarlo esercizio?)

ho quasi paura a scrivere perchè la scrittura indebolisce la mente (Platone) ma secondo me libera degli spazi che posso occupare in altro modo e con altre cose.

La coscienza non nasce piena, va riempita (e allora liberiamola delle cose inutili e facciamo spazio a quelle che ci possono aiutare in questo percorso.

ed infine:

siamo disposti ad aspettare che qualcosa succeda o facciamo succedere qualcosa?

prima delle ore 16

carlo - 9-3-2005 at 14:06

cerchiamo di ripescare il filo di alcuni ragionamenti
raccogliendo ciascuno x sè
5 parole chiavi per confrontarle
(ma solo dopo)

e vedere quali pensieri si sono accomunati e quali si sono differenziati...

parole chiave

alessandramasia - 9-3-2005 at 14:07

parole chiave:
1)simulazione
2)teatro opposto/uguale al virtuale
3)a nuova generazione è apatica
4)campi magnetici ed "energia" legata al virtuale
5)idea delle multipersonalità e dei vari nickname che si possono esprimere con il virtuale.

adieu: da Grosseto a Cagliari

carlo - 9-3-2005 at 14:11

Quota:
Originariamente scritto da THERENCE-HILL
Scusate per la foto ma non era prevista!!!!!!!!!!!!!!! Però è molto bella!!!!!!!
Auguri a tutte le donne anche quelle brutte!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!


per un pò ho sperato che qualcuno di voi
fuori dal casino della classe in libera uscita
magari da casa
entrasse nel forum x lasciare dei pensieri
...ma niente da fare...

ora questo forum viene usato da un gruppo di lavoro che si è formato a Cagliari...


entrare e condividere mente pubblica

carlo - 9-3-2005 at 14:29

Quota:
intervengo
rilanciandole
sulle parole chiave poste da Nadia
<<<
Il teatro ha messo in relazione il corpo con lo spazio
<<<
specificherei:
lo spazio pubblico
(quello della Polis)
<<<
L'estensione della mente è la parola
<<<
bene
e se è vero che l'estensione è tecnologia
siamo d'accordo che anche la parola è tecnologia
o esagero?

<<<
L'intelligenza è distribuita su tutto il corpo
<<<
sì la mano che impugna la penna
o il mouse
esprime un'intelligenza che non è solo allocata nella mente

<<<
Il teatro serve a portare fuori (come i Mondi Attivi?)
<<<
si, ci porta fuori dalla nostra mente privata x entrare e condividere mente pubblica


Attraverso la simulazione impariamo a comportarci (possiamo chiamarlo esercizio?)

ho quasi paura a scrivere perchè la scrittura indebolisce la mente (Platone) ma secondo me libera degli spazi che posso occupare in altro modo e con altre cose.

La coscienza non nasce piena, va riempita (e allora liberiamola delle cose inutili e facciamo spazio a quelle che ci possono aiutare in questo percorso.

ed infine:

siamo disposti ad aspettare che qualcosa succeda o facciamo succedere qualcosa?

5titoli

deu - 9-3-2005 at 14:30

immersione
spazio
forma
fenomenologia
iperfisicita'

MartaOcchioni - 9-3-2005 at 14:31

5 concetti:
Elettricità
Immersione
Rapporto spazio-corpo
Naturalezza
Simulazione




5 parole

stefa - 9-3-2005 at 14:35

punto di vita
messa in gioco
ambito sociale
far finta per davvero
comunicazione/relazione come paradigma

link

carlo - 9-3-2005 at 14:40

da qui si val mio blog
ùma prima...
http://www.teatron.org/digitalculture

http://www.trovarsinrete.org/homepagecittadinanzad.htm

performing Media Cagliari

danielecongiu - 9-3-2005 at 14:40

Allora sintetizzo le cinque parole/concept da proporre come discussiona:
1) valore d'suo dei mondi attivi (del virtuale)
2) virtuale-realtà allargata
3) evidenza come spettacolarità
4) partecipazione attiva
5) sostituibilità

una parte del libro

carlo - 9-3-2005 at 16:52

ecco un link

http://www.teatron.org/forum/viewthread.php?tid=288

dove trovi in attach un file
con un bel pò di pagine tratte da Performing Media

http://www.performingmedia.org

il progetto glocalmap x le olimpiadi di torino

carlo - 9-3-2005 at 16:57

glocalmap.to

• un progetto di performing media per le Olimpiadi della Cultura di Torino 2006
• un gioco interattivo per un atlante della trasformazione urbana, tra locale e globale
• una piattaforma web basata su blog e moblog ( i diari on line che utilizzano anche MMS)
• una mappa dei percorsi culturali nella città ( i blog tracceranno gli eventi delle Olimpiadi della Cultura)
• un format di comunicazione interattiva di nuova narrazione
• rilevamenti dei percorsi attraverso soluzioni Wi-Fi (wireless on line), GPS (satellite) e Smart Tag (RFid onde radio)
• una serie di installazioni multi-screen posizionate in angoli strategici della città con regia di sistema al The Beach

glocalmap.to

un atlante ludico-partecipativo per un gioco interattivo


glocalmap.to è il progetto di una mappa attiva dell’area metropolitana torinese (un vasto territorio compreso fra il traforo del Frejus, la campagna collinare e la barriera di Rondissone dell’autostrada Torino – Milano) sulla quale prendono forma le informazioni raccolte in un gioco di creatività connettiva disseminato nella città. Dall’azione locale nel territorio alla comunicazione globale nelle reti.

glocalmap.to è un gioco interattivo su piattaforma web e mobile (Moblog: il blog mobile prodotto via MMS) che coinvolgerà Torino nei 42 giorni, tra febbraio e marzo 2006, durante le Olimpiadi della Cultura.
I percorsi nella città utilizzeranno diverse soluzioni tecnologiche creando le condizione sia per lo sviluppo di particolari narrazioni (fiction interattive) che per la partecipazione libera dei cittadini ( e turisti) player di una mappa da tracciare in prima persona.
Il gioco si pone da un lato l’obiettivo di declinare le tecnologie interattive al servizio della composizione di un atlante ludico-partecipativo della città, ma anche costruire come in un mosaico una nuova mappa di Torino capace di svelare le nuove geografie, tracciare e nominare i luoghi senza nome, proteggere e offrire cittadinanza alle pulsioni urbane spontanee.

glocalmap.to è una piattaforma software e hardware, in grado di ricevere e archiviare sms, mms e e-mail.
Un servizio che permetterà di conservare e organizzare per contenuto e nello spazio, testi, foto e altri materiali che gli utenti vorranno inviare e condividere.
Una mappa online della città in divenire, illustrata e interattiva, che visualizzerà su diversi livelli sovrapponibili, informazioni cartografiche ufficiali e contenuti forniti dai partecipanti-autori.
Uno strumento facilmente replicabile e tematizzabile per registrare e pubblicare geo-annotazioni provenienti anche da dispositivi mobili.

glocalmap.to è un’esperienza di urbanistica immateriale che intende trasporre il principio della geografia umana, quella tracciata dalle persone che usano un territorio, in una forma narrata ed iconica.
Un’escursione ludica di azioni e informazioni dalla quale trarre il senso di percorsi da attuare all’interno della città, invitando i cittadini e i turisti a contribuire attraverso le piattaforme interattive (web e mobile) con i loro contributi personali e collettivi di cittadini-player.

glocalmap.to è una “instant city” contemporanea. E’ il luogo dello sguardo della “città intermedia”, quella situata tra la pieghe dell’ordinamento sociale costituito, nel tentativo di dare forma sociale alle informazioni prodotte dall’azione vitale dei giovani cittadini-player, offrendo gli strumenti per la costituzione di inedite comunanze urbane.
Un’indicazione importante per una nuova generazione che rischia di entrare nella società dell’informazione solo attraverso una serie di automatismi che rischiano di viziare il concetto d’interattività.
Questi automatismi tendono a saturare i rapporti con i media e con gli schermi in genere (come per i videogame) velocizzando il rapporto tra sguardo e interpretazione, comprimendo la capacità d’attenzione.Tant’è che si parla di sindrome da deficit d’attenzione (ADHD: Attention Deficit Hyperactivity Disorder) che può essere affrontato offrendo ai giovani la possibilità di concepire l’interattività come occasione di partecipazione attiva e di produzione d’informazione basata sull’esperienza diretta, ludica e creativa.

glocalmap.to tende a produrre percorsi esperienziali per individuare casuali comportamenti, propri dell’indeterminatezza umana, sia soggettiva sia collettiva, da accogliere nell’atlante on line che funzionerà come una mappa interattiva prodotta dagli utenti-cittadini-player attraverso i loro contributi nel Moblog.
Una condizione ludica e spettacolare che tende a cortocircuitare il rapporto tra realtà e rappresentazione in un format più coinvolgente e seducente dei reality show televisivi.

glocalmap.to è un’evoluzione post-politica delle teorie che fra la fine degli anni sessanta e gli anni settanta del XX secolo hanno contraddistinto l’idea di città nel movimento radicale delle nuove generazioni (“riprendiamoci la città”).
Un ethos alternativo che trova matrici culturali nelle sperimentazioni della “dérive” espressa dalla Psicogeografia dei Situazionisti francesi agli albori del 1968 e per altri versi in forme come l’Happening inventato dal gruppo Fluxus e il neo-Dada.

forum POLI_MI

carlo - 31-3-2005 at 13:49

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