carlo - 26-4-2002 at 08:17
ecco un'info (un pò fredda e schematica come tutti i comunicati...)
ma t'invito comunque a prendere spunto da questa per eventuali riflessioni
chi può venga!
Big Social Game, Torino, Arena -La Cavallerizza (Via Verdi,9) 2 maggio 2002 ore 17
Incontro su “La via creativa al futuro digitale”
Intervengono
Carlos Scolari, Ars Media, progetto http://www.id3online.net/
Tracce Design, IED (Istituto Europeo del Design)
Velia Papa, A_D_E_ (Art in Digital Era) - Inteatro ArtFactory di Polverigi
Lorenzo Taiuti, Accademia Albertina di Torino
Augusta Giovannoli, Osservatorio Scrittura Mutante -Biblioteca Multimediale Settimo Torinese
Angelo Motor Comino, scrittore, artista digitale già selezionato in BigTorino 2000
Franco Rolle, artista digitale, già selezionato in BigTorino2000
Introduce e coordina Carlo Infante
Un incontro pensato per delineare alcuni percorsi creativi verso il futuro digitale, per affermare una strategia culturale e formativa al di là della
bolla esplosa della new economy.
Un confronto tra alcuni protagonisti della ricerca artistica italiana in ambiente digitale (rilevando le esperienze caratterizzate per l’indirizzo
formativo e alcune di quelle selezionate nell’edizione precedente di Biennale Internazionale Giovani) e gli artisti internazionali presenti.
La via creativa al futuro digitale
La dimensione creativa è determinante nella progettazione multimediale non solo per quanto riguarda l’invenzione di nuove forme ma per la
valorizzazione di potenzialità comunicative in grado di generare altre visioni del mondo.
E’ attraverso queste visioni e pratiche del mondo che si evolverà la società e il mercato del prossimo futuro.
Lo schermo del computer introduce, come attraverso una soglia, in questo futuro che già si delinea attraverso un nuovo spazio-tempo digitale in cui
emerge la necessità di sperimentare
una più intensa interazione sociale e culturale.
Ci s'interroga su come rendere possibile nelle reti quelle interazioni, per fare della multimedialità e dell'info-sfera che pervade il mondo qualcosa
di meno astratto.
La ricerca di quest’interazione implica un nuovo rapporto tra la sensorialità e i sistemi dell'elettronica, sondando le potenzialità dei linguaggi
multimediali attraverso una strategia formativa centrata sul piano creativo.
Dalle installazioni interattive alle diverse forme del digital design, dalla videocreazione alla scrittura mutante, si tratta di rilevare i segnali di
una ricerca in cui i termini dell’intuizione artistica s’ibridano con le tecniche della comunicazione, arrivando a creare le condizioni della
mutazione digitale intesa come evoluzione psicologica e culturale.
Nel futuro digitale crescerà la nuova generazione, misurandosi con la complessità e la reinvenzione di pratiche di scambio sociale che la creatività
potrà contribuire ad individuare, esaltando il principio attivo dell’arte intesa come proiezione sul mondo che cambia, coniugandolo già da ora
all’interno del processo formativo.
http://www.bigtorino.net
da Giuliana (la inserisco io, era in altro forum)
carlo - 15-5-2002 at 06:54
Sono convinta che l'era digitale é ormai alle porte e la scuola non può rimanere fuori. Il percorso sarà lungo, in quanto non mancheranno gli
ostacoli,
nè le attuali proposte di riforma ci aiuteranno a spianare il percorso. La scuola sarà ancora legata ai vecchi schemi, mentre le esigenze di una
società altamente tecnologica incalzeranno. Il futuro della scuola dipenderà dai più coraggiosi.
mirko - 15-5-2002 at 21:49
arte e creativita' e futura esistenza digitale, davvero complessa la faccenda.
soprattutto e' complesso arrivare ad avere la lucidita' necessaria per scindere la **creativita'** dal medium in cui essa si sostanzia.
tutti noi concordiamo nel definire creativa un'animazione in flash, ad esempio.
ma quanti di noi ritengono piu' creativo un software come **napster**, oppure un particolare algoritmo sul quale si fonda un nuovo e potente motore di
ricerca?
probabilmente pochi, ed e' perfettamente comprensibile se non riusciamo a svincolarci dalla logica **tipografica** nella quale siamo cresciuti e siamo
stati educati.
il "brainframe" televisivo in cui tutti viviamo alcune ore della giornata non fa altro che consolidare la cultura dell'immagine che dal cinema in
avanti e'andata sempre piu' affermandosi. la dimensione visiva permea la nostra vita (l'occhio e' il senso maggiormente impiegato dall'essere umano
per relazionarsi con l'esterno) e le nostre forme di conoscenza. anche per questo siamo abituati ad attribuire alla creativita' e all'arte una
dimensione prevalentemente visiva, sia che essa si esprima nel tradizionale quadro, nell'installazione, o nella forma nuova dell'animazione flash.
mi sembra che la rete fornisca una potenzialita' in piu', da spazio **additivo** quale e': De Kerckhove parla di **arte dell'intelligenza**, intesa
nell'originale latino di "intellegere', legare, linkare potremmo dire oggi. questa e' lanuova forma di creativita' che la rete suggerisce, linkare le
menti, le persone, gli spazi di conoscenza, gli spazi sociali ed emotivi.
napster e' creativo nel momento in cui fornisce e massifica (il successo di napster viene dall'aver messo a disposizione di tutti -grazie ad un sito
web- una tecnologia, il P2P, che era gia'usata fra gli "smanettoni") un non-luogo di condivisione dell'emozione musicale, della musica, della
conoscenza ad essa legata: e' creativa l'associazione di menti che esso pone in atto.
il nuovo motore di ricerca che analizza semanticamente la parola ricercata e alla nostra ricerca di "napoleone" fornisce una lista di risultati
ordinata per categorie semantiche :
# alberghi (avete fatto caso a quanti ne esistono con questo nome?)
# storia francese
# formaggi francesi
etc etc
questa e' una forma di creativita' ulteriore: la macchina cerca soluzioni per l'uomo che si adattino alle sue richieste cercando di anticiparne le
mosse.
creativita' come ricerca di soluzioni, magari di soluzioni innovative attraverso un uso inconsueto di strumenti e situazioni consuete.