Il femminile-terribile dagli abissi uterini

L'Alcina vista per la terza volta, dalla prima fila, con il collo un po' piegato all' indietro. L'evento questa volta ha luogo nel piccolo teatro di Cervia. La visione è ristretta e forse per questo più concentrata. Sono andata a teatro con l' ansia di divorare lo spettacolo, ben sapendo ciò che mi aspettava. E' così che ho assistito alla liberazione di tutte le forze racchiuse nell'icona-Alcina, che si è spalancata lasciando riemergere il femminile-terribile dagli abissi uterini. L'icona è immagine, ma i significati che concentra sono suggestioni anche lontane fra loro. A me ha rievocato un altro viaggio, un pellegrinaggio, "Perinderion", un altro spettacolo delle Albe in cui pure Ermanna era icona, immortalata sulla facciata del teatro Rasi (ex-chiesa di S.Chiara). Immediatamente, poi, emerge il legame con "Lus", che per certi versi potrebbe essere una anticamera di questa maledizione: anche lì una strega terribile, buia, notturna, dionisiaca, che ti porta in viaggio negli abissi infernali. "E il naufragar m'è dolce (anche se spaventoso) in questo mare". (cinzia)

 

 

Sentire la forza

La posizione spaziale dello spettatore è fondamentale ..fondamentale?ebbene si.il non vedere … il non sentire…o lo stare a collo alto (dalla settima fila l'isola d'alcina è solo una musica, mi concentravo sul dialetto e sul suono;dalla prima fila ermanna fa paura!)….ciba il nostro spirito il nostro corpo in maniera diversa….bisogna …è obbligatorio è NECESSARIO rivedere l'alcina per trovare un fuoco…un fuoco??!!

Era la terza volta che vedevo lo spettacolo la volta più pesante, distruttiva convinta di sapere ciò che avrei visto le mie emozioni erano molto più intense ho visto e sentito qualcosa di nuovo ma in una attesa implacabile di rivedere quell'ultima scena di dolore tanto forte da portare a cercare la morte con parole che si sono impresse nella mia mente con prepotenza nella mia memoria e ho cercato di ripeterle con lei queste parole

 

Un trauma positivo. Pietrificata sulla poltroncina del teatro dalla intensità del suono iniziale catturata e prigioniera del suono della voce d Ermanna, L'Alcina che ha saputo trasformare i suoi spettatori in pietre…AM SO' INSMIDA anche io come lei all'apice della tensione fisica e mentale

La prima volta ho cercato di riflettere sulla storia sull'intreccio narrativo raccontato da Marco in apertura, ho cercato di individuare nei suoni e nelle immagini delle associazioni con i contenuti della vicenda, ma poi la storia è passata in secondo piano erano solo i suoni a catturarmi facendomi dimenticare qualsiasi riferimento al testo.

Io credo che la cosa più bella sia riuscire a SENTIRE la forza di un suono, un'immagine, una luce impregnati di significati ma soprattutto di energie che sostengono e distruggono i miei sensi e ogni visione è un nuovo combattimento che mi fa sentire stanca ma VIVA… confusa e felice !!!!

(alberta alessandra elisa mauro perla silvia)

 

Il verde malato, come un'infezione

alcina come un delirium tremens, un'infezione, una malattia. un sentimento di angoscia mi ha assalito tanto che ho preso la mano di chi mi stava accanto e l'ho stretta fino a fermargli il sangue...per fortuna che era alberta e non uno sconosciuto!.....c'è stato un momento che avevo così paura che sarei scappata ma poi ho rinunciato e mi sono rassegnata a convivere con questo mio stato d'animo...turbato dalla figura di alcina. tutto era suggestivo, a partire dai colori; in particolare modo il verde che ha tenuto viva in me la paura e l'angoscia per l'intero spettacolo. il verde per me fino a quel momento era il colore della speranza invece quella sera mi ha suscitato qualcosa di malato, putredine, marcio. (alessandra)

 

La vera vittima

BUIO. PAURA QUANDO INIZIA LA MUSICA. DOPO LO SPETTACOLO NON POSSO FARE A MENO DI CHIEDERMI SE LA VERA VITTIMA E' LA PRINCIPESSA.

Oppure Alcina combattuta (forse)per il fatto di aver portato via l'amante alla sorella, e l'essere stata abbandonata da questo straniero bello da fare invidia. L'ulitma volta che ha visto lo spettacolo mi sono chiesta perchÈ questi cani/cavalieri non si ribellano al loro destino(più di una volta la gabbia rimane aperta), ma... L'unica cosa di cui sono certa dopo aver visto lo spettacolo Ë che Alcina/Ermanna fa paura. (eleonora)

 

Perchè fa paura?

E' strano sentire parlare di uno spettacolo a cui non si è assistito.

Dalle parole degli attori ti rimangono in mente frasi, gesti, immagini che non hai mai visto e tenti di immaginare e ricollegare tra loro per cercare di avere almeno una vaghissima visione dello spettacolo.

Ho una gran confusione in testa riguardo all' "Isola di Alcina". Tutti sono rimasti colpiti dalla figura di Ermanna, Alcina; "Ermanna fa paura!!" Ha detto qualcuno. Ma quanto fa paura? Perché fa paura?

Per rispondere a queste domande bisogna vedere lo spettacolo: credo che la mia immaginazione non possa arrivare a tanto da sola. Comunque la paura, la tensione, l'angoscia sono stati sentimenti descritti da tutti e questo mi ha incuriosita molto perché non mi aspettavo uno spettacolo capace di turbare il pubblico così! E ora anche io lo voglio vedere per provare quelle ed altre emozioni di cui tutti parlano. (perla)