VOCI DI SOGNI DI UOMINI
Un caos in movimento, una matassa di cui si può cogliere soltanto la dimensione d'insieme: non è possibile entrarvi e avere la certezza di capire, di uscirne soddisfatti.
È questione del gusto che ti rimane in bocca, delle immagini che ti girano per la testa quando la parola fine, caduta a caso da qualche parte, non fa altro che ricondurti lontano da questo mondo fantastico.
Non c'è storia tra le storie, non c'è che un legame di ritmo, un'assonanza che spinge avanti la narrazione. Allo stesso modo ci troviamo ad essere spettatori di uno speciale televisivo sul medio evo e subito dopo uditori di un programma radiofonico che ci cala nel mondo acustico delle battaglie dei nostri eroi. E poi dopo la sensazione di essere da 67 giorni incollati a quelle sedie , a galleggiare in quella piscina vuota oppure destinatari di un canto magico e lenitivo di mali interiori. trasportati ed immersi in realtà tra loro distanti percorrevamo questa storia infinita, perché infinito è lo spazio su cui si estende, perché indefinito è il tempo entro cui si muove, tempo costruito su parentesi continuamente aperte, storie narrate che narrano storie raccontate da altre bocche, in tempi ancora più lontani.
Spettacolo di laboratorio o laboratorio di spettacolo, entro cui questi attori ci hanno presentato i loro punto di vista, facendo emergere le loro singolarità, le loro storie, la loro voglia di ridere e piangere. (Marianita P.) <back

 

UN TESTO MASTODONTICO
Sono contenta che la versione data sia stata ironica, dialettale, avrei fatto fatica ad accettare un Pulci serio e impostato, lui grande comico, macabro, cinico… Uno scrittore del 1400, un anticlassico per eccellenza.
Mi piace pensare che lui stesso dall'oltretomba di centinaia di anni fa possa avere partecipato ad una sua messa in scena odierna. Che vi abbia contribuito suggerendo a questi giovani attori uno "sberleffo", un esorcismo alla paura di fronte a questa figura di gigante che lui stesso aveva grandiosamente esaltato.
Morgante è un gigante per i suoi tempi, ora, come hanno detto i ragazzi, la dimensione fantastica è talmente realizzabile che non si riesce a rendere il sentimento di stupore, magia, di instupidimento di fronte all'inspiegabile. (Rosa D.S.)
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