Dimenarsi nella pelle dei personaggi

Intrusione di occhi nel covo dei briganti. Lo spettatore è condotto su per una scala a pioli. Il percorso è tale da farti cambiare dimensione: ridiscendi in un luogo buio e lì ti trovi in pieno evento. La musica techno è straniante e ti ubriacano i corpi dei ragazzi che giravoltano intorno, offrendo vino. Ho già visto la prima ora di spettacolo in un capannone col soffitto a capriate, a Mandriole. Allora Marco ci aveva chiesto di essere un po' registi: "Fate uno sforzo immaginativo e costruite l' idea di qualcosa che non c'è" - ovvero come sarebbe stato l' ingresso degli spettatori. Per una volta la mia immagine mentale era coincidente alla realtà. Quel tipo di ascensione-immersione è stato un percorso diverso rispetto all' ingresso in fila indiana nel capannone. Gli attori sudano e si dimenano sulla scena nella pelle dei loro personaggi. La prima volta è stato esilarante. Pur essendo sporco e incompleto, quel frammento mi aveva entusiasmata. Le risate mi avevano scaravoltata. Questo secondo incontro con il Baldus mi ha frastornato meno. Purtroppo sono rimasta un poco più imprigionata nella cella del mio cranio. Nel covo mi sono risvegliata con un sentimento di inconclusione.(cordelia)