il FORUM di TEATRON.org

Scenari dell'Immateriale all'Università di Roma

carlo - 25-4-2003 at 08:26

apriamo qui
un ambiente di confronto
dopo la lezione del 24.04
a scienze umanistiche
dal titolo
La scena immateriale
dalla memoria dell'avanguardia alla mutazione digitale
nell'ambito del corso di scenografia virtuale
http://www.dass.uniroma1.it/corsi/moduli/02-03/scenovirtuale2.htm
istituito da luca ruzza
http://www.lucaruzza.it/news/appuntamenti.htm

lasciate qui un vs output

e per saperne di +

qui
http://www.teatron.org/agapow/
un pò di testi d'approfondimento
è uno dei tanti archivi on line

ho molto altro ancora da linkare se me lo chiedete

link al forum attivato all'Università di di Bologna

carlo - 25-4-2003 at 08:45

ecco un buon esempio di forum
http://www.teatron.org/forum/viewthread.php?tid=89
vi trovate disseminati anche un bel pò di link e contenuti su ciò che v'interessa

luca ruzza - 23-5-2003 at 10:12

Benvenuti nel forum

Giuliano Bottani - 24-5-2003 at 09:35

Salve a tutti!
Sono Giuliano, mi sono appena iscritto al forum.
Se può interessare viaggiando nel web ho trovato un sito http://www.mondimedievali.net/Edifici/Puglia/Lecce/Squinzano.htm, in cui si parla e si possono vedere delle foto dell'abbazia di Santa Maria delle Cerrate, certo è un'articolo improntato molto sulla storia dell'arte, ma le foto dovrebbero essere utili, ed inoltre c'è una cartina della zona con tanto di ferrovia con i nomi delle stazioni.

Link Cerrate

Francescoalteluci - 24-5-2003 at 11:42

Salve,
Sono Francesco anche io al mio esordio multimediale e pubblico.
Allego un piccolo pacchetto di link che ho raccolto dopo una rapida e superficiale ricerca in internet.
Saluti


Allegato: Cerrate.zip (304kB)
Questo file è stato scaricato 611 volte


Salve

Giovanni P. Liotta - 24-5-2003 at 12:59

mi sono solo iscritto, per adesso.
La prossima volta aprirò la porta coi piedi.
ciao

link

bligny - 24-5-2003 at 13:46

Quota:
Originariamente scritto da Giuliano Bottani
Salve a tutti!
Sono Giuliano, mi sono appena iscritto al forum.
Se può interessare viaggiando nel web ho trovato un sito http://www.mondimedievali.net/Edifici/Puglia/Lecce/Squinzano.htm ,

<<< x rendere attivi i link dai uno spazio alla fine dell'URL


in cui si parla e si possono vedere delle foto dell'abbazia di Santa Maria delle Cerrate, certo è un'articolo improntato molto sulla storia dell'arte, ma le foto dovrebbero essere utili, ed inoltre c'è una cartina della zona con tanto di ferrovia con i nomi delle stazioni.


ho visto il link
xkè ce lo mosti?

e poi
c'eri alla conferenza?
niente da dire o da chiedere?

luca ruzza - 24-5-2003 at 19:45

Caro Carlo Infante
il secondo corso di scenografia virtuale approda nel forum per uno scambio di idee sul progetto di un allestimento sul tema dello scenario immateriale già trattato nella prima annualità. In questo caso gli studenti si confronteranno con uno spazio reale, che praticano però solo virtualmente attraverso una ricerca sul web. Parliamo di Cerrate in Puglia dove Koreja organizzerà per il prossimo agosto una serie di avvenimenti ed azioni. La pratica di questo esperimento sarà percepibile attraverso la rete e i temi di discussione, approfondimento collegamento tra gruppi di lavoro etc avverà attraverso questo forum, in modo che possa seguire il percorso anche se non fisicamente nell'aula di lavoro.
Appena hai l'occasione ti prego di lasciarci traccia di un tuo suggerimento su esperienze di teatro in rete che immagino utili ad un patrimonio comune
A presto
Luca

un esempio

carlo - 24-5-2003 at 20:59

Quota:
Originariamente scritto da luca ruzza
Caro Carlo Infante
il secondo corso di scenografia virtuale approda nel forum per uno scambio di idee sul progetto di un allestimento sul tema dello scenario immateriale già trattato nella prima annualità. In questo caso gli studenti si confronteranno con uno spazio reale, che praticano però solo virtualmente attraverso una ricerca sul web. Parliamo di Cerrate in Puglia dove Koreja organizzerà per il prossimo agosto una serie di avvenimenti ed azioni. La pratica di questo esperimento sarà percepibile attraverso la rete e i temi di discussione, approfondimento collegamento tra gruppi di lavoro etc avverà attraverso questo forum, in modo che possa seguire il percorso anche se non fisicamente nell'aula di lavoro.
Appena hai l'occasione ti prego di lasciarci traccia di un tuo suggerimento su esperienze di teatro in rete che immagino utili ad un patrimonio comune
A presto
Luca


ecco ora capisco qualcosa
ma solo qualcosa...

il punto qui non è il teatro in rete
ma la percezione della rete come ambiente creativo di condivisione progettuale

un esempio straordinario?
eccolo
http://forum.trovarsinrete.org/list.php?f=13&a=2&t=471

qui c'è un comunicato
http://www.trovarsinrete.org/concorsocomunicato.doc

luca ruzza - 25-5-2003 at 10:40

Rilancio:
visitate il sito http://www.webcamtheatre.com/
esperimento interessante e imperdibile, eppoi su : http://www.georgecoates.org/ scrittura on line


luca ruzza - 25-5-2003 at 10:45

http://www.olivieropdp.it/
passaggio obbligato

zio tungsteno

lidia - 25-5-2003 at 12:07

ciao a tutti,
allora volevo dirvi che ho dato una prima lettura dei tre cap.di O.Sacks e come tutti ho visitato qualche sito di S.Maria di cerrate e del relativo museo "frantoio".
Ho cercato sul vocabolario dell'ist.encicl.italia. la parola frantoio(strumento o apparecchiatura x la frantumazione di materiali solidi.e luogo dove si compie la frantumazione di olive) e poi due derivati: frangitore e frangigramolatrice. Il primo di quest'ultimi è costituito da uno o più cilindri rotanti a superficie munita di lamine d'acciaio. il secondo è il primo più un energico rimescolamento a caldo.
Dal testo invece ho intravisto un percorso relativo alla luce e come questa si concretizzi nella vita. es."lucentezza, bagliore..dei metalli";" mi piaceva la luce, soprattutto quella delle candele..." parla di fusione; dello zio e le sue lamadine; infine del nonno "gli piaceva inventare lampade- lampade di sicurezza da usare in miniera, lampade per le carrozze, lampioni per l'illuminazione stradale..."
considerando che il nonno e dell'800 non vorrei sbagliare ma probabbilmente le lampade sono ad olio! Nell'olio un mio punto d'incontro, oltre al fatto che entrambi lavorano con materie prime.
Poi c'è una frase a pag.15 "-l'ambra stofinata, imagneti ecc...la percezione che sotto il mondo accessibile e familiare dei colori e delle apparenze ne esiste un altro, buio e nascosto, di leggi e fenomeni misteriosi" il frantoio lo collego a quel posto sotterraneo dove vi sono "leggi e fenomeni misteriosi".
vi pongo alcune domande prima dell'avvento della corrente elettric per riscaldare l'impasto avranno usato il carbone? perchè se così c'è un punto del testo dove parla di diamante e carbone.
Altra anche in puglia si usava cucinare in calderoni di rame?
Altra secondo voi nel frantoio c'erano candele per l'illuminazione?
Scusate la lunghezza spero non vi sembri stupido tutto ciò, attendo critiche o percezioni vostre!!!!

luca ruzza - 25-5-2003 at 18:53


Alcune note sull'olio e sull'olio lampante
in re: Lidia

L'olivo
Puglia, Italia meridionale, Masserie,



Il Medioevo
L'Età Moderna

La coltivazione

La trasformazione e la commercializzazione

Riferimenti bibliografici





Torchio alla genovese


L'importanza dell'olivo e dell'olio che si ottiene dalla spremitura delle suoi frutti (drupe) nella storia economica e della cultura mediterranea è enorme, e nel corso del tempo si è arricchita di sempre nuovi spunti e suggestioni (si pensi alle molteplici evocazioni contenute nel Vecchio e Nuovo Testamento), tanto da poter assumere che vi abbia concorso alla sua definizione antropologica.
Oltre che come alimento (anche se fino al Medioevo, tranne che nella Quaresima e nelle vigilie, il condimento principe fu il grasso animale) l'olio (la qualità chiamata lampante) veniva impiegato come combustibile per le lampade di illuminazione, sia per uso domestico che devozionale, ed aveva larghi impieghi medicinali ed industriali, specialmente nella fabbricazione dei saponi. E proprio le industrie saponiere di Marsiglia e di Genova furono, nel corso dell'Età Moderna, i principali clienti della produzione tarantina.
L'intrinseco ruolo mercantile dell'olio, insieme a quello del grano, ispirò la vocazione commerciale del porto di Taranto.
Tramite l'olio la città mise in relazione il suo vasto hinterland oleicolo con le prestigiose realtà centroeuropee. Tuttavia la struttura del commercio, per lo più delegato a intermediari di estrazione napoletana, fece sì che la maggior parte dei realizzi fossero dirottati altrove.
L'olio divenne altresì, specie nel '700,la principale garanzia per la restituzione delle anticipazioni di denaro, per cui esso rivestì un importantissimo ruolo nelle intermediazioni finanziarie.
Un ultimo aspetto riguarda la produzione di legna da ardere ricavata dalla periodica potatura degli alberi di olivo, e che garantì, nonostante la progressiva contrazione del primitivo manto forestale, il regolare rifornimento di combustibile per la città.



La storia
L'Antichità
Le origini della olivicoltura tarantina risalgono, con tutta probabilità alla Protostoria. Essa rientra nei processi di acculturazione delle popolazioni appenniniche innescati allorquando queste giunsero a contatto con l'evoluto Mondo Egeo, segnando la transizione da un'economia prevalentemente pastorale all'adozione di pratiche agricole più avanzate.
Fu però solo con l'avvento dei coloni greci che l'olivicoltura raggiunse livelli quali-quantitativi elevati, diffondendosi in prevalenza lungo le coste.
Nel corso dell'Età tardo-repubblicana e primo-imperiale la coltivazione dell'olivo rientrò nel programma produttivo delle villae rustiche, e la sua produzione fu certamente ulteriormente incrementata e migliorata, dato che l'olio tarantino era paragonato ad una delle qualità di olio più rinomate nell'antichità, quello prodotto a Venafro, in Molise.
Vennero selezionate diverse cultivar (chiamate sallentine), considerate di pregio dagli scrittori tecnici romani.

Il Medioevo
La crisi dell'agricoltura italica e del sistema economico centrato sulla villa rustica schiavile si accompagnò alla contrazione delle aree adibite alla olivicoltura ed allo scadimento delle tecniche colturali, verso forme di semi-inselvatichimento che prevalsero fra Tardoantico ed Altomedievo.
Furono soprattutto i religiosi (gli ordini monastici in primo luogo), per preminenti motivazioni liturgiche, a tenere in vita la tradizione oleicola (anche all'interno dei giardini urbani e suburbani) ed in seguito a guidare la sua ripresa, seguiti poi dalle componenti signorili della società, che aggiunsero a quelle di prestigio anche finalità commerciali.
La Rivoluzione Agricola Medievale ebbe proprio nell'incremento della olivicoltura uno dei più importanti motori economici.
Con l'olio il territorio ebbe l’opportunità di aprirsi ai mercati internazionali, proprio nel momento di massimo sviluppo delle linee commerciali mediterranee sulla scia delle imprese militari in Terrasanta.
L'importanza economica di questa attività non sfuggì alle attenzioni dei baroni, i quali imposero che all'interno dei rispettivi feudi i vassalli dovessero correspondere la decima parte del prodotto (in genere in olio e non in olive, per cui risparmiavano anche su costi di trasformazione) ed utilizzare i suoi frantoi (trappeti), con ulteriore aggravio di oneri.
A differenza del Barese l'espansione dell'oliveto nel Tarantino non definì una distinta fascia oleicola; la coltura pura, peraltro abbastanza limitata, si affiancò sempre ad un prevalente sistema misto, oleicolo-cerealicolo, se non a forme semiselvatiche.




Ad Età Moderna risalgono gli esemplari più maestosi di olivo presenti nel Tarantino, come quelli qui accanto, da Masseria Piccoli (Crispiano).





L'Età Moderna
La crisi tardomedievale ricondusse l'olivicoltura specializzata a ristetti ambiti periurbani.Solo alla fine del ‘600 essa tornò ad espandersi, occupando spazi sempre maggiori all'interno delle masserie, che spesso si dotarono anche di propri impianti di trasformazione (trappeti), sino ad allora situati per lo più in città.
Il '700, con un trend del mercato oleicolo costantemente in crescita, consacrò l'olivo come coltura leader, e l'olio la merce mercantile per eccellenza, in grado di inserire Taranto in un sistema di stabili relazioni culturali con le aree maggiormente sviluppate dell'Europa (Francia,Inghilterra ed Olanda).
Tuttavia l'ampliamento della produzione non si accompagnò al significativo miglioramento delle tecniche di trasformazione, per cui il Barese, più avanzato in questa ricerca, acquisì un vantaggio competitivo che resta largamente, tuttora, immutato.

Fra Sei- e , soprattutto, Settecento, la maggior parte del piano pedemurgiano fu ricoperto di vastissimi oliveti, noti come marine, alcuni dei quali alcuni sono tuttora produttivi.

La coltivazione
L'olivicoltura era la coltura più praticata sui terreni leggeri, sassosi, superficiali, insistenti su calcarenite, anche affiorante: l'impianto di un oliveto costituiva quindi il sistema ecologicamente più razionale per accrescere i rendimenti unitari delle terre più ingrate e tanto diffuse nell'entroterra tarantino.
Il metodo di gran lunga più seguito per la propagazione dell'olivo seguiva di pari passo l'ampliamento dei seminativi ai danni della residua macchia mediterranea. Essa consisteva, infatti, nell' isolare le piante selvatiche (l'Olivastro o termite) e nell'innestarle nelle varietà gentili; in seguito la pianta restava immersa nella macchia e solo in coincidenza della raccolta dei frutti la superficie sottostante veniva sottoposta a coltivazione, con la creazione del largo. Solo in un secondo momento, e quando possibile, la macchia circostante veniva definitivamente svelta ed il terreno ridotto a seminativo.
I termiti in sovrannumero erano oggetto di commercio, venendo utilizzati per l'impianto di oliveti in aree prive di serbatoi naturali.
Nella seconda metà del ‘600 si impose il sistema della coltura pura, in cui gli oliveti (marine, chiuse se difese da muretti a secco) vennero affrancati definitivamente dalla macchia.
Il terreno degli oliveti era anch'esso seminato, ma non seguiva l'intera rotazione dei seminativi.
Il ciclo produttivo dell'olivo durava quattro anni, tanto quanto i relativi contratti di fitto; ciò anche in considerazione delle naturali, forti, oscillazioni delle rese, connesse anche con le periodiche operazioni di potatura.

La trasformazione e la commercializzazione



Alcune immagini, fra le più suggestive dell'architettura rurale, di frantoi ipogei (trappeti). In alto il trappeto di Masseria Todisco (Statte) e quello del Marchese (Montemesola); accanto l'ingresso al trappeto di Masseria Lonoce (Grottaglie);in basso angioli e fiscoli, strumentario impiegato nella produzione dell'olio (dal Museo Storico di Masseria Lupoli- Crispiano).





La produzione dell'oliveto poteva essere concessa in fitto insieme al resto della masseria, se ne faceva parte. Più spesso, però, la gestione dell'oliveto rimaneva ben distinta rispetto al resto dell'azienda.
Talvolta il proprietario preferiva gestire personalmente (in economia) tutte le fasi, dalla coltivazione alla commercializzazione, passando attraverso la raccolta delle olive, al loro trasporto nel trappeto ed alla successiva trasformazione. Un'altra modalità prevedeva la messa in società, nella quale un socio esterno (coltivatore o imprenditore a sua volta, singolo o in società con altri) si accollava tutte le spese, mentre la produzione veniva divisa a metà.
Una terza modalità prevedeva la vendita della produzione sull'albero, previa complesse operazioni di stima.


Riferimenti bibliografici:
F. Ghinatti: Aspetti dell’economia agraria della Magna Grecia agli inizi dell’impero, in Critica Storica III(1973), p.p. 369-396.

F. Ghinatti: Economia agraria della chora di Taranto, in Quaderni di Storia I (1975), pp 83-126.

Pini A.: Vite e olivo nell’Alto Medioevo, in Settimane di Studio del Centro Italiano di Studi sull’Alto Medioevo, XXXVII: L’ambiente vegetale nell’Alto Medioevo, Spoleto 1990, pp. 329-370.

Montanari M.: Vegetazione e alimentazione, in Settimane di Studio del Centro Italiano di Studi sull’Alto Medioevo, XXXVII: L’ambiente vegetale nell’Alto Medioevo, Spoleto 1990, pp. 281-327.

G. Cherubini: I prodotti della terra: olio e vino, in Atti delle settime giornate normanno-sveve: Terra e uomini nel Mezzogiorno normanno-svevo, Bari 1987, pp 187-233.

R. Licinio: Uomini e terre nella Puglia medievale, Bari 1983

B. Salvemini: Prima della Puglia. Terra di Bari e il sistema regionale in età moderna, in Storia d’Italia.Le regioni dall’Unità ad oggi: La Puglia, Torino, 1989

M. Milizia Fasano: Il trappeto sotterraneo in Terra d’Otranto, Cavallino 1991

A. Monte: Frantoi ipogei nel Salento, Lecce 1995.

22 settembre, 2002 17:03














Zio Tungsteno/S.Maria di Cerrate/...

Victor Jacono - 28-5-2003 at 13:21

allora...
anch'io ho letto I primi tre capitoli di Zio Tungsteno (e poi mi $B!&(Banche dispiaciuto di essermi fermato l$B!&(B e ci ho pensato un po...

anch'io sono stato attirato dal mondo altro: "buio e nascosto, di leggi e fenomeni misteriosi"(Sacks p.15)...$B!&(Bil mondo che mi si $B!&(Bpresentato con questi primi capitoli $B!&(Bun mondo di materia e materiali nel quale ci si va immergendosi per scoprire dei pattern, dei sistemi, delle forme date a queste materie e materiali, e dei rapporti fra di essi...rapporti resi possibili ai numeri, alla matematica, alla geometria..."Quei rapporti, quelle proporzioni geometriche, mi disse, si trovavano ovunque in natura: il mondo era costruito in base ai numeri." (Sacks p.40,41)...

questo mondo fatto di rapporti numerici, geometrici, chimici, mi ha fatto pensare al loro potenziale come il potenziale del dominio virtuale che si $B!&(Bpresentato a me proprio come "buio e nascosto, di leggi e fenomeni misteriosi" - sperando che alla fine di questi corsi vi si aprir$B!&(Bqualche varco, un po di luce -
allora ho pensato all'incontro con Maia Borelli, a quello che ha detto proprio del virtuale come un esistenza in potenza, a un "come se fosse"...e ho pensato all'architettura...a quelle idee rese disegni...rese linee e figure geometrici in rapporto tra di loro...questi disegni e grafici sono anche essi un esistenza in potenza che traie supporto da rapporti numerici che specificano lo spazio reale in potenza...uno spazio virtuale...

ho pensato ai rapporti numerici esistenti nell'architettura di Santa Maria di Cerrate...che una volta accessibili possono servire da materiale col quale lavorare...ho pensato e immaginato il nostro sito (S.Maria di Cerrate) come a "un giardino di numeri" (Sacks p.41)...adesso sto cercando dei grafici, dei piani d' architettura del sito che potr$B!&(Bforse servirci...si potrebbe forse proittarli, processarli, usarli come input a un software che processa numeri...ecco che si fa viva la mia ingnoranza sul tema...beh...visto che Santa Maria di Cerrate era anche un monastero fornito tra l'altro di uno scriptorium...le opere che si sono scritte o copiate...prodotte in questo scriptorium sono andate perse?...ci sono forse dei manoscritti? c'e' anche un Libro dei Numeri nel Vecchio Testamento della Bibbia...che numeri e/o rapporti numerici ci fornisce Santa Maria di Cerrate?...

se avete riscontrato qualcosa fateci sapere :)...

a presto...

N A R R A Z I O N E

Tambouriner - 28-5-2003 at 14:47

HOLDEN LAB
Alessandro BARICCO

http://www.holdenlab.it/

!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

luca ruzza - 29-5-2003 at 08:22


ATTENZIONE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Gli incontri del 29 e del 30 sono trasferiti a:

iniziative culturali e sociali degli studenti 2002/2003

26-31/05/03 roma , università "la sapienza"


CALENDARIO DEGLI EVENTI
roma, teatro ateneo
26-27-28/5/03 ore 10.00-13.00 16.00-19.00
rassegna video a cura di caterina tomeo

roma, museo laboratorio d'arte contemporanea
29/5/03 ore 11.30
"Interattività e narrazione"
incontro con il direttore del museo laboratorio d'arte contemporanea simonetta lux e il curatore domenico scudero

roma, teatro ateneo
31/5/03 ore 11.00-13.30 15.00-17.30
"meditazioni mediterraneo"
seminario e laboratorio con paolo rosa (studio azzurro)
partecipa all'incontro il direttore del centro teatro ateneo ferruccio marotti e valentina valentini, docente di teoriche dell'immagine elettronica per lo spettacolo


luoghi
teatro ateneo
dipartimento di arti e scienze dello spettacolo
museo laboratorio d'arte contemporanea
università "la sapienza" di roma - p.zza aldo moro, 5


info
ph. 347.6439240 333.8537295
e-mail cantieri01@hotmail.com

immagini "meditazioni mediterraneo"
© Studio Azzurro
ideazione e realizzazione grafica Alberta D'Alessio










Giuliano Bottani - 29-5-2003 at 19:42

Ho letto gli interventi di Lidia e di Victor che mi trovano d'accordo sulle loro intuizioni, anche se mi chiedo come potrei mai dire che siano percezioni errate. I due temi da correlare (S.M. di Cerrate e Zio Tungsteno) possono offrire migliaia di punti in comune (numeri, colori, luce, esplosioni, strutture architettoniche e utensili, ecc.), e tutti interessanti. La mia domanda è: in tutto questo caos primordiale, quale potrà mai essere la scintilla che genera la vita? Quale potrebbe essere l'inizio? Potremmo partire dai numeri? Oppure dall'elemento fusione ( che Lidia argutamente a rilevato presente sia nella creazione del tungsteno, sia nella creazione dell'olio), oppure dalla sezione aurea, che per secoli è stato il fondamento delle costruzioni geometriche e architettoniche? Io non so quale sia il metodo di approccio a questo lavoro di gruppo, ma vorrei capirci qualcosa anche con il vostro aiuto. Spero di non sembrare uno stupido ponendo queste domande, ma credo sia utile (almeno per me) metterci d'accordo sulla direzione da intraprendere...
Rispondetemi, criticatemi, prendetemi a schiaffi... ma fatemi sapere che ci siete!
Questo posto è già così freddo e virtuale che credo di non sentirmi affatto bene!

Elisabetta - 30-5-2003 at 21:49

Rispondendo a Giuliano, ritengo che i contributi di Lidia e Victor siano fondamentali per una buona partenza: io non ero proprio arrivata a molte delle loro osservazioni! Forse in questo momento è utile dire il più possibile, successivamente magari troveremo un filo conduttore!

Ho provato a seguire una traccia e questi sono alcuni indizi!
L'olio è una sostanza di origine minerale, vegetale, animale, costituita nel primo caso da idrocarburi ad alto peso molecolare.

L'idrocarburo è un composto organico contenente carbonio e idrogeno

Il carbonio è un elemento chimico molto diffuso in natura sia cristallizzato (diamante, grafite) sia amorfo (antracite, lignite). Non può essere fuso, è buon conduttore di calore e di elettricità; è combustibile e riduttore, forma numerosi composti.

L'idrogeno, gas incolore e inodore, è’ la più leggera fra tutte le sostanze ed è, dopo l’elio, il gas più difficile a liquefarsi

Nel frantoio di Cerrate l’olio veniva però dalla frantumazione delle olive, un frutto che si accontenta di crescere anche nelle “terre più ingrate”, ma che per maturare bene non può fare a meno di un elemento: Il sole/la luce.

Dunque, esiste un olio che nasce dalla luce e uno che nasce dal buio.
Pensiamo ora alle infinite nature dei metalli, alla loro luce, al buio da cui provengono, alle infinite combinazioni esistenti, al tungsteno e alla lampadina.

Ma a cosa porta tutto questo? A una istallazione? Perché no? Il buio e la luce mi sembrano due elementi interessantii su cui soffermarsi!

Poi ci sono i numeri, le combinazioni, la geometri, i numeri della natura di cui parlava Victor! Su questo ancora non ho riflettuto abbastanza e attendo vostri contributi affinché le idee viaggino più velocemente!

Il discorso sugli oli minerali forse è fuorviante ma mi era sembrato di cogliere diverse similitudini!

Per concludere vi lascio una testimonianza su come veniva ottenuto l’olio in sabina fino a non molti anni fa, quando ancora lo faceva mia nonna
A presto!


Anticamente Il frantoio era costituito da una mole di pietra, un masso rotondo. Grazie al traino dei buoi le grosse macine frantumavano le olive ottenendo così l’unica possibile spremitura. In seguito, grazie all’utilizzo di presse idrauliche costituite da dischi di corda e acciaio, la pasta ottenuta dalla prima macina veniva infiscolata per una ulteriore estrazione del liquido. Da quest’ultimo, raccolto in pozzetti e ivi lascito per circa 20 minuti, veniva separata la parte più leggera (l’olio) dalla più pesante (la morga). Successivamente l’olio e la morga venivano nuovamente convogliate in una centrifuga chiamata separatore. Il residuo solido rimanente, detto sansa, veniva portato nei santifici, dove grazie ad accorgimenti chimici, era ricavato l’olio di sansa. La sansa si può anche pressare in blocchetti ed essere usata come combustibile.

Buon lavoro a tutti!

Elisabetta - 1-6-2003 at 20:20

Ho avuto l'influenza e ho perso tutti gli incontri!! Qualcuno mi racconta???
Ciao...

Giuliano Bottani - 3-6-2003 at 19:36

Rispondendo a Elisabetta,
io sono stato solo all'incontro di sabato con Paolo Rosa di sStudio Azzurro, e posso dirti che è stato un bellissimo incontro. Eravamo una ventina di studenti, e lui è stato molto disponibile, dopo averci presentato il nuovo lavoro delo Studio, "Mediterraneo", ha aperto le danze chiedendo se c'erano delle domande. L'incontro è iniziato verso le 11,30 e si è concluso alle 18. Se poi vuoi ulteriori dettagli, chiedimi...

ciao...

"In margine Al Caos"

marì - 4-6-2003 at 10:58

UDITE!UDITE!
notizia in anteprima per tutti i frequentatori del forum!
MERCOLEDI' 25 giugno presso lo "Studio Canali" in via Rutilia 11 a Milano, si terrà l'inaugurazione di
"In Margine Al Caos" Opere Scelte di Mario Canali.
Il progetto, frutto del lavoro condotto durante la prima fase di stage, è la storicizzazione dell'esperienza condotta da Mario Canali lungo tutta la sua carriera artistica fino ai giorni nostri.

Vi invitiamo a frequentare il forum per avere maggiori informazioni sull'evento!

Elisabetta - 9-6-2003 at 20:46

Hey, che avete cambiato tutti forum senza dirmelo?? perchè nessuno approfitta dell'assenza del capo? Io faccio appelli sostanzialmente perchè non ho più un'idea (non che prima avessi prodotto granchè) vi prego, scrivete qualcosa!!! Baci a tutti!!!

Tutto tace

Francescoalteluci - 10-6-2003 at 22:37

Ora che un pallino nero distingue il forum, esprimersi diventa difficile...

Giuliano Bottani - 11-6-2003 at 09:40

Come Elisabetta, anche io mi ritrovo a corto di parole, anche perchè parlare da solo e in fondo come parlare con un muro.
L'altro ieri, ho parlato di persona con Giovanni (un altro studente del prof. Ruzza) ed il punto principale della nostra conversazione era appunto questo forum.
Diciamocelo apertamente questo forum virtuale non riesce a decollare. Perchè? I motivi sono tanti, ed io non voglio fare polemiche. Ognuno di noi dovrebbe mettere qualcosa di suo: idee, ricerche, domande, ecc; ma ben pochi tentano di calpestare questo suolo digitale.
Ritornando al discorso che più mi, e credo ci interessa, posso dire che dalla conversazione (privata) con Giovanni è uscito fuori un discorso, secondo me degno di nota (e che Giovanni non me ne voglia, poichè la considerzaione è sua) riguardo l'utilizzazione della famosa chiesa di S. M. di Cerrate come ospizio, o dir si voglia casa di cura, per malati mentali e ritardati. Questo aspetto, legato alle considerzioni di Lidia, Victor e Elisabetta, diviene molto interessante:
1. I malati mentali hanno nella stragrande maggioranza dei casi una visone alterata della realtà loro circostante;
2. Il luogo (S.M. di Cerrate) potrebbe divenire materialmente l'ambiente in cui queste visoni virtuali divengono reali (videoinstallazioni e ambienti virtuali);
3. Definendo un percorso, simile al percorso che questi malati compivano per spostarsi dalle camere in cui riposavano all'ambiente esterno, si potrebbero studiare una serie di interezioni con gli ambienti e gli spettatori-utenti-degenti.

Io ho lanciato un sasso, se poi questo sia interessante o banale, questo vorrei che me lo diceste voi.
A chiunque legge queste parole: non pensare a quello che potresti dirmi ( siano pensieri positivi o negativi, non temere non me la prenderò, se scrivo lo faccio per mettermi in discussione) ma poggia le dita sulla tastiera e componi un messaggio.
E se porprio vuoi parlarmi a quattr'occhi scrivimi un messaggio privato.

A presto...
Chiunque voi siate...

Grazie della gentile attenzione!

Giuliano Bottani - 11-6-2003 at 09:41

Come Elisabetta, anche io mi ritrovo a corto di parole, anche perchè parlare da solo, è in fondo come parlare con un muro.
L'altro ieri, ho parlato di persona con Giovanni (un altro studente del prof. Ruzza) ed il punto principale della nostra conversazione era appunto questo forum.
Diciamocelo apertamente questo forum virtuale non riesce a decollare. Perchè? I motivi sono tanti, ed io non voglio fare polemiche. Ognuno di noi dovrebbe mettere qualcosa di suo: idee, ricerche, domande, ecc; ma ben pochi tentano di calpestare questo suolo digitale.
Ritornando al discorso che più mi, e credo ci interessa, posso dire che dalla conversazione (privata) con Giovanni è uscito fuori un discorso, secondo me degno di nota (e che Giovanni non me ne voglia, poichè la considerzaione è sua) riguardo l'utilizzazione della famosa chiesa di S. M. di Cerrate come ospizio, o dir si voglia casa di cura, per malati mentali e ritardati. Questo aspetto, legato alle considerzioni di Lidia, Victor e Elisabetta, diviene molto interessante:
1. I malati mentali hanno nella stragrande maggioranza dei casi una visone alterata della realtà loro circostante;
2. Il luogo (S.M. di Cerrate) potrebbe divenire materialmente l'ambiente in cui queste visoni virtuali divengono reali (videoinstallazioni e ambienti virtuali);
3. Definendo un percorso, simile al percorso che questi malati compivano per spostarsi dalle camere in cui riposavano all'ambiente esterno, si potrebbero studiare una serie di interezioni con gli ambienti e gli spettatori-utenti-degenti.

Io ho lanciato un sasso, se poi questo sia interessante o banale, questo vorrei che me lo diceste voi.
A chiunque legge queste parole: non pensare a quello che potresti dirmi ( siano pensieri positivi o negativi, non temere non me la prenderò, se scrivo lo faccio per mettermi in discussione) ma poggia le dita sulla tastiera e componi un messaggio.
E se porprio vuoi parlarmi a quattr'occhi scrivimi un messaggio privato.

A presto...
Chiunque voi siate...

Grazie della gentile attenzione!

luca ruzza - 11-6-2003 at 16:42

Sono tornato a Roma
tracce del lavoro a Kobenhavn su:
http://www.disturbances.org
poi vai a video - workshop 4
a domani

luca ruzza - 11-6-2003 at 16:44

PS
il forum non "decolla" perche siete dei gran pigroni!!!!!!!!!!!!

Victor Jacono - 12-6-2003 at 12:23

perdonate la cosi prolungata assenza...
sto sotto studio...non ho mai affrontato un esame orale in vita mia...
scuse apparte...
ho seguito gli input che sono stati inseriti nel forum...tiriamoci un po su!!!
io ho cercato di proseguire alla ricerca dei bozzetti architettonici di S. Maria in Cerrate...mi sa che su internet queste cose non sono facilmente reperibili...intanto ho approfittato di una mia amica Leccese che spero trovera' il tempo di passare al municipio in cerca di qualche disegnetto...
ho pure trovato una tesi sull'architettura dell'abazia...non ho I dati con me in questo momento...chissa' se sara' possibile accedervi...
mi sa che dobbiamo incontrarci per dare una o due direzione al nostro lavoro...dare un senso...cominciare a lavorare su quello che abbiamo scontrato fin ora...
c'incontriamo stasera e ne parleremo penso...
a presto...

Victor

meditazionimediterraneo

sylvia - 12-6-2003 at 13:34

ciao a tutti debutto nel forum con un pensiero che e' nato in questi giorni di caldo ed afa.Ero in riva ad un piccolo corso d'acqua e mentre pescavo nella mente ricordi che mi legavano a quei luoghi,avverto un odore particolare di terra bagnata che immediatamente mi rimanda a quelle splendide immagini dell'istallazione distudio azzurro viste in ateneo.Ricordate la parte delle saline, quel candore che si scagliava contro il cielo azzurro quasi fosse finto?beh m'e' tornata in mente proprio quell'immagine sentendo quell'odore. Credo quindi che Rosa sia riuscito nel suo intento: trasmettere con le immagini qualcosa che va oltre lo schermo, suscitando sensazioni ed emozioni che appartengono ad un nostro personalissimo bagaglio interiore.una bella sensazione veramente farle tornare a galla. sy

luca ruzza - 13-6-2003 at 11:02

Buongiorno
apertura dell'aula digitale
fate un cenno di presenza
Grazie
LR

Giuliano Bottani - 13-6-2003 at 11:03

Presente!

Victor Jacono - 13-6-2003 at 11:04

Presente

luca ruzza - 13-6-2003 at 11:06



Allegato: 2.psd (436kB)
Questo file è stato scaricato 405 volte


Elisabetta - 13-6-2003 at 11:06

presente!

luca ruzza - 13-6-2003 at 11:10

http://www.disturbances.org/index.php?id=videos

vai a workshop 4 day 5

Victor Jacono - 13-6-2003 at 11:16

purtroppo non riesco a scaricare il file 2.psd su questo pc...di che si tratta?

Giada - 13-6-2003 at 11:18

Ho paura di essere in ritardo....

luca ruzza - 13-6-2003 at 11:18

ora andate sul sito di Giacomo Verde- Tecnoteatro-web theatre:
http://www.webcamtheatre.org/

commenti info e link.graditi.
La prima ora la passeremo a visitare siti e navigazione. Nella seconda entreremo nel progetto di Cerrate

luca ruzza - 13-6-2003 at 11:25

http://www.studioazzurro.com/
visitatelo con calma

Victor Jacono - 13-6-2003 at 11:25

cerco di trasferirmi su un altro pc perche questo mi sta dando sui nervi...non riesco a scaricare niente

Giada - 13-6-2003 at 11:26

Ma questo file non si apre....

luca ruzza - 13-6-2003 at 11:27

quale file non si apre???

Antonio Martines - 13-6-2003 at 11:31

scusate x il mostruoso ritardo

Giada - 13-6-2003 at 11:32

Non riesco ad aprire il file 2.psd... forse il mio pc ha qualche problema

Lezione Virtuale

Giovanni P. Liotta - 13-6-2003 at 11:34

Dunque...
Ho letto anche io finalmente i materiali e mi sono accorto che qualcosa in comune ci sarebbe. Il piccolo sacks a mio parere cresce in una fede davvero religiosa per la matematica e la mineralogia (una sorta materializzazioni della volontà divina). Questo suo bisogno di stabilità esistenziale ed affettiva lo porta a caricare i campioni metallici e la forma stessa (un cristallo!) della sua casa di famiglia di forti significati simbolici. Sacks è un uomo moderno, che già da bambino ha risolto la questione di Dio, provandone l'inesistenza (le colture di ravanelli). La sua spiritualità si rivolge alla scienza: gli esperimenti chimico-fisici (con l'officiante Zio Tungsteno) si trasformano in riti liturgici e la collezione dello Zio sembra un vero e proprio reliquiario. Ecco la materia del tungsteno per transustansazione incarna (come l'ostia) la perfezione.

Io dunque avvicinerei il "sacro" di Sacks ( implicitamente il sacro digitale, certezza mistica dell'età contemporanea ) al sacro convenzionale della rito della chiesa cattolico romana.

Vi sembrerò forse blasfemo, ma credo di non agire da tale.
io ho pensato di celebrare una sorte di rito del dio Computer, come è scritto nel sacro ed inviolabile Codice Binario, con tanto di musica elettronica e preghiere per la stabilità dei sistemi operativi ( ...liberaci dai Crash...) e per risparmiarci dalla perdita dei dati... dai demoni-hackers...

Gli aspettatori potrebbero mettersi tra i banchi, ricevere dei foglietti con delle cose da recitare insieme e i performers celebrerebbero un rito paro paro progettato sui tempi di quello cattolico romano.

Io penso che questo ci farebbe riflettere come uomini, che vedono nell'evoluzione del progresso tecnologico la redenzione e la cancellazione delle pene dell'esistenza umana, che aspettano fiduciosi le innovazione del futuro a liberarci dalle malattie, la ricerca genetica per renderci perfetti, l'imperativo di tenersi al passo con l'evoluzione informatica (pena la fama di peccatori e l'autoscomunica dalla community dei fedeli)...

IO non so se rischieremmo di essere scomunicati per una cosa del genere... certo sarebbe meglio se la chiesa fosse sconsacrata... io stesso mi sento un po' rimescolare dentro quando espongo queste cose.

però c'è una cosa che è vera nella realtà: tante persone ormai hanno più fede nella tecnologia e nella scienza ( e nell'uomo quindi) che in Dio, che inizia lì dove termina la scienza e che con l'avanzata inesorabile di questa, vede progressivamente ridotto il campo della propria giurisdizione.

penso che portare questo rito della contemporaneità e del superomismo tecnologico a Cerrate creerebbe un vero e proprio stridente ossimoro, che genererebbe tante e forse contrastanti conclusioni personali.

va be,
ora aspetto risposta d avoi

Giovanni

p.s.
ho i messenger di yahoo e hotmail aperti se li avete anche voi e mi mandate una mail automaticamente ci leghiamo e ci possiamo vedere in una stanza...

luca ruzza - 13-6-2003 at 11:35

http://www.sfmoma.org/espace/viola/fr_splash.html

questo è l'indirizzo del sito di Bill Viola
aprite direttamente la pagina e scaricate il video allegato
Andate poi su
http://www.billviola.com/
e navigate all'intero del suo sito per una panoramica completa sul lavoro dell'artista

non capisco

lidia - 13-6-2003 at 11:35

scusate ma non era questo il posto dove dovevamo incontrarci ormai da mezzora per la lezione di oggi??? Dove siete???

Elisabetta - 13-6-2003 at 11:38

dobbiamo prima dare un'occhiata ai vari siti segnalati,credo, e poi parleremo di cerrate...

Victor Jacono - 13-6-2003 at 11:39

lidia siamo tutti (o quasi) qua!!!

comunque...tutti i siti indicati dal prof. ruzza mi risultano Not Found...è un tantino frustrante...che si fa in questi casi?

Elisabetta - 13-6-2003 at 11:42

se ti è successo come a me, devi cliccare di nuovo l'indirizzo, così come ti viene suggerito nella pagina in cui ti da errore

luca ruzza - 13-6-2003 at 11:43

Lidia
questa è la giusta sede
Liotta ha già identificato una traccia di lavoro, a mio avviso interessante anche se non completamente praticabile, ma attendo le vostre "contaminazioni" su questo, tutti gli altri credo stiano navigando sui siti consigliati di tecnoteatro, bILL VIOLA e Studio azzurro
torna insietro e troverai le info per entrare nei siti

Giovanni P. Liotta - 13-6-2003 at 11:44

ahò, leggetevi il mio intervento, sta un po' più su...

Giovanni P. Liotta - 13-6-2003 at 11:47

prof.

cosa ne pensa?


luca ruzza - 13-6-2003 at 11:50

ripeto per chi non riesce ad aprire i siti consigliati:

http://www.sfmoma.org/espace/viola/fr_splash.html
per scaricare video di B.Viola

http://www.studioazzurro.com/

http://www.giardini.sm

http://www.webcamtheatre.org

http://www.hotelproforma.dk/eng_index.html





luca ruzza - 13-6-2003 at 11:54

Re: Giovanni Liotta
sensibilissima e acuta riflessione sulla spiritualità dell'Oliver
Provocante la renderizzazione rituale
ora andiamo un pochino più avanti con l'immaginazione per trasformare la pedissequa modellazione del rito cattolico in qualcosa di più mediato e forse più complesso (parlo ora di linguaggio scenico)

Elisabetta - 13-6-2003 at 11:54

Giovanni, stupefacente quello che hai scritto!!!

luca ruzza - 13-6-2003 at 11:55

Commenti sui siti?
riusciti ad aprire e scaricare files?

luca ruzza - 13-6-2003 at 12:02

esempio di allestimento nuova ritualita/HiTech

http://www.dreyblatt.de/
andare su istallazioni e scaricare i videoaudio da Memory project Amsterdam


Giovanni P. Liotta - 13-6-2003 at 12:04

beh si potrebbe addirittuare fare qualche esperimento chimico d'effetto spettacolare,

anche essere un po' ironici e leggere un breve testo vero scritto da noi ma tradotto in codice binario e rimanere dopo in silenzio per un po'

si potrebbe scrivere una predica e recitarla via collegamento internet...
tipo:
"Dal file dei Sacri Tabulati secondo Bill Gates. Colleghiamoci."
ci colleghiamo ed ecco una voce robotica (synth vocalico che legge i testi, ne ho a carriolate di sti software) con una faccia in animazione 3d, tipo mago di oz, che legge con un audio a forte amplificazione, un sacco di corbellerie sui doveri dell'uomo tecnologico.
tipo...
"fratelli! potenziate la vostra CPU, ampliate le RAM, perchè vostro sarà il futuro del mondo..."

ne possono venire un sacco di idee del genere

luca ruzza - 13-6-2003 at 12:05

per Liotta

i partecipanti potrebbero essere collegati via web e partecipare solo virtualmente ma ad un tempo prestabilito?
let me know

Giuliano Bottani - 13-6-2003 at 12:12

Quindi stiamo battendo la strada del Sacro-Mistico-Dio-Digitale? Si parla di una messa virtuale a cui partecipano credenti hi-tech dotati di modem e trasmittenti digitali?

Ho capito male?

Giovanni P. Liotta - 13-6-2003 at 12:12

alcuni sì,

potrebbe essere un ulteriore ampliamento, però si perderebbe il carattere contradditorio del luogo antico di storia di Cerrate e la nuova liturgia del XXI secolo, però si potrebbe fare che chi non può partecipare si collega in webcam e riceve comunque la benedizione: si possono mettere dei monitor tra i banchi che mostrano solo la faccia degli assenti/presenti.

un'altra idea. si può inscenare un attacco di hackers-satanisti in diretta che irrompono nella trasmissione del faccione da mago di oz e lo ridicolizzano trasmettendo insulti e musica elettronica acida e aggressiva tipo d'n'b

Victor Jacono - 13-6-2003 at 12:14

bene...qualche sito riesco a visitarlo...
forti i lavori di studio azzurro e bill viola...
impulso dal lavoro di Viola...
si potrebbero mediare immagini gia' presenti a Cerrate...negli affreschi...rilievi...ecc...

Liotta...mi piace l'idea di condurre una specie di rituale digitale a cerrate...creare condizioni di passaggio da una parte alla prossima della "cerimonia" facendo passare i visitatori "pellegrini" attraverso spazi reali trasformati in spazi virtuale...creare questo percorso rituale tracciato nello spazio reale del monastero..non solo della chiesa...

luca ruzza - 13-6-2003 at 12:16

Domenica 30 giugno siete invitati al castello di Roviano per una giornata digitale con demo motion capture etc. CASTELLO DI ROVIANO
ARTE AL CASTELLO
Apre il 15.03.2003
Chiude il 30.03.2003
via del castello
Roviano (rm)
adaimpallara@libero.it

per Liotta
al castello di roviano saranno presentate varie tecnologie assimilabili al concetto di interazione accennato negli ultimi messaggi

luca ruzza - 13-6-2003 at 12:18

la chiesa è comunque sprovvista di panche

Giovanni P. Liotta - 13-6-2003 at 12:19

il faccione da mago di oz in animazione 3d con la voce robotica , ora che ci penso potrebbe essere un essere superiore che aleggia in rete: un luogo/non luogo come ben sappiamo.
un software che no si sa se risiede in un server particolare o "nella memoria (MB!)di ognuno di noi"...

luca ruzza - 13-6-2003 at 12:25

Ci siete? date un segno please
link Gary Hill passaggio necessario

http://www.djdesign.com/artists/ghavi.html
potete visionare dei video eccezionali.

oppure su:

http://www.pixcentrix.co.uk/pomo/arts/video32.htm

Giovanni P. Liotta - 13-6-2003 at 12:25

nel confessionale:
"Padre ho peccato..."
"Dimmi figliuolo."
"Ho comprato Software Crackati, e adesso il mio OS è instabile..."
" Lo vedi a cosa giungi percorrendo le strade del demonio? Vai al negozio e compra il SW originale e non peccare più"

ormai sono parito

luca ruzza - 13-6-2003 at 12:28

Liotta
devi trovare un percorso parallelo, altrimenti andiamo verso la commedia all'italiana ( che comunqe funziona sempre)
Va bene partire ma concentriamoci sul "mezzo"

synth vocalico

Giovanni P. Liotta - 13-6-2003 at 12:31

provate a immettere dei testi e sentite l avoce che ne viene fuori

http://www.tik.ee.ethz.ch/cgi-bin/w3svox

Elisabetta - 13-6-2003 at 12:34

seguo con interesse e piacere il delirio di giovanni... cosa si potrebbe dare alle povere anime per la redenzione??? non si può fare una pausa che io mi devo ricollegare con me stessa?

luca ruzza - 13-6-2003 at 12:34

Ora un appuntamento con il padre dell'arte elettronica NAM JUNE PAIK

please go to:
http://www.guggenheim.org/exhibitions/past_exhibitions/paik/paik_to...

http://www.artcyclopedia.com/artists/paik_nam_june.html

http://www.dashsys.com/products/paik.html


http://www.solwaygallery.com/Pages/paik.html

hirshhorn.si.edu/collection/gallery/paik.html

luca ruzza - 13-6-2003 at 12:38

Liotta, mi interessa il link ma scrive che il server è occupato. Fai una verifica e torna in rete per dirci se funziona.
Grazie

Per tutti
alle 15 iniziamo a lavorare su Cerrate on Line, ok?

Giovanni P. Liotta - 13-6-2003 at 12:40

ok si può togliere un po' dell'ironia, io ho presentato il soggetto.
se agli altri piace pure che partecipino, e la cosa si può piegare verso una realizzazione più adatta: io non sono in grado adesso di concretizzare da solo adesso ( enon mi va neanche), vorrei sentire il feedback degi compagni. ma può spiegarsi meglio?
il mezzo sarebbe abbastanza consueto:
+ o - un pezzo teatrale con gruppo di spettatori partecipanti (presenti e virtuali) da trasmettere in rete...

lei come si muoverebbe personalmente a partire da questo spunto?

Giuliano Bottani - 13-6-2003 at 12:41

Immaginando l'interno della chiesa, vuoto e privo di panche. Si potrebbe mettere un confessionale al centro della chiesa stessa, al cui interno è posizionato un PC con cui l'utente potrebbe comunicare con il nuovo Dio-Elettronico.
Comunicando con il pc l'utente inizia ad interagire con una serie di proiettori che modificano le luci e gli affreschi digitali che si trovano nella chiesa. Idea sciocca?

luca ruzza - 13-6-2003 at 12:47

Info per tutti
le stringhe dei siti consigliati dovete copiarle nlla pagina web per aprirli e non semplicemente cliccarci sopra!!!

http://www.zbigvision.com/


Victor Jacono - 13-6-2003 at 12:48

qui troverete delle foto che danno un idea niente male dello spazio reale che avremmo a disposizione
http://www.mondimedievali.net/Edifici/Puglia/Lecce/Squinzano.htm

luca ruzza - 13-6-2003 at 12:52

Appuntamento alle 15 per iniziare a lavorare su Cerrate

Prego comunicare la presenza in rete

Giuliano Bottani - 13-6-2003 at 12:54

PRESENTE!

Giovanni P. Liotta - 13-6-2003 at 12:54

presente

luca ruzza - 13-6-2003 at 12:56

Solo Bottani e Liotta sono in rete?

luca ruzza - 13-6-2003 at 12:56

1 minuto alle 15

Giuliano Bottani - 13-6-2003 at 13:00

Prof siamo mi sa tanto che siamo rimasti in tre!

Giovanni P. Liotta - 13-6-2003 at 13:01

che si fa prof?
può essere che gli altri non stanno rivisualizzando la pag del forum e credeono che non scriviamo più?

magari credevano cha aprendola all'inizio... fino a poco fa Victor c'era



Elisabetta - 13-6-2003 at 13:03

presente!!!!!!!!!!
l'unica donna ormai!!!

Giovanni P. Liotta - 13-6-2003 at 13:04

evviva!!!

hip hip HURRA'!

Giuliano Bottani - 13-6-2003 at 13:04

Forse sono ancora in giro per i siti!
(non ci credo + di tanto)

Giovanni P. Liotta - 13-6-2003 at 13:06

allora elisabetta, anche tu hai letto i miei vaniloqui. che dici? ti sembra che siano perinenti le mie osservazioni e proposte?

luca ruzza - 13-6-2003 at 13:06

ok iniziamo a lavorare su cerrate

Giuliano Bottani - 13-6-2003 at 13:07

Victor? Lydia? Francesco? C'è nessuno?

Victor Jacono - 13-6-2003 at 13:07

perdonatemi...
sto qua da sempre
il mio web log prende il suo tempo per aggiornarsi...ma vi segue...

luca ruzza - 13-6-2003 at 13:08

Allora oltre a Liotta con cui ora iniziamo il
lavoro dove sono gli altri concept???

Elisabetta - 13-6-2003 at 13:10

Mi piacciono le idee di Giovanni e Giuliano!! e mi chiedo: sarebbe possibile realizzare tutto questo... messa, confessioni ecc... senza doverci recare a cerrate? O almeno.... ci si potrebbe andare una sola volta e fare delle riprese, foto, su cui lavorare solo dopo a distanza? Che lo avete già detto?

Giovanni P. Liotta - 13-6-2003 at 13:10

prof ho un 'idea

se ci becchiamo su un messenger di hotmail, possiamo discorrere più agevolmente.

ogni tanto buttiamo un occhio per vedere se si fa vivo qualcuno e lasciamo un messaggio avvisandoli el fatto che ci siamo appartati un attimo.



elisa:

se sei sul tuo pc scaricati il messenger di hotmail e fai veolcemente un account...
se ti riesce troppo complesso lascia stare

Elisabetta - 13-6-2003 at 13:12

ora lo scarico!

luca ruzza - 13-6-2003 at 13:14

Buona l'idea di elisabetta
prego pubblicare istruzione per hotmail
thanks

Giuliano Bottani - 13-6-2003 at 13:14

Parlandone un pò insieme ieri era venuto fuori il discorso della percezione.
Di come ognuno di noi potesse percepire la realtà e di come la realtà viene ricondotta alla nostra soggettività.
Poter pensare che S.M. di Cerrate un tempo fosse anche una casa di degenza per malati di mente, potrebbe offrire un altro spunto interessante per la creazione di un percorso "altro".
Immaginiamo per un attimo di vivere all'interno di Cerrate rinchiusi perchè pazzi, i nostri percorsi all'interno di quel luogo potrebbero offrire una serie di visioni (interazioni) con l'architettura del luogo.
Dove dormivano i malati?
Dove passeggiavano?
Il frantoio era contemparaneo alla casa di cura?

Victor Jacono - 13-6-2003 at 13:15

un idea di Inside/outside che viene dall'Ipogeo preistorico a Malta...
una specie di trasferimento di spazi...
esempio...proiettare spazio interno alla chiesa con visitatori in realtime nello spazio dell frantoio sotto terra...
trasferire spazi reali in virtuali e trasportarli...cosi che le forme e strutture sottostanti in-formino quelle di superficie e viceversa

Giovanni P. Liotta - 13-6-2003 at 13:17

http://www.msn.it/messenger/messenger_flash/Default.asp?Ath=t


ecco iniziate da lì

non perdete tempo coi cavilli anagrafici

Giovanni P. Liotta - 13-6-2003 at 13:21

appena avete fatto mandate un messaggio a

gaspropanoliquido@hotmail.com

e poi io vi invitero a conversare nella stanza nella quale già si trova giuliano
alias

realtaltra@hotmail.com

Giovanni P. Liotta - 13-6-2003 at 13:30

victor ci ha raggiunti: siamo
giuliano victor e giovanni

Elisabetta - 13-6-2003 at 13:31

Mi sono registrata ma mi risponde che l'account è occupato e di riprovare tra un pò!

luca ruzza - 13-6-2003 at 13:31

hotmail registrato
dove ci trasferiamo...and wow???????????

luca ruzza - 13-6-2003 at 13:34

In quale stanza siete andati?
mi sono iscritto ad Hotmail e sono on line
fatevi vivi
LR

luca ruzza - 13-6-2003 at 13:35

prego spedire istruzioni per entrare nella stanza virtuale da voi aperta su hotmail
Grazie

Giovanni P. Liotta - 13-6-2003 at 13:35

elisa, prof.

scrivete un messaggio qualsiasi con il nuovo account a

gaspropanoliquido@hotmail.com

Giuliano Bottani - 13-6-2003 at 13:36

Prof si deve collegare a
gaspropanoliquido@hotmail.com

Elisabetta - 13-6-2003 at 13:37

l'account è registrato ma messanger non mi accetta... non capisco why?

Giovanni P. Liotta - 13-6-2003 at 13:41

elisabetta forse hai sbagliato qualcosa con le password

ma se accedi alla tua nuova casella postale di hotmail, mandami un messaggio con il tuo nuovo indirizzo

ambientarsi

carlo - 13-6-2003 at 13:42

è fisiologico cercare di ambientarsi in un nuovo ambiente come il forum

farete, prima o poi, un salto di qualità
o lancerete ancora segnalini/sonar come pipistrelli x non sbattere nel buio?

il 30 giugno sto progettando un evento su teatro e nuovi media di cui v'informerò qui al + presto
e luca ruzza sarà il primo a sapere

nel frattempo xchè non ripescate dei pensieri da quella mia conferenza d'allora?

il link indicato l'avete visto?

Giovanni P. Liotta - 13-6-2003 at 13:48

attenzione adesso!

tra tutte le finestre che avrete aperto dovrebbe essercene una che porta l'autorizzazione al contatto tra me e voi

dite di sì

Elisabetta - 13-6-2003 at 13:50

giovanni, ti è arrivato il mio messaggio??

Giovanni P. Liotta - 13-6-2003 at 13:56

si mi è arrivato.

dovete accedere al messenger tramite li'icona dell'omino verde vicino all'orario in basso a destra
io vi inviterò

Elisabetta - 13-6-2003 at 13:59

grazie per l'aiuto ma l'omino mi risponde sempre che l'accesso a passport è occupato e sto per gettare la spugna! Mi dispiace aver perso la chat!!! Che avete detto???

Elisabetta - 13-6-2003 at 14:07

Temo che ci sia qualche programma nel mio computer "alitaliano" che m'impedisce di eseguire correttamentre messanger!
Ma ora devo lasciare l'aula!!! Spero di leggere qualche resoconto della chat sul forum!
Baci a tutti!!!

Giovanni P. Liotta - 13-6-2003 at 14:08

mi spiace tanto a che a me

siamo io

ruzza

victor

giuliano

adesso

di sicuro funzionera per una ltra volta, se puoi con

luca ruzza - 13-6-2003 at 14:09

Non fornire mai la password o il numero della carta di credito in un messaggio immediato.

Maestro scrive:
eccola prof!!!
lucaruzza_7@hotmail.com scrive:
dove siete persi nel cyberspazio?
lucaruzza_7@hotmail.com scrive:
ci siamo tutti?

realtaltra@hotmail.com è stato aggiunto alla conversazione.

Victor-Emmanuel è stato aggiunto alla conversazione.

lucaruzza_7@hotmail.com scrive:
è arrivato un messaggio di Infante:
lucaruzza_7@hotmail.com scrive:
ambientarsi

è fisiologico cercare di ambientarsi in un nuovo ambiente come il forum

farete, prima o poi, un salto di qualità
o lancerete ancora segnalini/sonar come pipistrelli x non sbattere nel buio?

il 30 giugno sto progettando un evento su teatro e nuovi media di cui v'informerò qui al + presto
e luca ruzza sarà il primo a sapere

nel frattempo xchè non ripescate dei pensieri da quella mia
lucaruzza_7@hotmail.com scrive:
riprendiamo il ragionamento sulla istallazione prego:
Maestro scrive:
prof
Maestro scrive:
sto invitando gli altri tra noi
realtaltra@hotmail.com scrive:
Eccomi qua
Maestro scrive:
eccoci
Maestro scrive:
voi parlate
Maestro scrive:
io tiro dentro pure betta
Victor-Emmanuel scrive:
allora...si stava facendo un discorso su uno degli spazi scelti dove i visitatori possono inserire attraverso dei terminali le loro "confessioni"...
realtaltra@hotmail.com scrive:
Prof io e victor stavamo discutendo sull'idea di poter utilizzare dei terminale (posizionati all'interno di dei confessionali, nella chiesa di Cerrate) a cui gli utenti potessero collegarsi e "confessarsi" mentre i loro pensieri venivano proiettati sulle pareti della chiesa mentre le parole tramutavano in linguaggio binario
lucaruzza_7@hotmail.com scrive:
dai messaggi letti sul forum si delinea l'ipotesi di utilizzare cerrate come set virtuale. magari con la possibilità di fare un sopralluogo (magari per ri-allinearsi con l'iconografia presente nell'abazia), per sviluppare un evento tecnoteatrale che può essere seguito da qualsiasi posto nel mondo, e che ha in cerrate il momento catartico. I confessionali potrebbero quindi trovarsi al di fuori del
lucaruzza_7@hotmail.com scrive:
monastero...
Victor-Emmanuel scrive:
questi possono poi essere proittati come data in sequeze digitali...o direttamente riportate in lettere
realtaltra@hotmail.com scrive:
Cosa ne pensa?
lucaruzza_7@hotmail.com scrive:
mandiamo avanti l'idea del linguaggio.
lucaruzza_7@hotmail.com scrive:
precisiamo l'intervento: sequenze digitali proiettate?
realtaltra@hotmail.com scrive:
Delle frasi digitate nel terminal potrebbero essere tramutate in un qualsiasi linguaggio matematico (binario) e proiettate sulle pareti della chiesa stessa.
Maestro scrive:
io sarei più per una partecipazione dello spettator di tipo teatrale
lucaruzza_7@hotmail.com scrive:
mi fate per favore un controllo sul sito segnalato da Liotta per la digitalizzaione sonora della parola scritta?? qualcuno di voi ci ha provato ed ha funzionato?
Maestro scrive:
prof ora la mando un abbozzo di una parte della messa composta da me circa 3 anni fa
Victor-Emmanuel scrive:
proiettate su superfici allestiti nel di s. maria di cerrate...se è possibile farlo senza fare danni alle opere gia esistenti
Maestro scrive:
accetti prof
Victor-Emmanuel scrive:
io ci sono entrato...ma chiedeva testi in tedesco...e li ho intoppato
realtaltra@hotmail.com scrive:
Anche io!
lucaruzza_7@hotmail.com scrive:
provate in tedesco allora!!!!!!!!!!
realtaltra@hotmail.com scrive:
Io non so il tedesco, mi dispiace!
lucaruzza_7@hotmail.com scrive:
vado anche io a fare un testo. la cosa mi sembra interessante
lucaruzza_7@hotmail.com scrive:
provate con la frase:
Maestro scrive:
ce ne ho alcuni anche in italiano
Maestro scrive:
non dobbiamo dannarci l'anima adesso
realtaltra@hotmail.com scrive:
Dacci quelli in tialiano
Maestro scrive:
ho software in quantita
realtaltra@hotmail.com scrive:
Non fare il prezioso
Maestro scrive:
sono uno specilaista di voci robotiche, modestamente
realtaltra@hotmail.com scrive:
Ma la pianti
Maestro scrive:
anche se sono difficili a volte
Maestro scrive:
dico davvero giuliano
Maestro scrive:
quelle cose tecniche ve le posso illustrare io, in un altro momento
realtaltra@hotmail.com scrive:
Allora parliamone, dicci secondo te come potremmo utilizzarli
Maestro scrive:
prof ha sentito il campione che le ho mandato?
Maestro scrive:
intanto ho tanti effetti per lo straniamento della voce in tempo reale, e già quello fa un bel effetto. la macchina che parla.
Maestro scrive:
avete sentito i vecchi dischi dei Kraftwerk
Maestro scrive:
?
lucaruzza_7@hotmail.com scrive:
puoi inviarci qualcosa? sono appena tornato da disturbances a Kobenhavn incontro internazionale sulla musica elettronica _e_altri media, la cosa mi interessa e mi interessa la manipolazione......................insieme alla costruzione di un ambiente visivo_scenografico_virtuale.............
Maestro scrive:
inviARE ADESSO?
Maestro scrive:
prof le ho mandato un file?
Maestro scrive:
non l'ha ascoltato?
realtaltra@hotmail.com scrive:
E a noi?
Maestro scrive:
tu già l'hai ascoltato giuliano
Maestro scrive:
è lo stesso
lucaruzza_7@hotmail.com scrive:
ma trasformare la scrittura in suono non è male. i confessionali potrebbero assimilarsi a postazioni telescriventi
Victor-Emmanuel scrive:
esattamente
lucaruzza_7@hotmail.com scrive:
lo sto ascoltando
Maestro scrive:
sono i cosiddetti synth vocalici
Maestro scrive:
ora vi facciomascoltare dell'altro
realtaltra@hotmail.com scrive:
Manda manda
Maestro scrive:
comprimo in mp3
lucaruzza_7@hotmail.com scrive:
torno all'origine:
Maestro scrive:
prima aspetta ruzza
lucaruzza_7@hotmail.com scrive:
quali software disponibili per trasformare la battuta scritta in suono?

Giovanni P. Liotta - 13-6-2003 at 15:11

mi sa che ho cambiato idea...

ne parleremo a lezione.

Tambouriner - 14-6-2003 at 01:08

... mah...!?!

Giovanni P. Liotta - 14-6-2003 at 12:02

Bisogna avere in sé il caos per partorire una stella che danzi.

MI RACCONTATE???

Sabry - 14-6-2003 at 13:27

qualcuno mi racconta cosa fate in particolare su questo forum? e perchè vi cercate sempre? potrei avere maggiori informazioni? grazie

OK! TI RACCONTO!

Tambouriner - 14-6-2003 at 15:41

Quota:
Originariamente scritto da Sabry
qualcuno mi racconta cosa fate in particolare su questo forum? e perchè vi cercate sempre? potrei avere maggiori informazioni? grazie

Ebbene, tesoro, devi saxe ke questa più ke una discussione di 1 Forum altro non è ke una chat in differita ke funziona come ruota di scorta di 1 stanza della chat di MSN...

Caos & Pipistrelli!!!

Tambouriner - 14-6-2003 at 15:52

Quota:
Originariamente scritto da Giovanni P. Liotta
Bisogna avere in sé il caos per partorire una stella che danzi.

Sacrosanto! Peccato ke in questa grotta piena di pipistrelli caos proprio non ne ho trovato...



P.S. 1 doveroso ringraziamento x aver speso del tempo a prenderti la briga di leggere il mio profilo.



Grazie

Francescoalteluci - 15-6-2003 at 13:19

Quota:
Originariamente scritto da carlo
è fisiologico cercare di ambientarsi in un nuovo ambiente come il forum

farete, prima o poi, un salto di qualità
o lancerete ancora segnalini/sonar come pipistrelli x non sbattere nel buio?

il 30 giugno sto progettando un evento su teatro e nuovi media di cui v'informerò qui al + presto
e luca ruzza sarà il primo a sapere

nel frattempo xchè non ripescate dei pensieri da quella mia conferenza d'allora?

il link indicato l'avete visto?


Grazie per queste singolari perle di saggezza

GRAZIE

Sabry - 16-6-2003 at 10:41

Quota:
Originariamente scritto da Tambouriner
Quota:
Originariamente scritto da Sabry
qualcuno mi racconta cosa fate in particolare su questo forum? e perchè vi cercate sempre? potrei avere maggiori informazioni? grazie

Ebbene, tesoro, devi saxe ke questa più ke una discussione di 1 Forum altro non è ke una chat in differita ke funziona come ruota di scorta di 1 stanza della chat di MSN...


grazie, sempre gentile! grazie ai molti di voi che si sono affannati a rispondermi...

Victor Jacono - 16-6-2003 at 15:23

cara Sabry
innanzitutto mi dispiace che nessuno si è interessato a darti una risposta sulla natura di questo forum, o grotta di pippistrelli in letargo (come definito da alcuni)...
ebbene...cerchero di riassumere un po che cosa sta succedendo per beneficio tuo e mio...
dopo la svegliata un po chaotica che ci siamo dati venerdi ne ho proprio bisogno...
allora...tutto ha inizio in un corso di scenografia virtuale a Roma1...
abbiamo avviato un percorso verso l'allestimento di un'istallazione da due punti di partenza...cioè...
Zio Tungsteno di Sacks e Santa Maria in Cerrate...
in qualche modo questi si sono incontrati, scontrati nelle nostre menti e sono venuti fuori delle idee e concetti che potesserò avviarci verso la nostra istallazione...
vediamo un po..adesso non siamo del tutto persi...

cerco di afferrare che cosa mi è rimasto dall'esperienza di venerdi...

si...la difficoltà nel guadare in un ambiente nuovo per me...quello del forum...
problemi di immediatezza...di stabilire ordine in discussioni come quella di venerdi...siamo essere umani, è a nostro vantaggio e allora possiamo adeguarci e non solo...possiamo anche adeguare questo ambiente per accomodare le nostre necessità...non è vero che siamo pippistrelli addormentati...siamo un tantino pulcini...è ora di sfruttare al massimo le nostre sonde e cercare di ambientarci come il protagonista di zio tungsteno...

che cos'altro mi è rimasto?

mi è rimasta l'idea per un possibile allestimento...

innanzitutto mi è sembrato che abbiamo messo in gioco due spazi...
uno spazio cibernetico e uno spazio reale...quello che connetterà i due spazi sarà proprio la nostra istallazione...

siamo contemplando l'idea di avere degli attori virtuali e attori reali...attori nel senso che daranno un loro input all'istallazione...che la informeranno con la loro presenza in tempo reale...l'uni dai loro terminal digitali, gli altri recandosi presso il sito di S.Maria in Cerrate...

[a volte mi chiedo se questi ultimi sono veramente necessari, voluti per quest'istallazione...non ne sono del tutto sicuro...ma certo penso che possono succedere delle cose interessanti]

perche pensavo che i nostri visitatori reali potessero aggregarsi nel sito reale di S.Maria in Cerrate, seguendo un percorso prestabilito che li portasse attraverso un cammino rituale, un passaggio da uno spazio all'altro...

questi spazi reali saranno ridimensionati dalla presenza dei nostri cari attori virtuali, invisibili, online, in tempo reale dietro ai loro terminal multimediali ove possono vedere, sentire, e reagire a quello che succede nello spazio reale...

allora una volta identificato l'itinerario possiamo dare dei nomi ai nostri spazi ormai divenuti virtuali quanto reali...
possiamo stabilire che forma deve avere la presenza dei nostri attori virtuali...si è parlato di confessioni...andrebberò bene per lo spazio reale/virtuale assegnato alle confessioni...possiamo pensare a un prima e un dopo...al peccato e alla redenzione...3 spazi allora...non ci sono forse 3 spazi principali diciamo a S. Maria di Cerrate...il frantoio, la Chiesa, il museo?

[certo...di spazi ce ne sono quanto decidiamo di crearne]

allora in ogni spazio si possono creare esperienze diverse tramite input diversi...
input mediati...se vogliamo...in numeri...sequenze binari...suoni...testi correnti...luci...proiezione d'immagini...frammenti di film...

una volta che abbiamo dato nome e definizione a questo percorso....a questi luoghi di passaggio...una volta pensato al cosa dobbiamo per forza poi pensare al come...

abbiamo bisogno di un sito internet apposta per l'evento dal quale gli attori virtuali possono entrare nei determinati spazi virtuali/reali ed essere guidati a intervenire...
abbiamo bisogno di collegare il tutto...tramite terminali input e output come sistemi audio e video che includono telecamere...microfoni...proiettori...casse audio...luci...monitor...scrinii...
come potremmo guidare, monitorare tutto questo...

tutto a tratto mi sembra un impresa titanica...ma mi piace lo stesso...insomma...sarebbe veramente un esperienza allestire una cosa del genere...

beh...penso che l'ho sparata grossa...

passo la parola per ora...

il pippistrello maltese vi saluta

a presto


scena e altre energie. Un'altra occasione d'incontro

carlo - 19-6-2003 at 11:40

vi segnalo

un appuntamento che può essere un'altra occasione d'incontro

sarà domenica 29.06 al castello di roviano

un'opportunità per non mettersi in fila x andare al mare

il posto è fresco

luca ruzza v'informerà

ma qui tutte le info
http://www.teatron.org/forum/viewthread.php?tid=170

e qui, in fondo, un articolo che riguarda teatron.org
http://www.teatron.org/forum/viewthread.php?tid=62

Victor Jacono - 2-7-2003 at 11:46

una nota di apprezzamento per l'incontro del 29/6 a Roviano...

piu che per quello che è stato detto e mostrato, per aver esposto diciamo i problemi che andiamo incontro non solo nel fare ma, piu importante, nel pensare al digitale come dominio che potenzia i nostri incontri...

spero che questo forum non cessa di sondare questi punti interrogativi...

ragazzi...il percorso iniziato insieme non e da abortire...ma da continuare...

sono emersi dei punti importanti nell'ultimo incontro con Enzo Aronica in classe...io non sono potuto esserci...gradirei che qualcuno scambiasse impressioni e input proprio qui sul forum...

vi assicuro che non è semplicemente pratico ma anche confortante sapere che al mio ritorno a Malta tra un mese i nostri rapporti potranno comunque preservarsi anche a livelli creativi e lavorativi...

a presto...



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