Le parole per dire il caos

"L'insistenza sul nuovo elemento della follia, un tema capace di sostenere con ironica lievità intellettuale un'allegorizzazione sul mondo eroico-cavalleresco e anzi sul mondo intero".

... si leggono queste parole in una delle tante antologie di letteratura italiana nel capitolo sull'Orlando Furioso.

Vedendo lo spettacolo ho avuto l'impressione che alla lievità intellettuale sia stata sostituita una violenza sonora e corporea tanto potente da superare l'Allegoria per diventare un vero e proprio Specchio del mondo dove ogni follia é solo un punto di vista "diverso".

Nell'Isola di Alcina il sogno dei poemi cavallereschi si é trasformato in un incubo, un incubo concentrato sullo scandagliamento totale raggiunto attraverso quei suoni elettronici, così penetranti, e un tema musicale accordato dalla voce di Ermanna.

E come in ogni tema musicale il contenuto si SENTE... e non importa se non si capisce e non si riesce a decifrare.

Si dice che Ariosto abbia trovato le parole per dire il caos, nello spettacolo si trovano i suoni per dire la pazzia, l'istupidimento.

Ho provato a riflettere su cosa sia la follia... istupidirsi, impazzire, significa forse scegliere di diventare indecifrabili per trasmettere SENSAZIONI, al cuore e alla mente, al corpo e alla testa, all'anima e al cervello, agli occhi, alle orecchie, alla pelle... perché "solo i pazzi dicono la verità", come dice Pirandello. (silvia)